Petra, insieme al Wadi Rum, è stata il motivo principale per cui abbiamo deciso di visitare la Giordania. Da tanto tempo avevamo il desiderio di visitare una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno nonché Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1985 e così finalmente siamo riusciti a realizzarlo.
Petra nell’antichità era una città edomita e divenne successivamente la capitale dei Nabatei, un popolo molto intelligente ed evoluto di guerrieri e commercianti. I Nabatei la trasformarono in uno snodo importantissimo per le rotte commerciali della seta e delle spezie, grazie alle quali Cina, India e Arabia del Sud poterono entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma. Verso l’VIII secolo Petra fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali e divenne la casa di molte famiglie beduine che tuttora hanno il permesso di vivere nelle cavità del sito.
In questo articolo vogliamo darvi qualche consiglio per visitare Petra nel migliore dei modi e vi suggeriamo un itinerario di 1 o 2 giorni, tempo minimo per poter godere fino in fondo di questa meraviglia.
- Un po’ di storia!
- Quando visitare Petra
- Cosa vedere a Petra in 1 o 2 giorni
1. Mezza giornata a Petra
2. Una giornata a Petra
3. Due giorni a Petra - Petra by Night
- Mappa di Petra e dei trekking
- Abbigliamento: come vestirsi a Petra
- Orari e costo d’ingresso
- Come arrivare a Petra
- Come spostarsi a Petra e a Wadi Musa
- Dove dormire a Petra (Wadi Musa)
- Consigli e informazioni utili
Cosa vedere a Petra: itinerario di 1 o 2 giorni
Un po’ di storia!
Prima di visitare Petra, secondo noi, è giusto saperne almeno in parte la storia per comprendere meglio la meraviglia che si sta per visitare. Di seguito proviamo a riassumerla il più possibile, per non annoiarvi troppo, indicandovi solamente i punti più importanti di una storia lunga decine di secoli.
Secondo gli archeologi i primi insediamenti stabili furono edomiti e si possono far risalire al VII secolo a.C., ma sono state trovate tracce che fanno presupporre una presenza umana già dal neolitico. Gli Edomiti si stabilirono sulle colline che circondano Petra ed erano un popolo abilissimo nella realizzazione di ceramiche. Probabilmente hanno tramandato tale arte ai loro successori. Tuttavia lo splendore di Petra lo si deve ai Nabatei, un popolo nomade proveniente dalla Penisola Araba, che hanno convissuto con gli Edomiti e si stabilirono in questa zona in modo stabile dal VI secolo a.C.. Iniziarono così i lavori di costruzione della bellissima città di Petra, iniziando dal geniale sistema di canalizzazione dell’acqua e dalla costruzione delle cisterne di raccolta, tutt’oggi visibili. Nel II secolo a.C. Petra divenne una grande città che si estendeva per 10 chilometri quadrati, nonché capitale del Regno Nabateo.
Petra venne costruita in questa zona anche, e soprattutto, per motivi commerciali, trovandosi sulle rotte di commercio che dall’Asia raggiungevano l’Egitto. l’Arabia del Sud e il Mediterraneo. Lungo queste rotte venivano trasportati seta, profumi, incenso e spezie e, grazie alla sua posizione e alla presenza di acqua, Petra ben presto divenne una città molto ricca. Nel I secolo a.C. raggiunse l’apice della sua potenza, contando oltre 30.000 abitanti. Nel mentre, nel 64 a.C., i Romani stabilirono una provincia in Siria e costituirono la Lega della Decapoli, un’alleanza di dieci città-stato che ostacolò l’ulteriore espansione dei Nabatei.
Poco dopo, con la crescita commerciale prima dell’Egitto e in seguito di Palmira (Siria), iniziò il declino di Petra e nel 106 d.C. venne conquistata e annessa nell’Impero Romano. I romani apportarono modifiche importanti alla città, costruirono il Teatro, il decumano principale e un arco all’ingresso del Siq. Dopo l’occupazione, i Romani presero il controllo delle rotte commerciali e le allontanarono da Petra. Qualche carovana di tanto in tanto sostava ancora in città, ma divennero sempre più rare e questo fu il colpo fatale per Petra e per i Nabatei.
Verso il IV secolo d.C. a Petra arrivò il Cristianesimo, dopo che Costantino I portò la sua nuova capitale e Costantinopoli e favorì la diffusione della nuova religione. La nuova fede si diffuse in tutto l’Impero Bizantino e Petra divenne un seggio vescovile. Nel V secolo d.C. la Tomba dell’Urna fu trasformata in una chiesa, così come il Monastero, e vennero costruite altre tre chiese, riportate alla luce recentemente. Una di queste è la Chiesa di Petra, che ha conservato perfettamente un pavimento ricoperto di mosaici bizantini.
Un forte terremoto colpì Petra nel 363, danneggiando molti monumenti, tra cui il teatro e gli acquedotti. Un secondo terremoto, nel 551, danneggiò ulteriormente la città segnandone la definitiva caduta nell’oblio. Nel XII secolo d.C., i Crociati costruirono un avamposto a Petra, a 30 chilometri di distanza dal loro castello di Shobak. La città rimase infine nelle mani dei cristiani fino al 1189, dopo che Saladino sconfisse definitivamente i Crociati del Regno di Gerusalemme nel 1187. Da quest’anno in poi non si hanno più notizie storiche di Petra fino al suo ritrovamento.
Petra fu riscoperta solamente nel 1812 da Johann Ludwig Burckhardt, uno studioso svizzero che dopo gli studi imparò l’arabo e si trasferì ad Aleppo (Siria). Qui si convertì all’islam, si fece chiamare Sheikh Ibrahim Bin Abullah e iniziò a vestirsi con gli abiti tradizionali locali. Nel 1812, durante un suo viaggio da Damasco al Cairo, sentì alcuni abitanti locali parlare di alcune rovine situate tra le montagne di Wadi Musa. Intenzionato a volerle visitare, decise di fingersi un pellegrino che voleva rendere omaggio alla tomba di Aronne e si fece accompagnare da una guida. Durante il percorso, osservò molto cautamente le bellissime rovine cercando di trattenere lo stupore, ma ben presto la sua guida se ne accorse e sospettò che fosse venuto in cerca di tesori.
Quello che vide Burckhardt durante quel viaggio fu sufficiente a fargli pensare che la città perduta fosse proprio Petra, città che nessun europeo avesse visto prima. Petra è stata successivamente oggetto di scavi e studi soprattutto da parte di spedizioni svizzere e francesi. Gli scavi archeologici a Petra sono tutt’altro che terminati. Tuttora vengono continuamente riportate alla luce tante altre strutture della città antica, di cui si conosce l’esatta posizione grazie ai rilievi effettuati con i satelliti.
Quando visitare Petra
Petra, così come la Giordania, è visitabile durante tutto l’arco dell’anno, ma alcuni mesi sono meno indicati rispetto ad altri. Le stagioni più adatte per visitare Petra sono la primavera (Aprile e Maggio) oppure l’autunno, anche inoltrato (Ottobre e inizio Novembre).
In estate la visita diventa quasi impossibile a causa delle temperature davvero proibitive, mentre in inverno si va incontro al rischio di piogge e conseguenti allagamenti, come successo lo scorso anno (2018).
Il nostro livello di sopportazione del caldo è molto molto basso, perciò non possiamo darvi un consiglio obiettivo. A fine Giugno abbiamo trovato temperature elevate, faceva molto caldo e stare due giorni sotto al sole ci ha sfiniti. Sicuramente non vi consigliamo di visitare Petra a Luglio o ad Agosto!
Cosa vedere a Petra in 1 o 2 giorni
Petra è uno dei siti archeologici più belli che abbiamo mai visto. Dopo esserci stati possiamo dirlo senza tanto girarci intorno. Petra è talmente grande che non basterebbe una settimana per poterla visitare tutta. Non è solo il Tesoro e il Monastero, bensì ci sono tanti altri trekking da poter fare e che conducono ad angoli del sito praticamente sconosciuti. Il tempo minimo da passare a Petra, secondo noi, è di almeno 2 giorni pieni. E per pieni intendiamo dalle 6.00 del mattino alle 20.00. Se siete in buona forma fisica in 2 giorni potreste riuscire a fare più trekking come abbiamo fatto noi, correndo un po’, oltre ai classici e più famosi. Di seguito vi suggeriamo come poter suddividere le vostre giornate all’interno del sito.
Se invece avete pochi giorni a disposizione ma non volete comunque rinunciare ad una visita ad una delle 7 meraviglie del Mondo, vi consigliamo di prendere in considerazione dei tour organizzati. Degli ottimi tour possono essere i seguenti:
- Escursione privata a Petra in italiano, valida per gruppi di minimo 2 persone (da Amman).
- Escursione di 3 giorni a Petra e Wadi Rum, che passa anche da Madaba, Monte Nebo e Shobak (da Amman).
- Escursione a Petra in giornata, partenza da Aqaba.
- Tour di Petra e Jeep al Wad Rum, partenza da Aqaba.
Mezza giornata a Petra
Mezza giornata a Petra è decisamente poca, pochissima, quasi inutile! In mezza giornata, camminando di buona lena, potete percorrere il Main Trail fino al ristorante. Il sentiero inizia subito dopo il Visitor Center e inizialmente è pianeggiante e completamente esposto al sole. Subito dopo l’ingresso troverete sulla destra le Case del Djinn, costruite nel I secolo d.C., di cui non si conosce l’esatta funzione. Si pensa che fossero tombe o monumenti funerari oppure luoghi in cui venivano venerate le divinità della fertilità e dell’acqua.
Poco più avanti, sulla sinistra, troverete la Tomba dell’Obelisco e il Triclinio di Bab as Siq, costruite nel I secolo d.C.. Si tratta di un monumento funerario il cui centro raffigura una figura antropomorfa, oggi ormai erosa dal tempo e dagli agenti atmosferici, circondata da quattro obelischi. Nell’insieme rappresentano le cinque persone sepolte nella tomba. La tomba è stata costruita sopra una struttura molto più antica, dalla facciata decorata con colonne doriche, nota col nome di triclinio o sala da pranzo. Qui ogni anno si tenevano i banchetti per commemorare i defunti.
Continuando raggiungerete l’ingresso al Siq di Petra, uno stretto canyon di arenaria lungo circa 1,2 chilometri. Fino al XIX secolo l’ingresso al Siq era sormontato da un arco monumentale nabateo, di cui oggi sono rimasti solamente alcuni resti. Lungo le pareti del Siq potrete vedere le canalizzazioni scavate nella roccia e le tubazioni in terracotta utilizzati un tempo per trasportare l’acqua. Mentre passeggiate lungo il canyon guardatevi sempre in giro e alzate lo sguardo ogni tanto: troverete tombe, incisioni e alcune sculture.
Alla fine del Siq vi si aprirà una meravigliosa vista su Al-Khaznah, il bellissimo Tesoro del Faraone, il luogo più famoso di tutta Petra. Non si ha ancora certezza di quando venne costruito, si pensa tra il 100 a.C. e il 200 d.C., e probabilmente venne realizzato per ospitare la tomba del Re nabateo Areta III. Il suo nome deriva da una leggenda, secondo la quale venne nascosto il Tesoro nascosto del Faraone nell’urna intagliata alla sommità del tempio. Questa venne più volte presa di mira e porta i segni dei proiettili con cui i viaggiatori beduini hanno tentato di romperla negli anni. Il Tesoro è scavato nell’arenaria rosa e la sua facciata, alta 40 metri e larga 28 metri, domina la piazza di ingresso alla città.
Il Tesoro è apparso in molti film che hanno contribuito a rendere famosa Petra nel Mondo. Il più famoso è sicuramente Indiana Jones e l’ultima crociata, dove la facciata del tempio è stata utilizzata come entrata al nascondiglio del Santo Graal.
Continuando percorrerete la Strada delle Facciate, un canyon più grande sulle cui pareti si trovano circa una quarantina tra tombe e case. Tra queste tombe ne spiccano due: una con la particolarità di avere la camera mortuaria al piano superiore e un’altra che non è ricavata all’interno della roccia e alla sua sommità si trova una struttura che ricorda uno ziggurat, una specie di struttura a tre piani sovrapposti.
Lungo il sentiero principale troverete poi sulla sinistra il Teatro di Petra, costruito nella roccia dai nabatei più di 2.000 anni fa dove un tempo si trovavano altre tombe. Il teatro si compone di 45 file che potevano ospitare fino a 3.000 persone, l’orchestra ricavata scavando nella roccia e la scena di cui rimane ben poco. I romani nel 106 d.C. lo ampliarono, demolendo altre tombe, e arrivò ad accogliere fino a 8.000 persone.
Sul lato opposto al Teatro troverete le Tombe Reali che non avrete tempo di visitare più approfonditamente, mentre continuando raggiungerete il Ninfeo, una fontana pubblica dedicata alle ninfe. Venne costruita nel II secolo e si pensa fosse destinata a raccogliere le acque provenienti dal Siq. Della fontana oggi si può vedere ben poco e capirete di averla raggiunta grazie ad un gigantesco albero di pistacchio e qualche pietra allineata.
Più avanti raggiungerete la Strada Colonnata e la Porta di Traiano. La via centrale di Petra venne costruita su una vecchia strada nabatea dopo la conquista da parte dei romani nel 106. Essa costituisce il decumano massimo, al quale manca però il cardo perpendicolare. Un tempo la strada era delimitata da colonne di arenaria rivestite in marmo e sui lati si affacciavano i portici dai quali si poteva accedere alle botteghe. La Porta di Traiano o del Temenos divideva invece il passaggio dall’area commerciale all’area destinata al culto del Qasr al-Bint. Fu costruita nel II secolo ed era dotata di tre arcate, enormi porte in legno e torri laterali.
In questa zona, sulla sinistra, troverete il Tempio Grande, costruito nel I secolo a.C. e dedicato al culto delle divinità nabatee. Potete accedere alla parte superiore del tempio grazie alle scale che portano prima al porticato e poi al temenos, il cortile sacro inferiore. Al piano superiore si trovava invece il recinto sacro del tempio, oggi non più visibile. Il tempio venne danneggiato da un terremoto ma rimase in funzione fino al tardo periodo bizantino. Sulla collina opposta si trova il Tempio dei Leoni Alati, costruito nel 27 a.C. e dedicato alla Dea della fertilità Atargatis, sposa del Dio nabateo Dushara. Il tempio prende il nome dai leoni che un tempo sormontavano i capitelli delle colonne.
Sempre sul lato opposto, con una breve deviazione dal sentiero principale, si raggiunge la Chiesa di Petra. Fu costruita dai nabatei e in seguito modificata e ampliata dai bizantini verso il 530 d.C.. Per questo motivo viene chiamata anche Chiesa Bizantina. Al momento è in fase di restauro ma si possono ammirare i bellissimi mosaici presenti sui pavimenti interni della chiesa. I mosaici sono bizantini e sono ottimamente conservati.
Tornando sul sentiero principale arriverete infine al Qasr al-Bint, costruito dai nabatei nel 30 a.C. e dedicato al culto delle divinità. Dopo la conquista romana venne convertito al culto degli imperatori romani e infine venne distrutto nel III secolo. Il nome completo del castello è Qasr al-Bint al-Pharaun, Castello della figlia del Faraone, e gli fu dato dai beduini. Si pensa che questo fosse il principale luogo di culto della città nabatea.
Terminate la vostra mezza giornata a Petra con una breve pausa al ristorante, prima di rimettervi in marcia verso l’ingresso.
Una giornata a Petra
Se avete a disposizione una giornata intera, giunti al ristorante e dopo esservi riposati un po’. potete approfittarne per effettuare l’Ad-Deir Trail. Questo trekking è quello che conduce al Monastero, l’altro edificio più famoso di Petra dopo il Tesoro. All’inizio del sentiero fate una piccola deviazione per raggiungere il Triclinium dei Leoni, che prende il nome dai leoni scolpiti in bassorilievo alla base del monumento.
Continuate a percorrere la lunghissima, e a volte sconnessa, scalinata (850 scalini) fino a raggiungere la sommità dove vi si aprirà una bellissima visuale sul Monastero. Qui troverete anche un piccolo bar dove potete pranzare e riposarvi ed evitare di rimanere sotto il sole cocente delle ore centrali della giornata. Dietro al bar trovate la Tomba 468, una tomba scavata nella roccia e che conserva una nicchia decorata. Dal Monastero potete fare un altro breve sentiero che porta ad un punto panoramico. Da lassù si apre una splendida vista sul deserto del Wadi Araba, il tratto finale della Rift Valley scavata dal Mar Morto.
Se per lo stesso giorno avete prenotato lo spettacolo Petra by Night, approfittatene per fermarvi lassù un po’ e per riposare. Potete fermarvi anche per osservare il tramonto sul Tesoro. Scendete poi con tutta calma dopo il tramonto e restate all’interno del sito ad attendere lo spettacolo. Così facendo avrete la possibilità di godervi il Tesoro illuminato da centinaia di candele quasi in solitudine prima dell’arrivo della massa di turisti.
Quando vi siete riposati a sufficienza potete tornare indietro dallo stesso sentiero e potete approfittarne, forze permettendo, per fare il breve trekking di Al-Khubtha. Questo trekking vi porterà vicino alle bellissime Tombe Reali, quali la Tomba dell’Urna, la Tomba di Seta, la Tomba Corinzia e la Tomba del Palazzo, e alla Tomba di Sesto Fiorentino. Da quest’ultima il sentiero inizia a salire verso la cima del Jabal al-Khubtha da dove vi si aprirà una splendida vista sul Tesoro.
Due giorni a Petra
Il vostro secondo giorno a Petra potete iniziarlo sempre di mattina presto, per avere una seconda possibilità di godervi il sito quasi in solitudine. Il Tesoro merita sicuramente una seconda possibilità! Percorrete poi nuovamente la Strada delle Facciate fino alla fine dove, sulla sinistra, trovate l’inizio del trekking verso l’Altare del Sacrificio. Questo trekking si snoda nel bellissimo Wadi al-Mahfur, è a tratti impegnativo, conta circa 800 scalini, ma è tranquillamente percorribile senza troppe difficoltà. Portatevi dietro una buona scorta di acqua.
I primi monumenti che incontrerete, sulla sinistra, sono i due Obelischi di Petra e i resti di quello che poteva essere un forte crociato o una struttura nabatea. Per raggiungere l’Altare del Sacrificio dovrete proseguire lungo il sentiero sulla destra, quello che sale in cima alla montagna. Arrivati quasi in cima troverete un chiosco dove poter riposare 5 minuti e godere di una meravigliosa vista su tutto il centro di Petra. Da qua dovrete fare l’ultimo sforzo, il più impegnativo, per raggiungere l’altare. Questo tratto di sentiero è abbastanza ripido e, se non siete molto atletici, in qualche punto dovrete aiutarvi anche con le mani. Nulla comunque di impossibile.
In cima troverete l’Altare del Sacrificio (al-Madhbah in arabo), il meglio conservato di questi luoghi sacri del Mondo antico. Cercando bene potrete osservare anche i canali di scolo per far defluire il sangue degli animali sacrificati. Ripreso fiato, tornate indietro verso gli obelischi e qui, prima di continuare il percorso, potete fare una deviazione per raggiungere il Tesoro e osservarlo dall’alto. Da lassù si può godere di una delle più belle visuali su questo monumento.
Tornando nuovamente indietro, proseguite lungo il sentiero ufficiale che scende verso il Wadi Al Farasa. In fondo al sentiero troverete il Monumento del Leone, il Garden Triclinium, il Painted Triclinium e la Tomba del Soldato Romano, un tempo unita con la struttura di fronte. Proseguite poi fino alla fine del sentiero che termina al Qasr al-Bint, che avete visitato il giorno precedente. Approfittatene per pranzare al ristorante o per consumare il vostro pranzo al sacco prima di ripartire con uno dei 3 sentieri che partono da qua.
Dopo pranzo potete fare il trekking che conduce alla Tomba di Aronne, fratello di Mosè. Questo sentiero parte da dietro il Qasr Al-Bint ed è forse il più impegnativo, ma conduce al punto più alto di Petra, a circa 1.390 metri, e vi terrà impegnati tutto il resto del pomeriggio.
Se invece volete fare qualcosa di più tranquillo potete fare il trekking verso la cima della Umm Al-Biyara (Madre delle cisterne), dove troverete i resti di edifici edomiti del VII-VI secolo a.C. e di un complesso termale nabateo. Questo sentiero è breve e vi terrà impegnati circa 4 ore.
Petra by Night
Uno dei nostri principali obiettivi era quello di visitare Petra durante il giorno. Prima di partire però in molti ci hanno raccontato dello spettacolo di Petra by Night come imperdibile e bellissimo così, nonostante non fossimo molto convinti, abbiamo deciso di vederlo e abbiamo in parte confermato la nostra idea iniziale.
La serata inizia alle 20.30 davanti all’entrata del sito, arrivate con un po’ di anticipo per evitare la fila. Aperti i tornelli, dovrete percorrere il Siq illuminato da circa 1.500 candele fino a raggiungere il Tesoro (circa 30 minuti). Una volta arrivati al Tesoro vi faranno accomodare su dei tappetini disposti di fronte alle candele. Ovviamente chi prima arriva meglio alloggia. Poco dopo inizia lo spettacolo, dapprima con i beduini che suonano il flauto e che cantano canzoni tradizionali per circa 15/20 minuti. Si prosegue poi con una breve storia in inglese e infine qualche minuto in cui illuminano la facciata del Tesoro con luci di vario colore. Durante lo spettacolo vi verrà offerto dell’ottimo tè alla menta.
Lo spettacolo di per se non è nulla di entusiasmante, ma vedere il Tesoro illuminato da centinaia di candele è forse l’unica cosa che vale il costo del biglietto. Per godere meglio di questo spettacolo vi consigliamo di rimanere all’interno del sito dopo la chiusura (acquistate i biglietti dello spettacolo la mattina prima di entrare) e di aspettare i preparativi per la serata. Le candele vengono accese prima dell’arrivo della massa di turisti e quindi sarete da soli a godervi questa meraviglia per qualche minuto. Noi siamo stati fortunati e siamo riusciti a vedere il Tesoro anche illuminato dai riflettori colorati. Dopodiché scordatevi di riuscire a fare qualche foto decente in quanto troverete tutta la gente in mezzo alle candele.
🐫 Costo: partiamo con il dirvi che, secondo noi, il rapporto qualità prezzo non è dei migliori. Il prezzo del biglietto di ingresso a Petra by Night è di 17 JOD (circa € 21,00) e non è incluso nel Jordan Pass. La durata della serata è di circa 2 ore, dalle 20.30 alle 22.30, di cui solamente mezz’ora o poco più di spettacolo. Il biglietto lo si può acquistare direttamente alla biglietteria del sito oppure potete farvelo acquistare in anticipo dal vostro hotel.
🐫 Orari e giorni: lo spettacolo di Petra by Night non viene effettuato tutte le sere ma solamente 3 volte a settimana. I giorni sono il lunedì, il mercoledì e il giovedì sera. In caso di maltempo lo spettacolo può essere annullato.
Mappa di Petra e dei trekking
Petra è davvero molto grande e, diversamente da come molti pensano, non è composta solamente dal Tesoro e dal Monastero. Petra ha molto altro da offrire e per visitarla tutta servirebbero almeno 3 o 4 giorni.
All’interno del sito ci sono diversi sentieri da poter fare, ognuno con una lunghezza e durata differente e con diversi gradi di difficoltà. Per i più difficili è obbligatoria una guida ufficiale che si può richiedere al Visitor Center al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso. Potete effettuare i seguenti trekking a Petra:
🐫 Main Trail: lungo circa 8 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 4 ore.
🐫 Al-Khubtha Trail: lungo circa 3,5 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 3 ore.
🐫 High Place of Sacrifice Trail: lungo circa 3 chilometri tra andata e ritorno. Il sentiero non è difficile, ma è abbastanza impegnativo, e per percorrerlo tutto (solo andata) ci vogliono circa 3 ore.
🐫 Ad-Deir (Monastero) Trail: lungo circa 2,5 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 3 ore.
🐫 Sabra Trail: lungo circa 10 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 6 ore e mezza.
🐫 Jabal Haroun Trail: lungo circa 7,5 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 5 ore e mezza.
🐫 Umm Al-Biyara Trail: lungo circa 4 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vogliono circa 4 ore.
🐫 Al-Madras Trail: lungo circa 1,5 chilometri tra andata e ritorno. Per percorrerlo tutto (andata e ritorno) ci vuole circa 1 ora e mezza.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Trekking a Petra: quali fare per godersela quasi in solitudine.
Abbigliamento: come vestirsi a Petra
So che è strano sentircelo dire, ma vestitevi il più possibile. Preferite abiti leggeri ma lunghi e larghi, che vi aiuteranno a proteggervi dai raggi solari e ad equilibrare la vostra sudorazione. Andare in giro mezzi nudi, ustionarvi e tirarvi via la pelle di dosso stile serpente non credo sia quello che desiderate da questo viaggio, perciò questo è il primo consiglio che dovrete seguire alla lettera! Dopo qualche ora in cui vi sentirete soffocare dal caldo, in realtà inizierete ad acclimatarvi e non vi sembrerà nemmeno di essere più di tanto coperti.
Portate con voi uno zainetto con all’interno una felpina per la sera se volete assistere allo spettacolo di Petra by Night, un cappello abbastanza grande e coprente, gli occhiali da sole, una buona scorta di protezione solare da mettersi tassativamente più volte al giorno sulle parti scoperte ed esposte al sole e un buon burro di cacao.
Vi ricordiamo inoltre che la Giordania è un paese musulmano e, anche se non ci sono particolari restrizioni o divieti, viaggiare con un abbigliamento adeguato, e non mezze nude, è la scelta migliore. Evitate quindi shorts o minigonne e top invisibili, preferite invece un pantalone lungo e leggero e una canottiera o una maglia a maniche corte. Portate sempre con voi un foulard per coprirvi le spalle o la testa se necessario.
Orari e costo d’ingresso
Il sito archeologico di Petra e il Visitor Center sono aperti tutti i giorni sia in estate sia in inverno, nei seguenti orari:
🐫 Estate: dalle 6.00 del mattino alle 18.00
🐫 Inverno: dalle 6.00 del mattino alle 16.00
Il prezzo del biglietto d’ingresso a Petra varia a seconda del numero dei giorni che desiderate visitare il sito archeologico. Le tariffe sono le seguenti:
- Un giorno: 50 JOD (circa € 62,70)
- Due giorni: 55 JOD (circa € 69,00)
- Tre giorni: 60 JOD (circa € 75,30)
- Se non si soggiorna in Giordania: 90 JOD (circa € 113,00)
- Se si entra in Giordania dal confine e si pernotta 1 notte: 90 JOD con successivo rimborso di 40 JOD, quindi in totale 50 JOD (circa € 62,70)
Vi ricordiamo che l’ingresso a Petra è incluso nel Jordan Pass, ma rimane escluso il biglietto d’ingresso allo spettacolo di Petra by Night.
Al Visitor Center è possibile ingaggiare una guida che vi accompagnerà all’interno del sito oppure lungo alcuni dei percorsi dove la guida è obbligatoria. Le guide parlano arabo, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e greco. Una guida per il percorso principale (4 chilometri) costa 50 JOD (circa € 62,70), per il percorso principale e il Sacrificio (6 chilometri) oppure per il percorso principale e il Monastero (8 chilometri) costa 100 JOD (circa € 125,50).
Come arrivare a Petra
Petra è situata circa 250 chilometri a Sud di Amman, lungo la bellissima Strada dei Re (strada n. 35). Il modo migliore per visitare la Giordania e raggiungere Petra è senza dubbio l’auto a noleggio, ma se non ve la sentite di guidare potete raggiungere il sito anche nei seguenti modi:
🐫 Aereo: potete arrivare sia all’Aeroporto Internazionale di Amman (Qeen Alia) sia all’Aeroporto Internazionale di Aqaba (King Hussein). Da qui dovrete poi spostarvi autonomamente per raggiungere Petra.
🐫 Taxi: è sicuramente il metodo di trasporto più costoso, ma forse il più comodo. A seconda di quanto siete bravi a contrattare, potreste trovare un taxi disposto a restare con voi se avete intenzione di andare e tornare da Petra in giornata. Giusto per farvi un’idea, un taxi a/r da Amman a Petra può costarvi intorno ai 60/70 JOD (circa € 75,00/88,00), da Aqaba a Petra può costarvi intorno ai 45/50 JOD (circa € 56,50/63,00), dal Wadi Rum a Petra intorno ai 45 JOD (circa € 56,50).
🐫 Autobus: da Amman è possibile prendere l’autobus della Jett che parte giornalmente dalla stazione di Abdali alle 6.30 del mattino e arriva a Petra intorno alle 9.30/10.00. L’autobus riparte da Petra verso Amman lo stesso giorno alle 17.00 (in estate) e alle 16.00 (in inverno). Il costo del biglietto è di 11 JOD a tratta (circa € 13,80). Da Aqaba parte giornalmente alle 8.00 del mattino e ci impiega un paio d’ore. Il costo del biglietto è di 12 JOD a tratta (circa € 15,00).
🐫 Minibus pubblici: sono il mezzo più economico per raggiungere Petra, ma sono anche il più lento e imprevedibile. Tenete presente che i prezzi solitamente vengono gonfiati per i turisti e che il minibus non parte se non è pieno, perciò non dovete avere fretta. Da Amman i minibus per Petra partono dalla stazione sud (Mujamaaa Janobi) dalle 9.00 alle 16.00 e da Petra verso Amman partono dalle 6.00 alle 13.00. Il costo è di circa 5 JOD (circa € 6,30). Da Aqaba i minibus partono dalla stazione situata vicino al mercato nel centro città (Mojamaa albassat) e ci impiegano circa 2 ore. Il costo è di circa 2 JOD (circa € 2,50).
È possibile prendere un minibus anche dal Wadi Rum che in un paio d’ore vi porterà a Petra al costo di circa 7 JOD (circa € 8,70). In qualsiasi caso chiedete al vostro hotel di organizzarvi la partenza.
Come spostarsi a Petra e a Wadi Musa
A Wadi Musa molti alberghi mettono a disposizione il trasporto gratuito da e per l’entrata di Petra. Noi però vi consigliamo di soggiornare, come abbiamo fatto noi, in un hotel a pochi passi dall’ingresso al sito, in modo da essere autonomi e poterlo raggiungere a piedi di mattina prestissimo. In alternativa, se soggiornerete in centro città, potete camminare lungo la Tourist Road per qualche minuto o prendere un taxi per 1 o 2 JOD (circa € 1,25/2,50).
All’interno di Petra le uniche modalità di trasporto consentite sono a piedi o con animali quali dromedari, asino o cavallo. Dall’ingresso al Tesoro potete percorrere il Siq a piedi oppure con i cavalli fino all’ingresso del Siq e poi con il carretto trainato dai cavalli fino al Tesoro. Dal Tesoro alle scale del Monastero potete percorrere il sentiero a piedi, con un asino o in dromedario. Potete salire gli 800 scalini che portano all’Altare del Sacrificio o gli 850 scalini che portano al Monastero a piedi oppure a dorso d’asino.
Noi però vi invitiamo a non alimentare lo sfruttamento di quei poveri asini tenuti tutto il giorno sotto il sole cocente, senza acqua e spesso maltrattati dai proprietari. Gli asini sono animali da traina, anche di carichi pesanti, ma le condizioni di quelle povere bestiole a Petra non sono davvero accettabili. Abbiamo assistito a scene che avremmo preferito non vedere mai.
Dove dormire a Petra (Wadi Musa)
Noi abbiamo scelto di soggiornare all’Esperanza Petra, un hotel molto bello e soprattutto in una posizione strategica. L’hotel è infatti situato a soli 600/700 metri dall’ingresso al sito di Petra, al quale si può arrivare comodamente a piedi in circa 5/6 minuti. All’andata la strada è in discesa, mentre al ritorno è abbastanza in salita.
L’hotel è piccolino ed è gestito da un ragazzo davvero molto simpatico e gentile e che non vede l’ora di darvi tutte le informazioni di cui avrete bisogno. Nella prenotazione è inclusa la colazione a buffet, buona e abbondante, mentre su richiesta è possibile farsi preparare il lunch box o la cena a base di pollo (10 JOD, circa € 12,60) o carne (15 JOD, circa € 18,80). Se avete intenzione di restare a Petra tutto il giorno vi consigliamo di prendere il lunch box al costo di 5 JOD (circa € 6,30) che è davvero molto abbondante e sostanzioso.
Le camere sono abbastanza grandi e spaziose, ben arredate e molto belle e hanno a disposizione un balcone panoramico. Il bagno è dotato di tutto dagli asciugamani ai set di cortesia. È possibile usufruire anche di una piccola terrazza panoramica situata al primo piano.
Se richiesto in anticipo i ragazzi della reception possono farvi avere il biglietto di Petra by Night oppure, se viaggiate con i mezzi pubblici, possono organizzarvi il trasporto verso la vostra tappa successiva.
Consigli e informazioni utili
In base alla nostra esperienza, vogliamo darvi qualche consiglio utile per vivere al meglio la vostra visita a Petra, consigli che difficilmente troverete sulle guide.
🐫 Arrivate prestissimo: il sito archeologico apre alle 6.00 del mattino e a quell’ora ci sarete praticamente solo voi all’interno. Potrete così godervi il sito e il Tesoro in completa solitudine e scattare delle splendide fotografie. Tenete però presente che il sole inizierà a penetrare nel Siq e ad illuminare la facciata del Tesoro intorno alle 9 e troverete la facciata ben illuminata tra le 10 e le 11. Recatevi perciò prima verso le Tombe Reale che troverete già illuminate dai primi raggi di sole.
🐫 Trasporto con animali: quando entrerete a Petra troverete tantissimi beduini che vi chiederanno se volete percorrere il Siq verso il Tesoro con i cavalli o con un carro trainato dai cavalli. Per farvi salire vi diranno che il prezzo è incluso nel biglietto e, anche se effettivamente può esserci scritto, questo non è propriamente vero. Spesso e volentieri al termine della corsa vi verrà richiesto di pagare una somma non dovuta e a volte può risultare molto cara. Evitate quindi di cadere in questo piccolo imbroglio e, dato che siete dotati di due gambe, evitate di sfruttare questi poveri animali, asini compresi, spesso trattati davvero molto male.
Gli asini vengono maggiormente utilizzati per portare i visitatori nei luoghi più alti del sito, come il Sacrificio e il Monastero, e vengono sottoposti a sforzi davvero allucinanti. Durante i nostri 2 giorni di visita a Petra abbiamo visto scene davvero molto tristi e ci siamo ripromessi di provare a dissuadere chiunque legga il nostro blog.
🐫 Trekking: effettuate i trekking di mattina presto o nel tardo pomeriggio ed evitate le ore centrali della giornata, le più calde. Portate con voi tanta scorta di acqua e un po’ di cibo (potete farvi preparare la lunch box dal vostro hotel), un cappellino e tanta protezione solare. Preferite abiti leggeri ma lunghi per evitare di ustionarvi sotto il sole e portate con voi un paio di scarponi da trekking o per lo meno delle scarpe comode e resistenti.
🐫 Vedere il Tesoro dall’alto: evitate di farvi fregare da chi vi dice che per poter vedere il Tesoro dall’alto si può fare solamente il sentiero che parte a sinistra del Tesoro e obbligatoriamente con guida. Potete raggiungere splendidi punti panoramici, meno affollati di quelli più famosi, anche in autonomia seguendo i sentieri di Al-Khubtha e per l’Altare del Sacrificio. Da quest’ultimo dovrete svoltare a sinistra alla fine del sentiero. Il sentiero fino al Tesoro non è ben segnalato ma con un po’ di intuito riuscirete a trovarlo. Vi informiamo che al momento (Luglio 2019) il famoso sentiero percorribile solamente con guida beduina è stato chiuso dal Governo perché dichiarato pericoloso. La data di riapertura, sempre se verrà riaperto, non è stata comunicata.
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4 Comments
Cristina
14 Agosto 2019 at 6:25Perfetto, grazie! Ero proprio indecisa su quale dei due fare il primo giorno…non vedo l’ora di essere la! ?
Elisa Polini
14 Agosto 2019 at 8:20Buon viaggio! Te ne innamorerai 🙂
Cristina
13 Agosto 2019 at 21:12Parto tra un mese per la Giordania e ho divorato questo bellissimo post! Vi chiedo un consiglio: arriverò a Petra all’ora di pranzo, avrò a disposizione mezza giornata e tutto il giorno successivo per visitare il sito. Ovviamente voglio vedere il più possibile, Monastero e Altare del Sacrificio compresi…voi come dividereste i vari trekking tra la mezza giornata e la giornata intera? Grazie!!
Elisa Polini
13 Agosto 2019 at 22:11Ciao Cristina. Grazie per il complimento, siamo davvero contenti che ti sia piaciuto! 🙂
Siccome sono due trekking abbastanza impegnativi ti direi di fare il Monastero subito il primo giorno. Il pomeriggio è perfetto per salire e trovarlo ben illuminato.
Il giorno dopo puoi fare il trekking all’Altare del Sacrificio, sempre nel pomeriggio quando il sentiero è un pochino in ombra.