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Abruzzo / Italia

Campo Imperatore: cosa vedere e fare nel piccolo Tibet d’Abruzzo

Nel cuore dell’Abruzzo più selvaggio, dove è possibile toccare il cielo con un dito, sorge uno dei luoghi più maestosi, belli e lunari che abbiamo visto nel nostro Bel Paese. Stiamo parlando della Piana di Campo Imperatore, l’altopiano più vasto degli Appennini e tra i più vasti d’Italia, situata tra i 1.500 e i 2.140 metri di altezza. Un luogo talmente bello da riuscire a conquistare anche Federico II di Svevia che, nel XIII secolo, sembrerebbe avergli dato il nome di Campo Imperiale.

Campo Imperatore è un altopiano di origine glaciale e carsica-alluvionale, che con i suoi circa 75 chilometri quadrati di paesaggi lunari si è conquistato il soprannome di Piccolo Tibet d’Abruzzo, datogli dall’alpinista Fosco Maraini. Ci troviamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, in provincia de L’Aquila, a pochi passi da Rocca Calascio e dal borgo di Santo Stefano di Sessanio.

Prendetevi almeno una giornata intera da passare girovagando tra la natura selvaggia, il profumo dei fiori e pecore e cavalli che pascolano indisturbati. Percorrete qualche sentiero, raggiungete i luoghi più noti dell’altopiano e gustatevi il Corno Grande avvolto dai colori pastello del tramonto. Potete anche visitare Campo Imperatore a cavallo, seguendo una parte dell’Ippovia più lunga d’Italia (320 chilometri circa). In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie per organizzare la visita a Campo Imperatore nel migliore dei modi, dal cosa vedere al come arrivare.

Cosa vedere a Campo Imperatore, il piccolo Tibet in Abruzzo

Campo Imperatore: Corno Grande riflesso nel Lago di Pietranzoni
Campo Imperatore: Corno Grande riflesso nel Lago di Pietranzoni

Cosa vedere a Campo Imperatore

Campo Imperatore è una di quelle località da vivere in totale libertà, senza piani e itinerari precisi, on the road e in ogni angolo possibile. Ovunque andiate, troverete sicuramente qualcosa per cui meravigliarvi e rimanere a bocca aperta, immagini lunari da memorizzare e custodire gelosamente nello scrigno dei ricordi. Ancora oggi, girovagando tra le strade e i sentieri di Campo Imperatore, sarete accompagnati da pecore, mucche e cavalli che pascolano liberamente nei prati. Con un po’ di attenzione e fortuna potete osservare inoltre camosci appenninici, caprioli, cervi, lupi, cinghiali e un’infinità di uccelli.

Detto questo però, ci sono alcuni luoghi che hanno fatto la storia di Campo Imperatore e che vi consigliamo di visitare.

Lungo la strada per Campo Imperatore
Lungo la strada per Campo Imperatore

Uno dei luoghi più iconici di Campo Imperatore è senza dubbio l’Hotel Campo Imperatore, inaugurato nel 1934, costruito per ospitare i turisti in visita alla piana. L’hotel però divenne celebre solamente nel 1943, quando venne scelto come prigione per Benito Mussolini in attesa di consegnarlo alle forze alleate. Mussolini, dopo essere stato tenuto prigioniero sulle isole di Ponza e della Maddalena, fu trasferito a Campo Imperatore, considerato un luogo inattaccabile, il 28 Agosto. Il 12 Settembre però alcuni paracadutisti delle truppe tedesche lo liberarono durante l’Operazione Quercia, sotto lo stupore dei soldati italiani che non opposero resistenza.

La stanza dove soggiornò Mussolini oggi è diventata un piccolo museo, è rimasta così come l’ha lasciata allora ed è visitabile a pagamento.

Accanto all’hotel si trova la piccola Chiesa della Madonna della Neve, l’edificio consacrato più elevato d’Italia e uno dei più elevati d’Europa. La chiesetta fu costruita nel 1934 per volere del cardinale Federico Tedeschini, durante la realizzazione di un progetto di promozione turistica di Campo Imperatore avviato dal comune de L’Aquila. La chiesa rimase abbandonata per diversi decenni nel dopoguerra e fu restaurata solamente nel 1992 dall’Associazione Nazionale Alpini abruzzese. Un anno dopo, terminati i lavori, Papa Giovanni Paolo II la consacrò.

Campo Imperatore: Chiesa della Madonna della Neve
Campo Imperatore: Chiesa della Madonna della Neve

Poco distante si trova l’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, un centro di osservazione astronomica fondato nel 1965 e gestito, dal 2017, dall’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. Quassù, di notte, grazie alla scarsa illuminazione della zona, vi sembrerà davvero di poter toccare il cielo con un dito. E cosa c’è di più bello dell’osservare le stelle con un maxi telescopio?

Al suo interno ospita un telescopio dal diametro di 108 centimetri, costruito inizialmente per l’Osservatorio di Pulkovo (San Pietroburgo), ma portato in Italia e posizionato sul Gran Sasso nel 1997. Questo è l’unico telescopio ad infrarossi in Italia ed è coinvolto nel progetto sulla ricerca di supernove extragalattiche, a cui collabora anche la Russia.

L’osservatorio è saltuariamente aperto al pubblico, ma è visitabile solamente prendendo parte ad una visita di gruppo. La visita va prenotata in anticipo e per farlo dovete contattare il Centro Turistico del Gran Sasso.

Vicino all’osservatorio si trova il Giardino Botanico Alpino ‘Vincenzo Rivera’, il secondo giardino più alto d’Europa, realizzato nel 1950. Il giardino occupa una superficie di oltre 3.000 metri quadrati ed ospita circa 300 specie vegetali che si sono adattate a vivere in condizioni climatiche estreme. L’accesso al giardino è gratuito, ma è aperto solamente nel periodo estivo.

Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore
Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore

Fermatevi ad ammirare e fotografare il meraviglioso Corno Grande (2.912 metri), la cima più elevata del massiccio del Gran Sasso d’Italia, riflesso nelle limpide acque del Lago di Pietranzoni. Si trova quasi al centro della Piana di Campo Imperatore, a 1.660 metri d’altezza, ed è circondato dalle più belle cime del Gran Sasso. Grazie alla sua posizione, si è meritato il soprannome di Specchio del Gran Sasso. Questo laghetto di origine glaciale varia di dimensione a seconda delle piogge e dello scioglimento delle nevi, ma è di una bellezza unica. Fermatevi qui fino al tramonto, ammirate il maestoso Corno Grande abbracciato dai colori pastello che si riflettono sull’acqua del lago. Il tutto circondato da colorati fiori di montagna.

Un altro laghetto carino da vedere è il Lago Racollo, comodamente raggiungibile in auto e punto di partenza del sentiero che porta ai ruderi di Santa Maria del Monte. Una breve e semplice deviazione dal sentiero conduce al piccolo Lago di Passaneta. Il lago non lo si vede dalla strada, ma è visibile il vicino Rifugio Racollo situato a poca distanza.

Girovagando per Campo Imperatore
Girovagando per Campo Imperatore

Fate una tappa anche a Fonte Vetica, nell’estremità Sud-Est di Campo Imperatore, circondata dall’unica zona boschiva dell’altopiano. Qui si trovano l’omonimo Rifugio Fonte Vetica e un’area pic-nic attrezzata con diversi barbecue.

La zona è però nota per la tragica storia del pastore Pupo Nunzio di Roio, colto all’improvviso da una bufera di neve. Tutti gli altri pastori si erano già messi in marcia per raggiungere il Tavoliere delle Puglie, mentre Pupo Nunzio e la sua famiglia erano rimasti qualche altro giorno in zona. Era il 13 Ottobre 1919 quando il pastore, assieme ai suoi due figli e al cane, si trovava al pascolo a Campo Imperatore ed improvvisamente si ritrovarono in mezzo ad una forte bufera di neve. La tempesta li colse impreparati, decisamente in anticipo sull’inverno, impedendo loro sia di proseguire la marcia sia di tornare indietro. La moglie del pastore, che li attendeva a casa a Calascio, non vedendoli rientrare uscì a cercarli, temendo il peggio. Purtroppo nessuno sopravvisse: il pastore, la moglie, i figli e il fedele cane morirono congelati assieme alle loro 5.000 pecore.

Per ricordare quanto accaduto, l’artista Vicentino Michetti realizzò una scultura della famiglia di Pupo Nunzio, posta oggi dove si è consumata la tragedia.

Come arrivare a Campo Imperatore

Raggiungere Campo Imperatore è davvero facilissimo, sia se si viaggia in primavera ed estate sia se si viaggia in autunno e inverno. Inutile dire che vi consigliamo di visitarlo in auto o in moto, per poter raggiungere ogni singolo angolo dell’altopiano, e poi proseguire a piedi laddove i mezzi a motore non possono arrivare.

Campo Imperatore è tagliato in due dalla Strada Statale 17bis e lo si può raggiungere partendo da Santo Stefano di Sessanio, da Castel del Monte e da Assergi. Se arrivate da più lontano, dovete percorrere o l’Autostrada A24 e prendere l’uscita per Assergi o l’Autostrada A25 e prendere l’uscita di Popoli. Da qui dovete poi proseguire lungo la Strada Statale 17 per Barisciano e L’Aquila e proseguire fino ad Assergi.

Da Assergi è possibile raggiungere l’altopiano anche prendendo la Funivia del Gran Sasso che parte da Fonte Cerreto, unico modo per raggiungere Campo Imperatore durante l’inverno, quando la strada è completamente innevata. La funivia vi lascerà vicino all’Hotel Campo Imperatore, da dove partono le piste da sci.

Campo Imperatore: Corno Grande riflesso nel Lago di Pietranzoni
Campo Imperatore: Corno Grande riflesso nel Lago di Pietranzoni

Dove mangiare a Campo Imperatore

Se desiderate assaggiare qualcosa di tipico abruzzese, vi consigliamo di fermarvi a mangiare gli arrosticini, tipici spiedini a base di carne ovina.

Lungo la strada ci sono due ristori dove potete fermarvi: il Ristoro Mucciante, il più famoso, e il Ristoro Giuliani. In entrambi i ristori potete acquistare i vostri arrosticini, crudi, e cuocerli autonomamente usando le apposite griglie messe a disposizione. La brace vi verrà fornita dall’addetto del ristoro, voi dovete solamente cucinare e gustarvi i vostri arrosticini. Se non vi piace la carne ovina, presso i ristori potete acquistare anche salsicce e altra carne da grigliare, oltre a formaggi tipici della zona.

Il Ristoro Mucciante ha una storia alle spalle, ed è per questo che è il più noto e preso d’assalto dei due. Sembrerebbe infatti che questo ristoro sia stato inizialmente costruito per ospitare il Way Station Cafè, l’autogrill di Texaco presso il quale si fermarono i protagonisti di Autostop rosso sangue per fare rifornimento durante una gita in California. Il film è stato interamente girato in Italia, fatta eccezione per alcune riprese interne ricostruite in studio. Terminate le riprese del film, il signor Giulio Mucciante, che ai tempi aveva un piccolo chiosco li vicino, rilevò la stazione di servizio e la trasformò nell’attuale ristoro.

Dove dormire a Campo Imperatore

Campo Imperatore offre diverse possibilità di pernottamento, dagli ostelli agli hotel, dai B&B ai rifugi in alta montagna. Per un’esperienza unica e per poter dire di aver dormito nell’ostello più alto d’Europa, vi consigliamo di dormire all’Ostello Campo Imperatore ‘Lo Zio’. Una sistemazione un po’ spartana, ma dai suoi 2.115 metri d’altezza gode di una splendida vista sull’altopiano e sulle montagne circostanti.

Se desiderate invece spingervi più in quota, fermatevi allo splendido Rifugio Duca degli Abruzzi, a quota 2.388, che merita la pena di essere visitato anche solamente per fermarcisi a pranzo e godersi lo splendido panorama. Questo rifugio è diventato famoso grazie ad una foto che lo ritrae completamente ghiacciato, finita sul National Geographic nel 2017 e condivisa in seguito praticamente ovunque.

È possibile soggiornare anche all’Hotel Campo Imperatore ma al momento è in ristrutturazione e non si sa quando verrà riaperto al pubblico.

Curiosità su Campo Imperatore

Grazie al suo splendido paesaggio lunare, Campo Imperatore è da sempre una delle mete preferite da registi e sceneggiatori che, negli anni, l’hanno scelto come ambientazione per alcuni famosi film e videoclip musicali. E non solo: le sue strade sono talmente belle e scenografiche che sono state spesso scelte come location per gli spot pubblicitari delle automobili.

Partiamo dal 1960 con La storia di Serafino, il cui protagonista è Adriano Celentano, per poi arrivare al 1970-71 con Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità, i cui protagonisti sono Bud Spencer e Terence Hill. Pochi anni dopo, nel 1976, è il turno de Il deserto dei Tartari , i cui protagonisti sono Vittorio Gassman e Philippe Noiret. Terminiamo con il 1998 e Così è la vita, con protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo.

Anche alcuni famosi cantanti hanno scelto Campo Imperatore come location per i loro video musicali. Tra questi spiccano Elisa con il suo Eppure Sentire (Un senso di te) nel 2007 e i Negrita con La tua canzone nel 2013.

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