La Corsica, quarta isola del Mediterraneo per estensione e appartenente alla Francia, è separata dalla Sardegna dal breve tratto (circa 11 km) delle Bocche di Bonifacio. È la meta perfetta per tutti: per i più sportivi offre tante attività che spaziano dalle escursioni al trekking, dalle immersioni ai vari sport all’aperto, per chi ama visitare le città o i piccoli borghi ne può trovare davvero tanti e molto carini, mentre chi vuole rilassarsi al mare ha solo l’imbarazzo della scelta tra le tante spiagge dell’isola. Abbiamo rispolverato un vecchio itinerario che speriamo vi possa essere utile!
Giorno 1
Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla visita di Bastia, la più grande città della Corsica dopo Ajaccio, la quale prende il nome dalla fortezza fondata nel 1378 dai genovesi per difendere questa zona dagli attacchi nemici. Intorno alla fortezza si formò un centro abitato e nel 1488 iniziarono i lavori di costruzione della Cittadella, terminata nel 1521.
All’interno della cittadella, oltre a perdersi per le bellissime viuzze colorate, si possono visitare la Cathedrale Sainte-Marie e l’Eglise Sainte-Croix, famosa per ospitare il Cristo Nero. La prima cosa però che si osserva arrivando con il traghetto è la Place Saint Nicolas dove si possono trovare tanti cafè dove fermarsi a fare uno spuntino e, di domenica, si può visitare il mercato. La piazza ospita anche la statua di Napoleone e il Monumento ai caduti. Infine c’è Terra Vecchia, il quartiere più antico della città, con stradine strette che scendono verso il porto e chiese barocche.
Nel pomeriggio andiamo a fare un giro lungo la penisola di Cap Corse, la parte forse più selvaggia di tutta l’isola, seguendo la strada D80 che fa tutto il perimetro. La prima tappa è stata alla torre d’Erbalunga, vecchia torre di guardia genovese risalente al 1480 situata su una roccia sul mare e circondata da case. Vicino alla torre c’è un porticciolo con tante barchette colorate ormeggiate. Andando verso nord abbiamo preso una strada secondaria, la D253 che compie un giro ad anello, fino ad arrivare a Tollare e Barcaggio, due paesini dispersi nel nulla più assoluto come piace a noi.
Dopodichè siamo tornati sulla strada principale fino a raggiungere Centuri e il suo Moulin Mattei (niente di particolare) e, con una piccola deviazione, siamo arrivati fino alla frazione Port de Centuri. Il giro prosegue fino ad arrivare a Nonza, un piccolo paesino a picco sul mare, dove si può visitare la vecchia torre di Nonza raggiungibile attraverso una scalinata. A Nonza si trova anche una spiaggia nera fatta da piccolissimi ciotoli.
Giorno 2
La prima tappa odierna è Saint Florent, uno dei limiti del Desert des Agriates, un paesino davvero carino. La parte più vecchia si trova intorno alla Place Doria da cui si può salire verso la Cittadella, da cui si ha una bellissima vista sul porticciolo e sul mare. Da non perdere un giretto per le viuzze del paese e una visita alla Cattedrale del Nebbio, risalente al 1125.
Proseguiamo la strada verso Calvi, facendo tappa al piccolo villaggio di Belgodère, situato alle pendici di una collina vicino alla costa e dominato da un castello risalente al XIII secolo; al piccolo borgo arroccato di Lama, all’Ile Rousse, un paesino molto carino quanto turistico, Algajola con la sua bellissima spiaggia e il grazioso paesino. Facciamo poi tappa a Lumio, un bellissimo paesino dal quale si può ammirare il golfo di Calvi e, con un sentiero di poco più di un’ora, si può raggiungere il paese fantasma di Occi, costruito per difendersi dalle incursioni saracene e poi abbandonato negli anni ’20.
Giungiamo a destinazione nel pomeriggio e ne approfittiamo per visitare la città. Calvi, la città natale di Cristoforo Colombo, è divisa in due zone: quella del porto, dove si concentrano tutti i locali turistici, e la cittadella, raggiungibile da Place Colomb. Un’altra interessante visita da fare è Notre Dame de la Serra, una cappella costruita intorno alla metà del 1800. Vi si può arrivare in auto o con una camminata abbastanza impegnativa.
Giorno 3
La giornata inizia con la visita di altri piccoli borghi: Speloncato, un piccolo borgo arroccato a circa 500 metri d’altezza, e Sant’Antonino, uno dei borghi più belli della Francia arroccato su uno sperone di roccia che sovrasta la valle. Scendendo lungo la costa facciamo tappa a Girolata, raggiungibile solo via mare o a piedi in circa due ore e mezza con un sentiero che parte da Bocca di Croce. Vale la pena fare questo trekking anche solo per le bellissime spiagge che si incontrano durante il percorso, come la spiaggia di Tuare.
Da qui il sentiero si snoda in due, si può fiancheggiare la costa o risalire la collinetta che porta al paesino. Proseguendo arriviamo ad Ota, un piccolo borgo che si trova a strapiombo su Porto (da dove si parte per esplorare le bellissime spiagge della zona, tra cui Plage de la Bussaglia e Plage de Gradella) con le antiche case in pietra e immerso nella vegetazione. Da Ota, seguendo la strada che va nell’entroterra (D124) e con un breve sentiero, si raggiunge il ponte di Pianella, uno bei tanti ponti genovesi presenti in Corsica.
Ultima tappa della giornata sono Les Calanche de Piana, attraversati dalla strada che da Porto porta a Piana, uno dei siti Patrimonio Unesco presenti in Corsica. Si tratta di stranissime formazioni di granito rosso che si elevano per 400 metri sul livello del mare. Il gioco di colori tra il rosso del granito, il blu del cielo e del mare e il verde della vegetazione è spettacolare.
Giorno 4
La giornata inizia con l’escursione alla Riserva Naturale di Scandola, una riserva marina accessibile solo via mare e Patrimonio Unesco. È un sistema di grotte, falesie scoscese, conformazioni rocciose rosse e calette incontaminate. Durante la navigazione è possibile osservare anche gruppi di delfini! L’escursione è partita da Porto, ma è possibile partire anche da Calvi, Cargese o Ajaccio. Tornando verso Piana abbiamo fatto una piccola deviazione verso la spiaggia di Ficajola e il piccolissimo villaggio di pescatori. Nel primo pomeriggio ci siamo diretti a Cargese, famoso per le due chiese posizionate una di fronte all’altra. Il giro prosegue con una tirata unica fino ad Ajaccio e più precisamente fino alla Tour de la Parata, dove volevamo osservare le Isole Sanguinarie al tramonto.
Giorno 5
Iniziamo la visita di Ajaccio dal porto vecchio, che si trova vicino alla cittadella. Quest’ultima è circondata da una cinta muraria aperta alle visite solo 2 giorni a settimana ed è la parte più antica della città. Qui inoltre si trovano la casa di Napoleone e la Cattedrale del 1593 contentente un dipinto di Eugène Delacroix. Continuiamo il giro passando da Place Foch, dove si possono visitare vari mercati e il Musee Fesch. Poco fuori dalla città prendiamo una deviazione verso la Tour de Capitello, risalente al 1553 e famosa perchè nel 1793, dopo la rivolta di Ajaccio, diede rifugio a Napoleone e alla sua famiglia. Per raggiungerla si può fare una bella passeggiata lungo la spiaggia.
Proseguiamo il giro fino ad arrivare alla penisola dell’Isolella, dove andremo a visitare la Tour de l’Isolella e la Punta di Sette Nave, una bellissima distesa di rocce granitiche color rosa modellate dal vento e dall’acqua. Dopodichè proseguiamo verso Coti Chivari, un paesino con case in pietra immerso nella vegetazione, e verso il più importante sito preistorico (circa 1400 a.C.) della Corsica: Filitosa. Arriviamo a Propriano in tempo per ammirare un bellissimo tramonto.
Giorno 6
La giornata inizia con la visita alla cittadina di Sartene, definita “la più corsa delle città corse” e teatro delle più sanguinarie vendette tra le due famiglie più importanti. Il resto della mattinata è dedicato alla visita di alcuni siti archeologici tra cui quelli di Cauria e Paddaghiu, con i domen e i menhir più importanti dell’isola, Stantari, Renaggiu e Fontanaccia, allineamenti di menhir e costruzioni in pietra. Sempre in questa zona visitiamo poi l’allineamento di Palaggiu. Visitiamo velocemente il piccolo paese di Pianottoli-Caldarello e facciamo una sosta alle bellissime spiagge della zona, tra cui Plage de Chevanu, Plage de Capineru e Plage de la Tour. Dopodichè ci dirigiamo verso Bonifacio.
Giorno 7
La giornata inizia con la visita di Bonifacio e delle famose Bocche di Bonifacio. Risaliamo poi fino a Porto Vecchio fermandoci tra le tante spiagge che si incontrano durante la strada, tra cui alcune tra le più importanti dell’isola: Baia di Rondinara, Santa Giulia, Palombaggia e Punta Chiappa. Visitiamo Porto Vecchio prima di ripartire per Ghisonaccia arrivare in serata a Corte.
Giorno 8
Questa giornata è interamente dedicata alla natura e al trekking. Iniziamo con la visita delle Gole della Restonica. Per arrivarci si parte da Corte percorrendo la strada che costeggia il corso, fino ad arrivare ad un parcheggio dal quale si può continuare la visita a piedi. Lungo la strada si possono ammirare cascate e laghetti, castagni e, dal parcheggio, è possibile prendere il sentiero che porta fino ai laghi alpini di Melo e Capitello. Finito il trekking ci siamo diretti subito a Ponte Leccia da dove si prende la strada D147 per Asco. Asco è un bellissimo paesino di montagna e le Gole di Asco sono uno scenario che vi lascerà senza parole.
Giorno 9
Lungo la strada per tornare a Bastia ci fermiamo a visitare la famosa Canonica, la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Come arrivare e come muoversi in Corsica
Grazie alla sua posizione la Corsica è facilmente raggiungibile via traghetto, viaggiando sia durante il giorno sia durante la notte, e secondo noi è la soluzione migliore se la si vuole girare in completa autonomia con la propria auto o in camper. È possibile imbarcarsi da diversi porti in Toscana e in Liguria e nel periodo estivo sono attivi ulteriori collegamenti anche con la Sardegna e con l’Isola d’Elba.
Tutti i traghetti consentono l’imbarco a passeggeri, animali domestici e veicoli di qualsiasi tipo e dimensione e sono dotati di servizi, attrezzature e sistemazioni diverse: si può scegliere se prenotare un posto a sedere, una cabina oppure se effettuare la tratta senza un posto assegnato. Potete consultare gli orari e tutti i traghetti per la Corsica direttamente sul sito di Traghetti Lines.
I trasporti pubblici in Corsica sono pressoché inesistenti e rendono difficoltoso spostarsi sull’isola. La rete ferroviaria collega Bastia ad Ajaccio passando per Ponte Leccia, da cui si stacca un ramo secondario che serve Calvi, 2 o 4 volte al giorno a seconda della tratta. A suo favore però ha il fatto che dalla tratta ferroviaria si possono ammirare gli splendidi paesaggi dell’entroterra! Anche la linea autobus non è il massimo e in estate è possibile raggiungere solamente le principali località dell’isola.
Il modo migliore di visitare l’isola è l’auto, che permette di visitarla in totale autonomia e di raggiungere anche gli angoli più remoti e nascosti, o il camper, che permette di risparmiare qualcosa sugli alloggi e sui pasti. Per noleggiare l’auto noi usiamo spesso DiscoverCars, il quale paragona diverse compagnie di noleggio auto e vi proporrà le soluzioni più vantaggiose.
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