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Europa / Portogallo & Azzorre

Cosa vedere a Faial: itinerario di 2 giorni

Dispersa nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, sorge la piccola e splendida isola di Faial, un piccolo diamante di origine vulcanica abbellito da una vegetazione di un verde rigoglioso. Faial è soprannominata Ilha Azul, Isola Azzurra, in quanto durante la fioritura delle ortensie si tinge di mille sfumature di azzurro.

L’isola di Faial fa parte del gruppo centrale dell’arcipelago, insieme a Graciosa, Terceira, Pico e Sao Jorge. Assieme a queste ultime due, Faial forma il cosiddetto Triangolo delle Azzorre, del quale è la più occidentale. L’isola sorge in prossimità della Dorsale Medio Atlantica, una catena montuosa sottomarina che va dal Polo Nord fino all’Antartide, il che la rende soggetta a violente eruzioni vulcaniche. Tra le tante, l’eruzione più recente risale al 1957-58 e provocò l’ampliamento della superficie dell’isola di circa 2,4 chilometri quadrati, formando la Ponta dos Capelinhos.

In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie per organizzare la vostra visita di Faial, con un itinerario di 2 giorni. Trovate inoltre informazioni su come arrivare, come spostarvi, cosa fare e vedere e dove dormire.

Faial: cosa vedere e cosa fare sull’Isola Azzurra

Viaggio alle Azzorre: Caldeira do Cabeço Gordo
Faial: Caldeira do Cabeço Gordo

Un po’ di storia!

Ad oggi, non si hanno notizie certe sulla scoperta di Faial ma, data la vicinanza a Terceira, si pensa che i portoghesi l’abbiano scoperta nello stesso periodo. Il suo nome probabilmente deriva dalla Morella Faya, un albero originario delle Azzorre, di Madeira e delle Canarie, che era presente sull’isola e che in portoghese è chiamato faia. Si pensa che il popolamento dell’isola iniziò nel 1465, quando alcuni coloni fiamminghi e portoghesi giunsero sull’isola in cerca di stagno ed argento.

Colpito dalla fertilità del suolo, due anni dopo il nobile fiammingo Josse Van Huertere tornò a Faial portando con se nuovi coloni che si stabilirono ad Horta. Furono proprio loro ad introdurre la coltivazione di frumento e Roccella Tinctoria sull’isola e la loro esportazione era la base dell’economia di Faial. Il secolo successivo fu un periodo buio e povero per l’isola, segnato dall’occupazione spagnola nel 1583 e dai continui attacchi di pirati. Come se non bastasse, nel 1672-73 ci fu una violenta eruzione vulcanica che distrusse buona parte della zona nordoccidentale.

Nel XVII secolo l’isola tornò a prosperare, grazie ai portoghesi e all’importanza del porto di Horta, che divenne un collegamento tra l’Europa e l’America. Da qui partiva l’esportazione del vino prodotto sull’isola di Pico e il vino e l’acquavite delle uve di São Jorge e di Graciosa. Durante il XVIII secolo, Faial iniziò anche la produzione e l’esportazione delle arance, fonte di ricchezza per tutto l’arcipelago delle Azzorre. In questi due secoli il porto di Horta raggiunse il massimo d’importanza, grazie anche al fatto che qui facevano scalo tutte le navi a vapore che attraversavano l’Atlantico e la flotta baleniera nordamericana.

On the road in Faial
On the road in Faial

Durante la metà del XIX secolo ci fu un secondo periodo buio per l’isola di Faial, quando quando alcune malattie infestanti attaccarono e decimarono vigneti e aranceti. Ma, grazie alla sua posizione, Faial riuscì a trasformarsi in un centro nevralgico per le telecomunicazioni tra l’America del Nord e l’Europa. La comunicazione avveniva mediante cavi telegrafici sottomarini collegati alla città di Horta, la cui rete fu inaugurata nel 1893. Nel 1915 fu costruito l’Osservatorio Meteorologico, situato ad Horta, e Faial acquisì ulteriore importanza.

L’isola era anche un punto strategico per l’aviazione: qui infatti fecero scalo i primi idrovolanti che attraversavano l’Atlantico. Il primo si fermò ad Horta nel 1919, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Successivamente fu il turno degli aliscafi, soprattutto di compagnie aeree tedesche, britanniche, francesi e nordamericane, che scelsero l’isola come luogo di ammaraggio tra il 1930 e il 1940. La sua posizione privilegiata è ancora oggi il punto forte dell’isola e il porto di Horta è uno dei più famosi al Mondo.

Faial: Igreja de Nossa Senhora da Graça
Faial: Igreja de Nossa Senhora da Graça

Cosa vedere a Faial

Sebbene le dimensioni di Faial, lunga circa 21 chilometri e larga 14 chilometri, facciano pensare ad un’isola abbastanza piccola e con poche cose da offrire, vi possiamo assicurare che anche in questo caso non è così. Faial offre tanti posti da visitare davvero meravigliosi ed è forse l’isola in cui si nota di più l’origine vulcanica dell’arcipelago. Ecco perché vi consigliamo di passarci almeno 2 giorni pieni e di noleggiare assolutamente un’auto.

Il paesaggio interno dell’isola è caratterizzato da numerose caldere, di cui una centrale più grande, ormai ricoperte da una fitta vegetazione. Il paesaggio occidentale invece è brullo e completamente vulcanico, senza vegetazione e dove si può osservare la recente attività vulcanica.

Durante l’itinerario che vi consigliamo visiterete diverse caldere, tra le più belle, dividendo l’esplorazione dell’isola in due parti. Questo secondo noi, dopo averlo personalmente testato, è il modo migliore per visitare il meglio che l’isola ha da offrire, senza perdite di tempo inutili.

Faial: Horta
Faial: Horta

Giorno 1: da Horta alla Caldeira do Cabeço Gordo e Ribeirinha

Horta, la città principale di Faial

Il primo giorno dell’itinerario a Faial inizia con la visita del centro storico della città di Horta, la città principale dell’isola. Il centro storico è piccolino e non è l’attrazione principale della città, seppur sia molto bello da visitare. Iniziate dall’imponente Igreja Matriz do Santíssimo Salvador, con annesso l’ex Convento dos Jesuítas, una delle più grandi delle Azzorre. I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1680, due anni dopo aver ottenuto il provvedimento reale che consentiva l’importazione di tutto il materiale necessario. È realizzata in stile barocco ed è oggi un buon esempio di arte religiosa portoghese del XVIII e XIX secolo.

Continuate a passeggiare fino a raggiungere la Igreja de Nossa Senhora do Carmo, il primo tempio carmelitano ad essere costruito, a livello nazionale, al di fuori del Portogallo continentale. I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1698 e terminarono ben 99 anni più tardi. La chiesa sorge sui resti di un’antica cappella dedicata a Nossa Senhora da Boa Nova e si trova in una posizione rialzata rispetto alla città. Questo le permette di essere vista da lontano, anche dal mare prima che le navi entrino nella baia di Horta. Al suo interno ospita il Museo di Arte Sacra di Horta.

Continuando a passeggiare raggiungerete poi il piccolo e grazioso Jardim Florêncio Terra, costruito nel 1857 e dedicato all’omonimo scrittore, pubblicista, insegnante e politico delle Azzorre. Il giardino è molto piccolo ed è composto solamente da qualche panchina e un gazebo rosso e bianco.

Di fronte al giardino si trova la Torre do Relógio, costruita nel XVIII secolo per appartenere all’antica Igreja Matriz di Horta del XVI secolo. Questa prima chiesa fu bruciata dai corsari inglesi nel 1597, come praticamente tutte le chiese e conventi della città. Successivamente fu ricostruita, ma nel corso dei secoli fu gravemente danneggiata dai numerosi terremoti che sconvolsero l’isola, e alla fine del XVIII secolo divenne inagibile e fu demolita.

La visita continua con la splendida Igreja de Nossa Senhora da Conceição, costruita su una primitiva cappella, saccheggiata e bruciata nel 1597 dai corsari inglesi. Nel 1749 fu ricostruita, ma fu distrutta dal terremoto del 1926. L’attuale chiesa fu costruita nel 1933, ma fu danneggiata prima da un’esplosione durante la Seconda Guerra Mondiale, poi dalle scosse sismiche associate all’eruzione del Capelinhos e infine dal terremoto del 1998. Insomma, una chiesa con una storia sfortunata, ma graziosa da visitare, soprattutto al suo interno.

Faial: Igreja de Nossa Senhora da Conceição di Horta
Faial: Igreja de Nossa Senhora da Conceição di Horta

Da qua iniziate a tornare verso il cuore della città, fermandovi prima al piccolo Jardim da Praça da República, dall’aspetto romantico e in stile ottocentesco, nonostante risalga al 1903. Questo parco è tra i più antichi dell’isola di Faial. Durante il carnevale il parco si tinge di colori e si riempie di buffe statue in ogni angolo, rendendo piacevole la visita.

Raggiungete poi l’iconica Marina di Horta, con i suoi coloratissimi disegni realizzati a mano dai marinai, come segno di buon auspicio. Tutto ebbe inizio quando un membro di un equipaggio di una barca a vela, ancorata ad Horta, realizzò un dipinto in ricordo del suo soggiorno a Faial. Da allora, molti altri l’hanno seguito a ruota, creando un vero e proprio mosaico di colori. Negli anni si è creata persino una leggenda, che dice che le imbarcazioni che non lasciano un ricordo del loro passaggio sull’isola, andranno incontro a cattiva sorte.

La vista più bella della Marina la si ha dal Miradouro di Nossa Senhora da Conceição, raggiungibile in pochi minuti d’auto dalla città, oppure dal promontorio di Ponta da Espalamaca, proprio sopra la città di Horta.

Faial: Miradouro di Nossa Senhora da Conceição di Horta
Faial: Miradouro di Nossa Senhora da Conceição di Horta

Poco distante si trova il Forte de Santa Cruz da Horta, una fortificazione del XVI secolo. Fu costruita per funzionare insieme al Forte di Bom Jesus situato alla foce della Ribeira da Conceição e del Forte di Greta situato sul Monte Guia, a difesa dell’ingresso del porto e dell’accesso meridionale alla baia.

Fermatevi per una pausa al Peter Cafe Sport, un bar iconico per tutti i marinai e balenieri del Mondo, dove al secondo piano troverete un’esposizione di denti di balena decorati.

Terminiamo la visita della città di Horta visitando il Forte de São Sebastião e la splendida Praia do Porto Pim, una piccola spiaggia dal mare cristallino. Qui si trova anche il Museu da Fabrica da Baleia de Porto Pim, dove potete scoprire la vita dei balenieri e come lavoravano olio e farina ricavati dai cetacei, soprattutto dai capodogli. Al suo interno conserva i macchinari originali utilizzati durante la caccia alla balena, attiva sull’isola fino alla fine del XX secolo.

Da qui potete salire al Monte da Guia, un antico vulcano che ha avuto origine nel mare e che successivamente si è unito all’isola di Faial. Il nome si pensi derivi da Nossa Senhora da Guia, protettrice dei pescatori, a cui è dedicata anche la piccola Ermida de Nossa Senhora da Guia, edificata sulla collina originariamente tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. L’attuale cappella risale al 1943 ed è frutto di una ricostruzione avvenuta in seguito alle tanti scosse sismiche che danneggiarono la precedente. Poco lontano si trova il Forte di Nossa Senhora da Guia, parte del sistema difensivo dell’isola contro gli attacchi di pirati e corsari.

Dalla cima del monte potete ammirare l’interno del cratere vulcanico, in parte eroso dall’oceano che entra liberamente nella vasta caldera, nota come Caldeira do Inferno o Baía das Caldeirinhas.

I Mulini a Vento di Faial

Lungo la strada che porta all’interno dell’isola si trovano alcuni mulini a vento, che secondo noi vale la pena di visitare. Alcuni non sono niente di che, ma altri sono davvero carini. Il primo che si incontra è il Moinho Fixo de Pedra na Conceição (Espalamaca), un piccolo mulino fisso, senza pale, dal quale si gode una splendida vista su Horta.

Il successivo è il Moinho Giratório de Madeira na Conceição, dove in realtà ne troverete tre di fila, due ben tenuti e uno in rovina. Si tratta di tre mulini a vento rotanti, con la base fissa in pietra lavica e la struttura e le scale di accesso in legno dipinto di rosso. Dalla struttura dei mulini escono gli alberi a cui sono agganciate le vele (due mulini a vele grigliate e uno a vele triangolari).

L’ultimo è il Moinho Fixo de Pedra em Atafoneiro, oggi purtroppo ridotto ad un rudere immerso nella vegetazione. Vale la pena visitarlo però anche solo per la strada, sterrata, completamente immersa nella natura e dalla quale si gode una splendida vista panoramica.

Caldeira do Cabeço Gordo

La prossima tappa dell’itinerario a Faial è il luogo più iconico dell’isola e uno dei più belli, la meravigliosa Caldeira do Cabeço Gordo. Con i suoi 1.043 metri è il punto più alto dell’isola e si trova esattamente al centro di essa. Da quassù, nei giorni di bel tempo, si vedono tutte le isole del triangolo e anche l’isola di Graciosa.

Si tratta di uno stratovulcano, caratterizzato da intervalli periodici di eruzioni esplosive, le peggiori e più potenti, ed eruzioni effusive, in cui la lava scorre costantemente sul terreno. Il Complesso Vulcanico Centrale si formò circa 410.000 anni fa, per poi mutare circa 16.000 anni fa. L’ultima grande variazione è avvenuta circa 1.000 anni fa, quando il vulcano perse circa 300 metri d’altezza in seguito ad un’eruzione. Questo è stato uno degli ultimi grandi eventi esplosivi registrati nelle Azzorre.

Faial: Caldeira do Cabeço Gordo
Faial: Caldeira do Cabeço Gordo

La Caldeira, con circa 2 chilometri di diametro e 400 metri di profondità, è interamente ricoperta da ortensie azzurre e una vegetazione rigogliosa, formata da diversi alberi come cedri, ginepri e faggi, e da felci e muschi. All’interno si trova una cupola trachitica (Rocha do Altar) e un laghetto intermittente. Questa zona umida un tempo era una laguna, che si è prosciugata nel 1958 durante l’attività sismica associata all’eruzione del Capelinhos.

È possibile percorrere tutto il perimetro della caldera grazie ad un sentiero di circa 8 chilometri (PRC04 FAI). Il sentiero è molto semplice, il dislivello non è molto ed è percorribile da tutti. Importante indossare scarpe da trekking ed avventurarsi solo con bel tempo. Il sentiero inizia dalla piccola Ermida de São João situata alla fine della scalinata. È possibile prendere parte ad un’escursione guidata che vi poterà dentro alla caldera, ma tenete a disposizione l’intera giornata.

Spesso e volentieri la caldera è avvolta dalla nebbia, impedendo così ogni visuale al suo interno. Tenete monitorato il meteo, che alle Azzorre cambia rapidamente, e appena vedete sereno, fiondatevi quassù.

Ribeirinha e il Miradouro do Cabeço das Pedras Negras

Terminate la vostra giornata a Ribeirinha, un piccolo e grazioso villaggio affacciato sul mare. Qui si trova la Igreja de São Mateus, una bellissima ed esotica chiesa inaugurata nel 1934. Purtroppo però ebbe vita breve e fu distrutta dal forte terremoto del 9 Luglio 1998. Pensate che questa chiesa fu costruita in sostituzione alla precedente, del 1667, distrutta da un terremoto nel 1926. I lavori di costruzione iniziarono grazie ai contributi dei parrocchiani, in quanto i fondi statali non erano sufficienti. Oggi la chiesa è ancora in macerie circondata dalla natura, ma merita ugualmente una visita.

Percorrete poi la strada sterrata che conduce al Farol da Ponta da Ribeirinha, la cui torre originaria e gli edifici annessi sono in rovina anch’essi a causa del terremoto del 9 Luglio 1998. La costruzione del iniziò nel 1915, per essere poi inaugurato nel 1919.

Il devastante terremoto che colpì, oltre a Faial, anche Pico e Sao Jorge, ebbe origine in una faglia tettonica sottomarina, a circa 5 chilometri da Ponta da Ribeirinha e con epicentro a circa 16 chilometri a Nord-Est della città di Horta. La magnitudo fu di 5.8 della scala Richter e intensità massima di VIII della Scala Mercalli.

Infine, andate a gustarvi il tramonto dal Miradouro do Cabeço das Pedras Negras, uno dei punti panoramici più belli nel Nord dell’isola. Da lassù si può godere di una splendida vista sull’oceano e sulle isole di Pico, Sao Jorge e Graciosa e sul promontorio su cui sorge l’antico Faro di Ponta da Ribeirinha.

Mamma mucca che allatta il cucciolo
Mamma mucca che allatta il cucciolo

Giorno 2: da Cabeço do Fogo e Cabeço do Canto a Capelinhos

Miradouro da Ribeira das Cabras

Il secondo giorno dell’itinerario a Faial inizia percorrendo il Nord dell’isola, dal punto dove l’abbiamo lasciato la sera prima. La prima tappa è il piccolo e grazioso Moinho Giratório de Madeira em Salão (Caminho da Chã), costruito nella prima metà del ‘900.

Poco distante si trova il piccolo paesino di Cedros, che ospita la Igreja de Santa Bárbara. Il primo riferimento alla chiesa risale al 1594, dallo storico faialense Silveira Macedo, mentre un’iscrizione sopra il portico indica l’anno 1596 come anno di costruzione della cappella. Purtroppo però anche questa chiesa fu più volte danneggiata, prima da un incendio nel 1971 e poi dal terremoto del 1998, e in seguito ricostruita.

Proseguite lungo la strada fino a raggiungere due belvedere. Il primo è il Miradouro da Ribeira Funda, che offre una splendida vista sui terrazzamenti che si estendono fino al mare. Il secondo è il Miradouro da Ribeira das Cabras, decisamente più bello e scenografico, offre una vista straordinaria sia sull’interno dell’isola di Faial sia sulla costa, dove si trova la Fajã da Praia do Norte.

Faial: Miradouro da Ribeira das Cabras
Faial: Miradouro da Ribeira das Cabras
Vulcão do Cabeço do Fogo

La prossima tappa è il Cabeço do Fogo, un vulcano alto circa 571 metri, oggi dichiarato area protetta all’interno della Reserva Florestal Natural do Parque do Capelo. Questa zona è caratterizzata dalla presenza di vegetazione autoctona, come la foresta di Laurissilva e la macchia macaronesiana, ed è un importante luogo di nidificazione per il Colombaccio delle Azzorre.

L’ultima grande eruzione del Cabeço do Fogo fu registrata il 24 Aprile 1672, la domenica di Pasqua, e fu preceduta da una serie di eventi sismici. L’eruzione si calmò il 1 Maggio dello stesso anno, per cessare completamente a Settembre. Dopo l’eruzione vulcanica seguì una serie di terremoti che provocarono numerosi danni agli edifici dei comuni vicini.

Potete avvicinarvi alla cima tramite un breve sentiero, costantemente in salita ma molto semplice, oppure potete visitarlo insieme ad altri vulcani percorrendo il sentiero Dez Vulcões (PR06 FAI).

Faial: Cabeço do Fogo
Faial: Cabeço do Fogo
Cabeço do Canto

Poco distante si trova il Cabeço do Canto, un piccolo cono vulcanico alto 346 metri. Questo vulcano fa parte del Cabeço Verde, centro della prima eruzione storica dell’isola di Faial (1672) e di antiche colate laviche.

Vi consigliamo di salire in cima, tramite un sentiero semplice e breve (oppure potete seguire il sentiero PRC01 FAI), dalla quale si gode di una splendida vista sul vicino Capelinhos. Volendo è possibile raggiungere quest’ultimo a piedi dal vulcano.

Faial: Cabeço do Canto
Faial: Cabeço do Canto
Vulcão dos Capelinhos

La prossima tappa è, secondo noi, la più bella di tutta l’isola ed è lo splendido Vulcão dos Capelinhos, un vulcano marino nato il 27 Settembre 1957. Il nuovo vulcano eruttò per ben 13 mesi, fino al 24 Ottobre 1958, cambiando per sempre la morfologia dell’isola. Qui vi sembrerà di essere stati catapultati letteralmente su un altro pianeta. Troverete un paesaggio brullo, desolato, vulcanico, come piace a noi.

Durante la fase eruttiva si alternarono due fasi ben distinte. La prima fase fu subacquea, caratterizzata da emissioni di cenere vulcanica, con getti di oltre 1.000 metri, e vapore acqueo. La seconda invece fu all’esterno e alternava periodi esplosivi, con l’emissione di bombe vulcaniche, a periodi effusivi, con l’emissione di grandi colate laviche. L’eruzione si è evoluta prima formando una piccola isola chiamata Ilha Nova, che però affondò poco dopo all’interno del cratere. Pochi giorni dopo si formò una seconda isola, che in breve tempo fu avvolta da una colata lavica e collegata per sempre all’isola di Faial.

Oggi l’area intorno al vulcano è classificata come paesaggio protetto di alto interesse geologico e biologico, fa parte della Rete Natura 2000, è geosito del Geoparco delle Azzorre ed è stata recentemente classificata come Monumento Naturale. Potete visitare la zona percorrendo diversi sentieri.

Faial: Vulcão dos Capelinhos
Faial: Vulcão dos Capelinhos

Visitate anche il Centro de Interpretação do Vulcão dos Capelinhos, all’interno del Farol dos Capelinhos, che permette di comprendere la storia eruttiva in termini geologici, inquadrarla nella geologia della Terra e rivivere gli ultimi otto milioni di anni che hanno portato alla formazione delle isole Azzorre. È talmente ben fatto che stato persino nominato dall’European Museum Forum come miglior museo d’Europa nel 2012.

Il centro è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 dal 1 Giugno al 30 Settembre. È aperto dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00 e sabato e domenica dalle 14.00 alle 17.30 dal 1 Ottobre al 31 Maggio. Il costo del biglietto è di € 10,00 per gli adulti, € 5,00 per ragazzi dai 13 ai 17 anni e over 65.

Fajã do Varadouro e le sue Piscine Naturali

Dopo una giornata di trekking è giunta l’ora di rilassarsi un pochino. Rimontate in auto e proseguite verso la Fajã do Varadouro, con una breve sosta alla piccola Ermida de Nossa Senhora da Saúde. La cappella risale al 1720, è molto semplice, con una facciata dotata di pochi ornamenti, ma come un curioso campanile diverso dal solito.

Anche la sua posizione è insolita, con le spalle al mare e la facciata rivolta verso l’entroterra. Secondo la tradizione, questo fatto è legato ad un’immagine della Madonna apparsa in una grotta situata proprio dove oggi è rivolta la facciata della cappella. Inizialmente la cappella fu costruita di fronte al mare, ma quando vi fu portata l’immagine della Madonna prelevata dalla grotta, questa continuava a scomparire e a tornare nel luogo in cui fu ritrovata. Per far si che l’immagine rimanesse nella cappella, questa fu modificata come la si può vedere oggi.

Faial: Ermida de Nossa Senhora da Saúde
Faial: Ermida de Nossa Senhora da Saúde

Scendete poi fino al mare, dove si trovano le Piscinas Naturais do Varadouro, una delle località balneari più belle di Faial. Queste piscine naturali di acqua salata si sono formate da colate laviche che, unendosi al mare, hanno dato origine a strane formazioni rocciose che l’uomo ha poi adattato. Grazie al clima delle isole, in estate la temperatura dell’acqua è di circa 22ºC ed anche in inverno le temperature sono sempre miti.

Ponta do Morro de Castelo Branco

Ultima tappa dell’itinerario di Faial è la Ponta do Morro de Castelo Branco, una cupola vulcanica che si è formata circa trentamila anni fa in seguito ad un’eruzione vulcanica costiera, collegata all’isola da una stretta striscia di terra. Questo è uno dei due esempi di questo tipo di struttura vulcanica esistente sull’isola di Faial, l’altro è la Rocha do Altar situata all’interno della Caldeira.

Il suo nome è legato alla sua forma, che ricorda un castello, e anche al colore bianco sulle pareti. La cupola è ricoperta da piroclasti pomitici (pietra pomice) provenienti dal vulcano Caldeira, mentre la colorazione biancastra della collina deriva dalla roccia trachitica.

Potete raggiungerla comodamente in auto, oppure se avete ancora le forze, potete raggiungerla a piedi tramite un sentiero di circa 4 chilometri, il cui completamento richiede circa 1 ora e mezza (PRC05 FAI).

Faial: Ponta do Morro de Castelo Branco
Faial: Ponta do Morro de Castelo Branco

Cosa fare a Faial

L’isola di Faial è famosa per la sua natura rigogliosa e selvaggia e, di conseguenza, per i suoi meravigliosi trekking, più o meno impegnativi. Il più bello e conosciuto è il trekking della Caldeira (PRC04 FAI), facile e davvero molto bello, ma vi consigliamo di fare anche il trekking di Cabeço do Canto (PRC01 FAI) e il trekking Dez Vulcões (PR06 FAI), abbastanza impegnativo ma che offre viste impareggiabili.

Tra le altre attività che si possono fare a Faial c’è lo snorkeling nelle acque cristalline di Faial oppure, noi lo consigliamo se avete già un minimo di esperienza, potete fare un’immersione nelle acque di Faial. Ovviamente immancabili anche a Faial sono i Whale Watching tour alla ricerca di balene, orche e delfini. Nel Nord dell’isola potete anche prendere parte ad un’escursione a cavallo, che vi poterà alla scoperta degli scorci più belli.

Praia da Faja
Praia da Faja

Se avete poco tempo a disposizione da dedicare a Faial, o se desiderate visitare anche un’altra isola vicina, vi consigliamo di prendere parte a dei tour organizzati che vi faranno risparmiare tempo e vi faranno scoprire gli angoli più belli:

Praia do Almoxarife
Praia do Almoxarife

Come arrivare a Faial

Come per le altre isole delle Azzorre, anche per raggiungere Faial è necessario spostarsi in aereo o in traghetto dalle isole vicine. L’aeroporto e il porto sono abbastanza vicini tra loro e si trovano entrambi nella zona di Horta.

I voli interni sono gestiti dalla Azores Airline e solitamente sono operati con piccoli aerei bimotore. Potete raggiungere Faial solamente volando dalle due isole principali, ovvero Sao Miguel e Terceira. Solitamente i voli sono brevi, abbastanza puntuali ed economici.

Se invece vi trovate già nel gruppo centrale, potete spostarvi in traghetto, sicuramente più economico rispetto all’aereo. Inoltre alcuni traghetti permettono di trasportare l’auto, facendovi evitare di noleggiarne una su ogni isola e risparmiare un po’ sul costo del noleggio. Gli spostamenti in traghetto sono gestiti dalla compagnia Atlanticoline e i biglietti sono acquistabili 1 mese prima dalla partenza. I collegamenti in traghetto da/per Terceira e Graciosa sono stagionali, pertanto in inverno non sono operativi, mentre da/per Pico e Sao Jorge sono attivi durante tutto l’anno.

Per spostarvi sull’isola vi consigliamo di noleggiare l’auto. Noi usiamo spesso DiscoverCars, il quale paragona diverse compagnie di noleggio auto e vi proporrà le soluzioni più vantaggiose.

Faial: Street Art di Horta
Faial: Street Art di Horta

Dove e cosa mangiare a Faial

Uno dei piatti tipici di Faial, ma che troverete comunque anche su altre isole dell’arcipelago, è il polpo al tegame cotto nel vino. Sull’isola vanno molto forti i piatti di mare, come il brodo di pesce e la caldeirada (pesce in guazzetto).

Ovviamente non mancano anche i piatti a base di carne, come la morcela e la linguiça, una specie di salsiccia. Molto buona anche la molha de carne, una specie di ragù speziato con pepe, cumino e cannella.

Sicuramente da provare il Peter Cafè Sport, un’istituzione di Horta, dove potete semplicemente bere qualcosa (provate l’ottimo Gin do Mar) oppure assaggiare qualche piatto a base di carne o pesce. Ovviamente i prezzi sono leggermente più alti, ma ne vale la pena. Sempre a Horta, molto buono il rapporto qualità-prezzo del Cafè Volga, situato sul lungomare. Qui troverete piatti del giorno a € 6/7,00.

Dove dormire a Faial

Uno dei luoghi più particolari dove dormire a Faial è senza dubbio l’Azul Singular, un piccolo glamping realizzato all’interno di un terreno con diversi tipi di palme, felci selvatiche, fiori e cespugli.

Questo piccolo campeggio ha a disposizione delle classiche cabanas realizzate completamente in legno e tela e delle meravigliose yurte. Noi abbiamo dormito in queste ultime e ci siamo trovati benissimo. Le yurte sono collocate su una piattaforma di legno rialzata e sono molto ampie e spaziose. All’interno si ha una grande camera dotata di letto matrimoniale, comodini, armadietti, stufa a legna, cassetta per la sicurezza e tavolo. Al centro c’è una splendida finestra panoramica in vetro, dalla quale ammirare le stelle comodamente sdraiati nel letto.

All’esterno della tenda c’è un ampio terrazzo dove si trovano dei tavolini con sedie e una cucina con tutto il necessario. Qui vi verrà lasciata la colazione ogni mattina. La colazione comprende frutta fresca, pane fresco, formaggio locale, latte, tè, caffè, succo di frutta, cereali, dolci e affettato. Dall’altro lato si trovano due tende, una con la doccia e una con i servizi igienici. Troverete tutto il necessario, come accappatoi e asciugamani, ciabatte, asciugacapelli e kit di cortesia. L’acqua calda viene riscaldata da un sistema a legna ecologico.

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