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Escursioni in motoslitta alle Svalbard: Costa Est, Svea e Tempelfjorden!

Le Svalbard in inverno si trasformano in un luogo incantato, un mondo di ghiaccio dalle mille sfumature blu che merita di essere scoperto in ogni suo angolo più remoto e segreto. Durante il periodo invernale le escursioni in motoslitta alle Svalbard sono uno dei modi migliori per scoprire il deserto Artico, scivolando lentamente lungo le sue distese di ghiaccio e riempiendosi gli occhi e il cuore di luoghi meravigliosi e infinite emozioni.

Andare in motoslitta alle Svalbard è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita (anche due, tre, cento..). Ti mette di fronte a tutta la potenza di Madre Natura, facendoti sentire un puntino minuscolo e impotente. Solo uno spettatore e un ospite su questo Mondo meraviglioso. Una volta assaporata la fragilità di questo Mondo di ghiaccio tornerete a casa cambiati, più consapevoli e rispettosi verso la Natura.

  1. Premessa
  2. Escursione in motoslitta sulla Costa Est
  3. Tour in motoslitta a Svea
  4. Escursione in motoslitta al Tempelfjorden
  5. Come guidare una motoslitta alle Svalbard
  6. Come vestirsi per un’escursione in motoslitta alle Svalbard
  7. Salvaguardia dell’attrezzatura fotografica

Escursioni in motoslitta alle Svalbard: Costa Est, Svea e Tempelfjorden!

Escursione in motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna
Escursione in motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna

Premessa

Per guidare una motoslitta alle Svalbard bisogna avere più di 18 anni. Bisogna inoltre essere in possesso della patente di guida italiana in corso di validità. La patente vi verrà richiesta nel momento in cui vi verrà fatto firmare il foglio dell’assicurazione. Sul foglio sono indicate le coperture e la franchigia in caso di danni alla motoslitta (fino ad un massimo di 6.000 Nok). Dovrete poi portarla con voi per tutta la durata dell’escursione per poterla esibire in caso di controlli. Eh si, a noi è capitato di incontrare 3 poliziotti in motoslitta sulla Costa Est!

Quando si viaggia in motoslitta alle Svalbard viene applicata la Road Traffic Act. Questa pone il limite di velocità a 30km/h quando si guida all’interno degli insediamenti e a 80 km/h quando si guida nel deserto Artico. Il limite del tasso alcolemico è lo stesso di quando si guida la macchina (pari allo 0,2 g/l).

Non in tutte le zone è possibile guidare una motoslitta alle Svalbard. In alcune aree attorno a Longyearbyen ad esempio ci sono delle piste apposta per le motoslitte, ma al di fuori di queste piste la loro circolazione è vietata. È quindi fondamentale seguire i percorsi tracciati dalle vostre guide ed evitare di andare dove vi pare. Potete trovare la mappa delle aree vietate alle motoslitte e le regole sul sito del Governatore delle Svalbard.

In motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna
In motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna

Per tutte le escursioni in motoslitta ci siamo affidati alla Hurtigruten Svalbard. È un’agenzia locale molto valida e competente, il cui scopo principale è organizzare escursioni nell’assoluto rispetto e nella salvaguardia della natura artica e della sua fauna.

Oltre alle escursioni in motoslitta giornaliere organizzano anche delle vere e proprie spedizioni di più giorni, escursioni in dogsledding, in barca e tanto altro. Sul loro sito potete trovare un Activity Calendar, che vi offre una panoramica delle escursioni in programma e i posti rimanenti per ciascuna di esse.

Durante le escursioni vi verrà dato un leggero pranzo, composto da confezioni di pasta pronta utilizzata per le spedizioni polari e del the/caffè con biscotti. Per poter preparare il pranzo è sufficiente versare dell’acqua calda all’interno della confezione, mescolare e attendere 5 minuti che la pasta si ammorbidisca. Dopodiché il vostro pranzo sarà pronto per essere mangiato!

Motoslitta alle Svalbard: In mezzo al nulla nel deserto Artico
Motoslitta alle Svalbard: In mezzo al nulla nel deserto Artico

Escursione in motoslitta sulla Costa Est

L’escursione in motoslitta verso la costa Est delle Svalbard può essere fatta sia in giornata sia con una spedizione di 2 o più giorni, pernottando in tenda o in una cabina. Noi abbiamo preso parte all’escursione giornaliera della durata di circa 10 ore, per un totale di circa 190 chilometri di percorso. Per partecipare a questa escursione, data la durata e la difficoltà del tragitto, viene richiesta un minimo di esperienza di guida di una motoslitta.

La costa Est delle isole Svalbard è, secondo noi, uno dei posti più belli che si possano trovare sull’isola di Spitsbergen. La costa Est è la parte più desolata dell’isola, dove le temperature sono più rigide. Qui il mare rimane ghiacciato per la maggior parte dell’anno a causa delle correnti provenienti dal Polo Nord e dalla Siberia. Questa zona è nota anche per l’alta concentrazione di orsi polari che, grazie alla quasi perenne presenza di ghiaccio marino, si recano qui a cacciare la loro preda principale, la foca.

Il percorso per raggiungere la costa Est è qualcosa di indescrivibile. Sembra di essere stati catapultati su un altro pianeta dove il bianco e il blu sono i colori principali. Attraverserete vastissime distese di neve, laghi e fiumi ghiacciati, ghiacciai dalle mille sfumature di blu e dalle enormi e strane forme. Vi sentirete come un piccolo puntino nero che corre felice lungo la pagina di un libro completamente bianca, una pagina che verrà presto riempita da mille colori ed emozioni.

Motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna
Motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna

L’escursione parte dall’ufficio della Hurtigruten Svalbard, situato sulla sponda dell’Adventfjord. Prosegue poi lungo la Adventdalen, percorrendola fino in fondo passando sul suo fiume completamente ghiacciato (l’Adventelva). Già solo i paesaggi che abbiamo osservato lungo la Adventdalen completamente ghiacciata meritano la fatica di guidare per ben 190 chilometri!

Dopodiché siamo entrati nella Eskerdalen percorrendola tutta fino in fondo e passando anche qui sul suo fiume ghiacciato (l’Eskerelva). Alla fine di questa valle si trova un piccolo canyon dove è possibile entrare con la motoslitta. Si entra uno ad uno e con un po’ di attenzione in quanto si passa sul ghiaccio ed è facile perdere il controllo della motoslitta. Qui il fiume forma una piccola cascata, la Eskerfossen, e ovviamente l’abbiamo trovata completamente ghiacciata. Ci si ferma per qualche minuto ad osservare questo piccolo canyon molto carino dove è possibile anche avvicinarsi alla cascata, scivolando letteralmente sul fiume ghiacciato!

Il percorso continua nella più grande Sassendalen, che abbiamo percorso fino alla fine arrivando davanti alla Wallenbergfjellet, che abbiamo poi risalito. Successivamente ci siamo ritrovati catapultati in un mondo di ghiaccio, dove guardandosi attorno non si vedeva altro che blu. Abbiamo percorso il Nordmannsfonna, un ghiacciaio di 250 chilometri quadrati formato da altri ghiacciai più piccoli, che ci ha accompagnato per tutta la parte finale del percorso. Qui abbiamo fatto una piccola sosta prima di attraversare il cuore del ghiacciaio e scendere lungo il ghiacciaio minore Usherbreen, fino ad arrivare sulla sponda dello Storfjorden. Dal ghiacciaio e dal fiordo, se le giornate sono limpide e serene, si riesce a vedere l’isola di Edgeøya. Lo Storfjorden separa l’isola di Spitsbergen dalle isole Barentsøya and Edgeøya, situate ad Est.

Motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna
Motoslitta alle Svalbard: Nordmannsfonna

Una volta scesi sulla sponda del fiordo si passerà sul mare ghiacciato della Mohnbukta, tenendo sempre gli occhi ben aperti perché qui si è nel bel mezzo del regno del Re dell’Artico! La nostra guida ci ha raccontato che l’anno scorso, mentre guidava un’altra escursione, si sono trovati di fronte ad un orso polare che stava riposando serenamente dietro ad una roccia che avevano appena oltrepassato. Purtroppo noi non abbiamo avuto la fortuna di vederne perché, a causa dell’inverno anomalo e più caldo del normale, il ghiaccio marino ha tardato a formarsi e gli orsi sono rimasti più a Nord. L’ultimo orso in zona era stato avvistato 3 settimane prima del nostro arrivo. Ma nonostante questo, è stata un’esperienza indimenticabile che difficilmente scorderemo.

Abbiamo continuato lungo la baia fino ad arrivare ai piedi dell’Hayesbreen, un bellissimo e azzurrissimo ghiacciaio lungo circa 18 chilometri che si tuffa direttamente nella baia. Ci siamo fermati qui per pranzo, con una vista meravigliosa sul fiordo da un lato e sul ghiacciaio dall’altro. Il pranzo consiste in una confezione di pasta pronta utilizzata per le spedizioni polari e del the/caffè con biscotti. Abbiamo preso la nostra confezione di pasta, tra l’altro anche abbastanza buona, e l’abbiamo preparata versando dell’acqua calda all’interno della confezione e aspettando 5 minuti, il tempo per far ammorbidire la pasta.

Dopo pranzo ne abbiamo approfittato per passeggiare un po’ lungo il fiordo senza allontanarci troppo dalla guida, avvicinandoci al fronte del ghiacciaio e agli iceberg incastonati nel mare ghiacciato. Saremmo rimasti volentieri per giorni e giorni in questo angolo delle Svalbard, ma purtroppo bisognava rientrare e ci siamo rimessi in marcia.

Motoslitta alle Svalbard: Hayesbreen
Motoslitta alle Svalbard: Hayesbreen

Il tragitto del rientro inizialmente è stato diverso rispetto all’andata, siamo saliti in cima alla collina Domen dove si trova Kapp Johannesen e da dove abbiamo osservato il panorama della costa Est dall’alto. Ci siamo poi ricollegati nuovamente al Nordmannsfonna dove stavolta ci siamo fermati per più tempo ad osservare l’inizio del tramonto. Il contrasto tra il rosa pastello del cielo e il bianco e blu del ghiacciaio è surreale, ti fa sentire davvero grato per tutto quello che hai avuto la fortuna di vivere sulla tua pelle. Da qui in poi il tragitto è lo stesso che abbiamo fatto all’andata.

Una volta rientrati alla base abbiamo riconsegnato i vestiti e la guida ci ha spiegato il tragitto che abbiamo fatto sulla cartina. Abbiamo salutato a malincuore la costa Est delle Svalbard, certi che presto torneremo da lei.

Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell'escursione alla Costa Est
Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell’escursione alla Costa Est

Tour in motoslitta a Svea

L’escursione in motoslitta a Svea può essere fatta sia in giornata sia con una spedizione di 2 giorni, pernottando nel piccolo hotel dell’insediamento. Noi abbiamo preso parte all’escursione giornaliera della durata di circa 10 ore, per un totale di circa 140 chilometri di percorso. Per partecipare a questa escursione viene richiesta un minimo di esperienza di guida di una motoslitta. Per questa escursione ci è stata assegnata una guida simpaticissima e coinvolgente, proprio come piace a noi, che ha reso questa avventura davvero indimenticabile e fuori dagli schemi!

Il percorso per arrivare a Svea vale da solo il viaggio. Si parte dall’Adventfjord effettuando una prima tappa al vecchio aeroporto della città per poi proseguire lungo la Adventdalen, superando la Endalen ed entrando infine nella Todalen. Qui abbiamo fatto un’altra breve pausa a causa di un po’ di traffico di renne! Ci siamo fermati per qualche minuto per non infastidirle e per osservarle nel loro tram tram giornaliero.

Motoslitta alle Svalbard: Sulla strada per Svea
Motoslitta alle Svalbard: Sulla strada per Svea

Abbiamo continuato il nostro percorso lungo la Todalen per poi salire sopra una collina in fondo alla valle, da dove si ha una vista meravigliosa a 360° sull’intera vallata. Dopo una breve sosta siamo scesi nuovamente a valle per continuare lungo la Gangdalen in un susseguirsi di su e giù per le montagne. Al termine di questa valle siamo entrati nella più grande Reindalen e l’abbiamo attraversata tutta per poi risalire lungo la morena del Slakbreen.

Abbiamo risalito una parte del ghiacciaio fino ad arrivare in cima alla Gustavfjellet, dove ci siamo fermati per ammirare lo splendido panorama sul Van Mijenfjorden ghiacciato e sulla Torellfjellet. Dopodiché siamo scesi lungo un altro fianco del ghiacciaio fino ad arrivare al primo ingresso della miniera di Svea in cima alla montagna. Il percorso continua scendendo lungo il fianco della montagna fino ad arrivare al vecchio insediamento di Svea, dove ci siamo fermati per qualche ora.

All’arrivo ci siamo fermati a mangiare alla mensa dell’insediamento e il menu a buffet era composto da una calda zuppa e un secondo a scelta tra pesce, uova, pizza e focaccia. Terminato il pranzo è iniziata la visita guidata di Svea insieme ad una guida entusiasta della sua vita in mezzo al nulla!

Motoslitta alle Svalbard: Vista sul Van Mijenfjorden
Motoslitta alle Svalbard: Vista sul Van Mijenfjorden

Svea, il cui nome si pensa derivi da Sverige, che significa Svezia, fu fondata dagli svedesi nel 1917 ed era il terzo insediamento delle isole Svalbard, dopo Longyearbyen e Barentsburg. Gli svedesi cedettero la miniera alla Store Norske nel 1934, la quale continuò con le operazioni minerarie. Nel 1944 l’insediamento venne in gran parte distrutto dall’attacco di un sottomarino tedesco ma, appena terminata la Seconda Guerra Mondiale, venne subito ricostruito per permettere alla Store Norske di continuare l’attività mineraria.

Fino a poco tempo fa Svea contava circa 250/300 lavoratori impegnati nell’attività mineraria che arrivavano settimanalmente da Longyearbyen grazie al collegamento aereo tra i due insediamenti. Il piccolo aeroporto di Svea serviva infatti solamente al trasporto dei minatori. Nel 2014 venne aperta anche una nuova miniera sulla Lunckefjellet, a Nord di Svea, ma le risorse non erano abbastanza per poter continuare l’attività per più di 4 o 5 anni.

Nell’Ottobre del 2017 il Governo norvegese ha deciso di chiudere definitivamente la miniera di Svea e aprì le porte sia ai tour turistici all’interno dell’insediamento e all’interno della miniera sia alla ricerca scientifica.

Al ritorno abbiamo seguito lo stesso percorso dell’andata, risalendo la montagna e il ghiacciaio, per poi scendere nuovamente lungo la morena del ghiacciaio fino alla Reindalen, dove ci siamo fermati ad una vecchia capanna di cacciatori per ammirare l’inizio del tramonto. Da qui abbiamo seguito un altro percorso un po’ più lungo e diverso per rientrare a Longyearbyen. Abbiamo percorso buona parte della Reindalen per poi entrare nella Semmeldalen, risalendola tutta. Alla fine della valle siamo saliti sulla Sandsteinfjellet da dove abbiamo ammirato il panorama sulla Colesdalen fino alla Colesbukta, riuscendo ad ammirare anche la Kong Karl’s Forland grazie alla giornata limpida che abbiamo trovato. Abbiamo attraversato la Colesdalen, abbiamo risalito tutta la Bødalen, per poi risalire lungo tutta la Todalen e l’Adventdalen fino a Longyearbyen.

Motoslitta alle Svalbard: Casetta dei cacciatori
Motoslitta alle Svalbard: Casetta dei cacciatori

Una volta rientrati alla base abbiamo consegnato i vestiti e la guida ci ha illustrato il percorso che abbiamo fatto sulla cartina.

Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell'escursione a Svea
Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell’escursione a Svea

Escursione in motoslitta al Tempelfjorden

L’escursione in motoslitta al Tempelfjorden si svolge in giornata ed ha una durata di circa 8 ore, per un totale di circa 140 chilometri di percorso. Il percorso è molto semplice e non richiede particolari doti di guida. Durante questa escursione avevamo due guide, una più esperta che ci guidava e una che stava imparando il mestiere che chiudeva la fila.

Il percorso per arrivare al Tempelfjorden inizialmente è lo stesso dell’escursione verso la costa Est. Siamo partiti sempre dall’ufficio di Hurtigruten Svalbard, risalendo lungo tutta l’Adventdalen, siamo poi entrati nella Eskerdalen e l’abbiamo percorsa tutta fino in fondo. Abbiamo visitato nuovamente il piccolo canyon dove si trova una piccola cascata, la Eskerfossen, che ovviamente è rimasta completamente ghiacciata! In compenso però abbiamo notato che il percorso all’interno del canyon aveva perso buona parte della neve che c’era due giorni prima, scoprendo lo strato di ghiaccio che ricopriva il fiume. In alcuni punti scricchiolava talmente tanto che sembrava quasi rompersi!

Ci siamo fermati qui un po’ di tempo approfittandone anche per pranzare con le ormai ben conosciute confezioni di pasta da spedizione polare. Durante il percorso per uscire dal canyon abbiamo incontrato un cucciolo di renna, che inizialmente avevamo scambiato per una volpe, dormire sereno e pacifico sul fianco del tracciato. Ci siamo fermati per fare qualche foto e poi abbiamo ripreso la marcia lungo la Sassendalen che stavolta abbiamo risalito verso Ovest.

Abbiamo poi attraversato il suo fiume, il Sassenelva, fino ad arrivare sul mare ghiacciato del Tempelfjorden, dove si trova Villa Fredheim. Qui ci si è aperto uno scenario meraviglioso su tutto il fiordo fino agli spettacolari Tunabreen e Von Postbreen. Il Tempelfjorden è una diramazione del Sassenfjorden, parte del più grande Isfjorden, e prende il suo nome dalla montagna Tempel che, da come si può facilmente capire dal nome, ha la forma di un tempio!

Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Tempelfjorden ghiacciato
Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Tempelfjorden ghiacciato

Villa Fredheim è una vecchia abitazione del noto cacciatore norvegese Hilmar Nøis, soprannominato The King of Sassen (il Re di Sassen), il quale passò ben 38 inverni sulle isole Svalbard. Inizialmente arrivò sulle isole con lo scopo di diventare un pescatore ma, a causa del suo forte mal di mare, divenne invece un famoso cacciatore.

Villa Fredheim non è come tutte le altre capanne dei cacciatori che si possono trovare sparse sulle isole Svalbard, bensì è una villa lussuosa seppur molto semplice, a due piani, con un grosso portabandiera fuori. Tutti lo hanno preso per pazzo ad aver passato così tanti anni immerso nel deserto Artico, ma chi non metterebbe la firma domani per avere una casa con vista sul Tempelfjorden? Noi, ovviamente, si!

Motoslitta alle Svalbard: Villa Fredheim
Motoslitta alle Svalbard: Villa Fredheim

La nostra guida, oltre a tantissime informazioni e storie curiose, ci ha raccontato che il Tempelfjorden negli ultimi 3 anni non si era più ghiacciato e quindi non era possibile percorrerlo per avvivare fino al ghiacciaio. Quest’anno invece si è ghiacciato inaspettatamente e lo strato di ghiaccio si è rivelato sufficientemente spesso per camminarci sopra, ma non per passarci sopra in motoslitta. Abbiamo quindi parcheggiato le motoslitte e abbiamo proseguito per un po’ a piedi.

Camminare sul mare ghiacciato è un’esperienza veramente bellissima: ritrovarsi in mezzo a tanti piccoli iceberg incastonati nel ghiaccio e poterli sfiorare con un dito è surreale! Osservare tutte le forme ed i colori del mare ghiacciato e lo sbrilluccichio dei cristalli di ghiaccio esposti al sole che splende alto nel cielo mentre si osserva uno dei ghiacciai più belli delle Svalbard è un’esperienza che vi consigliamo di vivere almeno una volta. Abbiamo passato qualche ora a meravigliarci camminando sul fiordo ghiacciato in lungo e in largo.

Il percorso del rientro doveva essere diverso da quello dell’andata ma, non essendo ghiacciato a sufficienza, siamo rientrati passando dalle stesse zone dell’andata. Ci siamo fermati in cima ad una collinetta ad osservare il tramonto rosa pastello, come solo l’Artico sa regalare, e poi siamo rientrati a Longyearbyen.

Una volta rientrati alla base abbiamo lasciato nuovamente i vestiti e la guida ci ha spiegato il percorso fatto.

Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell'escursione al Tempelfjorden
Motoslitta alle Svalbard: itinerario dell’escursione al Tempelfjorden

Come guidare una motoslitta alle Svalbard

Prima di partire per le escursioni in motoslitta vi verrà fatto un breve meeting in cui vi verrà spiegato il percorso che farete, anche se poi le guide possono modificarlo mano mano a seconda della condizione meteorologica e del ghiaccio, e vi verranno date le informazioni principali da sapere per guidare una motoslitta alle Svalbard in sicurezza.

La prima regola fondamentale per guidare una motoslitta alle Svalbard, e nell’Artico in generale, è avere buon senso ed essere sempre prudenti, il territorio è impervio e gli imprevisti possono essere dietro l’angolo.

La seconda regola da rispettare è ricordare che siete nel regno dell’orso polare, in un regno fragile e che ha bisogno di essere protetto. Rispettate la natura e gli animali. Nel caso in cui doveste avere la fortuna di incontrare un orso polare è fondamentale seguire le istruzioni della guida, sia per la vostra salvaguardia sia, soprattutto, per la salvaguardia dell’orso. Perciò non è possibile fermarsi se non espressamente indicato dalla guida, non è possibile avvicinarsi o seguire l’orso polare e, una volta fermi, dovete continuare a tenere il motore acceso fino a quando la guida non vi darà altre istruzioni. Dovete essere pronti a partire in qualsiasi momento.

Mantenere una buona distanza anche dagli altri animali, come le renne o le volpi artiche, e non disturbare le foche che riposano sul ghiaccio marino. Durante il tragitto può capitare di incontrare anche sciatori e spedizioni con i cani da slitta, bisogna mantenere una distanza di sicurezza anche da questi.

Durante le escursioni in motoslitta alle Svalbard è possibile portare con se un piccolo zaino dove inserire l’attrezzatura fotografica e qualche cambio da poter utilizzare in caso di bisogno. Lo zaino verrà legato sul piccolo portapacchi situato sul retro della motoslitta. Tenete presente però che è perennemente esposto al freddo e agli sbalzi, perciò è molto probabile che ghiaccerà.

Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Nordmannsfonna
Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Nordmannsfonna

Per accendere la motoslitta è sufficiente alzare il pulsante di accensione, mentre per spegnerla è sufficiente abbassarlo. Quando si parte è importante dosare bene l’acceleratore per evitare di andare addosso al vostro compagno davanti a voi, mentre sul ghiaccio bisogna fare attenzione a non slittare. Per frenare è sufficiente premere leggermente le leve dei freni, ma fate attenzione a frenare sul ghiaccio perché potreste perdere il controllo della motoslitta. Sul ghiaccio potrebbe essere sufficiente lasciare andare l’acceleratore e lasciare che la motoslitta freni piano piano da sola.

Le motoslitte hanno un sistema di riscaldamento per le mani, situato sulla manopole davanti e sulle manopole del passeggero, e per i piedi, situato all’interno del paravento del guidatore e di fianco al poggiapiedi del passeggero. Va acceso ogni volta che viene spenta e riaccesa la motoslitta. Le motoslitte assegnate ai viaggiatori sono molto basilari e non hanno il sistema di raffreddamento automatico del motore, perciò è importante informare la guida qualora dovessero accendersi spie strane sul riquadro della vostra motoslitta. Per raffreddare il motore in alcuni casi viene messa della neve sulle pedane poggiapiedi.

La velocità durante le escursioni in motoslitta alle Svalbard è di 30 o 50 chilometri orari, ma può variare a seconda delle capacità di guida dei singoli partecipanti, del meteo e delle condizioni del percorso.

Durante il tragitto è fondamentale ‘aiutare’ la motoslitta sia nelle curve sia in salita, in discesa o lungo le pareti in pendenza e questo vale sia per il guidatore sia per l’eventuale passeggero. Se la curva è verso destra, dovete spostare il vostro peso a sinistra, mentre se la curva è a sinistra dovete spostare il vostro peso a destra. Quando si passa lungo le pareti delle montagne, spesso in pendenza, dovete spostare il vostro peso sul lato opposto della motoslitta rispetto alla pendenza. Tutto questo servirà per evitare di ribaltarvi insieme alla vostra motoslitta!

Motoslitta alle Svalbard: In mezzo al nulla nel deserto Artico
Motoslitta alle Svalbard: In mezzo al nulla nel deserto Artico

Di seguito trovare alcune regole da rispettare:

  • Si guida uno in fila all’altro dietro alla guida
  • Non è permesso sorpassare le motoslitte dei vostri compagni di viaggio lungo il tragitto
  • È vietato guidare sul terreno normale, rimanete quindi sulla neve e sul ghiaccio per salvaguardare la natura artica
  • È vietato gettare qualsiasi tipo di rifiuto nella natura artica
  • La distanza da mantenere tra le motoslitte è di 3 secondi, sufficienti per frenare o effettuare qualsiasi manovra se dovesse essercene bisogno
  • Evitare quindi di lasciare grandi distanze tra una motoslitta e l’altra, anche per una questione di controllo da parte della guida
  • Se avete problemi potete fermarvi di fianco alla pista e aspettare l’arrivo della guida rimanendo seduti
  • Quando ci si ferma o quando si riparte dopo una sosta bisogna restare seduti e attendere le istruzioni della guida
Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Nordmannsfonna
Motoslitta alle Svalbard: La vista sul Nordmannsfonna

Come vestirsi per un’escursione in motoslitta alle Svalbard

Prendendo parte alle escursioni in motoslitta alle Svalbard riceverete anche tutto l’occorrente per ripararvi dal freddo e dal vento Artico. Vi verranno consegnati una tuta intera davvero molto calda anti vento e anti pioggia, i guantoni, la balaclava, il casco e gli scarponi. Per essere ben coperti e non soffrire il freddo sul viso cercate una balaclava che copra bene tutto il viso, soprattutto la zona intorno agli occhi, ovvero la più sensibile al freddo. Per evitare di soffrire freddo ai piedi vi verranno consegnati gli scarponi di una o due taglie in più della vostra. Farete un po’ fatica a camminare inizialmente, ma questo eviterà che vi si congeleranno i piedi.

Sotto l’abbigliamento fornito da Hurtigruten Svalbard potrete tenere anche la vostra tuta da sci per rimanere belli caldi. Nel deserto Artico le temperature e il vento sono molto freddi, perciò più sarete riparati e meno soffrirete il freddo. Fondamentali i sotto guanti e una sciarpa o uno scalda collo che tenga riparato il collo durante il viaggio.

Mi raccomando, se sentite freddo o se avete qualche parte del corpo più fredda del normale, informate tempestivamente la guida. Con il freddo artico non si scherza. I geloni possono comparire molto velocemente, soprattutto nelle parti del corpo più delicate come faccia, mani e piedi. Controllate il vostro compagno e fatevi controllare ogni volta che vi fermate.

Nel caso in cui doveste riscontrare un principio di gelone, riscaldate la parte interessata con il palmo della mano e mantenetela al caldo il più possibile.

Come vestirsi per un'escursione in motoslitta alle Svalbard
Come vestirsi per un’escursione in motoslitta alle Svalbard

Salvaguardia dell’attrezzatura fotografica!

Durante le escursioni in motoslitta alle Svalbard l’escursione termica e il freddo tra un posto ed un altro sono davvero notevoli e ciò potrebbe causare qualche problema alla vostra attrezzatura fotografica o elettronica.

Durante il viaggio vi consigliamo di tenere la vostra macchina fotografica all’interno dello zaino riposto sul retro della motoslitta, riparandola dal freddo e dai colpi avvolgendola in un asciugamano di spugna. Lo zaino sarà sempre esposto al vento e al freddo ed è probabile che si ghiaccerà, perciò è importante che la vostra macchina fotografica rimanga all’asciutto.

Estraetela dallo zaino solamente quando vi fermate e riponetela sempre nello zaino prima di ripartire. Se volete provare a scattare qualche foto o effettuare qualche ripresa durante il viaggio in motoslitta, vi consigliamo di riparare la vostra macchina fotografica tenendola al caldo all’interno della tuta da sci.

Per quanto riguarda le batterie tenetele sempre al caldo all’interno della vostra tuta da sci, nelle tasche dei pantaloni o nelle tasche interne della giacca. Tiratele fuori e usatele solamente nel momento in cui vorrete scattare qualche foto e rimettetele subito al caldo una volta terminato. Con il freddo le batterie si scaricano al triplo della velocità. Ricordate di portarne almeno 4 o 5 di scorta.

Stesso discorso vale per la fedele GoPro: noi abbiamo la Hero5 black e dobbiamo dire che regge abbastanza bene le basse temperature, ma a volte qualche problema lo da. Noi l’abbiamo utilizzata per fare le riprese durante il percorso in motoslitta e, una volta terminato, l’abbiamo sempre riposta all’interno della tasca del tutone da sci mantenendola bene al caldo. Anche le batterie della GoPro risentono del freddo e si scaricano davvero rapidamente, più di quelle della reflex. È fondamentale anche in questo caso averne 2 o 3 di scorta.

Mettiamo in guarda anche chi fotografa con il cellulare: lassù la batteria del telefono dura un decimo di quello che dura normalmente. Vi consigliamo di usarlo solamente quando ne avrete veramente bisogno e di riporlo subito al caldo all’interno delle tasche della vostra tuta da sci. Se fa davvero molto freddo probabilmente riuscirete a fare solamente due o tre foto e poi vi si spegnerà. Purtroppo con quel freddo anche attaccarlo perennemente al powerbank spesso e volentieri non serve a nulla.

Motoslitta alle Svalbard: Renne lungo il percorso!
Motoslitta alle Svalbard: Renne lungo il percorso!

Se le isole Svalbard vi incuriosiscono, non perdetevi gli articoli ad esse dedicati:

Scoprite di più sull’Artico iniziando dalla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e dalla nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.

Ringraziamo di cuore Hurtigruten Svalbard per averci dato la possibilità di prendere parte a queste magnifiche spedizioni! 

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