Dopo aver realizzato due dei nostri sogni nel cassetto, la Groenlandia e le Svalbard, abbiamo deciso che dovevamo aprire il cassetto più grande, quello più importante, quello che custodiva il sogno di una vita: l’Antartide. Solitamente prima di partire per un grande viaggio ci informiamo su tutto ciò che ruota attorno alla meta, dagli usi e costumi alla storia e alle curiosità. Il continente bianco invece è stato oggetto di studio per una vita. Abbiamo letto di tutto e di più, abbiamo visto tutti i documentari esistenti al Mondo, abbiamo studiato tanto, abbiamo raccolto tantissime curiosità sull’Antartide e informazioni di ogni tipo.
Così oggi vogliamo condividere con voi qualche curiosità sull’Antartide, il Polo Sud, il settimo continente così inospitale ma meravigliosamente affascinante e intrigante. Un continente che ha saputo regalarci tantissime emozioni, un grandissimo sogno realizzato e dove ancora adesso riusciamo a credere a stento di esserci stati. Una spedizione in Antartide ti catapulta in un altro Mondo, un Mondo dominato da iceberg, ghiaccio, buffi pinguini, balene, orche e foche.
Curiosità sull’Antartide (Polo Sud): terra di ghiaccio, pinguini e spedizioni estreme
Un po’ di storia: l’ultimo continente ad essere stato scoperto!
L’Antartide è stato l’ultimo continente ad essere stato scoperto. La prima volta che si ipotizzò dell’esistenza di un nuovo grande continente fu nel VI secolo a.C.. Ai tempi i filosofi greci ne ipotizzarono la collocazione nella parte più meridionale dell’emisfero australe. L’immaginario comune dell’epoca fu quello di un continente freddo e ostile, con condizioni climatiche simili all’emisfero boreale.
L’esistenza di un settimo continente rimase però nel dimenticatoio fino alla fine del 1.300, quando iniziarono le prime spedizioni ed esplorazioni geografiche. È solo allora che si ricominciò a credere all’esistenza di una Terra Australis non ancora conosciuta e che fungeva da naturale contrappeso meccanico al continente euroasiatico e all’Artico, iniziando ad essere rappresentata nelle cartine geografiche dell’epoca.
Curiosità sull’Antartide: quando era ricoperta da foreste e aveva un clima tropicale
Ebbene si, avete letto bene! Centinaia di milioni di anni fa l’Antartide era ricoperta da grandi foreste e aveva un clima tropicale. Tutto l’opposto di quello che troviamo al giorno d’oggi. A quei tempi il Polo Sud non si trovava nella posizione isolata dove si trova adesso, ma faceva parte della Gondwana. Si tratta di un ‘super continente’ che comprendeva anche parte del Sud America, dell’Australia, dell’Africa, dell’India e di altre terre. La separazione dell’Antartide dall’Australia, come mostrato nella foto sotto, risale a circa 60 milioni di anni fa. 30 milioni di anni fa è iniziato il distacco della Penisola Antartica dal Sud America, dando il via alla formazione del Passaggio di Drake e della corrente circumpolare antartica. Da allora l’Antartide si ritrovò completamente isolata ed ha iniziato a formarsi la calotta polare. I ricercatori hanno ipotizzato che un tempo questo continente era interamente ricoperto dalla foresta.
Ne è la testimonianza il giacimento fossile nei dintorni di Allan Hills, il secondo più importante e grande giacimento fossile dell’Antartide. Il rilievo si trova al confine con il plateau antartico orientale, alla base del Roscolyn Tor alto 1.800 metri. Su questo sito hanno effettuato degli studi approfonditi siai ricercatori dell’Università di Siena durante la 31a spedizione nazionale del PNRA sia i ricercatori della University of Wisconsin-Milwaukee. Le ricerche condotte in quest’area, situata 200 chilometri a Sud dalla stazione italiana Mario Zucchelli, hanno permesso di datare questa foresta fossile tra il Permiano superiore e il Triassico medio.
I ricercatori delle spedizioni italiane, grazie all’utilizzo di tablet con software dedicati e sistemi GPS con mappe e immagini satellitari, hanno svolto un ottimo lavoro di mappatura e identificazione di oltre 250 tronchi fossili allineati tra loro. I tronchi oggi sono inglobati nella roccia creata dall’attività di un antico sistema fluviale risalente al Triassico medio, ben 245 milioni di anni fa, e affiorano sotto forma di legno silicizzato e carbonizzato in parte. Al momento non si ha ancora certezza sulle cause degli incendi, ma solamente ipotesi. Un’ipotesi è che siano stati innescati da eruzioni vulcaniche. Un’altra, da documentare, è che gli incendi siano stati causati dall’impatto di un asteroide. Questo avrebbe prima abbattuto gli alberi della foresta e poi li avrebbe incendiati.
L’intero sito si estende su una superficie di diversi chilometri quadrati. Durante il processo di fossilizzazione si sono perfettamente conservati molti dettagli anatomici dei tronchi originari, come gli apparati radicali, gli anelli di crescita, i nodi di innesto dei rami sui tronchi e la struttura. Insieme ai tronchi, sono state ritrovate numerose impronte di foglie fossili, che hanno permesso di identificare più accuratamente la vegetazione dell’epoca. La foresta, abbattuta da una o più catastrofi naturali e da diversi incendi durante il Triassico, era composta da piante tipiche dell’ambiente temperato polare e aveva molte caratteristiche dell’attuale taiga presente in Siberia.
La prima foresta fossile del Triassico mai trovata in Antartide si trova nella Gordon Valley, vicino al ghiacciaio Beardmore sulle Montagne Transantartiche. La foresta fossile della Gordon Valley, scoperta nel 2003, contiene tronchi d’albero di felce perfettamente conservati. Si stima che gli alberi fossero alti circa 20 metri e fossero cresciuti lungo quelle che erano probabilmente le rive di un antico sistema fluviale.
Una glaciazione avvenuta in due epoche diverse
L’Antartide è formata da due regioni geologicamente differenti: l’Antartide occidentale e l’Antartide orientale. L’Antartide orientale è la parte più antica e stabile del continente e fu la parte che si ghiacciò per prima. I ghiacciai dei Monti Transantartici e dei Monti Gamburtsev e le regioni situate ad altitudini maggiori, come le Terre della Regina Maud, furono le prime aree ad essere ricoperte dalla calotta polare. Pensate che il punto più alto della calotta è il Dome A, situato 4.200 metri sopra i Monti Gambutsev. Ad oggi, la calotta polare dell’Antartide orientale è la più estesa al Mondo e in alcuni punti raggiunge uno spessore di oltre 4.600 metri.
L’Antartide occidentale, che comprende la Penisola Antartica e altri arcipelaghi di vulcani e isole, ha dovuto aspettare ben 20 milioni di anni prima che la calotta polare la ricoprisse. La maggior parte di quest’area si trova al di sotto del livello del mare e, affinché la calotta potesse ricoprirla, il clima della Terra avrebbe dovuto diventare molto freddo. Questo avvenne nel Miocene Medio, circa 14 milioni di anni fa.
Un po’ di geografia…E di numeri da record!
L’Antartide grazie alla sua posizione geografica, alle sue caratteristiche fisiche e alla distanza dalle fonti di inquinamento, è uno dei luoghi migliori al Mondo dove poter studiare e approfondire la conoscenza globale del Pianeta. Le coste del continente antartico distano 950 chilometri dal Sud America, da dove partono la maggior parte delle spedizioni antartiche, 2.300 chilometri dalla Nuova Zelanda, da dove partono le spedizioni aeree e navali dei ricercatori diretti alle stazioni Mario Zucchelli, McMurdo e successivamente alla Concordia, 2.500 chilometri dall’Australia, da dove partono le navi per raggiungere la stazione Dumont d’Urville, e 3.500 km dal Sud Africa.
❄ Il continente antartico si estende per quasi 14 milioni di chilometri quadrati: circa una volta e mezza l’Europa!
❄ L’Antartide è il posto più freddo, più ventoso (venti con punte di 300 km/h) e più arido della Terra. Oltre ad essere il posto più inesplorato!
❄ In Antartide è conservato l’85% del totale della riserva di acqua dolce dell’intero pianeta.
❄ Il 98% dell’Antartide è ricoperto dal ghiaccio, che ha uno spessore medio di circa 1.600 metri. Il continente antartico è ricoperto dalla calotta glaciale da quasi 40 milioni di anni. Se la calotta glaciale dell’Antartide dovesse sciogliersi, il livello del mare aumenterebbe di oltre 60 metri.
❄ Grazie alle pochissime precipitazioni annue, meno di 20 centimetri, è considerata un deserto. L’Antartide è il deserto più grande al Mondo!
❄ È il continente più alto del Mondo, con oltre la metà della superficie ghiacciata che supera i 2.000 metri sul livello del mare. Se invece si escludono le calotte glaciali e si considera esclusivamente il livello medio dello strato roccioso, è mediamente il continente più basso.
❄ Il Monte Vinson è la vetta più alta dell’Antartide con i suoi 4.897 metri di altezza. Rientra tra le Seven Summits, le montagne più alte per ciascuno dei sette continenti della Terra. Fa parte dei Monti Ellsworth.
❄ La Fossa subglaciale di Bentley è la depressone più profonda dell’Antartide a ben 2.555 metri sotto il livello del mare.
❄ Il Monte Sidley con i suoi 4.181 metri di altezza è il vulcano più alto dell’Antartide, seguito dal Monte Erebus con i suoi 3.794 metri di altezza. L’Erebus è il vulcano attivo più a Sud del Mondo, attivo da circa 1,3 milioni di anni. All’interno del suo cratere si trova uno dei pochi laghi di lava presenti al Mondo.
❄ Le montagne transantartiche dividono il continente in due parti: est e ovest. Si estendono per circa 3.500 chilometri di lunghezza ed è una delle catene montuose più estese sulla Terra.
❄ In Antartide ci sono più di 70 laghi subglaciali situati sotto la calotta di ghiaccio. Il più grande di questi è il Lago Vostok, situato nei pressi della base russa. Sembrerebbe che il lago sia composto da due bacini separati da una striscia di roccia e che al suo interno ci siano due ecosistemi con diversa conformazione chimica e biologica. Per mapparlo ci sono voluti oltre 21.000 chilometri di voli di ricognizione, grazie ai quali è stato possibile effettuare precise misurazioni sulle dimensioni di questo enorme lago sotterraneo.
È lungo più di 240 chilometri, in alcuni punti raggiunge i 1.000 metri di profondità e ospita al suo interno oltre 5.400 chilometri cubici di acqua, circa il 5% delle acque dolci presenti sulla superficie della Terra. Nelle Dry Valleys invece c’è un laghetto chiamato Don Juan Pond che ha la maggior concentrazione di sali di qualsiasi altro specchio d’acqua naturale sulla Terra, con 400 grammi di solido per 1000 grammi di acqua.
❄ In Antartide si trovano le due più grandi piattaforme di ghiaccio del Mondo: la Barriera di Ross e la Piattaforma di ghiaccio di Filchner-Ronne. La prima è la più grande dell’Antartide, con una superficie di circa 473.000 chilometri quadrati ed una larghezza di circa 800 chilometri. Più del 90% del ghiaccio che la compone si trova sotto il livello del mare. La seconda ha una superficie di circa 425.000 chilometri quadrati, in continua espansione grazie al flusso di ghiaccio proveniente dall’entroterra.
❄ Dalla Barriera di Ross nel 2000 si è staccato uno dei più grandi icebergs di sempre, chiamato B-15. Era lungo 295 chilometri e largo 37 chilometri, con una superficie di 11.000 chilometri quadrati sopra l’acqua e 10 volte più grande sotto. Nel corso degli anni l’iceberg si è diviso in vari pezzi. Nel 2005, un’onda oceanica originatasi durante una tempesta nel Golfo dell’Alaska, a più di 8.300 chilometri, ha rotto il pezzo più grande dell’iceberg. L’onda ha impiegato 6 giorni per percorrere l’Oceano Pacifico e raggiungere l’Antartide.
❄ La temperatura più bassa registrata è di -98,6°C, registrata nel 2018 tra il Dome Argus e il Dome Fuji, che sembra aver superato i −89,2 °C registrati a Vostok il 21 luglio 1983. Il clima freddo e secco della regione delle Dry Valleys sono così simili a quelle su Marte che la NASA le ha utilizzate come luogo dei test prima delle sue missioni.
❄ Ridge A sembra essere ufficialmente il luogo più tranquillo al Mondo. È una zona completamente isolata sull’altopiano antartico, dove la temperatura raggiunge facilmente i -70°C e non è affetto da vento e perturbazioni atmosferiche. È considerato anche il luogo migliore per ammirare le stelle grazie all’assenza di turbolenza atmosferica e, ovviamente, inquinamento luminoso.
❄ È stata una donna la prima persona ad attraversare l’Antartide sciando con le proprie forze. Ha percorso 1.744 chilometri in 59 giorni tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Si tratta dell’esploratrice e meteorologa britannica Felicity Aston.
Curiosità sull’Antartide: la Terra di nessuno!
O meglio, l’Antartide è di tutti. Il 1 Dicembre 1959 a Washington è stato stipulato il Trattato Antartico che regola la presenza dei Paesi che operano sul continente. Il trattato è stato siglato da 12 dei Paesi partecipanti all’Anno Geofisico Internazionale (1957-58) ed è entrato in vigore il 23 Giugno 1961.
Lo scopo del Trattato Antartico è quello di favorire gli usi pacifici del continente e di assicurare la conservazione della fauna, della flora e dell’ambiente naturale. Ad oggi aderiscono 50 Paesi che rappresentano più dell’80% della popolazione mondiale. Nel 1991 è stato siglato inoltre il Protocollo di Madrid, con cui è stata messa al bando per 50 anni ogni forma di sfruttamento minerario dell’Antartide. Viene inoltre richiesta la valutazione sull’impatto ambientale per qualsiasi attività si voglia svolgere sul continente. La presenza umana è solitamente ridotta ai ricercatori, ai militari e al personale che lavora nelle stazioni di ricerca antartiche. Durante il periodo estivo si contano circa 4.500 persone, mentre nel periodo invernale si riducono a poco più di 1.000.
L’Antartide non appartiene a nessun fuso orario. I ricercatori solitamente utilizzano l’ora del proprio paese di provenienza o del paese più vicino al continente.
Sole di Mezzanotte, Notte Polare e meravigliosi fenomeni atmosferici
Così come nell’Artico, anche in Antartide è possibile vivere questi due fenomeni meravigliosi ma la sequenza buio-luce però è invertita. L’Antartide è illuminata dal Sole di Mezzanotte per circa la metà dell’anno durante l’estate australe, che va da Ottobre a Febbraio. Durante l’inverno australe invece, che va da Marzo a Settembre circa, rimane nell’oscurità della Notte Polare. Ai poli, ovvero nei territori con latitudini superiori a 84°33′ (18 gradi oltre il Circolo Polare Artico o Antartico), la Notte Polare Astronomica dura circa 11 settimane. Questi sono gli unici luoghi dove la Notte Polare si verifica nella sua totalità.
Con la scomparsa del Sole sotto l’orizzonte, in Antartide si verifica il cosiddetto Kernlose winter. È una particolarità che si verifica solamente nel clima antartico. Si tratta della stazionarietà delle temperature medie durante il semestre invernale (da Aprile a Settembre). In questo lasso di tempo la differenza tra il mese più freddo e il più caldo è contenuta in soli 2,8 °C. Questa dinamica non ha riscontro nell’emisfero boreale e nell’Artico, tranne in alcune zone più interne della Groenlandia.
Un altro elemento caratteristico dell’Antartide è il vento, in particolare i venti catabatici che possono soffiare ad una velocità fino a 300 km/h. Ne sa qualcosa la Stazione McMurdo, devastata il 16 Maggio 2004 dalla tempesta più forte degli ultimi 30 anni, con raffiche di vento fino a 180 mph (circa 302 km/h). Il vento catabatico è un vento che soffia scendendo da un’altura, come una montagna, un ghiacciaio o un plateau e porta con se aria particolarmente fredda e densa. Se il vento è concentrato in un’area stretta come una vallata, le raffiche possono raggiungere velocità elevate pari a quelle degli uragani.
In piena estate australe, tra Novembre e Febbraio, il cielo dell’Antartide si tinge di sfumature che variano dal blu elettrico al bianco acceso. Si tratta delle nubi polari mesosferiche, più comunemente conosciute come nubi nottilucenti, le nubi più alte di tutte e visibili solamente al tramonto. Si formano infatti tra i 75 e gli 85 chilometri di altitudine e si formano dal congelamento delle molecole d’acqua presente intorno alla polvere di detriti lasciata dalle meteore. Questo fenomeno suscita particolare interesse nella comunità scientifica in quanto, secondo alcune recenti teorie, la frequenza con cui si formano le nubi nottilucenti antartiche potrebbe essere connessa alle variazioni della temperatura dell’aria nell’emisfero boreale. Anche al Polo Nord, tra Maggio e Ottobre, è possibile infatti osservarle.
Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Notte Polare e Sole di Mezzanotte: Tutto quello che devi sapere.
Quattro Poli (+1 bonus) sono meglio di uno!
Quando si pensa all’Antartide si pensa subito al tanto ambito Polo Sud, raggiunto solamente nel secolo scorso prima da Amudsen e in seguito da Scott. Ma in realtà in Antartide esistono ben 4 poli, più uno bonus!
❄ Polo Sud Geografico. Il tanto ambito Polo Sud raggiunto dall’esploratore norvegese Road Amudsen il 14 Dicembre 1911. Si tratta del punto più a Sud dell’asse di rotazione terrestre, esattamente opposto al Polo Nord Geografico. Qui convergono tutti i meridiani e si trova ad una latitudine di 90°S. È situato a 2.835 metri sul livello del mare, su un altopiano piatto, ghiacciato e ventoso. A pochi metri dal Polo Sud Geografico, nei pressi della base americana Amundsen-Scott, si trova il Polo Sud delle Cerimonie. Il monumento è circondato dalle bandiere degli stati firmatari del Trattato Antartico originale. È un monumento simbolico dove si celebrano i più importanti avvenimenti in Antartide.
❄ Polo Sud Magnetico. Questo punto varia in base alle mutazioni del campo magnetico terrestre. Nel 2005 si trovava poco al largo della Terra di Wilkes, mentre oggi si trova nell’Oceano del Sud, nelle vicinanze della stazione francese Dumont d’Urville. Il Polo Sud Magnetico si sposta verso est di circa 10-15 chilometri ogni anno. Furono gli esploratori Mawson, David e Mackay a raggiungerlo per la prima volta il 16 Gennaio 1909. Sembrerebbero però sorti dei dubbi sulla posizione corretta del Polo in quell’epoca.
❄ Polo Sud Geomagnetico. Si tratta del punto più meridionale del campo geomagnetico terrestre. Vari studi effettuati per rilevare l’esatta posizione, dal 2005 lo hanno posizionato vicino alla stazione di Vostok.
❄ Polo Sud dell’Inaccessibilità. È il punto del continente antartico situato più lontano nell’Oceano antartico e il più remoto del continente. Si trova a 85°50’S 65°47’E, ad est del Polo Sud Geografico, e fu la III Spedizione Sovietica Antartica a raggiungerlo per la prima volta il 14 dicembre del 1958 guidata da Tolstikov.
Ogni anno, un nuovo Polo Sud!
I ricercatori della stazione americana Amundsen-Scott South Pole da ben 61 anni segnano l’esatta posizione del Polo Sud geografico (90°S) con un apposito marcatore. La calotta polare su cui si trovano la stazione e il marcatore però, scivolando sullo strato roccioso situato circa 2.700 metri sotto di essa, si sposta di circa 10 metri all’anno rendendo necessario riposizionare il marcatore ogni anno.
Così tra i winterovers (invernanti) è nata la tradizione di realizzare annualmente un concorso durante il quale ognuno può progettare il nuovo marcatore che sostituirà il precedente. Dal 1959, ogni 1 Gennaio si svolge una cerimonia durante la quale i ricercatori americani posizionano il marcatore vincente nell’esatto punto in cui si trova il Polo Sud (90°S). I precedenti marcatori sono conservati all’interno di una teca di vetro posizionata nella parte anteriore della stazione.
Il marcatore del 2021 è stato progettato da Geoffrey Chen, astronomo del South Pole Telescope, e realizzato dal macchinista Cal Neske, entrambi invernanti del 2020. L’emisfero superiore è in alluminio e rappresenta i sei mesi di notte. Ci sono incise alcune costellazioni dell’emisfero meridionale, tra cui lo Scorpione, il Lupo, il Centauro e la Croce del Sud. L’emisfero inferiore è in ottone e rappresenta i sei mesi di giorno. Sul fondo appare un’immagine dell’edificio sopraelevato della stazione Amundsen-Scott South Pole della National Science Foundation (NSF). Al centro si trova una rappresentazione del sole nascente e calante dell’equinozio, ispirato alla classica rosa dei venti a 12 punte del precedente marcatore del 2020. Sui lati sono incise le date degli equinozi e dei solstizi, mentre sul palo che lo regge sono incisi i nomi dei 42 invernanti del 2020.
Curiosità sull’Antartide: la patria dei meteoriti!
La regione più produttiva per la ricerca e lo studio dei meteoriti sembra essere proprio l’Antartide. Durante le spedizioni degli ultimi 30 anni gli scienziati hanno recuperato diverse migliaia di meteoriti. Quantità pari a quella ritrovata nel resto del Mondo fino ad ora. Ma a cosa è dovuta questa alta concentrazione di meteoriti? Ci sono te fattori fondamentali che fanno dell’Antartide il luogo ideale per il loro ritrovamento:
❄ Conservazione nel tempo. Il rigido clima antartico, freddo e asciutto per la quasi totalità dell’anno, riduce l’erosione delle rocce grazie alla scarsa presenza di acqua. Grazie all’utilizzo di alcune tecniche di datazione isotopica è stato possibile stabilire che un meteorite caduto in Antartide sopravviva addirittura un milione di anni. Ciò non avviene in zone temperate o nel deserto, dove sopravviverebbe solamente poche decine di migliaia di anni.
❄ Sul ghiaccio è più facile individuare i meteoriti. I meteoriti solitamente hanno un colore nerastro, dovuto alla fusione della crosta esterna a seguito dell’attrito con l’atmosfera terrestre. Questo fa si che anche un meteorite minuscolo sia ben visibile sulla superficie bianca del ghiaccio antartico.
❄ Aree precise in cui sono concentrati. Il flusso del ghiaccio antartico concentra i meteoriti caduti sul continente in aree circoscritte in pochi chilometri quadrati. Dopo la caduta, i meteoriti vengono sepolti dalla neve all’interno del ghiaccio e quest’ultimo, scorrendo verso il mare, se li porta dietro. Se lungo il suo percorso il ghiaccio dovesse trovare un ostacolo, come una catena montuosa, risale verso l’alto lungo la parete. Il vento polare piano piano rimuove il ghiaccio in risalita, facendo così affiorare il ghiaccio sempre più vecchio (ghiaccio blu) e, con esso, i meteoriti che si sono accumulati. Le aree da esplorare vengono solitamente scelte in seguito allo studio di foto aeree e immagini satellitari.
..E dei fossili di dinosauro!
Sembrerebbe che i ghiacci che ricoprono l’Antartide siano anche un importante nascondiglio per i fossili di dinosauri, molti dei quali mai rinvenuti altrove. O per lo meno, non con le stesse caratteristiche e dimensioni. Il primo fossile rinvenuto sul continente antartico fu di un dinosauro erbivoro, l’Antarctopelta oliveroi, vissuto nel Cretaceo Superiore. I ricercatori nel 1986 trovarono sull’isola di Ross una mandibola fossile appartenente ad un anchiosauro. Il resto dello scheletro fu ritrovato invece solamente negli anni ’90. La descrizione completa di questo animale è stata pubblicata solamente nel 2006.
Tra i ritrovamenti più importanti possiamo citare un enorme elasmosauro, appartenente alla famiglia dei plesiosauri, estintosi solamente 30.000 anni fa. Gli scavi per riportarlo alla luce, a causa delle rigide condizioni meteorologiche antartiche, sono costati ben 28 anni, dal 1989 al 2017, di sforzi compiuti dagli scienziati argentini. Sembra che questo esemplare pesasse 15 tonnellate e fosse lungo 12 metri. Dimensioni ben più grandi rispetto a quelle dei suoi simili ritrovati negli Stati Uniti.
Durante la spedizione del 1990-91 condotta da William Hammer della sezione di Geologia dell’Augustana College (USA) furono ritrovati un cranio parziale ed altre ossa appartenenti ad un teropode crestato, il Cryolophosaurus ellioti. Il ritrovamento è stato fatto in un’area abbastanza ostile, sul Monte Kirkpatrick (Monti Transantartici) nelle rocce della Formazione Hanson (ex Formazione Falla superiore). L’esemplare ha vissuto in Antartide nel Giurassico Inferiore, quando il continente si trovava ancora all’equatore (Gondwana) e aveva un clima più caldo.
I luoghi di culto più a Sud del Mondo: le 7 Chiese dell’Antartide
Sembra impossibile pensare che in un luogo così remoto ai confini del Mondo ci possano essere dei luoghi di culto. E invece in Antartide ci sono ben 7 chiese! La religione è stata una guida per le persone che vivono a queste latitudini così estreme, tanto che in alcune di queste chiese sono stati svolti anche matrimoni e battesimi.
❄ Trinity Church: è situata sulla King George Island, vicino alla stazione di Bellingshausen, una base permanente della Russia in Antartide. Si tratta della chiesa ortodossa più a Sud del Mondo e l’unica presente in Antartide. È stata costruita a metà degli anni ’90. È in stile tradizionale russo ed è una struttura alta 15 metri interamente in legno (pino siberiano) pre-asseblato in Siberia. Può ospitare fino a 30 persone ed è presidiata tutto l’anno da uno o due preti del monastero di Troitse-Sergiyeva Lavra. Nel 2007, qui si è celebrato il primo matrimonio in Antartide tra ricercatori cileni e russi.
❄ Chapel of the Snows: è situata sull’isola di Ross, vicino alla McMurdo Station, una base permanente americana. Costruita nel 1956 come chiesa cristiana di non denominazione, la Cappella delle Nevi ha ospitato da allora servizi e incontri di diversi gruppi religiosi e gruppi non religiosi, oltre ai suoi regolari servizi cattolici e protestanti. Il primo edificio fu distrutto da un incendio nell’Agosto del 1978 e la nuova cappella fu ricostruita nel 1989. La cappella temporanea utilizzata nel frattempo fu bruciata, dopo essere stata abbandonata per diversi anni.
❄ Ice Cave Catholic Chapel: è situata sull’isola di Coat, vicino alla Belgrano II Station, una base permanente argentina. Risale al 1955 ed è il luogo di culto più meridionale di qualsiasi religione del Mondo. Le sue pareti sono fatte interamente di ghiaccio e la chiesa è aperta tutto l’anno. A causa della sua latitudine, qui sia il giorno che la notte sono lunghi 4 mesi e il cielo notturno mostra spesso l’Aurora Australe.
❄ Chapel of Santa Maria Reina de la Paz: è situata sull’isola di King George. Si trova a Villa Las Estrellas, vicino alla Presidente Eduardo Frei Station, una base permanente cilena. Risale alla fine del XX secolo ed è realizzata con container di metallo, con sistemi di riscaldamento e ventilazione.
❄ San Francisco de Asis Chapel: è situata sulla punta della Penisola Antartica, vicino alla Esperanza Base, l’unica base permanente argentina aperta tutto l’anno in cui il personale civile vive tutto l’anno con le loro famiglie. La cappella cattolica fu consacrata nel 1976. Due anni dopo, nel 1978, vi si tenne il battesimo del primo essere umano nato in Antartide, Emilio Marcos Palma. Il 16 Febbraio dello stesso anno, vi fu celebrata la prima cerimonia religiosa.
❄ Catholic Chapel of Santisima Virgen de Lujan: è situata sull’isola Seymour al largo della Penisola Antartica, vicino alla Marambio Base, una base permanente argentina. Al momento della sua costruzione, è stata il primo campo di volo in Antartide. Tant’è che oggi è ancora uno dei più utilizzati per la sua idoneità all’atterraggio su ruote. È chiamato La porta d’ingresso dell’Antartide.
❄ St. Ivan Rilski Chapel: è situata sulla Livingston Island, vicino alla St. Kliment Ohridski Station, una base bulgara. Nonostante le sembianze di un piccolo rifugio, la chiesa è dotata di una campana donata dall’ex vice premier della Bulgaria, che ha lavorato come medico nella base durante la stagione 1993/94.
Merita una menziona anche la The Whaler’s Church, situata in Georgia del Sud. È una chiesa luterana norvegese neogotica, costruita dai balenieri nel 1913 per la stazione di caccia situata a Grytviken. Nel 1922 vi si celebrò il funerale di Ernest Shackleton, sepolto poi nel cimitero della chiesa. Ogni tanto vi si celebrano ancora funzioni religiose e alcune cerimonie nuziali, in particolare per i discendenti dei balenieri sepolti nel suo cimitero.
La cascata…rossa!
Più comunemente conosciuta come la Cascata di Sangue, la Cascata Rossa si trova sull’estremità Nord dal ghiacciaio Taylor, che si estende per 100 chilometri ed è parte dei Monti Transartartici. Questa misteriosa cascata è stata osservata per la prima volta nel 1911 dal geologo Griffith Taylor nei pressi del lago ghiacciato Bonney. Fino al 2003, gli scienziati pensavano che il suo colore rosso fosse causato da alcune alghe rosse.
Solo recentemente si è scoperto che l’effetto sanguigno della cascata deriva da un lago salato sotterraneo contenente alti dosi di ferro. Il ferro, una volta raggiunto il contatto con l’aria, si ossida. Il lago, già esistente 1,5 milioni di anni fa, è rimasto intrappolato sotto di una spessa coltre di neve e ghiaccio a causa dell’espansione della catena montuosa transartartica. Nel corso degli anni l’acqua del lago si è mischiata con il ferro delle rocce su cui giace e, una volta raggiunta la superficie, l’acqua del lago assume la sua coloritura rosso sangue.
Un ecosistema terreste e marino unico nel suo genere
L’Antartide ha una grande varietà di specie vegetali, concentrate maggiormente sulla costa occidentale della Penisola Antartica, ovvero nelle zone meno fredde del continente. Fino ad ora sono stati trovati muschi, licheni, funghi, alghe terrestri e di acqua dolce. L’unica fauna terrestre è quella degli invertebrati. Le zone costiere sono invece popolate da 7 specie di foche e numerose specie di uccelli, tra cui ben 8 specie di pinguini.
L’habitat marino è quello più popolato e produttivo. La componente più numerosa è il krill, un piccolo crostaceo che si ciba di fitoplancton. Da lui dipende la sopravvivenza delle balene e di altre specie di animali. Lungo la Penisola Antartica si contano 8 diversi tipi di balena, tra cui diversi tipi di orche, il capodoglio, la balena minke, la balenottera boreale, la balena franca australe, la megattera, la balenottera comune e la balenottera azzurra antartica, a serio rischio di estinzione a causa della feroce caccia avvenuta durante il XX secolo. La balenottera azzurra è il più grande animale esistente al Mondo.
Monitoraggi satellitari all’avanguardia
L’Antartide è forse il continente più monitorato dai satelliti di ultima generazione. Monitoraggi che permettono di studiare con estrema precisione la quantità di ghiaccio guadagnata e persa dal continente bianco. Grazie al nuovo satellite Ice, Cloud and land Elevation lanciato dalla NASA nel 2018 come parte del sistema di osservazione della Terra, è possibile osservare l’Antartide come mai prima d’ora.
La risoluzione delle immagini satellitari inviate è talmente elevata da rendere possibile la rilevazione di fratture, anche le più piccole, e altre caratteristiche anomale della superficie dei ghiacci antartici. Grazie all’utilizzo di questo satellite gli scienziati stanno determinando in che modo la massa del continente bianco è cambiata dal 2003 al 2019.
Se desiderate approfondire l’argomento, vi lasciamo l’articolo ufficiale pubblicato su Science.
Curiosità sull’Antartide: la bandiera
L’Antartide non ha una bandiera, nonostante negli anni siano stati proposti diversi disegni non ufficiali. I due disegni più noti sono quelli proposti da Graham Bartram e Whitney Smith.
Il primo si è ispirato alla bandiera dell’ONU, caratterizzata da un continente bianco su sfondo blu, simbolo di neutralità. Nonostante non sia mai stata riconosciuta, è quella più diffusa. Questa bandiera ha sventolato in Antartide per la prima volta nel 2002. In quell’anno Ted Kaye, editore del giornale della North American Vexillological Association, portò con se diverse bandiere durante una crociera in Antartide. Questa bandiera sventola ufficialmente anche sui pennoni delle basi britanniche, ucraine e brasiliane.
Il secondo ha invece utilizzato una base molto accesa di colore arancione, il colore internazionale del soccorso. Al suo interno si trova un simbolo di colore bianco che ricorda la neve e il ghiaccio, formato da diversi elementi. Si trova una lettera A, di Antartide, appoggiata sulla parte inferiore del Mondo che rappresenta la posizione dell’Antartide. Il tutto è sorretto da due mani che simboleggiano la pace tra gli uomini. Questa bandiera non è mai stata fabbricata o utilizzata.
Un addetto al supporto scientifico della base americana McMurdo durante l’inverno del 2018 ha creato True South, un nuovo disegno proposto per diventare la bandiera dell’Antartide. Questa bandiera non rappresenta solo l’Antartide, ma è stata ideata e progettata interamente sul continente. Ogni elemento è stato scelto intenzionalmente per rappresentare al meglio l’Antartide e nulla è stato lasciato al caso.
Le strisce orizzontali color blu marino e bianco rappresentano i lunghi giorni e le interminabili notti caratteristiche dell’estrema latitudine dell’Antartide. Al centro si trova un picco bianco che s’innalza solitario da un campo di neve e ghiaccio, ricordando gli iceberg, le montagne e le creste di pressione che definiscono l’orizzonte antartico. La lunga ombra che proietta forma una freccia della bussola puntata verso Sud, un omaggio alla lunga storia delle esplorazioni antartiche. Insieme, le due forme centrali creano un diamante, che simboleggia la speranza che l’Antartide continuerà ad essere un luogo di pace, scoperta e cooperazione per le generazioni a venire.
True South ha ottenuto un grande successo, è già stata utilizzata in diverse basi scientifiche in Antartide e in altri luoghi del Mondo. Ha riscosso successo anche tra diversi programmi nazionali antartici e altre organizzazioni antartiche, tanto che alcuni hanno già iniziato ad adottare la bandiera.
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