Incastonato nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico si trova un vivace e colorato giardino dall’anima vulcanica e misteriosa. Stiamo parlando della splendida isola di Sao Miguel, l’isola più grande dell’arcipelago, soprannominata Isola Verde in quanto è la più ricca di vegetazione tra tutte le isole Azzorre. Sao Miguel è anche l’isola più turistica, dove chi ha poco tempo decide di fermarsi per avere un assaggio di ciò che le Azzorre hanno da offrire. L’isola offre infatti una grande varietà di paesaggi e luoghi da visitare, come bellissime lagune, grotte vulcaniche, paesaggi vulcanici che lasciano davvero senza parole, colline, pianure e spiagge.
L’isola di Sao Miguel, insieme all’isola di Santa Maria situata a 81 chilometri di distanza, forma il Gruppo Orientale dell’arcipelago, il più facile da raggiungere partendo dal Portogallo grazie ai tanti voli, anche low cost, che partono da Lisbona o da Porto.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie per organizzare la vostra visita di Sao Miguel, con un itinerario di 4 giorni, inclusi qualche trekking. Trovate inoltre informazioni su come arrivare, come spostarvi, cosa fare e vedere e dove dormire.
- Un po’ di storia!
- Cosa vedere a Sao Miguel
1. Giorno 1: dalla Lagoa das Sete Cidades alla costa Nord
2. Giorno 2: da Ponta Delgada e la Gruta do Carvao a Furnas
3. Giorno 3: dalla Lagoa do Fogo alle piantagioni di Thè Cha Gorreana
4. Giorno 4: da Praia do Fogo al Miradouro da Ponta do Sossego - Cosa fare a Sao Miguel
- Come arrivare a Sao Miguel
- Dove e cosa mangiare a Sao Miguel
- Dove dormire a Sao Miguel
Sao Miguel: cosa vedere e cosa fare sull’Isola Verde delle Azzorre
Un po’ di storia!
Come per le altre isole Azzorre, anche la scoperta dell’isola di Sao Miguel è incerta, probabilmente avvenuta tra il 1427 e il 1431, in seguito alla scoperta di Santa Maria. La sua colonizzazione iniziò poco dopo, tra il 1439 e il 1444, a Povoação Velha e, proprio in quel periodo, verificò un’eruzione vulcanica nel cratere di Sete Cidades.
Pian piano iniziarono ad arrivare i primi coloni dal Portogallo, in particolare dalle province storiche di Estremadura, Alto Alentejo, Algarve, e da Madeira. Arrivarono poi anche comunità more ed ebraiche, ed altri coloni francesi e inglesi. La sua posizione geografica, le sue insenature sicure per attraccare e il suolo fertile consentirono un rapido sviluppo economico dell’isola. La sua crescita economica si basò essenzialmente sulla coltivazione ed esportazione del frumento e del guado, nonché dello zucchero e dell’orchidea, esportata principalmente nelle Fiandre. In poco tempo Sao Miguel divenne uno scalo obbligatorio nel commercio africano ed asiatico.
La prima capitale dell’isola fu Vila Franca do Campo, distrutta dal terribile terremoto e dalle conseguenti frane del 1522. Da allora, Ponta Delgada iniziò ad acquisire importanza e ricevette lo status di città e capitale dal 1546. La seconda metà del XVI secolo fu un periodo buio per l’isola, continuamente attaccata dai corsari e occupata dagli spagnoli durante la crisi di successione portoghese del 1580-82. Dopo la restaurazione della monarchia portoghese, nel 1640, l’isola riacquistò la sua posizione di centro commerciale, stabilendo inoltre nuovi legami con il Brasile.
Nel XVIII secolo ci fu una grande espansione architettonica ed economica, grazia all’esportazione delle arance, principalmente in Gran Bretagna. Alcuni degli edifici storici dell’isola, tra cui palazzi e chiese, risalgono proprio a questo periodo. Purtroppo però intorno al 1870 ci fu una pesante infestazione degli aranceti, che portò alla loro perdita e ad un conseguente flusso migratorio verso il Brasile e l’America del Nord.
Fu solo nel XIX secolo che, grazie all’introduzione ed esportazione di nuove culture come tè, ananas e tabacco, l’isola tornò a prosperare economicamente e il porto di Ponta Delgada si espanse. Successivamente si svilupparono anche l’industria della pesca, la coltivazione, l’allevamento di bovini e l’industria lattiero-casearia. Oggi l’isola è sede del Governo della Regione Autonoma delle Azzorre ed ha iniziato a svilupparsi anche nel turismo.
Cosa vedere a Sao Miguel
L’isola di Sao Miguel, con i suoi 744 chilometri quadrati, è la più grande dell’arcipelago. Nonostante le sue dimensioni, 62 chilometri di lunghezza e 15,8 chilometri di larghezza, facciano pensare ad un’isola relativamente piccola e veloce da visitare, vi possiamo assicurare che è invece ricca di luoghi meravigliosi da scoprire. Ecco perché vi consigliamo di passarci almeno 3 giorni pieni, se ne avete 4 ancor meglio, e di noleggiare assolutamente un’auto.
Se invece avete poco tempo a disposizione da dedicare all’isola, potete considerare di prendere parte ad uno di questi tour guidati, in partenza da Ponta Delgada, che vi faranno risparmiare tempo e vi faranno scoprire gli angoli più belli dell’isola:
- São Miguel al completo in 2 giorni (8 ore al giorno)
- Tour dell’isola di São Miguel (9 ore)
- Tour privato di São Miguel (8 ore)
Giorno 1: dalla Lagoa das Sete Cidades alla costa Nord
Lagoa das Sete Cidades e i vari Miradouros
Se il tempo è bello, approfittatene per iniziare la visita di Sao Miguel da uno dei luoghi più iconici dell’isola. Stiamo parlando della splendida Lagoa das Sete Cidades, classificata come una delle Sette Meraviglie del Portogallo e come Paesaggio Protetto dalla Rete Natura 2000. Purtroppo il meteo delle Azzorre è molto simile a quello della nostra amata Islanda, è molto variabile e spesso e volentieri molti luoghi sono avvolti dalla nebbia. Ecco perché vi consigliamo di iniziare a visitare prima i luoghi più belli se il cielo è sereno. Potete dare un’occhiata alla situazione nebbia prima di mettervi in marcia, guardando da questa webcam.
La Lagoa das Sete Cidades si trova all’interno della caldera di un antico vulcano ormai dormiente, la cui ultima eruzione risale al 1445. È un lago d’acqua dolce, il più grande delle Azzorre, e occupa un’area di circa 4,3 chilometri, con una profondità di circa 33 metri. Il doppio colore delle sue acque fa sembrare che all’interno del grande cratere si trovano due laghi diversi, la Lagoa Verde e la Lagoa Azul, ma in realtà il lago è uno solo.
Come ogni luogo di rara bellezza, anche attorno alla formazione della Lagoa das Sete Cidades ruota una romantica leggenda. Questa leggenda narra di un regno dove, tanti anni fa, viveva una bellissima e giovane principessa dagli occhi azzurri. La principessa amava la natura e amava passeggiare nella campagna, annusare i fiori e ammirare la bellezza delle montagne. Un giorno, durante le sue passeggiate, passò davanti ad una mandria, seguita da un giovane pastore dagli occhi verdi con il quale decise di parlare.
Da quel giorno, ogni giorno per diverse settimane, si incontrarono sempre nello stesso posto, finendo per innamorarsi. Il Re, però, voleva che sua figlia sposasse un principe di uno dei regni vicini e le proibì di continuare ad incontrare il pastore. Le fu concesso un ultimo incontro per salutarlo e, mentre parlavano, piansero talmente tanto che le lacrime degli occhi azzurri della principessa scesero a valle e formarono la Lagoa Azul, mentre le lacrime del pastore dagli occhi verdi formarono la Lagoa Verde.
Lungo la strada per arrivare alla lagoa si trovano diversi miradouros (punti panoramici) dal quale ammirarla in tutta la sua bellezza. Il primo che incontrerete è il Miradouro do Pico do Carvão, che offre una vista molto ampia sulle montagne del Maciço das Sete Cidades e sulla costa dell’isola.
Fermatevi poi a visitare, poco distante, l’Aqueduto do Carvao, la cui costruzione è stimata tra il XVII e il XVIII secolo. Questo acquedotto aveva la funzione di trasportare l’acqua dagli alti laghi di Canário ed Empadadas fino a Santa Clara, dove si trovava un’antica fabbrica di alcolici. Poco distante si trova un’altra sezione dell’acquedotto, chiamato il Muro das Nove Janelas.
Continuate lungo la strada fino a raggiungere il Miradouro da Lagoa do Canário. Qui, un breve sentiero vi porterà fino alla riva dell’omonima laguna, completamente immersa nella foresta.
Continuando lungo il sentiero per altri 10 minuti raggiungerete un secondo belvedere, il Miradouro da Boca do Inferno. Grazie alla sua altitudine, da qui si gode di una prima splendida vista sulla Lagoa do Canário, sulla Lagoa das Sete Cidades, sulla Lagoa Rasa e su parte del villaggio di Sete Cidades, nonché parte della Serra Devassa.
Potete raggiungere i due belvedere anche in auto, seguendo la strada sterrata, se trovate il cancello aperto. Solitamente in settimana lo chiudono alle 16.00 mentre nel weekend lo chiudono alle 19.00. All’ingresso del cancello trovate gli orari di apertura e chiusura per ogni stagione.
La vista migliore e più bella sulla Lagoa das Sete Cidades si ha però dal Miradouro Vista do Rei, così chiamato in seguito alla visita del re D. Carlos I e della regina D. Amélia nell’estate del 1901. Da qui vengono scattate la maggior parte delle foto più belle di Sao Miguel e della Lagoa das Sete Cidades. Per avere una visuale ancora più alta, molti salgono sul tetto di quello che un tempo fu il Monte Palace Hotel a 5 stelle. L’edificio è abbandonato e non è sicuro, perciò se deciderete di salire è a vostro rischio e pericolo.
Scendendo verso il paese incontrerete altri due belvedere, il Miradouro Lagoa de Santiago, con una bella vista sull’omonima laguna di uno splendido color verde acceso, e il Miradouro do Cerrado das Freiras.
Scendete infine verso il piccolo paese di Sete Cidades e passeggiate tra le sue viuzze. Visitate la Igreja de São Nicolau, costruita in seguito ad un voto fatto nel 1849 dal colonnello Nicolau Maria Raposo de Amaral e sua moglie Teresa Ermelinda Rebelo. Dal paese, se avete abbastanza tempo, potete percorrere il giro della laguna, ma considerate almeno 5-6 ore.
Se non avete tempo a sufficienza o non noleggerete l’auto, potete valutare uno di questi tour organizzati in partenza da Ponta Delgada:
- Escursione a Sete Cidades e a Lagoa do Fogo (8 ore)
- Trekking a Sete Cidades (3 ore e mezza)
Ferraria, il faro e le terme
Dirigetevi poi lungo la costa, fino a raggiungere Ponta da Ferraria, una piccola faja originatasi dalla colata lavica fuoriuscita dal Pico das Camarinhas. Dove il fiume di lava incandescente raggiunse le fredde acque dell’Oceano Atlantico, ebbero origine le acque termali e le Termas da Ferraria. Tutta questa zona fa parte del Monumento Naturale Regionale di Pico das Camarinhas e Ponta da Ferraria, istituito per proteggere la natura di questa parte di costa composta da diverse formazioni vulcaniche. Qui troverete stabilimenti termali e piscine naturali, con la temperatura dell’acqua che varia tra i 18 e i 28 gradi a seconda della marea e del periodo dell’anno, perfetti per godervi un po’ di relax.
Le Termas da Ferraria risalgono alla metà del XX secolo, ma le qualità delle loro acque erano già state citate quattro secoli prima da Gaspar Frutuoso nell’opera Saudades da Terra:
“Ai piedi di questo costone, accanto al suddetto molo, a levante, un bel fiume, con acqua così calda da spellare i maialini, dai sassi si tolgono le bollicine e le patelle; questo fiume è coperto con l’alta marea, ma quando è vuoto mostra la sua grandezza, dolcezza e calore.”
Il periodo ideale per visitare le Termas da Ferraria è con la media o bassa marea, per una migliore esperienza e per godersi l’acqua con temperature piacevoli. Potete dare un’occhiata all’andamento delle maree su questo sito.
Prima di scendere verso le terme, fermatevi a visitare il Miradouro da Ilha Sabrina, che offre una splendida vista panoramica dell’intera fajã lavica. Dal belvedere si ha una bella vista anche sul Farol da Ferraria, il secondo faro più antico dell’isola di Sao Miguel e il più grande delle Azzorre.
🕑 Orari: le terme sono aperte dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 19.00.
💲 Costi: i costi variano a seconda del trattamento che desiderate fare. Potete consultarli sul sito delle Termas da Ferraria.
Ponta do Castelo, Praia e Ponta dos Mosteiros
Continuate verso Ponta do Castelo, dove si trova la bella Praia dos Mosteiros, una spiaggia di sabbia scura di origine vulcanica. Se restate in zona, vi consigliamo di tornare qui anche per ammirare un magnifico tramonto sugli Ilhéus dos Mosteiros che si osservano in lontananza. Questi quattro grandi scogli sono ciò che resta di una piccola isola di origine vulcanica. Vicino alla spiaggia si trovano anche delle piscine naturali, conosciute come Poço da Pedra.
Vi consigliamo poi di fare una passeggiata nel centro di Mosteiros, dove si trova la Igreja Matriz de Nossa Senhora da Conceição, patrona sia della parrocchia che del Portogallo, risalente al 1837. È un simbolo dell’architettura locale. Visitate anche la Casa do Pescador, inaugurata nel 2004, un museo che racconta l’attività di pesca della zona.
Moinho do Pico Vermelho e Tromba do Elefante
Continuate lungo la strada fino a raggiungere il Moinho do Pico Vermelho, costruito tra il XVIII e il XIX secolo, uno dei pochi mulini a vento, in stile olandese, che si trova ancora sull’isola di Sao Miguel. Questo mulino veniva utilizzato per macinare i chicchi di mais per produrre la farina. La struttura è a due piani e comprende una piccola esposizione di reperti, come le scatole di misurazione usate dal mugnaio, il suo abbigliamento e quello della moglie.
🕑 Orari: il mulino è visitabile nei mesi di Luglio e Agosto, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
💲 Costi: ingresso gratuito.
Poco distante, poco prima di raggiungere l’ultima tappa della giornata, fermatevi ad ammirare la Tromba do Elefante. Si tratta di una formazione rocciosa, nella zona costiera di Capelas, che ricorda vagamente la proboscide di un elefante.
Miradouro do Porto das Capelas e antico porticciolo
Raggiungete poi il Miradouro do Porto das Capelas, che vi regalerà uno splendido scorcio da cartolina sul piccolo porticciolo di Capelas. Da qui, un tempo fortunatamente lontano, partivano le barche dei balenieri alla ricerca dei capodogli. Oggi invece è solo un antico e pittoresco porticciolo incastonato tra gli scogli.
Dal Miradouro das Pedras Negras al Miradouro de Santa Iria
La prima giornata a Sao Miguel termina con la visita di alcuni belvedere della costa Nord, per poi rientrare all’alloggio in tempo per la cena. Il primo in cui vi consigliamo di fermarvi è il Miradouro das Pedras Negras, che prende il nome dalla lava scura su cui si basa. Il belvedere si trova sul mare e da qui potete osservare in lontananza anche la Tromba do Elefante.
Dopodiché fermatevi alla Praia do Areal de Santa Bárbara, lunga circa un chilometro, una delle spiagge più estese delle Azzorre. Qui è possibile praticare anche vari sport acquatici, come il surf e il bodyboard. Grazie alle sue enormi onde, ogni anno la spiaggia ospita l’ASP World Tour, una competizione internazionale che richiama i migliori surfisti da tutto il Mondo.
Spostatevi poi al Miradouro do Cintrão, costruito nel 1943 dall’União das Armações Baleeiras de São Miguel (UABSM). Questa zona veniva utilizzata come posto di avvistamento dalle compagnie baleniere, dalla fine del XIX secolo alla prima metà del XX secolo.
L’ultima tappa della giornata è il Miradouro de Santa Iria, dal quale si gode di una bellissima vista panoramica sulle selvagge scogliere della costa settentrionale dell’isola. Alle pendici di questo belvedere, nell’Agosto del 1831, si combatté la battaglia di Ladeira da Velha durante la quale D. Pedro IV sconfisse le truppe di suo fratello, D. Miguel. Questa vittoria aprì la strada alla Convenção de Évora Monte, che pose fine alla guerra civile portoghese (1828-34).
Giorno 2: da Ponta Delgada e la Gruta do Carvao a Furnas
Ponta Delgada, la città principale di Sao Miguel
Il secondo giorno sull’isola di Sao Miguel vi consigliamo di iniziarlo presto la mattina, con la visita di Ponta Delgada, la città più grande dell’isola. Ponta Delgada nacque come un semplice paesino di pescatori, ma ben presto si sviluppò e divenne il porto principale dell’isola di Sao Miguel. La città si espanse rapidamente e tra il XVII e il XVIII secolo vide sorgere conventi, chiese e case signorili che ancora oggi ne abbelliscono il centro storico.
Iniziate la visita dalle Portas da Cidade, simbolo della primitiva difesa della città, costruite nel 1783. Originariamente furono costruite come aperture delle mura orientali ma, in seguito ai lavori eseguiti sull’Avenida Infante Dom Henrique, furono smontate e rimontate nell’attuale posizione.
Dietro le porte, nella piazza, spicca la Igreja Matriz de São Sebastião, costruita su un’antica cappella intitolata a São Sebastião, patrono della città, costruita dopo una grande pestilenza che la devastò (1523-31). L’attuale chiesa, in stile tardo gotico portoghese e barocco, risale alla prima metà del XVI secolo ed è frutto di alcuni lavori avvenuti nei secoli successivi. L’interno è ricco di decorazioni con intagli dorati e diversi mobili in legno, come i mobili della sacrestia in jacaranda del XVII secolo e sculture in legno di cedro. Ospita inoltre una ricca collezione di paramenti ricamati in oro su arazzo, risalenti al XVI secolo.
Fate poi una passeggiata lungo la Promenada Ponta Delgada, fino a raggiungere la Praça Vasco da Gama. Da qui potete poi raggiungere il Forte de São Brás, l’unico forte della città rimasto fino ad oggi. Questo forte è considerato il più importante esempio di architettura militare del XVI secolo e la più potente fortificazione dell’isola. Fu costruito vicino all’antico porto della città, per difenderlo dagli attacchi di pirati e corsari inglesi, francesi e algerini, un tempo frequenti in questa regione dell’Oceano Atlantico.
L’edificio è a base poligonale, secondo il progetto dell’italiano Tommaso Benedetti, con quattro bastioni agli angoli. All’interno c’è una piazza d’armi e, intorno ad essa, un insieme di edifici di epoche e configurazioni diverse. Oggi ospita il Comando della Zona Militare delle Azzorre, nonché il Museo Militare delle Azzorre.
🕑 Orari: il forte è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il sabato e la domenica.
💲 Costi: ingresso gratuito.
Poco distante troverete il Convento de Nossa Senhora da Esperança, costruito nel 1535, con l’annessa chiesa. Nel 1541 vi arrivarono le prime monache, provenienti dal Convento de Caloura, che portarono con se un’immagine del Senhor Santo Cristo dos Milagres, ancora custodita al suo interno in una cappella. Questa immagine sembrerebbe essere stata un’offerta del Papa a due monache che si recarono a Roma per chiedere il permesso di costruire un convento a Caloura.
Dopodiché riprendete l’auto e visitate la Igreja do Colégio dos Jesuítas, costruita nel 1592, insieme all’annesso collegio, ad opera dei religiosi della Compagnia di Gesù. La chiesa fu poi rimaneggiata nella prima metà del 1600, assumendo l’aspetto che si può vedere ancora oggi. Purtroppo però, con l’espulsione della compagnia dal Portogallo, i contenuti della chiesa andarono persi.
Poco distante potete visitare la Ermida da Mãe de Deus, ricostruita nel 1925 dopo che il primitivo tempio fu demolito durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1915, con la motivazione che poteva servire da bersaglio per i sottomarini tedeschi. Le piastrelle di questo antico tempio furono raccolte e sono tuttora custodite nel Museo di Ponta Delgada. I lavori di ricostruzione durarono per ben 22 anni e terminarono il 25 Marzo 1947.
Proseguite poi verso la Plantação de Ananás dos Açores, importato oltre 150 anni fa e, oggi, frutto a Denominazione di Origine Protetta (DOP), prodotto esclusivamente nell’isola di Sao Miguel. Potete visitare le serre e scoprire la tradizionale produzione di questo frutto in maniera autonoma, grazie ai pannelli informativi. Inoltre, ai visitatori viene offerta una degustazione gratuita del dolce all’ananas 1864 e del liquore all’ananas 1864.
🕑 Orari: nei mesi con l’ora legale è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00, mentre in inverno è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00.
💲 Costi: ingresso gratuito.
Risalite in macchina e raggiungete poi il Farol de Santa Clara, un faro storico che, dalla fine del XIX secolo all’inizio degli anni ’40, era installato nella Torre de Belém a Lisbona. Si tratta di una struttura metallica, la cui lanterna assomiglia ai corpi di guardia manuelini. Il faro fu inaugurato il 15 giugno 1945, in seguito al crollo del faro esistente nel porto di Ponta Delgada nel 1942.
Proseguite verso l’Ilhéu de Rosto de Cão, un piccolo isolotto costituito dai resti di un piccolo vulcano costiero, formatosi a meno di cento metri dalla costa, alla quale si unì per accumulo di materiale eruttivo. Accanto all’isolotto si trova il Miradouro do Ilhéu de Rosto de Cão, un belvedere che offre una vista meravigliosa della costa meridionale dell’isola, da Ponta Delgada oltre la città di Lagoa.
Gruta do Carvão
Continuate la giornata con la visita della meravigliosa Gruta do Carvao, il più grande tunnel di lava dell’isola di Sao Miguel. Il tunnel si estende per 1.912 metri ed è diviso in tre sezioni separate: una a Nord (Paim) con una lunghezza di 880 metri, una a Sud (João do Rego) con una lunghezza di 300 metri e una intermedia (Secadores de Tabaco) con una lunghezza di 702 metri. Si pensa però che il tunnel possa avere una lunghezza maggiore di quella mappata fino ad oggi e che potrebbe essere lungo più di 5 chilometri.
Gruta do Carvao si trova in una regione geologicamente conosciuta come il Complexo Vulcânico dos Picos, un’area vulcanica composta da oltre 250 coni e colate laviche di natura basaltica. Il tunnel risale all’Olocene, con un’età compresa tra i 5.000 e i 12.000 anni. Al suo interno è possibile osservare un’ampia varietà di formazioni laviche, come stalattiti e stalagmiti, balconi o panchine laterali, ponti di lava, pareti scanalate, bolle di lava e tunnel.
🕑 Orari: la grotta è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. La grotta è visitabile solo con visite guidate, che si effettuano nei seguenti orari: 10.30, 11.30, 14.30, 15.30 e 16.30. Su appuntamento è possibile partecipare a visite guidate più lunghe.
💲 Costi: l’ingresso costa € 7,50 per gli adulti, € 3,50 per gli studenti e gli over 65, € 2,00 per i bambini dai 7 ai 14 anni. La visita guidata lunga costa € 20,00.
Convento da Caloura
Proseguite poi verso il Convento de Nossa Senhora da Conceição da Caloura, costruito in una posizione meravigliosa, direttamente sul mare. La sua costruzione risale al XVI secolo, nel luogo dove sorgeva una cappella dedicata a Nossa Senhora da Conceição (1440). Intorno a questa cappella nacque il primo convento delle clarisse di Sao Miguel, e il secondo delle Azzorre, che vi si stabilirono dopo il cataclisma che devastò Vila Franca nel 1522.
Questo convento è legato al culto del Senhor Santo Cristo dos Milagres. La tradizione narra che fu offerto da Papa Paolo III a due monache del Convento di Caloura recatesi a Roma. Qui vi rimase fino alla partenza delle ultime suore nel 1540, che la portarono con loro al Convento di Esperança, a Ponta Delgada. Il luogo fu abbandonato dalle monache in quanto facile preda degli attacchi dei corsari, e fu poi occupato dagli eremiti di Vale das Furnas, nel 1632. A questi nuovi occupanti si devono i vari lavori che diedero al complesso l’aspetto che conosciamo oggi.
L’interno è in stile barocco ed è ricoperto da una preziosa collezione di maioliche. Quelle dai colori blu e gialli su fondo bianco, risalgono al XVII secolo, mentre le altre, dipinte di blu su fondo bianco risalgono al secolo successivo. Una di queste maioliche, nella cappella, reca la data 1725.
Ilhéu de Vila Franca do Campo e paese
Prima di recarvi all’ultima tappa della giornata, passate a visitare Vila Franca do Campo, dove si trova la bellissima Igreja Matriz de São Miguel Arcanjo, uno dei templi più antichi dell’arcipelago, costruita nel XV secolo. Durante il terremoto del 1522 la chiesa fu completamente distrutta e successivamente ricostruita. Questa chiesa si differenzia dalle altre in quanto presenta uno stile architettonico romanico, a tre navate e con il campanile costruito in basalto. Inoltre, custodisce la campana più antica dell’intera isola di Sao Miguel.
A circa 1 chilometro dalla costa, si trova il piccolo Ilhéu de Vila Franca do Campo, uno dei simboli dell’isola di Sao Miguel. Conosciuto anche come l’Anello della Principessa, questo isolotto è ciò che resta del cratere di un antico vulcano sommerso, al cui interno oggi si trova una splendida piscina naturale. Oggi l’isolotto è classificato come un’importante Riserva Naturale, grazie alla sua varietà di fauna e flora.
L’Ilhéu de Vila Franca do Campo è visitabile solamente da Giugno a Ottobre e l’ingresso giornaliero è riservato solo a 400 persone. L’isolotto è raggiungibile solamente in barca (ma dovete prenotare con largo anticipo), con partenze giornaliere dal molo di Tagarete, oppure prendendo parte ad un’escursione guidata. Tra le tante disponibili, vi consigliamo le seguenti:
- Avvistamento di cetacei + Isolotto di Vila Franca (3 ore – in italiano), questa è l’escursione che più vi consigliamo in quanto unisce due uscite in una.
- Tour dell’entroterra dell’isolotto di Vila Franca (3 ore – in italiano)
- Giro in barca per la costa sud di São Miguel (3 ore e mezza) potete farla anche al tramonto (3 ore)
- Snorkeling all’isolotto di Vila Franca (1 ora e mezza)
Ermida de Nossa Senhora da Paz
Iniziate la giornata con la visita di una delle cappelle più belle delle Azzorre, la Ermida de Nossa Senhora da Paz. Questa cappella è situata in cima al Monte de Nossa Senhora da Paz e offre una vista incredibile su Vila Franca do Campo e il suo isolotto.
La cappella fu costruita nel XVIII secolo al posto di un altro tempio, forse costruito nel XVI secolo. Nel 1968 fu costruita l’imponente scalinata di 100 gradini, divisi su 10 livelli che rappresentano i Padre Nostro dei Misteri Gioiosi e Dolorosi e le Ave Maria.
Secondo la tradizione, l’Ermida fu edificata sul luogo in cui un pastore trovò un’immagine della Madonna all’interno di una grotta. Il pastore portò l’immagine al parroco della Igreja Matriz ma, con sua sorpresa, il giorno successivo l’immagine fu ritrovata nuovamente nella grotta. La stessa storia si ripetè anche nei giorni successivi, finché i fedeli capirono che la Madonna desiderava la costruzione di un tempio vicino alla grotta.
Così, pian piano iniziarono a portare i materiali per la costruzione in un luogo riparato dai forti venti, appena sotto il punto in cui era stata trovata l’immagine. Il giorno successivo, i pastori trovarono i materiali capovolti e le pietre poste dove fu ritrovata la Vergine. Fu proprio in questo luogo che fu costruita la Cappella di Nossa Senhora da Paz, con il bambino Gesù in grembo che tiene un ramoscello d’ulivo in mano. Due anni dopo la sua costruzione, un forte terremoto distrusse quasi l’intero villaggio. I monaci scomparvero, la chiesa madre fu rasa al suolo, ma la Cappella di Nossa Senhora da Paz rimase intatta.
Furnas e le sue fumarole
Nel pomeriggio spostatevi nuovamente all’interno dell’isola, fermandovi prima al Miradouro do Castelo Branco, dove si trova una piccola torretta medievale e dal quale si gode di una splendida vista sulla valle e sulla Lagoa das Furnas da un lato e su Vila Franca do Campo dall’altro. Un’altra bella vista panoramica sulla Lagoa das Furnas la si ha dal Miradouro do Pico do Ferro, secondo noi uno dei belvedere più belli dell’isola.
Dopodiché dirigetevi verso Furnas, fermandovi a visitare la Capela de Nossa Senhora das Vitórias in riva alla Lagoa das Furnas e il Mata Jardim José do Canto, con al suo interno la splendida cascata Salto do Rosal. Sia la cappella che il giardino risalgono al XIX secolo e sono stati costruiti per volere di José do Canto.
Accanto al lago troverete le Fumarolas da Lagoa das Furnas, dove troverete diverse fumarole con acqua ribollente e fumante. Qui viene cucinato il famoso cozido e, se capitate in zona intorno a mezzogiorno, potete osservare i ristoratori dissotterrare i pentoloni in cui viene cotto per circa 5 ore.
Infine visitate il piccolo paesino di Furnas, iniziando dalla Cascata e Aquário das Furnas, un bel giardino pubblico ben mantenuto. Poco distante si trovano la Igreja de Santa Ana, la Igreja De Nossa Senhora da Alegria, e la Casa Invertida. Visitate poi le splendide Caldeiras das Furnas, altre pozze d’acqua fumanti dove osservare l’attività vulcanica ancora presente nella zona. Infine rilassatevi al Parque Terra Nostra, dove troverete diverse pozze termali in cui fare il bagno.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Cosa vedere a Furnas: itinerario di 1 giorno tra lago e fumarole.
Giorno 3: dalla Lagoa do Fogo alle piantagioni di Thè Cha Gorreana
Lagoa do Fogo
Il terzo giorno sull’isola vi consigliamo di svegliarvi presto e di recarvi verso l’interno dell’isola, dove si trova la spettacolare Lagoa do Fogo. Si tratta di un meraviglioso lago vulcanico situato all’interno dello stratovulcano del massiccio dell’Água de Pau, nonché il lago più alto dell’isola di Sao Miguel e uno dei più grandi delle Azzorre. Questo vulcano è il più giovane dell’isola, creatosi circa 15.000 anni fa, e la caldera che ospita il lago si è formata in seguito del crollo della sommità del vulcano, circa 5.000 anni fa. L’ultima eruzione risale al 1563.
Lungo la strada vi consigliamo di fermarvi in due punti panoramici che vi regaleranno una vista meravigliosa della laguna dall’alto. Il primo è il Miradouro Pico da Barrossa, mentre subito dopo troverete il Miradouro da Lagoa do Fogo, il belvedere con la vista migliore. Da qui parte un breve sentiero che in circa 30 minuti vi porterà in riva al lago. Fate attenzione, soprattutto in discesa, in quanto il sentiero è a tratti ripido e sconnesso.
Gli unici problemi che potrete incontrare una volta giunti al belvedere sono la nebbia e le nuvole basse, che purtroppo in questa zona sono spesso frequenti. Potete verificare la visibilità facendo affidamento sulle utilissime webcam delle Azzorre distribuite su tutte e 9 le isole.
Se non avete l’auto o se avete poco tempo a disposizione, vi consigliamo di dare un’occhiata a questi tour guidati in partenza da Ponta Delgada, che vi faranno risparmiare tempo:
- Trekking a Lagoa do Fogo (7 ore)
- Escursione a Sete Cidades e a Lagoa do Fogo (8 ore)
- Tour in jeep di Sete Cidades e Lagoa do Fogo (8 ore)
Caldeira Velha
A poca distanza dalla Lagoa do Fogo potete fermarvi per un bagno rilassante a Caldeira Velha, un complesso di piscine termali completamente immerse nella foresta. La temperatura delle piscine varia dai 37°C ai 23°C della piscina più bella, quella in cui si tuffa una cascata di acqua termale.
Questo posto è spesso affollatissimo, soprattutto in alta stagione, perciò vi consigliamo di arrivare presto la mattina o di visitarlo durante la settimana.
🕑 Orari: le piscine sono aperte tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 da Ottobre ad Aprile, mentre da Maggio a Settembre sono aperte tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.30.
💲 Costi: l’ingresso costa € 8,00 per gli adulti, € 4,00 per i ragazzi dai 7 ai 14 anni per gli over 65. Il biglietto ha una validità di 1 ora e mezza, a seconda del blocco acquistato: 09.00 – 10.30 – 12.00 – 13.30 – 15.00 – 16.30 – 18.00 – 19.30. La sola visita (che esclude le piscine) costa € 3,00/€ 1,50.
Cascata do Salto do Cabrito e Cascata das Lombadas
Se non trovate posto alla Caldeira Velha e avete voglia di immergervi nella natura, vi consigliamo di visitare la Cascata do Salto do Cabrito, una cascata alta circa 40 metri. Questa cascata è tra le più belle dell’isola e potete raggiungerla sia a piedi, con un sentiero a tratti impegnativo di circa 3 ore, sia in auto. In tal caso, potete lasciare l’auto nel parcheggio a circa 50 metri dalla cascata. Potete ammirarla anche dall’alto salendo lungo la scalinata accanto alla cascata.
Un’altra bella cascata che potete visitare è la Cascata das Lombadas, con un salto di 60 metri, completamente immersa nella foresta. Questa cascata la si può raggiungere solo a piedi e il sentiero è un po’ più impegnativo rispetto al precedente, ma verrete ripagati una volta raggiunta questa meraviglia.
Fabbrica e piantagioni di Thè Cha Gorreana
Terminate la giornata con la visita della piantagione di tè Gorreana, la più antica e l’unica piantagione di tè esistente in Europa. La piantagione non è endemica, ma le temperature miti e le abbondanti piogge delle Azzorre hanno permesso alle piante da tè di crescere in un ambiente totalmente nuovo ed inusuale.
La coltivazione del tè fu introdotta alle Azzorre da Jacinto Leite intorno al 1820, quando piantò dei semi portati da Rio de Janeiro, in Brasile, dove lavorava come comandante delle guardie reali. Durante il XIX secolo, il declino del commercio di arance portò ad una crescita della produzione di tè, che raggiunse il suo apice nel 1850 con circa 250 tonnellate prodotte da 300 ettari. Nel 1883 presero vita la fabbrica e la piantagione di tè Gorreana, che oggi si estende su 32 acri e produce diverse varietà di tè nero e tè verde.
Potete visitare gratuitamente la fabbrica e il museo, dove si trovano ancora i macchinari originali “Marshalls” risalenti al 1840. Potete vedere tutte le fasi produttive del tè, le macchine che setacciano le foglie di tè, l’essiccatore e le macchine che tagliano le foglie prima di essere impacchettate nelle singole bustine. Appena entrati verrete travolti da un buonissimo profumo di tè, che potete anche degustare e comprare direttamente al negozio della fabbrica. Alla fine della visita potete fare una passeggiata tra le piantagioni, seguendo uno dei tanti sentieri.
🕑 Orari: la fabbrica è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00. Il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 18.00.
💲 Costi: ingresso gratuito.
Giorno 4: da Praia do Fogo al Miradouro da Ponta do Sossego
Praia do Fogo e Cascata da Ribeira Quente
L’ultima giornata sull’isola di Sao Miguel è più tranquilla rispetto alle precedenti in quanto, se farete come noi, al pomeriggio avrete il volo per tornare in Italia. La mattina iniziatela con la visita di una delle spiagge classificata tra le più belle delle Azzorre, la Praia da Ribeira Quente. Si tratta di una bellissima spiaggia di sabbia, molto ampia, chiamata anche Praia do Fogo per la temperatura delle sue acque. Qui troverete acqua più calda rispetto alle altre spiagge, grazie alle diverse sorgenti idrotermali sottomarine.
Prima di raggiungere la spiaggia, fermatevi a visitare la splendida Cascata da Ribeira Quente, una cascata di origine termale che nasce all’interno dell’isola di Sao Miguel. Si trova incastonata in una piccola gola che le sue acque hanno scavato nel corso dei secoli, circondata da una rigogliosa vegetazione endemica.
Trovarla è un po’ difficile in quanto Google Maps non la segnala nella corretta posizione. La cascata la vederete da una piccola apertura a metà del tunnel che si trova lungo la strada per Praia do Fogo. Per raggiungerla dovrete parcheggiare l’auto in uno spiazzo poco più avanti e tornare indietro, nel tunnel, a piedi facendo molta attenzione. Da lì potete poi scendere lungo un ripido e scivoloso sentiero fino ai piedi della cascata oppure ammirarla solo dall’alto e da lontano.
Povoação
Dopodiché visitate il paesino di Povoação e la zona circostante, iniziando con il Miradouro Lomba do Cavaleiro, che offre una bellissima vista su Povoação e i suoi sette colli. Fate poi una breve deviazione verso la piccola Ermida de Santa Bárbara, la cui costruzione risale al XV secolo, il tempio più antico dell’isola.
Giunti in paese visitate la piccola Igreja de Nossa Senhora do Rosário, costruita sul lungomare vicino alla spiaggia dove sbarcarono i primi coloni di Sao Miguel. Dalla chiesa potete poi raggiungere la Praia da Povoação, una piccola spiaggia di sabbia nera incastonata tra le scogliere.
Poco fuori dal paese si trova il Museu do Trigo (Museo del Grano), dove è possibile osservare gli strumenti utilizzati per la raccolta del grano, oltre ad un’esposizione permanente di pannelli sulla coltivazione di questo cereale a Lombas e sull’isola di Sao Miguel.
Cascata do Salto do Prego e il Salto do Cagarrão
Continuando lungo la strada raggiungerete il paesino di Sanguinho, che si sta pian piano ripopolando dopo anni e anni di abbandono. Da qui, inoltrandovi nella foresta, potete raggiungere la Cascata do Salto do Prego, una bellissima cascata famosa per le sue acque ghiacciate e cristalline.
Seguendo il fiume per altri 10-15 minuti raggiungerete una seconda cascata, la bellissima Salto do Cagarrão.
Miradouro da Ponta do Sossego
Continuate il viaggio verso Nord, fino a raggiungere il Miradouro da Ponta da Madrugada, considerato il posto migliore dell’isola di Sao Miguel per ammirare l’alba. Questo belvedere è decorato da fiori di diverse specie e la vista che si apre da quassù spazia sulla Serra da Tronqueira.
Il punto panoramico più famoso di tutta l’isola però lo troverete a qualche minuto di distanza. Stiamo parlando del meraviglioso Miradouro da Ponta do Sossego, caratterizzato da degli splendidi giardini che in primavera si riempiono di fiori coloratissimi. La vista quassù spazia da Madrugada fino a Fajã do Araújo e Praia do Lombo Gordo. Nel giardino si trova anche una piccola area pic-nic e vi consigliamo di fermarvi qua per un pranzo veloce al sacco, con vista.
Miradouros di Sao Miguel
Continuate la visita di questo lato di costa fermandovi nei tanti punti panoramici che incontrerete lungo la strada. Di seguito vi indichiamo quelli in cui, secondo noi, vale la pena fermarsi:
☀ Miradouro da Vigia das Baleias: un antico posto di avvistamento delle balene, all’epoca in cui la caccia alle balene era una delle principali attività economiche delle Azzorre. Qui troverete un posto di vedetta, una cappella dedicata a Nossa Senhora e una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa settentrionale.
☀ Miradouro da Ribeira dos Caldeirões: anche da questo belvedere si ha una splendida vista sulla costa e sulle montagne che lo circondano, ma ciò che lo rende meraviglioso è il suo vicino Parco Naturale Ribeira dos Caldeirões. Questo parco, ricco di vegetazione tipica della Macaronesia e di ortensie, ospita al suo interno anche la splendida Cascata da Ribeira dos Caldeirões, altre piccole cascatelle e un laghetto. All’interno del parco ci sono anche cinque mulini ad acqua, risalenti al XVI secolo, fondamentali all’epoca per diverse famiglie della regione. Uno dei mulini è ancora in funzione, azionato da un mugnaio che ci lavora ogni giorno, mentre un altro mulino ospita un museo etnografico.
☀ Miradouro da Pedra dos Estorninhos: costruito nel 1989, offre un’ampia vista su parte della costa settentrionale dell’isola e su parte delle montagne a nord-est. Anche qui troverete un’area attrezzata per il pic-nic, dove potete fermarvi qualche minuto a contemplare la bellezza che vi troverete davanti.
☀ Miradouro do Salto da Farinha: situato a pochi metri dal precedente, offre una splendida vista sull’omonima cascata, la cui acqua cade da un salto alto più di 40 metri. Se avete tempo, potete scendere fino al fondo della cascata, dove si trova un’altra area pic-nic e l’accesso al mare.
Cosa fare a Sao Miguel
Anche Sao Miguel, nonostante sia la più urbanizzata delle 9 isole, ha una splendida natura rigogliosa e selvaggia e, di conseguenza, offre diversi meravigliosi trekking, più o meno impegnativi, da percorrere. Il più bello e conosciuto è il trekking da Praia alla Lagoa do Fogo (PRC02 SMI), di circa 4 ore e di media difficoltà. Un trekking molto semplice, adatto a tutti, ma altrettanto bello è il trekking alla Chá Gorreana (PRC28 SMI), che in circa un’ora e mezza vi farà fare il giro della più antica piantagione di tè in Europa. Un altro trekking molto semplice e carino è il giro della Lagoa das Furnas (PRC06 SMI), che in circa 3 ore vi farà percorrere tutto il giro di questo splendido lago.
Tra le altre attività che si possono fare a Sao Miguel spiccano senza dubbio le escursioni in mare, come lo snorkeling nelle acque cristalline di Sao Miguel, oppure il bagno con i delfini. Ci sono poi le classiche escursioni di whale watching, oppure le classiche uscite in barca lungo la costa anche al tramonto. Per i più esperti ci sono uscite di immersione, così come uscite di immersione per principianti.
Se siete amanti dell’adrenalina potete prendere parte ad un’escursione di torrentismo a Ribeira dos Caldeirões, un’escursione di coasteering che combina trekking, arrampicata e salti dagli scogli (in totale sicurezza), oppure ad un tour di Vila Franca do Campo in kayak. Se invece siete appassionati di uccelli, potete prendere parte ad un’uscita di birdwatching sulla costa.
Come arrivare a Sao Miguel
L’isola di Sao Miguel è ben collegata e facilmente raggiungibile in aereo dal Portogallo. Ad oggi, non ci sono voli diretti dall’Italia, perciò è necessario fare scalo a Lisbona o a Porto. È possibile raggiungerla anche dalle altre isole Azzorre, qualora vi troviate già sull’arcipelago, e da Madeira. I voli interni sono gestiti dalla Azores Airline e solitamente sono operati con piccoli aerei bimotore.
Le compagnie aeree che volano sull’isola sono la TAP Portugal, compagnia con la quale abbiamo volato noi, e la Sata Azores Airline. Da qualche anno l’isola è raggiunta anche dalla compagnia low cost Ryanair, con collegamenti da e per Lisbona e Porto. L’aeroporto, dedicato a Papa Giovanni Paolo II, si trova a circa 3 chilometri dalla città di Ponta Delgada. Se avete bisogno di un transfer dall’aeroporto alla città e viceversa, potete prenotare il transfer qua.
Se invece vi trovate già alle Azzorre, in particolare a Terceira, in estate potete spostarvi in traghetto, sicuramente più economico rispetto all’aereo. La tratta è abbastanza lunga, perciò ve la consigliamo solo se avete tanti giorni a disposizione e solo se non soffrite il mal di mare. Gli spostamenti in traghetto sono gestiti dalla compagnia Atlanticoline e i biglietti sono acquistabili 1 mese prima dalla partenza. Questo collegamento è attivo solo in estate con diverse partenze giornaliere.
Per spostarvi sull’isola vi consigliamo di noleggiare l’auto. Noi usiamo spesso DiscoverCars, il quale paragona diverse compagnie di noleggio auto e vi proporrà le soluzioni più vantaggiose.
Dove e cosa mangiare a Sao Miguel
Uno dei piatti tipici che dovete assolutamente assaggiare a Sao Miguel è il cozido, una specie di bollito misto, caratteristico di Furnas. Per prepararlo, le pentole piene di diverse carni e verdura vengono interrate nel suolo ricco di attività geotermica. Qui vi rimangono per circa cinque o sei ore e il cibo cuoce lentamente grazie al calore naturale della terra. Se capitate in zona un po’ prima di pranzo, potete osservare il momento in cui le pentole vengono estratte e portate ai vari ristoranti. Tipico di Furnas è anche il bolo lêvedo, un pane schiacciato leggermente dolce.
Molto buoni anche i frutti esotici coltivati sull’isola, in particolare l’ananas, serviti freschi sia a colazione che ai pasti. Le serre di ananas permettono di partecipare anche a delle visite guidate che permettono di scoprire gli antichi metodi di coltivazione. Da assaggiare assolutamente anche il tè delle Azzorre, coltivato nelle piantagioni della fabbrica Gorreana e in quelle di Porto Formoso.
Dove dormire a Sao Miguel
Nonostante Sao Miguel sia l’isola più urbanizzata, caotica e turistica delle Azzorre, durante il nostro viaggio siamo riusciti a trovare comunque un angolo di pace e tranquillità poco fuori da Ponta Delgada. Si tratta del nuovissimo Senhora da Rosa, inaugurato ad Aprile 2021, un resort realizzato in un’antica fattoria del XVIII secolo dove si coltivavano le arance.
Il resort offre camere standard, spaziose e dotate di tutto il necessario per il vostro soggiorno e di bagno privato in camera, e due lodge immersi nella natura. Noi abbiamo soggiornato in quest’ultimo, il Tranquillity Garden Lodge, un lodge interamente in legno ispirato agli antichi cafuões della fattoria, dei magazzini dove venivano conservati ed essiccati diversi cereali.
Il lodge è molto grande e spazioso, composto da una camera da letto, uno spazio con armadio, cassaforte, frigo, tè, caffè e bollitore e un ampio bagno, con una grande doccia e una vasca all’esterno. Nel bagno troverete tutto il necessario, come asciugacapelli, asciugamani, sapone e shampoo eco-friendly, accappatoi e ciabattine. Dalla camera si accede all’ampio terrazzo esterno, dove ci si può godere tutta la tranquillità della natura circostante.
Nel prezzo è inclusa anche la colazione, servita nel ristorante dell’hotel. Comprende una selezione di prodotti locali, come frutta fresca, succo di frutta, caffè, latte, uova, affettato, pane fresco e dolci fatti in casa.
Se siete interessati ad un viaggio alle Azzorre, date un’occhiata anche ai seguenti articoli:
- Come organizzare un viaggio alle Azzorre: la guida completa!
- Guidare alle Azzorre: tutto quello che devi sapere!
- Itinerario alle Azzorre: cosa vedere in 16 giorni on the road
- Dove dormire alle Azzorre: 6 alloggi insoliti e particolari
- Cosa vedere a Terceira: itinerario di 4 giorni
- Pico: cosa vedere. Itinerario di 4 giorni
- Cosa vedere a Sao Jorge: itinerario di 2 giorni
- Cosa vedere a Faial: itinerario di 2 giorni
- Whale watching alle Azzorre: quando e dove avvistare le balene
- Cosa vedere ad Angra do Heroismo: itinerario di un giorno
- Cosa vedere a Furnas: itinerario di 1 giorno tra lago e fumarole
- Algar do Carvao e Gruta do Natal: visita, costi e orari
- Gruta das Torres (Pico): guida alla visita, costi e orari
4 Comments
beatrice
9 Novembre 2024 at 17:18ciao!
sono una studentessa sella scuola Panzini a Bellaria in Emilia Romagna.
Ho utilizzato questa specie di presentazione e ne ho fatta una su Canva parlando proprio di Sao Miguel.
Mi sono trovata super bene in questo sito e ed è stato pure divertende!
perciò ringrazio Elisa per aver creato questo sito.
Beatrice
Elisa Polini
9 Novembre 2024 at 19:32Ciao Beatrice!
Grazie per averci scritto, siamo contenti di sapere che il nostro blog ti sia piaciuto e ti sia stato utile per la tua presentazione.
A presto,
Elisa
Elena
28 Giugno 2023 at 10:32Ciao!
ho visitato le Azzorre e seguito tutti i vostri consigli per esplorare le isole di Sao Miguel, Sao Jorge, Faial e Pico e ci tenevo a dirvi che sono stati perfetti! Vi ringrazio molto, questi post guida che avete condiviso sono fantastici.
Buoni viaggi,
Elena
Elisa Polini
28 Giugno 2023 at 14:10Ciao Elena,
Grazie per il tuo feedback, siamo molto contenti di sapere che ti siano stati utili per il tuo viaggio!
Buoni viaggi anche a te,
Elisa