Quando parliamo della Lapponia e dell’Artico ci viene spesso chiesto come facciamo a resistere a quelle temperature così estreme. Riceviamo addirittura messaggi da molte persone che vorrebbero visitare questi posti così belli e remoti, ma che non trovano il coraggio di andarci per via del freddo. Vi sveliamo un segreto: basta vestirsi adeguatamente a strati. Niente di impensabile o impossibile.
In questa piccola guida vi diamo tutte le indicazioni necessarie su come vestirsi in Lapponia e nell’Artico. Vi indichiamo inoltre una lista di prodotti da noi testati nel corso degli anni e pienamente approvati!
- Premessa
- Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico: primo, secondo e terzo strato
1. Testati ed approvati da noi! - Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico: mani e piedi
1. Testati ed approvati da noi! - Vestirsi in Lapponia e nell’Artico: testa, viso e collo
- Danni causati dalla lunga esposizione a temperature estreme
«Non esiste un cattivo tempo, solo un cattivo abbigliamento» detto lappone.
Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico in inverno
Premessa
È da tenere bene a mente che viaggiare in inverno in Lapponia e in generale nell’Artico è una questione seria e da non sottovalutare, soprattutto se le temperature sono molto basse e si ha intenzione di passare molte ore all’esterno sia di giorno sia di notte in attesa dell’Aurora Boreale. Un abbigliamento poco adatto o scadente può causarvi seri problemi che possono rovinare il vostro viaggio. Ecco perchè è fondamentale evitare capi in cotone, che trattengono il sudore facendovi infreddolire, e preferire capi tecnici o in pura lana, che traspirano bene e mantengono la vostra temperatura corporea.
Fatta questa premessa, possiamo iniziare a parlare di come vestirsi in Lapponia. La cosa fondamentale da tenere in considerazione è che bisogna vestirsi a strati, tre o quattro a seconda della situazione. Vediamoli insieme.
Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico: primo, secondo e terzo strato
Il primo strato è il più importante essendo a contatto diretto con la pelle. Deve essere in lana o un intimo termico caldo ma traspirante, fatto apposta per permettere alla pelle di trattenere il calore del corpo e allo stesso tempo di respirare senza farvi sudare. È da evitare assolutamente il cotone al contatto con la pelle.
Il secondo strato è quello che va messo subito sopra all’intimo termico. Si può utilizzare un pile abbastanza pesante o un maglione in pura lana che tenga sufficientemente caldo. Se siete molto freddolosi potete indossare, tra il primo e il secondo strato, un ulteriore pile più leggero o un maglioncino leggero in lana.
Il terzo strato è importante quanto il primo. È necessaria una tuta da sci pesante e resistente alle temperature artiche. Deve essere waterproof (il tempo cambia repentinamente e bisogna essere certi di non bagnarsi in caso di neve o pioggia), e proteggere dal vento.
Se le temperature non sono particolarmente rigide evitate di vestirvi esageratamente perché se suderete, il sudore vi si asciugherà addosso e otterrete l’effetto contrario.
❄ Testati ed approvati da noi!
Negli anni abbiamo avuto modo di testare e collaborare con vari brand tra i migliori del settore, così di seguito vi consigliamo quelle che secondo noi sono le migliori per quanto riguarda primo, secondo e terzo strato.
Per l’intimo termico vi consigliamo la linea X-Warm della Odlo e la linea X-Warm della Mico per temperature non troppo rigide (fino ai -15°/-20°). Per le temperature estreme invece (dai -25° in giù) noi utilizziamo le maglie della Columbia della linea Titanium con tecnologia Omni Heat (uomo – donna) e ci troviamo davvero benissimo. Utilizziamo anche maglie della linea in lana merino della X-Bionics (costosa, ma li vale tutti). Se invece dopo il primo viaggio non avete più intenzione di utilizzare questo tipo di abbigliamento, un buon compromesso è la maglia double face 2 warm della Decathlon (donna – uomo). Tenete presente però che la qualità è proporzionata al prezzo pagato.
Come secondo strato vi consigliamo il pile della linea Foreclaz 500/600 della Quechua (donna e uomo) per temperature ragionevoli. Per le temperature più rigide vi consigliamo i pile della Columbia, come i nuovi Fleece Panorama (uomo – donna) davvero molto versatili, caldi e belli da vedere.
Per quanto riguarda la tuta noi usiamo e vi consigliamo i pantaloni da sci della Colmar e della Columbia (tecnologia Omni-Heat) e giacche Salomon (donna–uomo), Columbia (tecnologia Omni-Heat) e Helly Hansen (donna – uomo).
Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico: mani e piedi
Mani e piedi sono le prime parti del corpo che vi si congeleranno. Inutile negarlo, difficilmente non sentirete freddo in queste delicate parti del corpo. Quando ci si infreddolisce, il corpo diminuisce il flusso sanguigno nelle dita di mani e piedi, concentrandolo verso i maggiori organi vitali. Ecco perché è importante mantenerli al caldo con capi di buona qualità e che tengano davvero caldo.
Per proteggere il più possibile le mani dal freddo, e soprattutto dal vento, servono dei buoni sotto guanti in materiale termico e antivento come Gore-Tex o Polartec, che le terranno al caldo quando scatterete qualche fotografia e gli permetteranno allo stesso tempo di respirare. Quando le temperature scendono di molto sotto lo 0 potete proteggere le vostre mani utilizzando anche dei guantoni da sci, anch’essi abbastanza pesanti. Tra i guantoni da neve normali e le moffole sono migliori le seconde. Queste vi permetteranno di tenere le dita in movimento e al caldo, ma sono anche le più scomode e limitanti.
Per i piedi potete utilizzare un paio di calzettoni in lana merino e degli ottimi scarponi doposcì, meglio se fatti apposta per resistere a temperature artiche, con suola molto alta per tenere il piede più isolato possibile. Se siete particolarmente freddolosi potete usare due paia di calze, entrambe in lana. Il piede per rimanere asciutto e al caldo deve essere direttamente a contatto con le calze in lana (o termiche). Sono quindi assolutamente da evitare i calzini in cotone sotto ai calzettoni in lana. I piedi sono la parte del corpo più difficile da tenere al caldo e che soffre di più al freddo. Se i piedi sono freddi ne risente l’intero corpo.
È importante prendere gli scarponi di almeno mezza o una misura in più di quella che utilizzate. Questo vi permetterà sia di poter indossare un paio di calze in più sia di mantenere le dita in movimento e agevolare la circolazione del sangue, evitando così che le dita dei piedi vi si congelino. Per camminare stabilmente sul ghiaccio ed evitare di scivolare e farvi male potete utilizzare dei ramponcini, piccoli e comodi da trasportare nello zainetto.
Se avete particolarmente freddo ai piedi potete utilizzare delle apposite solette riscaldate, ma fate attenzione ad utilizzarle correttamente! Le solette funzionano solamente se posizionate tra le calze e gli scarponi quando il piede inizia ad essere freddo! Se le utilizzate prima di uscire il piede suda e otterrete l’effetto opposto. Il sudore, una volta usciti, vi si congelerà addosso e i piedi vi rimarranno freddi.
❄ Testati ed approvati da noi!
Negli anni abbiamo avuto modo di testare e collaborare con vari brand tra i migliori del settore, così di seguito vi consigliamo quelle che secondo noi sono le migliori per quanto riguarda i guanti e gli scarponi.
Per quanto riguarda i guanti noi utilizziamo i sotto guanti della North Face (linea Polartec extreame cold – donna e uomo), della Columbia (linea Thermarator (donna – uomo) e della linea Homni-Heat (donna – uomo)) e della The Heat Company. Tutti sono stati testati a temperature estreme, fino oltre i -40°, e hanno tenuto egregiamente anche senza guantoni da sci. Per quanto riguarda i guantoni da sci abbiamo quelli della The Heat Company, comodissimi anche per chi, come noi, fotografa.
Per quanto riguarda gli scarponi ne abbiamo testati e tra tutti di seguito trovate quelli che, secondo noi, sono i migliori. Durante i nostri viaggi abbiamo usato spesso quelli della linea Chilkat della North Face (donna 1 – donna 2 e uomo 1 – uomo 2). Li abbiamo testati fino a -40° e hanno tenuto egregiamente la temperatura. Recentemente abbiamo testato anche gli scarponi della Polyver, linea Premium, e ci siamo trovati davvero molto bene. Sono impermeabili e isolati ottimamente dal suolo, sono imbottiti e tengono il piede caldo anche a temperature molto basse. Sempre di recente abbiamo testato gli scarponi della Baffin, linea Impact (la linea Eiger è simile), testati e garantiti dal brand fino a -100°C. Sono un po’ pesanti e ingombranti, ma per noi che viaggiamo in zone con temperature davvero estreme sono ottimi. Super approvati!
Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico: testa, viso e collo
Per collo e testa invece potete utilizzare uno scalda collo in lana o in pile come base, una sciarpa in lana come ulteriore strato e un berretto in lana pesante o in materiale termico. È importante coprire anche le orecchie e per farlo sono sufficienti dei buoni paraorecchie in pile. Anche in questo caso vi consigliamo i prodotti della Columbia, che sono davvero ottimi e sempre all’altezza (scaldacollo – Paraorecchie).
Il freddo e il vento gelido inoltre non fanno bene alla pelle. È quindi importante idratare e proteggere viso e mani prima di uscire e una volta rientrati in hotel. Per proteggere le labbra vi consigliamo il burro cacao della Piz Buin, fatto appositamente per gli sciatori, mentre per il viso e per le mani è sufficiente una buona crema idratante.
Danni causati dalla lunga esposizione a temperature estreme
Quando si rimane esposti a temperature rigide per molte ore bisogna fare attenzione al congelamento (frostbite), sia per voi stessi sia per chi vi è accanto. Solitamente si verifica sulle zone più sensibili come naso, guance, il contorno degli occhi, mento, orecchie e dita delle mani e dei piedi. I sintomi più evidenti di un congelamento sono la perdita di sensibilità nella zona colpita, la quale diventa prima arrossata e poi pallida, formicolio e la formazione di piccoli puntini bianchi e/o bolle bianche. Se dovesse capitarvi toglietevi i guanti e appoggiate per qualche minuto il palmo della mano caldo sulla parte interessata.
Un’altra cosa da non sottovalutare sono le ustioni da freddo, provocate ad esempio da una scivolata e conseguente sfregamento di una parte del corpo sul ghiaccio oppure dall’aver toccato un oggetto congelato, soprattutto se in ferro, acciaio o alluminio. In entrambi i casi evitate di bagnare la parte del corpo interessata con acqua calda, ma riscaldatela gradualmente.
Se state pensando ad un viaggio in Lapponia o nell’artico, allora vi potranno essere utili le nostre guide:
- Come organizzare un viaggio in Lapponia
- Come organizzare un viaggio in Islanda
- Come organizzare un viaggio alle Lofoten
- Come organizzare un viaggio alle Faroe
- Come organizzare un viaggio in Groenlandia
- Come organizzare un viaggio alle Svalbard
- Come organizzare un viaggio in Canada
- Come organizzare un viaggio in Russia e Siberia
Se l’Artico vi incuriosisce date un’occhiata alla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e alla nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.
2 Comments
Giordana
5 Novembre 2023 at 8:21Articolo utilissimo, potreste consigliare anche qualche prodotto per proteggere e idratare la pelle?
Elisa Polini
5 Novembre 2023 at 22:06Ciao Giordana!
Grazie mille, siamo contenti che il nostro articolo ti sia stato utile.
Per idratare la pelle vanno benissimo le normali creme idratanti. Mi raccomando però di non spalmarla MAI prima di uscire, ma solamente la sera quando sai di non uscire più.
A presto,
Elisa