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Italia / Lombardia

Cosa vedere a Mantova: itinerario di 1 giorno

Questa è una bellissima città, degna c’un si muove mille miglia per vederla. Così narrava Torquato Tasso raccontando di Mantova. Fondata dall’antico popolo degli Umbri e successivamente abitata da Etruschi, Celti e Romani, Mantova è patria di Virgilio e custode dei lavori di Andrea Mantegna.

Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2008 e Capitale Italiana della Cultura nel 2016, Mantova è una città ricca di storia e architettura, soprattutto grazie ai Gonzaga che ne fecero uno dei maggiori centri italiani del Rinascimento. La città sorge sulla sponda del fiume Mincio e si estende su un lembo di terra abbracciato da tre piccoli laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore.

Fortunatamente per noi non è stato necessario percorrere mille miglia per raggiungerla, ma abbiamo approfittato di un weekend di Luglio libero per visitarla. Abbiamo scelto questo periodo per poter ammirare la meravigliosa fioritura dei fiori di loto sul Lago Superiore, prendendo parte ad una navigazione sul Mincio.

Mantova: cosa vedere in un giorno

Mantova: Palazzo Tè
Mantova: Palazzo Tè

Un po’ di storia!

Ad oggi, non si sa ancora con certezza la data dell’inizio della storia di Mantova e chi fossero i suoi primi fondatori, nonostante si pensa che furono gli antichi Umbri. Le prime tracce di un insediamento abitativo sono state ritrovate nell’area di Gradaro nel corso degli scavi eseguiti nel 2019/20. Sono stati ritrovati due grandi dolii, vasi in terracotta usati per conservare grano e altre riserve alimentari. Questo ritrovamento ha consentito di datare l’insediamento verso la fine dell’Età del Bronzo, attorno all’XI o XII secolo a.C..

Nel VI secolo a.C. si sviluppò la città etrusca, dei quali restano alcuni siti archeologici, ai quali seguirono i Celti. Nel 214 a.C. furono cacciati dai Romani, che conquistarono la città trasformandola prima in colonia e poi in municipium. Durante il periodo romano nacque il poeta Virgilio (70 a.C.-19 a.C.) e la città fu fortificata. La dominazione romana durò per secoli e ne restano ancora oggi diverse tracce. Caduto l’Impero Romano nel 476 d.C., Mantova fu invasa dai Goti di Teodorico e successivamente fu occupata dai Bizantini. All’inizio del VII secolo la città divenne longobarda, per poi diventare dei Franchi dal 774.

Mantova: Castello di San Giorgio
Mantova: Castello di San Giorgio

Attorno all’anno 1000 iniziò il dominio dei Canossa, prima con Tedaldo di Canossa e poi con la contessa Matilde. Grazie a loro furono edificati alcuni degli edifici più belli di Mantova, chiese e conventi. Alla morte di Matilde, nel 1115, la città si costituì Libero Comune grazie all’imperatore che rinunciò alla nomina di un nuovo conte.

Nel 1276 prese il controllo una delle famiglie più potenti dell’epoca, i Bonacolsi, che costruirono diversi palazzi, ma il loro dominio terminò circa 50 anni dopo con l’arrivo dei Gonzaga. La famiglia regnò su Mantova fino al 1707. Con loro la città visse il periodo di massimo splendore, divenne una delle città più importanti e uno dei massimi centri d’arte in Europa. Tra gli artisti che lasciarono un’impronta indelebile nell’architettura della città ci sono Pisanello, Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna, Giulio Romano e Luca Fancelli.

Purtroppo però, durante la prima metà del XVII secolo, a causa dell’incapacità dell’ultimo Gonzaga-Nevers, iniziò il declino di Mantova. Nel 1630 un esercito di oltre 30.000 Lanzichenecchi attaccò la città, diffondendo la peste e decretando la fine del grande regno.

Mantova passò di mano in mano tra la casa d’Austria prima e la dominazione francese di Napoleone Bonaparte poi, fino a quando, nel 1866, fu annessa al Regno d’Italia.

Quando andare a Mantova

Mantova sorge nel cuore della Pianura Padana e questo influisce sul suo clima, rendendo le estati molto calde e umide. Mantova è visitabile durante tutto l’anno, ma se desiderate vederla nel pieno del suo splendore oppure con un clima più fresco, ma spesso piovoso, e senza folla vi consigliamo di visitarla ad inizio estate oppure in autunno.

Ad inizio estate, tra fine Giugno e Luglio, fioriscono i fiori di loto sul Lago Superiore, periodo perfetto per concedersi una navigazione sul Mincio. A Settembre invece si tiene il Festival della Letteratura, un festival internazionale che richiama scrittori e personaggi illustri del settore provenienti da tutto il Mondo. Durante il festival si svolgono eventi, letture e convegni molto interessanti per chi ama leggere.

Cosa vedere a Mantova

Prima di raccontarvi cosa vedere a Mantova in un giorno, vi consigliamo di valutare l’acquisto della Mantova Sabbioneta Card, che permette di visitare i musei e i monumenti di Mantova e Sabbioneta ad un prezzo scontato. La card ha un costo di € 20,00 per gli adulti, o € 8,00 ridotto per le famiglie, ed ha una validità di 72 ore dalla prima convalida. Potete acquistarla nelle biglietterie delle principali attrazioni oppure comodamente online.

Se invece avete poco tempo a disposizione da poter dedicare alla visita di Mantova, vi consigliamo di valutare un tour privato della città, personalizzabile a seconda dei vostri interessi.

Ponte di San Giorgio

La nostra visita di Mantova è iniziata dal Ponte di San Giorgio, situato vicino al parcheggio, costruito in legno nel 1198-99 durante l’intervento idraulico di trasformazione dell’ambiente paludoso che circondava la città in laghi, aventi la funzione di proteggere la città dalle inondazioni e dagli eserciti nemici.

Verso la fine del XIV secolo, Ludovico Gonzaga fece riedificare il ponte in muratura, dividendo in due lo specchio d’acqua formato dalla diga-ponte dei Mulini. Nacquero così il Lago di Mezzo e il Lago Inferiore. A quei tempi il ponte faceva parte di un sistema militare difensivo, che comprendeva anche il borgo fortificato di San Giorgio, situato dall’altro lato del ponte. La struttura così come la si vede oggi è frutto dei lavori effettuati nel 1922.

Dal ponte si può ammirare Mantova in tutta la sua bellezza specchiarsi nelle limpide acque del lago. Ancor meglio se di sera, completamente illuminata.

Mantova: Ponte di San Giorgio
Mantova: Ponte di San Giorgio

Castello di San Giorgio

Alla fine del ponte si trova il Castello di San Giorgio, uno dei monumenti più importanti di Mantova, parte della Reggia dei Gonzaga (Palazzo Ducale). Il castello, fatto costruire da Francesco I Gonzaga nel 1395, è a pianta quadrata con quattro torri angolari ed inizialmente aveva una funzione difensiva. Proprio per questo motivo era cinto da un fossato che si poteva attraversare grazie a tre ponti levatoi.

Successivamente fu ristrutturato e perse definitivamente la sua funzione di difesa, diventando la residenza della famiglia Gonzaga che, nel corso dei secoli, lo fece affrescare. Una delle sale più famose del castello è la Camera Picta, più conosciuta come Camera degli Sposi, un capolavoro di pittura rinascimentale, realizzata nella seconda metà del 1400 da Andrea Mantegna. Il Mantegna ha impiegato ben nove anni per realizzarla, dal 1465 al 1474, e, con un’abile divisione degli spazi e con l’uso eccezionale della prospettiva, riesce a ritrarre tutti i membri della Famiglia Gonzaga.

Per visitare il Castello di San Giorgio e la Camera degli Sposi è richiesta la prenotazione. Si accede al castello entrando da Palazzo Ducale.

🕑 Orari: il castello è aperto da martedì a domenica dalle 8.45 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.20). Chiuso il lunedì.
💲 Costi: il biglietto di ingresso per il Castello di San Giorgio (con Camera degli sposi) costa € 13,00 intero (€ 2,00 per ragazzi dai 18 ai 25 anni), e include anche la visita alla Corte Nuova, alla Corte Vecchia e al Museo Archeologico Nazionale.

Piazza Sordello

Abbiamo poi seguito il fossato del Castello di San Giorgio fino a raggiungere Piazza Sordello, la piazza più grande del centro storico, dedicata al poeta mantovano del XIII secolo, Sordello da Goito. La piazza risale al 1330 e per secoli è rimasta il centro della vita politica, mondana e religiosa di Mantova.

Su questa piazza rettangolare e acciottolata si affacciano molti dei principali edifici storici di Mantova, come il Duomo, il Palazzo Vescovile (o Bianchi), il Palazzo Acerbi con la Torre della Gabbia, il Palazzo Bonacolsi (ora Castiglioni), Ca’ degli Uberti e il Palazzo Ducale (o Palazzo del Capitano).

Prima di arrivare nella piazza ci siamo fermati all’ufficio del turismo, ospitato in un edificio quattrocentesco al cui interno custodisce una splendida loggia interna. Al centro si trova la statua in bronzo del Rigoletto, il buffone di corte protagonista del melodramma di Giuseppe Verdi, ambientato nel Palazzo del Duca di Mantova e andato in scena nel 1851.

Palazzo Ducale di Mantova

Abbiamo poi visitato il Palazzo Ducale di Mantova, una delle regge più estese d’Europa con più di 500 stanze, 7 giardini e 8 cortili. Fu costruito tra il XIII e il XV secolo, frutto della fusione di più edifici disposti tra il Lago Inferiore e Piazza Sordello.

Il nucleo più antico e originario è formato dal Palazzo del Capitano e dalla Magna Domus, realizzati dalla famiglia Bonacolsi. Con l’arrivo dei Gonzaga questi edifici furono uniti a nuove costruzioni, fino ad arrivare a formare la Corte Vecchia. Nel XV secolo, si unisce anche il Castello di San Giorgio e accanto alla Corte Vecchia fu costruita la Corte Nuova. È in questo periodo che il palazzo prende l’aspetto che possiamo vedere ancora oggi.

Qui visse e governò la famiglia Gonzaga dal 1328 al 1707, cioè fino a quando il duca Ferdinando Carlo fu costretto all’esilio. Nel corso dei secoli la famiglia ospitò nel palazzo i migliori artisti dell’epoca, tra cui pittori, architetti e decoratori, che con le loro opere abbellirono le diverse stanze. Purtroppo però di tutto questo rimane ben poco e tra le opere resistite fino a noi c’è il dipinto della Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di Rubens.

🕑 Orari: il castello è aperto da martedì a domenica dalle 8.45 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.20). Chiuso il lunedì.
💲 Costi: il biglietto di ingresso per il Castello di San Giorgio (con Camera degli sposi) costa € 13,00 intero (€ 2,00 per ragazzi dai 18 ai 25 anni), e include anche la visita alla Corte Nuova, alla Corte Vecchia e al Museo Archeologico Nazionale.

Museo Archeologico Nazionale

Nell’area del Palazzo Ducale si trova anche il Museo Archeologico Nazionale di Mantova, all’interno del quale è raccolto materiale recuperato in vari scavi e ricerche effettuati sul territorio. Dove oggi sorge il museo, dalla metà del ‘500 alla fine dell’800 si trovava la sede del Teatro di Corte dei Gonzaga. Una volta divenuta proprietà comunale, nel 1896, vi fu prima edificato il Mercato dei Bozzoli dei bachi da seta, per poi diventare un mercato ortofrutticolo, e infine iniziarono i lavori di ristrutturazione per trasformarlo in un museo archeologico.

Al suo interno ospita diverse collezioni di reperti che spaziano dal Neolitico e dall’Età del Bronzo, fino alle epoche etrusca, celtica, romana, medievale e rinascimentale. Dal 2014 ospita inoltre, esposti all’interno di una teca di cristallo, gli Amanti di Valdaro, due scheletri del Neolitico ritrovati a Valdaro nel 2007. Sono così chiamati perché i due scheletri, un uomo e una donna, sono stati ritrovati abbracciati.

🕑 Orari: il museo è aperto da martedì a sabato dalle 8.15 alle 19.00 e domenica dalle 14.00 alle 19.00. Chiuso il lunedì.
💲 Costi: il biglietto di ingresso costa € 15,00 compresa la visita a Palazzo Ducale completa di Camera degli Sposi, oppure € 9,00 comprensivo di visita alle sole Corte Nuova e Corte Vecchia di Palazzo Ducale, senza Camera degli Sposi.

Duomo di Mantova

Sulla Piazza Sordello si affaccia anche il Duomo di Mantova, o Cattedrale di San Pietro, edificato nell’XI secolo e modificato poi nel corso dei secoli, tanto da poter ammirare diversi stili che convivono armoniosamente. Il Duomo inizialmente era più piccolo e in stile romanico, di cui si conserva il campanile, per poi essere ampliato tra il XIV e il XV secolo dai Gonzaga. Nel 1395 Francesco I, per celebrare la nascita del suo primogenito, ordinò la costruzione di una nuova facciata in stile gotico, conservata oggi solo sul lato destro del Duomo. La facciata principale che possiamo ammirare oggi è in stile tardo-barocco.

Al suo interno presenta una struttura a cinque navate, separate da una serie di colonne corinzie. La parte forse più bella è la Cappella del Santissimo Sacramento, realizzata nel XVII secolo e decorata alla fine del XVII secolo. È legata al culto della reliquia del Sangue di Cristo. Sempre sul lato sinistro sono presenti il Santuario della Vergine Incoronata, forse disegnato da Luca Fancelli attorno al 1480, e la Sacrestia quattrocentesca la cui volta è decorata con medaglioni di scuola del Mantegna.

🕑 Orari: il duomo è aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
💲 Costi: l’ingresso è gratuito.

Piazza delle Erbe

Dal Duomo imbocchiamo poi Via Broletto e raggiungiamo Piazza delle Erbe, così chiamata perché vi si svolge il tradizionale mercato di frutta e verdura. Questa piazza è una delle più vive e vivaci della città, piccola ma con una storia da raccontare. Da un lato della piazza si trovano le antiche botteghe affittate a mercanti, in seguito abbellite da portici di stile tardo gotico e rinascimentale. Oggi al loro interno sono ospitate botteghe, bar e trattorie tipiche dove potersi fermare per una pausa.

Su questa piazza si affacciano alcuni degli edifici storici più belli di Mantova: il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio, la Rotonda di San Lorenzo e la Casa del Mercante. Purtroppo però il terremoto del 29 Maggio 2012 ha creato non pochi danni agli edifici presenti sulla piazza, in particolare al Palazzo della Ragione e alla Torre del Salaro, entrambi impalcati e in ristrutturazione.

Mantova: Palazzo della Ragione
Mantova: Palazzo della Ragione

Rotonda di San Lorenzo

L’edificio più impostante della piazza è la splendida Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova, costruita nell’XI secolo. Voluta dalla contessa Matilde di Canossa e costruita in stile romanico, nella sua struttura circolare ricorda la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In realtà però, la sua posizione e la sua forma fanno pensare che la chiesa fu realizzata integrando un precedente edificio romano del IV secolo, probabilmente un tempio o una tomba a tholos.

Esternamente appare una chiesa molto semplice, ma rimarrete stupiti dalla sua bellezza interna. Al suo interno conserva alcuni resti di affreschi dell’XI e del XII secolo, un raro esempio di pittura romanico-lombarda di scuola bizantina.

Nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni, fino ad essere sconsacrata e chiusa al culto nel 1579, su disposizione del duca Guglielmo Gonzaga. Utilizzata prima come magazzino e poi, scoperchiata, come cortile privato, per oltre trecento anni fu inglobata e sovrastata da case e botteghe circostanti. Fu solo all’inizio del XIX secolo che, durante alcuni lavori di smantellamento degli edifici accanto alla Torre dell’Orologio, tornò alla luce. Iniziarono così lunghi lavori di ricostruzione e restauro che la riportarono agli antichi splendori e ad essere riconsacrata nel 1926.

🕑 Orari: la rotonda è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00.
💲 Costi: l’ingresso è gratuito, ma è gradita un’offerta.

Torre dell’Orologio

Adiacente alla Rotonda di San Lorenzo e al Palazzo della Ragione, si trova la Torre dell’Orologio, costruita tra il 1472 e il 1473 sulle basi di un preesistente edificio del XIII secolo. Al termine dei lavori, fu collocato il bellissimo orologio astronomico realizzato dal matematico e astrologo Bartolomeo Manfredi, al servizio della famiglia Gonzaga. L’orologio, oltre a segnare le ore, indica anche i segni zodiacali, le ore planetarie, la posizione degli astri e le fasi della Luna.

All’inizio del XVII secolo furono collocati, sotto l’orologio, la statua della Madonna Immacolata e il balcone in marmo, come ornamento dell’edificio.

Al suo interno ospita il Museo del Tempo, che vi consigliamo di visitare, dove si può osservare il complesso meccanismo che tiene in funzione l’orologio. Salite fino in cima alla torre, dalla quale si gode di una splendida vista panoramica su Mantova e sui suoi laghi.

🕑 Orari: la torre e il museo sono aperti dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Sabato e domenica orario continuato. Chiusi il lunedì.
💲 Costi: l’ingresso costa € 3,00 intero e € 1,50 ridotto.

Casa del Mercante

Un altro maestoso edificio che si affaccia sulla piazza è la Casa del Mercante, edificata nel 1455 per volere del ricco mercante di tessuti Giovanni Boniforte da Concorezzo come sua casa-bottega. La casa è costruita su tre piani, con una facciata in cotto decorata con motivi tardo gotici e orientali, di gusto veneziano, in ricordo dei suoi viaggi verso l’Oriente.

Al piano terra si trova un elegante portico sostenuto da colonne in marmo rosso di Verona, sulle cui architravi sono incisi l’anno di costruzione e il nome del suo proprietario:

HANBONIFORT DA CONCHOREZO AFAT FAR QUESTA OPERA DELANO 1455 – IOHANESBONIFORT DE CONCORESIO HOC OPUS FIERI FECIT SUB ANNO DOMINI 1455.

Dietro la casa si erge la medievale Torre del Salaro, edificata nel XIII secolo, requisita dal Comune agli inizi del ‘200 e utilizzata come deposito del sale della città fino al Seicento.

Purtroppo la Casa del Mercante non è visitabile al suo interno in quanto è privata.

Basilica di Sant’Andrea

Da Piazza delle Erbe siamo poi andati verso l’adiacente Piazza Mantegna, dove domina la Basilica di Sant’Andrea, la chiesa più grande di Mantova.

Secondo la tradizione nella Cripta della Basilica di Sant’Andrea sono custoditi i Sacri Vasi contenenti la terra intrisa con il Sangue di Cristo che Longino, il centurione romano che gli trafisse il costato, raccolse ai piedi della Croce e portò poi a Mantova. Alla sua morte (37 d.C) Longino sotterrò i Sacri Vasi per evitare che andassero dispersi e per circa 800 anni se ne persero le tracce.

Secondo la tradizione fu proprio Sant’Andrea a indicare dove ritrovare il primo vaso, ritrovato nell’804. Con questa scoperta, Mantova divenne sede vescovile e nel 1046 venne costruita una piccola chiesa in onore dell’Apostolo Andrea. Il secondo vaso, insieme alle ossa di Longino a cui è dedicata una cappella della chiesa, fu ritrovato nel 1048. Oggi, ogni Venerdì Santo questi vasi vengono portati in processione lungo le vie della città.

La basilica fu infine ristrutturata definitivamente a partire dal 1460, su progetto di Leon Battista Alberti che però non la vede mai finita, in quanto morì lo stesso anno in cui iniziarono i lavori, portati poi a termine dall’architetto mantovano Luca Fancelli.

🕑 Orari: la basilica è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, il sabato dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica dalle 11.45 alle 12.15 e dalle 15.00 alle 17.00.
💲 Costi: l’ingresso è gratuito.

Loggia delle Pescherie

Seguendo il corso del fiume Rio, fiume che attraversa Mantova in più punti, abbiamo raggiunto la Loggia delle Pescherie, un edificio storico della città dedicato al commercio del pesce, costruito nel 1536. La loggia è collegata alle Beccherie, il macello pubblico realizzato sempre su disegno di Giulio Romano negli stessi anni, ma demolito nel 1872. Qui arrivava il pesce pescato nel Po e nei laghi di Mantova, che veniva poi venduto nei banchi dell’adiacente mercato.

Se visitare Mantova nel weekend, non perdete il Mercato Contadino del Lungorio che si svolge il sabato. Qui potete acquistare frutta, verdura, pane, formaggi, dolci e vino direttamente da produttori locali ad un ottimo prezzo.

Chiesa di San Sebastiano

Abbiamo poi proseguito la nostra visita dirigendoci a piedi verso il Palazzo Te, passando prima dalla Casa di Giulio Romano, costruita tra il 1538 e il 1544, e poi dalla Casa del Mantegna, edificio che l’artista padovano fece costruire nel 1476.

Di fronte si trova la Chiesa di San Sebastiano, progettata da Leon Battista Alberti nel 1460. Come la maggior parte dei suoi progetti, anche questa chiesa venne completata da Luca Fancelli. La chiesa, consacrata nel 1529, fu restaurata la prima volta nel 1600 e la seconda volta nel 1926, quando fu separata dal convento e furono aggiunte le scalinate in facciata.

La chiesa è conosciuta anche come Famedio, in quanto oggi custodisce il Monumento ai Caduti Partigiani della Prima Guerra Mondiale.

🕑 Orari: la chiesa è aperta da metà Marzo a metà Novembre, dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00. Chiusa il lunedì.
💲 Costi: l’ingresso è incluso nel biglietto di Palazzo Te.

Palazzo Te

L’ultima tappa del nostro itinerario a Mantova è stata il meraviglioso Palazzo Te, una villa rinascimentale costruita dall’architetto e pittore Giulio Romano tra il 1524 e il 1534, su commissione di Federico II Gonzaga. Il palazzo nasce come rifugio dagli obblighi di corte e luogo appartato dove riposarsi e dedicarsi allo svago, insieme alla sua amante Isabella Boschetto, a cui sono dedicate alcune stanze e affreschi.

Il Palazzo è davvero meraviglioso in ogni suo angolo, dalle facciate alle infinite sale che si susseguono, tra simboli e riferimenti alla vita dei Gonzaga e alla politica del tempo. Le stanze non contengono più il mobilio dell’epoca, ma questo permette di ammirare meglio i meravigliosi affreschi. Tra le tante stanze, le più belle sono la Stanza di Amore e Psiche e la Stanza dei Giganti, che da sole valgono il viaggio a Mantova!

Quest’ultima stanza è stata realizzata tra il 1531 e il 1536 da Giulio Romano, allievo di Raffaello, che, grazie ad una tecnica prospettica ottenuta dipingendo tutte le pareti, riesce a catapultare lo spettatore al centro della scena. L’affresco rappresenta Zeus che, con un fascio di fulmini, sconfigge i Giganti ritratti nel tentativo di ascendere all’Olimpo.

Il suo nome, contrariamente a quanto si pensi, non c’entra nulla con la famosa bevanda, ma deriva dall’isola Tejeto, abbreviata in Te, su cui sorge il palazzo.

🕑 Orari: il palazzo è aperto il lunedì dalle 13.00 alle 19.30 e da martedì a domenica dalle 09.00 alle 19.30 nei mesi con l’ora legale. Nei mesi con l’ora solare è invece aperto il lunedì dalle 13.00 alle 18.30 e da martedì a domenica dalle 09.00 alle 18.30. La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura.
💲 Costi: l’ingresso costa € 15,00 intero o € 7,00 per studenti e ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

Cosa vedere nei dintorni di Mantova

Se avete a disposizione due o tre giorni, potete approfittarne per visitare anche i dintorni di Mantova, modellati e colorati dal corso del Mincio.

Navigazione sul Mincio

Una delle attività più famose da fare nei dintorni di Mantova è senza dubbio la navigazione sul Mincio per ammirare la splendida fioritura dei fiori di loto. Il Mincio è navigabile durante tutto l’anno, ma è tra Luglio e Agosto che si colora e si riempie di questi esotici fiori.

Le imbarcazioni partono sia da Mantova che dal piccolo borgo di Grazie, frazione di Curtatone, e vi porteranno a scoprire diversi canali del fiume. Durante la navigazione avrete la possibilità di avvistare anche diverse specie di uccelli, tra cui l’airone rosso, l’airone cinerino, falchi, e anche le libellule rosse.

Navigazione sul Mincio: vista su Mantova
Navigazione sul Mincio: vista su Mantova

Borgo di Grazie (Curtatone) e il Santuario della Madonna delle Grazie

Terminata la navigazione, potete fermarvi a visitare il piccolo Borgo di Grazie, frazione di Curtatone, considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia. Visitate la sua grande piazza, che si tinge di colori ogni anno a ferragosto, e poi visitate lo splendido ed esotico Santuario della Madonna delle Grazie, una delle chiese più particolari della zona.

Per maggiori informazioni su Grazie e sulla navigazione sul Mincio vi rimandiamo al nostro articolo: Navigazione sul Mincio: quando vedere la fioritura dei fiori di loto.

Navigazione sul Mincio: Santuario della Madonna delle Grazie
Borgo di Grazie e Santuario della Madonna delle Grazie

Borghetto sul Mincio

A circa mezz’ora d’auto da Mantova si trova lo splendido Borghetto sul Mincio, frazione di Valeggio sul Mincio, un piccolo gioiellino dal cuore medievale, anch’esso inserito nell’elenco de I Borghi più Belli d’Italia. Un villaggio edificato in completa armonia con il fiume Mincio, dove il fragile equilibrio tra storia e natura si è conservato intatto nel corso dei secoli.

Prendetevi almeno mezza giornata per visitare Borghetto sul Mincio, o una giornata intera se volete approfittarne per visitare anche Valeggio, e perdetevi tra le sue strette viuzze alla ricerca di scorci e profumi indimenticabili.

Per maggiori informazioni su Borghetto e Valeggio sul Mincio vi rimandiamo al nostro articolo: Borghetto sul Mincio: cosa vedere nell’antico borgo dei mulini a Valeggio.

Veduta di Borghetto sul Mincio dal Ponte Visconteo
Veduta di Borghetto sul Mincio dal Ponte Visconteo

Come arrivare a Mantova

Per chi, come noi, oltre a visitare Mantova desidera spostarsi anche nei dintorni, il mezzo più comodo è senza ombra di dubbio la propria auto. La città è comodamente raggiungibile con le autostrade A22 (Modena-Brennero), A4 (Milano-Venezia) e A1.

Se invece arrivate da altre località italiane, potete raggiungerla in aereo. L’aeroporto più vicino è situato a Villafranca di Verona, a 33 chilometri da Mantova, dove c’è un servizio navetta che vi porterà in circa 45 minuti in centro città. I principali voli nazionali partono da Roma, Bari, Napoli, Cagliari, Olbia, Salerno, Catania e Palermo.

Potete raggiungere Mantova anche in treno da Verona (45 minuti) e da Modena (55 minuti), essendo sulla linea Modena – Verona, e da Milano (2 ore). Dalla Stazione Centrale di Milano partono circa 10 corse al giorno, che vi porteranno a Mantova senza cambi. La stazione ferroviaria di Mantova si trova in Piazza Don Leoni, a pochi minuti a piedi dal centro storico.

Dove parcheggiare a Mantova

Una volta arrivati a Mantova fate attenzione a non sbagliare strada in quanto, come la maggior parte dei centri storici delle maggiori città italiane, anche il centro di Mantova è una Zona a Traffico Limitato (ZTL). Trovare parcheggio a Mantova al di fuori del centro storico non è difficile anche in alta stagione turistica e il costo parte da € 1,00 all’ora.

Noi però vi consigliamo di parcheggiare l’auto in uno dei parcheggi gratuiti situati poco fuori dal centro. Il più comodo, e anche panoramico, è il Parcheggio Campo Canoa (Google Maps), situato vicino al Ponte di San Giorgio. Altri parcheggi gratuiti si trovano a Piazza Anconetta, Piazzale Montelungo, Piazzale Gramsci e Viale Montegrappa.

Se non trovate posto in questi parcheggi gratuiti, allora non vi resta che cercare uno dei tanti parcheggi a pagamento. Tra i più gettonati e comodi ci sono i seguenti:

  • Lungolago, che va dalla Porta dei Mulini fino al castello.
  • Piazza Virgiliana
  • Lungolago Gonzaga
  • Parcheggio Mazzini Mantova, circa a metà tra il centro storico e il Palazzo del Tè. Questo parcheggio è privato e costa € 2,00 all’ora, con tariffa giornaliera di € 13,00, ed è aperto 24 ore su 24.

Gli orari dei parcheggi a pagamento con le strisce blu (quindi non quelli privati) sono dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.00. Fuori da questi orari è possibile parcheggiare gratuitamente.

Mantova: Palazzo della Camera di Commercio
Mantova: Palazzo della Camera di Commercio

Dove dormire a Mantova

Noi abbiamo alloggiato all’Abbazia Bed & Breakfast, situato in centro città a soli 150 metri dalla stazione ferroviaria e degli autobus di Mantova. Abbiamo scelto questa struttura per la sua posizione centrale e perché dotata di un parcheggio privato, utile a chi come noi viaggia in auto.

Il B&B è a conduzione familiare, con un’atmosfera accogliente e camere abbastanza grandi e nuove, dotate di tutti i comfort necessari per il soggiorno, inclusi kit di cortesia e asciugamani. La colazione è a buffet con prodotti tipici lombardi e viene servita nella piccola sala comune.

Mantova: Chiesa di San Maurizio
Mantova: Chiesa di San Maurizio

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