Menu
Italia / Lombardia

Eremo di Santa Caterina del Sasso: curiosità e informazioni per la visita

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è un bellissimo e antico monastero incastonato nella roccia, a strapiombo sul Lago Maggiore. Dalle sue terrazze si gode di una splendida vista panoramica sul lago e sulle montagne circostanti, mentre al suo interno gli occhi si riempiono di luci, colori ed eleganza fino quasi a farne indigestione. Un luogo davvero suggestivo, unico in tutta la regione, e comodamente raggiungibile da Varese, Como e Milano.

All’interno dell’articolo trovate tutte le informazioni che vi servono per organizzare la vostra visita, un po’ di storia e come raggiungere l’Eremo di Santa Caterina in auto o in barca.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: il monastero incastonato nella roccia

Eremo di Santa Caterina del Sasso
Eremo di Santa Caterina del Sasso

Un po’ di storia!

La tradizione vuole che l’Eremo di Santa Caterina del Sasso sia stato fondato nel XII secolo da Alberto Besozzi, un ricco mercante della zona scampato ad un nubifragio durante la traversata del lago. Spaventato e in cerca di salvezza, Alberto trovò riparo in una piccola grotta presente su quel tratto della costa. Egli fece voto a Santa Caterina d’Alessandria che, se fosse sopravvissuto, si sarebbe ritirato proprio qui per il resto della sua vita, in preghiera e solitudine. Alberto mantenne la promessa e costruì una piccola cappella dedicata alla Santa, tuttora visibile all’interno della chiesa. Qui si ritirò fino alla sua morte. Alberto inseguito fu beatificato e il suo corpo giace all’interno della chiesa proprio accanto alla cappella.

Nel XIV secolo il complesse venne ampliato e furono edificate la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria Nova. L’eremo inizialmente fu retto per un breve periodo dai Domenicani, ai quali seguirono i frati del Convento Milanese di Sant’Ambrogio ad Nemus dal 1314 al 1645. Seguì infine un periodo in cui vi vissero i Carmelitani di Modena, dal 1670 al 1770.

Eremo di Santa Caterina del Sasso
Eremo di Santa Caterina del Sasso

Ad inizio Settecento l’eremo fu oggetto di un miracolo, quando cinque massi ‘ballerini’ che precipitarono sulla chiesa rimasero incastrati nella volta di una cappella, senza causare gravi danni. I massi restarono sospesi per quasi due secoli, fino al 1910. Di quanto accaduto ne è testimonianza la grane apertura presente sul soffitto della chiesa. Questi massi si pensa diano il nome all’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro.

L’eremo è proprietà della Provincia di Varese dal 1970, la quale si è occupata di restaurarlo e riaprirlo al pubblico negli anni Ottanta. Dal 1986 al 1996 è stato retto dai Domenicani, seguiti dagli oblati benedettini fino al 2018 e infine dal 2019 ad tuttora è stato affidato alla Fraternità Francescana di Betania.

Eremo di Santa Caterina del Sasso
Eremo di Santa Caterina del Sasso

Visita dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Entrando nell’eremo, il primo edificio che si incontra è il Convento Meridionale, risalente al XIV secolo. L’edificio presenta un porticato e si sviluppa su due piani. La visita conduce alla sala capitolare, adornata da antichi e bellissimi affreschi, nella quale si trova un vecchio camino.

Il piccolo terrazzino fuori dal convento, dove si trova un antico torchio in legno, conduce al Conventino, un edificio risalente al XIII secolo. Si tratta di un edificio rettangolare a due piani, di cui il piano terra ospita una cucina e il refettorio, mentre il piano superiore, dove un tempo vi erano le celle, si trovano alcune stanze e una sala. L’edificio è decorato da una lunga serie di affreschi seicenteschi ispirati alla Danza Macabra.

L’ultimo edificio che si incontra è la Chiesa, alla quale si accede attraversando un portico formato da quattro archi in stile rinascimentale, che nascondono i bellissimi affreschi del porticato. L’edificio attuale è il frutto della fusione di tre cappelle distinte, sorte in epoche differenti. Lo si può notare dalla sua forma irregolare, dovuta in parte all’ambiente in cui è incastonata e in parte al fatto che ingloba diversi edifici. I dipinti esterni ed interni alla chiesa coprono un periodo che va dal XIV al XIX secolo. Al suo interno la Chiesa ingloba al suo interno la cappella di Santa Caterina, proprio sotto al buco nel soffitto creato dalla frana di cui vi abbiamo parlato.

Nel sacello, il cuore ed il primo nucleo del santuario la cui edificazione risale al 1195, si conservano, dal 1535, le reliquie del Beato Alberto Besozzi. Sulla parete esterna, sopra la finestra, è affrescato il trasporto del corpo di Santa Caterina sul Monte Sinai da parte degli angeli, mentre sulla facciata sono affrescate le nozze della Santa.

La Chiesa è dotata di un campanile risalente al XIV secolo, inizialmente nato per la Chiesa di San Nicola. Il campanile, alto 15 metri, è costruito interamente in pietra ed è a strapiombo sul Lago Maggiore, godendo di una vista davvero suggestiva.

Biglietto d’ingresso e orari

Il Santuario di Santa Caterina del Sasso è aperto tutti i giorni durante l’estate e solo nei giorni festivi durante l’inverno.

  • Da Novembre a Febbraio: aperto solo sabato, domenica e festività, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
  • Dal 23 Dicembre al 6 Gennaio: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
  • Marzo: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
  • Dal 1 Aprile al 14 Giugno: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
  • Dal 15 Giugno al 15 Settembre: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00. La chiesa però rimane chiusa dalle 12.00 alle 13.30.
  • Da metà Settembre al 31 Ottobre: aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Potete controllare i giorni e gli orari di apertura direttamente sul sito dell’eremo.

Il biglietto d’ingresso costa €5,00 a persona, €3,00 ridotto per i bambini.

Come arrivare all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Per raggiungere l’Eremo di Santa Caterina del Sasso dovrete recarvi a Leggiuno, in provincia di Varese, sul lato lombardo del Lago Maggiore. In auto dovete seguire l’Autostrada A8 Milano – A26 Genova/Gravellona e prendere l’uscita per Sesto Calende. Proseguite poi in direzione Laveno Mombello e infine Leggiuno. Impostando il nome dell’eremo sul navigatore, vi condurrà in un ampio parcheggio gratuito per poter lasciare l’auto. Il parcheggio è a pochi minuti dalla SP59, deviazione che troverete comunque ben segnalata dal cartello turistico marrone nei pressi di Leggiuno.

Vicino al parcheggio si trova il quartiere delle Cascine del Quiquio e da qui avrete due opzioni per raggiungere l’eremo:

  • A piedi, scendendo lungo la panoramica scalinata di 268 gradini.
  • In ascensore, scavato nella roccia, con accesso vicino al parcheggio. Il costo dell’ascensore è di € 1,00 a persona (solo monete).

Potete anche combinare le due cose, ad esempio scendendo a piedi all’andata e risalendo in ascensore al ritorno. Così facendo eviterete di rifarvi i 268 gradini in salita.

In alternativa è possibile raggiungere l’eremo anche via lago e ammirarlo da un’altra prospettiva. È possibile raggiungerlo in battello da Stresa oppure da Laveno. Potete controllare costi e orari su questo sito. Una volta sbarcati vi attenderà una scalinata panoramica di circa 80 gradini in salita.

È possibile raggiungere l’eremo anche in treno. A poco più di 3 chilometri si trova la stazione di Sangiano, sulla linea Luino-Milano, mentre a circa 6 chilometri si trova la stazione di Laveno Mombello Nord, capolinea della linea Milano-Saronno-Laveno.

Informazioni utili

L’eremo può essere visitato da tutti, seguendo percorsi sostenibili per l’ambiente e rispettosi delle persone, come pellegrini più anziani e diversamente abili. Grazie all’ascensore nella roccia, che supera in pochi minuti un dislivello di 51 metri, anche chi è in carrozzina o chi ha difficoltà motorie può comodamente visitare l’eremo.

Vi consigliamo di indossare scarpe comode in quanto la scalinata, seppur non presenti difficoltà, è lastricata e i gradini sono in pendenza, Ricordiamo inoltre che state visitando un luogo religioso, perciò è richiesto un abbigliamento rispettoso per il luogo.

L’eremo è molto piccolo e la visita, stando abbondanti, dura poco più di un’oretta.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: Antico torchio in legno
Eremo di Santa Caterina del Sasso: Antico torchio in legno

Se siete interessati alle gite in Lombardia, date un’occhiata a questi articoli:

☀︎ Milano e dintorni

☀︎ Varese e dintorni

☀︎ Como e dintorni

☀︎ Sondrio e dintorni

☀︎ Lecco e dintorni

☀︎ Mantova e dintorni

Per tutte le altre regioni italiane, date un’occhiata alla sezione Italia del blog.

No Comments

    Leave a Reply