La nostra più grande passione, dopo i viaggi, è senza dubbio la fotografia. Nella scelta dei nostri viaggi la fotografia gioca un ruolo importantissimo: ogni posto visitato deve incuriosirci fotograficamente, oltre che emotivamente, che si tratti di fotografia paesaggistica, wild life o ritrattistica. Su richiesta di molti, vogliamo darvi qualche dritta per quanto riguarda la fotografia notturna, in particolar modo su come fotografare la Via Lattea!
- Come identificare e quando fotografare la Via Lattea
- Elementi di disturbo: inquinamento luminoso e condizioni atmosferiche
- Attrezzatura necessaria per fotografare la Via Lattea
- Come fotografare la Via Lattea: impostazioni tecniche
1. Apertura del diaframma
2. Impostare gli ISO
3. Tempi di scatto - Composizione
Come identificare e quando vedere la Via Lattea
Prima di iniziare voglio spiegarvi due cose fondamentali: come trovare la Via Lattea e, soprattutto, quando fotografare la Via Lattea.
Durante l’anno il cielo notturno varia e mostra stelle diverse a seconda del periodo. Questo vale anche per la posizione della Via Lattea. Alle nostre latitudini il momento migliore per osservare la Via Lattea va da Aprile a Novembre circa, con notti limpide e senza luna. In questo periodo si vede bene la parte centrale della Via Lattea, la quale appare come una banda luminosa e irregolare che attraversa il cielo da nord-est a sud-ovest, estendendosi tra le costellazioni di Perseo, Cassiopea e Cefeo.
Tra Aprile e Maggio è possibile osservarla poco prima dell’alba, da Giugno ad Agosto è possibile osservarla nelle ore centrali della notte e tra Settembre e Ottobre invece è visibile subito dopo il tramonto.
La Via Lattea si può trovare identificando il triangolo di stelle, chiamato Triangolo Estivo, formato da:
- Vega: nella costellazione della Lyra;
- Deneb: nella costellazione del Cigno;
- Altair: nella costellazione dell’Aquila;
La stella più luminosa e facilmente riconoscibile del triangolo è Vega, la quinta stella più luminosa del cielo, che dalle regioni poste attorno al 39º parallelo nord si presenta perfettamente allo zenit. Di seguito trovate un piccolo schema per semplificarvi la ricerca. In alternativa potete scaricare qualche app che vi aiuta ad individuare la Via Lattea, come ad esempio Stellarium, un planetario gratuito che vi permetterà di individuare la Via Lattea in base al giorno e all’ora, oppure Photopills, a pagamento.
Elementi di disturbo: inquinamento luminoso e condizioni atmosferiche
Uno dei principali problemi nell’individuare e fotografare la Via Lattea è l’inquinamento luminoso causato dalle luci delle città. Queste purtroppo tendono a diffondersi nel cielo affievolendo la visione delle stelle e, di conseguenza, anche della Via Lattea. Oltre a lasciare nelle foto un brutto alone giallo/arancione all’orizzonte difficile da togliere in post-produzione.
È per questo motivo che è fondamentale recarsi in un luogo più buio possibile, lontano dalle città e anche dai piccoli paesi. Può essere in montagna, al mare, in campagna, l’importante è che nei dintorni (e in lontananza) non ci siano città. Noi i cieli stellati e la Via Lattea più belli li abbiamo ammirati nei cieli bui della Lapponia, dell’Islanda e del deserto della Giordania.
Anche in questo caso potete scaricare delle app che vi aiutano ad individuare i luoghi con poco inquinamento luminoso, sia in Italia che nel resto del Mondo. La migliore è senza dubbio Light Pollution Map (Android – Apple) che si può consultare anche dal computer direttamente sul sito di Light Pollution Map. Anche questo sito è fatto molto bene.
Altri elementi di disturbo nell’individuare e fotografare la Via Lattea sono la Luna, la cui luce affievolisce molto la visibilità delle stelle, la foschia causata dall’umidità e la nebbia, la luce dell’alba e del tramonto. Vi consiglio quindi di verificare il meteo prima di decidere di incamminarvi in qualche luogo sperduto e di verificare le fasi lunari.
Su questo sito potete monitorare le fasi lunari di ogni città italiana e non, in modo da sapere quando poter organizzare una gita fuori porta a ‘caccia’ di stelle. Ci sono anche delle app molto carine sia per iPhone sia per dispositivi Android.
Attrezzatura necessaria per fotografare la Via Lattea
- Un buon cavalletto, sufficientemente stabile in caso di vento.
- Scatto remoto, per evitare anche le più piccole vibrazioni.
- Reflex, o macchina fotografica di buon livello e che regga bene gli ISO alti.
- Obiettivo grandangolare luminoso, f1.8 o f2.8 sono l’ideale. Io uso il Tokina 11-16 f2.8 e mi trovo benissimo.
- Batterie di scorta: per questo tipo di foto, soprattutto se si vuole ‘giocare’ un pò con le stelle, le batterie si consumano in fretta. Meglio averne un paio in più piuttosto che rischiare di non poter fare foto!
- Torcia, se si vuole dare un pizzico di luce al paesaggio attorno (che sia un prato, un fiume, un lago, etc.).
Come fotografare la Via Lattea
Dopo essersi assicurati che il cielo è limpido ed essersi spostati dalla luce della città, la prima cosa fondamentale è impostare la fotocamera in Manuale, per poi sistemare la messa a fuoco, che consiglio di fare su infinito. Per farlo è necessario mettere a fuoco manualmente su un puntino luminoso molto lontano (se c’è la luna potete mettere a fuoco lei, in alternativa potete usare un faretto in lontananza o il vostro compagno di fotografie che farete allontanare con la torcia, sulla quale mettere a fuoco). Una volta a fuoco, dovete bloccare la messa a fuoco. È importante prestare attenzione ai movimenti: un movimento brusco potrebbe mettere l’obiettivo fuori fuoco e butterete via molti scatti. Molti obiettivi hanno il simbolo dell’infinito sulla ghiera delle distanze, ma fate attenzione perché non corrisponde quasi mai esattamente alla tacchetta indicata. Dovete fare qualche prova.
Così facendo avrete tutto il cielo messo a fuoco, mentre il panorama più vicino risulterà sfocato. In questo caso avete due opzioni: lasciare il paesaggio scuro creando una silhouette, oppure fare due scatti e poi sovrapporli in post-produzione. In questo caso uno scatto sarà con la messa a fuoco sul cielo e uno scatto sarà con la messa a fuoco sul paesaggio o un soggetto che desiderate mettere in primo piano, scattando con un f più alto e con i tempi lunghi.
Altra cosa fondamentale è scattare in formato raw, che permette di immagazzinare più informazioni rispetto al jpeg e di poterci lavorare meglio poi in post produzione.
1. Apertura del diaframma
Quando si fotografa la Via Lattea è consigliabile utilizzare un buon grandangolo, molto più luminoso di tanti altri obiettivi normali o dei teleobiettivi. Un buon compromesso può essere un obiettivo che vi permette di scattare a f2.8.
Impostare quindi l’apertura focale al valore più basso del vostro obiettivo (f1.8-f2.8), in modo da far entrare nel sensore maggiore luce e quindi maggior lucentezza della Via Lattea.
2. Impostare gli ISO
Il parametro successivo da impostare sono gli ISO. Solitamente bisognerebbe mantenere gli ISO più bassi possibili per evitare che le foto si riempiano di rumore, ma le fotografie notturne richiedono valori ISO molto elevati. Per iniziare si possono impostare tra i 1.600 e i 3.200 e provare a fare qualche foto. Se avete una buona reflex potete anche osare un po’ di più, come ad esempio a 4.000-5.000, ma aspettatevi di trovare del rumore nella fotografia.
3. Tempi di scatto
Per fotografare la Via Lattea avrete bisogno di far entrare più luce possibile nel vostro sensore, pertanto dovrete scattare con tempi lunghi (tra i 20 e i 25 secondi). Tenete presente però che le stelle non sono ferme nel cielo ma si muovono, perciò aumentando troppo i tempi di scatto rischiate di trovarvi una foto con tanti trattini anziché con i punti delle stelle ben definiti.
Una buona regola da usare per capire come impostare i tempi per fotografare la Via Lattea ed evitare che le stelle vengano mosse è la Regola del 500. Questa regola aiuta a capire quale tempo di scatto impostare in base alla lunghezza focale che si sta utilizzando. La formula da applicare è la seguente: 500/lunghezza focale effettiva.
La lunghezza focale varia a seconda della vostra reflex, ovvero se avete una reflex full frame o una reflex APS-C. Se avete una full frame vi basterà guardare la lunghezza focale sull’obiettivo, mentre se avete una APS-C dovrete moltiplicare la lunghezza focale per 1,6 (Canon) o 1,5 (Nikon).
Se avete una APS-C Canon la formula diventa 500/(lunghezza focale (in mm) x 1,6), mentre se avete una APS-C Nikon la formula diventa 500/(lunghezza focale (in mm) x 1,5). Esempio: prendiamo un Tokina 11-16 f2.8 montato su una Canon APS-C. La formula sarà: 500/(11 mm x 1,6) = 500/17,6 = 28 secondi di scatto (tempo massimo, prima che le stelle siano mosse).
Ovviamente se avete a disposizione un astroinseguitore tutto questo non vi servirà a nulla. Si tratta di un dispositivo che si monta sulla testa del cavalletto e sposta in automatico la fotocamera in base alla rotazione terrestre. Seguendo le stelle, è possibile scattare con tempi molto più lunghi di quelli che vi abbiamo indicato.
Composizione
Solitamente quando si fotografa la Via Lattea, la restante parte della foto viene occupata dal paesaggio circostante, che possono essere le montagne, un bosco o anche il mare e le sue scogliere. O, perché no, potete farvi un autoscatto con voi in primo piano. L’importante è che la fotografia sia bilanciata e per questo viene in aiuto la Regola dei Terzi.
Per fotografare la Via Lattea si può anche ricorrere alle panoramiche, che vi permetteranno di far rientrare nella foto sia il paesaggio o i soggetti in primo piano, sia il cielo stellato e tutto l’arco della Via Lattea. Per farlo dovrete fotografare delle piccole porzioni di cielo, facendo ruotare la fotocamera di volta in volta e facendo attenzione a non saltare nessun pezzo. Ovviamente le foto andranno poi unite con Photoshop©.
Date un’occhiata anche alle altre nostre guide fotografiche:
Luca
4 Comments
Nico
2 Ottobre 2021 at 11:05Buongiorno, non ho trovato i tempi di scatto sulla guida.
Elisa Polini
4 Ottobre 2021 at 22:29Ciao Nico, grazie per avercelo fatto notare!
Ci siamo accorti che, tra le varie modifiche, abbiamo per sbaglio ripubblicato una bozza vecchia invece dell’articolo aggiornato.
Abbiamo provveduto ad aggiungere i tempi di scatto e altre informazioni. 🙂
VINCENZO DE FALCO
14 Luglio 2020 at 13:54articolo esaustivo e molto chiaro
Elisa Polini
14 Luglio 2020 at 14:01Ciao Vincenzo, siamo contenti che la nostra piccola guida ti sia stata utile. Grazie mille per i complimenti. Ci hanno fatto davvero piacere!