Non lontano da Palermo, precisamente nel comune di Partinico, sorge una piccola contrada davvero molto particolare, che noi abbiamo scoperto quasi per caso poco prima di partire per la Sicilia. Un luogo dove perdersi letteralmente tra le casette colorate, piccole stradine e mosaici in ogni angolo. Si tratta del pittoresco Borgo Parrini, una piccola frazione recentemente rivalorizzata dai pochi residenti, seguendo uno stile artistico che fa subito pensare agli edifici di Barcellona realizzati da Gaudì.
Per visitare il Borgo Parrini e rimanerne incantati basta una mezz’oretta, è davvero molto piccolo e tutto concentrato nel piccolo centro.
Borgo Parrini: un po’ di Gaudì in Sicilia
Un po’ di storia!
Le prime notizie su Borgo Parrini risalgono al XVI/XVII secolo, quando i padri del Noviziato dei Gesuiti di Palermo arrivarono nei pressi di Partinico e decisero di acquistare alcuni terreni agricoli. Agli inizi del 1700, visto il crescente sfruttamento e l’importanza di questi terreni, i Gesuiti fecero costruire una chiesetta dedicata a Maria SS. del Rosario, attorno alla quale si sviluppò un vero e proprio piccolo villaggio. Costruirono diverse strutture, tra cui abitazioni per i coloni, un mulino, diversi magazzini e torrette di avvistamento. Da qui nasce il nome di Borgo Parrini, che significa letteralmente borgo dei preti.
Dopo oltre un secolo, con la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti nel 1767, il borgo passò in mano al principe francese Henri d’Orleans, duca d’Aumale. Qui trovarono dimora circa 300 operai dell’azienda vitivinicola del principe, che volle sfruttare questi fertili terreni per la produzione del Moscatello dello Zucco, un vino famoso in Europa nel XIX secolo, soprattutto in Francia e in Germania.
A partire dal secondo dopoguerra Borgo Parrini iniziò a spopolarsi, facendo la fine di molti altri borghi italiani. Gli abitanti pian piano abbandonarono le loro abitazioni per trasferirsi nelle grandi città in cerca di un lavoro, così gli edifici del borgo rimasero abbandonati a se stessi per diversi decenni.
La rinascita di Borgo Parrini
Negli ultimi anni, i pochi abitanti rimasti a Borgo Parrini, insieme all’imprenditore Giuseppe Gaglio, hanno deciso di ridare una nuova vita al borgo. Alcune case del borgo, insieme ad alcune viette e alcuni muretti, sono state completamente ristrutturate, dipinte e abbellite seguendo lo stile dell’architetto catalano Antoni Gaudì. Un’esplosione di colori che ricordano il cielo, il sole e il mare, dipinti, murales e frasi poetiche che vi accompagneranno passo dopo passo alla scoperta di questo piccolo gioiellino siciliano.
Ecco quindi che da borgo abbandonato a se stesso, oggi Borgo Parrini viene chiamato la Barcellona palermitana e attrae ogni anno centinaia di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Un piccolo angolo della Sicilia ancora sconosciuto alla massa, ma che vi regalerà davvero tante emozioni.
Durante il periodo natalizio Borgo Parrini si trasforma in un piccolo presepe vivente, rendendo ancor più magica l’atmosfera che si respira camminando tra le sue viuzze colorate.
Come arrivare a Borgo Parrini
Da Palermo ci vogliono circa 50 minuti per raggiungere Borgo Parrini, da cui dista circa 41 chilometri, e avete a disposizione due strade differenti.
- Prima opzione: prendete la SS624 fino all’uscita per Partinico/Giacalone/Monreale. Mantenete la destra al bivio seguendo le indicazioni per Palermo/Monreale, entrate nella SP20 e subito dopo prendete la deviazione per la SS186 fino a Partinico. Da qui proseguite sulla SS113 fino a Borgo Parrini.
- Seconda opzione: prendete l’Autostrada A29/E90 e prendete l’uscita per Montelepre verso Montelepre. Seguite la SP1bis fino alla fine, svoltate poi a destra e seguite Via Suriano fino ad arrivare a destinazione.
Potete posteggiare l’auto nel grande spiazzo a pagamento che troverete all’ingresso del borgo. È vietato lasciare l’auto lungo le vie del paese.
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