Abbracciata dalle montagne innevate ed incastonata tra tre valli si trova la graziosa Merano, la seconda città del Südtirol. Famosa soprattutto per i suoi Mercatini di Natale e per il Castel Trauttmansdorff, in realtà di cose interessanti da vedere a Merano ce ne sono tante, a partire dal suo piccolo e grazioso centro storico. Preparatevi però a camminare tanto, perché Merano è una città da vivere lentamente, a piedi, percorrendo anche i suoi sentieri che attraversano la città e le colline ricoperte di vigneti.
Merano, situata all’inizio delle Valli Venosta, Passiria e d’Adige, è attraversata dal fiume Passirio ed è dominata dalle montagne del Gruppo Tessa (fino a 3.480 metri) e dall’Altopiano del Salto (fino a 2.800 metri). Rinomata località turistica durante tutto l’anno, la città ospita inoltre un rinomato impianto termale in cui rigenerarsi.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni utili per organizzare una visita a Merano nel migliore dei modi. Trovate inoltre informazioni su cosa fare e cosa vedere a Merano, quando andare, come arrivare e dove dormire.
- Un po’ di storia!
- Quando andare a Merano
- Cosa vedere a Merano
1. Mappa dell’itinerario - Come arrivare a Merano
- Dove dormire a Merano
Merano: cosa vedere e cosa fare in un giorno
Un po’ di storia!
Maia, così era chiamato l’antico insediamento romano, si trovava sul confine tra la provincia dell’antica Rezia e la Regio X Venetia et Histria. In epoca tardo-antica, l’insediamento fu fortificato e nasce così il Castrum Maiense. Fu solo nell’857 che Merano fu menzionata per la prima volta in documenti scritti, con il nome di Mairania.
Merano si sviluppò notevolmente sotto i Conti del Tirolo, nel corso del Duecento, quando il suo antico nucleo assunse l’aspetto che, a tratti, ancora oggi conserva. Nel corso del XIII secolo Merano divenne città, assumendone i diritti nel 1317. Nel XIV secolo, grazie ai privilegi concessi da Leopoldo III, la città si sviluppò notevolmente anche nel settore commerciale e notarile. Quando però, nel 1420, i Conti del Tirolo trasferirono la loro sede a Innsbruck, la città perse la sua importanza come centro economico, pur rimanendo capitale della Contea del Tirolo fino al 1848.
Merano tornò al centro dell’attenzione solamente con le guerre di liberazione del Tirolo del 1809, guidate da Andreas Hofer, vincendo la lotta contro Francesi e Bavaresi sul Monte Benedetto. Nella seconda metà dell’Ottocento Merano divenne un importante luogo di cura e di villeggiatura dell’Impero Austro-Ungarico. In seguito la città si espanse al di fuori delle mura e, dopo la Prima Guerra Mondiale, Merano e tutta la parte meridionale del Tirolo furono annesse all’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale la città, essendo considerata zona di ricovero per i malati di guerra, fu risparmiata dai bombardamenti.
Negli anni ’30 molte famiglie ebree in fuga dal resto d’Europa scelsero Merano per rifugiarsi, ma nel Settembre del 1943 molti di loro furono arrestati per ordine delle SS tedesche e mandati ai campi di sterminio. Fu la prima deportazione di ebrei avvenuta sul territorio italiano.
Merano, grazie al suo clima mite e quasi mediterraneo e per la qualità dell’aria, è sempre stata nota anche per la sua antica tradizione turistica. Molti furono i volti noti che la scelsero come meta per le loro vacanze, come l’Imperatrice Sissi e lo scrittore Franz Kafka.
Quando andare a Merano
Merano è sostanzialmente una città che si può visitare durante tutto l’anno. In primavera il centro si riempie delle mille sfumature dei fiori, mentre in inverno si trasforma in un piccolo paradiso per gli appassionati di sport invernali. Noi vi consigliamo di visitarla durante una delle tante feste che vengono organizzate durante l’anno. Ve ne riportiamo qualcuna di seguito:
❄ Merano Flower Festival: ogni anno, a fine Aprile, la passeggiata lungo il Passirio si riempie dei mille colori dei fiori. È un’occasione di approfondimento culturale in tema di giardinaggio, natura e ambiente.
❄ Asfaltart: ogni, ad inizio Giugno, le strade di Merano si animano con artisti, comici e musicisti di fama internazionale, che renderanno la città un centro del divertimento per un intero fine settimana.
❄ Festa dell’ Uva: ogni anno, il terzo weekend di Ottobre. Questa festa è nata nel 1886 come ringraziamento per il buon raccolto dell’uva. Da allora anima il centro storico con più di quaranta bande musicali, gruppi folcloristici e carri festivi.
❄ Mercatini di Natale: ogni anno, da fine Novembre all’Epifania, le strade e le piazze di Merano vengono illuminata dalle luci natalizie. Fermatevi a curiosare tra le casettine in legno dove troverete specialità locali, oggetti artigianali di goni tipo e molte decorazioni natalizie.
Cosa vedere a Merano
Merano è una città abbastanza piccola e per visitarla bene vi basterà una giornata. Se invece volete visitare anche i suoi dintorni o desiderate rilassarvi un po’ alle Terme di Merano, dovete calcolare almeno due giorni pieni. Vi consigliamo di prenotare l’ingresso alle terme in anticipo su questo sito. Qualcuno in più se desiderate anche percorrere qualche splendido sentiero in montagna.
Se non avete molto tempo a disposizione e desiderate ottimizzare i tempi, vi consigliamo di prendere parte a questo Tour guidato privato a piedi di Merano. Sarete accompagnati da una guida locale che vi racconterà la storia e qualche curiosità sulla città e sui luoghi che andrete a visitare.
Parco Elisabetta
Il nostro itinerario di un giorno a Merano inizia con la visita del Parco Elisabetta, dedicato alla famosa Principessa Sissi che visitò Merano più volte nell’Ottocento, trasformandola in una meta internazionale. La prima volta si recò al Castel Trauttmansdorff nel 1870 e questo contribuì a rendere Merano una meta ambita dalla nobiltà e a farne crescere la sua ricchezza.
Oggi, la Principessa Sissi è ricordata nel Parco Elisabetta, la cui costruzione iniziò nel 1860 ed inizialmente era dedicato a sua figlia Marie Valerie. Nel 1903 fu aggiunta la statua dedicata alla Principessa, realizzata da Hermann Klotz con il marmo di Lasa. Durante il periodo fascista la statua fu spostata in un altro parco, dove vi rimase fino al 1977. Dopo il suo restauro, la statua tornò nella sua posizione originale.
Il Parco Elisabetta segna inoltre l’inizio della Passeggiata d’Estate e fa parte del Sentiero di Sissi che dal centro storico di Merano, in circa 45 minuti (3 chilometri), porta fino al Castel Trauttmansdorff.
Ponte della Posta
Accanto al parco si trova il Ponte della Posta, costruito per volontà dei commercianti meranesi per spostarsi più velocemente in città. Ponte della Posta non solo è il ponte più bello ed elegante di tutta Merano, ma collega la Chiesa di Santo Spirito a Piazza della Rena e segna l’inizio della Passeggiata della Cura, più conosciuta come Passeggiata Lungo il Passirio.
La sua costruzione iniziò nel 1890 e nel 1909 furono aggiunti tutti gli elementi decorativi che ancora oggi si possono vedere. Le due entrate del ponte sono affiancate da due pilastri per lato con intarsi a mosaico, raffiguranti la doppia aquila dell’Impero Austro-Ungarico, l’Aquila del Tirolo e lo stemma della Città di Merano. Purtroppo non solo quelli originali, in quanto furono rimossi durante il periodo fascista, ma sono delle fedeli repliche. Le balaustre sono invece abbellite da tralicci con foglie d’uva dorate.
Porta Bolzano e Piazza della Rena
Attraversato tutto il ponte si giunge di fronte alla Porta Bolzano, affacciata su Piazza della Rena, che assieme alle altre due porte cittadine appartiene alle vecchie mura della città. Le mura racchiudevano l’attuale centro storico e, nella parte meridionale, servivano anche come difesa dalle piene del fiume Passirio che non aveva argini.
Porta Bolzano deve il suo nome al fatto che da quel punto partiva la strada che conduceva a Bolzano. La porta è costituita da un portale ad arco sovrastato da tre piani decorati con diverse opere. Sul muro esterno si possono vedere un bassorilievo con gli stemmi dell’Austria, del Tirolo e della città e un affresco con lo stemma degli Asburgo. Porta Bolzano risale al XIV secolo e ciò che possiamo visitare oggi è la struttura originale dell’epoca.
Piazza della Rena, situata all’esterno della parte più antica della città, deve il suo nome alla sabbia che il Passirio depositava in questa zona formando man mano un’ansa. Sulla piazza si affaccia l’enorme Palazzo Esplanade, un ex albergo tra i più antichi di Merano. Fino al 1913 alcune stanze ospitavano l’ufficio postale, mentre oggi ospita negozi e uffici pubblici. Alla fine della piazza si trova la barocca Colonna della Madonna (Mariensäule), il monumento in marmo bianco più antico di Merano.
Via dei Portici e Municipio di Merano
Attraversata Porta Bolzano, in pochi minuti si raggiunge il cuore della città, dove si trova la splendida Via dei Portici, o Laubengasse. Questa strada, lunga quasi 400 metri, fu voluta dal Conte Mainardo II nel XIII secolo ed è una delle vie più antiche, vantando ben 800 anni di storia, nonché la più lunga dell’Alto Adige. È suddivisa in due parti: una parte è situata verso il Monte Benedetto ed è nota come Portici di Montagna (Berglauben) e una parte è situata verso il fiume Passirio ed è nota come Portici d’Acqua (Wasserlauben).
Oggi Via Portici rappresenta la strada commerciale principale di Merano, dove al pian terreno si trovano numerosi negozi, botteghe di artigianato, bar e ristoranti. Al piano superiore invece si trovano case provenienti da diverse epoche e costruite con differenti stili.
Tra tutti i palazzi che si affacciano sulla via, si trova anche il Municipio di Merano, costruito tra il 1929 e il 1932 al posto dell’antico edificio Austro-Ungarico. L’edificio di per se non è niente di che. Ha una facciata abbastanza spoglia e termina con una fontana risalente al 1740 e raffigurante un bambino con in mano due pesci.
Porta Venosta
Percorrendo tutta Via dei Portici, con una breve deviazione si raggiunge Porta Venosta, che prende il nome dalla strada che conduceva all’omonima valle. La porta fu costruita nel XIII secolo, ma fu interamente ristrutturata nel XVI secolo. La struttura è composta da un portale ad arco principale ed uno secondario più piccolo, utilizzato come passaggio pedonale. L’arco principale è sormontato da due piani ed un tetto a falde e sotto vi scorre una delle vie principali della città.
La facciata esterna della porta è decorata con un affresco che riporta gli stemmi dell’Austria e della Contea del Tirolo.
Castello Principesco
Tra i luoghi più belli da vedere a Merano non può mancare lo splendido Castello Principesco, costruito nella seconda metà del XV secolo su commissione dell’arciduca Sigismondo d’Austria. Per molti anni il castello fu la sede amministrativa dei Conti del Tirolo e vi soggiornarono anche ospiti illustri, tra i quali Massimiliano I d’Asburgo e la famiglia di Ferdinando I d’Austria. Durante le Guerre Napoleoniche passò sotto il controllo bavarese, che lo cedette ai principi Thurn und Taxis che ne fecero la loro sede amministrativa.
Dal XVII secolo, il castello cadde in stato di abbandono, fino a quando il Comune di Merano lo acquistò nel 1875. Tra il 1878 e 1880 fu restaurato e riaperto al pubblico come museo. Al suo interno custodisce varie armi del XIV e XVII secolo, arredamento risalente al periodo gotico e rinascimentale, opere d’arte e stufe in maiolica.
Una piccola porticina permette di accedere al cortile interno, sul quale si affacciano antichi ballatoi in legno che conducono alle varie stanze. Al piano terra si trova la Sala dei Matrimoni, inizialmente utilizzata come deposito, mentre oggi ospita arredamento proveniente dal Museo Civico e viene utilizzata per celebrare i matrimoni civili. Alle pareti sono appesi diversi ritratti di borghesi del Settecento, tra cui alcuni ritratti di Francesco I e sua moglie Maria Teresa, nota per aver eliminato la tortura e aver avviato il sistema di istruzione elementare.
Salendo al primo piano si raggiungono la Cucina del Castello, con ancora tutti gli utensili dell’epoca, la Camera del Tesoro e la Cappella del Castello, addobbata con affreschi del XVI secolo e una statua di San Giorgio con il drago del XV secolo. Nelle stanze più importanti sono ancora conservate le stufe di maiolica, utilizzate per riscaldare gli ampi ambienti.
Salendo al piano superiore si arriva alla Stanza dell’Imperatore, al cui interno ospita una grande e preziosa stufa di maiolica del Quattrocento, tra le più antiche esistenti. Su questo piano si trovano inoltre la Camera da Letto, interamente in legno, e la Stanza dei Giochi, dove i proprietari del castello passavano il tempo divertendosi.
Scendendo verso l’uscita si passa dal Corpo di Guardia, una stanza che veniva utilizzata per ospitare i soldati che si occupavano della sorveglianza del castello. Al suo interno sono conservati alcuni strumenti musicale e le vecchie armi del castello.
🕑 Orari: il castello è aperto dalla settimana di Pasqua al 6 Gennaio, da martedì a sabato dalle 10.30 alle 17.00, fino alle 15.00 di domenica e festivi. Chiuso il lunedì.
💲 Costi: l’ingresso al castello costa € 5,00 per gli adulti e € 4,00 per gli over 65. Gratuito per i ragazzi fino ai 18 anni.
Duomo di Merano (Chiesa di San Nicolò) e Cappella di Santa Barbara
Continuando verso il centro, in pochi minuti si raggiunge lo splendido Duomo di Merano, ovvero la Chiesa di San Nicolò. I primi documenti sulla chiesa risalgono al 1266, ma si pensa che in città vi era già una chiesa sin dalla sua fondazione nel 1170. All’epoca la chiesa era controllata dalla diocesi di Coira la quale, vista la sempre più crescente importanza politica e commerciale di Merano, nel 1302 promosse il suo ampliamento. I lavori durarono più di un secolo e mezzo e le donarono il suo aspetto gotico attuale.
L’imponente facciata della chiesa è composta da un ingresso con portale strombato, circondato da un’arcata sormontata da un rosone. Sulla destra dell’ingresso si trova una piccola tettoia che protegge un affresco del Cinquecento che raffigura il trasporto della croce. Sulla fiancata destra del duomo si trovano l’ingresso principale con un portale gotico quattrocentesco e diverse le statue della Madonna con il Bambino, di Gesù Giardiniere e dei Santi Pietro Bartolomeo Maria Maddalena e Andrea. Più avanti si trovano un’edicola che custodisce una statua di San Nicola risalente al XIV secolo e un secondo portale sormontato da un affresco raffigurante San Cristoforo.
Molto bello è anche il campanile del Duomo di Merano, i cui lavori di costruzione iniziarono nel Quattrocento, che ancora oggi con i suoi 83 metri di altezza rappresenta uno dei campanili più alti di tutto l’Alto-Adige. Il campanile si innalza su di un arco a sesto acuto, nella cui volta si trovano due affreschi quattrocenteschi.
L’interno del Duomo di Merano è suddiviso in tre navate, separate da pilastri circolari che terminano con volte gotiche. Il coro è illuminato da grandi finestroni, mentre il resto della chiesa è ben illuminato dalle finestre laterali. In seguito alle frequenti ristrutturazioni, di storico ed originale al suo interno è rimasto ben poco. Due degli elementi più antichi sono i finestroni del lato Sud con raffigurati l’arciduca Sigismondo (1483) e la trasfigurazione (1493).
Accanto al coro della chiesa si trova la Cappella di Santa Barbara, costruita inizialmente con il ruolo di cappella funebre del cimitero che fino al 1848 circondava la chiesa. La cappella è stata costruita tra il 1420 e il 1420 al posto di un’antica cappella del XIII secolo dedicata a San Michele. La nuova cappella è arrivata fino ai giorni nostri conservando il suo aspetto gotico originale e presenta una struttura a pianta ottagonale su due piani e un tetto a piramide.
Al suo interno è possibile visitare solamente il piano superiore, un unico ambiente che conserva tre altari: l’altare dell’Immacolata con Gesù del 1769, l’altare dedicato a Santa Barbara in legno dipinto risalente al Seicento e un antico altare gotico a portelle risalente al Quattrocento proveniente dalla Germania. Il piano inferiore ospita una cripta che conserva un ossario.
Museo Civico – Palais Mamming
Accanto al Duomo si trova il Museo Civico di Merano, ospitato all’interno del Palais Mamming. Il palazzo era di proprietà della famiglia Mamming, arrivata in città nel XIV secolo. Nel 1530 la famiglia acquistò un edificio già esistente, che nel 1600 fu distrutto da un incendio. Qualche decennio più tardi, nel 1675, la famiglia decise di ricostruire l’edificio e stabilirvi la propria residenza. Furono fatti lavori di ampliamento e lo trasformarono nell’unico edificio barocco di tutta Merano (noto come Steinachheim).
La proprietà dell’edificio rimase alla famiglia fino al 1832, per poi cambiare più volte proprietari, fino a quando nel 1991 lo acquistò il comune. Dopo averlo restaurato, lo trasformò nella sede del Museo Civico. Se desiderate scoprire di più sulla storia di Merano, vi consigliamo di visitarlo. Al suo interno ospita una mostra che racconta dalla preistoria fino ai giorni nostri. Ospita inoltre alcuni pezzi particolari e che poco centrano con la zona, come una mummia egizia, una maschera funebre di Napoleone e delle armi sudanesi.
🕑 Orari: il museo è aperto da martedì a sabato dalle 10.30 alle 17.00, fino alle 13.00 di domenica e festivi. Chiuso il lunedì e dal 7 Gennaio all’8 Marzo.
💲 Costi: l’ingresso al museo costa € 6,00 per gli adulti e € 5,00 per gli over 65 e gli studenti. Gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni.
Torre delle Polveri
Un altro dei luoghi simbolo da vedere a Merano è la Torre delle Polveri, situata nella parte alta della città, dalla quale si gode di una splendida vista su tutta Merano. La sua costruzione risale all’epoca romana, quando veniva utilizzata come torre di guardia, e fu ulteriormente rinforzata nel medioevo grazie ad un muro costruito attorno al precedente. Notizie storiche più certe parlano invece di un antico Castello Ortenstein, purtroppo andato perso, del quale rimase solo il mastio.
Il nome Torre delle Polveri le fu dato solo nel Seicento quando, durante la Guerra dei Trent’Anni, fu utilizzata per conservare tutta la polvere da sparo presente in città. Svolse questo ruolo fino al XVIII secolo. Oggi la torre è visitabile grazie ad una lunga scalinata che conduce ad una piattaforma panoramica situata a 20 metri di altezza.
Vicino alla Torre delle Polveri, inizia la splendida Passeggiata Tappeiner.
Ponte Romano di Merano
Scendendo verso il fiume Passirio, si incontra il Ponte Romano, il ponte più antico di Merano, risalente al 1617. Conosciuto fino al 1935 come Ponte di Pietra (Steinerner Steg), ancora oggi serve come attraversamento pedonale sul fiume. Il suo nome venne cambiato in Ponte Romano in seguito all’italianizzazione dei nomi in Alto-Adige fatta dai fascisti, per ribadire la supremazia italiana sui territori appena conquistati.
Il ponte fu costruito sul luogo dove già nel 760 (ma si pensa anche prima) era presente un vecchio ponte in legno che venne più volte distrutto dalle forti piene del fiume. Nei secoli successivi il vecchio ponte in legno fu rinforzato con alcune colonne di pietra, ma anche queste si rivelarono inutili. Fu solo nel 1616 che si decise di costruite un nuovo ponte interamente in pietra, ma verso la fine dei lavori una nuova piena lo fece in parte crollare. Fu terminato l’anno successivo, per poi essere ampliato e sistemato nel 1893.
Attraversandolo, si gode di una splendida vista su Castel San Zeno e sul centro storico di Merano.
Porta Passiria
Vicino al ponte si trova l’ultima porta della città ancora visibile, Porta Passiria, situata lungo la strada che dal Passo Giovo, nelle Alpi Retiche Orientali, conduceva a Merano. Anticamente era collegata direttamente alla Torre delle Polveri attraverso le mura cittadine, in parte ancora visibili.
La struttura è composta da un portale a sesto acuto dal quale si innalzano tre piani coperti da un tetto a sbalzo. Nella parte interna, quella verso la città, il tetto è leggermente più sporgente, con l’obiettivo di proteggere l’affresco con lo stemma di Merano, ormai quasi scomparso.
La quarta porta, Porta d’Ultimo, fu abbattuta nel 1881 durante un’opera di ampliamento della città.
Passeggiate di Merano
Merano è famosa anche per le sue splendide passeggiate attorno alla città, che danno modo di evadere dal caos del centro cittadino per immergersi nella natura. Se avete tempo a disposizione e voglia di camminare, vi consigliamo di percorrerne almeno una o due.
La Passeggiata d’Inverno, che parte dal Ponte della Posta e arriva al Ponte Romano, è una delle camminate più belle di Merano. Deve il suo nome al fatto che questa riva del Passirio è più soleggiata durante le giornate d’inverno, attirando così più gente rispetto a quella opposta. La passeggiata è lunga 10-15 minuti e lungo il percorso, di tanto in tanto, si incontrano delle panchine per chi desidera riposare.
La Passeggiata d’Estate, che parte dal Parco Elisabetta e arriva al Ponte Romano, è la più selvaggia e naturalmente più bella. Deve il suo nome alla presenza dei suoi numerosi alberi che, durante le giornate estive più calde, donano un po’ di ombra ai passanti. Lungo la passeggiata, a tratti asfaltata e a tratti sterrata, si incontrano pini, sequoie, cedri libanesi, palme e molto altro.
La Passeggiata della Gilf, che parte dal Ponte Romano, conduce alla piccola e splendida Gola della Gilf, formatasi in seguito ad una frana. Lungo questa passeggiata, costruita nel 1880, si trova la Via della Poesia, progettata dalla biblioteca di Merano in collaborazione con l’artista Marco Nereo Rotelli. Quest’ultimo si è occupato di pirografare sulle panchine della passeggiata una serie di versi di vari poeti che hanno partecipato alle rassegne della MeranoPoesia o che hanno vissuto o soggiornato in città.
Wandelhalle
Quasi all’inizio della Passeggiata d’Inverno si trova il Wandelhalle, un edificio in stile liberty costruito nel 1889 su volontà del dottor Franz Tappeiner. Il suo scopo era quello di ospitare concerti e manifestazioni culturali anche in inverno al suo interno. La struttura è dotata anche di un lungo porticato che ospita diversi dipinti di paesaggi altoatesini e busti di personaggi importanti di Merano.
Passeggiata Lungopassirio e Kurhaus
Un’altra bella passeggiata da percorrere a Merano è la Passeggiata Lungopassirio, che va dal Ponte della Posta al Ponte di Ferro. Lungo questa passeggiata, che noi abbiamo visto piena di colori durante il Merano Flower Festival, i giardinieri della città danno il meglio di se curando aiuole, piante e siepi di ogni forma e tipo. Nella parte iniziale della passeggiata, le aiuole sono abbellite da grandi sculture floreali che richiamano i vari animali presenti in natura.
Lungo la passeggiata si passa davanti all’elegante Kurhaus, costruito in stile liberty nel 1874 per ospitare dottori e pazienti che si affidavano alle cure delle acque miracolose di Merano. Oggi ospita invece la sede dell’azienda di soggiorno e viene utilizzato per manifestazioni ed eventi importanti.
Castel Trauttmansdorff e i suoi Giardini
Se avete almeno mezza giornata a disposizione, un altro castello che vi consigliamo vivamente di visitare è Castel Trauttmansdorff con i suoi giardini, situato poco distante da Merano. È raggiungibile tranquillamente a piedi anche tramite la Passeggiata di Sissi in circa 45 minuti.
Si tratta del primo castello di Merano in cui soggiornò la Principessa Sissi, tuttora circondato da un grandissimo giardino botanico. Al suo interno si snodano diversi percorsi che collegano tutto un insieme di giardini differenti e che conducono anche a degli splendidi punti panoramici sulla vallata. Tra i giardini si trovano anche dei piccoli laghi abbelliti da decine di ninfee.
Molto bello da visitare anche l’interno del castello, con sale ancora arredate con mobili storici e grandi stufe in maiolica. Alcune sale ospitano inoltre il Museo sul Turismo in Alto-Adige.
🕑 Orari: il castello è aperto da Aprile a metà Ottobre, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, fino alle 18.00 dal 16 al 31 Ottobre e fino alle 17.00 dall’1 al 15 Novembre. I venerdì di Giugno, Luglio e Agosto è aperto fino alle 23.00.
💲 Costi: l’ingresso al castello e ai giardini costa € 16,00 per gli adulti, € 14,00 per gli over 65 e € 13,00 per gli studenti. Gratuito per bambini sotto i 6 anni. Potete acquistare il biglietto online.
Mappa dell’itinerario
Come promesso, ecco la mappa dell’itinerario di un giorno a Merano. Potete aprirla in automatico sul vostro cellulare cliccando su ‘Altre opzioni’ oppure cliccando qui.
Ricordatevi di cambiare la prima tappa, impostata su Merano, inserendo la voce ‘la tua posizione’.
Come arrivare a Merano
Per chi arriva dal Nord Italia come noi, raggiungere Merano in auto è facilissimo, seppur un po’ lungo, grazie alla comodissima Autostrada del Brennero (A22). L’uscita da prendere è Bolzano Sud, per poi imboccare, subito dopo il casello, la Superstrada MeBo seguendo le indicazioni per Merano. Una valida e scenografica alternativa in estate è percorrere il Passo dello Stelvio per chi arriva dalla Lombardia, per poi seguire la statale della Val Venosta in direzione Merano-Bolzano.
Se invece preferite non prendere l’auto, potete raggiungere Merano anche con i mezzi di trasporto pubblici. Il più comodo è il treno in quanto la Stazione Centrale di Bolzano si trova lungo una delle maggiori linee ferroviarie d’Europa, ed è ben collegata con Verona, Venezia, Milano e Roma, oltre che con Monaco di Baviera e Innsbruck. Da qui potete poi proseguire con i treni regionali dell’Alto Adige fino a Merano. Lungo questa tratta passano anche i treni austriaci ÖBB e tedeschi DB. Dalla stazione ferroviaria potete utilizzare il servizio navetta Südtirol Transfer o Alto Adige Bus per raggiungere il vostro hotel.
Se desiderate viaggiare in autobus, Merano è ben servita dagli autobus della linea Flixbus che effettuano corse giornaliere da Milano, Roma e tante altre città con fermate intermedie.
Dove dormire a Merano
Durante il nostro ultimo viaggio a Merano abbiamo soggiornato presso l’Hotel Westend Merano, ospitato in una splendida villa in stile liberty costruita nel 1890. Nel 1983 la villa fu acquistata dalla famiglia Strohmer, la quale la ristrutturò e la dotò di tutto il necessario per renderla un hotel moderno senza però farle perdere il suo stile originario. L’hotel è situato in una zona tranquilla lungo la passeggiata sul Passirio ed è circondato da un parco naturale, che durante la fioritura si tinge di mille colori.
Le camere dell’hotel sono tutte molto spaziose, confortevoli e dotate di tutto il necessario per il soggiorno. Hanno bagno in camera con doccia o vasca, asciugacapelli, TV, frigobar e, alcune, hanno anche un balconcino vista parco e sono arredate con i mobili originali dell’epoca. L’hotel ospita inoltre un ristorante, dove potete assaporare piatti tradizionali altoatesini, nazionali o internazionali, e dove viene servita la colazione a buffet.
L’Hotel Westend è situato in posizione abbastanza centrale ed è anche un’ottima base per esplorare le zone attorno a Merano, come abbiamo fatto noi.
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Articolo scritto in collaborazione con l’Hotel Westend Merano che ringraziamo per averci invitati ed ospitati a Merano.
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