La Slovenia è una piccola perla europea tutta da scoprire, incastonata tra le Alpi, il Mediterraneo e il Carso. Non a caso è considerata il polmone verde dell’Europa, custodisce una delle maggiori biodiversità al Mondo ed è il primo Paese al Mondo ad essere stato dichiarato destinazione verde secondo gli standard dell’organizzazione Green Destinations. Per noi che abbiamo a cuore l’ambiente e che ci battiamo per sensibilizzare le persone e orientarle verso un turismo sostenibile, la Slovenia è stata una bellissima scoperta. Avendola quasi vicino a casa, ne approfittiamo spesso per concederci qualche giorno di relax in mezzo al verde.
In questo articolo vogliamo darvi qualche informazione e qualche dritta per organizzare un weekend lungo fuori porta, raccontandovi cosa vedere in Slovenia in 4 giorni, come raggiungerla e qualche curiosità.
- Slovenia: tra natura, storia e tradizioni
- Turismo sostenibile in Slovenia
- Cosa vedere in Slovenia
- Come arrivare in Slovenia
- Curiosità sulla Slovenia
Cosa vedere in Slovenia: itinerario di 4 giorni
Slovenia: tra natura, storia e tradizioni
Una delle cose più autentiche della Slovenia è il loro attaccamento alle tradizioni e la loro voglia di farle scoprire al Mondo e ai turisti che la visitano. A seconda della zona che si visita, le tradizioni da scoprire non mancano. Avrete modo di toccarle con mano, osservando come vivevano le famiglie contadine negli anni passati. Imparerete tutto sull’attività vinicola e a cucinare alcuni dei piatti tipici sloveni o a lavorare il lino, tipico della zona della Bela Krajina.
La Slovenia è vasta poco più di 20 mila chilometri quadrati e pensare che un territorio così piccolo possa racchiudere scenari che spaziano dal mare alla montagna, dalle colline a laghetti glaciali, ti lascia senza parole. Eppure è proprio così! La Slovenia vanta ben 47 chilometri di costa dove è possibile rilassarsi tra un bagno e una passeggiata. Forse il mare sloveno è meno conosciuto del vicino mare croato, ma vi possiamo assicurare che non ha nulla da invidiare a quest’ultimo. E se ve lo diciamo noi che non amiamo particolarmente il mare, potete crederci! Lungo la costa trovate Pirano, una bellissima città medievale, e le vicine saline di Pirano, risalenti all’804. Queste racchiudono anche le saline di Strugnano e le più estese saline di Sicciole.
Uno dei paesaggi più belli della Slovenia è il Carso, che si estende dall’Italia alla Croazia, un terreno calcareo che ricopre circa il 43% del territorio sloveno e che, grazie all’erosione dell’acqua, ha creato un vero e proprio mondo sotterraneo. In Slovenia ogni anno vengono scoperte nuove grotte proprio in questa zona e fino ad ora ne sono state scoperte più di 10.000. Di queste solamente una ventina è visitabile ad oggi e le più famose sono le grotte comprese nel Parco delle Grotte di Postumia, quelle di San Canziano, quelle di Vilenica e quelle di Križna. Nel cuore del territorio carsico, si possono ammirare i meravigliosi cavalli bianchi, lipizzani, originari di Lipica da cui traggono il nome.
Sposandosi verso Est si trova la bellissima regione della Bela Krajina, una regione storica e che mantiene ancora intatte molte delle sue tradizioni, caratterizzata da un susseguirsi di vigneti e colline verdeggianti. Sempre in zona si trovano anche il Parco Naturale di Lahinja, dove sono state ritrovate alcune case e insediamenti preistorici risalenti all’età della pietra, all’età del bronzo e all’età del ferro, la sorgente del fiume Krupa e Novo Mesto.
Spostandosi verso Nord invece si va verso i meravigliosi paesaggi montani sloveni, dove si trovano diversi parchi nazionali. Tra questi ci sono il Parco Nazionale del Triglav, uno tra i parchi più grandi d’Europa, che prende il nome dall’omonimo monte (Monte Tricorno, in sloveno Triglav), e le meravigliose Alpi Giulie. Sempre in questa zona si trovano il bellissimo e fiabesco Lago di Bled e il meno famoso Lago di Bohinj, la Valle dell’Isonzo che prende il nome dall’omonimo fiume, la Valle della Sava dove si trova il paese di Kranjska Gora, dove si svolge ogni anno la coppa del Mondo di sci alpino.
Turismo sostenibile in Slovenia
Amiamo la Slovenia anche per il suo essere una destinazione verde e sostenibile, attenta a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare i turisti che hanno intenzione di visitarla. La Slovenia infatti è il primo Paese al Mondo ad essere stato dichiarato destinazione verde dalla Green Destinations. Ha inoltre aderito al progetto europeo Natura 2000, grazie al quale circa il 37% del territorio sloveno è stato dichiarato protetto. Fanno parte di questa rete, ad esempio, le due riserve forestali Pragozd Krokar e Snežnik-Ždrolce, due foreste di faggio ben conservate e dove l’uomo non è ancora intervenuto.
Nel 2017 il National Geographic l’ha premiata con il World Legacy Award, un premio assegnato alle destinazioni che incoraggiano il turismo sostenibile. In particolar modo l’Ente del Turismo sloveno è stato premiato per il loro Green Scheme, uno schema che fornisce linee guida e strumenti per monitorare il progresso in ambito della sostenibilità, per i loro continui sforzi per un turismo basato sul beneficio delle comunità locali, sulla protezione del patrimonio culturale e della natura, tra cui la rivitalizzazione delle aree rurali e la creazione di autentiche esperienze di viaggio per i visitatori.
La Slovenia è al terzo posto in Europa, dopo la Finlandia, per la quantità di boschi sul proprio territorio, che ricoprono circa il 60%, e in continuo aumento grazie ad un progetto portato avanti dal governo sloveno che si impegna a piantare, ogni anno, oltre un milione di nuovi alberi su tutto il territorio. In questi boschi vivono circa 600 orsi bruni, una delle più grandi popolazioni in Europa. In tutto il territorio sloveno vivono oltre 20.000 specie di animali.
La capitale slovena, Lubiana, ha ricevuto il titolo di Capitale Verde Europea nel 2016 ed è stata premiata come una delle destinazioni che incoraggiano il turismo eco-sostenibile, grazie ad una serie di interventi messi in atto per ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale. Uno tra i tanti riguarda la raccolta differenziata: sono stati introdotti dei contenitori per la raccolta differenziata che funzionano a peso. Ogni residente possiede una tessera con il proprio codice e più rifiuti differenzia, più basse saranno le tasse da pagare. Lubiana è anche una delle più verdi in Europa.
Cosa vedere in Slovenia
La Slovenia, seppur sia una regione molto piccola, è ricca di luoghi da visitare e da scoprire in ogni angolo e non basta una vita per conoscerla bene. Come prima volta potete dedicare il vostro weekend lungo alla scoperta della parte occidentale della Slovenia, dove sono concentrate alcune delle zone più famose. Di seguito trovate una breve descrizione di uno degli itinerari che abbiamo fatto, mentre approfondiremo i vari luoghi con articoli più specifici.
Il primo giorno lo potete dedicare alla scoperta del meraviglioso Carso e delle sue meravigliose grotte. Potete iniziare il vostro itinerario dalle Grotte di San Canziano (Škocjan), incluse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, sono una straordinaria opera naturale creata dal fiume Reka. Le Grotte di San Canziano sono un susseguirsi di tunnel e stanze, ben 11, collegate tra di loro grazia a doline e ponti naturali. Al loro interno si possono ammirare stalattiti e stalagmiti di diverse forme e dimensioni, il fiume Reka che scorre indisturbato lungo un percorso sotterraneo e diverse cascate e rapide che rimbombano nelle grotte.
Queste grotte costituiscono un patrimonio naturale e culturale unico nel loro genere e al loro interno, così come all’interno della vicina grotta di Tominčeva, sono stati ritrovati anche alcuni reperti archeologici. All’interno delle grotte la temperatura media si aggira intorno agli 8 gradi durante tutto l’anno, con un tasso di umidità elevatissimo, perciò vi consigliamo di portare una felpa anche in estate e un buon k-way.
È possibile visitare le Grotte di San Canziano anche in giornata grazie al nuovo collegamento ferroviario in partenza da Trieste. Tutto quello che dovrete fare è prendere il treno in partenza alle 9.01 per arrivare a Divača alle 10.05. Da qui potete poi prendere la navetta per le grotte.
Poco distante dalle Grotte di San Canziano si trova la Grotta di Vilenica, la prima grotta in Europa ad essere stata attrezzata per le visite turistiche, il cui nome in sloveno significa grotta delle fate. Un tempo infatti gli abitanti del luogo pensavano che la grotta fosse abitata dalle fate ed è per questo che le hanno dato il nome di Vilenica (vile significa fata). Fino alla metà del XIX secolo questa grotta era considerata la più bella e grande grotta del Carso, sostituita poi da Postumia. La grotta è lunga 1,3 chilometri e il percorso visitabile è solamente di 450 metri. La visita guidata dura circa 1 ora ed è organizzata dal 1 Aprile al 31 Ottobre alle 15.00 e 17.00 di Domenica e durante i giorni festivi.
Allontanatevi dalla strada principale e fate una deviazione per l’Abisso del Pivka e la Grotta Nera, le ultime due grotte lungo il percorso sotterraneo del fiume Pivka, prima che questo scompaia nel terreno per poi riapparire nel Cavernone di Planina. L’Abisso del Pivka è una grotta lunga 5 chilometri, di cui sono aperti alle visite solamente 2 chilometri, e per accedervi bisogna scendere attraverso una conca di sprofondamento e percorrere 317 scalini, fino ad arrivare a 65 metri di profondità. La Grotta Nera è lunga 3,3 chilometri e prende il nome dalle bellissime formazioni calcaree di colore scure. Questa grotta è collegata alle Grotte di Postumia.
La visita guidata dell’Abisso del Pivka e della Grotta Nera dura circa un’ora e mezza e le visite classiche delle grotte sono organizzate nei mesi di Giugno e Agosto, due volte al giorno. La visita è un po’ più impegnativa rispetto alle altre grotte, ma vi consigliamo davvero di non perdervela! L’ingresso all’Abisso del Pivka dista cinque chilometri dalle Grotte di Postumia.
Il Parco delle Grotte di Postumia dista circa 49 chilometri da Lubiana e comprende le bellissime Grotte di Postumia, l’Abisso del Pivka e la Grotta Nera, la Grotta di Otok, il Castello di Predjama e le sue Grotte Nascoste, la Casa di Modrijan e la Expo grotte carso, la mostra più grande al mondo sul carso e sulle Grotte di Postumia.
Le Grotte di Postumia, le grotte più visitate in Europa e le più estese del Carso, sono un susseguirsi di caverne e gallerie che si estende per quasi 21 chilometri. Al loro interno si trovano stallatiti e stalagmiti, createsi in migliaia e migliaia di anni, dalle varie e più disparate forme. Il percorso turistico comprende 4 chilometri andata e ritorno a bordo di un trenino, attivo da 140 anni, e 1 chilometro di percorso pedonale e la visita dura circa un’ora e mezza. È possibile visitare anche alcune aree più remote e particolarmente ostili aggregandosi a dei piccoli gruppi ed equipaggiandosi con torce, elmetto, tuta e buoni scarponi.
All’interno delle grotte la temperatura media si aggira intorno agli 8 gradi, aumentando leggermente in estate e diminuendo leggermente in inverno. Vi consigliamo comunque di portarvi dietro una felpa anche in estate e un buon k-way. All’interno delle grotte è custodito anche un vivaio dove poter ammirare il Proteo, una piccola creatura simile ad un piccolo drago e l’unico vertebrato europeo che è in grado di vivere esclusivamente nel mondo sotterraneo. Si pensa che il Proteo possa vivere fino a 100 anni.
È possibile visitare le Grotte di Postumia anche in giornata grazie al nuovo collegamento ferroviario in partenza da Trieste. La fermata per le grotte è Postojna e vi basterà prendere il treno in partenza da Trieste alle 9.01 per arrivare a Postojna alle 10.38.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Grotte di Postumia (Slovenia): curiosità e informazioni per la visita.
Vicino alle Grotte di Postumia si trova il Castello di Predjama, il più grande castello al Mondo costruito in una grotta. Il castello è stato costruito oltre 800 anni fa e da allora domina il paesaggio circostante, incastonato in una parete rocciosa alta 123 metri. Dal castello, attraverso gallerie sotterranee segrete, è possibile entrare nella grotta sottostante lunga ben 14 chilometri, la seconda grotta più lunga della Slovenia. All’interno della grotta sono stati ritrovati reperti archeologici risalenti all’età della pietra e altri risalenti all’epoca romana.
È possibile visitare il castello ogni giorno dell’anno e la grotta solamente da Maggio a Settembre, mentre nel periodo invernale offre riparo ai pipistrelli e durante il loro letargo la grotta resta chiusa al pubblico in modo da non disturbarli. Il tratto aperto al pubblico è lungo 700 metri e comprende le sale più semplici e facilmente raggiungibili, mentre per i più avventurieri è possibile prendere parte ad un tour guidato nelle aree più remote della grotta. Durante i mesi di Luglio e Agosto è possibile usufruire del servizio navetta che collega il castello alle Grotte di Postumia e la corsa dura circa 20 minuti.
Dopodiché non perdetevi la visita alle Grotte di Krizna, lunghe circa 8,3 chilometri, il cui deriva dalla chiesa di St. Croce (cerkev sv. Križa) situata nelle immediate vicinanze. Le grotte vennero scoperte per la prima volta nel 1832 e al loro interno sono state ritrovate incisioni risalenti al XVI secolo. Queste grotte secondo noi sono tra le più belle della Slovenia e non solo, forse anche più belle rispetto alle più famose! Sono grotte lasciate così come sono, selvagge, naturali e senza passerelle e illuminazione per i turisti. Quello che le rende uniche e meravigliose sono una serie di laghi sotterranei, situati al loro interno, di colore verde smeraldo e che creano un gioco di luce e riflessi meraviglioso. Ci sono diverse visite guidate all’interno della grotta e potete prendere parte a quella che più fa al caso vostro.
Terminata la visita al fantastico mondo sotterraneo della Slovenia, potete raggiungere la sua capitale, Lubiana, la più grande città della Slovenia, dove dormirete e passerete il secondo giorno. La città è divisa in due dal fiume Ljubljanica, che separa la parte vecchia e dalla parte moderna, ed è davvero molto graziosa da visitare a piedi. Perdetevi lungo le viette della città vecchia e nella zona pedonale, caratterizzata da edifici in stile barocco, dove si trovano la Cattedrale di San Nicola e la Fontana dei fiumi Carniolani. Lungo il fiume si trovano tutti i bar all’aperto e i locali più noti della città, mentre più distante si trova il Parco Tivoli, il più vasto della città.
Per passare da una parte all’altra del fiume ci sono una serie di ponti uno più bello dell’altro, ma forse il più conosciuto e il simbolo della città è il Ponte dei Draghi, con ben 4 dragoni alati che lo proteggono e uno dei primi ponti in cemento armato ad essere stati costruiti. Un altro bel ponte da visitare è il Triplice Ponte, che collega la piazza principale (Prešernov trg, dove si trova la bellissima chiesa francescana Frančiškanska cerkev) con il centro storico, il Ponte dei Macellai, le cui ringhiere sono adornate da migliaia di lucchetti dell’amore.
Lubiana ospita anche molti musei, tra cui il Museo Nazionale della Slovenia, a carattere storico, e il Museo d’Arte Moderna, che espone dipinti e sculture dell’arte slovena del XX secolo. Lubiana è protetta da un bellissimo castello medievale situato in cima alla collina Grajska Planota, che può essere raggiunto a piedi o in funicolare e da cui si gode di una meravigliosa vista su tutta la città.
Tutto intorno alla capitale si trova la palude di Lubiana, dove sono stati scoperti 9 insediamenti palafitticoli. Il reperto più importante che è stato ritrovato in questa palude è una ruota risalente a circa 5.200 anni fa, considerata la più antica ruota di legno con asse del Mondo. I reperti palafitticoli si possono ammirare in diversi musei. Prendetevi almeno un paio d’ore per girovagare nei dintorni della palude, andare in bicicletta fino alla Chiesa di San Michele a Črna, alla Iški Vintgar e al Lago di Podpeč, un piccolo lago profondo 51 metri e alimentato da 7 fonti carsiche che sorgono sotto la foresta circostante, e approfittatene per rilassarvi immersi nella natura.
Nelle vicinanze della gola di Iski si trova l’ospedale partigiano, uno dei primi della Slovenia, attivo da Aprile 1942 fino al 1966 quando fu ristrutturato, mentre dal lago si può raggiungere la piccola Chiesa di S. Anna, costruita nel XVI secolo.
Il terzo giorno dirigetevi verso Nord. Poco distante dalla capitale slovena si trova Škofja Loka, uno dei centri medievali meglio conservati in Slovenia e grazioso da visitare a piedi. Il Castello di Škofja Loka domina il piccolo centro. Il castello, originariamente costruito per ordine della diocesi di Frisinga nel 1202, andò quasi completamente distrutto durante il terremoto del 1511 e ricostruito in seguito. Al suo interno è ospitato un museo che espone collezioni che spaziano dalla storia alla cultura e alla storia naturale, mentre all’interno del parco del castello si può visitare una casa contadina ben conservata.
Il centro storico del piccolo paese ruota intorno a due piazze parallele e collegate tra loro con strette viuzze, la Mestni trg, dove risiedevano i mercanti, e la Spodnji trg, dove risiedevano i cittadini più poveri. Carini da visitare anche la Chiesa di S. Giacomo, ricostruita anch’essa dopo il terremoto, e il Monastero dei Cappuccini, risalente al 1707 e collegato al centro storico dal Ponte dei Cappuccini (Kapucinski most) che passa sopra la Selška Sora. Poco distante si trovano il Castello di Puštal, costruito nel 1220 e che ospita una graziosa cappella contenente un affresco di Giulio Quaglia raffigurante la Deposizione dalla Croce del 1706, una delle opere d’arte più preziose della città, e il Castello di Stara Loka, un tempo circondato da un fossato.
Proseguite poi verso il bellissimo e pittoresco Lago di Bled, l’attrazione più turistica e conosciuta della Slovenia, un lago di origine glaciale situato in una conca scavata dal ghiacciaio di Bohinj e situato nei pressi della città di Bled. Noi vi consigliamo di arrivare verso l’ora di pranzo, di percorrere a piedi il sentiero di circa 6 chilometri che gira intorno al lago e di fermarvi per un pic-nic lungo le sue sponde. In alternativa potete prendere una delle imbarcazioni tipiche in legno (pletna) che vi porteranno alla scoperta del lago e del suo isolotto, l’unica isola della Slovenia, che si gira in pochi minuti e dove si trova la piccola Chiesa di S. Maria Assunta, raggiungibile grazie a 99 scalini.
Su una sponda del lago e sopra una rupe altra circa 130 metri si erge il Castello di Bled, il monumento più antico della Slovenia costruito intorno all’anno 1011, da dove si gode di una meravigliosa vista sull’Isola di Bled, Bled e sull’area della Gorenjska. È possibile visitare il castello (8€) al suo interno, dove si trovano esposizioni che mostrano lo sviluppo storico di Bled, la sua cultura e le sue tradizioni, una piccola stamperia dotata di torchio ligneo, una cantina che racconta la storia enologica del paese, la Galleria delle Erbe e una cappella gotica.
Circa 4 chilometri da Bled, nelle immediate vicinanze del villaggio di Gorje, si trova la Gola di Vintgar, inserita nel patrimonio naturale della Slovenia grazie alla sua bellezza. Questa gola è lunga 1,6 chilometri e si snoda lungo un percorso scavato tra le pareti dei monti Hom e Boršt dal torrente Radovna, che forma anche delle bellissime cascate, come quella di Šum alta 13 metri. A Vintgar si trovano anche il ponte di pietra ad arco singolo della ferrovia di Bohinj, costruita nel 1906, che attraversa la gola e la diga da dove l’acqua si dirige verso la piccola centrale idroelettrica di Vintgar sotto la cascata.
Se vi avanza tempo potete visitare anche il Lago di Bohinj, situato a 25 chilometri da Bled, meno conosciuto del Lago di Bled ma altrettanto bello ed apprezzato dai locali. Per visitarlo dovete arrivare a Ribčev Laz, villaggio situato proprio all’ingresso del lago. Potete percorrere il sentiero che gira intorno al lago lungo circa 5 chilometri e fattibile in poco più di un’ora. Dal lago potete raggiungere anche le cascate Slap Savica, incastonate in un piccolo canyon.
L’ultimo giorno vi consigliamo di passarlo nella zona della Kranjska Gora, situata tra le Alpi Giulie e le Caravanche, e dell’omonimo paesino che vi consigliamo di visitare. Questa sarà una giornata dedicata interamente alla natura e alla scoperta delle bellezze naturali che la Slovenia nasconde. Potete visitare le meravigliose Cascate di Martuljek, 3 salti lungo una parete di 110 metri d’altezza, e la Cascata Peričnik, composta da due salti di 52 e 16 metri. Entrambe le cascate sono spettacolari durante il periodo invernale, quando ghiacciano completamente! Da Tamar si possono raggiungere altre due cascate, un po’ meno belle delle prime due ma altrettanto carine da visitare: la Cascata Nadiža e la Cascata Črne Vode entrambe raggiungibili con due percorsi facili e brevi (circa 20 minuti ciascuno).
Fate un salto anche alla Ruska Kapelica, una cappella russa costruita tra il 1916 e il 1917 dai prigionieri russi durante la Prima Guerra Mondiale. Nelle vicinanze sono sepolti trecento caduti russi, colpiti da una slavina nel corso della guerra. Andando verso Vršič si trova una delle più belle opere d’arte create dalla natura. Parliamo dell’immagine pietrificata di una giovane ragazza chiamata Ajdovska Deklica. La leggenda narra che questa creatura mitologica chiese al figlio di un cacciatore di uccidere il favoloso Auricorno, ma le altre donne dei monti vicini, scoperta questa inaudita richiesta, si infuriarono a tal punto da trasformare la malcapitata ragazza in roccia.
Se avete tempo a sufficienza prima di rientrare potete raggiungere la cima del Monte Forno, alto 1.508 metri, che si trova sul confine tra Slovenia, Italia e Austria. Dall’alto si ha una bellissima vista sulle Alpi Giulie, sulle Alpi del Gail, sulle Alpi della Gurktal, sugli Alti e i Bassi Tauri e su una parte delle Caravanche occidentali.
Come arrivare in Slovenia
Il modo più veloce per raggiungere la Slovenia è l’aereo, arrivando all’aeroporto di Lubiana, ma spesso non corrisponde al modo più economico. Dall’Italia sono diverse le compagnia aeree che volano verso la Slovenia, tra cui Alitalia, KLM, Lufthansa, Air Serbia e LOT, e fanno bene o male tutte uno o più scali.
Per i viaggiatori in partenza dal Nord Italia il modo più comodo e spesso più economico per arrivare in Slovenia è l’auto. Il confine con la Slovenia è comodamente raggiungibile in circa 6 ore per chi parte ad esempio da Torino o 4 ore e mezza per chi parte da Milano e così via e una volta sul posto avrete la vostra macchina per spostarvi dove e come meglio credete.
Ricordate che per poter percorrere l’autostrada slovena dovrete acquistare la nuova E-Vinjeta, ovvero la vignetta elettronica che sostituisce quella adesiva. I controlli saranno eseguiti tramite le telecamere presenti sull’autostrada slovena, perciò ricordatevi di acquistarla. Potete acquistarla online scegliendo la durata e inserendo la data di inizio validità, la targa e il paese di immatricolazione. In alternativa potete acquistarla a Trieste nel bar situato poco prima del valico di confine, nei distributori di benzina o nei negozi Kompas. La vignetta per auto e camper costa € 15,00 (7 giorni), € 30,00 (30 giorni), €60,00 (6 mesi) e € 110,00 (annuale). Per le moto costa € 7,50 (7 giorni), € 15,00 (30 giorni), € 30,00 (6 mesi) e € 55,00 (annuale). Evitate di fare i furbi perché in Slovenia è severamente vietato percorrere le autostrade senza la vignetta e le multe vanno dalle 300 alle 800€.
Per guidare in Slovenia bisogna osservare i seguenti limiti di velocità:
- 50 km/h nei centri abitati
- 90 km/h sulle strade regionali
- 110 km/h sulle superstrade
- 130 km/h in autostrada
In alternativa si può raggiungere la Slovenia comodamente in autobus, con Flixbus, da Venezia e Trieste.
Da Settembre 2018 è inoltre possibile raggiungere la Slovenia in treno, grazie ad una collaborazione tra le ferrovie slovene e Trenitalia. Il nuovo collegamento ferroviario connette le due principali città del Friuli Venezia Giulia, Udine e Trieste, alla capitale slovena Lubiana, effettuando diverse tappe intermedie. Da Trieste partono 2 treni al giorno, uno alle 9.01 e uno alle 19.09 e il prezzo del biglietto è di € 8,00 mentre da Udine costa € 15,60. Per orari e biglietti si può consultare il sito delle ferrovie slovene.
Curiosità sulla Slovenia
Nella città di Maribor cresce la vite più antica del Mondo, risalente a più di 400 anni fa. Questa vite produce ancora oggi ben 25 litri di vino. Pensate che questa pianta è l’unica ad avere un proprio museo, la Casa della Vecchia Vite, e diverse manifestazioni culturali in suo onore. In tutta la Slovenia le viti occupano ben 216 chilometri quadrati. Si è stimato che in Slovenia c’è una cantina vinicola ogni 70 abitanti e gli sloveni sono i sesti maggiori consumatori di vino pro capite.
Oltre alla produzione del vino, in Slovenia si lavora molto con l’apicoltura con circa 90.000 apicoltori sparsi su tutto il territorio.
La zona introno a Zalec, situata a Nord Est di Lubiana, è nota per le piantagioni di luppolo. Qui si trova la Pivska Fontana, ovvero la prima fontana pubblica di birra in Europa che distribuisce birra ai passanti grazie ai suoi 5 rubinetti. Insomma noi abbiamo le casettine dell’acqua e loro le casettine della birra! Per attivarla dovrete munirvi di un boccale dotato di microchip, acquistabile in loco al prezzo di 6€.
Il Monte Triglav è il monte più alto della Slovenia, con i suoi 2864 metri. Si dice che uno sloveno non può considerarsi tale se almeno una volta nella vita non ne scala la cima. Per onorarne l’importanza, lo stemma sulla bandiera slovena raffigura proprio il monte Triglav, attraversato da due linee blu raffiguranti il mare ed i fiumi e tre stelle che ricordano i Conti di Celje.
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