La Transilvania è una regione situata nella parte occidentale e centrale della Romania, nota forse per essere la patria del vampiro più famoso al Mondo: il Conte Dracula. In realtà la Transilvania è molto di più di una semplice leggenda, racchiude alcune tra le più belle zone della Romania ed è una piccola perla europea tutta da scoprire. Siamo sempre stati attratti da questa zona dell’Europa, prima di partire ci siamo documentati tantissimo su cosa vedere in Transilvania e, dopo averla visitata, possiamo dire che per noi è una tra le zone europee più belle (dopo, ovviamente, il nostro amato Artico!).
In questo articolo vogliamo darvi un po’ di informazioni utili per organizzare un viaggio in Transilvania e vi elenchiamo quali sono le tappe che non devono assolutamente mancare nel vostro itinerario, partendo dalla storia e da qualche curiosità.
- Un po’ di storia!
- Cosa vedere in Transilvania
- Come arrivare in Transilvania
- Come spostarsi in Transilvania
- Dove dormire in Transilvania
- Informazioni utili: pagamenti e elettricità
Cosa vedere in Transilvania (Romania): il paese del Conte Dracula!
Un po’ di storia!
Anticamente la Transilvania era il cuore politico del regno dei Daci. Insieme alla Dacia, Traiano la incluse nell’Impero di Roma dall’inizio del II secolo fino alla metà del III secolo. I Romani sfruttarono le miniere d’oro presenti nella zona, costruendo strade d’accesso e forti per proteggerle. Nel corso degli anni e nell’epoca delle grandi migrazioni, in Transilvania arrivarono persone provenienti dalla Gallia, dalla Macedonia, dalla Siria, dalla Tracia e da altre provincie romane, stabilendosi attivamente nella nuova provincia e facendo sviluppare economicamente città come Napoca (la moderna Cluj-Napoca) e Apulum (oggi conosciuta come Alba Iulia). Successivamente la regione passò sotto il controllo dell’Impero degli Unni, sotto la guida di Attila. Più tardi invece passò sotto il controllo del primo Regno dei Bulgari.
La svolta ci fu nel X secolo quando la Transilvania passò sotto il regno di Stefano I d’Ungheria. Egli, nel 1003, impose la cristianizzazione nel segno del Papa di Roma. Durante il secolo successivo, l’XI, iniziarono a formarsi nuovi gruppi etnici. Tra questi c’erano i Sassoni (tedeschi e fiamminghi), divisi in 4 comunità, e gli Székely nella Transilvania orientale. Re Andrea II d’Ungheria lasciò molta libertà a queste comunità e chiamò inoltre i Cavalieri dell’Ordine Teutonico a stabilirsi in alcune zone di frontiera per proteggere il territorio dalle invasioni dei Cumani e dei Mongoli. A tal proposito vennero costruite alcune tra le più belle fortezze della Transilvania, tutt’oggi visitabili e in buono stato di conservazione. I Sassoni si rivelarono il raggruppamento etnico più attivo e culturalmente più sviluppato di tutta la Transilvania.
Nel XIII secolo, soprattutto verso la seconda metà, tutta la Transilvania era completamente amministrata dal voivoda, un capo politico-militare con ampi poteri e titolo personale dei principi di Moldavia e Valacchia. Nel XV secolo il sistema politico si basò sulla “Unio Trium Natiorum” (Unione delle Tre Nazioni), gli Székely, i Sassoni e i Magiari, che rappresentavano la nobiltà feudale ungherese. Si palesò subito la necessità di difendere il territorio contro i Turchi che avanzavano dal Sud e contro eventuali insurrezioni dei valacchi. Proprio in questo periodo emerse una figura importante nella storia della Transilvania, Janos Hunyadi. Janos ottenne prima il grado di capitano della fortezza di Nándorfehérvár (Belgrado) e del voivodato di Transilvania. In seguito, nel 1448, ottenne il titolo di Principe di Transilvania datogli dal Papa e dal re d’Ungheria.
La sconfitta degli ungheresi a Mohács (1526) per opera degli Ottomanni, portò all’Impero ottomano il controllo sull’Ungheria meridionale, come base per gli attacchi verso l’Europa centro-orientale. La Transilvania nel 1541 diventò uno Stato vassallo turco. Nel mentre la riforma fece nascere alcuni dissidi religiosi interni e nel 1568 venne sancita la libertà di culto grazie all’editto di Torda. All’inizio del XVII secolo in Transilvania iniziò un periodo di guerre continue causate dalla crisi dell’Impero turco e di quello asburgico, a cui si sommò la spinta espansiva dei principi di Valacchia e dei re ungheresi. La sconfitta definitiva turca arrivò nella battaglia di Vienna (1683) che sancì il progressivo ritorno della Transilvania sotto il controllo asburgico. Questo tolse alla Transilvania l’indipendenza facendola diventare una provincia ungherese e forzandone il passaggio al cattolicesimo.
Nel XVIII Giuseppe II abolì i privilegi delle Tre Nazioni e fece sostituire i principi transilvani dai governatori austriaci. Tra il 1781 e il 1782 Giuseppe II emise la Patente di Tolleranza seguita dall’Editto di Tolleranza. Questa garantì a protestanti ed ortodossi i pieni diritti civili ed agli ebrei la libertà di professione. Nel 1791, Leopoldo II fece istituire la Legge X, che stabilì lo status dell’Ungheria come regno indipendente governato da un solo re in accordo alle leggi locali. La Legge X divenne successivamente la legge di base per tutte le riforme statali che interessarono l’Ungheria dal 1825 al 1849.
Il XIX secolo fu un secolo di rivoluzioni tra romeni e magiari. Nelle rivoluzioni del 1848, i primi restarono fedeli all’imperatore combattendo insieme al suo esercito contro le armate degli insorti magiari e vennero premiati con l’abolizione della servitù e la concessione della pari cittadinanza. Ma nel 1867, sotto l’imperatore Francesco Giuseppe, fu proclamato l’Ausgleich tra l’Impero d’Austria ed il Regno d’Ungheria e nacque così l’Impero Austro-Ungarico. La Transilvania fu incorporata nell’Ungheria, cosa che provocò naturalmente il malcontento dei romeni e l’insorgere di un irredentismo romeno. La situazione rimase invariata fino allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1916 infatti la Romania siglò il trattato segreto con le Potenze della Triplice Intesa (Regno Unito, Francia, Italia e Russia) secondo il quale Transilvania, Banato e Partia sarebbero divenute parte della Romania dopo la fine della Prima Guerra Mondiale se il paese fosse entrato in guerra al fianco dell’Intesa. Terminata la guerra la Transilvania vide anni in cui le assemblee nazionali delle diverse comunità etniche proclamarono contemporaneamente l’annessione alla Romania e all’Ungheria. Con i Trattati di Versailles e del Trianon (Giugno 1919 e Giugno 1920), la Transilvania passò al regno di Romania. Nel 1940 l’arbitrato di Vienna invece assegnò una parte della Transilvania all’Ungheria. Fu solo con la pace di Parigi del 1947 che l’intera Transilvania venne definitivamente data alla Romania.
Cosa vedere in Transilvania
Guardando la Transilvania sulla cartina sembra una zona piccola e concentrata in un angolo della Romania. In realtà però ha davvero tantissimi posti da vedere. Un solo viaggio non è sufficiente, a meno che non abbiate a disposizione almeno due o tre settimane. Di seguito vi elenchiamo alcuni dei posti che non possono mancare in un viaggio in Transilvania:
☀ Brasov. Situata a circa 170 chilometri da Bucarest, potrebbe essere il punto di partenza del vostro tour della Transilvania. La prima cosa che noterete arrivando in questa splendida città è l’egocentrica scritta ‘Brasov’ in stile holliwoodiano situata sul Monte Tampa! Dedicate almeno un’intera giornata alla visita della città, perdetevi tra le sue viette acciottolate, facciate in stile barocco e guglie medievali. Sicuramente da non perdere la Piazza Sfatului, la Chiesa Nera, la chiesa gotica più grande tra Vienna e Istanbul, la Cittadella, costruita nel 1524, le mura con i suoi 7 bastioni, e la Cattedrale di San Nicola, costruita interamente in legno.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Cosa vedere a Brasov: una città medievale nel cuore della Transilvania.
☀ Sinaia e il Castello di Peles. Sinaia è una piccola e graziosa città graziosa da visitare. È incastonata in una piccola e stretta valle e attira amanti dei trekking durante l’estate e sciatori durante l’inverno. Sinaia può essere visitata tranquillamente in giornata oppure, se amate camminare, potete percorrere diversi sentieri che vi terranno impegnati più giorni. Poco fuori dalla città si trova il Monastero di Sinaia, una chiesa ortodossa davvero molto bella da visitare. Al suo interno è custodita la prima traduzione in rumeno della Bibbia risalente al 1668. Sinaia è famosa però per il suo bellissimo Castello di Peles, costruito dal Re Carlo I come residenza estiva. Questo castello fiabesco vale da solo il viaggio in Transilvania.
È una piccola perla immersa nel verde acceso della valle, raggiungibile in circa 20 minuti a piedi dalla città oppure comodamente in macchina. Al suo esterno è possibile visitare il bellissimo giardino ricco di statue e fontane. All’interno invece si possono visitare i suoi saloni da ricevimento decorati in stile fiorentino, francese e moresco e rimanere incantati dalla bellezza dei soffitti in legno intarsiati e dalle numerose decorazioni in oro. Il castello fu ultimato nel 1914, dopo 39 anni dall’inizio dei lavori, grazie al lavoro di oltre 400 artigiani. È stato il primo in Europa ad essere dotato di riscaldamento centralizzato e di un impianto elettrico. Peles conta in totale 160 sale, tra cui 2 sale d’armi dove sono esposte le armature di cavalieri medievali.
☀ Palazzo Pelisor. Situato solamente a 100 metri di distanza dal castello di Peles, si trova questo palazzo voluto da Re Carlo I per suo nipote, futuro Re, e sua moglie Maria. Si tratta di un edificio in stile medievale tedesco con interni in art nouveau. Al suo interno si trova anche una sala internamente ricoperta in foglia d’oro, chiamata Sala d’Oro, dove morì Maria.
☀ Chiesa fortificata di Harman. Eretta dai monaci cistercensi tra il 1289 e il 1290 in stile gotico, è circondata da mura difensive e sei bastioni. Alcuni bastioni sono dotati di feritoie dalle quali versavano pece bollente sugli assalitori. All’interno si trovano diverse camere utilizzate dalle famiglie come rifugio in caso di attacco dai nemici.
☀ Chiesa fortificata di Prejmer. A poca distanza da Harman, è una delle meglio conservate in Europa orientale ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La costruzione della basilica fu iniziata nel XIII dai cavalieri teutonici e terminata dai sassoni. La chiesa è costruita in stile tardo gotico e nel XV secolo sono state costruite le sue mura difensive alte 12 metri con agli angoli quattro torri a forma di ferro di cavallo, di cui due sono state distrutte.
☀ Bran: è un piccolo villaggio incastonato tra le montagne e molto bello da visitare. In cima ad un’altura rocciosa e immerso in un paesaggio desolato si trova il Castello di Bran, o meglio conosciuto come il Castello del Conte Dracula. In realtà, entrandoci, ci si rende conto che questo posto non è poi così tetro come sembra. Per raggiungere il castello si attraversa il suo ampio giardino, dove oggi si svolge un piccolo mercatino di artigianato locale che ospita anche qualche bancarella di street food rumeno.
All’interno del castello si trova gran parte del mobilio originale che la Regina Maria importò dall’Europa occidentale ed è possibile visitare, pagando un supplemento, il piccolo Museo della Tortura dove sono esposti tutti gli strumenti utilizzati per torturare i prigionieri. In realtà il Castello di Bran non è il vero castello di Dracula, ma lo è invece la Fortezza di Poenari dove Vald Tepes passò la maggior parte della sua vita. Oggi di questa fortezza sono rimasti soltanto dei ruderi.
☀ Poiana Brasov: è una rinomata stazione sciistica con molti alberghi e chalet, diventata famosa grazie al film ‘Ritorno a Cold Mountain’ con Nicole Kidman e Jude Law. Durante l’estate invece è meta di molti escursionisti che desiderano ammirare lo splendido paesaggio sulle montagne e foreste circostanti, grazie anche alla funivia che funziona tutto l’anno. Al centro del piccolo centro abitato si trova la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita interamente in legno con un’alta guglia nel tipico stile del Maramures.
☀ Castello di Rasnov: si trova circa 18 chilometri a Sud di Brasov ed è una fortezza costruita nel XIII secolo per proteggere la zona dalle invasioni turche. Oggi è possibile visitare al suo interno la prigione, la sua piccola chiesa e un museo che espone tutti gli strumenti di tortura utilizzati contro i prigionieri. Nel giardino si trova anche un pozzo profondo 146 metri fatto costruire dai prigionieri turchi ai quali venne promessa la libertà al completamento dell’opera.
☀ Parco Nazionale di Piatra Craiului: è il paradiso per gli alpinisti. Famoso per le sue cime gemelle, Piatra Mica e La Om, che per gli alpinisti rappresentano una delle maggiori sfide di tutta la Romania.
☀ Monti Bucegi: particolarmente interessanti per gli amanti del trekking. Si tratta di una catena montuosa a forma di ferro di cavallo, compresa tra Bran e Sinaia, ricca di sentieri di tutti i tipi e di varie lunghezze e con una buona rete di rifugi per passare la notte durante i trekking di più giorni.
☀ Sibiu: è il gioiello medievale della Transilvania ed è stata Capitale della Cultura nel 2007. Passeggiate tra le sue vie acciottolate e le sue piazze barocche e visitate la prima farmacia, la prima biblioteca e la priam scuola costruite in Romania.Da non perdere anche la grande Piata Mare, la piazza principale della città vecchia, la Banca Agricola, l’edificio più bello di tutta la piazza, l’ex Torre del Consiglio, il Museo d’Arte Brukenthal, il più bello di tutta la Romania e situato all’interno di un palazzo in stile barocco, la Chiesa fortificata gotica costruita tra il 1300 e il 1520, famosa per il suo organo dotato di ben 6.002 canne (uno tra i più grandi d’Europa) e per ospitare la tomba del figlio di Vlad Tepes.
La città è circondata da alte mura e protetta da ben 39 torri. Se vi avanza tempo recatevi anche a Piata Mica dove si trova il Museo Farmaceutico, dove si trovano strumenti chirurgici e ampolle di ogni genere. Da questa piazza si può raggiungere la Città Bassa percorrendo la strada che passa sotto il Ponte delle Bugie, chiamato così per via dei mercanti che erano soliti trovarsi qui per concludere gli affari. Una leggenda narra che chi dice una bugia mentre si trova sul ponte verrà smascherato.
☀ Viscri: è uno dei villaggi sassoni meglio conservati della Romania e la sua chiesa fortificata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999. La chiesa fortificata sorge dove nel XII secolo si trovava una vecchia cappella. All’interno della struttura si trova anche un museo che raccoglie molti oggetti che raccontano la vita della comunità sassone di Viscri, come vestiti, mobili, cassette degli artigiani con vari utensili e tanto altro.
☀ Sibiel: un piccolo villaggio rurale immerso nella foresta. Qui durante gli ultimi anni sono stati avvistati numerosi lupi e orsi, rendendola una meta prediletta dai fotografi naturalisti. Vale la pena visitare la Chiesa del villaggio, affrescata con angeli dorati, e il Museo delle Icone Zosim Oancea, che ospita una tra le più grandi collezioni di icone della Romania.
☀ Sighisoara: una graziosa cittadina medievale tra le meglio conservate in Europa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e famosa per essere la città natale di Vlad Tepes. Prendetevi una giornata per passeggiare tra le sue vie acciottolate fiancheggiate da casette colorate, fino ad arrivare alla bellissima Torre dell’Orologio, con le sue piccole statue in legno e il suo Museo di Storia. Da non perdere anche la Chiesa sulla Collina, raggiungibile con i 172 gradini della scala coperta, il vicino Cimitero tedesco, la Torre degli Orafi, la Cittadella con le sue 14 torri, la Chiesa del Monastero Dominicano e la Statua di Vlad Tepes. Recatevi anche in Piata Cetatii dove si trova la casa in cui nel 1431 nacque Vald Tepes e dove visse per 4 anni.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Sighisoara: cosa vedere nella città natale di Vlad Tepes, l’impalatore.
☀ Biertan: conosciuta per la sua chiesa fortificata sassone con mura alte fino a 12 metri. La Chiesa fortificata di Bieartan è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ed è l’unica dove si celebrano ancora funzioni religiose.
☀ Fagaras: l’attrazione principale di questa piccola città è il suo castello fortezza in stile sassone e barocco austriaco, costruito nel 1310 sui resti di una fortezza del XI secolo e situato al centro della città. La Cittadella di Fagaras (Cetatea Făgărașului) durante il medioevo fu donata dai Re ungheresi ai signori che chiedevano la loro protezione. Nel tempo la città divenne sempre più importante, ha ospitato la Dieta della Transilvania, divenne la residenza del principe e divenne in seguito anche una sede giudiziaria. Oggi ospita la biblioteca comunale della città e il Museo Țara Făgărașului.
☀ Strada Transfagarasan: una delle strade più belle del Mondo. Si tratta della strada più alta e più bella da percorrere in Romania, costruita negli anni ’70 da Ceausescu, che attraversa paesaggi meravigliosi partendo da Pitesti e arrivando al Lago Balea, un lago di origine glaciale.
☀ Sambata: è uno dei monasteri più ricchi di tutta la Romania e molto frequentato dai romeni. Il Monastero di Brancoveanu deve il suo nome al Principe valacco Costantin Brancoveanu che lo fece costruire nel 1696. Nel monastero vivono 40 monaci e vi si trovano laboratori di pittura di icone su vetro con relativo museo dove vengono mostrate le opere realizzate dai monaci.
☀ Alba Iulia: è una città abbastanza moderna ma che conserva ancora perfettamente intatta la sua piccola cittadella storica risalente al XIII secolo. Qui venne annunciata l’unione della Transilvania con la Romania nel 1599 e nuovamente nel 1918. Alba Iulia è stata la prima capitale della Dacia superiore. All’interno della Cittadella Alba Carolina potete passeggiare tra le sue viette fino ad arrivare al Castello fortezza costruito tra il 1714 e il 1738. Salendo lungo la Str Mihai Viteazul si raggiunge la prima porta della cittadella, una porta abbellita da sculture ispirate alla mitologia greca, seguendo la strada lastricata si raggiunge anche la terza porta della cittadella, dominata dalla statua equestre di Carlo VI d’Austria.
Poco prima di raggiungere la terza porta una piccola stradina conduce ad una graziosa chiesa ortodossa costruita interamente in legno. La chiesa fu trasportata ad Alba Iulia dal Maramures nel 1990. Poco dopo l’ingresso nella cittadella, dalla terza porta, si raggiunge un piccolo parco al cui interno si trova un obelisco in stile sovietico dedicato ai soldati del 50° Reggimento di Fanteria di Alba Iulia morti combattendo per l’impero austro-ungarico contro l’Italia nella battaglia di Custoza nel 1866. Sempre all’interno della cittadella si trova la Sala dell’Unione dove venne firmato l’atto di unine tra la Romania e la Transilvania nel 1918 e poco distante si trova la statua di Mihai Viteazul, sovrano della Romania dal 1593 al 1601. Alle spalle della statua si trova la Corte Principesca, ex residenza dei principi di Transilvania, e di fianco si trova la Cattedrale Cattolica romana, dove sono sepolti alcuni importanti principi transilvani.
All’interno dell’ex Palazzo Bebilon è ospitato il Museo dell’Unificazione, uno dei più importanti della Romania, che espone sculture, colonne d’epoca romana rinvenute nei dintorni e oggetti votivi. Dall’altra parte della cittadella si trova invece la meravigliosa Cattedrale ortodossa, circondata da un piccolo giardino.
☀ Gole e Saline di Turda: Turda è una piccola cittadina ricca di palazzi asburgici ed è stata un importante centro di estrazione del sale. In zona infatti è possibile visitare le famose Saline di Turda, miniere di salgemma, dove è possibile scendere diversi metri sottoterra. La sala più grande si chiama Rudolf, raggiunge una profondità di 40 metri ed è divisa su 13 livelli. All’interno della sala si trova un centro ricreativo con un bar, un biliardo e un laghetto percorribile grazie a delle barchette colorate. Le Gole di Turda non sono altro che un canalone di circa 7/8 chilometri di lunghezza racchiuso tra meravigliose montagne. È possibile percorrerlo a piedi in circa 1 ora.
☀ Cluj Napoca: è una città universitaria frequentata da molti studenti rumeni e non solo ed è la capitale del cinema della Romania. Ogni anno, l’ultima settimana di Maggio, ospita il Transilvania International Film Festival, un evento che richiama un gran numero di talenti stranieri. Piata Uniri è la piazza principale della città, dove si trova la trecentesca Chiesa di San Michele con la sua bellissima torre neogotica, visibile da ogni angolo della città e utile per orientarsi. Di fianco alla chiesa si trova la statua equestre di Matteo Corvino, Re ungherese. Vicino alla piazza si trovano il Museo d’Arte Nazionale, che ospita una grande collezione di dipinti e un altare del XVI secolo, il Museo Farmaceutico, con teche in vetro contenenti vari oggetti e numerose bottigliette con sostanze afrodisiache, e il Museo Etnografico, dove sono esposti utensili, armi, manufatti, giocattoli e oggetti di uso domestico.
Spostandosi verso Nord si raggiungono la Chiesa francescana, uno degli edifici più antichi della città, situata in Piata Muzeului e il Museo Nazionale di Storia della Transilvania, che ospita al suo interno una mummia egizia e numerosi reperti risalenti all’epoca romana. Nei pressi del museo si trova la casa natale di Matteo Corvino, sovrano ungherese. Spostandosi nel quartiere studentesco si possono visitare il Cimitero ungherese, i Giardini Botanici e il Museo di Zoologia.
☀ Microregiunea Huedin (Kalotaszeg): è una zona della Transilvania, situata nei pressi dei Monti Apuseni, che racchiude una quarantina di piccoli villaggi uno più bello e caratteristico dell’altro e non è raro trovare appassionati di folklore ungherese. Tutta questa zona è ricca di tradizioni che si tramandano da secoli ed è considerata come un piccolo assaggio di Maramures. È una regione dove il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa. Gli amanti del trekking possono districarsi tra i numerosi sentieri che portano a maestose cascate o in cima alle montagne più belle della zona.
Come arrivare in Transilvania
Per raggiungere la Romania, e la Transilvania, si può optare per diversi mezzi di trasporto come treno, autobus o aereo. Ovviamente il mezzo più comodo, e a volte più economico, è l’aereo e la WizzAir offre spesso voli andata e ritorno a 20/30€. Altre compagnie low-cost che volano in Romania sono Ryanair e BlueAir. Per arrivare in Romania potete volare su Sibiu, Timisoara come abbiamo fatto noi oppure Bucarest, la capitale della Romania, per poi spostarsi in Transilvania noleggiando l’auto oppure con i mezzi di trasporto pubblici.
Chi desidera viaggiare in treno può partire da Venezia o Trieste cambiando treno a Budapest o a Vienna, mentre chi desidera viaggiare in autobus la scelta migliore è affidarsi alla compagnia Flixbus, che parte da numerose città italiane e arriva a Bucarest. Per informazioni su orari, percorsi, giorni delle corse e relativi costi vi rimandiamo al sito internet ufficiale della compagnia.
È possibile raggiungere la Romania anche con la propria auto ma è una scelta che vi sconsigliamo. Considerando i prezzi degli altri mezzi di trasporto e del noleggio auto davvero molto bassi, vi consigliamo di volare direttamente in Romania e ritirare l’auto a noleggio direttamente in aeroporto.
Come spostarsi in Transilvania
Il metodo migliore per spostarsi in Romania e in Transilvania è senza ombra di dubbio l’auto a noleggio. I prezzi del noleggio auto in Romania sono davvero molto bassi rispetto agli standard europei e la viabilità è molto buona. Le autostrade sono poche, mentre le strade principali sono ben diffuse, larghe e in ottimo stato. Le strade secondarie invece possono essere anche sterrate. Noi per 6 giorni di noleggio abbiamo pagato € 90,00 per una Fusion e € 50,00 per l’assicurazione totale dando € 50,00 in contanti come caparra per i danni, che ci sono stati restituiti a fine noleggio. Google Maps è fondamentale da utilizzare come navigatore oppure una valida alternativa che noi utilizziamo sempre durante i nostri viaggi on the road è il navigatore Sygic.
In Transilvania è presente anche un sicuro ed efficiente servizio di trasporti pubblici, soprattutto per quanto riguarda il sistema ferroviario, uno dei più estesi d’Europa. Il treno è il mezzo migliore e più veloce per spostarsi da una città all’altra della Transilvania, mentre l’autobus ci impiega molto più tempo. Vi consigliamo di prenotare il treno in anticipo, recandovi in biglietteria almeno il giorno prima oppure acquistandoli sul sito delle ferrovie rumene.
Il servizio autobus è altrettanto sicuro ed efficiente, ma gli orari sono un po’ scomodi e le tempistiche per gli spostamenti sono molto più lunghe rispetto al treno. Potete farvi un’idea sugli orari e sulle tratte consultando il sito ufficiale.
Dove dormire in Transilvania
Le sistemazioni in Transilvania non mancano e i prezzi degli hotel, anche di fascia medio/alta, sono davvero vantaggiosi. Noi abbiamo alternato notti in hotel a notti presso le case delle persone del posto, il modo più bello per entrare in stretto contatto con la vita locale.
Sia in hotel sia a casa ci siamo sentiti sempre al sicuro, siamo stati accolti a braccia aperte e molto calorosamente. I rumeni sono persone davvero splendide e in pochi minuti ti fanno sentire a casa o un membro della famiglia. Noi ci siamo appoggiati alle seguenti sistemazioni e ve le consigliamo tutte:
☀ Cluj-Napoca: Balsim Apartment, situato ad 1 chilometro dal centro della città, a 80 metri da un negozio di alimentari e a 300 metri da un ristorante, a 150 metri da una fermata dell’autobus e a 8 chilometri dall’aeroporto internazionale di Cluj-Napoca. La struttura è dotata di un proprio ristorante e parcheggio gratuito in loco, mentre gli appartamenti hanno un bagno privato e la cucina utilizzabile gratuitamente.
☀ Sighisoara: Casa Cositorarului Boutique Pension, è un piccolo gioiello situato nella cittadella medievale vanta di una splendida vista su tutta la cittadella. Al suo interno si trova un buonissimo ristorante che serve cucina rumena, mentre nei dintorni si trovano un bar-caffetteria e una terrazza all’aperto. Le camere sono arredate con mobili in stile medievale, sono provviste di una TV via cavo, un minibar e un bagno interno con doccia, asciugacapelli, accappatoi, pantofole e set di cortesia.
☀ Brasov: Main Square Apartments & More, situato in pieno centro in un edificio storico ristrutturato, perfetto per raggiungere tutti i luoghi principali della città. Gli appartamenti hanno una TV via cavo, un’area salotto, una cucina ben attrezzata e un bagno privato con set di cortesia. Dal nostro appartamento si godeva di una splendida vista panoramica sulla piazza. Parcheggio pubblico gratuito poco distante dall’edificio.
☀ Bran: Pensiunea Elia, si tratta di una stanza all’interno di una casa di una famiglia rumena, situata a 3 chilometri dal Castello di Bran. La camera è dotata di TV via cavo e bagno privato con doccia e set di cortesia, un balcone e un divano. Parcheggio gratuito privato.
☀ Timisoara: Casa Tineretului, situata a 2,5 chilometri dal centro della città, a 500 metri da un ristorante, a 100 metri da un supermercato, a 150 metri dallo Stadionul Dan Păltinișanu, a 3,7 chilometri da una stazione ferroviaria e a 10 chilometri dall’Aeroporto Internazionale Traian Vuia. Le camere sono spaziose e sono dotate di TV via cavo, frigorifero e bagno privato con doccia.
Informazioni utili: pagamenti e elettricità
La moneta della Romania e, quindi, della Transilvania è il leu (lei al plurale). In Romania è possibile pagare anche con gli euro ma noi ve lo sconsigliamo in quanto chiunque tende ad arrotondare il cambio a loro favore, ovviamente. Come sempre vi consigliamo di non cambiare i vostri soldi agli uffici di cambio ma di prelevare direttamente agli ATM. Sono accettati bancomat e carte di credito dei principali circuiti, come VISA, MasterCard e Maestro.
Le prese elettriche in Transilvania sono di 2 tipi: la C e la F, entrambe a due poli come quelle utilizzate in Italia. Il voltaggio è di 220/230 V con una frequenza di 50 Hz.
Presa Elettrica Tipo C Presa Elettrica Tipo F
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2 Comments
Elena
25 Aprile 2019 at 18:24Bellissima questa guida cosi completa e ricca di foto e di particolari. Io in Romania ci sono stata. E’ una terra fantastica dove non manca nulla tra storia, mito e leggenda, bellissimi castelli e monasteri. Un patrimonio storico, culturale, artistico e naturalistico importante. Una terra che si può visitare senza spender troppo. L’accoglienza poi del popolo, ovunque sono stata, è stata fantastica
Elisa Polini
25 Aprile 2019 at 20:03Ciao Elena, grazie mille per i complimenti 🙂
La Romania è un paese meraviglioso e torneremo presto per visitare la zona che ci manca!