Le emozioni che abbiamo provato e vissuto durante il nostro primo viaggio alle Svalbard sono state talmente tante e intense, da farci perdere completamente la testa per queste splendide isole situate nel cuore dell’Artico. Tanto da sentire un bisogno irrefrenabile di tornarci il prima possibile. Così a Giugno, senza pensarci due volte, abbiamo prenotato i voli e siamo partiti per una crociera alle Svalbard insieme ad Hurtigruten Svalbard e Visit Svalbard!
Le Svalbard sono un arcipelago composto da diverse isole e isolette nel cuore del Mar Glaciale Artico, collocate tra i 74° e gli 81° Nord. L’isola più grande è quella di Spitsbergen, dove si trovano i maggiori insediamenti oltre a Longyearbyen. Seguono l’isola Nordaustlandet, l’isola Edgeøya, l’isola Barentsøya e tutte le altre isole.
Una crociera alle Svalbard è il modo migliore, se non l’unico, per visitare la maggior parte delle isole e delle aree più remote dell’arcipelago. Vi permetterà di entrare in punta di piedi in un ecosistema fragile tutto da scoprire, facendo sempre attenzione a non recare danni alla natura e agli animali che le popolano. Ecco perché è molto importante scegliere attentamente l’operatore a cui affidarsi e con questo articolo vogliamo aiutarvi in questa scelta.
- Premessa
- Da sapere prima di partire!
- Crociera alle Svalbard: con chi e come essere sostenibili aiutando l’Artico
- L’importanza della scelta della giusta compagnia
- Quando partecipare ad una crociera alle Svalbard
- Come si svolge una crociera alle Svalbard
- Itinerario della nostra crociera alle Svalbard
Crociera alle Svalbard: oltre l’80° parallelo con Hurtigruten Svalbard
Premessa
Le crociere non hanno mai attirato più di tanto la nostra attenzione in quanto, essendo due ragazzi iperattivi, avevamo paura di annoiarci. Sapevamo però che questo è l’unico modo per poter raggiungere gli angoli più remoti e belli delle isole e sentivamo dentro di noi che la crociera alle Svalbard non sarebbe stata una normale crociera. E così è stato!
La crociera alle Svalbard non è una normale crociera come quelle che siamo abituati a vedere in pubblicità, con enormi eco mostri che navigano liberamente negli oceani, arrivando a Longyearbyen per una toccata e fuga in giornata. Una vera crociera alle Svalbard non è niente di tutto questo.
Alle Svalbard le barche delle spedizioni sono molto più piccole e sono costruite appositamente per navigare nel mare Artico anche in condizioni estreme. Sono più spartane, le cabine sono confortevoli ma semplici e ristrette e di divertimenti a bordo non ce ne sono. Inoltre tutte le imbarcazioni stanno molto attente a non recare alcun danno all’ambiente e alla fauna artica.
Insomma, si è rivelata una vera e propria spedizione davvero molto interessante. È stata ricca di spiegazioni scientifiche e storiche e spedizioni a terra e in mare grazie all’utilizzo degli zodiac (piccoli gommoni). Abbiamo conosciuto tanti amanti dell’Artico come noi provenienti da tutto il Mondo e con cui siamo rimasti in contatto.
Una spedizione alle Svalbard è un modo alternativo di vivere le isole da un’altra prospettiva. Offre la possibilità di osservare molta della fauna marina che popola le acque che le circondano e di sentirsi per qualche giorno in totale sintonia con la natura Artica e nient’altro.
Da sapere prima di partire!
Una crociera alle Svalbard è un’esperienza unica ed indimenticabile da vivere e noi ve la consigliamo con tutto il cuore. Ma può tramutarsi in un vero e proprio incubo per chi soffre il mal di mare e per chi non riesce a vivere senza connessione sul cellulare!
Durante la navigazione può capitare di trovare il mare mosso e, a volte, parecchio mosso! Durante la nostra spedizione c’è stata una notte molto movimentata. Talmente movimentata da scivolare da una parte all’altra del letto e da vedere la barca piegarsi letteralmente a destra e sinistra. Le onde erano talmente alte e forti da arrivare fin sopra alla barca e il nostro oblò era costantemente sommerso dall’acqua.
Io, che non soffro il mal di mare, mi sono divertita tantissimo. Sono rimasta per un bel po’ di tempo ad osservare curiosamente la furia e la potenza del mare Artico. Luca, che soffre molto il mal di mare, invece si è imbottito di xamamina e si è messo subito a dormire appena il capitano ha annunciato il tutto, nonostante il mare in quel momento fosse ancora calmo!
Se non avete mai preso una barca e quindi non sapete se soffrite di mal di mare o meno, non preoccupatevi. Nel caso in cui non doveste sentirvi bene, l’equipaggio della barca vi darà alcune pastiglie per il mal di mare.
Durante la navigazione è possibile utilizzare gratuitamente il wi-fi presente a bordo della barca. Funziona bene fino a quando si resta nella zona tra Longyearbyen e Barentsburg, ma smette di funzionare non appena ci si allontana per dirigersi verso Nord. Ovviamente tutto questo è normale, in fin dei conti si sta andando verso il Polo Nord, e forse è meglio così. Senza doversi preoccupare della connessione si vivranno fino in fondo tutte le emozioni e le esperienze che questa spedizione è in grado di regalarvi.
Per gli amanti dei droni vi informiamo che l’uso del drone non è permesso durante il viaggio. È proibito utilizzarlo per la sicurezza generale a bordo della nave, la sicurezza della fauna artica protetta e la sicurezza personale degli altri passeggeri.
Le escursioni in zodiac e l’itinerario della spedizione sono soggetti alla condizione del ghiaccio marino e alla condizione meteorologica. In caso di forte vento i landing (spedizioni a terra) possono essere cancellati o modificati rispetto a quelli segnati sull’itinerario. Ma il bello è anche questo, sapere di partire ma non sapere dove si arriverà! Le guide cercheranno comunque di trovare una soluzione alternativa ogni qualvolta ce ne dovesse essere bisogno.
Ogni imbarcazione è tenuta anche, per legge, ad assistere altre imbarcazioni o altre persone in caso di necessità. L’Artico è una terra ostile e tutti sono tenuti ad aiutare chi è in difficoltà. Pertanto l’itinerario potrebbe subire qualche ritardo.
Durante le uscite in zodiac è molto probabile che vi bagnerete, perciò vi consigliamo di portare abiti caldi ed impermeabili. Ricordate di coprirvi bene anche la testa, il collo e le mani. Alle Svalbard il vento è quasi sempre presente ed è sempre freddo anche in estate.
Crociera alle Svalbard: con chi e come essere sostenibili aiutando l’Artico
Per la nostra crociera alle Svalbard abbiamo scelto nuovamente di affidarci alla professionalità e alla simpatia dei ragazzi di Hurtigruten Svalbard. È un’agenzia che opera alle Svalbard da anni e con la quale ci siamo trovati sempre benissimo. Hurtigruten Svalbard offre una buona scelta di itinerari di diversa durata. Variano dai 6 ai 14 giorni e vi porteranno negli angoli più remoti a Nord delle isole.
La flotta utilizzata per le spedizioni intorno all’arcipelago è composta dalla MS Nordstjernen, dalla MS Spitsbergen e dalla MS Fram. Noi abbiamo navigato con la MS Nordstjernen, costruita nel 1956 e restaurata nel 2000 e nel 2013 per renderla adatta alla navigazione nelle acque dell’Artico. La barca prende il nome dalla Stella del Nord o Stella Polare, famosa per aver aiutato i marinai a ritrovare la strada di casa e i vichinghi per navigare verso Nord.
Abbiamo scelto Hurtigruten Svalbard non solo per la loro professionalità, ma anche perché appoggiamo totalmente la loro filosofia e il loro totale rispetto per l’ambiente Artico e non solo. Hurtigruten partecipa al progetto del Norwegian Polar Institute per registrare i mammiferi marini nell’Artico. La raccolta di questi dati aiuta gli studi del loro habitat e gli studi sulla migrazione stagionale e vengono utilizzati anche dal The Environmental Monitoring of Svalbard. In alcuni dei viaggi di più giorni nell’Artico, Hurtigruten mette a disposizione la MS Fram ad una rete di biologi marini come base per le operazioni di ricerca, aiutando attivamente la comunità scientifica.
Hurtigruten è membro dell’International Association of Antarctica Tour Operators (IAATO). È anche membro effettivo dell’Association of Arctic Expedition Cruise Operators (AECO), un’organizzazione internazionale che garantisce che il turismo nell’Artico sia svolto con il massimo rispetto per l’ambiente naturale sia in mare sia sulla terra, per le culture locali e per i siti culturali.
Questa organizzazione fornisce sia ad Hurtigruten Svalbard sia ai suoi viaggiatori delle linee guida da seguire per rispettare l’ambiente, tra cui:
❄ Non lasciare segni della vostra visita. Non dovete lasciare rifiuti, compresi piccoli oggetti come mozziconi di sigaretta. Non incidere su rocce o edifici, non spostare le pietre. Evitate di lasciare segni visibili in nessun altro modo. Controllate dove mettete i piedi per proteggere la flora e la vegetazione ed evitare di creare percorsi. Se possibile, evitate di calpestare fiori o qualsiasi altro tipo di piante.
❄ Non raccogliere i fiori. In alcune zone dell’Artico la flora è protetta dalla legge, in altre no. AECO considera tutta la flora protetta e chiede di non raccogliere fiori o altre piante.
❄ Non portare via niente, lasciate l’Artico così com’è. I resti culturali e la zona intorno ad essi sono protetti dalla legge, camminateci intorno e non toccate niente. Inoltre bisogna lasciare pietre, ossa, palchi, legni e altri oggetti dove sono.
❄ Non disturbare gli animali e gli uccelli. AECO considera tutta la fauna dell’Artico come protetta ed eviterà per quanto possibile di disturbare animali e uccelli. Se siete vicino ad animali e uccelli, evitate di fare rumori forti e mantenete un tono di voce basso.
❄ Non sottovalutare il pericolo degli orsi polari. Gli orsi polari sono animali potenzialmente pericolosi, ma anche vulnerabili. È importante seguire le istruzioni della guida qualora doveste avvistarne uno.
❄ Rispettare la cultura e le persone locali. Quando si visitano le comunità locali, ricordate che siete degli ospiti.
Gli itinerari realizzati dai capitani di Hurtigruten sono studiati per ridurre al minimo il lavoro dei motori delle imbarcazioni e, di conseguenza, le emissioni e l’inquinamento. Tutti i rifiuti vengono conservati a bordo della nave fino al rientro, dove verranno depositati negli appositi contenitori. Non a caso il motto della compagnia è proprio
“Take nothing but memories, leave nothing but footprints.”
Inoltre, grazie al progetto Clean Up Svalbard gestito dal Governatore delle Svalbard, a tutti i viaggiatori viene richiesto un grosso aiuto. Raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto che viene trovato durante le escursioni, che siano in motoslitta, a piedi o in slitta, e durante i landing organizzati nel corso delle spedizioni in barca.
Purtroppo un numero altissimo di rifiuti, spesso di plastica, raggiunge le coste delle isole Svalbard trasportati dalla corrente del Golfo. È quindi molto importante provvedere alla pulizia delle spiagge. Di tanto in tanto infatti vengono organizzate delle spedizioni per ripulire le spiagge, e non solo, da studiosi e volontari.
Hurtigruten è stata fondata il 2 luglio 1893 da Richard With. With stabilì un collegamento marittimo regolare per residenti e turisti e fondò quella che oggi è la più grande compagnia di crociere al mondo. 125 anni dopo, il 2 luglio 2018, la compagnia ha definitivamente bandito tutte le plastiche monouso a bordo delle sue navi e nei suoi uffici.
Hanno piano piano bandito i bicchieri e le posate di plastica, le mono porzioni di burro o marmellata e gli stuzzicadenti. I sacchetti di plastica sono stati sostituiti con sacchetti biodegradabili. Le bottiglie d’acqua di plastica sono state sostituite con bottiglie di vetro o bottiglie riutilizzabili. Anche nelle cucine della compagnia è stato ridotto l’uso della plastica al minimo indispensabile.
Entro la fine dell’anno uno dei principali hotel della compagnia, il Funken Lodge, si è prefissato di ottenere il certificato ISO 14001, il certificato più riconosciuto al mondo per la gestione ambientale. Entro il 2019 la compagnia punta a certificare l’intera Hurtigruten Svalbard. Inoltre la compagnia sta lavorando per ottenere anche la certificazione Miljøfyrtårn entro la fine di quest’anno. Un altro certificato che attesta la responsabilità ambientale e sociale delle varie compagnie.
Il Radisson Blu Polar Hotel Spitsbergen, di proprietà della Hurtigruten Svalbard, è attivamente coinvolto nel Rezidor’s Responsible Business Program, un programma che si basa sui principi dello sviluppo sostenibile. L’hotel saltuariamente organizza classi dedicate alla protezione ambientale per sensibilizzare sia i suoi dipendenti sia i suoi ospiti. Ha inoltre avviato una serie di iniziative ambientali, tra cui il riciclaggio e miglioramenti dell’ambiente di lavoro.
Essere sostenibili alle Svalbard e nell’Artico in generale è importante per la salvaguardia di questo piccolo e fragile angolo di Mondo. Ognuno, nel proprio piccolo, può fare qualcosa e non smetterò mai di ripeterlo.
L’importanza della scelta della giusta compagnia
La scelta della giusta compagnia a cui affidarsi alle Svalbard è fondamentale per evitare di ritrovarsi in spiacevoli situazioni per se stessi e, soprattutto, per i veri abitanti delle Svalbard: gli orsi polari. Avete presente la triste notizia dell’uccisione dell’orso polare sull’isola più settentrionale delle Svalbard? Ecco. Quando parlo di turismo responsabile mi riferisco anche, e soprattutto, a questo.
Bisogna sempre ricordarsi che siamo noi gli ospiti in questo fragile angolo di mondo. Se proprio lo si vuole visitare, bisogna farlo con la consapevolezza che va rispettato, protetto e osservato da lontano. Quando scegliete l’agenzia con cui fare questo tipo di viaggio, cercate di scegliere un’agenzia all’altezza di svolgere questo lavoro. Una compagnia locale, esperta, e rispettosa verso la natura e soprattutto verso gli animali.
Un’agenzia seria non metterebbe mai in pericolo la vita delle proprie guide e dei suoi turisti. Un’agenzia seria vi fa osservare gli orsi dalla barca o dai gommoni a debita distanza. Prima di procedere con i landing un’agenzia seria manda alcune guide a perlustrare la zona designata per lo sbarco dei passeggeri e, nel momento in cui dovesse esserci un orso polare nelle vicinanze, c’è il divieto di sbarcare.
Se decidete di viaggiare nell’Artico fatelo con la consapevolezza di visitare un ecosistema fragile e che dovete farlo senza lasciare la minima impronta della vostra presenza. Alle Svalbard gli orsi sono dappertutto. Siamo noi gli ospiti nella loro terra e il nostro dovere è quello di rispettare e di proteggere questo splendido animale che, la stupidità umana, ha ridotto alla fame.
Quando partecipare ad una crociera alle Svalbard
La stagione per poter prendere parte ad una spedizione alle Svalbard è l’estate, da fine Maggio a Settembre circa, quando il ghiaccio marino inizia a sciogliersi e le navi rompighiaccio possono iniziare a farsi strada verso Nord.
Il periodo ideale secondo noi per questo tipo di viaggio è l’inizio dell’estate, da metà/fine Maggio a metà Giugno, quando le flotte di turisti e gli eco mostri (navi da crociera) non sono ancora arrivati fin lassù e quando il ghiaccio marino è ancora presente verso Nord, aumentando le probabilità di avvistare gli orsi polari passeggiare o cacciare sul mare.
Noi abbiamo scelto i primi 10 giorni di Giugno apposta per questo motivo e devo dire che abbiamo fatto la scelta migliore che potessimo mai fare. La nave non era piena, di turisti in giro a Longyearbyen non ce n’erano e le guide erano praticamente tutte per noi, rendendo la nostra spedizione davvero indimenticabile e ricca di emozioni che diversamente non avremmo avuto modo di vivere!
Come si svolge una crociera alle Svalbard
Le spedizioni offerte da Hurtigruten Svalbard iniziano con un tour guidato dei principali punti di interesse di Longyearbyen della durata di circa un’oretta e mezza e una visita guidata allo Svalbard Museum di circa un’ora e mezza. Dopodiché verrete accompagnati al porto dove verrete fatti salire sulla barca intorno a mezzogiorno. Avrete a disposizione tutto il tempo per fare il check-in, prenotare il vostro posto al ristorante, sistemarvi nella vostra cabina e prendere confidenza con l’imbarcazione.
Non appena tutti i passeggeri si saranno imbarcati, verrà fatto un meeting nella sala principale in cui le guide che vi accompagneranno si presenteranno e in cui vi verranno fornite un po’ di informazioni riguardo la spedizione, l’ipotetico itinerario, i vari landing e gli orari dei meeting giornalieri. Finito il meeting ci si sposterà sul ponte principale della barca e verrà fatto un breve incontro in cui vi verranno spiegate le varie norme di sicurezza e le regole da seguire in caso di emergenza.
Dopodiché verso le 13.30 verrà servito il primo pranzo. Gli orari di colazione, pranzo e cena variano di giorno in giorno a seconda del programma e verranno segnalati ogni mattina nell’apposita bacheca insieme all’itinerario. Solitamente la colazione si tiene dalle 7.30 alle 8.30, il pranzo dalle 12.30 alle 13.30 e la cena dalle 19.00 alle 20.00. La colazione e il pranzo vengono serviti con un ricco buffet, mentre la cena è un menu fisso che viene comunicato di volta in volta insieme al programma giornaliero.
All’ingresso della sala principale si trova una mappa su cui le guide metteranno in mostra le loro doti artistiche e disegneranno delle simpatiche caricature dei posti e degli animali visti e il percorso effettuato di giorno in giorno.
Ogni mattina vi ritroverete alle 9.00 per il meeting giornaliero in cui vi verrà spiegato il programma della giornata e verrete aggiornati sulle condizioni meteo. Sulla barca c’è un sistema di altoparlanti che funziona solamente nelle aree comuni per dare modo di riposare serenamente a chi si reca in cabina.
Gli altoparlanti vengono utilizzati solitamente per dare annunci tecnici e di emergenza, per avvisare man mano i vari gruppi di prepararsi per le escursioni con gli zodiac e per annunciare eventuali avvistamenti di animali. Ricordatevi però che, come ci disse il primo giorno una delle nostre guide, la fauna e la bellezza dei paesaggi si avvistano stando sul ponte e non in salotto!
Le escursioni in zodiac si svolgono due o tre volte al giorno a seconda delle condizioni meteo e della presenza o meno del ghiaccio marino. Ogni zodiac può trasportare circa 8/10 persone alla volta, quindi verrete suddivisi in diversi gruppi, e prima di imbarcarvi vi verrà fornito il giubbotto di salvataggio. Se l’escursione prevede anche un landing è importante seguire le indicazioni della vostra guida sia per sbarcare in totale sicurezza sia per evitare di mettervi in pericolo sulla terraferma. Ricordate che siete alle Svalbard, nel regno dell’orso polare, e nulla è scontato!
Durante le escursioni a terra è fondamentale rimanere uniti e sempre dietro alla guida armata di fucile, fare attenzione a non calpestare la flora locale e a non toccare o smuovere pietre o altri oggetti di interesse storico. L’unica cosa che potrete toccare e portare via sarà la spazzatura che incontrerete lungo il vostro cammino: le Svalbard ve ne saranno riconoscenti!
Ai più coraggiosi verrà data la possibilità di testare la propria resistenza tuffandosi nelle gelide acque del Mar Glaciale Artico per qualche minuto. Possiamo assicurarvi che l’acqua è davvero gelida!
Durante la crociera alle Svalbard sono previste anche escursioni nei vari insediamenti, come ad esempio Barentsburg e Ny-Alesund, dove la barca attraccherà tranquillamente al porto e dove le guide vi accompagneranno in giro raccontandovi la storia e qualche curiosità sui vari luoghi. Dopo il tour guidato vi verrà lasciato un po’ di tempo a disposizione per approfondire la visita per conto vostro, facendo sempre attenzione e rispettando le regole che vi verranno dette.
Il punto più a Nord toccato dalla crociera alle Svalbard saranno l’isola di Moffen o Sjuøyane (le Seven Islands), ben oltre l’80° parallelo: molto probabilmente a questo punto sarete gli ultimi esseri umani prima del Polo Nord! Una volta raggiunta la latitudine più a Nord della crociera, sul ponte della barca…. No, non vi sveliamo nulla!
Al termine della vostra crociera, al rientro nel porto di Longyearbyen, verrete accompagnati nel vostro hotel dove cenerete e pernotterete prima di ripartire verso casa, portando con voi un bagaglio di emozioni indescrivibili e cuore e occhi colmi di meraviglia!
Itinerario della nostra crociera alle Svalbard
Avendo a disposizione solamente 10 giorni abbiamo scelto la spedizione di 6 giorni lungo tutta la costa occidentale delle isole Svalbard fino a superare l’80° parallelo, ma sappiamo già che torneremo presto per prendere parte alla spedizione che circumnaviga completamente le isole.
Ogni crociera alle Svalbard verrà decisa giornalmente dal capitano della barca e dalle guide in base alle condizioni meteo e alla condizione del ghiaccio marino, perciò ogni spedizione sarà unica nel suo genere e non saranno mai una uguale all’altra.
Ogni itinerario è formato da alcune tappe principali e da alcune tappe a sorpresa decise al momento e, fidatevi, ne varrà davvero la pena! Le tappe principali della nostra spedizione sono state le seguenti:
❄ Longyearbyen: è la città più densamente popolata delle isole Svalbard, con i suoi circa 2.140 abitanti provenienti da tutto il mondo, e sarà il vostro punto di arrivo e partenza della spedizione. Verrete accompagnati in un tour guidato nei punti più interessanti della città, come la Chiesa, la miniera numero 7 e il laghetto vicino allo Svalbard Villmarkssenter dove ogni estate nidificano migliaia di papere. Le papere vengono in questo laghetto perché, grazie alla vicinanza dei cani, si sentono protette dalle volpi artiche e perché qui, solitamente, non arrivano orsi polari. Bene, tutto bello e interessante, ma noi proprio mentre la guida ci spiegava questo fatto abbiamo visto una volpe artica gironzolare tra le papere e qualche giorno dopo abbiamo visto un orso polare proprio nel fiordo di fronte a Longyearbyen. È proprio vero che alle Svalbard non c’è nulla di scontato!
❄ Barentsburg: è un insediamento minerario russo e, con i suoi circa 470 abitanti, è il secondo paese più densamente popolato delle isole Svalbard. Fu fondata nel 1916 da una compagnia mineraria russa e rinominata in Barentsburg nel 1920 da una compagnia carbonifera olandese, che la cedette in seguito alla compagnia sovietica Arktikugol. Visiterete l’insediamento insieme ad una simpatica guida russa che vi racconterà la storia, come lavorano i minatori e diversi curiosi aneddoti.
❄ Magdalenefjorden: un fiordo lungo solamente 8 chilometri e largo 5 chilometri, ma è di una bellezza disarmante. Ai tempi dei balenieri questo fiordo è stato teatro di una cruenta caccia alle balene e ad altri cetacei, tanto da ridurne drasticamente il numero di esemplari. Sulla sponda meridionale del fiordo si trova Gravneset, dove si trovano diverse tombe utilizzate dai balenieri olandesi per seppellire i loro morti nel XVII e XVIII secolo. Dalla penisola si possono osservare anche diversi ghiacciai, tra cui il Waggonwaybreen, il Brokebreen e il Gullybreen.
❄ Smeerenburgfjorden, Bjørnfjorden e lo Smeerenburgbreen: un fiordo lungo circa 20 chilometri che prende il nome dal vecchio insediamento baleniero Smeerenburg. Il Bjørnfjorden è la parte finale del più grande Smeerenburgfjorden e proprio qui il ghiacciaio Smeerenburgbreen arriva a sfiorare il mare. Se il tempo lo permette sarà possibile navigare con gli zodiac in mezzo agli icebergs e arrivare vicino al fronte del ghiacciaio per ammirare le sue mille sfumature di blu.
❄ Moffen, Wijdefjorden e l’80° parallelo Nord: è arrivato il momento di superare l’80° parallelo e di essere davvero a pochi passi dal Polo Nord! Proprio qui si trova l’isola di Moffen, una piccola isola protetta abitata da una colonia di trichechi, situata alla foce del Wijdefjorden, il fiordo più lungo delle Svalbard con i suoi 108 chilometri.
❄ Woodfjorden, Liefdefjorden e il Monacobreen: il Woodfjorden è il quarto fiordo delle Svalbard per lunghezza, mentre il Liefdefjorden è lungo 30 chilometri, è famoso per l’alta concentrazione di orsi polari e vi sfocia il Monacobreen, uno dei più bei ghiacciai delle isole.
❄ Krossfjorden, Signehamna, Lilliehöökfjord e Möllerfjorden: il Krossfjorden è un fiordo lungo circa 30 chilometri che si suddivide a sua volta in 3 piccoli fiordi, il Lillehöökfjorden, il Möllerfjorden e il Kollerfjorden. All’interno di questo sistema di fiordi si trovano anche diversi maestosi ghiacciai come il Tinayrebreen, il Kollerbreen e il Lillehöökbreen. Nella Ebeltoftbukta, sono conservati i resti di alcune tombe di balenieri risalenti al XVII secolo, mentre nel Lillehöökfjorden è possibile visitare Signehamna, dove si trovano i resti di una vecchia stazione meteorologica tedesca.
❄ Kongsfjorden, Blomstrandøya e Ny-London: il Kongsfjorden, conosciuto come la Baia del Re, è un fiordo lungo circa 26 chilometri dove si trovano diversi spettacolari ghiacciai, tra cui il Kronebreen e il Kongsvegen, e la Blomstrandøya, nella baia di Peirsonhamna. Sul lato meridionale dell’isola si trova l’antico sito minerario Camp Mansfield, più conosciuto come Ny-London, un vecchio insediamento per l’estrazione del marmo ormai chiuso da anni (dal 1920).
❄ Ny-Alesund: situata lungo le sponde del Kongsfjorden, è principalmente un insediamento scientifico ed è l’insediamento più a nord del mondo con i suoi 79° nord, nonostante il primato ufficiale lo detenga Longyearbyen. L’insediamento è abitato tutto l’anno da 30-35 ricercatori provenienti da diversi paesi, mentre in estate conta circa 120 ricercatori. A Ny-Ålesund si trova anche la stazione artica del CNR ‘Dirigibile Italia’, un piccolo cottage arancione in legno che ospita i ricercatori italiani.
Oltre a queste tappe principali abbiamo avuto la fortuna di trovare sempre bel tempo e poter visitare altri punti di interesse, ghiacciai talmente maestosi da lasciare senza parole, fiordi immensi, piccole isole e girovagare tra millemila iceberg. La flora e la fauna sono state un dolce contorno a tutta la meraviglia che i nostri occhi hanno avuto la fortuna di osservare e il nostro cuore di fotografare e inserire nello scrigno dei ricordi indelebili.
Questo viaggio ci ha regalato forti emozioni una dopo l’altra che non si possono descrivere a parole, facendoci innamorare ancora di più di questo mondo di ghiaccio, ma soprattutto abbiamo realizzato uno dei nostri più grandi sogni avendo avuto l’enorme fortuna di osservare diversi orsi polari nel loro habitat naturale.
Siamo infinitamente grati di tutto quello che le Svalbard ci hanno regalato fino ad ora e sappiamo già che anche questo è solo un arrivederci a prestissimo. Non vediamo l’ora di tornare lassù, dove ormai ci sentiamo a casa.
Se le isole Svalbard vi incuriosiscono, non perdetevi gli articoli ad esse dedicati:
- Come organizzare un viaggio alle Svalbard
- Curiosità sulle isole Svalbard
- 10+ curiosità sui ghiacciai: dalla formazione allo scioglimento
- Cosa vedere a Longyearbyen, il centro abitato più a Nord del Mondo (78°N)
- Svalbard Bryggeri: visita al birrificio più a Nord del Mondo
- Escursioni alle Svalbard: in barca a Barentsburg e all’Esmark Glacier
- Escursioni alle Svalbard: Pyramiden, la città fantasma e il Nordenskiöldbreen
- Ny-Alesund (Svalbard), la porta di accesso al Polo Nord
- Escursioni in motoslitta alle Svalbard: Costa Est, Svea e Tempelfjorden
- Curiosità sugli Orsi Polari: cosa sapere sul Re dell’Artico
- Pulcinella di Mare: curiosità, dove e quando vedere i Puffin
- Notte Polare e Sole di Mezzanotte: Tutto quello che devi sapere
- Ore di luce alle Svalbard
- Come vestirsi nell’Artico in inverno
- Come fotografare l’Aurora Boreale
- Consigli su come, dove e quando osservare l’Aurora Boreale
- Le 10 migliori app per viaggiare alla ricerca dell’Aurora Boreale
- Assicurazione di viaggio: quale scegliere per un viaggio sulla neve e nell’Artico
Scoprite di più sull’Artico iniziando dalla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e dalla nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.
Ringraziamo di cuore Hurtigruten Svalbard per averci ospitato a bordo e Visit Svalbard per averci aiutato ad organizzare questa magnifica spedizione!
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