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Italia / Sardegna

Grotta di Nettuno: un piccolo gioiello a Capo Caccia. Guida alla visita

Nascosto nelle viscere del promontorio di Capo Caccia, a soli 24 chilometri da Alghero, si trova un piccolo gioiello naturale modellatosi nel corso dei millenni scorsi. Stiamo parlando della meravigliosa Grotta di Nettuno, in catalano Coves de Neptú, una formazione carsica che prende il nome dalla divinità romana del mare, Nettuno. Fu scoperta abbastanza recentemente, nel XVIII secolo, da un pescatore locale e da allora attrae visitatori da ogni parte del Mondo.

La Grotta di Nettuno è lunga circa 4 chilometri, di cui solamente poche centinaia di metri visitabili dai viaggiatori. Preparatevi a restare senza parole di fronte alla bellezza delle varie formazioni calcaree che si specchiano in un piccolo lago salato. Pensate che in questo paradiso, un tempo, abitava la Foca Monaca. Di fronte a Capo Caccia si erge invece l’isola Foradada (isola forata), che deve il nome dalla cavità che la attraversa da parte a parte, la Grotta dei Palombi.

Abbiamo visitato questa splendida grotta durante la nostra breve fuga in Sardegna in compagnia dei ragazzi di Blueberry Travel e Gaveena e ne siamo rimasti piacevolmente meravigliati. In questo articolo trovate tutte le informazioni per organizzare la vostra escursione alla Grotta di Nettuno in autonomia.

  1. Un po’ di storia!
  2. Come arrivare alla Grotta di Nettuno
  3. Visita della Grotta di Nettuno
  4. Orari e Prezzi
  5. Curiosità sulla Grotta di Nettuno
  6. Informazioni utili per la visita

Grotta di Nettuno (Capo Caccia): escursione a pochi passi da Alghero

Grotta di Nettuno: Lago La Marmora
Grotta di Nettuno: Lago La Marmora

Un po’ di storia!

Si stima che la sua formazione risalga a circa 2 milioni di anni fa e che fosse utilizzata già nel Neolitico, insieme ad altre grotte nelle vicinanze. Ad oggi non si sa con certezza chi abbia scoperto le Grotta di Nettuno, note a tutti come l’Antro, grotta dove da sempre si rifugia Nettuno, Dio del mare. Alcune fonti sostengono che sia stato Ferrandino, un pescatore di Alghero, a scoprirle. Altre invece sostengono che fosse impossibile che i romani, insediati a Portus Nymphaeus (vicino Porto Conte) intorno al I sec. d.C., non si siano avventurati al loro interno.

Dalla loro scoperta, la grotta è stata visitata da personaggi illustri come re, principi e principesse, studiosi italiani e stranieri. Tra questi vi fu Carlo Alberto principe di Carignano, futuro Re di Sardegna, che le visitò ben tre volte, il figlio Vittorio Emanuele, futuro Re d’Italia, lo studioso Alberto La Marmora e un viaggiatore inglese di nome John Warre Tyndale, che le raccontò nel suo The Island of Sardinia.

Capo Caccia: Isola Foradada
Capo Caccia: Isola Foradada

Per oltre 150 anni dalla loro scoperta, le visite alla Grotta di Nettuno erano affidate ad un apposito comitato che, nel solo periodo estivo, noleggiavano un gran numero di barche e invitava gli abitanti della zona a partire all’avventura. I partecipanti si radunavano ogni sera al porto fuori dalle mura antiche e si partiva a mezzanotte, per giungere all’ingresso della grotta intorno all’alba. Alcuni marinai entravano nelle grotta poco prima dell’arrivo dei visitatori per illuminarle con centinaia di candele. I visitatori entravano a turno, traghettati all’interno del piccolo lago salato.

Per rendere l’accesso più facile, nel 1954 venne inaugurata l’Escala del Cabirol, ideata da Antonì Simon Mossa, architetto che ai tempi era sovrintendente dei beni culturali. Nel 1999 nacque il Parco Naturale Regionale di Porto Conte per tutelare l’importanza geo-naturalistica e archeologica dell’area intorno alle gotte. Nel 2002 si aggiunse l’Area Marina Protetta di Capo Caccia e Isola Piana, per tutelare la biodiversità delle specie mediterranee.

Grotta di Nettuno: Escala del Cabirol
Grotta di Nettuno: Escala del Cabirol

Come arrivare alle Grotta di Nettuno

Prima di organizzare la vostra visita alla Grotta di Nettuno, vi consigliamo di informarvi sulle condizioni meteo e marine. Data la particolare posizione dell’apertura d’accesso della grotta, la visita è consentita solamente se le condizioni meteo e marine lo permettono. Per arrivare alla Grotta di Nettuno e a Capo Caccia avete solamente due possibilità.

Via mare: si parte dal Porto di Alghero o dal molo di Cala Dragunara a Porto Conte. L’escursione via mare è molto panoramica e offre la possibilità di osservare un bel tratto di costa, la suggestiva Riviera del Corallo e i promontori rocciosi di Capo Galera e Punta Giglio. Il servizio di Linea Grotte è attivo giornalmente dal 1 Aprile al 31 Ottobre e il costo è di € 15,00 per gli adulti e € 7,00 per i bambini dai 5 ai 10 anni. Il biglietto per la grotta è escluso. Per maggiori informazioni sugli orari vi rimandiamo al loro sito.

Via terra: arrivando alla biglietteria in auto e poi scendendo lungo una scalinata panoramica di 654 gradini. L’Escala del Cabirol, in italiano Scala del Capriolo, si snoda lungo la parete verticale del promontorio, regalando scorci davvero meravigliosi. La parte più difficoltosa è la risalita che, se non siete allenati, vi sconsigliamo di percorrerla durante le ore più calde della giornata.

Grotta di Nettuno: Escala del Cabirol
Grotta di Nettuno: Escala del Cabirol

La Grotta di Nettuno dista solamente 30 minuti da Alghero. Per raggiungerla dovete guidare in direzione Fertilia, seguendo prima la strada panoramica SS127bis che si snoda all’interno del parco naturale e poi la SP55 fino al promontorio di Capo Caccia. Solo la strada panoramica con la sua splendida vista sulla Baia di Porto Conte, vale il viaggio. La strada termina con un parcheggio dove, spesso e volentieri, non si trova posto e vi troverete costretti a dover parcheggiare lungo la strada. Vi consigliamo di evitare i weekend e i giorni festivi, o di raggiungere le grotte fuori dagli orari di punta.

Potete anche raggiungere la Grotta di Nettuno con i mezzi pubblici. Il servizio autobus della compagnia ARST è attivo tutto l’anno e parte dal terminal principale di Alghero (Via Catalogna), con una sola corsa giornaliera. L’autobus parte alle 9.15 e arriva alla grotta dopo circa 50 minuti. Il ritorno è alle 12.00. Da Giugno a Settembre, durante l’alta stagione, la compagnia aggiunge due corse extra. Le partenze sono alle 15.10 e alle 17.10 e ritornano rispettivamente alle 16.05 e alle 18.05.

Visita della Grotta di Nettuno

Giunti all’ingresso della grotta, troverete la guida ad attendervi per iniziare la visita guidata. Superato un breve tunnel iniziale, la prima sala che si incontra è quella che ospita il Lago La Marmora, che prende il nome da un noto naturalista e cartografo italiano del XIX secolo. Si tratta di un lago salato dalle acque limpide come i cristalli, profondo circa 9 metri e lungo circa 100 metri. Grazie alle sue misure, è considerato uno dei laghi salati più grandi d’Europa. Il lago è collegato al mare grazie ad un cunicolo sotterraneo che passa sotto l’ingresso della grotta.

Al suo centro ospita una grande colonna stalagmitica, alta circa 2 metri, chiamata Acquasantiera. Investita da uno stillicidio eterno, come la grotta, questa colonna ospita sulla sua sommità alcune piccole vaschette in cui si raccoglie un po’ di acqua dolce. Questa è una preziosa fonte di abbeveraggio per alcune specie di uccelli che nidificano nell’area marina protetta.

Questo un tempo era l’habitat perfetto per la Foca Monaca, che aveva fatto della grotta la sua dimora. Purtroppo non è più presente in questi luoghi già dall’inizio del ‘900, a causa delle continue attività di caccia della fine dell’800.

Grotta di Nettuno

Dopo una breve discesa si arriva alla Sala delle Rovine, così chiamata a causa dei danni causati dai visitatori dell’800. Qui troverete grandi stalattiti che adornano l’intera sala.

Il percorso continua e poco dopo si giunge alla Sala della Reggia, la vera meraviglia della Grotta di Nettuno. Qui imponenti colonne calcitiche si innalzano per 9 metri, fino a congiungersi con il soffitto e si specchiano vanitose nelle limpide acque cristalline del lago. Poco dopo il soffitto si alza fino a 18 metri, il punto più alto della parte visitabile. Sulle pareti si trovano due lapidi che ricordano le visite alla grotta di Re Carlo Alberto, nel 1829 e nel 1842. Sul fondo del lago si trova invece una formazione di stalagmiti chiamata Albero di Natale.

Il Lago La Marmora qui termina con una spiaggia sabbiosa chiamata Spiaggia dei Ciottolini (o Spiaggia delle Foche), così chiamata perché nell’antichità era piena di sassolini.

Grotta di Nettuno

Continuando lungo il percorso si arriva nella Sala Smith, intitolata al capitano inglese tra i primi esploratori delle grotte nell’800. Al centro della sala si trova il Grande Organo, la più grande e imponente formazione di tutta la grotta. Deve il suo nome alle sue tante colate che assomigliano alle canne di un organo. Poco dopo si raggiunge la Cupola, una formazione di stalagmiti perfettamente liscia che si unisce al soffitto, quasi a ricordare la cupola di una cattedrale.

Grotta di Nettuno

Proseguendo lungo il sentiero si raggiunge la Sala delle Trine e dei Merletti, così chiamata per le sue infinite stalattiti sul soffitto. Qui la natura ha dato il meglio di se, creando merletti e frange dalle mille piccole forme. Alcune di queste sembrano arricciarsi, quasi risalendo verso l’alto, per via della loro composizione chimica.

Grotta di Nettuno

Il percorso termina con la Tribuna della Musica, una balconata che offre una bella vista panoramica della grotta dall’alto. Qui, un tempo, suonava una piccola orchestra durante le occasioni importanti, mentre i visitatori danzavano sulla piccola spiaggia sottostante.

Sulla destra della grotta sono state ritrovate altre sale, purtroppo visitabili solo dagli speleologi, che includono il Lago dei Funghi, la Galleria del Metrò e il Lago Semilunare.

Grotta di Nettuno

Termina così la visita guidata a questo spettacolo della natura, ripercorrendo al contrario lo stesso sentiero. Ora, se siete arrivati via terra, vi attendono ben 654 scalini in salita! Noi durante la salita ci siamo fermati diverse volte per ammirare il tramonto sul mare e sul promontorio.

Grotta di Nettuno: Capo Caccia
Grotta di Nettuno: Capo Caccia

Orari e Prezzi

La Grotta di Nettuno è aperta tutti i giorni, in condizioni meteo e marine favorevoli, ad eccezione del mercoledì e del giorno di Natale. Gli orari di apertura sono:

  • Dal 1 Aprile al 15 Settembre: dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso)
  • Da metà Settembre a Ottobre: dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso)
  • Da Novembre a Marzo: dalle 10.00 alle 15.00 (ultimo ingresso)

Le visite guidate iniziano ogni ora e durano circa 30 minuti.

Il biglietto d’ingresso costa € 14,00 per gli adulti ed € 10,00 per gli over 65, per i bambini dai 7 ai 14 anni e per i gruppi con minimo 25 partecipanti. Il biglietto si può acquistare presso la biglietteria all’ingresso dell’Escala del Cabirol (contanti e bancomat) oppure, se si arriva via mare, presso la biglietteria all’ingresso della grotta (solo contanti).

Se rimarrete ad Alghero per qualche giorno entro il 6 Gennaio 2021, vi consigliamo di acquistare l’Alghero Ticket, al costo di € 20,00. La card vi da diritto all’ingresso gratuito a ben 12 attrazioni, tra cui la Grotta di Nettuno.

Grotta di Nettuno

Curiosità sulla Grotta di Nettuno

☀️ Pensate che per formare un centimetro cubo di stalagmite sono necessari dai 200 ai 300 anni di gocciolamento costante. Per formare invece un centimetro cubo di stalattite sono necessari 100 anni di gocciolamento costante. Immaginate l’immenso lavoro che Madre Natura ha fatto per realizzare questo capolavoro, realizzato in centinaia di migliaia di anni di modellamento ininterrotto. Si dice che per la sua antica età, la Grotta di Nettuno sia ormai inattiva. Solamente alcune piccole sezioni sono ancora in fase di modellamento, riconoscibili dal colore più chiaro rispetto al resto delle formazioni.

☀️ Durante l’estate del 1978 la Grotta di Nettuno è stata il set del film L’Isola degli uomini pesce. Un film di Sergio Martino, che si è ispirato ai racconti fantasiosi di Jules Verne. All’interno della grotta è stato allestito un set, con una riproduzione di una piccola nave.

☀️ La Grotta di Nettuno fa parte di un gigantesco sistema di grotte carsiche scavate sotto e all’interno del promontorio di Capo Caccia. Tra queste troviamo la Grotta dei Pizzi e Ricami, accessibile solo via mare, e la Grotta dell’Altare, meglio conosciuta come Grotta Verde. Quest’ultima è visitabile solamente richiedendo un permesso speciale ed è raggiungibile via terra. L’ingresso si trova circa 100 metri prima del parcheggio di Capo Caccia. Al suo interno sono stati ritrovati graffiti, sepolture e vasellame risalenti al Neolitico. Sott’acqua invece si trova la Grotta di Nereo, la grotta marina sommersa più grande del Mediterraneo.

Grotta di Nettuno

Informazioni utili per la visita

☀️ Abbigliamento: vi consigliamo di visitare la grotta con un paio di scarpe comode, meglio se da ginnastica. Sono sconsigliate le infradito.

☀️ È vietato toccare e appoggiarsi alle formazioni carsiche. All’interno della grotta è vietato fumare e abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto. Non lasciate traccia del vostro passaggio.

☀️ Portate con voi una bottiglia di acqua, soprattutto se percorrerete l’Escala del Cabirol, in estate. Vi sconsigliamo di percorrerla se non siete allenati e comunque durante le ore più calde della giornata. Utilizzate una buona protezione solare e coprite la testa con un cappellino.

☀️ All’interno della Grotta di Nettuno non è possibile utilizzare il flash e il cavalletto. Potete effettuare le vostre foto solamente a mano libera.

☀️ Gli unici servizi di ristoro e servizi igienici li trovate al punto ristoro nel piazzale antistante l’Escala del Cabirol. È vietato consumare cibo e bevande all’interno della grotta, fatta esclusione per l’acqua.

☀️ I vostri amici a 4 zampe sono ammessi alla visita, purché al guinzaglio e dotati di museruola.

Grotta di Nettuno

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