La slitta trainata dai cani in Groenlandia è stata l’unico mezzo di trasporto, utilizzata anche per la caccia e per la pesca, per circa 5.000 anni. È per questo che il dog sledding in Groenlandia è considerato un vero e proprio stile di vita.
Il cane da slitta della Groenlandia è strettamente legato alle diverse razze di cani da slitta utilizzati dal popolo Thule in Siberia, Alaska e Canada, ed in particolar modo con il cane Eskimo canadese, entrambi discendenti del lupo artico. Da uno studio effettuato sul DNA dei Canadian Eskimo Dog e degli husky groenlandesi è risultato infatti che molto probabilmente si tratta dello stesso cane, mentre sembra non avere niente in comune con i Siberian Husky, gli Alaskan Husky e i Malamute. Gli husky groenlandesi sono oggi tra le razze di cani più antiche del Mondo.
Il pastore o husky groenlandese (Kalaallit Qimmiat in groenlandese) è incredibilmente forte e robusto e vive e lavora con le condizioni meteorologiche più estreme. La sua folta pelliccia è di media lunghezza ed è suddivisa in due strati. Lo strato interno è costituito da una pelliccia corta simile alla lana. Lo strato esterno è costituito da pelo più lungo, più ruvido e idrorepellente. Quando si sdraiano per riposare, la coda spesso copre il naso per mantenere il calore.
Un’altra loro particolarità che li rende ben distinti dagli altri cani è l’area di forma triangolare che hanno sulle loro spalle chiamata “úlo”, che prende il nome da un coltello utilizzato dalle donne per tagliare la preda che gli uomini portano a casa dalla caccia.
Per questo motivo nel corso dei secoli si è sempre cercato di mantenere la razza Groenlandese pura e isolata dalle altre razze canine. Tutt’oggi infatti in Groenlandia non è ancora permesso importare cani di altre razze nel territorio dei cani da slitta. Il territorio dei cani da slitta si trova nei villaggi al di sopra del Circolo Polare Artico, sulla costa occidentale della Groenlandia e in tutti i villaggi della costa orientale. Le regole groenlandesi sono molto rigide e severe e se per caso un pastore Groenlandese dovesse allontanarsi dal suo territorio, non può più tornare indietro.
Vivono all’aperto tutto l’anno, non importa se c’è il vento o la neve, e solamente le femmine possono ripararsi nelle cucce quando partoriscono i cuccioli. Tutti i cani sono legati a catene di almeno 3 metri di lunghezza, preferibilmente a 2 a 2, ad eccezione dei cuccioli. Sin da cuccioli i cani vengono selezionati seguendo le dure regole della selezione naturale: durante l’estate vengono lasciati da soli, su dei piccoli iceberg o su delle piccole isole isolate, in modo da imparare a difendersi e sopravvivere da soli nel rigido clima artico. Solo i cani più forti torneranno a casa insieme al loro padrone alla fine del periodo. È anche per questo motivo che gli husky groenlandesi sono una delle razze più aggressive e difficili da addestrare.
Questo ciclo purtroppo si ripete anche una volta che il cane diventa troppo anziano per poter continuare a trainare le slitte. Alcuni cani anziani vengono tenuti in casa come animale da compagnia, mentre tanti altri vengono abbandonati a se stessi nel deserto artico e, ancora una volta, solamente i più forti riusciranno a sopravvivere per i loro ultimi anni di vita.
Per fare in modo che non soffrano il freddo pungente dell’inverno è necessario nutrirli con molto grasso e infatti i cani vengono nutriti principalmente con pesce (halibut), carne di foca, grasso e qualche volta con cibo secco. Solitamente un cane da slitta Groenlandese pesa intorno ai 30 chili e può trainare anche più del suo peso per diverse ore. I maschi sono leggermente più grandi rispetto alle femmine, misurando al garrese tra i 58 e i 68 centimetri contro i 51/61 centimetri delle femmine.
I pastori groenlandesi sono anche estremamente intelligenti, sono in grado di attraversare terreni molto difficili con facilità e sono in grado di capire da soli se il ghiaccio è troppo sottile per passarci sopra o se c’è un pericolo nelle vicinanze, segnalandolo al loro padrone fermandosi.
La slitta trainata dai cani in Groenlandia è completamente diversa da quella utilizzata ad esempio in Lapponia o in altre parti dell’Artico. In Groenlandia i cani, dai 10 ai 14, sono disposti uno di fianco all’altro con il cosiddetto attacco a ventaglio. I cani più esperti (i cani guida) sono in mezzo, poi ci sono i giovani che stanno imparando e poi ancora i più forti all’esterno che conducono e insegnano il lavoro ai giovani. Tutti i cani sono legati singolarmente ad un’unica corda centrale, alla quale sono legati i cani guida, legata a sua volta alla slitta oppure possono essere legati singolarmente direttamente alla slitta.
Questo tipo di attacco è perfetto quando si viaggia sul ghiaccio in quanto ogni cane, avendo una propria corda, può prendersi lo spazio necessario per arginare gli ostacoli e possono disperdere liberamente il loro peso quando capiscono di trovarsi su uno strato di ghiaccio sottile.
La slitta invece è diversa a seconda del tipo di viaggio intrapreso e dal tipo di terreno su cui si intende passare (ghiaccio, sopra le colline o sulla neve profonda).
Quando si incontra una salita si scende dalla slitta per aiutare i cani e poi ci si risalta sopra uno a uno rigorosamente in movimento, mentre quando si incontra una discesa i cani vengono posizionati dietro la slitta. Questo fa sì che i cani rallentino la discesa della slitta. Due dei comandi che abbiamo imparato sono ‘ili’, per farli girare a destra, e ‘iu’ per farli girare a sinistra!
Le slitte sono differenti anche a seconda della zona in cui ci si trova, a causa dei diversi terreni su cui ci si sposta. Nella Groenlandia orientale le slitte sono lunghe e strette perché spesso si corre in un paesaggio più ondulato, attraverso banchise e ghiacciai, mentre nella Groenlandia occidentale le slitte sono più corte e più larghe perché si corre su un terreno più piatto, come il ghiaccio marino. Esiste anche un terzo tipo di slitta, quella utilizzata dalla Sirius Sled Patrol, un corpo militare che opera nel Parco nazionale della Groenlandia nord-orientale, con sede a Daneborg. I cani da slitta groenlandesi vengono utilizzati per pattugliare la regione durante l’inverno, mentre durante l’estate utilizzano le barche per spostarsi nei numerosi fiordi. La pattuglia è composta da 12 persone e circa 70 husky groenlandesi.
I cani della Groenlandia sono stati utilizzati anche in molte spedizioni da famosi esploratori, il più famoso dei quali è Fridtjof Nansen. Nansen fu un esploratore polare di successo e usò i cani nel suo famoso viaggio attraverso l’Oceano Artico sulla altrettanto famosa nave Fram. Anche Roald Amundsen usò i cani della Groenlandia per la sua prima spedizione in Antartide, scegliendo con cura 97 cani della Groenlandia che avrebbero accompagnato lui e la sua squadra nella sua spedizione al Polo Sud.
Insieme a Peter Freuchen e al norvegese Fridtjof Nansen, Knud Rasmussen è considerato uno dei più grandi esploratori artici in Scandinavia. Nessun’altra persona è riuscita a raccogliere così tante informazioni sugli Inuit come fece Knud Rasmussen. La slitta trainata dai cani era il suo mezzo di trasporto preferito, già dall’infanzia Knud era un appassionato guidatore di cani e aveva una squadra di cani già all’età di 7 anni. Knud Rasmussen è nato a Ilulissat, parlava sia danese sia groenlandese e già dall’infanzia comprendeva entrambe le culture, perché sua madre era di origine groenlandese e suo padre danese. Kunuunnguaq, Little Knud in groenlandese, era il termine affettuoso che gli avevano conferito i groenlandesi.
Knud si unì alla Literary Expedition sotto la guida di Mylius Erichsen, il cui scopo era quello di visitare gli eschimesi di Thule che vivevano una vita isolata dalla colonizzazione che si era diffusa nella Groenlandia meridionale negli ultimi duecento anni. Knud Rasmussen ha preparato e guidato anche la seconda e la quarta spedizione a Thule, prima di intraprendere la famosa quinta spedizione a Thule.
In questo viaggio su slitta trainata dai cani groenlandesi, ha viaggiato dalla Groenlandia al Canada fino all’Alaska, anche attraverso lo Stretto di Bering, e ha incontrato gli Inuit che vivevano nell’Unione Sovietica. Il suo viaggio lungo il Passaggio a Nord-Ovest dimostrò che le lingue parlate nell’Artico erano dialetti della stessa lingua, e molti miti e leggende venivano raccontati in tutto il Polo Nord. Dopo questa spedizione seguirono una sesta e una settima spedizione. Durante quest’ultima Knud Rasmussen registrò il film “The Wedding of Palo” nell’area di Ammassalik nella Groenlandia orientale.
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Se invece, come noi, hai a cuore il tema riguardante il riscaldamento globale, dai un’occhiata all’articolo ‘Danni del riscaldamento globale in Groenlandia‘ e alla mia intervista a Angaangaq, uno sciamano groenlandese.
Non perdetevi la nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e la nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.
2 Comments
Diana
11 Dicembre 2018 at 20:31Interessantissimo questo articolo! Un mondo che proprio non conosco, affascinante ma ho freddo solo a leggere e guardare le foto ahime…
Elisa Polini
12 Dicembre 2018 at 9:00Grazie mille Diana 🙂
è un angolo di Mondo davvero meraviglioso! Dobbiamo organizzare un viaggetto lassù insieme! 🙂