Il Circolo d’Oro (Golden Circle) è uno dei percorsi più famosi dell’Islanda: è un percorso di circa 300 chilometri che tocca 3 dei maggiori punti d’interesse dell’isola e che si può fare tranquillamente in giornata partendo da Reykjavik, come abbiamo fatto noi durante uno dei nostri on the road invernali.
Essendo facilmente raggiungibile dalla capitale, va da se che questa è una tappa molto gettonata dai turisti mordi e fuggi e dalla stragrande maggioranza delle escursioni giornaliere in partenza da Reykjavik e non solo. Nonostante sia diventato, ormai, fin troppo turistico vale davvero la pena dedicargli un’intera giornata per lasciarvi sorprendere dalla maestosa bellezza che il paesaggio islandese ha da offrire.
Circolo d’Oro in Islanda: itinerario tra cascate, geyser e perle nascoste!
Ci sono tantissime agenzie che organizzano tour guidati per la visita del Golden Circle. Questa è un’ottima alternativa se non ve la sentite di noleggiare un’auto e guidare oppure se avete poco tempo a disposizione. I prezzi non sono eccessivi, gli orari sono buoni e voi non dovete preoccuparvi di nulla.
Di seguito vi indichiamo un paio di tour organizzati per il Circolo d’Oro che abbiamo selezionato per voi:
1. Tour del Circolo d’Oro
2. Tour di Reykjavik e Circolo d’Oro
3. Circolo d’Oro con passeggiata a cavallo
4. Whale Watching e Circolo d’Oro
Se avete a disposizione un’auto a noleggio è sicuramente il modo più economico per visitarlo. Questo vi permetterà di fermarvi ad ammirare i panorami mozzafiato che incontrerete ogni volta che ne avrete il desiderio e non vi legherà ad orari e tempistiche da seguire, permettendovi di spendere tutto il tempo che vorrete nei vari punti di interesse e in quelli più nascosti.
Guidare lungo il Golden Circle non è affatto difficile, nemmeno in inverno nonostante si possano facilmente incontrare tempeste di neve e vento, e la segnaletica è ben chiara. Questo percorso è molto battuto dal turismo e viene pulito più volte al giorno. Le auto a noleggio sono ben attrezzate per l’inverno, con gomme chiodate che permettono una maggior aderenza al suolo, e le uniche cose a cui stare veramente attenti saranno il forte vento e i sassolini sparati dalle altre macchine. Prima di mettervi in marcia vi consigliamo, come sempre, di verificare le condizioni meteo e stradali sul sito ufficiale islandese.
Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Guidare in Islanda: tutto quello che devi sapere.
Itinerario Circolo d’Oro tappa per tappa
La prima tappa che si incontra lungo il percorso della strada n. 36 è il Parco Nazionale di Thingvellir, uno dei tre siti patrimonio Unesco islandesi (insieme all’isola Surtsey e al Vatnajökull National Park), dove nel 930 venne fondato l’Alþingi, il più antico parlamento del Mondo rimasto in carica fino al 1798, e dove venne proclamata l’indipendenza dell’Islanda il 17 Giugno 1944. All’interno del parco si trovano anche la faglia tra le zolla tettonica euroasiatica e quella nord-americana e la bellissima Öxarárfoss.
Durante tutto il tragitto da Reykjavik al parco ci siamo fermati innumerevoli volte a fotografare i paesaggi bellissimi che abbiamo incontrato, che variano dalle montagne innevate a splendide vallate e pianure, perciò vi consigliamo di partire molto presto.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Parco Nazionale di Thingvellir: cosa vedere tra laghi, faglie e cascate!.
Il percorso continua successivamente lungo la strada n. 365 fino ad incontrare Laugarvatn e, con una piccola deviazione, Apavatn. Questi due bellissimi laghi termali non sono inclusi nelle escursioni organizzate ed è un vero peccato non visitarli. Laugarvatn Fontana, il cui nome in islandese significa lago delle sorgenti calde, è una sorgente geotermica naturale e la sua fonte più famosa, chiamata Vigdalaug, è situata sulla sponda occidentale del lago. La fonte Vigdalaug riscalda ampiamente l’acqua del lago ed è stata usata dai primi cristiani islandesi per i battesimi.
Il lago Apavatn è collegato al Laugarvatn tramite il fiume Hólaá, che scorre nella valle sottostante il Monte Mosfell, e le sue acque sono ricche di pesce. Un’antica saga narra che nell’XI secolo l’islandese Sighvatur Þórðarson mangiando un pesce del lago ricevette il dono della poesia.
Tornando indietro e proseguendo verso Nord lungo la strada n. 37 si incontra la bellissima Bruarfoss, anch’essa dimenticata dai classici tour organizzati, considerata dalla gente del posto e dai viaggiatori una delle gemme nascoste più belle del paese, spesso etichettandola come la cascata più blu d’Islanda. Brúarfoss è solo una piccola parte del fiume glaciale Brúará, un affluente del fiume Hvita che scende dal ghiacciaio Langjökull. Per raggiungerla potete percorrere un sentiero di circa 7 chilometri a/r oppure parcheggiare l’auto nel nuovo parcheggio aperto ad Aprile 2023. Da quest’ultimo la cascata dista solo 5 minuti a piedi.
La cascata prende il nome da un arco di pietra che una volta vi si ergeva sopra, fungendo da ponte per coloro che desideravano attraversarla. Secondo una leggenda, questo ponte di pietra naturale fu distrutto nel 1602 da un servitore della sede episcopale di Skálholt. A quel tempo l’Islanda stava soffrendo una grave carestia e, distruggendo il ponte, il servitore impedì ai contadini affamati di raggiungere le terre generose rivendicate dalla chiesa.
Proseguendo lungo la strada n. 37 e poi lungo la strada n. 35 per circa 15 chilometri si raggiungono i geyser di Haukaladur, una zona geotermica dove si trovano due famosissimi geyser: Geysir e Strokkur. Geysir è il più grande geyser d’Islanda e il più famoso al Mondo. Ha circa 8.000 anni e i suoi getti arrivano fino a 70-80 metri d’altezza ma, purtroppo, oggi non erutta quasi più per colpa di alcuni turisti irresponsabili che hanno gettato diverse pietre al suo interno. Geysir, che significa eruzione intermittente, diede il nome a tutti i geyser del Mondo. Addormentatosi completamente nel 1915 e risvegliato artificialmente qualche decennio dopo, tutt’oggi è quasi impossibile vederlo eruttare. Quasi tutti i tentativi di risvegliarlo, addirittura gettando del sapone al suo interno, sono falliti.
Strokkur invece, che si trova a pochi passi da Geysir, è più piccolo ma attivissimo e i suoi getti arrivano a 20-30 metri d’altezza e a volte anche di più. Erutta ogni 5-8 minuti circa.
Tutta questa zona è caratterizzata da pozze di fango e acqua calda, fumarole, depositi di alghe e altri geyser più piccoli e nell’aria si respira il classico odore di ‘uovo marcio’ tipico dello zolfo. Una volta raggiunto il centro visitatori è sufficiente attraversare la strada e si accede all’area dei geyser.
Guidando lungo la strada n. 35 per altri 10 chilometri circa si arriva alla cascata Gullfoss, che significa Cascata d’oro. Gullfoss nasce dal fiume Hvítá che, cadendo in una grande fessura della terra, produce una fitta nebbiolina e molto spesso bellissimi arcobaleni. Questa cascata è formata da 2 salti, di 21 e 11 metri, e i sentieri in legno permettono di avvicinarsi davvero tanto e di vederla anche dall’alto, da dove è possibile ammirare il canyon che ha scavato nel corso degli anni.
In inverno la maggior parte della cascata è ghiacciata e siccome questa zona è molto ventosa, soprattutto in cima alla cascata, vi consigliamo di coprirvi bene con guanti, sciarpa e berretto. Fate attenzione a non scivolare perché in inverno i percorsi sono ricoperti di neve e spesso sono ghiacciati. Durante il periodo estivo e con un buon 4×4 è possibile proseguire oltre la cascata Gullfoss e arrivare, in circa 2 ore, nella zona di Kerlingarfjöll, un gruppo montuoso nelle highlands collocato tra i ghiacciai Vatnajökull e Hofsjökull, lungo la pista Kjalvegur (F35). In inverno è possibile invece prendere parte a delle escursioni in Super Jeep che vi ci portano.
Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Kerlingarfjoll: come arrivare e cosa vedere. Visita alla Hveradalir Geothermal Area.
Tornando indietro potete prendere la strada n. 30 e raggiungere la Secret Lagoon, hot spring naturali (38°C), situata nel piccolo villaggio Fludir. In zona ci sono anche diversi punti geotermici e un piccolo geyser che erutta ogni 5 minuti.
La Secret Lagoon è aperta tutto l’anno. In inverno, dall’1 Ottobre al 31 Maggio, è aperta dalle 10.00 alle 19.00, mentre in estate, dal 1 Giugno al 30 Settembre, è aperta dalle 10.00 alle 20.00. L’ingresso costa ISK 3.300,00 (circa € 23,00).
Continuando verso Sud, prendete la strada n. 359 per ricongiungervi poi con la strada n. 35 verso il cratere Kerið (o Kerid). Prima di raggiungere Kerid, se avete abbastanza tempo, potete fare un breve deviazione verso Nord sulla strada n. 35 e raggiungere la piccola Faxifoss.
Il cratere Kerid nasconde al suo interno un bellissimo lago di un verde intenso che contrasta con le pareti rocciose rosse del cratere del vulcano, ricoperte qua e la di muschio. Il cratere Kerið si è formato circa 6.500 anni fa e si trova all’estremità settentrionale di una fila di crateri conosciuti come Tjarnarhólar. La caldera del vulcano è profonda circa 55 metri, mentre il lago è profondo dai 7 ai 14 metri, che variano a seconda delle precipitazioni. Secondo un’antica credenza, un aumento del livello dell’acqua del lago di Kerid è accompagnato da una corrispondente diminuzione del livello dell’acqua nel piccolo laghetto di Búrfell a Grímsnes e viceversa.
Grazie alla sua conformazione, simile a quella di una arena, in passato la cantante islandese Bjork vi tenne un concerto, adagiando una piattaforma galleggiante proprio in mezzo al lago. Questo posto è uno dei nostri preferiti e cerchiamo di inserirlo sempre nei nostri viaggi in Islanda.
Kerid è aperto fino a quando c’è il Sole. L’ingresso è a pagamento e costa ISK 450,00 (circa € 3,10).
Con un giorno in più!
Se avete un giorno in più da dedicare a questa zona, vi consigliamo di dormire a Sellfoss (attenzione a non confonderlo con la cascata situata nel Nord dell’Islanda) e di dedicare il secondo giorno alla scoperta della bellissima Valle di Þjórsárdalur (Thjorsardalur), una meravigliosa valle ricca di rovine vichinghe e meraviglie naturali. Tra queste spiccano la valle di Gjáin, che comprende piccoli laghetti e cascate come la bellissima cascata Háifoss e Gjárfoss, e la cascata Hjálparfoss. La valle prende il nome dal fiume glaciale Þjórsá, il fiume più lungo di tutta l’Islanda, che percorre circa 230 chilometri dal Vatnajökull all’Atlantico.
La cascata Háifoss è la più bella della zona e una delle cascate più alte dell’Islanda e la si può raggiungere grazie ad una strada sterrata (la 332) che devia dalla strada n. 32. La strada è lunga circa 8 chilometri ma è dissestata e piena di buche, a volte grandi quanto dei crateri, e vi consigliamo di percorrerla solamente con un buon fuoristrada 4×4. Nelle vicinanze della deviazione per la cascata si trova un’antica fattoria, ritrovata nel 1939 e precedentemente ricoperta dalle ceneri dell’eruzione dell’Hekla del 1104, chiamata Þjóveldisbӕrinn the Strong molto carina da visitare.
La fattoria è raggiungibile percorrendo la strada sterrata n. 327, che si stacca dalla strada n. 32, per circa 7 chilometri. Per chi ama camminare da qua è possibile percorrere un facile sentiero verso la valle di Gjáin e le sue cascate. La cascata Hjálparfoss è raggiungibile sempre grazie ad una strada che si stacca dalla strada n. 32. È un po’ difficile da trovare in quanto non è ben segnalata, ma non demordete!
Nelle vicinanze della valle si trovano diversi vulcani come l’Hekla e il complesso di Vatnaöldur, e il Þjórsá Lava, la più grande distesa di lava conosciuta in Islanda. Da qui ci si può addentrare anche verso l’interno, solamente in estate, con una delle piste F che portano a Landmannalaugar, da dove parte uno dei trekking più famosi dell’Islanda, il Laugavegurinn.
In alternativa, solamente durante i mesi estivi, potete tornare verso il Parco Nazionale di Thingvellir e percorrere il secondo passaggio più alto dell’Islanda. La strada della valle di Kaldidalur (F550) è una strada di montagna (F-Road) che va da Thingvellir a Husafell (nel distretto di Borgarfjordur), passando tra il ghiacciaio di Langjokull e il vulcano Ok. La strada di Kaldidalur anni e anni fa era una strada percorribile solamente a cavallo, ma è stata adattata al passaggio per le auto intorno al 1930. Questa strada è percorribile solamente con un 4×4.
Mappa del Circolo d’Oro
Di seguito vi lascio una mappa per farvi vedere la posizione dei diversi punti di interesse che abbiamo visitato e vi abbiamo indicato. Cliccate sull’immagine per ingrandirla.
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In viaggio in Islanda: la meta ideale per gli amanti della natura – S&H Magazine
9 Agosto 2021 at 10:17[…] fare in autonomia o affidarsi ad un tour guidato. Ci vogliono circa 5 ore per completare questo spettacolare itinerario che, fra le altre cose, comprende: il parco nazionale Thingvellir che è Patrimonio mondiale […]