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Cosa vedere a Vipiteno in un giorno: itinerario e mappa

Incastonata tra le montagne del Sudtirol, a poca distanza dal confine con l’Austria, si trova la piccola e caratteristica Vipiteno, inserita tra i Borghi più Belli d’Italia. Famosa soprattutto per la sua Caserma degli Alpini e per i suoi Mercatini di Natale, in realtà di cose interessanti da vedere a Vipiteno ce ne sono tante, partendo dal suo piccolo e grazioso centro storico.

Vipiteno (o Sterzing in tedesco), la città più a Nord d’Italia, situata in Alta Valle Isarco, è attraversata dal fiume Isarco ed è dominata dal Monte Cavallo (2.176 metri), dalla Cima Gallina (2.800 metri) e dalla Cima di Stilves (2.422 meri). Rinomata località turistica durante tutto l’anno, la città ospita inoltre un ottimo comprensorio sciistico e una delle piste da slittino più lunghe dell’Alto Adige, lunga circa 10 chilometri.

In questo articolo vi diamo tutte le informazioni utili per organizzare una visita a Vipiteno nel migliore dei modi. Trovate inoltre informazioni su cosa fare e cosa vedere a Vipiteno, quando andare, come arrivare e dove dormire.

Vipiteno: cosa vedere e cosa fare in un giorno

Cosa vedere a Vipiteno: La Torre delle Dodici
Cosa vedere a Vipiteno: La Torre delle Dodici

Un po’ di storia!

Da alcuni ritrovamenti effettuati, si può dire che la zona di Vipiteno era già abitata in epoca preistorica. Sotto il comando di Druso maggiore, nel 14 a.C., nei pressi dell’attuale città fu fondata una stazione militare romana con il nome di Vipitenum, con il compito di controllare i paesi d’oltralpe. Da qui inizia un periodo di circa 500 anni di pace e prosperità. Con il crollo dell’Impero Romano, nel 550 i Bavari invasero il territorio dando vita all’antico borgo di Vipiteno.

La leggenda narra di un pellegrino storpio di nome Störz, che si pensa sia stato il primo abitante del luogo ed abbia dato vita, insieme ad altri fedeli, a Sterzing (nome tedesco di Vipiteno). I primi edifici furono alcune case in legno, andate distrutte, e un vecchio ospizio per i poveri, situato nella parte vecchia dell’attuale città. Ancora oggi, nello stemma della città è raffigurato con una gruccia e un rosario tra le mani, sotto le ali dell’aquila tirolese. Il pellegrino sullo stemma potrebbe tuttavia essere il simbolo dei tre ospizi che ospitava all’epoca Vipiteno.

Grazie alla sua posizione strategica, situata all’incrocio delle vie che conducono ai valichi, l’insediamento ebbe una rapida crescita. Lungo l’antica via romana furono costruite singole torri ed edifici simili a rocche, che costituivano il centro della nuova città. Nel 1252 Papa Innocenzo IV considerava Vipiteno ancora una villa, ma nel 1295 fu iscritta come civitas nel libro dei conti del Principe Territoriale ed iniziò a pagare le imposte come le altre città. Fu il conte Mainardo II del Tirolo che conferì a Vipiteno diversi privilegi per attività commerciali, mestieri e strade, innalzandola al rango di città tra il 1276 e il 1281.

Passeggiando per le vie di Vipiteno
Passeggiando per le vie di Vipiteno

Vipiteno conobbe il suo massimo splendore tra il XV e il XVI secolo, quando fu avviata l’attività mineraria nelle valli di Fleres e Ridanna e nell’area di Monteneve. La fiorente industria mineraria attirò nella zona numerosi imprenditori provenienti dalla regione e dall’estero. Le imprese di trasporti e l’artigianato fiorirono, i minatori guadagnavano bene e sorsero grandi edifici pubblici e lussuose abitazioni. Quando l’incendio del 1443 danneggiò parte della città, gli abitanti la ricostruirono rapidamente, rendendola più lussuosa di prima. Per arricchire ed abbellire la città furono chiamati i migliori architetti, scultori e pittori.

Verso la fine del XVI secolo iniziò a scemare l’interesse sulle miniere argentifere, segnando l’inizio di una lenta decadenza. Nei secoli successivi Vipiteno fu miracolosamente risparmiata dalle guerre, ma fu colpita dal problema delle inondazioni che si riversavano sulla città e sui pascoli migliori. Anche il settore dei trasporti di Vipiteno subì un ulteriore colpo in seguito all’apertura della Ferrovia del Brennero nel 1867. La popolazione si trovo così ad affrontare una prospettiva di impoverimento sempre più vicina. Vipiteno ebbe una risalita alla fine del secolo scorso, quando fu bonificata la sua palude e fu avviata una fiorente industria lattiero-casearia.

Cosa vedere a Vipiteno: Chiesa di Nostra Signora della Palude
Cosa vedere a Vipiteno: Chiesa di Nostra Signora della Palude

Quando andare a Vipiteno

Vipiteno è una città che si può visitare durante tutto l’anno. In primavera il centro si riempie delle mille sfumature dei fiori, mentre in inverno si trasforma in un piccolo paradiso per gli amanti dello sci. Noi vi consigliamo di visitarla durante una delle tante feste che vengono organizzate durante l’anno. Ve ne riportiamo qualcuna di seguito:

Festa dello Yogurt: ogni anno, a Luglio, la Latteria di Vipiteno organizza delle giornate a tema yogurt. In questa occasione, potete imparare di più sulla sua produzione ed assaggiarne diverse tipologie.

Sagra del Canederlo: ogni anno, la seconda domenica di Settembre, Vipiteno si trasforma nella patria del canederlo. Durante questa giornata lo si può assaggiare in tutte le sue varianti, sia salate che dolci.

Transumanza nella Val Ridanna: ogni anno, a fine Settembre, i contadini festeggiano il ritorno del bestiame nelle stalle dopo l’estate passata sugli alpeggi. Una festa che segna l’inizio dell’autunno, celebrato con tante specialità gastronomiche e il tradizionale spettacolo degli ‘schiocchi di frusta’, detto Goasslschnöllern.

Mercatini di Natale: ogni anno, da fine Novembre all’Epifania, Piazza Città viene illuminata dalle luci natalizie. Le 34 casettine in legno vendono specialità locali, oggetti artigianali di goni tipo e molte decorazioni natalizie.

Cosa vedere a Vipiteno

Vipiteno è una città molto piccola e per visitare il suo centro storico vi basterà mezza giornata. Se invece volete visitare anche le miniere e i castelli nei suoi dintorni dovete calcolare almeno due giorni pieni. Qualcuno in più se desiderate anche percorrere qualche splendido sentiero in montagna.

La visita di Vipiteno si snoda lungo la sua via principale, che collega la città nuova alla città vecchia e vi porterà alla scoperta di un borgo ricco di storia, tradizioni e palazzi storici. Qui troverete anche ristoranti locali pronti a farvi assaporare i piatti tipici di queste zone.

Se volete acquistare qualche prodotto tipico, sicuramente non potete non prendere lo yogurt alla Latteria Vipiteno, una delle aziende più antiche di tutto l’Alto Adige. La latteria fu fondata nel 1884 come cooperativa, il cui nome era Latteria a Vapore, e i suoi prodotti venivano consumati anche dall’Imperatore di Vienna.

Passeggiando per le vie di Vipiteno
Passeggiando per le vie di Vipiteno

Chiesa di Nostra Signora della Palude

Il nostro itinerario di un giorno a Vipiteno inizia con la visita della chiesa parrocchiale di Vipiteno, la graziosa Chiesa di Nostra Signora della Palude, una delle chiese più grandi dell’arco alpino.

La chiesa sorge al di fuori del centro cittadino, sul luogo in cui anticamente si trovava una chiesa romanica dedicata a Santa Maria, risalente al 1233, e prima ancora un cimitero romano, risalente probabilmente al II o III secolo d.C.. La lapide funeraria di Postumia Victorina, ritrovata durante i lavori di costruzione, si trova oggi appesa alla parete Nord della chiesa.

La realizzazione della chiesa durò più di un secolo. I lavori iniziarono nel 1417 e terminarono nel 1525 donandogli le sue splendide forme gotiche che possiamo ancora oggi osservare. Interventi successivi, avvenuti nel XVIII secolo, le hanno invece conferito un tocco barocco.

L’interno della chiesa è molto ampio, suddiviso in tre navate contornate da grandi colonne di marmo bianco. Molto bello, al suo interno, l’altare maggiore in stile neogotico dove si trovano ancora cinque statue originali dell’antico altare a portelle di Hans Multscher di Ulm, smontato nel XVIII secolo. Pensate che le portelle dell’altare originario vennero regalate da Mussolini al maresciallo tedesco Hermann Goring durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere portate agli Uffizi di Firenze e infine tornare a Vipiteno nel 1959.

🕑 Orari: la chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.

Museo Multscher e Museo Civico di Vipiteno

A pochi passi dalla chiesa si trovano il Museo Multscher e il Museo Civico di Vipiteno, ospitati all’interno della casa dell’antica Commenda dell’Ordine Teutonico. Le sole sale del museo hanno una grande importanza e bellezza storica e raccontano il passato dell’ordine teutonico. Tra le più belle ci sono sicuramente la Sala del Conte (ovvero la Sala Panoramica) con una splendida vista sul paesaggio e la Stanza da Letto del Commendatore (ovvero la Sala dei Cavalieri).

Al loro interno i musei ospitano opere risalenti all’età tardo-gotica, come diverse pale d’altare e l’altare a portelle realizzato nel 1456 dallo scultore e pittore Hans Multscher di Ulm per la chiesa parrocchiale, sulle cui facce si trovano otto dipinti rappresentanti la Passione di Cristo e la vita di Maria. Ospitano inoltre certificati feudali e conferme imperiali, insegne delle corporazioni e sigilli vari.

🕑 Orari: il museo è aperto da inizio Maggio a fine Ottobre. È aperto da giovedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00. A Luglio e Agosto è aperto anche il martedì e il mercoledì.
💲 Costi: l’ingresso al museo costa € 2,50 per gli adulti e € 1,20 per bambini tra i 6 e i 16 anni. Gratuito per i bambini sotto i 6 anni.

Cosa vedere a Vipiteno: Museo Multscher e Museo Civico di Vipiteno
Cosa vedere a Vipiteno: Museo Multscher e Museo Civico di Vipiteno

Chiesa di Santa Elisabetta

Adiacente al museo si trova la piccola e graziosa Chiesa di Santa Elisabetta, parte dell’antica Commenda dell’Ordine Teutonico e realizzata in stile tardo barocco. Fu costruita su progetto di Giuseppe Delai tra il 1729 e il 1733 al posto di una più antica cappella del 1298 dedicata al Santo Spirito.

All’interno della chiesa è possibile osservare gli splendidi affreschi della cupola, realizzati nel 1733 da Matthäus Günther di Augsburg, che realizzò anche la pala dell’altare maggiore e gli affreschi della volta raffiguranti Santa Elisabetta e San Giorgio, protettori dell’Ordine Teutonico. Altri ritratti rappresentano il Commendatore C.M. di Wokenstein, il maestro Massimiliano III dei Cavalieri Teutonici e la Quercia di Thorn.

È possibile visitare la Chiesa di Santa Elisabetta esclusivamente attraverso il museo.

Cosa vedere a Vipiteno: Chiesa di Santa Elisabetta
Cosa vedere a Vipiteno: Chiesa di Santa Elisabetta

Città Nuova di Vipiteno

Continuiamo il nostro itinerario tra i luoghi da vedere a Vipiteno spostandoci verso la Città Nuova, alla quale si accede attraverso la Porta Bressanone. O meglio, ciò che ne rimane. Questa porta venne citata per la prima volta nel 1291 e rimase in funzione fino al 1826, quando fu smantellata lasciando come ricordo solamente i due pilastri laterali ancora visibili oggi.

La Città Nuova non è la parte più antica di Vipiteno, ma è sicuramente la più conosciuta per via della sua straordinaria bellezza. In seguito all’incendio del 1443 che danneggiò questa parte della città, molti degli edifici furono ricostruiti o ristrutturati e si colse l’occasione per renderli architettonicamente più pregiati e in linea con la ricchezza economica che aveva raggiunto in quegli anni la città.

Cosa vedere a Vipiteno: La Città Nuova
Cosa vedere a Vipiteno: La Città Nuova

Tra le varie modifiche effettuate, vennero aggiunti i porticati dove venivano esposte le merci dei commercianti e le case furono ricostruite con muri più imponenti, furono dotate di tagliafuoco per impedire alle fiamme di raggiungere il tetto e furono ricostruite più strette rispetto alle precedenti. Questo perché in epoca medievale l’imposta da pagare sulla proprietà della casa veniva calcolata in base alla larghezza della facciata. Di conseguenza le case si sviluppavano in lunghezza, raggiungendo anche 50 metri con cortili interni per poter illuminare le stanze.

Un altro elemento molto bello, ricorrente e caratteristico di Vipiteno sono gli Erker (bovindi in italiano), ovvero finestre proiettate verso l’esterno che permettevano di avere un maggiore apporto di luce. Durante la primavera gli Erker di Vipiteno vengono addobbati di fiori dalle mille sfumature, creando quell’atmosfera magica tipica dei paesini di montagna.

Anche le splendide insegne in ferro battuto sono un elemento ricorrente e caratteristico di Vipiteno. Pensate che una volta queste insegne fornivano informazioni ben precise a mercanti e viaggiatori. Il colore ad esempio indicava la qualità dell’alloggio, un po’ come le nostre stelle, e il nome indicava se si trattava di una taverna o di un semplice albergo. La luna e le stelle sull’insegna indicavano invece che la locanda era aperta fino a tarda sera.

Cosa vedere a Vipiteno: Insegne in ferro battuto e erker lungo le strade di Vipiteno
Cosa vedere a Vipiteno: Insegne in ferro battuto e erker lungo le strade di Vipiteno

Passeggiate lungo la via principale e perdetevi tra i colori pastello degli edifici, i profumi dei dolci che riempiono l’aria e la vista mozzafiato sulle montagne circostanti.

Il primo edificio in stile tardo gotico, imponente e degno di nota che si incontra è l’Albergo Al Giglio d’Oro, situato al civico 49, che già nel 1450 era conosciuto come Albergo Newfarers. La sua enorme facciata color ocra presenta un grande affresco centrale, un po’ sbiadito col passare del tempo, e sei finestre per lato disposte su due file, di cui una per lato è un bovindo.

Poco più avanti si trova la Casa del Giudizio Cittadino e Regionale, situata al civico 28, realizzata nel XV secolo come residenza per gli imprenditori minerari. Nel 1589 il Granduca Ferdinand II acquistò l’edificio per convertirlo nella sede del tribunale cittadino e regionale. Al suo interno, oltre agli uffici giudiziari, si trovano anche una piccola cappella e la prigione. Dal 1965 invece viene utilizzato come scuola.

Sul lato opposto, situato al civico 27, si trova l’Albergo “All’Aquila d’Oro”, costruito nel 1446 su desiderio di Hans Jochl. Questo edificio grigiastro ha una classica forma simmetrica, un po’ distorta dai portici al pian terreno, e ospita due splendidi bovindi.

Poco più avanti si trova la Casa Geizkofler o dei Principi, situata al civico 20, una casa borghese in stile tardo gotico. Sicuramente degna di nota è la sua facciata con tetto triangolare e le finestre al piano terra, addobbate con un’inferriata a rombi e particolari decorazioni. La casa prende il nome dal figlio dell’imprenditore minerario Abraham Geizkofler che la acquistò nel 1600 e, successivamente, dal Principe del Tirolo Ferdinand Karl che la acquistò nel 1655. Da allora, qui soggiornarono numerosi principi tirolesi e membri della famiglia imperiale durante le loro visite a Vipiteno.

Esattamente accanto si trova Casa Rafenstein o albergo “Al Chiaro di Luna”, sulla cui facciata ci sono ancora  l’antica insegna a forma di luna crescente e il bovindo a due piani decorato con motivi geometrici. La casa dal 1472 al 1562 fu la residenza della famiglia di imprenditori minerari Koch, ma il suo nome è però legato alla famiglia Rafenstein, proveniente da Bolzano, che lo acquistò agli inizi del XVIII secolo.

Cosa vedere a Vipiteno: Casa Geizkofler
Cosa vedere a Vipiteno: Casa Geizkofler

Sul lato opposto, al civico 24, si trova la Filiale Fugger o della prima Società Mineraria, un complesso tardo gotico realizzato nel 1540 per volontà dell’imperatore minerario Hans Stockl di Schwaz. La sua facciata presenta un bovindo diverso dagli altri, squadrato, e delle decorazioni con motivi geometrici intorno alle finestre, che cambiano a seconda del piano in cui si trovano.

Di fronte si trova lo splendido Palazzo Comunale di Vipiteno, uno dei palazzi più belli da vedere a Vipiteno. L’edificio fu costruito tra il 1468 e il 1473 e prese il posto di un vecchio palazzo già esistente. Molto particolare le sue torrette a bovindo, di cui una ad angolo aggiunta nel 1524. Al suo interno ospita la splendida Sala del Consiglio in stile gotico, con le pareti rivestite in legno e il soffitto con travi a vista, considerata la più bella di tutto il Tirolo.

Gli ampi spazi aperti ospitarono più volte in passato incontri molto importanti, come il consiglio di emergenza riunitosi nel 1525 durante la rivolta dei contadini. Dal XIV al XVII secolo invece vi si tennero diverse riunioni del Parlamento del Tirolo e furono ricevuti i membri della famiglia reale. Attraverso il cortile il palazzo è collegato alla sala civica intitolata a Vigil Raber, primo editore teatrale di lingua tedesca. L’atrio che conduce al cortile ospita alcuni oggetti del museo sulla storia locale, come epigrafi delle famiglie nobili e stemmi della città del XVII secolo. Nel cortile invece si trovano reperti risalenti all’insediamento romano di Vipiteno, come una copia della Stele del Dio Mitra e una pietra miliare (del 200 d.C.) che testimonia l‘ampliamento della strada romana lungo la linea del Brennero, sotto Settimio Severo.

🕑 Orari: il municipio è aperto lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e il mercoledì dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30.

Accanto al Municipio di Vipiteno si trova la Statua di Giovanni Nepomuceno, eretto nel 1739 in seguito a ripetute inondazioni. La leggenda narra che San Giovanni Nepomuceno, originario della città boema Pomuk, non volle rivelare il segreto confessionale della regina di Boemia e per questo fu fatto annegare dal re nella Moldava. Da allora è venerato come santo protettore delle acque e dei ponti e viene invocato in caso di pericolo di inondazione.

A poca distanza, situata al civico 15, si trova Casa Flamm, una casa in stile tardo gotico appartenuta a importanti imprenditori minerari, il cui stemma è ancora visibile sull’ingresso. Dal XVI secolo venne trasformata in bottega ed osteria, mentre oggi ospita negozi.

Cosa vedere a Vipiteno: Statua di Giovanni Nepomuceno
Cosa vedere a Vipiteno: Statua di Giovanni Nepomuceno

Torre delle Dodici

In fondo alla via della Città Nuova si trova la splendida Torre delle Dodici, il simbolo di Vipiteno, un’antica torre medievale che divide in due il centro, separando la Città Nuova dalla Città Vecchia. Questa torre fu costruita tra il 1468 e il 1472 al posto della Porta Superiore e, con i suoi 46 metri di altezza, è l’edificio più alto di tutta la città. Il suo nome deriva dal fatto che i rintocchi della sua campana richiamavano i cittadini alla pausa di mezzogiorno.

La sua realizzazione si deve ad un progetto di Hans Feur e al pian terreno si può ancora oggi osservare la prima pietra posata nel 1469 dal duca Sigismondo d’Austria. Il tetto originario della torre, una guglia in stile gotico, fu distrutto da un incendio nel 1867 e sostituito con l’attuale tetto in pietra con merletti. Il suo scopo originario era quello di sorvegliare il territorio da un punto di vista rialzato, mentre in tempi più recenti è stata per molti anni la sede dei Vigili del Fuoco.

🕑 Orari: la torre è visitabile solamente in occasione del Mercatino di Natale, della Festa delle Lanterne e per la Sagra dei Canederli.

Cosa vedere a Vipiteno: La Torre delle Dodici
Cosa vedere a Vipiteno: La Torre delle Dodici

Città Vecchia di Vipiteno

La Città Vecchia è la zona situata oltre la Torre delle Dodici, è la parte storica dalla quale si sviluppò tutta Vipiteno. Qui nel 1233 venne costruito il primo ospedale e da allora si cominciarono a costruire tutti gli altri edifici, come abitazioni, palazzi e botteghe. Oggi invece le vecchie botteghe hanno ceduto il posto a ristoranti, negozi, bar e gelaterie pronti ad accogliere i visitatori.

Superata la torre, si arriva in Piazza Città, il vecchio punto di raccolta dei cittadini in caso di pericolo. Non è un caso infatti che si trovi proprio sotto alla Torre delle Dodici. Oggi la piazza ospita alcuni locali e una vecchia colonna in legno, costruita per commemorare un avvenimento particolare. Nel 1636 la casa alle spalle della colonna fu colpita da un fulmine senza però riportare alcun danno. I proprietari, come ringraziamento a Dio, costruirono la colonna.

Cosa vedere a Vipiteno: Piazza Città
Cosa vedere a Vipiteno: Piazza Città

Uno dei lati della piazza ospita la Chiesa del Santo Spirito, una delle chiese gotiche meglio conservate di tutto l’Alto Adige. La chiesa fu costruita nel 1399 ed era parte del vecchio ospedale di Vipiteno, costruito come luogo di riposo e mensa per i minatori e i viandanti.

Da fuori può non dire nulla, ma al suo interno conserva uno splendido ciclo di affreschi realizzati tra il 1410 e il 1415 da Giovanni di Brunico. Gli affreschi raffigurano scene della vita di Cristo, come l’Annunciazione, il Monte degli Ulivi, il Bacio di Giuda, Cristo davanti a Pilato, la Flagellazione, Cristo che porta la croce e la Resurrezione, mentre sulla parete occidentale è raffigurato il Giudizio Universale.

🕑 Orari: la chiesa è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00, il sabato dalle 8.30 alle 12.30.

Continuando a camminare lungo la via, non si può fare a meno di notare l’imponente edificio giallo della Birreria Peter Seeber Brauerei, sulla cui facciata si trova ancora un’antica insegna raffigurante una corona e l’anno 1540. La storia di questa birreria, nata nel 1875, iniziò con una rapida crescita che portò la produzione a diecimila ettolitri di birra in appena 5 anni. Purtroppo però questa produzione non durò a lungo e nel 1925 crollò vertiginosamente. Durante il regime fascista la birreria venne italianizzata, per poi terminare la sua storia nel 1955 quando la acquistò la Forst di Merano che ne chiuse la produzione.

Accanto alla birreria si trova la piccola Cappella di San Giovanni, costruita nel Quattrocento come cappella dell’Albergo ‘Alla Corona d’Oro’. Consacrata nel 1432, fu usata per circa 4 secoli dai fabbri della città come luogo di incontro, fino a quando l’imperatore Giuseppe II ne ordinò la sconsacrazione nel 1788. Oggi al suo interno ospita un piccolo bar.

Poco distante si trova, infine, il vecchio Ospedale Superiore e la Tintoria di Vipiteno, utilizzato dal 1338 al 1398 come ospizio per i poveri. Pochi anni dopo, tra il 1409 e il 1414, il palazzo, già pericolante, fu ricostruito in muratura. Il nome di Tintoria gli fu dato dalle famiglie Schiesti, Schwaikhofer e Rampold che, tra il XVII e il XX secolo, vi lavorarono come tintori di stoffe.

Castel Tasso e Castel Pietra

Se avete ancora un po’ di tempo, vi consigliamo di riprendere l’auto e visitare anche i dintorni di Vipiteno. A pochi chilometri dalla città si trovano due splendidi castelli, situati uno di fronte all’altra quasi a volersi guardare per l’eternità.

Castel Tasso è uno dei castelli meglio conservati e storicamente più importanti di tutto l’Alto Adige, citato per la prima volta in alcuni documenti scritti già nel 1104. In quell’epoca vi risiedeva il vescovo ministeriale, fino a quando nel XIII secolo la proprietà passò al conte Alberto del Tirolo che lo diede in uso si suoi vassalli, i Trautson. Nei secoli successivi il castello passò di proprietà in proprietà, fino a quando nel 1469 il duca Sigismondo lo cedette ai cavalieri dell’Ordine Teutonico, i quali lo ampliarono e lo rinforzarono. Nel 1809 il governo bavarese ottenne tutti i beni appartenenti all’ordine e concesse il castello alla famiglia Thun und Taxis, che ne è tutt’ora proprietaria.

Vi consigliamo di visitarlo anche all’interno ed in particolare di visitare la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi interamente in legno, la stanza verde decorata con bellissimi affreschi, la stanza delle torture, la prigione sotterranea e la vicina chiesetta di San Zeno. Purtroppo all’interno del castello non si possono fare foto. Per raggiungerlo dovete percorrere a piedi un breve sentiero in salita.

🕑 Orari: il castello è aperto da inizio Marzo a fine Ottobre tutti i giorni (tranne sabato) dalle 10.00 alle 18.00. Da Novembre a inizio Gennaio è aperto da mercoledì a giovedì dalle 10.00 alle 16.00.
💲 Costi: l’ingresso al castello costa € 9,00 per gli adulti e € 7,00 per bambini tra i 6 e i 16 anni. Gratuito per i bambini sotto i 6 anni.

Castel Tasso a Vipiteno
Castel Tasso a Vipiteno

Dall’altra parte della strada, arroccato su uno sperone di roccia, sorge Castel Pietra con la sua particolare torre rotonda coperta da un tetto appuntito. La sua posizione dominava tutta la valle e lo rendeva il punto perfetto per controllare il territorio e scongiurare un attacco nemico.

Menzionato per la prima volta nel 1241, dal 1256 è di proprietà della famiglia Auersperg-Trautson, che lo possiede ancora oggi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu danneggiato gravemente dai bombardamenti, ma fu poi ricostruito dalla famiglia proprietaria e dall’Ufficio Beni storico-artistici della Provincia di Trento. Purtroppo non è accessibile all’interno, ma potete visitarlo esternamente e godere di una splendida vista sulla vallata.

Castel Pietra a Vipiteno
Castel Pietra a Vipiteno

Cosa vedere a Vipiteno: Mappa dell’itinerario

Come promesso, ecco la mappa dell’itinerario di un giorno a Vipiteno. Potete aprirla in automatico sul vostro cellulare cliccando su ‘Altre opzioni’ oppure cliccando qui.

Ricordatevi di cambiare la prima tappa, impostata su Vipiteno, inserendo la voce ‘la tua posizione’.

Cosa fare a Vipiteno

Come dicevamo prima, Vipiteno è una località da visitare durante tutto l’anno in quanto ricca di attività da fare in ogni stagione.

Le stagioni che offrono di più sono la primavera, l’estate e l’inizio autunno, quando è possibile percorrere diversi sentieri totalmente immersi nella natura. Camminerete sempre avvolti da panorami mozzafiato e potrete approfittarne per riposarvi e assaporare piatti tradizionali in una delle tante malghe che incontrerete lungo i percorsi. Altre attività che potete fare in queste stagioni includono le gite in mountain bike oppure il il canyoning, il rafting, il parapendio o il golf.

Durante l’inverno invece le montagne si trasformano nel paradiso per gli amanti dello sci, quando aprono i diversi comprensori sciistici nei dintorni di Vipiteno, come Monte Cavallo, Plose, Gitschberg Jochtal, Racines Giovo e Ladurns-Colle Isarco. Qui troverete numerosi impianti di risalita e piste per tutti i livelli di preparazione.

Cosa vedere a Vipiteno: Birreria Peter Seeber Brauerei
Cosa vedere a Vipiteno: Birreria Peter Seeber Brauerei

Come arrivare a Vipiteno

Per chi è del Nord Italia come noi, raggiungere Vipiteno in auto è facilissimo, seppur un po’ lunghino, grazie alla comodissima Autostrada del Brennero (A22). L’uscita da prendere è Vipiteno ed è situata a meno di 5 chilometri dal centro della città.

Se invece preferite non prendere l’auto, potete raggiungere Vipiteno anche con i mezzi di trasporto pubblici. Il più comodo è il treno in quanto Vipiteno si trova lungo la linea Bologna-Brennero. Questa linea è servita sia dai Frecciargento che dai Frecciabianca, con i quali potete raggiungere il Brennero, oppure Trento o Bolzano, per poi proseguire con i treni regionali dell’Alto Adige fino a Vipiteno. Lungo questa tratta passano anche i treni ÖBB e DB.

Se desiderate viaggiare in autobus, Vipiteno è ben servita dagli autobus della linea Flixbus che effettuano corse giornaliere da Milano, Roma e tante altre città con fermate intermedie.

Passeggiando per le vie di Vipiteno
Passeggiando per le vie di Vipiteno

Dove parcheggiare a Vipiteno

Vipiteno è una città piccolina e, seppur i parcheggi non siano molti, non avrete grossi problemi a trovarne uno. Purché viaggiate fuori dai periodi di alta stagione, come ad esempio il periodo natalizio quando vengono allestiti i meravigliosi Mercatini di Natale.

Se arrivate in auto, potete raggiungere il centro storico e parcheggiare all’ampio parcheggio a pagamento situato proprio di fronte alla Porta Bressanone (Google Maps). Se invece avete voglia di camminare un po’, circa una decina di minuti, potete lasciare l’auto al parcheggio gratuito della stazione dei treni di Vipiteno (Google Maps).

Lungo tutte le vie della città, spostandosi un po’ dal centro, è comunque possibile trovare diversi parcheggi a bordo strada. Vi basterà quindi girare un po’ per riuscire a trovare un posto libero.

Passeggiando per le vie di Vipiteno
Passeggiando per le vie di Vipiteno

Dove dormire a Vipiteno

Vipiteno è una città abbastanza turistica, perciò di luoghi dove dormire ce ne sono davvero tanti e di ogni fascia di prezzo. Si passa a dei semplici B&B agli hotel più lussuosi, passando per caratteristici chalet di montagna immersi completamente nella natura poco distanti dalla città. Durante gli anni abbiamo avuto modo di provarne diversi e i seguenti sono i nostri preferiti:

Hotel Thuinerwaldele (da € 135,00): il nostro preferito in assoluto. È situato poco distante da Vipiteno (solo 3 chilometri), ma è un piccolo gioiellino che richiama un po’ i caratteristici chalet di montagna. Al suo interno l’atmosfera è calda ed accogliente e chi è in cerca di coccole può usufruire gratuitamente di una sauna e un bagno turco. L’hotel offre ampie camere tradizionali, arredate con gusto e dotate di tutti i comfort necessari, e un ristorante con cucina casalinga tirolese e nazionale da 10 e lode. I piatti sono ottimi e abbondanti. La colazione, inclusa nel prezzo, è a buffet e offre sia dolce che salato.

Hotel Hubertushof (da € 165,00): hotel un po’ più caratteristico rispetto ai classici, dall’atmosfera montana e accogliente. Le camere sono spaziose, arredate con gusto e dotate di bagno privato e tutto il necessario per il soggiorno. Un punto in più a suo favore lo deve il suo ristorante dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, con piatti abbondanti e molto buoni.

Steindl’s Boutique Hotel (da € 210,00): un altro hotel molto bello e che ci è piaciuto tanto, seppur un po’ più caro. È situato a 5 minuti a piedi dal centro di Vipiteno e a 200 metri dalla funivia del comprensorio sciistico di Monte Cavallo. Le camere sono ampie, nuove e dotate di bagno in camera con tutti i comfort. La struttura inoltre mette a disposizione una sauna, una terrazza solarium, noleggio biciclette e un giardino con parco giochi per bambini.

Hotel Restaurant Schaurhof (da € 160,00): altro hotel che ci è piaciuto molto, seppur situato non proprio a Vipiteno ma nella frazione di Ried. Da qui si gode di una splendida vista panoramica sulle Alpi Sarentine e inoltre l’hotel mette a disposizione un bus navetta gratuito per le piste da sci. La struttura è immersa nella natura, offre camere spaziose, ben arredate e con bagno privato e un ristorante che serve piatti tradizionali preparati con prodotti caserecci.

Hotel Lamm (da € 120,00): se desiderate restare in centro città, sulla via principale, vi consigliamo allora questo splendido hotel recentemente ristrutturato. Le camere sono molto grandi, dotate di bagno privato con tutto il necessario. Il ristorante dell’hotel è ottimo, serve piatti tipici e le porzioni sono abbondanti.

In alternativa, potete visitare Vipiteno durante un weekend a Merano, come abbiamo fatto noi di recente. Noi abbiamo soggiornato per tutte le notti nella splendida villa dell’Hotel Westend Merano.

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Passeggiando per le vie di Vipiteno
Passeggiando per le vie di Vipiteno

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