Castelnuovo Bozzente è un piccolo comune italiano della provincia di Como, interamente situato all’interno del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Si tratta di un’area naturale protetta che si estende per circa 48 chilometri quadrati tra le provincie di Como e Varese e che ospita, tra le tante, diverse aziende agricole, la Pinetina sede degli allenamenti dell’Inter, la zona speciale di conservazione ‘Pineta Pedemontana di Appiano Gentile’ della rete Natura 2000 e l’Osservatorio Astronomico di Tradate.
Un piccolo paesino dalla lunga storia, iniziata al fianco di Appiano Gentile durante la Guerra Decennale tra Como e Milano (1118-1127). Successivamente inglobato all’interno della Pieve di Appiano, costituita forse prima dell’XI secolo, e, ai tempi del Ducato di Milano, concesso in feudo diverse volte. Inizialmente, nel 1650, fu concesso in feudo ai Del Rio Noriega, per passare poi ai Branda-Castiglioni (1675), agli Imbonati (1714) e infine ai Litta (1739).
Castelnuovo Bozzente, in seguito ad un decreto di riorganizzazione del Regno d’Italia napoleonico del 1807, fu aggregato al comune di Binago. Annessione abrogata poco dopo con la Restaurazione. Dopo la creazione dello Stato Italiano, dal 1863 venne rinominato in Castelnuovo Bazente, denominazione che tenne fino al 1910 quando prese quella attuale.
La storia travagliata del paese continua negli anni successivi con un Regio Decreto del 1928 che ne dichiarò l’annessione al comune di Figliaro, formando il nuovo paese di Mirabello Comasco. Castelnuovo Bozzente riconquistò la sua autonomia comunale solamente nel 1948.
Castelnuovo Bozzente e il progetto ‘Castelnuovo amico delle api’
Ciò che oggi cattura l’attenzione di passanti, fotografi e curiosi sono però le sue campagne che in questi giorni si sono dipinte di viola, come la tavolozza di un pittore. Un viola che ricorda i campi di lavanda in fiore della Provenza, ma che in realtà non ha nulla a che vedere con tutto questo. Il tutto contornato da una dolce melodia, il ronzio di api, bombi e altri insetti impollinatori che volano di fiore in fiore, impollinandoli.
Curiosando un po’ qua e la e parlando con gli agricoltori locali, abbiamo scoperto che si tratta di un interessante progetto del comune di Castelnuovo Bozzente dedicato alla tutela della biodiversità e degli insetti impollinatori, denominato “Castelnuovo paese amico delle api”. Al progetto hanno aderito anche le associazioni di apicoltori di Como e Lecco. L’iniziativa è stata inoltre promossa dalla Regione Lombardia e rientra tra i 17 punti stabiliti dall’ONU per la salvaguardia del pianeta.
Le api e gli insetti impollinatori, come ben saprete, hanno un ruolo fondamentale nella conservazione della varietà di specie vegetali, fiori e frutti. Il loro duro lavoro di impollinazione, trasportando il polline da un fiore all’altro, è oggi messo a dura prova dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici, dall’uso spropositato di insetticidi e dalla distruzione di vaste aree naturali.
Prima fase del progetto
È per questo motivo che Castelnuovo Bozzente ha lanciato questo splendido progetto, suddiviso in tre fasi. Un progetto volto a ricreare un habitat favorevole per gli insetti impollinatori. Ciò che tinge di lilla le campagne attorno al paese è la Facelia, una pianta erbacea mellifera originaria del Messico, il cui nettare piace molto alle api e agli altri insetti impollinatori. Lo scopo di queste piantagioni è quindi quello di nutrire api e insetti impollinatori durante il periodo in cui le fioriture naturali iniziano a scarseggiare.
Durante la prima fase del progetto si è reso necessario individuare proprietari terrieri e agricoltori locali interessati a collaborare per la semina di alcuni ettari di questa pianta che, una volta sfiorita, si trasforma in foraggio per bovini e in un prezioso nutrimento per il terreno, tanto da essere considerata un vero e proprio concime naturale. Ad oggi sono state avviate due fasi di semina, durante le quali sono stati arati e seminati circa 30.000 metri quadrati di terreno e che daranno i loro frutti dalla seconda metà di Giugno fino ad Agosto. Una terza fase di semina è prevista per metà Luglio, in modo da garantire una maggiore durata delle fioriture.
Attenzione: ricordiamo a chiunque decida di visitare i campi di facelia che la natura va solamente osservata da lontano. Evitate di invadere e calpestare i campi. Questo interromperebbe il lavoro delle api e degli insetti impollinatori.
Seconda fase del progetto
Con la seconda fase del progetto il comune si è impegnato a piantare nelle aiuole comunali circa 120 piante ed arbusti a particolare vocazione floreale e mellifera, come l’abelia, il biancospino, l’ibisco, la lavanda, la ginestra e l’evodia. Così facendo sono state realizzate aree accoglienti per le api e gli insetti impollinatori e sono stati posizionati anche dei Bug Hotel che forniscono protezione e riparo agli insetti.
A tal proposito, i ragazzi del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate hanno avviato una bella iniziativa che insegna a costruire a casa propria dei Bug Hotel, per ospitare nel nostro giardino o sul balcone questi simpatici insetti impollinatori. Un’idea carina da realizzare anche con i più piccini. Potete trovare tutte le istruzioni sul sito del parco, cliccando su ‘rifugi, casettine nido e mangiatoie’.
Terza fase del progetto
Con la terza fase del progetto il comune di Castelnuovo Bozzente ha invece distribuito semi di girasole a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta. Questi fiori intorno ad Agosto abbelliranno i giardini e i balconi di chiunque abbia partecipato al progetto, ma saranno soprattutto utili ed importanti per le api e tutti gli altri insetti impollinatori.
Oltre a tutto questo, il progetto del comune di Castelnuovo Bozzente si impegna anche sul lungo termine, realizzando incontri per la promozione di temi ecologici nelle scuole della zona, la diffusione di pratiche agricole più attente agli insetti e alla biodiversità e la definizione di linee guida per una corretta manutenzione del verde pubblico e privato.
Il comune si augura che dopo questo primo anno, il progetto possa crescere ed espandersi anche nelle aree limitrofe.
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