Ilulissat, villaggio natale del famoso esploratore Knud Rasmussen, con i suoi circa 4.550 abitanti è il terzo villaggio più grande della Groenlandia. Ilulissat (Jakobshavn in danese) prende il nome dal mercante Jacob Severin, il quale ha fondato la città nel 1741 basando la sua economia sulla caccia delle balene e sulla produzione d’olio estratto da esse. In kalaallisut significa icebergs ed è per questo che viene chiamata anche la capitale mondiale degli icebergs.
In questo villaggio ho passato la maggior parte del tempo durante il mio viaggio in Groenlandia del Nord. Ho avuto così modo di provare sulla mia pelle cosa significa vivere a queste latitudini, ben 350 km sopra il Circolo Polare Artico. Qui il meteo cambia ogni 5 minuti, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e la vita scorre lentamente.
Una delle prime parole che vi sentirete dire dai groenlandesi e che vi farà entrare subito nello spirito giusto per affrontare questo viaggio sarà “Immaqa”, che significa forse, perchè in Groenlandia non si può mai dare nulla per certo!
- Cosa vedere a Ilulissat
- Cosa fare a Ilulissat
- Dove dormire a Ilulissat
- Come arrivare a Ilulissat e come spostarsi

Ilulissat è situata lungo la Baia di Disko e alla foce dell’Ilulissat Icefjord, un bellissimo fiordo lungo circa 55 km. Uno dei pochi punti in cui la calotta glaciale groenlandese riesce a raggiungere il mare. Qui il Sermeq Kujalleq, il ghiacciaio che si muove più velocemente al mondo e uno dei più attivi, riversa nel fiordo circa 46 chilometri cubi di ghiaccio ogni anno, che equivalgono a circa il 10% di tutti gli icebergs della Groenlandia. Quantità che solo l’Antartide riesce a superare!
Avete presente l’iceberg che urtò il Titanic provocando il suo affondamento? Ecco, si pensa che sia nato proprio qui.
“Lo sapevate che gli iceberg possono essere bianchi o blu e possono contenere delle strisce di colore nero? Quando un iceberg è di colore blu significa che al suo interno c’è poca aria, mentre un iceberg di colore bianco contiene una grossa quantità di bolle d’aria al suo interno e la sua superficie è ricoperta di neve fresca. Le strisce di colore nero invece provengono dalla terra che il ghiaccio raccoglie lungo il suo cammino dalla terraferma al mare.”
Insieme ai cittadini di Ilulissat vivono altrettanti 4.500 Husky groenlandesi, utilizzati per trainare le slitte. Non essendoci strade al di fuori di Ilulissat, la slitta è tutt’ora uno dei principali mezzi di trasporto. Viene utilizzata per gli spostamenti invernali a lungo raggio e per andare a caccia o a pescare.

Cosa vedere ad Ilulissat
Una delle prime cose che vi troverete inevitabilmente davanti appena arrivati ad Ilulissat sarà la meravigliosa Disko Bay (Qeqertarsuup tunua in Kalaallisut), culla di migliaia di icebergs di varie dimensioni e colori. Questa baia prende il nome dall’isola con cui confina ad ovest, la Disko Island. A nord confina invece con la Baia di Baffin attraverso lo stretto di Vaigat e a sud con lo stretto di Davis. Osservare la Disko Bay non è mai noioso, nel giro di poche ore il paesaggio cambia completamente.
Ti svegli la mattina e ti trovi di fronte grossi icebergs, che in poche ore se ne vanno lasciando spazio ad icebergs più piccoli. Osservi il mare che si è ghiacciato improvvisamente durante la notte per poi sghiacciarsi nuovamente durante la mattina. Il tempo scorre lentamente osservando le barche dei pescatori, minuscole al cospetto dei maestosi icebergs, ed ascoltando il rumore del ghiaccio che si muove costantemente. Torni a casa di sera ed ecco rispuntare altri icebergs enormi che prepotentemente si fanno spazio tra quelli più piccoli. Sembrano voler catturare la tua attenzione su di essi per fotografarli adornati dei più bei colori pastello che solo i tramonti groenlandesi sanno regalare.

Nelle giornate soleggiate e senza foschia è possibile ammirare in tutta la sua maestosità la Disko Island (Qeqertarsuaq in Kalaallisut), direttamente dalle spiagge di Ilulissat. Uno dei punti migliori, secondo me, dove poterla osservare è la spiaggia di fronte alla chiesa. Sull’isola si trovano un unico paese, Qeqertarsuaq, con circa 850 abitanti, un piccolo villaggio, Kangerluk, con altri 35 abitanti e l’unico ghiacciaio dove è possibile fare dog sledding anche in estate, il Lyngmark Glacier. L’isola ospita anche la Arctic Station, la più antica stazione costantemente occupata dell’Artico. La Disko Island è ricca di fiordi visitabili in kayak, montagne, cascate, hot springs, spiagge nere e formazioni rocciose in basalto, indice dell’origine vulcanica dell’isola.
Una leggenda narra che la bellissima e verdeggiante Disko Island originariamente era collocata nella Groenlandia del Sud. Due cacciatori in cerca di foche, irritati dalla posizione dell’isola lungo il loro percorso, decisero di trainarla verso nord legandola ai loro kayak con una singola corda fatta con i capelli di un neonato. Una strega di Ilulissat, irritata dall’arrivo dell’isola verdeggiante, lanciò un incantesimo su di essa per allontanarla dalla costa, spingendola proprio dove si trova oggi.

Andando verso sud si arriva al bellissimo Ilulissat Icefjord (patrimonio Unesco dal 2004) con il suo Sermeq Kujalleq, il ghiacciaio più ‘veloce’ al mondo e uno dei più attivi. Questo è uno dei pochi punti in cui la calotta glaciale groenlandese raggiunge il mare, riversandovi circa 46 chilometri cubi (equivalenti a circa 35 miliardi di tonnellate) di ghiaccio ogni anno, circa il 10% di iceberg presenti in Groenlandia.
La maggior parte degli iceberg che si staccano dal ghiacciaio scorrono lungo il fiordo fino a raggiungere la Disko Bay e successivamente il mare aperto. Gli iceberg più grandi invece, essendo troppo alti o troppo larghi, restano intrappolati nel fiordo anche per anni, fino a quando sciogliendosi o rompendosi riescono a scorrere via. L’iceberg più grande che si è staccato dal Sermeq Kujalleq misurava ben 1,5 chilometri cubi, l’equivalente di 30 campi di calcio coperti da uno strato di ghiaccio alto quanto l’Everest. Un iceberg di queste dimensioni potrebbe fornire alla popolazione danese acqua per ben 7 anni!
“Lo sapevate che la superficie di un iceberg visibile sopra il livello del mare equivale solamente al 10% dell’intero iceberg? Questo varia a seconda della quantità di aria, sabbia e sassolini contenuti al suo interno.”

Ad Ilulissat ci sono anche due musei. Uno è l’Ilulissat Museum (ingresso 60 dkk), costruito nella casa dell’esploratore artico Knud Rasmussen. Al suo interno sono esposti i suoi oggetti e la storia delle sue spedizioni. È possibile inoltre scoprire la storia del villaggio e degli insediamenti circostanti e la storia di Sermermiut. Questa casa, datata 1848, originariamente fu il primo college della Groenlandia del Nord. L’altro museo è l’Ilulissat Art Museum che, tra le altre esibizioni, raccoglie i dipinti di Emanuel A. Petersen.
La Zion Church, la prima chiesa Inuit al mondo e una delle chiese più a nord del mondo. Sulla scalinata che porta all’ingresso della chiesa ci sono incise due date: 1779 e 1929. La nostra guida ci ha spiegato che questa chiesa interamente di legno fu commissionata al Re della Danimarca dagli abitanti di Ilulissat. Fu costruita nel 1779, quasi in riva al mare. Successivamente, nel 1929, la chiesa fu spostata più indietro per proteggerla dalle onde e dalle possibili inondazioni causate dalla rottura degli icebergs, posizionandola dove tutt’ora la si può vedere.

Il porto, completamente ghiacciato in inverno, è pieno di pescherecci e navi mercantili. Da qui partono anche le barche che accompagnano i turisti all’interno della Disko Bay. Una delle principali fonti di guadagno e sussistenza per il paese è ancora la pesca, soprattutto dell’halibut. Ci hanno spiegato che l’unico metodo di pesca consentito, salvo rare eccezioni, è la pesca con amo e filo. La pesca con le reti è severamente vietata per salvaguardare il fragile ecosistema sottomarino. Il pesce e la carne di foca vengono utilizzate anche per la produzione di croccantini e cibo per i cani in quanto contengono la giusta quantità di grasso e proteine per aiutarli a proteggersi dal freddo.
Visitate anche l’antico insediamento di Sermermiut, il più grande e meglio conservato sito archeologico della Groenlandia. Gli scavi archeologici sono iniziati all’inizio del XX secolo e hanno riportato alla luce abitazioni ben conservate, manufatti e ossa di animali grazie ai quali è stato possibile identificare la storia dei vari abitanti di questo insediamento. Gli archeologi hanno scoperto che tre differenti culture sono passate da Sermermiut: i Saqqaq dal 2400 a.C. al 900 a.D., i Dorset dall’800 a.C. allo 0 a.D. e i Thule dal 1200 a.D.. Dopo la colonizzazione danese e dopo la nascita di Ilulissat nel 1741, Sermermiut venne gradualmente abbandonata dai suoi abitanti fino a quando, nel 1850, anche l’ultimo abitante se ne andò. Con l’abbandono dell’insediamento vennero anche abbandonati la maggior parte degli usi e costumi di allora.
“Dopo mesi di oscurità e cieli stellati, in molte città a nord del Circolo Polare Artico viene celebrato il ritorno del sole con escursioni in famiglia, canti e balli. Ad Ilulissat il 13 Gennaio le famiglie si recano a Seqinniarfik per ‘salutare’ il Sole con canti groenlandesi. Seqinniarfik significa infatti “il luogo dove recarsi a salutare il sole”.” – leggi altre curiosità sulla Groenlandia.

Cosa fare ad Ilulissat
Partendo da Ilulissat è possibile avventurarsi in alcuni trekking più o meno lunghi e difficoltosi. Vi segnaliamo il trekking per arrivare all’insediamento di Sermermiut (facile), il trekking panoramico lungo la costa che fiancheggia il fiordo (medio – in inverno è invece molto difficoltoso e pericoloso), il trekking più lungo fino ad arrivare ad osservare il Sermeq Kujalleq (medio – in inverno è impercorribile) e il trekking di circa 21 km che da Ilulissat arriva ad Oqaatsut (fattibile solamente in estate).

Verso la fine dell’inverno, in estate e all’inizio dell’autunno è possibile effettuare escursioni in barca all’interno della Disko Bay e dell’Ilulissat Icefjord per ammirare da vicino i maestosi icebergs, fino ai villaggi circostanti come Oqaatsut, Eqi e Ilimanaq, all’arcipelago di Aasiaat o spingersi ancora più a nord o sud a seconda dei vostri interessi.
Tra Luglio e Agosto è possibile prendere parte anche ad escursioni di whale watching durante le quali, se sarete fortunati, riuscirete a vedere anche qualche foca! Durante l’inverno questi tour sono meno frequenti a causa del ghiaccio ma, se la navigazione lo permette e con molta molta moltissima fortuna, è possibile incontrare i beluga, i narvali e la balena artica. Queste tre specie sono solitamente presenti nel mare della Groenlandia del Nord, tra la Disko Bay e Qaanaaq o a Nord-Est.
I groenlandesi hanno il massimo rispetto per la natura e durante queste escursioni stanno molto attenti a non disturbare gli animali, mantenendo la navigazione a velocità basse, spegnendo i motori quando nelle vicinanze viene vista una balena e restando a distanza di sicurezza. Sul sito del Greenland Institute of Natural Resources potete trovare tutte le informazioni sulle 15 specie di balene e sulle 6 specie di foche presenti in Groenlandia e potete inviare le vostre foto per aiutare i ricercatori a mappare gli spostamenti di questi bellissimi animali.

Il kayak vi offre la possibilità di osservare la baia, il fiordo e i loro immensi icebergs da un’altra prospettiva. I tour in kayak sono disponibili durante l’estate e le agenzie vi forniranno tutto il necessario per non sentire freddo e per godervi pienamente questa avventura. Il momento più bello per l’escursione in kayak, secondo me, è di sera quando la luce del sole si affievolisce e gli icebergs prendono i colori pastello del tramonto.
Durante l’inverno è possibile prendere parte agli snowmobile tour per raggiungere angoli remoti e viewpoint spettacolari sul fiordo e sul ghiacciaio, o per addentrarsi nell’entroterra e raggiungere i villaggi vicini come ho fatto io per Oqaatsut. In Groenlandia le motoslitte sono molto diffuse e, non essendoci strade, sono il mezzo di trasporto più utilizzato. Basti pensare che ogni abitazione ha almeno due motoslitte parcheggiate!

Un’altra bellissima esperienza da provare è il dogsledding, completamente diverso da quello che ho provato più volte in Lapponia, per avere un assaggio di cosa si prova durante una spedizione artica! Le escursioni con i cani da slitta hanno diversa durata, dalle 2 alle 5 ore, o possono durare più giorni. Per la prima volta vi consiglio di prendere parte ad un’escursione di 2 o 3 ore: se non siete abituati a questo tipo di spedizioni il vostro corpo ne risente subito.
Se non siete degli spericolati avventurieri e amate camminare, potete invece prendere parte a uno dei tanti snowshoes tour che vi porteranno fino al ghiacciaio, fiancheggiando la costa dell’Ilulissat Icefjord e regalandovi una vista spettacolare sui millemila icebergs presenti nelle acque del fiordo. Le agenzie vi forniranno tutto il necessario per l’escursione, bevande calde e uno spuntino.
Per conoscere più a fondo la città invece ci sono gli Ilulissat City Walk organizzati dalle guide locali, che vi racconteranno curiosità e storie della loro terra e sulle loro tradizioni e vi daranno informazioni più approfondite rispetto a qualsiasi guida cartacea.

Dove dormire ad Ilulissat
Le strutture ricettive ad Ilulissat non sono molte e quelle che ci sono, inutile dirlo, non sono certamente economiche (dai 90/100€ in su). È possibile pernottare in hotel, B&B, ostello o farsi ospitare dalle famiglie locali.
Io ho prenotato una stanza al Paa & Yannick B&B, in un appartamento dotato di cucina e bagno in comune. È stata la scelta secondo me più economica e che mi ha permesso di risparmiare ulteriormente sui pasti, cucinandoli direttamente a casa e facendo la spesa nei vari market presenti nel villaggio. I prezzi sono leggermente più alti rispetto ai nostri, come è normale che sia in questi luoghi. Nel prezzo della camera sono incluse anche 3 ore al giorno di wi-fi, suddivise in 1 ora e mezza alla mattina (7.30-9.00) e 1 ora e mezza alla sera (18.00-19.30), e tante tantissime coccole dai loro 3 cagnoloni bianchi!

Come arrivare e come spostarsi ad Ilulissat
Ilulissat è raggiungibile in aereo tramite Air Greenland durante tutto l’anno passando per Kangerlussuaq, mentre in estate può essere raggiunta anche da Reykjavik con Air Iceland oppure in barca dalle principali città della costa ovest. Le principali compagnie navali che servono il villaggio sono la Arctic Umiaq Line, che collega la costa ovest e la costa sud, e la Disko Line che collega i villaggi all’interno della Baia di Disko.
Ilulissat è uno dei pochi villaggi in cui è possibile muoversi in auto, quindi è possibile spostarsi dall’aeroporto al villaggio (3km) utilizzando un taxi (100/110 dkk a tratta) oppure richiedere al proprio hotel se nel prezzo del soggiorno è incluso il servizio navetta.
Ilulissat è molto piccola ed è possibile visitarla tranquillamente a piedi sia in estate sia in inverno. In inverno bisogna solo fare attenzione a non scivolare dato che la strada è un continuo sali e scendi ed è spesso e volentieri ghiacciata o innevata. Per gli spostamenti più lunghi o per raggiungere i villaggi vicini è necessario spostarsi con una motoslitta o con una slitta trainata dagli husky, oppure in barca durante i mesi estivi.

Qui sotto trovate il video del nostro viaggio in Groenlandia. Enjoy!
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Se invece, come me, hai a cuore il tema riguardante il riscaldamento globale, dai un’occhiata all’articolo ‘Danni del riscaldamento globale in Groenlandia‘ e alla mia intervista a Angaangaq, uno sciamano groenlandese.
Non perdetevi la nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e la nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.
6 Comments
daniela
20 Febbraio 2019 at 11:20ciao. Grazie per le informazioni. sto organizzando peri primi di luglio a Ilulissat ma sono perplessa per via le zanzare, sono così tremende?
Grazie mille!
Elisa Polini
20 Febbraio 2019 at 12:54Ciao Daniela,
non ci sono stata a luglio perciò non posso darti un consiglio preciso, ma conosco persone che ci sono state in quel periodo e non mi hanno parlato di zanzare così tremende. Tutto sopportabile con le dovute precauzioni 🙂
Porta con te un buon repellente e qualche vestito a manica lunga.
Monica
6 Gennaio 2019 at 5:32Ciao!
grazie per tutte le tue informazioni preziosissime!
Sto cercando di organizzare per meta giugno a Ilulissat, volevo chiederti se una volta li trovo agenzie di viaggio (simili) che mi possono aiutare nelle escursioni in barca per veder gli iceberg oppure per andare in altri villaggi. Viaggio da sola, e vorrei essere sicura di quello che faccio 🙂
Grazie mille!
Elisa Polini
6 Gennaio 2019 at 12:43Ciao Monica, grazie per i complimenti 🙂
Si, una volta ad Ilulissat troverai diverse agenzie viaggio che ti potranno aiutare nell’organizzazione delle escursioni.
La più grande è World of Greenland, poi c’è PGI Greenland che ti consiglio e Tourist Nature che è gestita da un italiano.
Se hai bisogno di altre info siamo qua!
Buon viaggio e se ti va mandaci qualche foto! 🙂
Michele (mikito)
21 Dicembre 2017 at 9:48ufff mi stai facendo tornare la voglia…stavo gia pensando ad un’altra meta adesso vediamo cosa succederà nel 2018. Però ho un dubbio…per quei trekking che hai indicato tu e per altri in generale forse è meglio andare a luglio? a giugno troverei ancora neve o comunque sentieri non “puliti”?.
Elisa Polini
21 Dicembre 2017 at 10:28Ihihih sono una piccola tentatrice! Adesso sono curiosa di sapere a che meta stavi pensando però 😛
Comunque i trekking sono fattibili anche a Giugno, conosco persone che li hanno fatti in questo periodo, però è probabile che troverai ancora un po’ di neve. Se vuoi trovarli puliti ti consiglio di andare più tardi 🙂