Nascosto nell’entroterra pugliese, non lontano dalle famose Alberobello e Polignano a Mare, si trova un luogo di estrema bellezza e maestosità, capace di farvi sentire piccoli ed insignificanti al cospetto di Madre Natura. Stiamo parlando delle meravigliose Grotte di Castellana, un vasto sistema di caverne sotterranee di origine carsica e uno dei luoghi più importanti del carsismo pugliese.
Le Grotte di Castellana si sviluppano per circa 3 chilometri di lunghezza ad una profondità media di 70 metri. Grazie all’immenso lavoro di speleologi e architetti, oggi è possibile visitarne una piccola parte. Visitare le Grotte di Castellana è una delle esperienze più belle che si possano fare in Puglia e noi vi consigliamo vivamente di inserirle all’interno del vostro itinerario in questa splendida regione. Visitarle e ritrovarsi da soli al loro interno è stata un’esperienza meravigliosa, assurda e difficile da spiegare.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie per organizzare la visita alle Grotte di Castellana nel migliore dei modi. Trovate informazioni sulla storia e sulla loro formazione, sul come arrivare e su come si svolge la visita. Se volete viverle quasi in solitudine, come abbiamo fatto noi, vi consigliamo di non visitarle in alta stagione e nei weekend.
- Un po’ di storia!
- Visita alle Grotte di Castellana
1. Informazioni utili - Come arrivare alle Grotte di Castellana
1. Dove parcheggiare alle Grotte di Castellana - Orari di ingresso alle Grotte di Castellana
- Costo del biglietto d’ingresso alle Grotte di Castellana
- Cosa vedere nei dintorni delle Grotte di Castellana
Visita alle Grotte di Castellana: tutte le informazioni utili
Un po’ di storia!
La storia delle Grotte di Castellana risale a circa 90 milioni di anni fa, al Cretaceo Superiore, quando la Puglia era sommersa da un antico mare nel quale vivevano vaste colonie di molluschi e vegetali marini. Questi, morendo, si adagiavano sul fondo del mare e i loro gusci e le loro carcasse, in un susseguirsi di generazioni per milioni di anni, formarono uno strato di calcare dello spessore di diversi chilometri.
Con il progressivo innalzamento della terra, iniziato circa 65 milioni di anni fa, negli strati emersi si formarono diverse fratture. In seguito ad intense precipitazioni, la pioggia iniziò a penetrare nelle cavità e con la sua forza erosiva, nel corso di milioni di anni, sgretolò il calcare allargando le fratture fino ad unirle e a farle arrivare in superficie. Grazie allo stillicidio, nel mentre, le grotte furono decorate da concrezioni dalle mille forme e sfumature.
A memoria d’uomo l’inghiottitoio d’accesso alla Grave, la grotta principale, è sempre esistito ed ha sempre incusso timore, soprattutto di sera. In questo momento della giornata poteva capitare di vedere uscire dalla cavità, oltre ai pipistrelli, anche dei vapori, ritenuti dai superstiziosi le anime dei suicidi che trovarono la morte nella grotta.
Un primo tentativo di esplorazione fu realizzato alla fine del XVIII secolo da Vincenzo Longo e alcuni giovani del luogo, ma si fermarono solamente pochi metri dopo il maestoso ingresso. Nel 1938 i responsabili dell’Ente Provinciale per il Turismo di Bari avviarono una campagna di ricerche speleologiche nelle Murge e richiesero l’intervento di un esperto speleologo per compiere un sopralluogo nelle grotte della zona. Il 23 Gennaio 1938 lo speleologo Franco Anelli discese sul fondo della Grave e da allora, grazie anche all’aiuto di Vito Matarrese, furono scoperte molte delle grotte che possiamo ammirare oggi.
Visita alle Grotte di Castellana
La visita inizia oltrepassando un cancello d’ingresso che vi condurrà ad un tunnel artificiale scavato dopo la scoperta delle grotte. Da qui si scende lungo una scalinata di 265 gradini per accedere all’interno della prima grotta, la Caverna della Grave, l’unica con un’apertura naturale che conduce all’esterno. In questa caverna è possibile osservare i vari strati sedimentari delle rocce, nonché muschi e alghe che crescono sulle pareti, tipici di un luogo fresco e umido e nel quale penetra la luce solare.
Da qui si inizia a scendere sempre più in profondità, fino a raggiungere la Caverna della Lupa, la più piccola dell’intero complesso. Il suo nome deriva da una particolare formazione rocciosa naturale che assomiglia alla famosa lupa romana. Qui il colore delle concrezioni è leggermente più scuro, tendente al nero, a causa di un microscopico fungo.
Poco dopo si raggiunge il Cavernone dei Monumenti, la grotta più grande dell’intero complesso, ricca di straordinarie formazioni rocciose dalle forme più svariate. La più grande è il cammello, formato da 4 stalagmiti, poi ci sono i cactus, i totem e una bellissima colonna, alta 12 metri, in bilico da millenni e simbolo della stabilità della caverna. Qui il colore diventa quasi rossastro, per via delle infiltrazioni di ossido di ferro.
Si prosegue percorrendo il Corridoio della Calza, ricco di formazioni che sembrano vele o tende mosse dal vento. Il corridoio prendere il nome da una stalattite che assomiglia ad una calza appesa o ad una gamba di ballerina con la punta in estensione. Alla fine del corridoio si sbuca nella Caverna della Civetta, piena di massi staccatisi dalle pareti. Su uno di questi si trova una stalagmite a forma di civetta.
Da qui si oltrepassa il Corridoio del Serpente, un piccolo canyon che conduce nelle zone più profonde del percorso e che prendere il nome da una roccia con le sembianze di un piccolo rettile. Alla fine del corridoio si attraversa un ponte per oltrepassare un baratro. Il corridoio conduce alla Caverna dell’Altare, uno degli ambienti più belli della prima parte delle Grotte di Castellana. Qui si possono osservare stalattiti e stalagmiti lunghe e sottili che sembrano formare delle canne d’organo.
Si prosegue oltrepassando altri due ponti artificiali, che consentono di affacciarsi nel baratro dove si possono intravedere anche due inghiottitoi naturali, fino a raggiungere la Caverna del Precipizio. Qui termina il percorso di visita breve. Noi abbiamo scelto di fare il percorso completo, quindi da qui proseguiamo per altri 2 chilometri o poco più.
Dalla grotta parte il Corridoio del Deserto, un canyon naturale creatosi da una lunga frattura nella roccia e che si estende per circa 500 metri. Il corridoio è privo di stalattiti e stalagmiti e per questo motivo viene definito, appunto, del deserto. Le uniche cose che si vedono sono alcuni fossili di rudiste, resti di antichissimi molluschi bivalvi che abitavano i fondali marini nel Cretaceo. Ad un certo punto raggiungerete un masso crollato dalla volta su cui si trovano stalattiti diagonali, segno che in un passato molto remoto il masso si trovava altrove.
Si prosegue lungo un altro corridoio, il Corridoio delle Cortine, ricco di formazioni a forma di vela (o cortina). Queste formazioni si sono formate grazie all’inclinazione del soffitto, che ha permesso lo scorrimento laterale dell’acqua e la creazione di queste lamelle molto caratteristiche.
Alla fine del corridoio si arriva nella Caverna della Torre di Pisa, una delle più belle di tutte le grotte, ricca di stalattiti, stalagmiti, vele, colori e particolari formazioni che sembrano essere cataste di legna. La grotta ospita anche una grande e anomala stalagmite inclinata, che ricorda la famosissima Torre di Pisa. Il soffitto è ricco di stalattiti definite eccentriche o pazzerelle, in quanto si sono sviluppate formando spirali o crescendo orizzontalmente, sfidando la forza di gravità.
Si attraversa poi il Corridoio Rosso, dove si trova una piccola raccolta d’acqua limpidissima chiamata laghetto, per arrivare alla Caverna delle Cupola. Da qui si prende una diramazione laterale del percorso, passando per un corridoio meraviglioso e ricco di formazioni di un candido colore bianco.
Si raggiunge infine la perla delle Grotte di Castellana, la meravigliosa Grotta Bianca, una caverna dove i cristalli di calcite si sono depositati con una purezza massima conferendole un colore bianchissimo. Al suo interno si possono vedere colonne, stalagmiti e stalattiti di ogni genere.
Da qui si ritorna verso l’ingresso, seguendo in parte lo stesso percorso e in parte un percorso alternativo. Lungo il percorso del ritorno si visitano la Caverna della Fonte, da cui parte una diramazione di altri 700 metri percorribile solo dagli speleologi, e la Grotta della Madonnina. Qui si trova una minuta stalagmite che, con fantasia, può essere scambiata per una Madonna in preghiera. Si prosegue poi per corridoi secondari fino a tornare alla prima grotta, da dove si torna in superficie tramite un ascensore.
Informazioni utili
La visita alle Grotte di Castellana è guidata e si divide lungo due percorsi: l’itinerario parziale, della lunghezza 1 chilometro e della durata di 50 minuti, e l’itinerario completo, della lunghezza di 3 chilometri e della durata di 1 ora e 40 minuti.
La temperatura all’interno delle grotte varia tra i 14°C e i 18°C costanti, ma se siete freddolosi vi consigliamo di portare con voi un maglione o una felpa. Necessarie anche un paio di scarpe da ginnastica, in quanto il sentiero è a tratti scivoloso.
Purtroppo all’interno delle Grotte di Castellana non è possibile effettuare foto e video, ad eccezione della prima grotta, pertanto evitate di portarvi dietro peso inutile. Per questo motivo, tutte le foto presenti nell’articolo non sono nostre ma sono di proprietà delle Grotte di Castellana.
Potete portare con voi i cani di piccola taglia, gratuitamente, esclusivamente nel trasportino/borsa o in braccio.
Ovviamente, ribadirlo non nuoce, all’interno delle grotte è severamente vietato fumare e toccare, spezzare o rubare pezzi delle concrezioni calcaree. Vi ricordiamo che ogni danno causato dal sudore delle mani o dalla rottura delle concrezioni è irreparabile.
Come arrivare alle Grotte di Castellana
Le Grotte di Castellana sono facilmente raggiungibili sia in auto che con i mezzi pubblici. Il porto e l’aeroporto più vicini sono quelli di Bari, distanti rispettivamente 51 e 58 chilometri, dai quali potete poi raggiungere le grotte con un’auto a noleggio. Da qui dovete poi seguire prima la SS100 e poi la SS172 fino alle grotte, oppure potete seguire la SP240.
Per noleggiare l’auto noi usiamo spesso DiscoverCars, il quale paragona diverse compagnie di noleggio auto e vi proporrà le soluzioni più vantaggiose.
Potete raggiungere le Grotte di Castellana combinando anche treno e autobus, grazie al servizio Linea Grotte Link. Quando acquistate il biglietto del treno, partendo dalla vostra città, vi basterà indicare come meta finale le Grotte di Castellana. In automatico verrà aggiunto al biglietto del treno anche il transfer in autobus, ad un costo aggiuntivo di € 3,30.
Se invece vi trovate già a Bari o Taranto, potete raggiungerle in treno grazie alla linea Bari-Martina Franca-Taranto gestita dalle Ferrovie del Sud Est.
Dove parcheggiare alle Grotte di Castellana
Parcheggiare alle Grotte di Castellana diventa difficoltoso se le visitate in alta stagione, perciò vi consigliamo di prendere la prima visita del mattino. In questo modo siete sicuri di visitarle con meno gente possibile e siete inoltre sicuri di trovare posto nel parcheggio.
Il parcheggio più vicino all’ingresso delle grotte è il Parcheggio P1 – Grotte, ad un costo di € 4,00 giornalieri. Da qui dovete fare poi una breve passeggiata per raggiungere la biglietteria.
Orari di ingresso alle Grotte di Castellana
L’orario delle visite delle Grotte di Castellana varia a seconda della stagione scelta per viaggiare, come di seguito indicato:
- Marzo: 10.00 – 11.00 – 12.00 per il giro completo e 13.00 per il giro parziale.
- Aprile, Maggio e Ottobre (e festivi): 10.00 – 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 per il giro completo e 13.00 – 17.00 per il giro parziale.
- Giugno e Settembre: 10.00 – 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00 per il giro completo e 13.00 – 18.00 per il giro parziale.
- Luglio: 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00 per il giro completo e 13.00 – 18.00 per il giro parziale.
- Agosto: 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 13.00 – 14.00 – 15.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00 per il giro completo e 13.15 – 14.15 – 18.15 – 19.15 per il giro parziale.
Le grotte sono chiuse a Gennaio e Febbraio.
Costo del biglietto per le Grotte di Castellana
Il costo del biglietto d’ingresso alle Grotte di Castellana è:
- Itinerario completo: € 18,00 per gli adulti, € 15,00 per i bambini (6-14 anni)
- Itinerario parziale: € 15,00 per gli adulti, € 12,00 per i bambini (6-14 anni)
Sono disponibili anche i biglietti per la Speleonight al costo di € 25,00. Maggiori informazioni qui.
Potete acquistare il biglietto direttamente in biglietteria, fino ad esaurimento posti, oppure potete acquistarli online. Se la vostra visita sarà durante l’alta stagione, vi consigliamo di acquistarlo online in modo da essere sicuri di trovare posto per il giorno e l’orario desiderato.
Cosa vedere nei dintorni delle Grotte di Castellana
Se state organizzando una visita alle Grotte di Castellana, vi consigliamo di dedicare qualche giorno anche ai dintorni, dove si trovano alcuni dei paesi più belli e caratteristici della Puglia.
A poca distanza potete visitare Putignano (4 chilometri), famosa per il suo Carnevale, il più antico d’Europa. Verso la costa potete visitare la splendida Polignano a Mare (18 chilometri) e Monopoli (18 chilometri).
Sicuramente da non perdere la visita di Alberobello (15 chilometri) per visitare la meravigliosa zona monumentale ricca di trulli, abitazioni caratteristiche della Valle d’Itria. Qui vi sembrerà di essere stati catapultati all’interno di una fiaba.
Tornando verso Sud potete invece visitate Locorotondo (26 chilometri), uno splendido borgo della Valle d’Itria, famoso per la sua forma, appunto, rotonda. Infine, vi consigliamo di visitare Cisternino (32 chilometri), immerso tra uliveti e vigneti e con un grazioso centro storico. Un po’ più distante invece si trova Ostuni (35 chilometri), la splendida città bianca.
Se avete abbastanza tempo, vi consigliamo infine di spostarvi ancora un po’ di più e di arrivare a Matera (60 chilometri), la città dei sassi.
Parleremo di tutti questi splendidi posti in articoli dedicati.
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