Durante il nostro ultimo viaggio a Napoli siamo stati ospiti dei ragazzi che gestiscono uno dei percorsi sotterranei più belli della città partenopea: la Galleria Borbonica. Un percorso che si districa al di sotto del manto stradale del centro, nella Napoli Sotterranea meno conosciuta ma ricca di storie che non aspettano altro che essere raccontate. Tunnel che si districano nei luoghi più angusti, tra vecchie cisterne scavate nel tufo, pozzi, depositi di auto e rifugi antiaerei. Questa è solo una piccola parte di ciò che i volontari della Galleria Borbonica vi faranno visitare grazie a due differenti percorsi.
Visitare la Galleria Borbonica equivale a fare un salto indietro nel tempo, un tempo lontano quando fu costruita e un tempo più recente, quando fu utilizzata come rifugio antiaereo durante la guerra. Una guerra che ha lasciato una traccia indelebile sia in città sia nel suo sottosuolo. Lasciatevi coinvolgere dai racconti della guida, chiudete gli occhi e provate ad immaginarvi la paura e il caos che hanno vissuto le migliaia di persone che trovarono riparo qua sotto.
In questo articolo trovate tutte le informazioni per organizzare la vostra visita alla Galleria Borbonica, dalla storia ai percorsi che vi consigliamo di seguire. Trovate inoltre informazioni su come raggiungerla, costi e orari.
- Un po’ di storia!
- Visita alla Galleria Borbonica
1. Percorso Sandard
2. Via della Memoria - Come arrivare alla Galleria Borbonica
- Informazioni su costi e orari
Visita alla Galleria Borbonica: percorso nella Napoli Sotterranea più segreta
Un po’ di storia!
Tutto ebbe inizio il 19 Febbraio del 1853, quando Ferdinando II di Borbone firmò un decreto con il quale incaricava l’architetto Errico Alvino di progettare un viadotto sotterraneo che collegasse il Palazzo Reale con Piazza Vittoria, vicina al mare e alle caserme. Questa costruzione rientrava nelle opere pubbliche che Ferdinando II aveva ideato, ma il suo reale scopo era militare. Questo viadotto fungeva da percorso rapido per far si che le truppe acquartierate nella caserma di via Pace (attuale via Domenico Morelli) potessero accorrere velocemente in difesa della Reggia, nonché da facile via di fuga per gli stessi monarchi.
Alvino progettò uno scavo di larghezza e altezza pari a 12 metri, suddiviso in due gallerie con opposti sensi di marcia. Ogni galleria era ampia 4 metri, separate da un sottile parapetto sui quali erano installati i lampioni a gas e dotate di marciapiedi larghi 2 metri. La galleria diretta a Chiaia doveva chiamarsi Galleria Reale o Strada Regia, mentre quella in direzione opposta doveva chiamarsi Strada Regina. Il punto di partenza di entrambe doveva essere la vecchia caserma di cavalleria in ex Via Pace.
I lavori di costruzione iniziarono ad Aprile del 1853, quando si iniziò a scavare da occidente. Durante gli scavi si ritrovarono la rete di cunicoli e cisterne dell’antico acquedotto voluto da Cesare Carmignano (1627/29) e alcune cave, come quella di Carafa, utilizzate nel ‘500 per costruire alcuni edifici della zona. Durante i lavori si incontrarono diversi intoppi legati sia alla morfologia del terreno sia ad altre strutture più antiche situate a diversi livelli. Alvino si trovò costretto ad intervenire per modificare il progetto di scavo della galleria per poter proseguire in sicurezza, come ad esempio la costruzione di diversi ponti all’interno di cisterne che garantiscono l’acqua agli abitanti della zona.
Questi lavori permisero di giungere tranquillamente alla fine dello scavo, arrivando sotto Piazza Carolina alle spalle del colonnato di Piazza del Plebiscito, senza mai arrivare in realtà al Palazzo Reale. I lavori terminarono a Maggio del 1855 e Ferdinando II la inaugurò il 25 Maggio, rimanendo aperta al pubblico solamente per 3 giorni. Lo scavo non fu mai ultimato, sia per motivi economici sia per il variato assetto politico che portò all’unità d’Italia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 1939 e il 1945, la gallerie ed alcune cisterne limitrofe furono utilizzate come rifugio antiaereo. Gli ambienti furono allestiti con brandine, elettricità e arnesi da cucina utili per vivere qualche giorno nel sottosuolo. Vi trovarono riparo dai 5.000 ai 10.000 cittadini, molti dei quali rimasero senza casa durante i bombardamenti subiti da Napoli sia dagli alleati sia dai tedeschi. Dopo la guerra, fino agli anni ’70, la Galleria Borbonica fu adibita a Deposito Giudiziale Comunale. Qui veniva immagazzinato vario materiale derivante da crolli, sfratti e sequestri, come moto e auto. Alcune abitazioni soprastanti avevano adoperato la galleria come discarica, gettandoci qualsiasi tipo di rifiuto.
La Galleria Borbonica è tornata a far parlare di se solamente nel 2005, quando la ispezionarono i geologi su incarico del Commissariato di Governo per l’Emergenza Sottosuolo. Nel 2007 furono ritrovati altri ambienti e, dopo vari lavori di scavo e di messa in sicurezza, il 29 Ottobre 2010 l’Associazione Culturale “Borbonica Sotterranea” aprì il sito al pubblico. Il tutto è stato reso possibile grazie ai lavori di diversi volontari di Napoli che, senza alcun contributo pubblico, hanno riportato alla luce gli ambienti sommersi dai detriti.
Grazie alle numerose e continue campagne di scavo, nel Settembre del 2013 è stato ritrovato un secondo rifugio antiaereo suddiviso su più livelli e molto più grande. Il sito si trova in prossimità di Palazzo Serra di Cassano, nel quale è stata ritrovata la scala di accesso. I volontari hanno aperto questo secondo sito al pubblico il 30 Gennaio 2016.
Visita alla Galleria Borbonica
Per vivere un’esperienza completa e per immergervi totalmente nell’atmosfera che regala la Galleria Borbonica, vi consigliamo di prendere parte ad entrambi i percorsi proposti dai ragazzi che la gestiscono. Se avete poco tempo a disposizione, potete prendere parte ad entrambi i percorsi durante la stessa giornata, terminando uno e iniziando subito dopo l’altro, incastrando i vari orari.
Noi abbiamo iniziato dal Percorso Via della Memoria della durata di circa 1 ora e 15 minuti, molto bello e coinvolgente, per poi prendere parte subito dopo al Percorso Standard. Il primo è terminato in Via D. Morelli, che è uno dei punti d’inizio del Percorso Standard, permettendoci di poter seguire entrambi senza doverci spostare.
Percorso Sandard
Questo percorso consente di visitare ed apprezzare la Galleria Borbonica dal suo lato artistico e ingegneristico. Da sempre considerata il vanto dell’ingegneria civile borbonica sotterranea, questo percorso vi porterà negli ambienti più belli e maestosi di questo gioiello del sottosuolo napoletano. Gli ingressi si trovano in via D. Morelli o in Vico del Grottone, a pochi metri da Piazza del Plebiscito, e vi si accede grazie ad una scala del ‘700 adoperata dai pozzari per scendere nell’acquedotto.
Lungo il percorso avrete modo di ammirare le tecniche adottate dall’architetto Alvino per la costruzione dell’opera e le varie problematiche incontrate in corso d’opera. Attraverserete ambienti rinascimentali, legati all’Acquedotto della Bolla, ammirerete i tre ponti e i muri costruiti per continuare la realizzazione della galleria attraversando le cisterne senza danneggiarle, e attraverserete gli ambienti utilizzati come ricovero durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui sono conservati alcuni oggetti utilizzati all’epoca, alcune brande in ferro, i resti dell’impianto elettrico e di un’infermeria.
Verso la fine del percorso troverete i resti di enormi statue, insieme ad auto e moto d’epoca, ritrovate sepolte sotto metri di rifiuti e macerie. Tra le tante compaiono una Fiat 508 Barilla, un’Alfa Romeo 2500 SS cabiolet Pinin Farina, una Fiat 1400 e una Fiat 1100, oltre a diverse Vespe e Lambrette. Tra le statue si trova un enorme monumento scolpito in memoria di Aurelio Padovani, fondatore del fascio napoletano, posizionato nel 1934 in Piazza Santa Maria degli Angeli. Alla caduta del regime fascista il monumento fu subito smantellato e occultato, quasi a volerne cancellare ogni traccia.
Via della Memoria
Questo sentiero tocca forse le parti più scenografiche della Galleria Borbonica. Il percorso inizia con la visita al cortile e allo scalone del Palazzo Serra di Cassano, per poi giungere negli spazi che un tempo ospitavano la falegnameria del palazzo. Oggi qui si trova un piccolo museo della guerra, che ospita i reperti ritrovati durante gli scavi effettuati nella galleria.
All’interno del museo si trova la scala che conduce poi nel sottosuolo napoletano, dove si raggiungono prima le cave dalle quali è stato estratto il tufo per la costruzione del palazzo e poi l’acquedotto dove si trova una splendida cisterna piena d’acqua. Avete presente la foto più famosa della Galleria Borbonica? Eccola davanti a voi! Dopodiché il percorso continua lungo la Galleria Borbonica, attraversando gallerie, ponti e altre cisterne fino a raggiungere l’uscita in via D. Morelli.
Come arrivare alla Galleria Borbonica
I percorsi della Galleria Borbonica hanno tre differenti ingressi, tutti facilmente raggiungibili sia in auto che a piedi. Il Percorso Standard inizia ha due ingressi: Via D. Morelli, 61 (ingresso pedonale del Parcheggio Morelli) e Vico del Grottone, 4. Il Percorso Via delle Memorie ha un solo ingresso in Via Monte di Dio n° 14 – Palazzo Serra di Cassano c/o Interno A14.
Potete raggiungere Vico del Grottone 4 comodamente a piedi dopo la vostra visita in Piazza del Plebiscito, dalla quale dista circa 100 metri. Dalla piazza vi basterà risalire per Via Gennaro Serra (a destra della piazza) fino a raggiungere Vico del Grottone (seconda strada sulla sinistra). Alla fine del vicolo, lungo circa 30 metri, si trova l’ingresso alla Galleria Borbonica. Se vi trovate nella zona del porto in Piazza del Municipio, dovete prima raggiungere Piazza Trieste e Trento e poi Piazza del Plebiscito. Dalla stazione dei treni partono gli autobus e i tram per la Piazza del Municipio, mentre dall’aeroporto potete raggiungerla con l’Alibus in circa 20 minuti. Stazione della metropolitana Linea 1: Municipio o Toledo.
Potete raggiungere Via D. Morelli 61 a piedi partendo dal porto in Piazza del Municipio, dirigendovi verso Piazza Vittoria. In alternativa potete raggiungerla con un tram o un autobus. Da qui seguite Via Acton dove troverete sulla destra Via D. Morelli.Dopo circa 100 metri troverete sulla destra il Parcheggio Morelli all’interno del quale si accede alla Galleria Borbonica. Dalla stazione dei treni partono gli autobus e i tram per Piazza Vittoria, mentre dall’aeroporto potete raggiungere Piazza del Municipio con l’Alibus per poi proseguire verso Piazza Vittoria a piedi o con autobus/tram.
Potete raggiungere Via Monte di Dio a piedi dopo la vostra visita a Piazza del Plebiscito, dalla quale dista qualche centinaio di metri. Dalla piazza vi basterà risalire per Via Gennaro Serra (a destra della piazza) e, alla fine della strada, girate a destra su Via Monte di Dio. Dopo circa 80 metri sulla sinistra troverete l’ingresso della Galleria Borbonica nel Palazzo Serra di Cassano. Se vi trovate nella zona del porto in Piazza del Municipio, dovete prima raggiungere Piazza Trieste e Trento e poi Piazza del Plebiscito. Dalla stazione dei treni partono gli autobus e i tram per la Piazza del Municipio, mentre dall’aeroporto potete raggiungerla con l’Alibus in circa 20 minuti.
Se vi spostate in auto potete parcheggiare in uno dei parcheggi a pagamento in Via Monte di Dio (Gran Garage Monte di Dio) e in via D. Morelli (Parcheggio Morelli, Garage Santopaolo o Garage Chiatamone).
Informazioni su costi e orari
È possibile prendere parte al Percorso Standard dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi durante i seguenti orari: 10.00, 12.00, 15.00 o 17.00. La visita guidata dura 1 ora ed è obbligatoria la prenotazione. Il costo del tour è di € 10,00 a persona, € 5,00 ridotto per i bambini tra gli 1 1 e i 13 anni. Gratis per i bambini fino ai 10 anni. Il tour è accessibile anche alle persone in carrozzina, non interamente ma solo al 60%. Potete prenotare i biglietti online.
È possibile prendere parte al Percorso Via delle Memorie dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi durante i seguenti orari: 11.00 o 16.00. La visita guidata dura 1 ora e 15 minuti ed è obbligatoria la prenotazione. Il costo del tour è di € 10,00 a persona, € 5,00 ridotto per i bambini tra gli 1 1 e i 13 anni. Gratis per i bambini fino ai 10 anni. Il tour non è accessibile alle persone in carrozzina a causa della presenza di scale. Potete prenotare i biglietti online.
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1 Comment
maria
4 Marzo 2022 at 12:46Ciao! Complimenti per l’articolo, mi ha dato ottimi spunti per uno dei miei prossimi 🙂