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Europa / Spagna & Canarie

Cosa vedere a Fuerteventura in 2 giorni: itinerario completo

Fuerteventura è l’isola più vecchia delle Canarie, geologicamente parlando. È la seconda per dimensioni dopo Tenerife e la più vicina alle coste africane, da cui dista circa 97 chilometri. Fuerteventura, insieme a Lanzarote, è l’isola più arida di tutto l’arcipelago ed è stata creata da una serie di eruzioni vulcaniche avvenute migliaia di anni fa. Dal 2009 è stata dichiarata Riserva della Biosfera per l’UNESCO, un titolo che si merita pienamente. Nel 2012 ha ricevuto la medaglia d’oro del Quality Coast Award, un premio internazionale che valuta la qualità ambientale costiera per un turismo sostenibile.

Durante il nostro viaggio a Lanzarote ne abbiamo approfittato per visitare Fuerteventura dedicandole due giorni pieni. Un po’ di corsa, ma ne è valsa la pena. Ovviamente due giorni sono pochi per vivere fino in fondo questa splendida isola, ma sono sufficienti per farvi comunque un’idea di quello che ha da offrire e per visitare buona parte dei suoi luoghi più belli.

  1. Un po’ di storia!
  2. Quando andare a Fuerteventura
  3. Cosa vedere a Fuerteventura
  4. Le spiagge più belle di Fuerteventura
  5. Cosa fare a Fuerteventura
  6. Mappa di Fuerteventura
  7. Come arrivare a Fuerteventura e come spostarsi
  8. Dove dormire a Fuerteventura

Cosa vedere a Fuerteventura in due giorni: itinerario completo!

Fuerteventura - Las Playtas
Fuerteventura – Las Playtas

Un po’ di storia!

Di informazioni storiche su Fuerteventura non se ne hanno tantissime. Grazie ad alcuni ritrovamenti, si ritiene che i primi abitanti dell’isola siano stati i Guanci, abitanti del Nord Africa, che vivevano in caverne e case semi sotterranee. Alcune di queste dimore sono state recentemente scoperte e riportate alla luce. Al loro interno sono stati ritrovati i resti di vasellame, pitture rupestri e alcuni strumenti antichi. Gli abitanti delle isole vengono ancora oggi chiamati con il nome Maho, che deriva proprio dalle scarpe che questi colonizzatori africani indossavano, realizzate in pelle di capra e chiamate mahos.

La prima testimonianza scritta su Fuerteventura risale al 1339 ed è di Angelino Dulcert. Si tratta del primo cartografo maiorchino, che indica l’isola nelle mappe come Forte Ventura (vento forte). Sul nome dell’isola si è molto discusso e tutt’ora si continua a discutere. Si pensa che il nome attuale di Fuerteventura derivi da un’esclamazione di Bethencourt durante la sua colonizzazione: Quelle forte aventure! (che grande avventura).

I primi colonizzatori europei nel 1405 trovarono Fuerteventura divisa in due regni: Maxorata, governato da Guize, e Jandía, governato da Ayoze. I due regni erano divisi da La Pared (La Parete), un muro del quale purtroppo oggi non si hanno nemmeno più i resti. Da qui deriva uno dei due nomi con i quali veniva chiamata l’isola nell’antichità. Erbani, che deriva dal termine berbero bani che significa muro. Oppure Planaria, in quanto i profili di buona parte dell’isola sono abbastanza piatti.

Fuerteventura, insieme a Lanzarote, venne conquistata nel 1405 dall’esploratore e pirata Jean de Bethencourt insieme a Gadifer de La Salle. I due fondarono anche la prima capitale dell’isola, Betancuria, completamente distrutta durante l’assalto del pirata Xabán Arráez nel 1593. Inizialmente Guanci ed europei convissero tranquillamente, fino a quando Gadifer decise di attaccare l’isola.

Fuerteventura - Mulini a vento
Fuerteventura – Mulini a vento

Qualche anno dopo la conquista, nel 1424, a Betancuria venne eletto il breve Vescovado di Fuerteventura con sede nella parrocchia di Santa María de Betancuria, che comprendeva tutte le isole Canarie tranne Lanzarote, il cui vescovo non riconobbe il pontificato di Martino V. Il Vescovado ebbe vita breve. Infatti, 7 anni dopo (1433), venne abolito e il suo territorio tornò sotto la giurisdizione della Diocesi di San Marcial del Rubicón (di Lanzarote). Nel 1476 Fuerteventura cadde sotto il controllo dei Re Cattolici e la maggior parte della popolazione guance sparì, sterminata da schiavitù e malattie.

Durante il XVIII secolo Fuerteventura venne occupata da una milizia militare chiamata Los Coroneles, sotto il comando della famiglia Sánchez-Dumpiérrez. Questi costruirono anche uno dei più importanti edifici dell’isola, la Casa de Coroneles, un piccolo distretto militare. Nel 1812 la Spagna mise in atto una serie di cambiamenti amministrativi e l’isola divenne Provincia Spagnola delle Canarie. Nel 1860 i poteri amministrativi di Fuerteventura vennero spostati a Puerto Cabras, che poi diventerà Puerto del Rosario nel 1956.

Gli anni ’60 furono gli anni di un profondo cambiamento per Fuerteventura. Venne costruito l’aeroporto del Matorral e contemporaneamente iniziò anche il turismo. Grazie all’aeroporto molti degli abitanti lasciarono l’isola per dirigersi in Spagna o in Africa. Il turismo è ora la principale attività su cui si basa l’economia dell’isola, oltre all’agricoltura e alla pesca. Negli ultimi anni sono stati costruiti hotel e strutture dedicate ai viaggiatori. Mentre le aree naturali, i monumenti culturali e le tradizioni dell’isola sono rimaste intatte.

Fuerteventura - Parque Natural de Corralejo
Fuerteventura – Parque Natural de Corralejo

Quando andare a Fuerteventura

Fuerteventura ha due tipi di clima, desertico e subtropicale arido, che garantiscono una temperatura media di 21°C. La temperatura rimane constante quasi tutto l’anno, rendendola visitabile praticamente ogni mese. I mesi con maggior afflusso turistico sono i mesi estivi (Luglio e Agosto) e i mesi invernali (Dicembre, Gennaio e Febbraio). Per questo motivo vi consigliamo di visitare l’isola al di fuori di questi periodi. Avrete così più possibilità di trovare prezzi convenienti per alloggi e auto e di vivervi l’isola con maggiore tranquillità. Il periodo migliore per visitare Fuerteventura va comunque da Maggio a Settembre per gli amanti del caldo. Lo è invece tutto l’anno se la temperatura non è il vostro interesse principale.

Le precipitazioni sono pochissime e si concentrano maggiormente nei mesi invernali (da Novembre a Gennaio). Hanno valori veramente insignificanti, intorno ai 5 centimetri al mese, e sono praticamente inesistenti da Aprile a Settembre.

I veri problemi di Fuerteventura sono il vento e la Calima, cioè la polvere creata dalle tormente di sabbia del Sahara trasportata sull’isola dallo Scirocco. Gli alisei estivi e le onde dell’Atlantico fanno dell’isola un paradiso per i surfisti durante tutto l’anno.

Fuerteventura - Partenza da Corralejo
Fuerteventura – Partenza da Corralejo

Cosa vedere a Fuerteventura

Fuerteventura è un’isola abbastanza piccola nonostante sia la seconda isola più grande delle Canarie. Le principali zone da visitare sono concentrate nella parte centrale e nella parte settentrionale. Mentre lungo la parte meridionale si trovano molte delle spiagge più belle dell’isola. Di seguito trovate quello che sicuramente non potete perdervi durante un viaggio a Fuerteventura.

Arrivando via mare attraccherete a Corralejo, perciò vi consigliamo di iniziare subito la visita dal piccolo paese di Corralejo. È molto carino seppur turistico, e merita comunque una visita. Continuate poi con una visita al bellissimo Parque Natural de Corralejo, dove le altissime e meravigliose dune di sabbia bianca e rossiccia si affacciano direttamente sul mare. Il bianco della sabbia delle dune contrasta con il rosso del vulcano, ormai spento, che le sovrasta (Montaña Roja). Molti sostengono che la sabbia del parco arrivi direttamente dal Sahara, trasportata dal vento.

Fuerteventura - Parque Natural de Corralejo
Fuerteventura – Parque Natural de Corralejo

Dopodiché potete risalire e costeggiare tutta la costa Nord dell’isola fino a raggiungere El Cotillo e le sue bellissime spiagge e piscine naturali nelle scogliere, alcune delle più belle della zona. Fate attenzione perché parte di questa strada costiera è sterrata e a tratti difficile da percorrere. Nel centro città si trova il Castillo de Toston, dal quale si possono ammirare le splendide spiagge della zona.

Situato in Punta Ballena, solo 5 chilometri a Nord di El Cotillo, si trova il piccolo Faro de Toston. I lavori di questo faro iniziarono nel 1891 e ci vollero circa 6 anni per finirlo e aprirlo nel 1897. Inizialmente il faro era alto poco meno di 7 metri e aveva una lanterna con una luce bianca poco visibile. Qualche anno dopo la lanterna venne sostituita da un lampeggiante, ma anch’esso non era sufficiente. Così, nel 1955, venne costruita una nuova torre alta poco più di 13 metri e venne installato un nuovo sistema di luci.

Anche questo sistema si rivelò insufficiente. Il faro continuava a non essere visibile dalle navi se non in prossimità della costa e questo causava grossi problemi. Così 30 anni dopo, nel 1985, venne costruita una terza torre alta quasi 38 metri. Venne poi installato un nuovo lampeggiante a luce bianca e alimentato ad energia solare. Questo faro, insieme ai fari sulle isolette di Lobos e de la Pechiguera a Lanzarote, formano un triangolo per segnalare il passaggio delle navi lungo lo stretto della Bocaina, lo stretto che separa Lanzarote da Fuerteventura. All’interno del faro si trova il Museo della Pesca Tradizionale (visitabile da Martedì a Sabato dalle 10.00 alle 18.00) che raccoglie costumi e tradizioni locali.

Fuerteventura
Fuerteventura

Scendendo verso il cuore di Fuerteventura si trova la località La Oliva, un piccolo paesino molto grazioso da visitare. Qui si trova anche la Ruta de los Coroneles, una strada lungo la quale si trovano 5 costruzioni di interesse storico. Sono visitabili con l’acquisto di un biglietto unico che permette l’ingresso ai 5 siti e solamente dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 14.00. Le 5 località sono la Casa de La Cilla (Museo del Grano), la Iglesia de La Candelaria, la Casa de Los Coroneles (aperta dal Martedì al Sabato dalle 10.00 alle 18.00, ingresso €3), il Centro de Arte Canario ‘Casa Mané’ e la Casa del Coronel (Mercado de las tradiciones). 

Poco lontano da La Oliva si trova la montagna di Tindaya, considerata sacra dagli antichi aborigeni di Fuerteventura e alla quale attribuivano poteri magici. Tutto questo è dimostrato dalle oltre 300 incisioni rupestri a forma di piedi che sono state trovate su di essa. Queste incisioni si trovano solo a Fuerteventura e Lanzarote e ancora oggi non se ne conosce l’esatto significato. Si è scoperto però che le incisioni di Lanzarote sono rivolte verso Tindaya, mentre quelle di Tindaya sono rivolte verso il Teide di Tenerife e verso Gran Canaria. Ciò dimostrerebbe l’importanza ricoperta dalle montagne in ambito religioso in epoca aborigena, utilizzate forse come osservatori naturali. Sul lato Sud occidentale di Tindaya si trova un sentiero che permette di conoscere la montagna più da vicino e apprezzare la bellezza dei suoi colori e del meraviglioso paesaggio circostante.

Sempre in zona si trova anche il Malpais de la Arena, una montagna creatasi dall’ultima eruzione avvenuta sull’isola e oggi dichiarata Monumento Naturale. L’area è composta dal vulcano e dalle infinite distese di lava, casa di alcune specie di piante protette e diversi invertebrati.

Dopodiché potete recarvi nella capitale di Fuerteventura, Puerto del Rosario, situata lungo la costa orientale. Qui sono concentrati molti dei monumenti presenti sull’isola e la visita richiede almeno mezza giornata. Una delle attrazioni più famose è la Casa di Unamuno dove abitò il poeta Miguel de Unamuno durante il suo esilio sull’isola e dove si possono osservare le sue foto e opere. Molto bella e caratteristica anche la zona del porto vecchio, dove  si trovano alcuni edifici nel tradizionale stile delle Canarie.

Non perdetevi anche una passeggiata lungo le vie del centro, dove potete trovare alcune delle sculture che fanno parte del Parco Scultoreo costituito da oltre 50 sculture di diversi artisti nazionali ed internazionali sparse per le vie e le piazze della città, e diversi murales che colorano gli angoli della vivace capitale. Sempre passeggiando nel centro città potete visitare il comune, l’Iglesia de la Virgen del Rosario, patrona della città, e la piazza centrale.

Da qui potete proseguire verso Sud lungo la costa fino ad arrivare a El Castillo, dove si trova una bella spiaggia dorata e il Castillo de Caleta Fuste, una piccola torre costruita nel 1714 come parte del sistema difensivo contro gli attacchi da parte dei pirati.

Lasciate la costa per tornare nel cuore di Fuerteventura, dove si trovano Antigua e la vecchia capitale Betancuria. Poco prima di arrivare nella vecchia capitale si trova il Mirador de Morro Velosa, un punto panoramico situato in cima alla montagna, da cui si gode una vista a 360 gradi sulle vallate circostanti. Il mirador è aperto dal Martedì al Sabato dalle 10.00 alle 18.00. Poco distanti dal mirador, lungo la strada, si trovano le statue di Guise e Ayose, i due sovrani che governavano i regni (Nord e Sud) in cui era divisa Fuerteventura prima della conquista europea.

Fuerteventura - Le statue di Guise e Ayose
Fuerteventura – Le statue di Guise e Ayose

Antigua è una delle città più antiche dell’isola ed è molto carina da visitare, perdendosi lungo le viuzze del centro storico. Il monumento più importante della città è la chiesa di Nuestra Senora de Antigua, costruita con la pietra rossa tipica di Fuerteventura. Ad Antigua si trovano alcuni mulini a vento che ancora oggi lavorano il gofio, il mais tostato tipico della cucina canaria, e il Centro de Artesania Molino de Antigua, caratterizzato da un vecchio mulino perfettamente conservato, giardini ben curati con piante autoctone, tra cui diverse specie di cactus e palme, un museo in cui è possibile scoprire la storia dei contadini e dell’artigianato locale e il Museo del Queso Majorero, un museo dove potete imparare tutto sulla produzione dei principali formaggi di capra majoreri.

Betancuria, situata a circa 30 chilometri dall’attuale capitale, è piccolina e graziosa da visitare. Non perdetevi una passeggiata lungo la zona pedonale e spingetevi anche un po’ fuori dal centro storico, dove potete trovare il Convento de San Buenaventura e la Iglesia de San Diego Alcalà. Visitate anche il piccolo museo archeologico (Museo Arquelogico de Betancuria) e la Iglesia de Santa Maria risalente al 1405, distrutta e ricostruita poi 1620 e che conserva solamente poche parti della chiesta originale. Poco lontano dal paesino si trovano anche le piscine naturali Aguas Verdes, dove potete fermarvi un attimo per rinfrescarvi, e Vega de Rio Palmas dove si trova Nuestra Señora de la Peña, la cappella più importante dell’isola e che conserva al suo interno l’immagine della patrona di Fuerteventura.

Scendendo verso la costa Sud, passate da Tiscamarita e approfittatene per visitare i diversi mulini che si incontrano lungo la strada. Molti sono ben conservati mentre altri sono in rovina. Fate attenzione perché in questa zona molte strade sono sterrate e può capitare di ritrovarsi su un di queste senza volerlo! Se avete tempo a sufficienza fermatevi a visitare anche Tuineje e Pajara, due piccole città caratteristiche situate lungo la strada per raggiungere il Museo de la Sal e le Salinas de El Carmen. Alle saline troverete, oltre a simpatici scoiattoli in cerca di noccioline, anche lo scheletro di una balena. A Sud di Pájara si trova il Belvedere di Sicasumbre, un ottimo punto di osservazione delle stelle per chi, come noi, ama il cielo notturno. Il belvedere dispone di pannelli contenenti informazioni sulla localizzazione delle costellazioni, un orologio solare e supporti per l’installazione di telescopi e macchine fotografiche.

Da Pajara potete approfittarne per fare una deviazione verso Ajuy, dove si trova una delle spiagge nere più belle di tutte le Canarie. Questa bellissima spiaggia nera si è creata a seguito dell’erosione delle rocce vulcaniche causata dall’acqua marina. Dalla spiaggia è possibile fare una breve passeggiata per raggiungere quattro grotte naturali scavate dall’oceano, di cui una è visitabile. Se capitate verso l’ora di pranzo approfittatene per fermarvi a mangiare nel piccolo villaggio di pescatori situato vicino alla spiaggia.

Fuerteventura - Museo de la Sal e le Salinas de El Carmen
Fuerteventura – Museo de la Sal e le Salinas de El Carmen
Fuerteventura - Museo de la Sal e le Salinas de El Carmen
Fuerteventura – Museo de la Sal e le Salinas de El Carmen

Proseguite poi verso la costa Sud dell’isola, arrivando al Gran Tarajal, un piccolo paese di pescatori, e approfittatene per esplorare le bellissime spiagge bianche o nere presenti nella zona. A noi sono piaciute molto la spiaggia del villaggio di pescatori Las Playitas, la spiaggia di Ginginamar e la spiaggia nera del villaggio di Tarajalejo. A 6 chilometri da Las Playitas si trova il faro di La Entallada, il faro situato più in alto (quota) dell’isola, da cui si gode di una vista meravigliosa sul mare e sulla zona montuosa di Cuchillos de Vigán, dichiarata Monumento Naturale.

Proseguendo lungo la costa Sud dell’isola c’è un susseguirsi di spiagge meravigliose dove potersi fermare. Proseguite fino a Morro Jable, ultimo villaggio dove termina la strada asfaltata per dare spazio ad una strada sterrata di circa 20 chilometri che porta al Faro de Jandia e a Cofete, una delle spiagge più belle di Fuerteventura, una spiaggia dorata che si estende per diversi chilometri. E pensare che migliaia di anni fa la Peninsula de Jandia era un isolotto separato da Fuerteventura, unitosi successivamente all’isola grazie alla sabbia portata dal vento.

Fuerteventura - Faro di La Entallada
Fuerteventura – Faro di La Entallada

Le spiagge più belle di Fuerteventura

Fuerteventura è famosa più per le sue meravigliose spiagge che per i suoi luoghi di interesse storico e culturale, così durante il nostro viaggio a Fuerteventura abbiamo deciso di andare a curiosare un po’ qua e la anche lungo le coste. Dobbiamo dire che ne siamo rimasti piacevolmente stupiti e ne abbiamo approfittato per rilassarci un pochino passando da una spiaggia di sabbia nera ad una spiaggia di sabbia bianca o dorata, tra una visita e l’altra.

In totale sull’isola ci sono oltre 150 spiagge ed è praticamente impossibile visitarle tutte, a meno che abbiate un mese a disposizione! Nel Nord dell’isola le spiagge sono di sabbia bianca o dorata, sono molto più grandi rispetto al resto dell’isola e sono anche tra le più ambite dai turisti. Quelle più affollate si trovano a Corralejo e lungo la costa del Parque Natural de Corralejo, dove è possibile praticare anche molti degli sport acquatici disponibili sull’isola, mentre quelle più tranquille e selvagge si trovano a El Cotillo.

A Corralejo le spiagge sono attrezzate e si può godere di una splendida vista sulla vicina isola di Lobos. La spiaggia più bella e famosa è Playa Svago, mentre le spiagge all’interno del parco sono conosciute come Playas Grandes e sono enormi distese di sabbia bianca e acqua turchese. A Nord del parco si trovano le spiagge più affollate e grandi, mentre scendendo verso Sud si trovano piccole calette meno affollate. Alcune delle spiagge che si trovano in questo tratto di costa sono El Médano, El Viejo, El Bajo Negro, Los Matos, El Moro, El Burro (dove a Novembre si tiene il Festival de Cometas, aquiloni) e Alzada.

A El Cotillo vi consigliamo di dedicarvi a Playa del Castillo, Playa de la Cueva e Playa la Concha, dove la spiaggia è incastonata e protetta dagli scogli a forma di ferro di cavallo. Nei dintorni si trovano anche delle piccole calette di sabbia bianca, chiamate Los Lagos, molto più tranquille e meno frequentate dai turisti. Più a Sud di El Cotillo si trovano altre due belle spiagge: Playa El Aljibe de la Cueva, una spiaggia dorata circondata da una bellissima scogliera e rocce di basalto, e Playa del Aguila (o Playa de las Escaleras), un’altra bellissima spiaggia di sabbia dorata raggiungibile scendendo una ripida scalinata lungo la roccia.

Scendendo lungo la costa Est di Fuerteventura, a Puerto del Rosario, troviamo una delle più belle spiagge bianche dell’isola: Playa Blanca. Purtroppo però spesso è raggiunta da onde abbastanza alte e non sempre è possibile fare il bagno. Poco più a Sud della capitale si trova Caleta de Fuste, una delle spiagge più turistiche, seppur artificiale, e inserita in una baia riparata dalle rocce a forma di ferro di cavallo. Continuando verso Sud si raggiunge Pozo Negro, una tra le più belle spiagge di sabbia nera di tutta Fuerteventura. Carino il contrasto del nero della sabbia con il bianco delle case e il rosso delle rocce.

Da qui in poi tutto il resto della costa è un susseguirsi di spiagge meravigliose e che anche a noi sono piaciute molto. Las Playitas è una spiaggia di sabbia nera e fine con alcuni ciottoli neri e si trova in un piccolo villaggio di pescatori a picco sul mare. Poco distante si trova Gran Tarajal, un’altra splendida spiaggia di sabbia nera considerata una tra le più belle dell’isola, ma a noi sinceramente non è piaciuta più di tanto. Molto belle e meno affollate invece Playa de Giniginamar (protetta), Playa de TarajalejoPlaya de la Lajita, spiagge di ciotoli neri frequentate dalla gente del posto.

Fuerteventura - Playa Giniginamar
Fuerteventura – Playa Giniginamar

Spostandosi a Sud invece si trovano alcune tra le spiagge più belle e selvagge dell’isola, tra cui Cofete, una distesa di sabbia che contrasta con l’arido paesaggio desertico di Fuerteventura e che merita di essere visitata anche solo per osservarla da lontano. Poco distante troviamo Playa de Barlovento, meno famosa dell’opposta area di Playa de Sotavento, ma altrettanto bella con i suoi 8 chilometri di sabbia nera. In questa zona si trova Costa Calma, la parte più turistica del Sud di Lanzarote, caratterizzata da spiagge di sabbia fine e bianca e mare cristallino. Playa Esmeralda si trova subito dopo la località di Costa Calma, non è facilmente raggiungibile e questo fa di lei una spiaggia dove potersi rilassare senza folla. Da qui in poi è un susseguirsi di spiagge paradisiache che vale la pena di visitare, tra cui Playa Barca, Risco del Paso e Mal Nombre.

Risalendo verso Nord lungo la costa Ovest di Fuerteventura si trova Aiuy, una piccola spiaggia di sabbia nera e protetta dalle rocce più antiche delle Canarie. Questa spiaggia è stata creata dall’erosione di vento e acqua, che hanno creato anche le piccole grotte che si trovano nelle scogliere. Le grotte sono visitabili grazie ad un breve sentiero lungo la scogliera.

Fuerteventura - Spiaggia nera
Fuerteventura – Spiaggia nera

Cosa fare a Fuerteventura

Come scritto sopra Fuerteventura è un’isola molto ventosa e questo la rende il paradiso per gli amanti del surf, windsurf e kitesurf che si possono praticare un po’ ovunque sull’isola. Tra tutti, i luoghi migliori dove praticare questo tipo di sport sono Caleta de Fuste, Corralejo e Morro Jable. A Fuerteventura è possibile fare immersioni nelle acque cristalline che circondano l’isola oppure concedersi una rilassante partita a golf.

Gli amanti della mountain bike trovano pane per i loro denti, grazie alle molte strade adatte anche per essere percorse con la bicicletta. La strada sterrata che collega Corralejo a El Cotillo è considerata una delle più belle e percorse.

Gli amanti del trekking hanno varie possibilità anche a Fuerteventura, tra cui il trekking che parte da Lajares e che porta al Calderón Hondo, uno dei vulcani meglio conservati tra tutti i vulcani di Fuerteventura, formatosi oltre 50.000 anni fa. Il trekking richiede poco più di un’ora andata e ritorno, se siete allenati, ed è facile per la maggior parte del percorso mentre diventa difficile verso la parte finale. Quest’ultimo tratto del sentiero diventa più ripido e sconnesso e bisogna fare un po’ di attenzione.

Con un giorno in più a disposizione potete valutare una gita alla vicina Isla de Lobos (isola dei lupi, di origine vulcanica), un bellissimo parco naturale protetto raggiungibile in barca dal porto di Corralejo in circa 15 minuti (€15 a/r, in partenza dalle 9.30 e in ritorno fino alle 18.30) o con escursione in barca compreso lo snorkeling (€20 a persona). Sull’isola è possibile fare un percorso trekking lungo il perimetro dell’isola, fare snorkeling e visitare il piccolo villaggio di pescatori. In passato l’isolotto era popolato dalle foche monache, purtroppo sterminate dai pescatori locali in quanto le consideravano dannose per la pesca. Oggi si sta provando a reintrodurle sull’isola, ma sono state riscontrate grandi difficoltà e il malcontento da parte dei pescatori.

Fuerteventura - Isla de Lobos
Fuerteventura – Isla de Lobos

Mappa di Fuerteventura

All’arrivo in aeroporto, al ritiro dell’auto o all’arrivo al porto potete trovare alcune mappe gratuite che potete prendere ed utilizzare durante il vostro viaggio a Fuerteventura, ma per comodità ve ne riportiamo qui di seguito una che a noi è risultata molto utile. Cliccate sull’immagine per ingrandirla.

Mappa di Fuerteventura
Mappa di Fuerteventura

Come arrivare a Fuerteventura e come spostarsi

Fuerteventura è comodamente raggiungibile in aereo grazie all’aeroporto situato nella località di El Matorral, solamente a 5 chilometri di distanza dalla capitale, Puerto del Rosario. I voli in partenza dal continente spagnolo e dal resto dell’Europa sono abbastanza economici, salvo nei periodi di alta stagione, e sono principalmente operati dalla compagnia di bandiera spagnola Iberia. Noi abbiamo volato su Lanzarote proprio con Iberia e ci siamo trovati abbastanza bene.

Fuerteventura è collegata anche via mare con altre 3 isole, Lanzarote, Gran Canaria e Tenerife, da un’ottima rete di traghetti operati da due compagnie principali, la Naviera Armas e Fred Olsen, che danno la possibilità di trasportare anche l’auto. Noi l’abbiamo raggiunta da Lanzarote partendo dal porto di Playa Blanca e arrivando al porto di Corralejo. Abbiamo utilizzato il traghetto della Armas che ci ha portato a destinazione in soli 35 minuti e al prezzo di 106,50€ in due inclusa l’auto.

Viceversa, da Fuerteventura partono i traghetti per Lanzarote dal porto di Corralejo, quelli per Gran Canaria dal porto del Gran Tarajal e quelli per Tenerife e Gran Canaria dal porto di Morro Jable.

Una volta arrivati a destinazione, sia che viaggerete in aereo sia che viaggerete in nave, vi consigliamo di noleggiare l’auto e visitare Fuerteventura in totale libertà. Se non avete voglia di guidare potete usufruire dell’ottimo servizio autobus presente sull’isola, ma tenete presente che questi non raggiungono alcune tra le più belle zone di Fuerteventura. Potete consultare le tratte e gli orari sul sito della Thiade.

Girovagando per Fuerteventura
Girovagando per Fuerteventura

Dove dormire a Fuerteventura

Le zone più gettonate per dormire a Fuerteventura sono Corralejo, Caleta de Fuste, Puerto del Rosario, Morro Jable e Costa Calma, ovvero tutte le località più turistiche dell’isola e dove si possono trovare i migliori servizi. Noi ovviamente siamo esattamente l’opposto e, come per Lanzarote, abbiamo cercato un posticino tranquillo, isolato e in una posizione strategica per risparmiare tempo prezioso avendone poco a disposizione.

Abbiamo soggiornato in zona La Oliva a Los Rincones, un bellissimo ed economico appartamento totalmente immerso nella natura e che consigliamo vivamente. Ogni appartamento mette a disposizione anche la cucina, ottima se non si vuole dipendere dagli orari, una terrazza in comune e un barbecue.

Girovagando per Fuerteventura
Girovagando per Fuerteventura

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