Lanzarote, scoperta nel 1312 dal navigatore italiano Lanzerotto Malocello dal quale prende il nome, è l’isola più orientale delle isole Canarie ed è stata dichiarata Riserva Naturale della Biosfera dall’UNESCO nel 1993. All’apparenza può sembrare un’isola piccolina, desertica e senza molto da offrire, ma una volta messo piede sull’isola scoprirete che di posti meravigliosi da vedere a Lanzarote ce ne sono davvero tanti!
A Lanzarote ci sono ancora circa 30 vulcani attivi e quasi la metà dell’isola è protetta per salvaguardare alcune specie di piante, animali e una varietà di paesaggi unici al Mondo. Lanzarote è stata anche la casa di César Manrique, un artista canario che ha saputo valorizzare molti luoghi dell’isola e le sue meravigliose grotte, facendone un capolavoro di una bellezza ineguagliabile. Per visitare bene tutta l’isola vi consigliamo di dedicarle almeno 10 giorni, come abbiamo fatto noi. Se invece ne avete meno a vostra disposizione, di seguito vi indichiamo 20 posti da vedere a Lanzarote che non dovete assolutamente perdervi.
La Graciosa
Una piccola isola di 27 chilometri quadrati, raggiungibile autonomamente in circa 30 minuti di traghetto da Orzola, dove vivono in maniera stanziale circa 700 persone concentrate nel villaggio di Caleta del Sebo. Una volta sbarcati potrete spostarvi autonomamente in bicicletta o a piedi, mentre per poter visitare l’interno dell’isola e i suoi meravigliosi paesaggi vulcanici dovrete prendere parte a dei tour organizzati in 4×4, scelta che vi consigliamo.
Lungo le strade non ci sono bar o negozi, perciò portate con voi una buona scorta di acqua e cibo. Oltre a visitare il piccolo villaggio potete dedicare un po’ di tempo ad alcune delle sue bellissime spiagge come Playa Francesca (a circa 30 minuti a piedi dal villaggio), Playa Amarilla o Playa del Los Conejos.
Mirador del Rio e Salinas del Rio
Il Mirador del Rio è senza dubbio il punto più panoramico di tutta l’isola e si affaccia proprio su La Graciosa. Il Mirador è situato vicino ai resti di un’antica base militare risalente alla fine del XIX secolo. Si trova tra il Risco de Famara e il Vulcan de la Corona, nell’estremo Nord di Lanzarote, a circa 400 metri di altezza su di una scogliera a picco sul mare. Il Mirador prende il nome dal piccolo tratto di mare che separa Lanzarote da La Graciosa, chiamato El Rio, che assomiglia ad un fiume.
Anche il Mirador del Rio è opera di Manrique ed è stato inaugurato nel 1973. Al suo interno si trova un bar con vetrata panoramica dove vi consigliamo di fermarvi a sorseggiare un buon the prima di proseguire la visita nel resto della struttura. Prendetevi un po’ di tempo per godervi la bellissima vista su La Graciosa, sulle Salinas del Rio, le più antiche delle Isole Canarie, e sul gruppo di isolotti del Parco Nazionale delle Isole Chinijo che offre la terrazza panoramica all’aperto. Se avete tempo potete percorrere la strada panoramica che costeggia la scogliera fino a raggiungere un ripido sentiero che vi porterà alla Playa del Risco, una bellissima spiaggia selvaggia dove, molto probabilmente, sarete da soli a godervi un po’ di relax.
Il Mirador del Rio è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.45, mentre da metà Luglio a metà Settembre è aperto fino alle 18.45. Il biglietto d’ingresso costa € 4,75.
Jameo del Agua
Jameos del Agua, insieme alla Cueva de Los Verdes, fa parte di un complesso di grotte sotterranee creatosi circa 3.000 anni fa in seguito dell’eruzione del Volcán de la Corona. La conseguente solidificazione della lava ha portato alla formazione di un tunnel lavico di circa 6 chilometri di lunghezza, uno dei più lunghi al Mondo, il quale, in alcune parti, è crollato creando delle aperture attraverso le quali filtra la luce. Il termine Jameo, infatti, indica l’apertura o la bocca di accesso alla grotta. In realtà sono stati esplorati più di 6 chilometri, che partono dal cratere del vulcano fino a quando il tunnel raggiunge il mare, dove scorre in un tratto sottomarino di 1,5 chilometri noto come il Túnel de la Atlántida (il Tunnel di Atlantide).
Jameo del Agua è il primo intervento effettuato da Manrique per la riqualificazione del territorio dell’isola ed è stato inaugurato negli anni ’60. L’artista anche stavolta è riuscito a fondere la natura con l’arte realizzando un complesso davvero meraviglioso, formato da un giardino botanico, un ristorante panoramico incastonato nella roccia, un anfiteatro in una grotta vulcanica e una piscina.
All’interno della grotta si trova una piscina naturale di acqua marina, l’unico posto al Mondo dove vive una rara specie di granchio albino cieco. Calcolate almeno un’ora e mezza per l’intera visita e per dedicare un po’ di tempo a questi bellissimi granchietti bianchi che contrastano con il nero della roccia. La visita termina al museo “Casa de los Volcanes”, dove troverete informazioni interessanti sul territorio circostante e sull’attività vulcanica dell’isola.
Jameo del Agua è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30, mentre il martedì e il sabato è aperto fino all’1.00. Vi consigliamo di evitare gli orari di punta e di visitare il sito in tarda mattinata o dopo le 15.00 in modo da evitare lunghe code di attesa. Il biglietto di ingresso costa € 9,50.
La Cueva de los Verdes
La Cueva de Los Verdes fa parte, con il Jameo del Agua, del Monumento Naturale del Malpais de La Corona. Questa meravigliosa grotta era inizialmente usata come nascondiglio dai locali che avevano bisogno di un riparo per proteggersi dalle invasioni e dagli attacchi dei pirati provenienti dal Nord Africa durante il XVI e il XVII secolo. La grotta prende il nome dalla famiglia Verde, una famiglia che nel XVIII secolo portava il suo bestiame a pascolare proprio in questa zona.
Cueva de Los Verdes è stata data in mano alla creatività dell’artista di Fuerteventura Jesús Soto, il quale collaborò con Manrique, per riqualificarla. Dopo un attento sopralluogo, Soto si è concentrato sulla realizzazione di un gioco di luci e ombre per sfruttare al massimo la luminosità delle rocce e per risaltare le varie forme create dalla lava lungo il suo percorso verso il mare. E dobbiamo dire che c’è riuscito alla grande!
La grotta è visitabile solamente prendendo parte ad un tour guidato che vi porterà alla scoperta dei posti più belli del tunnel. La visita dura 1 ora, il tunnel è ampio e non è per niente claustrofobico. Alla fine della visita ci sarà una sorpresa ad attendervi, la quale è stata tenuta segreta per anni, sia dai blogger sia dai giornalisti, per non rovinare la sorpresa a chi avrebbe visitato la grotta dopo di loro. E anche noi faremo lo stesso!
Cueva del Los Verdes è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, mentre da metà Luglio a metà Settembre è aperta fino alle 18.00. Il biglietto d’ingresso costa € 9,50.
Jardin de Cactus
Il Jardin de Cactus è situato nell’aerea vulcanica di Guatiza ed è stato l’ultimo lavoro di Manrique a Lanzarote. Si tratta di un bellissimo giardino, suddiviso in terrazzamenti, che ospita migliaia di cactus di diverse specie provenienti da tutto il Mondo. Proprio qui tra l’altro viene raccolta e lavorata la cocciniglia, piccoli parassiti che vivono sulle cactacee, dalla quale si ricava un colorante naturale rosso utilizzato anche, ad esempio, per colorare il Campari.
Prendetevi almeno un’ora di tempo per girovagare tra le migliaia di piante presenti nel giardino fino ad arrivare al bellissimo mulino situato in cima ai terrazzamenti. Il mulino è visitabile al suo interno e da lassù si gode della vista più bella e ampia sull’intero parco. All’interno del complesso si trovano anche un piccolo bar e un negozietto di souvenir.
Il Jardin de Cactus è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.45 (da metà Luglio a metà Settembre apre alle 9.00) e il biglietto d’ingresso costa € 5,80.
Haria e la Casa di César Manrique
Haria è conosciuta anche come la valle delle mille palme in quanto, nel XVII secolo, per ogni nuova nascita all’interno della comunità qui veniva piantata una palma. È un piccolo e grazioso villaggio situato nel Nord dell’isola, incastonato in una delle poche aree verdi che troverete a Lanzarote e merita sicuramente una visita. Ad Haria si trova anche la Casa di Cesar Manrique, nato ad Arrecife e uno dei maggiori contributori della riqualificazione di molte zone dell’isola, nonché dello sviluppo artistico, culturale e turistico di Lanzarote.
La costruzione della sua nuova casa iniziò agli inizi del 1986, riutilizzando e adattando una masseria in rovina situata in una proprietà agricola che aveva acquistato negli anni ’70. Manrique visse in questa casa fino al 1992, anno della sua morte, e solamente nel 2013 la casa-museo fu aperta al pubblico. All’interno della casa tutto è stato lasciato esattamente come lui lo ha lasciato e potete visitare le stanze dove accoglieva gli ospiti, la sala ricca di libri e foto con diversi personaggi famosi e il suo laboratorio. I pennelli sono ancora sporchi di pittura, per terra si trovano le sue ultime opere iniziate e mai concluse e alle pareti si trovano barattoli di vernice dai svariati colori e camici. Un vero e proprio tuffo nella vita privata di uno dei personaggi più famosi di Lanzarote e che, forse, è la visita che merita più di tutte le altre.
La Casa-Museo è aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.30). Il biglietto di ingresso costa € 10,00 e c’è la possibilità di fare un biglietto cumulativo al costo di € 15,00 per visitare sia la Casa-Museo (Haría) sia la Fondazione César Manrique (Tahíche).
Trekking sul Volcan de la Corona
Se siete amanti dei vulcani ma non volete fare un trekking troppo impegnativo, il trekking sul Volcan de la Corona allora fa al caso vostro. Il Volcan de la Corona con i suoi 609 metri di altezza è il più alto della parte Nord di Lanzarote. È un vulcano di giovane formazione, di età compresa fra i 4.000 e i 20.000 anni, originatosi con un’eruzione di tipo stromboliano che generò un cratere di dimensioni davvero enormi e abbondanti colate laviche, una delle quali formò uno dei tunnel vulcanici più lunghi al Mondo.
Il sentiero per raggiungere il suo cratere parte da Yè, un piccolo paesino nel Nord dell’isola, e attraversa splendidi paesaggi di vigneti, alberi di fico e piante di finocchio. Inizialmente il sentiero è abbastanza pianeggiante per poi iniziare a salire in maniera più ripida mano a mano che ci si avvicina alla cima. Da lassù, e lungo buona parte del sentiero, si ha una bellissima vista sull’Arcipelago Chinijo con l’isola de La Graciosa, Montaña Clara, La Alegranza e Roque del Oeste. Una volta raggiunta la cima è possibile scendere all’interno del cratere ma questo lo consigliamo solamente ai più esperti, in quanto il terreno è davvero dissestato e scivoloso.
Abbigliamento: il sentiero è sempre esposto al Sole, perciò un cappellino e protezione solare da avere sempre con voi, abbigliamento comodo e scarpe da trekking.
Cala di Famara
Caleta di Famara è un piccolo villaggio di pescatori diventato famoso come il paradiso dei surfisti grazie alle sue altissime onde. Per chi ama il surf e il kitesurf questa spiaggia è l’ideale e ogni anno attrae migliaia di surfisti da tutto il Mondo.
Andateci al tramonto, quando la spiaggia si tinge d’oro e i surfisti danno spettacolo sfidando le onde più alte. Ovviamente sulla spiaggia sventola tutto l’anno la bandierina rossa e fare un bagno è praticamente impossibile.
Teguise e il suo mercato
Teguise, l’antica capitale di Lanzarote, è un piccolo e grazioso paesino molto bello da visitare sia con sia senza il suo famoso mercato. Proprio a Teguise si trovano la prima chiesa e il primo teatro costruiti sull’isola, tanti piccoli chioschi dove mangiare le specialità canarie, il museo dell’aloe vera e tanti piccoli negozietti di artigianato locale.
Se la vostra visita capita di Domenica approfittatene per visitarla mentre indossa le sue vesti festose e le sue piazze e viette si riempiono di colori, bancarelle, musica e tanta allegria. Il Mercato di Teguise, il più grande mercato a cielo aperto dell’isola, è una delle cose che dovete assolutamente vedere a Lanzarote, fidatevi! Perdetevi tra le tantissime bancarelle che espongono prodotti di artigianato locale, bigiotteria, vestiti e prodotti all’aloe vera, e fermatevi a pranzare in una delle tante bancarelle di street food per un assaggio dell’ottimo cibo canario.
Vi consigliamo di arrivare abbastanza presto la mattina per riuscire a viverlo senza troppa gente e troppi turisti. Verso metà mattina il mercato inizia ad affollarsi e vi dovrete districare in mezzo alla folla curiosa! Se viaggiate in macchina troverete tanti parcheggi lungo la via prima di arrivare al mercato: non fermatevi al primo ma proseguite fino all’ultimo. Di mattina presto non faticherete a trovare posto.
Casa museo del Campesino
Una delle tante sculture realizzate da Cesar Manrique è il Monumento al Campesino, situato a San Bartolomé esattamente al centro dell’isola di Lanzarote. Questo monumento è stato fortemente voluto dall’artista come tributo allo sforzo di uomini e donne che lavorano nei campi e che affrontano le peggiori condizioni per poter per dare vita alla terra.
La statua è posta all’ingresso di un complesso di edifici in stile tradizionale, con pareti bianche e persiane in legno verde, che ospitano un ristorante, una piccola cappella, un museo dedicato alla storia dell’artigianato dell’isola, un’esposizione di riproduzioni di tutte le chiese di Lanzarote e tanti piccoli negozietti di artigianato locale. Prendetevi circa 1 ora per visitare tutto il complesso e, se ne avete la possibilità, fermatevi ad assaggiare piatti tipici di Lanzarote nel piccolo ristorante della struttura.
Il Monumento e il museo sono aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.45 (da metà Luglio a metà Settembre aprono alle 9.00). Ingresso gratuito.
Fundacion Cesar Manrique
La Fundacion César Manrique è una delle più belle e complesse opere realizzate dall’artista, sarà anche merito dello scenario naturale in cui è inserita. Interamente costruita su 5 bolle d’aria intrappolata nella lava, si tratta di un complesso architettonico suddiviso su più piani e realizzato in totale armonia con la natura circostante. La fundacion è situata nella dimora costruita da César Manrique dopo il suo ritorno da New York, quando decise di stabilirsi definitivamente a Lanzarote, e nella quale trascorse la maggior parte della sua vita.
Manrique è stato in grado di realizzare, nel piano inferiore, diverse stanze ricavate nella lava e interamente dipinte di bianco, con arredamenti che si fondono alla perfezione con la natura. Per non parlare dell’eleganza della piscina che dona quel tocco di classe in più.
Il piano superiore, da dove si entra, ospita diverse gallerie che espongono opere di Manrique e di Picasso, un bellissimo giardino ricco di cactus e mosaici, un piccolo bar e un negozietto di souvenir. Noi siamo rimasti incantati nell’osservare come l’artista sia stato in grado di integrare la natura agli edifici, realizzando addirittura una vetrata panoramica incastonando parte della colata lavica al suo interno. Prendetevi almeno 1 ora di tempo per visitare l’intero complesso.
La Fundacion César Manrique è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.30) e il biglietto di ingresso costa € 8,00. È possibile acquistare un biglietto cumulativo che al costo di € 15,00 vi permetterà di visitare sia la Fondazione César Manrique (Tahíche) sia la Casa-Museo (Haría).
Arrecife
Arrecife è la capitale di Lanzarote, con circa 46.000 abitanti, il porto principale e l’aeroporto di Lanzarote, e il paese natale di Cesar Manrique. La città si è sviluppata attorno a San Ginés, un antico villaggio di pescatori sulla costa dell’oceano e che vi consigliamo assolutamente di non perdervi. Tra le tipiche stradine sorge la chiesa di San Ginés, nata dal primo eremo costruito ad Arrecife e riedificata nel XVII secolo, mentre il campanile risale al XIX secolo.
Girovagando tra le viuzze della città troverete la Casa della Cultura Agustín de la Hoz, villa nobiliare costruita a metà del XIX secolo, la Casa Los Arroyo, antica abitazione diventata un Centro Scientifico Culturale, e la Casa Amarilla (dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 20.00, Sabato dalle 10.00 alle 14.00 – biglietto € 2,00), situata in via León y Castillo, ex sede del Cabildo de Lanzarote e oggi sede di mostre temporanee incentrate sulla conoscenza e la storia etnografica di Lanzarote.
Prendetevi almeno una giornata per visitare la città e passeggiare nelle sue viette tra il piccolo porticciolo, la chiesa, il lungomare e una miriade di negozietti che vendono di tutto e di più. Non perdetevi la visita anche al Castillo di San Gabriel, costruito nel XVI secolo come difesa contro le continue aggressioni dei pirati e dichiarato Monumento Nazionale insieme al Ponte delle Bolas, e al Castillo di San Jose, sede del Museo di Arte Contemporanea (leggi sotto).
Se avete abbastanza tempo concedetevi un po’ di relax sulla bellissima e bianchissima Playa del Reducto.
MIAC – Museo di arte contemporanea e il Castillo di San José
Il Castillo di San José è situato sul porto principale di Arrecife e si tratta di una piccola fortezza militare costruita tra il 1776 e il 1779 sotto il mandato del re Carlo III e trasformata nel più importante Museo di Arte Contemporanea delle Canarie grazie a Manrique. La collezione al suo interno ospita le opere di alcuni tra i più grandi artisti del ‘900 spagnolo, come Picasso, Tapies, Mompó, Miró, Millares e tanti altri.
La struttura ospita anche un rinomato ristorante, sempre realizzato da Manrique, dove è possibile assaggiare piatti tipici locali con una vista panoramica sul mare che circonda Lanzarote. Curiose invece le statue dei cavalli e cavalieri installate proprio nel mare sotto il ristorante, visibili solamente con la bassa marea.
Il Castello è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 e il biglietto d’ingresso costa € 4,00.
I vigneti di La Geria
Questa è senza ombra di dubbio una delle zone più spettacolari di tutta Lanzarote! La Geria è situata nella parte a Nord di Yaiza (Masdache, La Florida, Mozaga) ed è caratterizzata da grandi distese di terra nera di origine lavica, in cui spiccano dei bellissimi e verdissimi vigneti.
Non chiedeteci come sia possibile che, in un terreno tanto arido come quello di Lanzarote, sia possibile coltivare le viti eppure qui è concentrata la maggiore produzione di vino, alcuni anche pregiati, di tutte le Canarie! Inoltre in tutta la zona è possibile prendere parte ad una degustazione di vino in una delle tante botteghe.
Da notare come le viti crescano indisturbate all’interno di piccole buche realizzate nel terreno e protette dal vento grazie a dei muretti in pietra lavica realizzati attorno alle buche.
Parco Nazionale del Timanfaya (Montaña del Fuego)
È il posto che ci è piaciuto di più di tutta Lanzarote. Qui ci si può davvero rendere conto di quanto la potenza della natura possa essere distruttiva e al tempo stesso possa creare paesaggi davvero meravigliosi, tanto da sembrare su un altro pianeta. Proprio qui avvennero le più importanti e distruttive eruzioni vulcaniche, dal 1730 al 1736 e poi nel 1824, che hanno modificato la geologia della zona. Il Parco di Timanfaya è grande più di 50 chilometri quadrati e conta al suo interno ben 25 vulcani.
Pensate che ancora oggi nel sottosuolo c’è attività ed è possibile ammirarla all’Islote di Hilario dove si può assistere all’eruzione di un piccolo geyser e dove il terreno è perennemente bollente. Ve ne accorgerete prendendo in mano qualche sassolino dal terreno (per poi rilasciarlo al suo posto, mi raccomando!). Al ristorante El Diablo, realizzato da Manrique, è possibile invece assaggiare carne e patate arrostite in maniera naturale grazie al calore proveniente dal sottosuolo.
Nel 1974 questa zona è stata dichiarata Parco Nazionale protetto ed è visitabile solamente prendendo parte a delle visite in autobus che portano migliaia di visitatori al giorno su e giù per le strettissime stradine del parco. Potete raggiungere tranquillamente il parco con la vostra auto e fare i biglietti all’ingresso situato circa 1 chilometro prima del parcheggio per i visitatori. Gli autobus partono ogni 15-20 minuti e percorrono la Rutas de los Volcanos, lunga circa 13 chilometri. Il tour dura circa mezz’ora e porta alla scoperta del parco e dei punti panoramici più belli.
Fuori dal parco troverete una piccola tenuta con centinaia di cammelli utilizzati per scarrozzare i turisti in giro per il parco. Sui cammelli si sale in due e vederli faticare per arrampicarsi sulla collina è uno scenario che ci ha messo davvero tanta, tantissima, rabbia. Per favore, evitate di fare questo tour e di alimentare lo sfruttamento di questi poveri animali.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.45 (ultimo autobus alle 17.00), mentre da metà Luglio a metà Settembre è aperto fino alle 18.45. Vi suggeriamo di andare la mattina presto oppure dalle 15.00 in poi in modo da evitare la marea di turisti. Il biglietto d’ingresso costa € 10,00.
El Golfo
Questo crediamo sia l’immagine più famosa e conosciuta di Lanzarote. El Golfo, o Lago de los Ciclos, è una piccola laguna circondata da rocce vulcaniche in cui l’acqua del mare che vi si è raccolta si è colorata di un verde acceso davvero impressionante. Questo accade quando i minerali vulcanici presenti nella zona entrano in contatto con organismi vegetali e alghe. Non per nulla è stata dichiarata Riserva Naturale Protetta.
Los Hervideros
Si tratta di una lunghissima scogliera a picco sul mare, con il meraviglioso Parco Naturale di Timanfaya sullo sfondo. Qui la forza della natura, stavolta dell’acqua, nel corso degli anni ha modellato la colata lavica ricavandone una serie di grotte più o meno grandi. Queste grotte sono visitabili e avvicinandosi si rimane letteralmente a bocca aperta!
Salinas de Janubio
Lungo la stessa strada si trovano anche le Salinas de Janubio, un puzzle di saline dai meravigliosi colori bianco e rosa acceso. Le saline sono state realizzate vicino ad una laguna di origine vulcanica, una specie di lago d’acqua salata all’interno della costa. L’acqua del mare evaporando rilascia una grande quantità di sale, dando vita a questo meraviglioso spettacolo.
In cima al promontorio situato alle spalle delle saline si trova un belvedere dal quale è possibile scattare qualche foto, ma la visuale più bella l’abbiamo trovata in un parcheggio situato lungo la strada per arrivare al punto panoramico.
Lagomar, la casa di Omar Shariff
La storia narra che nel 1973, quando l’attore Omar Sharif si trovava a Lanzarote per girare il film “L’isola misteriosa e il capitano Nemo” di Juan Antonio Bardem, rimase affascinato da questa casa incastonata tra la lava vulcanica e la acquistò. Purtroppo però, il vizio del gioco d’azzardo lo portò poco dopo a perderla ad una partita di bridge.
Negli anni ’90 la casa fu ampliata fino a diventare LagOmar, un complesso di circa 7.000 metri quadrati al cui interno di trovano un ristorante ed un museo. Il ristorante si trova accanto alla piccola piscina, mentre dal museo si gode di una meravigliosa vista panoramica sull’intera isola.
La casa si trova a Nazaret, è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 e il biglietto d’ingresso costa € 6,00 (€ 8,00 se si include una birra al bar).
Reserva Natural Protegida del Papagayo
La Reserva Natural Protegida del Papagayo è un promontorio della Costa del Rubicon situato a Sud di Lanzarote e raggiungibile solamente con una strada sterrata e a pedaggio (€ 3,00 per ogni veicolo), utilizzati, con ben poco successo, come deterrente per limitare il turismo di massa all’interno della riserva. In alternativa si possono raggiungere le splendide spiagge situate all’interno della riserva a piedi, in bicicletta o con un comodo e veloce servizio di taxi boat in partenza giornalmente da Playa Blanca. Vi consigliamo comunque di raggiungere la riserva naturale di mattina presto quando ancora non sono arrivati tutti i turisti e potete godere della loro bellezza in totale tranquillità.
La Reserva Natural Protegida del Papagayo ospita ben 7 spiagge e le più famose sono Playa de las Mujeres e Playa Papagayo, la più famosa di tutta Lanzarote. Playa de las Mujeres è una piccola e graziosa spiaggia di sabbia bianca e finissima che si affaccia su un mare limpido e cristallino, che non ha nulla da invidiare alle spiagge caraibiche. Playa Papagayo è una piccola spiaggia di sabbia dorata incastonata tra la roccia vulcanica e bagnata da un mare cristallino i cui colori variano dal verde smeraldo al turchese. Non a caso è spesso inserita tra le 10 spiagge più belle del Mondo.
Oltre queste due meravigliose spiagge ci sono anche altre 5 piccole spiaggette che vale la pena visitare: Puerto Muelas, Playa de Afe, Playa de la Cera, Playa del Pozo e Caleta del Congrio. Tutte le spiagge sono libere, perciò non troverete sdraio o ombrelloni dove potervi riparare dal Sole. Ricordate di portare con voi una borsa con asciugamano, cappellino, crema solare, acqua e scarpe comode per camminare.
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Ringraziamo l’Ente del Turismo di Lanzarote e CACT Lanzarote per averci ospitati e averci dato la possibilità di visitare questa splendida isola.
2 Comments
Patrick Stephen Colgan
22 Dicembre 2018 at 2:48bellissima Lanzarote, noi ci siamo stati soltanto 4 giorni ma come suggerisci ci saremmo potuti rimanere tranquillamente il doppio del tempo!
Elisa Polini
22 Dicembre 2018 at 11:31È un’isola davvero meravigliosa! Amo i paesaggi vulcanici, soprattutto quelli islandesi, ma non pensavo che Lanzarote potesse piacermi così tanto e invece mi sono dovuta ricredere 🙂
Secondo me l’ideale per visitarla bene in ogni angolo sono 10/12 giorni!