Il Ghiacciaio del Rodano (Rhonegletscher) è uno dei più antichi ghiacciai presenti sulle Alpi ed è uno dei pochi ghiacciai facilmente raggiungibili in auto. Si trova all’estremità Nord orientale del Canton Vallese, in Svizzera, vicino al Passo della Furka. Il ghiacciaio ha una superficie di 17 chilometri quadrati, ha una lunghezza di circa 10 chilometri e una larghezza di circa 1.000 metri.
Purtroppo, come sta succedendo alla maggior parte dei ghiacciai alpini, anche il Ghiacciaio del Rodano si è ritirato parecchio a partire dalla fine del XIX secolo. Prima di iniziare a ritirarsi a causa del riscaldamento globale il ghiacciaio arrivava fino al fondovalle dove sorge il Grand Hotel Glacier du Rhône. Oggi invece è possibile ammirarlo dal belvedere situato in cima alla montagna, vicino all’Hotel Belvedere, da dove parte un breve sentiero informativo che conduce fino alle Grotte del Ghiacciaio del Rodano.
Da sapere prima di partire!
Una volta raggiunto il piccolo negozio di souvenir e pagato l’ingresso per il Ghiacciaio del Rodano, dovete percorrere un breve sentiero informativo di circa 200 metri. Il sentiero si snoda sulla roccia, è facilmente percorribile ed è adatto a tutti, ma partite con delle buone scarpe da trekking in quanto potrebbe essere scivoloso. Ricordate di portare con voi anche una felpa e un k-way da indossare all’interno della grotta per proteggervi dal freddo e ripararvi dall’acqua del ghiaccio che si scioglie. La grotta viene ricostruita ogni anno dal 1870, è lunga circa 100 metri e al suo interno c’è una passerella in legno su cui poter camminare.
Lungo il sentiero ci sono diversi pannelli informativi che illustrano i vari stadi del ghiacciaio prima del suo ritiro e raccontano come, nel corso di migliaia di anni, abbia modellato il paesaggio circostante. Molto interessanti le spiegazioni anche sulle varie formazioni rocciose che si incontrano lungo il percorso, fino ad arrivare a bordo del laghetto glaciale. Questo laghetto si è formato a seguito dello scioglimento del ghiacciaio negli ultimi anni e dal laghetto nasce il fiume Rodano che scorre verso valle formando una meravigliosa cascata tra le rocce.
Molto probabilmente vi capiterà di vedere una parte del Ghiacciaio del Rodano coperta con dei teloni bianchi. Questi sono teloni termici che servono per riflettere i raggi del Sole, cercando di proteggere il ghiacciaio, preservarne la temperatura e ridurre la perdita di ghiaccio che ogni anno è sempre più alta.
La visita, se non vi fermerete a fare mille fotografie come noi, dura circa 30 minuti. La Grotta è aperta ogni anno da inizio Giugno fino a metà Ottobre, tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00 (in piena estate dalle 8.00 alle 19.00 circa).
Il Ghiacciaio del Rodano è il punto di partenza del Sentiero delle Quattro Sorgenti, un sentiero lungo 85 chilometri che porta alle sorgenti del Rodano, del Ticino, del Reno e del Reuss.
Come ha influito il riscaldamento globale sul Ghiacciaio del Rodano
Purtroppo anche il Ghiacciaio del Rodano non è stato risparmiato dal riscaldamento globale e dal progressivo ritiro e, a partire dalla fine del XIX secolo, si è ritirato di circa 1.300 metri. Basti pensare che attualmente il fronte del ghiacciaio si muove costantemente di circa 30-40 metri ogni anno, che sono l’equivalente di circa 10 centimetri al giorno.
D’altra parte il progressivo ritiro del ghiacciaio ha riportato alla luce alcuni resti di alberi, rivelando che un tempo quella fosse una zona boschiva, e alcuni manufatti provenienti da insediamenti umani risalenti a migliaia di anni fa, quando quella zona era priva di ghiaccio e verde.
Il Ghiacciaio del Rodano è stato anche oggetto di studio della Swiss Glacier Commission, fondata su iniziativa del Club Alpino Svizzero insieme alle Società svizzere di scienze naturali, sin dal 1874. Sono state iniziate subito le misurazioni sul ghiacciaio con l’assistenza tecnica dell’Ufficio topografico federale, l’odierno Ufficio federale di topografia, con l’intento di realizzarne una mappa dettagliata. Questa mappa oltre a rappresentare la topografia del terreno, mostra i movimenti del ghiacciaio dal 1874 al 1899.
I primi anni di studio sono stati i più significativi e difficili ed è stato calcolato che tra il 1882 e il 1912 il ghiacciaio ha registrato un calo di volume di ben 111 milioni di metri cubi di ghiaccio. Per arrivare a questi risultati, sono state posizionate 7 file di pietre colorate e una pietra numerata ogni 20 metri lungo le linee perpendicolari al ghiacciaio, il tutto ad un’altitudine di 2.750 metri. Ogni anno, alla fine di Agosto, i glaciologi ricontrollavano la posizione di tutte le pietre numerate e la tracciavano su una mappa. Le misurazioni hanno mostrato che il ghiacciaio si muove più veloce vicino al centro e la velocità variava leggermente da un anno all’altro. Questa tecnica di misurazione ha consentito di calcolare un ritiro di quasi 210 metri all’anno.
Dagli studi effettuati sembrerebbe che tra il 1912 e il 1920 il Ghiacciaio del Rodano abbia avuto un notevole incremento di volume, per poi riprendere il progressivo ritiro.
E pensare che 8.000 anni fa, il Ghiacciaio del Rodano era il più grande ghiacciaio d’Europa e si estendeva fino a Lione, in Francia. Oggi invece è solo il quinto ghiacciaio della Svizzera per estensione e gli esperti hanno calcolato che anche lui, entro la fine di questo secolo, potrebbe rimanere solo un bel ricordo.
Come raggiungere il Ghiacciaio del Rodano
Il Ghiacciaio del Rodano si trova in Svizzera, perciò avrai due opzioni: o acquistare il bollino svizzero per l’autostrada oppure impiegarci circa 1 ora in più ed evitare l’autostrada.
Partendo da Milano ci vogliono circa 3 o 5 ore a seconda dell’opzione scelta:
- Prendere l’autostrada A8, che poi diventa E62, e prendere successivamente lo svincolo per l’autostrada Como Laghi (A9) fino alla dogana Italia-Svizzera. Qui dovete pagare il bollino e proseguire lungo l’autostrada A2 fino ad Airolo, dove dovete prendere l’uscita 41-Airolo. Da qui proseguite lungo la Strada 2, superate il Passo del San Gottardo e proseguite dritto. Ad un certo punto troverete una rotonda dalla quale dovrete prendere la Strada 19 (Furkastrasse) in direzione Passo della Furka (Furkapass). Proseguite dritto fino a raggiungere l’Hotel Belvedere, dove potete parcheggiare l’auto.
- Prendere la SP233, poi la SP133 in direzione Saronno da dove potete poi proseguire verso la Svizzera (Mendrisio) seguendo la SP31bis, la SP31, la SP32 e la SP23. Arrivati al confine superate la dogana e proseguite verso Mendrisio. Da Mendrisio potete prendere la Strada 2 (cartello blu – fate attenzione a non confonderla con la A2 cartello rosso), seguitela fino a Cadenazzo da dove dovete prendere il collegamento con la Strada 13 e proseguire seguendo le indicazione per i passi. A Pollegio riprendete la Strada 2 in direzione del Furkapass. Ad un certo punto troverete una rotonda dalla quale dovrete prendere la Strada 19 (Furkastrasse) in direzione Passo della Furka (Furkapass). Proseguite dritto fino a raggiungere l’Hotel Belvedere, dove potete parcheggiare l’auto.
Arrivati al parcheggio vi troverete davanti l’ormai abbandonato, e uno tra i più fotografati, Hotel Belvedere. Di fronte trovate un negozio di souvenir dove pagare l’ingresso per il Ghiacciaio del Rodano e la sua grotta di ghiaccio. Il costo è di 9 CHF a persona e potete pagare anche in euro, ma non aspettatevi di pagare la cifra esatta perché faranno il tasso di cambio che vogliono.
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Questo articolo fa parte della nostra rubrica #IceInItaly!
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