Le isole Faroe sono una delle più belle perle danesi, insieme alla Groenlandia. Lassù sembra di fare un salto indietro nel tempo, un tempo che sembra essersi fermato al secolo scorso. Piccoli villaggi incastonati tra le verdi montagne, natura selvaggia ed incontaminata e paesaggi mozzafiato sul mare, sono solo alcune delle cose che troverete durante un viaggio alle isole Faroe on the road. Si perché le Faroe vanno vissute in totale libertà, spostandosi da un’isola all’altra fino a raggiungere gli angoli più remoti e isolati, i più belli. Ecco perché è fondamentale preparare un itinerario alle Faroe con i giorni sufficienti per godersi queste isole fino in fondo.
In questo articolo vogliamo raccontarvi uno dei nostri itinerari, uno dei più belli e completi da poter fare per assaporare l’essenza di questo splendido arcipelago. Ovviamente in 7 o 8 giorni non riuscirete a vedere tutto quello che queste splendide isole hanno da offrire, soprattutto se volete fare anche qualche trekking meno battuto e più difficoltoso. In tal caso vi consigliamo di valutare almeno un paio di settimane sulle isole. Vediamo insieme le tappe principali di questo itinerario alle Faroe di 5 giorni, con un’estensione di 3 giorni per dedicarsi alle isole raggiungibili solo via mare.
- Itinerario alle Faroe
1. Primo giorno: isola di Vágar
2. Secondo giorno: isola di Streymoy
3. Terzo giorno: isola di Streymoy
4. Quarto giorno: isola di Eysturoy
5. Quinto giorno: isola di Kalsoy e le isole del Nord - Con tre giorni in più
1. Sesto giorno: isola di Mykines
2. Settimo giorno: isola di Sandoy
3. Ottavo giorno: isola di Suđuroy, l’isola più a Sud
Viaggio alle isole Faroe: itinerario on the road di 7 o 8 giorni
Durante il nostro viaggio alle Faroe abbiamo fatto base per tutti i giorni a Sandavagar e ci siamo spostati sulle altre isole di giorno in giorno. Le distanze alle Faroe non sono elevate e si possono tranquillamente raggiungere le isole da un’estremità all’altra in poco più di un’ora e mezza. Siamo partiti la mattina presto, per poi tornare in ostello a sera ormai inoltrata. Se volete risparmiare qualcosa sugli alloggi vi consigliamo di fare come abbiamo fatto noi. Un’altra buona base di partenza giornaliera potrebbe essere la capitale, Tornshavn.
Itinerario alle Faroe – Primo giorno: Isola di Vágar
Potete dedicare il primo giorno alla più famosa delle 18 isole delle Faroe, l’isola di Vágar, dove arriverete con il vostro volo. Su quest’isola si trovano alcuni degli angoli più fotografati dell’intero arcipelago e per goderseli fino in fondo vi consigliamo di dedicarle l’intera giornata, partendo di mattina presto.
Iniziate il vostro itinerario alle Faroe con la splendida cascata Múlafossur, vicino al villaggio di Gásadalur, la foto da cartolina più famosa delle isole Faroe! Dal 2004, da quando è stato aperto il tunnel che collega il piccolo villaggio al resto dell’isola, raggiungere la cascata è semplicissimo, mentre prima bisognava percorrere un sentiero che collega i villaggi di Bøur e Gásadalur, passando su e giù per le montagne. Se il vostro viaggio alle Faroe sarà nel periodo estivo, vi consigliamo di percorrerlo. In tal caso, calcolate due giornate da passare sull’isola di Vagar.
Percorrendo questo sentiero avrete la possibilità di incontrare tanti puffin, le bellissime pulcinella di mare. Il sentiero inizia poco dopo il villaggio di Bøur e prima di entrare nel tunnel, dove si trova una stradina sulla sinistra. Potete lasciare l’auto sul lato di questa stradina, facendo attenzione a non intralciare il passaggio. Il percorso inizia sul lato sinistro della strada, dove si trova il cartello che indica l’inizio del sentiero e ne racconta la storia (Coordinate GPS). Il sentiero è lungo circa 8 chilometri tra andata e ritorno e vi terrà impegnati circa 4 ore. I punti più difficoltosi e ripidi del sentiero sono la salita sulla Gasadalsbrekkan e la discesa a Gasadalur.
Noi abbiamo visto questa splendida cascata sia con il cielo sereno, sia con la nebbia, il tutto nel giro di un’oretta. La cascata si trova a soli 15 minuti dall’aeroporto e potete parcheggiare l’auto all’inizio del villaggio. Dovrete poi tornare indietro qualche metro lungo la strada fino all’imbocco del sentiero che porta alla cascata.
Tornando indietro, fermatevi a visitare i piccoli villaggi Sørvágur e Bøur, situati su un bellissimo fiordo, con vista sulle isole di Tindhólmur e Mykines, tempo permettendo.
Da Sørvágur parte il sentiero per raggiungere il punto panoramico più bello da cui ammirare le rocce di Drangarnir (Stóri Drangur e Lítli Drangur) e l’isolotto di Tindhólmur. Il sentiero vi terrà impegnati circa 4 ore tra andata e ritorno ed è percorribile solamente con escursione guidata (circa € 70).
Nel pomeriggio continuate con la visita alle falesie di Trælanípa e al Sørvágsvatn o Leitisvatn, il più grande lago delle isole Faroe. Entrambi i posti sono raggiungibili con un facile sentiero pianeggiante della durata di circa 3 ore tra andata e ritorno. L’inizio del sentiero è situato a 10 minuti dall’aeroporto ed è raggiungibile in auto, andando ad intuito in quanto le indicazioni non sono molte. Lungo il sentiero costeggerete buona parte del lago, fino a raggiungere le falesie e, con una breve deviazione, Bøsdalafossur. Si tratta di una bellissima cascata che dal lago si tuffa nell’oceano, con un salto di circa 35 metri.
Per poter preservare il territorio, è stata introdotta una tassa d’ingresso di 200 dkk (circa € 27,00). Per chi vuole è possibile organizzare il trekking anche con una guida locale.
Terminate la vostra intensa giornata con la visita di Trøllkonufingur, una roccia appuntita che si dice essere il dito di una donna troll. Il sentiero si trova a soli 10/15 minuti fuori dalla città di Sandavágar, è semplice e molto breve.
Secondo giorno: Isola di Streymoy
Anche in questo caso, vi consigliamo di iniziare la vostra giornata di mattina preso, per potervi dirigere a Nord dell’isola di Stremoy. Qui potete ammirare l’alba sul pittoresco villaggio più settentrionale dell’isola, Tjørnuvík. Si tratta del primo insediamento vichingo nelle isole Faroe, raggiungibile percorrendo una strada non proprio bella e molto stretta. Poco prima di raggiungere il villaggio, troverete sulla sinistra la cascata Fossá, la più alta delle isole Faroe. Potete percorrere il sentiero che parte dalla base della cascata e sale fino alla cascata più alta. Il sentiero non è segnalato, ma troverete facilmente la giusta direzione. Fate attenzione perché è scivoloso.
Una volta raggiunto il villaggio incastonato tra le montagne però il panorama ripaga di tutta l’ansia provata durante il percorso. Di fronte a voi si aprirà un bellissimo scorcio sul mare e potete ammirare una bellissima alba sui faraglioni Rising og Kellingin, il gigante e la strega, due troll che secondo un’antica leggenda, nel tentativo di ‘rubare’ le Faroe per portarle in Islanda, sarebbero rimasti pietrificati in mezzo al mare.
Per avere la classica vista del villaggio dall’altro, dovete prendere il breve sentiero che porta al punto panoramico dietro al villaggio. Fate anche una passeggiata lungo la bellissima spiaggia nera per scoprire alcuni resti dell’era vichinga.
Tornando indietro prendete la deviazione verso il piccolo villaggio di Saksun, uno dei più remoti delle isole. Per raggiungerlo percorrerete una stretta strada che taglia a metà una vallata meravigliosa e selvaggia, dove vi fermerete ad ogni angolo per scattare qualche fotografia. Passeggiate nel piccolo villaggio e visitate la bellissima chiesa, le case con i tetti d’erba e la fattoria Dúvugarðar, che oggi è un museo.
Sempre tornando verso Sud, visitate il villaggio di Vestmanna, dove da Maggio a Settembre è possibile organizzare una gita in barca tra le falesie e le grotte. Durante l’escursione potete ammirare ‘da vicino’ la grande popolazione di uccelli che vi si trova. L’escursione va prenotata in anticipo e dura circa un paio d’ore.
Terzo giorno: Isola di Streymoy
Il terzo giorno dedicatelo ancora all’isola di Streymoy, la più grande delle isole Faroe, e recatevi al villaggio più meridionale dell’isola, Kirkjubøur. È il vecchio centro culturale delle Faroe, da dove si ha una splendida vista sulle isole di Hestur e Koltur. Nel villaggio potete visitare le rovine di una cattedrale mai finita, la Magnus Cathedral situata vicino alla chiesa. Li vicino si trova una fattoria (Roykstovan) risalente a 900 anni fa e appartenuta a 17 generazioni della stessa famiglia faroese (i Paturssons). Oggi la fattoria è in parte museo (aperto tutti i giorni durante l’estate) e in parte fattoria ancora in uso. Visitate anche la chiesa di St. Ólav, costruita nel 1110 e per secoli chiesa principale delle isole Faroe, nonché la più antica.
Terminate la vostra giornata nella capitale delle Faroe, Tórshavn, il cui nome in danese significa “Thor’s Harbour”, ricordando il passato norvegese delle isole. Proprio in questa zona i primi coloni norreni intorno all’850 d.C. fondarono un parlamento sulla penisola di Tinganes, che oggi fa parte della capitale faroese. Sulla penisola si trovano ancora vecchi edifici in legno con tetti d’erba, di cui il più vecchio ha circa 500 anni.
Passeggiate anche nella zona più antica di Tórshavn, chiamata Reyn, caratterizzata da vecchie case in legno con i tetti d’erba. Visitate poi Skansin, un piccolo forte in rovina costruito nel 1580 per proteggere Tórshavn dagli attacchi dei pirati. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il forte fu utilizzato dalla Gran Bretagna come base militare. È sormontato da un piccolo faro e quattro cannoni del XVIII secolo.
Quarto giorno: Isola di Eysturoy
Prendetevi l’intera giornata per visitare i meravigliosi paesini che incontrerete lungo la strada. Sono uno più bello dell’altro, tutti degni delle più belle cartoline che le Faroe sanno regalare. Il paesaggio che si osserva sull’isola di Eysturoy è estremamente aspro e pieno di montagne, tra cui Slættaratindur, la vetta più alta dell’arcipelago. È possibile raggiungerne la vetta e da lassù la vista abbraccia tutte le isole Faroe, dalle regioni settentrionali di Viðoy alle punte più meridionali di Suðuroy. Nella parte settentrionale dell’isola si trovano le montagne più alte delle Faroe, numerosi promontori e alte scogliere a picco sul mare da cui potrete osservare panorami davvero mozzafiato. Nella parte meridionale dell’isola invece il panorama è un po’ più piatto, ma altrettanto suggestivo.
La strada che attraversa la Slættaratindur collega due dei villaggi più caratteristici delle Faroe. Il villaggio di Eiði, situato a cavallo di uno stretto istmo, è davvero grazioso da visitare. La vista che si apre da sopra il villaggio spazia lungo tutto il fiordo, fino ad arrivare alla Slættaratindur in lontananza, ed è una delle più belle delle isole. Nelle giornate serene e limpide riuscirete a scorgere in lontananza anche la Cascata Fossà. Nel piccolo villaggio visitate il piccolo Heritage Museum Látrið, una fattoria ristrutturata che racconta molte curiosità e la storia delle Faroe.
Dall’altra parte del tunnel si trova il pittoresco villaggio di Gjógv incastonato in una piccola insenatura tra le montagne. Gjogv è famoso per la sua stretta gola lunga circa 200 metri. Tornando indietro visitate il vecchio villaggio vichingo di Funningur e percorrete la strada che scende lungo il profondo fiordo di Funningsfjørður fino al villaggio di Elduvík, da dove si gode di una splendida vista sulla vicina isola di Kalsoy. Il villaggio ospita solamente una ventina di abitanti ed è diviso in due da un piccolo fiume. Visitate la sua piccola chiesa risalente al 1952.
Carino da visitare anche il villaggio di Oyndarfjørður con i suoi Rinkusteinar, due enormi situati poco lontano dalla riva. Quando il mare si agita intorno a loro, i massi oscillano dolcemente avanti e indietro. Una leggenda narra che una vecchia maga di Oyndarfjørður lanciò un incantesimo su due minacciose navi pirata, trasformandole in massi che dovevano rimanere intrappolati in riva al mare, dondolando per sempre. Visitate anche la piccola chiesa situata in centro al villaggio.
Visitate poi il villaggio di Leirvík da cui si gode di una bellissima vista sull’isola di Kalsoy e sulle altre isole a Nord. Recenti scavi archeologici condotti nei dintorni del villaggio, a Toftanes, hanno rivelato i resti di una fattoria vichinga risalente a circa 1.000 anni fa. Poco distanti si trovano i tre villaggi di Syðrugøta, Gøtugjógv e Norðragøta che insieme formano l’area di Gøta situata nel fiordo Gøtuvík. Questa zona è molto importante a livello storico in quanto era la casa del famoso capo vichingo, Tróndur í Gøtu, considerato un uomo molto intelligente e furbo. Trondur difese le antiche tradizioni vichinghe dal desiderio del re norvegese e del capo faroese Sigmundur Brestisson di convertire i faroesi al cristianesimo. Le rovine della sua fattoria si trovano a Gøta, mentre il Museo Blásastova fornisce informazioni sulla cultura e sullo stile di vita delle Faroe nei secoli passati.
Dirigetevi infine verso l’estremità orientale del fiordo, dove si trova il villaggio di Nes. Visitate la sua vecchia chiesa di legno. Sulle colline sopra Toftir si trova il bellissimo Lago Toftavatn da dove si apre una splendida vista su Tórshavn e l’area circostante.
Quinto giorno: Isola di Kalsoy e le isole del Nord
Iniziate il vostro quinto giorno alzandovi di mattina prestissimo e dirigervi subito al porto di KlaksvÍk, in modo da riuscire a prendere il primo traghetto verso l’isola di Kalsoy. I traghetti che salpano verso l’isola non sono molti, perciò vi consigliamo di prendere il primo. Se viaggiate in auto dovrete arrivare un po’ prima della partenza o rischierete di rimanere a terra in quanto il traghetto è piccolissimo. Prendetevi tutta la mattinata per visitare questa piccola isola. Sull’isola troverete una sola strada che porta fino al piccolo villaggio di Trøllanes. Dal villaggio parte il sentiero per il Faro di Kallur, una tra le foto più famose delle Faroe. Se volete godervi la passeggiata in totale solitudine, vi consigliamo di inserirla come prima tappa.
Terminato il sentiero, visitate il villaggio di Trøllanes e poi iniziate a tornare verso il porto. Lungo la strada fate una piccola deviazione verso il villaggio di Mikladalur e scendete sulla spiaggia da dove potete ammirare la Kòpakonan. Si tratta di una statua raffigurante una donna foca, di cui potete leggere la leggenda sulla scalinata che porta alla statua.
Tornati a KlaksvÍk con il traghetto, visitate la seconda città più grande delle Faroe. La chiesa da sola (Christianskirken) merita la visita. È una delle prime e più importanti chiese della Scandinavia e la sua manifattura si pensa risalga a circa 3.000/4.000 anni fa, la più vecchia in uso in Scandinavia.
Dirigetevi poi verso l’isola di Kunoy. L’isola ospita due villaggi: il villaggio di Kunoy sul lato occidentale e il villaggio di Haraldsund, che prende il nome dalle acque tra Kunoy e Borðoy, sul lato orientale. C’era un terzo villaggio, Skarð, situato vicino ad Haraldssund, ma fu abbandonato nell’inverno del 1919. Kunoy è il più antico villaggio dell’isola, molto accogliente e con una vista mozzafiato sulla vicina isola di Kalsoy. All’estremità settentrionale dell’isola di Kunoy si trova la scogliera di Nakkur, famosa per la sua avifauna, che comprende pulcinella di mare, guillemot e gabbiani tridattili.
Terminate la vostra giornata spostandovi sull’isola di Viðoy, dove si trova il piccolo e pittoresco villaggio di Viðareiði. Uno degli scorci più belli lo si ha dall’alto del paese, da dove potete ammirare la sua bellissima chiesa a picco sul mare. Uno scorcio degno delle più belle cartoline. Il villaggio è anche il punto di partenza per un’escursione verso il promontorio più alto del Mondo, Capo Enniberg. Se non siete particolarmente esperti vi consigliamo di prendere parte ad un’escursione guidata. Potete fare da soli invece il trekking in cima al Villingardalsfjall, seguendo il sentiero segnalato dai paletti blu.
Se vi avanza tempo, tornando indietro potete fare una breve deviazione verso il villaggio di Muli, situato sulla costa a nord dell’isola di Borðoy. È un villaggio quasi totalmente disabitato, se non fosse per i suoi 4 abitanti.
Itinerario alle Faroe: con tre giorni in più
Sesto giorno: isola di Mykines
L’isola di Mykines è il paradiso per gli amanti del bird watching. È una delle più remote, isolate e selvagge isole delle Faroe ed è praticamente quasi disabitata. L’accesso all’isola per i turisti è consentito solamente in estate, dal 1 Maggio al 31 Agosto, perciò se il vostro viaggio sarà in inverno non potrete includerla nell’itinerario. Il traghetto per Mykines parte dal porto di Sørvagur ogni giorno (condizioni meteo permettendo) e permette di visitare l’isola in giornata. Se volete dedicare l’intera giornata alla visita dell’isola vi consigliamo di prendere il primo traghetto alle 10.20 e di ritornare con l’ultimo traghetto alle 17.05.
Prenotate un’escursione guidata e lasciatevi trasportare dal silenzio e dalla bellezza del luogo, circondati da migliaia e migliaia di puffin. Visitate anche il vecchio villaggio di Mykines, con le case con tetto d’erba, e il faro situato all’estremità dell’isolotto di Hólmur. Per raggiungerlo passerete su un ponte a picco sul mare.
Settimo giorno: Isola di Sandoy
L’isola è raggiungibile con il traghetto che parte da Gamlarætt, a Tórshavn. Giunti sull’isola a Skopun, recatevi verso la punta settentrionale dove troverete dei piccoli laghetti e una splendida vista sulle altre isole più grandi. Dirigetevi poi verso il villaggio di Sandur, uno dei più antichi villaggi delle Faroe. Qui, con una breve passeggiata, potete raggiungere anche una splendida spiaggia di sabbia bianca, l’unica delle Faroe. Visitate la piccola chiesa del paese e il piccolo museo di arte locale. Dal villaggio potete poi raggiungere la scogliera di Søltuvík, una delle poche scogliere ancora poco conosciute. Dal Sandur potete raggiungere il villaggio di Skarvanes grazie ad una stretta strada che si snoda sul fianco della scogliera.
Visitate poi il villaggio di Dalur, raggiungibile grazie ad una strada panoramica davvero molto molto bella. Visitate poi Húsavík, il villaggio più grazioso dell’isola. Qui troverete antiche case in pietra ricoperte di erba, che sono i resti di un’antica fattoria.
Ottavo giorno: Isola di Suđuroy, l’isola più a Sud
È l’isola più meridionale delle Faroe, raggiungibile in circa un paio d’ore con il traghetto che parte da Gamlarætt, a Tórshavn. Visitate il piccolo villaggio di Fajin e la sua chiesa che custodisce al suo interno la prima bandiera delle Faroe.
Sull’isola è possibile fare alcuni trekking in zona Akraberg, da dove si può raggiungere il faro sulla punta più a sud dell’isola e la grotta Kasparshola nascosta tra le rocce di Blæðing. Lungo la strada per raggiungere Akraberg si trovano anche le scogliere di Beinisvørð.
Un altro sentiero molto bello da fare è il trekking al lago nascosto di Hvannagi. Il sentiero per raggiungere il lago dura circa 1 ora e mezza e non è ben segnalato, perciò dovrete affidarvi un po’ al vostro senso dell’orientamento!
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8 Comments
Lorenzo
2 Luglio 2024 at 16:28Buongiorno!
Avendo a disposizione cinque giorni e mezzo, avendo una macchina in affitto e avendo come base un appartamento a Kollafjordur (isola di Streymoy, perfettamente al centro dell’arcipelago), quale itinerario mi potresti consigliare? Quali trekking sono assolutamente imperdibili e consigliati?
Complimenti per il reportage, molto utile e ben fatto! Grazie mille!
Lorenzo
Elisa Polini
2 Luglio 2024 at 16:38Ciao Lorenzo,
Grazie mille per i complimenti, siamo contenti di leggere che il nostro articolo ti sia stato utile.
In 5 giorni puoi tranquillamente seguire l’itinerario riportato in questo articolo senza, ovviamente, aggiungere i 3 giorni in più.
In alternativa, puoi togliere qualche tappa e fare un intero giorno all’isola di Mykines che merita davvero tanto.
Il tempo che hai a disposizione è poco per fare anche i trekking, perciò ti consiglio di sceglierne solo uno nel caso. E ti consiglio di percorrere (con guida obbligatoria) il sentiero per raggiungere il punto panoramico da cui ammirare le rocce di Drangarnir e l’isolotto di Tindhólmur.
Buon viaggio!
Elisa
Cinzia
18 Febbraio 2024 at 14:36Ciao Elisa, bellissimo reportage e stupende le foto. Ti volevo chiedere una cosa,sai perché il sentiero per veder le rocce di Drangarnir e l’isolotto di Tindhólmur è solo con guida? Un pelo caruccio 😅. E secondo te sarebbero troppi 15 giorni per le isole?
Grazie
Elisa Polini
20 Febbraio 2024 at 16:30Ciao Cinzia,
Grazie mille per i complimenti, siamo contenti di leggere che ti sia piaciuto! 🙂
Il sentiero si trova su terreno privato e anche abbastanza esposto, per questo è obbligatorio percorrerlo con guida. 15 giorni sono sufficienti per visitarle bene, soprattutto se desiderate fare anche un po’ di trekking e visitare anche gli isolotti più lontani.
Buon viaggio!
Elisa
Marianna
1 Agosto 2023 at 15:20Ciao! Complimenti per la guida dettagliata, ho viaggiato insieme a te!
Noi contiamo di fare tappa a Vagar (abbiamo a disposizione solo 2 giorni) e da qui muoverci solo sull’isola a piedi o eventualmente con mezzi pubblici. Sai se sia fattibile o è indispendispensabile noleggiare un auto? I trasporti sono efficienti?
Elisa Polini
1 Agosto 2023 at 16:20Ciao Marianna,
Grazie mille per i complimenti, sono contenta che ti sia stata utile.
I mezzi di trasporto ci sono, ma purtroppo non sono molto frequenti e non coprono tutte le zone dell’isola. Io ti consiglierei di noleggiare l’auto per ottimizzare al massimo questi 2 giorni.
Buon viaggio!
Elisa
stefano
10 Settembre 2021 at 9:37ciao, innanzitutto complimenti per le splendide foto.
posso chiederti in che periodo ci sei stata?
grazie
Elisa Polini
10 Settembre 2021 at 12:32Ciao Stefano, grazie mille per i complimenti.
Noi siamo andati a dicembre e gennaio.