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Dog sledding in Lapponia e nell’Artico: storia e tradizione millenaria!

Vivere nel rigido clima artico non è mai stato semplice e non lo è tuttora. I cani sono sempre stati una parte importante della società e questo è forse più vero nell’Artico che in qualsiasi altra parte del mondo. Molti infatti attribuiscono la capacità dei popoli indigeni di essersi adattati e di vivere in quei climi così rigidi e inospitali alla cooperazione che, nel corso di millenni, hanno instaurato con i propri cani da slitta. Il dog sledding nell’Artico è un vero e proprio stile di vita. È stato l’unico mezzo principale di comunicazione e trasporto nelle comunità artiche e subartiche di tutto il Mondo per diversi millenni.

Oltre ad essere dei fedeli compagni, nell’Artico i cani sono da sempre addestrati per aiutare l’uomo nella caccia, nella pastorizia, nella sicurezza e nel trasporto di materiali come legna, posta, cibo, farmaci, oro, pellicce e attrezzature minerarie. La consegna della posta con la slitta trainata da cani finì nel 1963, quando l’ultimo corriere postale, Chester Noongwook di Savoonga (Alaska), andò in pensione.

Dog sledding
Dog sledding

I primi cani arrivarono ​​in America circa 14.000 anni fa, ma le prime popolazioni a stabilirsi nell’Artico furono il popolo paleo-eschimese circa 4.500 anni fa e poi la popolazione di Thule 1.000 anni fa, entrambi popoli originari della Siberia. Recenti studi archeologici hanno dimostrato che 9.000 anni fa invece era già presente una razza di cane addomesticata in quella che ora è l’isola di Zhokhov, nella Siberia artica nord-orientale, che a quel tempo era collegata alla terraferma.

Si pensa che il popolo nativo e l’antico popolo Thule (i diretti antenati degli Inuit) del Canada settentrionale e della Siberia abbiano inventato questa modalità di trasporto per poter provvedere alle forniture di cibo e scorte necessarie alle varie comunità. Inizialmente venivano usati solamente uno o due cani per trainare slitte di piccole dimensioni e con un carico minimo, come legna da ardere o piccole provviste, e non c’era un cane guida. I cani correvano fianco a fianco e avevano gli stessi compiti. Successivamente gli esploratori russi iniziarono a organizzare i cani in coppia o in fila, per un totale dai due ai sei cani. Addestrarono inoltre un cane guida che sapesse seguire specifici comandi e tenere in riga il resto della squadra. I cani avevano un posto specifico all’interno della fila ed erano addestrati per correre e lavorare in base al loro posto.

Dog sledding: coppia di cani con attacco a tandem
Dog sledding: coppia di cani con attacco a tandem

Il potere e il valore dato dall’utilizzo dei cani da slitta durante l’inverno si diffuse rapidamente anche tra i coloni. Ben presto anche i coloni europei iniziarono ad integrare i cani da slitta nella propria quotidianità. I primi ad utilizzarli furono i soldati dell’esercito franco-canadese che li utilizzarono durante la Guerra dei Sette Anni. Li trovarono molto utili e meno costosi dei cavalli, ma ugualmente attrezzati per gestire grandi carichi e condizioni atmosferiche estreme.

La notizia si diffuse anche in tutta Europa fino ad arrivare alle orecchie degli avventurieri polari. Essi infatti vedevano l’utilizzo di questi animali come un valore aggiunto nelle loro ricerche per trovare i poli. Roald Amundsen, l’esploratore norvegese che è diventato famoso per essere stato il primo a raggiungere il Polo Sud, ha usato le slitte trainate da cani durante il suo viaggio.

I cani da slitta oggi sono ancora usati da alcune comunità rurali, specialmente in alcune zone dell’Alaska, del Canada e della Groenlandia.

“Give me snow, give me dogs! Then you can keep the rest”.
– Knud Rasmussen

Dog sledding: disposizione dei cani
Dog sledding: disposizione dei cani

Ogni membro della squadra di cani ha diversi compiti a seconda della sua posizione all’interno della squadra.

La formazione più comune utilizza l’attacco in tandem ed è quella utilizzata durante le corse. È inoltre quella utilizzata nella maggior parte dei paesi artici, come ad esempio in Lapponia, alle Svalbard, in Alaska e in Siberia. Mentre nei primi paesi si suddividono i cani a coppie uno accanto all’altro, in Siberia si legano sfalsati, alternativamente uno dietro l’altro.

Il primo o i primi due cani della fila sono i leader, o cani guida. Ubbidiscono ai comandi del musher e guidano il resto della squadra stabilendone il ritmo. Le doti necessarie per essere un cane leader sono intelligenza, iniziativa e ottime capacità di trovare la traccia anche durante cattive condizioni meteo.

La prima coppia dietro i leader, chiamati ‘point dogs’ o ‘swing dogs’, incoraggiano i leader a proseguire e sono spesso leader in allenamento. L’ultima coppia di cani immediatamente davanti alla slitta, chiamati ‘wheel dogs‘, è formata solitamente dai cani più forti. Si sobbarcano tutto il peso della slitta e sono in grado di indirizzarla correttamente durante le curve.

I cani tra i point dogs e gli ultimi sono chiamati i ‘team dogs‘. Aggiungono forza e velocità alla squadra e la mantengono in ordine sul percorso durante gli spostamenti. Questi cani non sono utilizzati nelle piccole squadre.

Dog sledding in Lapponia
Dog sledding in Lapponia

In Groenlandia e in Nunavut (Canada settentrionale) invece si utilizzano dai 10 ai 14 cani. Sono disposti uno di fianco all’altro con il cosiddetto attacco ‘a ventaglio’. I cani più esperti (i cani guida) sono in mezzo, seguiti dai giovani che stanno imparando. Poi troviamo ancora i più forti all’esterno che conducono e insegnano il lavoro ai giovani. Tutti i cani sono legati singolarmente ad un’unica corda centrale, alla quale sono legati i cani leader, legata alla slitta. A volte i cani possono essere legati singolarmente direttamente alla slitta.

Ne abbiamo parlato più approfonditamente nel nostro articolo Dog sledding in Groenlandia: respirare il vero Artico tra storia e tradizioni.

Il cane guida (isuraqtujuq in Inuktitut) gioca un ruolo fondamentale nel dog sledding. Tra le diverse culture ci sono metodi di valutazione molto diversi in base ai quali si scelgono i cani guida. Alcuni credono che un cane maschio sia il migliore come leader, altrimenti ci sarà una perdita di tempo a causa della gravidanza. Altri preferiscono un cane femmina come leader, soprattutto se la squadra è composta da una sua cucciolata. Si ritiene che una squadra di fratelli mostri un maggior grado di cooperazione e che la madre mantenga il suo dominio naturale.

Nei paesi anglosassoni i guidatori delle slitte trainate dai cani si chiamano musher, che deriva dal verbo inglese ‘to mush’, un adattamento fonetico del francese ‘marche’. Marche era la parola utilizzata dai primi musher canadesi per ordinare ai cani di partire. Oggi per far partire i cani non si usa più questo comando che è stato sostituito da un ‘ok’, mentre per farli girare a sinistra si usa ‘haw’ e a destra si usa ‘gee’.

Dog sledding in Groenlandia
Dog sledding in Groenlandia

Le slitte variano a seconda delle zone in cui ci si trova e alle condizioni della neve e del terreno su cui si deve viaggiare. Nell’Artico gli Inuit svilupparono il pesante qamutiik, progettato per trasportare carichi su terreni accidentati. Più tardi svilupparono anche il toboga a fondo piatto e senza sci per trasportare carichi sulla neve profonda. Gli europei hanno modificato questi disegni e sviluppato una slitta (basket sled) che permette di mantenere il carico sollevato dalla neve. Il pulk (pulkka in finlandese, pulka in svedese, pulk in norvegese, bulki in lingua Sami del Nord) invece è una tradizionale slitta della Lapponia. È di piccole dimensioni e viene trainata da un cane, da uno sciatore o dalle renne. Può essere utilizzato per trasportare cibo, provviste o un’altra persona. L’ahkio è un pulk più grande, progettato per trasportare grandi quantità di merci.

Nel corso dei secoli ci sono stati grandi cambiamenti nel materiale utilizzato per costruire le slitte, dato che i materiali disponibili sono cambiati. Nelle aree dell’estremo nord il legno era un bene prezioso e difficile da reperire. Per la costruzione delle slitte si raccoglievano principalmente i tronchi che raggiungevano le coste. Di conseguenza, la gente ha iniziato ad utilizzare altri materiali disponibili, quali pesci congelati avvolti nelle pelli usati per formare i pattini e corna o ossa per formare le traverse. Anche le slitte sono state spesso costruite con ossa di balena e palchi.

I pattini della slitta erano spesso ferrati con ossa o avorio, mentre i materiali più recenti includono acciaio o plastica. Attualmente invece il legno è facilmente reperibile e la maggior parte delle slitte sono costruite in legno. I pattini sono costruiti con una buona varietà di materiali, scelti a seconda delle condizioni ambientali e del tipo di neve. La flessibilità è l’elemento chiave di cui tenere conto durante la costruzione. Le slitte sono fissate insieme senza chiodi per consentire l’elasticità del movimento quando si attraversano terreni accidentati.

Dog sledding in Lapponia
Dog sledding in Lapponia

Anche le corde e le imbracature dei cani si realizzavano con una varietà di materiali diversi. Nell’Artico canadese la maggior parte delle persone realizzava le corde con la pelle d’ujuk (foca barbuta in lingua Inuit), molto dura e resistente. Queste pelli dovevano essere tagliate con molta cura per riuscire a fare delle corde abbastanza lunghe. Attualmente invece si è diffuso l’utilizzo delle corde di nylon, nonostante c’è ancora qualcuno che preferisce realizzare le corde utilizzando la pelle di foca. Anche per realizzare le imbracature e le fruste dei mushers si utilizzava la pelle di foca o di balena, che è più morbida e più elastica. Attualmente invece molte imbracature sono realizzate con cuoio o materiali sintetici.

Il design della slitta varia in base alle abitudini, agli usi locali e al tipo di attacco utilizzato per i cani, che a sua volta dipende dalla regione. Nell’Artico canadese orientale e centrale per spostare i carichi pesanti utilizzano una slitta piatta con l’attacco a ventaglio per i cani. In Groenlandia e in altre parti dell’Artico canadese invece utilizzano una slitta con postazioni supplementari nella parte posteriore, che facilita il carico e lo scarico dei materiali. In Alaska e in Siberia vengono utilizzare slitte più strette con l’attacco a tandem per i cani. Queste slitte hanno un’area posteriore utilizzata dal musher per guidare e un’area dove poter mettere il materiale e dove potersi sedere.

Dog sledding: slitta groenlandese
Dog sledding: slitta groenlandese

Le corse più famose nella storia del dog sledding

Probabilmente c’è sempre stato un aspetto sportivo nella slitta trainata dai cani, ma la prima corsa documentata per cani da slitta fu da Winnipeg in Manitoba a St. Paul nel Minnesota nel 1850. La prima gara ufficiale in Alaska si è tenuta nel 1908. Parliamo della All Alaska da Nome a Candela (circa 656 chilometri), completata in circa 119 ore.

L’evento più famoso e conosciuto nella storia del dog sledding è stata la Great Race of Mercy o Corsa del Siero. Nel 1925 un focolaio di difterite colpì la maggior parte dei cittadini di Nome, in Alaska, e sfortunatamente il siero più vicino disponibile che poteva fermare l’epidemia si trovava a Seattle, Washington.
A causa delle pessime condizioni climatiche era impossibile raggiungere la città e fu quindi organizzata una staffetta di slitte. Il siero arrivò in treno a Nenana, da dove è poi partito alla volta di Nome. Diverse squadre di cani da slitta trasportarono il siero per circa 1.085 chilometri e sei giorni di viaggio. Inizialmente le slitte erano 20 per un totale di circa 150 cani da slitta che, insieme, salvarono la città e i paesi intorno da quella che sarebbe potuta diventare una brutta epidemia.

Balto, un Siberian Husky nero e bianco, è uno dei cani che hanno portato a termine la corsa guidando la sua squadra di slitte per gli ultimi 90 chilometri fino a Nome. A Balto e al suo proprietario, Gunnar Kaasen, dedicarono il famoso film e cartone animato della Universal Pictures del 1995. Al Central Park si trova invece una statua a grandezza naturale in onore di Balto e degli altri cani da slitta.

Un altro cane eroe di questa corsa è Togo, il cane da slitta in testa alla squadra di Leonhard Seppala. Togo all’epoca della corsa aveva 12 anni e il suo tratto era il più lungo e il più insidioso. Il team ha percorso un viaggio di andata e ritorno di circa 590 chilometri, parte dei quali durante una bufera di neve a diversi gradi sotto zero. Ad un certo punto Seppala non fu più in grado di vedere la strada a causa della fitta tempesta. Togo guidò la squadra in linea retta fino alla salvezza.

Dog sledding: Balto e il suo padrone
Dog sledding: Balto e il suo padrone

L’Iditarod Trail Sled Dog Race è la corsa di cani da slitta più famosa negli Stati Uniti. È un percorso che unisce Anchorage a Nome. La parola Iditarod in realtà significa ‘lontano’ o ‘luogo lontano’ nelle lingue parlate dagli indigeni Athabaskan ed è anche il nome di una città abbandonata dall’era dell’estrazione dell’oro.

La competizione si tiene ogni anno in Alaska il primo sabato di marzo, quando le temperature e le condizioni climatiche sono al limite dell’estremo. Si svolge su un percorso molto difficile lungo circa 1.868 chilometri e richiede circa 10 giorni per essere completata. Si devono ringraziare Reddington, sua moglie e tanti volontari che si sono battuti per preservare questa tradizione, salvare gli Alaskan huskies che erano stati sostituiti dalle motoslitte e per sistemare e riaprire lo storico percorso seguito dalla gara.

Il percorso della gara è diviso in settentrionale, percorso da Anchorage a Nome durante gli anni pari, e meridionale, percorso da Nome ad Anchorage durante gli anni dispari. Entrambe le sezioni fanno parte dell’Iditarod National Historical Trail, utilizzato per tutti gli spostamenti invernali tra la fine del 1890 e l’inizio del 1900 dai coloni arrivati in Alaska per la corsa all’oro. Durante i primi anni della corsa i musher viaggiavano solo lungo il sentiero settentrionale. Negli anni i villaggi più piccoli iniziarono a risentirne e così si decise di utilizzare entrambe le sezioni del percorso. In seguito a questa decisione i villaggi settentrionali di Ruby, Galena e Nulato devono ‘affrontare’ il grande gruppo di musher, stampa e volontari solamente ogni due anni. La corsa riesce a passare attraverso l’attuale città fantasma di Iditarod e i villaggi di Shageluk, Anvik e Grayling possono finalmente partecipare alla gara.

Si partecipa alla gara con una slitta trainata da un massimo di 16 cani e bisogna arrivare al traguardo con almeno 6 cani. Lungo il percorso i partecipanti sono obbligati a firmare un registro in ognuna delle 27 tappe. Qui si trovano anche delle strutture di ricovero, dove possono affidare ai veterinari gli eventuali cani feriti o troppo stanchi per continuare a correre.
Le soste obbligatorie sono 3: una da 24 ore e due da 8 ore e possono essere effettuare in presenza di un ufficiale di gara. Il premio consiste in 50.000 dollari e un pick-up.

Il vincitore del primo Iditarod nel 1973 fu Dick Wilmarth, che impiegò quasi tre settimane per raggiungere Nome. Da quell’anno l’Iditarod è cresciuta anno dopo anno fino ad arrivare ad essere uno degli eventi più famosi dell’Alaska e del mondo.

Nonostante questa sia la corsa più famosa dell’Alaska, ogni anno negli stati limitrofi si tengono una serie di gare meno conosciute ma altrettanto faticose. Una di queste è la Yukon Quest da 1.000 miglia, che si svolge in Canada a febbraio e molto simile all’Iditarod. Poi troviamo il Kobuk 440, il Kusko 300, il Klondike 300 e il Copper Basin 300.

Dog sledding: Iditarod Trail Map
Dog sledding: Iditarod Trail Map

La Yukon Quest è una corsa di cani da slitta che si svolge ogni anno, dal 1984, a Febbraio tra Fairbanks, Alaska e Whitehorse, Yukon. A causa delle rigide condizioni invernali, del percorso difficile e del supporto limitato concesso ai concorrenti, è considerata la corsa con i cani da slitta più difficile del mondo. Il percorso della corsa segue la ‘strada principale del nord’ ovvero il fiume Yukon, il percorso della storica corsa all’oro del Klondike del 1890, la strada seguita per la consegna della posta e le vie di trasporto tra Fairbanks, Dawson City e Whitehorse.

Si percorrono fiumi ghiacciati, si sale su quattro catene montuose e si attraversano villaggi isolati del nord, per un totale di circa 1.635 chilometri da percorrere in 9/11 giorni. Ci sono anche due gare più brevi, la Junior Quest (circa 217 chilometri) per musher tra i 14 e i 18 anni e la Yukon Quest 300 (circa 480 chilometri) per musher meno esperti che si allenano per gare più lunghe. Questa gara è anche una qualificazione per l’Iditarod Trail Sled Dog Race e per la Yukon Quest dell’anno successivo.

Le squadre sono composte da un musher e dai 6 ai 14 cani da slitta e partono con oltre 100 kg di provviste. Ad ogni checkpoint i musher possono lasciare ai veterinari i cani infortunati o troppo stanchi per proseguire, ma non possono sostituirli. Lungo il sentiero si trovano 10 checkpoint e 4 ospedali per i cani, alcuni dei quali a più di 322 chilometri di distanza l’uno dall’altro.

Il vincitore della prima gara nel 1984 fu Sonny Lindner che gareggiò contro altre 25 squadre. Lindner completò la gara in poco più di 12 giorni. La competizione più veloce si è svolta nel 2010, quando Hans Gatt la terminò dopo 9 giorni e 26 minuti. La più lunga fu quella del 1988, quando Ty Halvorson impiegò 20 giorni, 8 ore e 29 minuti per terminarla.

Dog sledding: Yukon Quest Trail Map
Dog sledding: Yukon Quest Trail Map

Il Finnmarksløpet è la corsa di cani più lunga in Europa, ideata dai musher norvegesi ispirati dalla riapertura dell’Iditarod. La prima gara fu nel 1981 e vi parteciparono solo tre musher. Oggi invece l’interesse in questa corsa è cresciuto talmente tanto da permettere alla gara di avere tre classi separate: una pista junior (dai 14 ai 18 anni) per squadre con un massimo di 6 cani, una pista per squadre con un massimo di 8 cani e un’altra per squadre con un massimo di 14 cani. Le gare coprono rispettivamente circa 200, 550 e 1.200 chilometri e si tengono la decima settimana di ogni anno.

Il Finnmarksløpet attraversa paesaggi mozzafiato, boschi, montagne e l’altopiano artico per lo più incontaminato e disabitato. I musher devono essere preparati a tutto in quanto il clima è inospitale. Il tempo cambia rapidamente, passando da una giornata soleggiata a violente tempeste e temperature che raggiungono i -40°C. La partenza della gara avviene dal centro di Alta. Si parte di venerdì sera per il percorso più lungo e di sabato mattina per le altre due.

Dog sledding: Finnmarksløpet Trail Map
Dog sledding: Finnmarksløpet Trail Map

L’American Dog Derby è una gara di slitte trainate da cani che si tiene ad Ashton, nell’Idaho, il terzo fine settimana di febbraio. È la più antica corsa di cani negli Stati Uniti, iniziata nel 1917. La tradizione dei cani da slitta ad Ashton deve la sua esistenza alla Union Pacific Railroad la quale, una volta completata, non ha mai funzionato durante il rigido inverno a causa delle forti nevicate. Ashton era divenuto quindi il capolinea ferroviario invernale per l’intera regione e si era reso necessario integrare il trasporto con i cani da slitta per consegnare la posta e per portare le persone e le forniture nei villaggi di alta montagna.

Questa corsa fu molto popolare nei primi anni dopo la sua nascita, fino agli anni ’50, per poi subire un forte calo di interesse negli anni ’60 fino alla sua interruzione per molti anni. Riaperta nel 1993, da allora è divenuta sempre più popolare a livello internazionale.

Tud Kent, uno dei quattro organizzatori originali, è stato il primo vincitore dell’American Dog Derby, vincendo con uno scarto di oltre 20 minuti.

Dog sledding: American Dog Derby Trail Map
Dog sledding: American Dog Derby Trail Map

La Grande Odyssée Savoie Mont Blanc è una corsa internazionale di cani da slitta che si estende per circa 900 chilometri nelle Alpi francesi e nelle Alpi svizzere. Si è tenuta per la prima volta nel gennaio 2005 ed è destinata ai musher con squadre di 14 cani con esperienza in gare a lungo e medio raggio. Il percorso si snoda tra Alta Savoia, Francia e Svizzera toccando 24 stazioni sciistiche (20 francesi e quattro svizzere) e vi possono partecipare musher provenienti da tutti i paesi. La gare si svolge in 10 diversi stage e dura circa 2 settimane.

Dog sledding: Grande Odyssée Savoie Mont Blanc
Dog sledding: Grande Odyssée Savoie Mont Blanc

I cani usati per il dog sledding: caratteristiche e razze

I cani da slitta sono stati originariamente scelti in base alla loro taglia, alla loro forza e alla loro resistenza. Hanno pellicce folte e ben isolate e zampe robuste e impermeabili al suolo innevato o ghiacciato. Pesano intorno ai 30/40 chili e sono abbastanza forti da tirare carichi pesanti pur mantenendo un’energia adeguata ai lunghi viaggi.

Il Canadian Eskimo Dog (Qimmiq in lingua Inuit), un cane da slitta di origini molto antiche discendente dal lupo artico e strettamente legato con il Cane della Groenlandia, è utilizzato dal popolo Inuit dell’Artico canadese e groenlandese. Venivano utilizzati anche come cani da caccia e aiutavano i cacciatori Inuit a catturare orsi polari, buoi e foche. Il manto di questi bellissimi cani è formato da un doppio strato di media lunghezza. Il sottopelo è denso e morbido, mentre il pelo esterno è lungo e rigido per proteggerli dalle intemperie e dalle basse temperature. Inizialmente conosciuto come il cane eschimese, questi cani da slitta sono di taglia moderata con collo grosso e gambe muscolose e robuste, sono curiosi, molto intelligenti e imparano in fretta i comandi.

La loro costituzione fa pensare che fossero utilizzati maggiormente per la loro forza piuttosto che per la loro velocità. Si dice infatti che possano tirare il doppio del loro peso e coprire distanze di circa 100/110 chilometri al giorno su alcuni dei terreni più impervi al Mondo.

I Canadian Eskimo Dog parteciparono anche alle più famose spedizioni sia al Polo Nord che al Polo Sud (Antartide). Alle loro imprese sono stati dedicati un francobollo (1988) e un pezzo da cinquanta centesimi di dollaro canadese (1997). Negli ultimi decenni, con l’aumento delle motoslitte, l’utilizzo del Canadian Eskimo Dog continuò a diminuire fino a ridurre la razza quasi all’estinzione. Ad oggi si contano solamente circa 300 esemplari registrati e si sta facendo di tutto per cercare di preservare questa antica e rara razza, una delle uniche razze canine indigene del Canada per oltre 2.000 anni. Il 1 Maggio 2000 il territorio canadese del Nunavut ha adottato ufficialmente il Canadian Inuit Dog come simbolo del territorio.

Dog sledding: Canadian Eskimo Dog
Dog sledding: Canadian Eskimo Dog

Il Cane della Groenlandia (Kalaallit Qimmiat in groenlandese) è un cane molto resistente e veniva usato per trainare la slitta e per la caccia di orsi polari e foche. Anche il cane della Groenlandia ha origini molto antiche, sono geneticamente simili al Canadian Eskimo Dog, sono di taglia più grande e hanno una resistenza estrema per i lunghi viaggi sui terreni difficili.

Anche loro hanno una folta pelliccia di media lunghezza e suddivisa in due strati: lo strato interno è costituito da una pelliccia corta simile alla lana, mentre lo strato esterno è costituito da pelo più lungo, più ruvido e idrorepellente. È un cane indipendente, buono, leale e testardo, conserva ancora molti istinti appartenenti al lupo ed è per questo che è più complicato insegnargli il lavoro e i vari comandi.

Dog sledding in Groenlandia: Husky groenlandesi
Dog sledding in Groenlandia: Husky groenlandesi

Gli Alaskan Husky sono i cani più comunemente usati nelle gare di slitta trainata dai cani. Sono originari dei villaggi nativi del Canada e dell’Alaska. È una razza incrociata che trova le sue radici nel Canadian Eskimo Dog e nell’Alaskan Interior Village Dog, i quali discendevano a loro volta dagli antichi cani dei cacciatori nomadi che usavano lo Stretto di Bering per migrare in Alaska oltre 14.000 anni fa. Nel corso dei secoli sono stati incrociati con altre razze come l’Alaskan Malamute, Siberian Husky, Pointer, Shepherd e Saluki per migliorarne le prestazioni. Si pensa che abbia anche qualche caratteristica dei lupi ed è per questo che sono un po’ più difficili da addestrare.

Ci sono due varianti di Alaskan Husky: una è addestrata per essere molto più veloce ma meno resistente sulle lunghe distanze, mentre l’altra è addestrata per essere più lenta ma più forte e resistente per gli spostamenti a lungo raggio.

Dog sledding: Alaskan Husky
Dog sledding: Alaskan Husky

Gli Alaskan Malamute sono più grandi degli Alaskan Huskies e sono noti per essere una razza molto robusta, per il loro folto e spesso pelo e per la loro stazza. Il nome della razza si pensa derivi dal nome di una popolazione eschimese dell’Alaska, i Malhemute. Sono una razza docile e coraggiosa, molto simile al lupo e per questo ha un carattere abbastanza difficile e necessita di individuare un capo branco all’interno del gruppo. Un tempo si utilizzavano per trasportare carichi pesanti su lunghe distanze in terre estreme e per la caccia all’orso polare e alle foche.

La vita a quelle latitudini così estreme ha sottoposto gli Alaskan Malamute ad una rigida selezione naturale a cui sono sopravvissuti solo i più forti e resistenti. L’intelligenza e l’istinto, insieme all’eccezionale senso dell’orientamento, gli consentono di decidere per il meglio in qualunque situazione. Questi cani sono stati utilizzati anche per la consegna dei messaggi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dog sledding: Alaskan Malamute
Dog sledding: Alaskan Malamute

Il Siberian Husky è originario della Siberia orientale ed è stato allevato per secoli da una tribù di nomadi chiamata Chukchi per il traino delle slitte e per radunare i loro animali. Questo cane è robusto e muscoloso, ha un doppio manto che lo protegge dal freddo e lo isola dal caldo, è indipendente, giocherellone e non semplice da addestrare.

Questa razza venne in seguito introdotta in Alaska per partecipare alle gare di slitta trainata dai cani e anche Roald Amudsen decise di utilizzare i Siberian Husky durante una sua spedizione al Polo Nord. Nel 1913 affidò a Leonhard Seppala degli esemplari accuratamente selezionati per l’addestramento, ma abbandonarono il progetto nel 1914 a seguito dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Anche l’ammiraglio Peary ha usato i Siberian Huskies per le sue spedizioni in Antartide per trainare le slitte con tutta l’attrezzatura. Un episodio noto in tutto il Mondo che ha visto protagonisti i cani di questa razza è stata la staffetta di slitte organizzata nel 1925 per portare i sieri anti-difterici a Nome (Alaska). Il Siberian Husky è stato utilizzato anche durante le missioni di soccorso nelle zone artiche durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dog sledding: Siberian Husky
Dog sledding: Siberian Husky

Il Chinook è una combinazione di diverse razze quali il mastino, il pastore tedesco, il pastore belga e il cane della Groenlandia. È un cane robusto, affidabile e instancabile. Il Chinook è un’aggiunta più recente alla famiglia dei cani da slitta che viene dal New England dove è stato allevato per la prima volta all’inizio del 1900. La razza deriva principalmente da un cane maschio nato nel 1917, chiamato Chinook, che era il fedele compagno di Arthur Treadwell Walden, il creatore di questa razza.

Walden era un musher con anni di esperienza nello Yukon, nonché il musher principale e l’allenatore della spedizione antartica del 1929 di Byrd. È conosciuto per aver portato le gare con i cani da slitta nel New England e di aver fondato il New England Sled Dog Club nel 1924. Il dodicenne Chinook è morto durante la spedizione di Byrd. Durante gli anni il numero di cani di questa razza si è ridotto drasticamente e nel 1981 se ne contavano solamente 11. Oggi invece, a seguito di molti sforzi da parte di diversi allevatori, il numero attuale è di circa 800 esemplari.

Dog sledding: Chinook
Dog sledding: Chinook

Il Samoiedo, altro nativo della Siberia, è stato allevato non solo per trainare le slitte, ma anche per pascolare le renne e per cacciare. È stato un cane fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni siberiane in un clima così rigido ed è stato utilizzato sia per il trasporto delle persone sia per il trasporto dei materiali.

Spesso dormivano e tutt’ora dormono in tenda insieme ai loro proprietari per fornire un po’ di calore in più e per proteggerli da un possibile attacco da parte di altri animali. Sono bianchi come la neve e hanno un aspetto molto più soffice di altri cani da slitta comuni.

I cani dei Nenets
I cani dei Nenets

Il pastore lappone (Lapp Reindeer dog, Lapinporokoira in finlandese o Lapsk Vallhund in svedese) è una razza di cane finlandese, una delle tre razze del Lapphund derivate da un tipo di cane usato dai Sami per allevare e controllare le loro renne. Da diversi studi effettuati sul suo DNA si è scoperto che la sua origine risale a circa 3.000 anni fa ed è strettamente collegato a tutte le razze dei cani collegate ai Sami: Finnish Lapphund (Suomenlapinkoira), Swedish Lapphund (Ruotsinlapinkoira), Lapponian Herder, Jamthund, Norwegian Elkhound e Hällefors Elkhound. È un cane pacifico, amichevole, molto energico e facile da addestrare e veniva solitamente usato per pascolare le renne o per trasportare materiale con la slitta.

Dog sledding: Pastore Lappone
Dog sledding: Pastore Lappone

Se vi abbiamo incuriosito e volete organizzare un viaggio nell’Artico date un’occhiata anche ai seguenti articoli:

Scopri di più sull’Artico iniziando dalla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e dalla nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.

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