Terceira, soprannominata Isola Lilla, è la terza isola delle Azzorre ad essere stata scoperta e inizialmente fu battezzata con il nome di isola di Gesù Cristo. Terceira, insieme a Sao Miguel, è l’isola più visitata da chi ha pochi giorni e decide di fermarsi in una sola isola. Qui troverete una grande varietà di paesaggi, che spaziano dalla costa all’interno, dalle spiagge alle grotte vulcaniche, dalla natura incontaminata alle città.
L’isola di Terceira fa parte del Gruppo Centrale dell’arcipelago, insieme a Graciosa, Faial, Pico e Sao Jorge, ed è la più orientale. È la terza isola per dimensione e ospita la capitale storica delle Azzorre, Angra do Heroísmo, risalente al 1534, la prima località dell’arcipelago ad essere classificata Patrimonio Mondiale dall’Unesco.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie per organizzare la vostra visita di Terceira, con un itinerario di 4 giorni, inclusi qualche trekking. Trovate inoltre informazioni su come arrivare, come spostarvi, cosa fare e vedere e dove dormire.
- Un po’ di storia!
- Cosa vedere a Terceira
1. Giorno 1: da Praia da Vitoria al Miradouro da Serra da Ribeirinha
2. Giorno 2: dall’Algar do Carvao e Gruta do Natal a Rocha do Chambre
3. Giorno 3: Whale Watching, Angra do Heroismo e Vila de São Sebastião
4. Giorno 4: da São Matheus da Calheta al Monte Serreta - Cosa fare a Terceira
- Come arrivare a Terceira
- Dove e cosa mangiare a Terceira
- Dove dormire a Terceira
Terceira: cosa vedere e cosa fare sull’Isola Lilla delle Azzorre
Un po’ di storia!
Come ci suggerisce il nome, Terceira fu la terza isola delle Azzorre ad essere scoperta, dopo Santa Maria e Sao Miguel. La sua scoperta risale alla prima metà del 1400, ma cominciò ad essere abitata solo dopo il 1470, intorno ai paesi di Praia da Vitoria ed Angra do Heroismo, fondata nel 1534.
Il porto di Angra divenne ben presto un importante scalo per le navi che viaggiavano tra l’Europa, l’America e l’India e la città divenne il centro politico, economico e religioso delle Azzorre. La ricchezza di Terceira, caratterizzata da un’abbondante presenza di spezie e metalli preziosi, attirò ben presto l’interesse dei corsari che la attaccarono in diverse occasioni.
Nei secoli successivi Terceira fu teatro di diverse battaglie. Prima tra tutte la guerra tra Portogallo e Spagna per il trono del paese, risolta con la Restaurazione nel 1640, quando il Portogallo recuperò la sua indipendenza e Terceira tornò ad essere il centro più importante dell’arcipelago. Nell’800 fu teatro delle Guerre Liberali, che videro l’isola vincitrice contro le truppe assolutiste che tentarono di sbarcare a Praia. Durante la Seconda Guerra Mondiale le truppe britanniche stabilirono una base militare vicino a Praia da Vitoria, passata in seguito alla forza aerea nordamericana, mentre a Lajes si trova la tuttora operativa base NATO.
Nonostante il suo travagliato passato, oggi Terceira è un’isola molto dinamica e con molto da offrire a chi decide di visitarla.
Cosa vedere a Terceira
L’isola di Terceira è la terza più grande dell’arcipelago. Nonostante le sue dimensioni, 29 chilometri di lunghezza e 18 chilometri di larghezza, facciano pensare ad un’isola relativamente piccola e veloce da visitare, vi possiamo assicurare che è invece ricca di posti meravigliosi e poco conosciuti da scoprire. Ecco perché vi consigliamo di passarci almeno 4 giorni pieni e di noleggiare assolutamente un’auto.
Se invece avete poco tempo a disposizione da dedicare all’isola, o non desiderate noleggiare l’auto, potete considerare di prendere parte ad uno di questi tour guidati, in partenza da Angra do Heroismo, che vi faranno risparmiare tempo e vi faranno scoprire gli angoli più belli dell’isola:
- Tour di Terceira in jeep (4 o 8 ore), che vi farà scoprire le zone più belle dell’isola.
- Tour privato di Terceira (8 ore – minimo 2 persone), che vi farà vedere più luoghi di un tour di gruppo.
- Visita di Terceira in bici elettrica (1,5 o 2 ore)
- Visita della costa orientale di Terceira (3 ore)
- Tour di Terceira, il ritorno all’isola (7 ore)
- Tour dei punti panoramici di Terceira (4 ore), che vi porterà ai belvedere più belli dell’isola.
Giorno 1: da Praia da Vitoria al Miradouro da Serra da Ribeirinha
Praia da Vitoria
Iniziate il vostro itinerario alle Azzorre da Praia da Vitoria, la città più vicina dopo essere atterrati sull’isola, nonché una delle prime aree ad essere state colonizzate sull’isola. Passeggiate nel suo colorato centro storico, tra stretti vicoli e case colorate, con le tradizionali finestre a ghigliottina. Arrivate in Praça Francisco Ornelas da Càmara, dove si trovano l’Estatua da Liberdada (il Monumento alla Vittoria contro gli assolutisti), realizzato nel 1929, e il Palazzo Paços do Concelho, realizzato nel XVII secolo.
Dalla piazza proseguite poi lungo la Rua do Jesus, una splendida via pedonale sulla quale si affacciano edifici d’epoca. Verso la fine della via si trovano un bel giardino e il mercato comunale, entrambi risalenti all’800.
Visitate poi la Igreja Matriz de Santa Cruz, un’imponente chiesa a tre navate costruita tra il 1456 e il 1517. La chiesa è stata ristrutturata e modificata nel XIX secolo, in seguito ai terremoti che devastarono Terceira, ma conserva ancora oggi qualche traccia dello stile manuelino delle origini, soprattutto nei due portali principali e nelle cupole. Al suo interno si trovano un organo a canne in mogano, realizzato nel 1793, e un importante complesso di immagini del XVI e del XVII secolo. Tra queste spicca una rara scultura indo-portoghese in avorio policroma.
Poco lontano potete visitare la Igreja da Misericórdia, con mostre della scuola fiamminga e dipinti su tavola del XVI secolo.
Recatevi poi a visitare il Forte de Santa Catarina, una fortificazione destinata a difendere questo ancoraggio dagli attacchi di pirati e corsari, un tempo frequenti in questa regione dell’Oceano Atlantico. Questo forte risale al XVI secolo ed è l’unico sopravvissuto dei dodici forti che facevano parte del sistema difensivo della Baia di Praia da Vitoria. Dal forte partiva anche una trincea difensiva che collegava tutti e 12 i forti, ma purtroppo è stata distrutta nel tempo dall’erosione marina.
Passeggiate poi sul lungomare, moderno e vivace, fino ad arrivare al Miradouro do Facho, da dove si gode di una splendida vista sul porto e sulla città. Poco lontano si trovano le Lagoe do Paúl, dove gli uccelli migratori che attraversano l’Oceano Atlantico si fermano a riprodursi. Tra questi c’è una grande quantità di anatre provenienti dal Canada. Poco lontano trovate anche il Miradouro da Ponta da Má Merenda.
Tra le spiagge della città vi consigliamo di fermarvi a Prainha, Praia Grande e Praia dos Sargento, tutte premiate con Bandiera Blu e accessibili alle persone a mobilità ridotta.
Miradouro da Serra do Cume
Spostatevi poi verso il Miradouro da Serra do Cume, uno dei più belli di tutta l’isola, dal quale si gode di uno splendido panorama sui tipici cerrados (terrazzamenti) che scendono fino al mare. Il belvedere si trova in cima al complesso vulcanico di Serra do Cume, il primo vulcano dell’isola, che ha una caldera di circa 15 chilometri di diametro.
La sua eruzione formò una colata di grandi dimensioni che aumentò la grandezza dell’isola di diversi chilometri. L’interno di questa caldera oggi è una vasta pianura occupata da grandi distese di pascoli, i caratteristici cerrados, separati da muri di pietra vulcanica e ortensie.
Pensate che questo punto, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato come posto di blocco militare e vi fu costruito un complesso militare sotterraneo, ora abbandonato, chiamato Serra do Cume Casemates (Bunker della Serra do Cume).
Al ritorno potete fermarvi a pucciare i piedi alle Piscinas Naturais de Porto Martins.
Forte da Greta
Continuate la giornata con la visita del Forte da Greta, una fortificazione eretta per difendere questo ancoraggio dagli attacchi di pirati e corsari, costruito durante la Crisi di Successione del 1580.
Il Forte da Greta riuscì a contenere lo sbarco delle forze di D. Pedro de Valdés nel 1581 ma, dopo la battaglia di Salga (25 Luglio 1583), non riuscì però ad impedire lo sbarco dall’Armata spagnola a Baía das Mós tra il 26 e il 27 Luglio 1583. Questa forza pose fine alla resistenza militare di Terceira al governo di Filippo II di Spagna.
Attualmente il forte giace in rovina e ne rimane solo un residuo della cinta muraria, che si estende per circa 18 metri lungo la costa. Nel prolungamento di questa linea sono visibili tracce di muri in pietra, mentre sul terreno si trovano diversi strati di materiali da costruzione come piastrelle e malta. Sul lato Sud si trovano i resti di una struttura quadrangolare, dove si sono visibili due nicchie.
Potete visitare il forte grazie ad un breve sentiero in partenza dal parcheggio, oppure percorrendo il sentiero Fortes de São Sebastião (PR05TER). Questo facile sentiero vi porterà alla scoperta anche delle altre fortificazinoi della zona (Forte de Santa Catarina das Mós, Forte do Bom Jesus e Forte do Pesqueiro dos Meninos). Se preferite percorrerlo accompagnati da una guida, vi consigliamo questo Tour delle Fortezze di São Sebastião.
Gruta das Agulhas e Piscinas Natural do Refugo
Questa tappa ve la consigliamo solo se avete abbastanza tempo, altrimenti potete tranquillamente saltarla. La Gruta das Agulhas si trova a Ponta dos Coelhos, nella baia di Refugo, su un’alta fascia costiera formata da antiche colate laviche.
La sua formazione geologica risale all’eruzione del vulcano Algar do Carvão, la cui lava scorreva si spinse fino al mare dando origine a baie, scogliere e diversi scogli lavici. In alcuni punti si formarono dei tubi lavici che, esaurito il flusso di lava, lasciarono aperte queste gallerie, alcune lunghe diversi chilometri.
Questa grotta, scoperta ed esplorata nel 1967 dal gruppo Os Montanheiros, ha uno sbocco sul mare e deve il suo nome a un gran numero di formazioni sedimentarie aghiformi che ne ricoprono pareti e soffitti. Ha diverse diramazioni, con la galleria principale lunga circa 250 metri. Sulle pareti sono visibili i balconi formati dai diversi livelli delle colate laviche.
Dopo la visita alla grotta, potete fermarvi a rinfrescarvi un po’ alle Piscinas Natural do Refugo.
Porto Judeu e Miradouro da Cruz do Canario
Proseguite con la visita della vicina Porto Judeu, il cui nome significa Porto Ebraico. Visitate il piccolo centro del paese, la Igreja de Santo Antonio, l’Império do Divino Espírito Santo do Porto Judeu e camminate lungo la strada che porta verso la costa. Qui troverete un’alternanza di piscine naturali e altri fenomeni naturali di vulcanesimo.
Dopodiché andate al Miradouro da Cruz do Canario, un punto panoramico con una splendida vista sull’Ilhéus das Cabras, perfetto anche come luogo dove ammirare il tramonto.
Miradouro da Serra da Ribeirinha
Terminate la giornata con la visita al Miradouro da Serra da Ribeirinha, un altro splendido punto panoramico con una splendida vista sulla costa meridionale dell’isola. La vista quassù spazia dai pascoli fino alla città di Angra do Heroísmo, con il suo Monte Brasil, e dal mare all’Ilhéus das Cabras.
Giorno 2: dall’Algar do Carvao e Gruta do Natal a Rocha do Chambre
Furnas do Enxofre
Il secondo giorno dell’itinerario a Terceira dedicatelo alla visita della splendida natura interna dell’isola. Iniziate la mattinata dirigendovi alle piccole fumarole di Furnas do Enxofre, situato a Sud del vulcano Pico Alto, uno dei più recenti e maestosi dell’isola. Si tratta di un fenomeno di vulcanismo secondario, costituito dal rilascio in superficie di gas attraverso un sistema di fessure vulcaniche.
Quest’area è inoltre considerata molto importante per la conservazione della natura, che varia a seconda della vicinanza o lontananza dalle fumarole. Attorno alle fumarole, dove il suolo è più caldo, si trovano muschi ed epatiche e, ad oggi, ne sono state contate circa 50 specie, di cui alcune molto rare. Man mano che ci si allontana si trovano zone di ericacee ed erbacee.
La visita delle Furnas do Enxofre avviene su un sentiero costruito per consentire l’accesso al sito in modo sicuro, proteggendone l’integrità e la natura. Visitatelo con scarpe comode e, se prima della visita ha piovuto, fate attenzione al fango che, in alcuni punti, rende il sentiero molto scivoloso. Lungo il percorso troverete inoltre una serie di pannelli informativi che spiegano i vari elementi naturali che incontrerete.
Algar do Carvao e Gruta do Natal
Proseguite alla scoperta delle splendida natura dell’isola, visitando prima la Lagoa das Patas, immersa nella foresta, e poi la Lagoa Negra.
Subito dopo pranzo, recatevi a visitare due dei luoghi più famosi dell’isola, lo splendido Algar do Carvao e la Gruta do Natal. L’Algar do Carvao è una camera magmatica del cono del vulcano Guilherme Moniz, frutto di diverse eruzioni avvenute in un passato nemmeno così tanto lontano. Al suo interno vi sentirete come dei piccoli ed insignificanti puntini di fronte alla maestosità della natura, che qui regna sovrana. È possibile visitarla grazie ad un tunnel e ad una scalinata che vi condurrà all’interno del cono.
La Gruta do Natal è un tunnel di lava lungo circa 697 metri, originatosi dalle colate laviche fuoriuscite da alcune fessure situate in una valle, un tempo incastonata tra le cime presenti nel paesaggio circostante. Potete visitarla al suo interno grazie ad un percorso circolare appositamente studiato per agevolarne la visita.
Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Algar do Carvao e Gruta do Natal: visita, costi e orari.
Santa Barbara: Miradouros e Igreja
Lasciate l’interno per dirigervi verso la costa, in direzione di Santa Barbara, un piccolo paesino dominato dalla Serra de Santa Bárbara, il punto più alto dell’isola (1.021 metri). Prima di raggiungere il paese, prendete la svolta verso il Miradouro de Serra do Santa Barbara, un punto panoramico che offre una splendida vista che spazia dal Monte Brasil alla parrocchia da cui prende il nome.
Dopodiché scendete in paese e visitate la piccola e splendida Igreja de Santa Barbara, parte di una delle più importanti parrocchie rurali di Terceira. La primitiva chiesa di Santa Bárbara risaliva al primo decennio del XVI secolo, ricostruita poi nel 1592 e rimaneggiata nuovamente nell’800. Purtroppo la chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1980 e fu in seguito ricostruita mantenendo il progetto originario.
Al suo interno si trovano cappelle dedicate al Santissimo Sacramento, al Sacro Cuore di Gesù, a Santa Bárbara e a Nossa Senhora de Lourdes e Almas. L’immagine primitiva della patrona della parrocchia, Bárbara de Nicomédia, è una scultura policroma in pietra di Ançã, risalente al XV secolo, che sarebbe stata portata dai primi coloni giunti in questa zona dell’isola.
Al suo interno ospita un organo la cui storia è davvero curiosa. La storia di quest’organo a canne inizia con l’ormeggio a Porto de Pipas, ad Angra do Heroísmo, di una nave in cattive condizioni a causa di una tempesta. Questa nave trasportava un bellissimo organo diretto al territorio di Macao (Cina) ma, per essere riparata, doveva essere svuotata. Una volta a terra, l’organo è stato montato nella Cattedrale di Angra, la Chiesa di São Salvador, e il vescovo se ne affezionò così tanto da intercedere presso la Corona affinché l’organo potesse rimanere permanentemente. Ciò accadde ma, due secoli dopo, l’organo bruciò completamente in un incendio. Sopravvissero solo poche canne che divennero parte di due nuovi organi, costruiti nel 1793. Questi due organi finirono uno nel Convento di São Gonçalo e l’altro alla Chiesa di Santa Bárbara. Quest’ultimo suonò per l’ultima volta durante il terremoto del 1980.
Recatevi in fine verso il mare, dove si trova il Miradouro do Santa Barbara, che offre una splendida visuale sulla costa.
Trekking a Rocha do Chambre
Ultima tappa della giornata è il trekking a Rocha do Chambre (PRC06 TER), un sentiero circolare di circa 9 chilometri, di media difficoltà, che ci ha tenuti impegnati circa 2 ore e mezza. Ne vale la pena percorrerlo per lo splendido paesaggio che si ammira.
Se non ve la sentite di incamminarvi da soli, potete prendere parte a questo Tour di Rocha do Chambre.
Giorno 3: Whale Watching, Angra do Heroismo e Vila de São Sebastião
Escursione di whale watching
La mattinata del terzo giorno dedicatela ad un’escursione di whale watching, con partenza da Angra do Heroismo. Le Azzorre sono la meta perfetta per osservare diverse specie di balene e delfini durante tutto l’anno e noi ne abbiamo approfittato per provarci diverse volte. Se desiderate fare un’escursione più lunga o particolare, vi consigliamo queste attività:
- Avvistamento di balene e delfini + Ilhéu das Cabras (7 ore)
- Bagno con i delfini a Terceira (2,5/3 ore)
- Snorkeling alle isole Cabras (2,5 ore)
- Barca con fondo trasparente a Ilhéus das Cabras (1,5 ore)
- Giro in barca con fondo trasparente ai relitti di Terceira (1 ora)
L’escursione si svolge a bordo di piccole imbarcazioni e già dopo pochi minuti di navigazione potreste avere la fortuna di osservare i primi delfini. I delfini sono animali molto curiosi e spesso si avvicinano alle barche per dare spettacolo con salti di ogni tipo. Ma la vera meraviglia sarà quando inizierete ad avvistare le prime balene, animali estremamente meravigliosi ed eleganti.
Angra do Heroismo, la città principale di Terceira
Una volta rientrati dall’escursione in barca, fermatevi a visitare la splendida Angra do Heroismo, una delle tre principali città delle Azzorre. Tra i luoghi da visitare sicuramente ci sono:
- Forte de São Sebastião, prima grande fortificazione marittima della città.
- Centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
- Igreja da Misericórdia
- Museu de Angra do Heroismo
- Igreja de Nossa Senhora do Carmo
- Igreja do Santíssimo Salvador da Sé
- Palácio Bettencourt
- Fortaleza e Igreja de São João Baptista
- Monte Brasil
Per non far diventare troppo lungo questo articolo, per l’itinerario completo di Angra vi rimandiamo al nostro articolo Cosa vedere ad Angra do Heroismo: itinerario di un giorno.
Vila de São Sebastião
Terminata la visita della città, dirigetevi verso l’ultima tappa della giornata, il piccolo e grazioso centro storico di Vila de São Sebastião. Qui si trova un piccolo gioiellino, l’Igreja Matriz de São Sebastião, considerata una delle opere d’arte più belle e preziose dell’arcipelago. La chiesa fu edificata dai primi coloni dell’isola nel 1455 e rimaneggiata nel XVI secolo con importanti lavori di conservazione e ampliamento. Purtroppo il suo interno fu distrutto da un grande incendio l’8 Maggio 1789 e, con i lavori di restauro, fu ricoperta gran parte dell’originaria struttura in pietra, così come molti dei suoi antichi dipinti.
Molto belli sono il suo portale in stile manuelino, risalente al XV secolo, e alcuni affreschi tardo-medievali unici in tutto l’arcipelago.
Visitate infine la piccola Ermida de Santa Ana, una cappella risalente al XVI secolo, con un portale molto ricco e decorato e un altare in stile barocco.
Giorno 4: da São Matheus da Calheta al Monte Serreta
São Matheus da Calheta
L’ultimo giorno a Terceira iniziatelo con la visita di São Mateus da Calheta, un antico villaggio di pescatori molto caratteristico. Visitate la splendida Igreja de São Mateus, la Chiesa Madre del paese, che si affaccia direttamente sul mare. Questa chiesa barocca è una tra le più grandi delle Azzorre, nonché l’unica ad avere due torri campanarie di quelle dimensioni. La chiesa fu costruita nel 1895, lontano dal mare e in sostituzione dell’antica chiesa del paese, colpita da un uragano e lasciata cadere in rovina. I lavori di costruzione si protrassero fino al 1911 quando, finalmente, fu benedetta e aperta al pubblico.
Al suo interno ospita ben 7 altari e diverse immagini molto più antiche portate dalla precedente chiesa, come quella di São Mateus che risale al XVI secolo e quella della Vergine Maria che risale al XVII secolo.
Visitate poi il piccolo Império do Divino Espirito Santo do Terreiro, risalente al 1873, dove viene celebrata la festa del culto del Divino Spirito Santo nelle domeniche di Pentecoste e della Trinità.
Visitate anche l’Igreja Velha de São Mateus da Calheta, l’antica chiesa del paese, oggi in stato di abbandono e rovina. La primitiva chiesa parrocchiale di São Mateus fu costruita a Ponta de São Mateus, vicinissima al mare, intorno al 1557, in sostituzione della Cappella di Nossa Senhora da Luz. Tra il 1694 e il 1700 la chiesa fu demolita e ricostruita più nell’entroterra, dove vi rimase fino alla sua distruzione da parte del violento uragano del 28 Agosto 1893. Per molto tempo questa è stata la prima chiesa che avvistavano le navi di ritorno dall’India o in arrivo dall’America e in viaggio verso Angra.
La chiesa è costruita in pietra, che le ha permesso di resistere all’uragano, ed ha una facciata molto semplice ed elegante, sulla quale è presente anche una meridiana. La torre campanaria oggi è vuota, ma è possibile accedervi tramite una scala esterna per ammirare la splendida vista che spazia da Angra do Heroísmo e il Monte Brasil al vulcano dormiente della catena montuosa di Santa Barbara.
Infine fate una tappa anche al Forte Grande de São Mateus, eretto nel 1581 per la protezione del porto di São Mateus, per lungo tempo uno dei porti pescherecci più importanti dell’isola. Oggi del forte purtroppo è rimasto ben poco e potete vedere solamente alcuni resti murari.
Serreta: visita al paese e trekking sul monte
Dopodiché dirigetevi a Serreta per visitare il piccolo paese, con il suo Santuário de Nossa Senhora do Milagres. La storia di questo santuario è molto travagliata, basti pensare al fatto che l’idea di costruirlo nacque nel 1772, ma i lavori di costruzione iniziarono solamente nel 1819 e terminarono nel 1842. Durante questi anni la sua costruzione fu fermata più e più volte da minacce di guerre e rivoluzioni.
Con l’aumento della popolazione e con l’elevazione a chiesa parrocchiale, ben presto questo edificio divenne insufficiente e si rese necessario costruire una chiesa più grande. I lavori iniziarono nel 1895 e terminarono nel 1907. L’attuale chiesa fu infine ricostruita in seguito ai gravi danni causati dal terremoto del 1980.
Visitatela anche al suo interno, non certo uno dei più belli delle isole, ma che merita anche solo per l’abside che, oltre all’immagine del santo patrono, ospita sul tabernacolo un’immagine di Cristo in avorio indoportoghese del XVII secolo, dalle dimensioni inconsuete.
Passeggiate poi nel piccolo paesino, prima di risalire in macchina e scendere verso il promontorio di Ponta do Queimado. Lungo la strada potete fermarvi al Farol da Ponta da Serreta, una moderna torre in vetroresina, alta 14 metri, bianca con barre orizzontali rosse. Da qui si gode di una splendida vista panoramica.
Continuando a scendere lungo la strada, raggiungete poi il Miradouro da Ponta do Queimado, con una splendida vista panoramica sull’oceano. Questo luogo, nel XIX secolo, fu utilizzato come punto di avvistamento balene grazie alla sua ottima vista sull’oceano.
Trekking sul Monte Serreta
Tornate indietro fino al paesino e raggiungete il punto di inizio del sentiero del Monte Serreta (PRC03TER). Il sentiero parte proprio sopra al paese ed è un sentiero abbastanza semplice, seppur praticamente in salita per più della metà del percorso. È un sentiero circolare, si parte e si torna allo stesso punto, e vi terrà impegnati circa 3 ore, a seconda del vostro allenamento. Il sentiero è piacevole e passa attraverso boschi meravigliosi, con diversi belvedere dai quali ammirare la costa dell’isola.
Noi vi consigliamo di fare anche la breve deviazione che porta alla splendida Lagoinha, un piccolo e meraviglioso laghetto vulcanico in cima al monte.
Relax tra piscine naturali e belvedere
La restante parte della giornata approfittatene per rallentare un po’ i ritmi e rilassarvi tra un miradouro e una piscina naturale. Tornati a Serreta, potete proseguire il vostro itinerario verso il Miradouro Altares. Grazie alla sua posizione, da questo belvedere si può godere di una splendida vista panoramica su gran parte della costa settentrionale di Terceira. Nelle giornate limpide si riesce anche ad avvistare l’isola di Graciosa all’orizzonte.
Poco distanti si trovano le Piscinas Naturais dos Biscoitos, delle splendide piscine naturali formatesi in seguito a diverse eruzioni vulcaniche, dove potete fare un bagnetto per rinfrescarvi dopo il trekking. Queste piscine sono state tra le prime, nel 1969, ad essere attrezzate e adattate a zona balneare per i visitatori.
Proseguite poi verso il Miradouro dos Moinhos, un punto panoramico che domina l’alta costa di Quatro Ribeiras, dalle alte scogliere battute dal Mare del Nord fino al mare. Da qui si gode di una meravigliosa vista su antiche colate laviche, grotte e valli scavate dai torrenti. Già che siete in zona potete fare un salto anche alle Piscinas Naturais das Quatro Ribeiras, altre piscine naturali dove potersi rinfrescare.
L’ultimo belvedere di Terceira che vi consigliamo di visitare è il Miradouro de Alagoa, dal quale la vista spazia sulle diverse formazioni laviche costiere che caratterizzano questa zona.
Columbario Romano
L’ultima tappa dell’itinerario di Terceira è sicuramente la meno conosciuta in assoluto, e forse anche la più inusuale su queste isole. Si tratta del Columbario Romano, un luogo tutt’oggi avvolto nel mistero e di cui ancora si sa ben poco. Questa presunta necropoli vicino a Lajes, scavata nella roccia tenera e porosa di un tufo vulcanico, è alta 7 metri, ha un soffitto simile ad una volta romana e ben 178 nicchie disposte a semicerchio su 7 livelli dal pavimento alla cupola.
La forma delle nicchie e la struttura del colombario, dal pavimento alla porta d’ingresso, hanno molte somiglianze con il colombario romano di Castle Boulevard a Lenton, nel Regno Unito, costruito 3.000 anni fa, che serviva per conservare le ceneri dei morti. Questo porta gli studiosi a pensare che le Azzorre fossero abitate ben prima dell’arrivo dei primi coloni portoghesi nel 1427 e che Celti, Fenici, Cartaginesi e Romani possano essere passati per l’arcipelago.
Il colombario romano non è facile da raggiungere e le indicazioni di Google Maps non sono esatte. Armatevi di pazienza e aiutatevi con le immagini satellitari. Noterete una stradina sterrata che passa in mezzo ai campi ed è proprio quella che dovete seguire per raggiungerlo.
Cosa fare a Terceira
Terceira è un’isola ricca di luoghi meravigliosi da esplorare e, come tutte le altre isole, offre diversi meravigliosi trekking, più o meno impegnativi, da percorrere. Tra i più belli vi segnaliamo il trekking al Serreta (PRC03TER), un sentiero circolare di circa 7 chilometri non molto impegnativo, il trekking del Monte Brasil ad Angra do Heroísmo (PRC04TER), un sentiero circolare anch’esso non molto impegnativo. Poi ancora il trekking dei Fortes de São Sebastião (PR05TER), un sentiero circolare di circa 5 chilometri e mezzo molto facile, e infine il trekking a Rocha do Chambre (PRC06TER), un sentiero di quasi 9 chilometri un po’ più impegnativo degli altri.
Se invece desiderate effettuare qualche trekking accompagnati da guide esperte che vi faranno conoscere un po’ il territorio, potete dare un’occhiata a queste escursioni.
Tra le altre attività che si possono fare a Terceira ci sono senza dubbi le escursioni in mare, come lo snorkeling alle isole Cabras oppure il bagno con i delfini. Ci sono poi le classiche escursioni di avvistamento di balene e delfini, alcune delle quali portano anche all’Ilhéu das Cabras, oppure le classiche uscite in barca con fondo trasparente a Ilhéus das Cabras o ai relitti di Terceira, fattibili anche al tramonto.
Come arrivare a Terceira
L’isola di Terceira è ben collegata e facilmente raggiungibile in aereo dal Portogallo. Ad oggi, non ci sono voli diretti dall’Italia, perciò è necessario fare scalo a Lisbona o a Porto. È possibile raggiungerla anche dalle altre isole Azzorre, qualora vi troviate già sull’arcipelago. I voli interni sono gestiti dalla Azores Airline e solitamente sono operati con piccoli aerei bimotore.
Le compagnie aeree che volano sull’isola sono la TAP Portugal, compagnia con la quale abbiamo volato noi, e la Sata Azores Airline. Da qualche anno l’isola è raggiunta anche dalla compagnia low cost Ryanair, con collegamenti da e per Lisbona e Porto. L’aeroporto si trova a Lajes.
Se invece vi trovate già alle Azzorre, in particolare nel Gruppo Centrale, in estate potete spostarvi in traghetto, sicuramente più economico rispetto all’aereo. Gli spostamenti in traghetto sono gestiti dalla compagnia Atlanticoline e i biglietti sono acquistabili 1 mese prima dalla partenza. I collegamenti per Terceira sono attivi solo in estate con diverse partenze giornaliere.
Per spostarvi sull’isola vi consigliamo di noleggiare l’auto. Noi usiamo spesso DiscoverCars, il quale paragona diverse compagnie di noleggio auto e vi proporrà le soluzioni più vantaggiose.
Dove e cosa mangiare a Terceira
Il piatto tipico di Terceira è senza dubbio la buonissima, e particolare, alcatra, una specie di stufato preparato a cottura lenta in un recipiente di terracotta. Questo piatto è generalmente preparato con carne bovina, come lo abbiamo assaggiato noi, ma può essere preparato anche con il pesce. All’interno del recipiente si mette inoltre una salsa composta da pancetta, cipolla, aglio, alloro, peperone e vino che da pian piano sapore e profumo alla carne. L’alcatra viene poi servita con pane normale o massa sovada, un pane leggermente dolce.
Tra i dolci tipici di Terceira ci sono le tortine Dona Amélia, delle specie di tortine ricoperte da una melassa di canna da zucchero e cannella e ripiene con uva passa e cedro candito. La tradizione racconta che il loro nome derivi dal passaggio della regina D. Amélia sull’isola di Terceira.
In zona Biscoitos invece vi consigliamo di accompagnare i pasti con il vino verdelho prodotto dal 1993 con l’uva locale.
Dove dormire a Terceira
Durante il nostro soggiorno a Terceira abbiamo avuto modo di testare due diversi alloggi insoliti e particolari. Le prime notti le abbiamo passate allo splendido Caparica Azores Ecolodge, che abbiamo scelto in quanto è totalmente immerso nella natura, lontano dal caos delle città. Si tratta di un resort completamente responsabile e sostenibile, che contribuisce alla tutela dell’ambiente e al benessere della popolazione locale.
Il resort dispone di 6 lodge realizzati interamente in legno e tra gli alberi, in cui potersi rilassare e sentire sempre a stretto contatto con la natura. All’interno dei lodge si trova un comodo letto matrimoniale, situato accanto ad una grande vetrata che si affaccia sulla foresta circostante. Troverete poi una scrivania, comoda per chi lavora da remoto, e un piccolo angolo con macchinetta del caffè e bollitore per il tè. Ogni lodge ha il proprio bagno privato, dotato di doccia e tutto il necessario, come asciugacapelli, asciugamani e set di cortesia.
All’ingresso si trova una piccola piscina che potete utilizzare quando volete, completa di sdraio per rilassarsi. La colazione a buffet invece viene servita tutte le mattine nella struttura principale.
Le ultime notti le abbiamo passate invece in un posto particolarissimo, immerso in un bananeto! Si tratta del Banana Eco Camp Azores, un’altra struttura interamente eco-friendly. Il camp è composto da diverse cabanas, tutte costruite interamente in legno dai proprietari. Oggi questo bananeto è uno dei più grandi delle isole e qui coltivano anche caffè e altri frutti esotici, come papaya, mango e passion fruit.
Le cabanas al loro interno sono molto piccole ed essenziali. Sono a uno o a due piani e hanno solo il letto matrimoniale (o anche un divano letto, per quelle doppie), un piccolo comodino, due appendini per i vestiti e uno specchio. All’esterno sono dotate di un piccolo terrazzo con delle panchine dove potersi rilassare un po’. All’interno del camp si trovano una grande cucina in comune, che potete utilizzare per prepararvi la colazione e i pasti, i bagni e le docce in comune.
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