Le isole Lofoten sono una delle più belle perle norvegesi, forse le più conosciute, dove sembra di tornare indietro nel tempo, un tempo che sembra essersi fermato al secolo scorso. Villaggi di pescatori incastonati tra le montagne, natura incontaminata e paesaggi mozzafiato sui fiordi e sul mare, sono solo alcune delle cose che troverete durante un viaggio alle isole Lofoten on the road. Si perché le Lofoten vanno vissute in totale libertà, spostandosi da una parte all’altra fino a raggiungere gli angoli più remoti e isolati, i più belli. Ecco perché è fondamentale preparare un itinerario alle Lofoten con i giorni sufficienti per godersi queste isole fino in fondo.
In questo articolo vogliamo raccontarvi uno dei nostri itinerari, uno dei più belli e completi da poter fare per assaporare l’essenza di questo splendido arcipelago. Vediamo insieme le tappe principali di questo itinerario alle Lofoten di 7 giorni, con un’estensione di 2 giorni per dedicarsi all’avvistamento di orche e balene.
- Itinerario alle Lofoten
1. Primo giorno: Narvik e Svolvær
2. Secondo giorno: Svolvær, la capitale delle isole Lofoten
3. Terzo giorno: Svolvær e Kabelvåg
4. Quarto giorno: da Svolvær a Leknes
5. Quinto giorno: da Leknes a Nusfjord
6. Sesto giorno: da Nusfjord ad Å e Reine
7. Settimo giorno: da Reine a Laukvik e rientro a Narvik - Con due giorni in più
1. Ottavo giorno: da Laukvik ad Andenes
2. Nono giorno: Whales & Orcas watching, rientro da Andenes a Narvik
Viaggio alle isole Lofoten: itinerario on the road di 7 giorni
Se desiderate fare solo una toccata e fuga di un weekend, magari con l’idea di ritornarci in futuro per dedicargli più tempo, vi consigliamo questo tour guidato: Tour delle isole Lofoten in 2 giorni.
Itinerario alle Lofoten – Primo giorno: Narvik e Svolvær
Il primo giorno, il giorno del viaggio, potete dedicarlo alla visita di Narvik, una piccola città portuale che sorge su una penisola 200 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, di fronte al meraviglioso Rombaksfjord, un ramo del più grande Ofotfjord. Potete iniziare la visita della città partendo dal piccolo centro storico e dalla piazza principale, la Torgsvingen. In questa piazza troverete una bellissima fontana raffigurante una donna con un bambino costruita durante la ricostruzione della città e simbolo di pace, il Fredsmonumentet raffigurante dei bambini che giocano e il Fiskenhallen, il principale mercato del pesce della città e della zona circostante. Al suo interno è possibile trovare diverse tipologie di pescato tra cui il salmone affumicato, il merluzzo e tanto altro pesce fresco. Vicino alla piazza principale si trova il Narvik Kulturhus, il centro culturale dove si svolgono tutte le attività musicali e teatrali.
Dal centro storico potete fare una piccola deviazione verso la Narvik Kirke seguendo prima la via Brugata e poi la via Kirkegata fino a raggiungere il Kirkeparken. La Chiesa di Narvik, risalente al 1925 e costruita interamente in pietra, può ospitare fino a 700 persone. Il suo interno è molto semplice ma allo stesso tempo elegante, con rifiniture rosse e un maestoso organo che sovrasta la navata centrale. Proseguite poi verso sud lungo la via principale, la Kongensgate, fino ad arrivare al Narvik Krigsminnemuseum, il Museo della Guerra, dove è possibile conoscere più approfonditamente le vicende belliche avvenute nella Norvegia del nord, grazie all’esposizione di diversi reperti originali, postazioni multimediali, foto e racconti.
Proseguite ancora lungo la Kongensgate fino ad arrivare a una piccola casetta in legno che un tempo ospitava l’ufficio postale, dal 1888 al 1898. Imboccando la strada secondaria accanto alla struttura, la Administrasjonsveien, raggiungerete il Museo del Nord, dove è possibile farsi un’idea della storia e della cultura di Narvik. Interessante anche la mostra sui Sami della regione. Se visiterete Narvik tra Maggio e Settembre, tutti i giorni dalle 13.00 alle 21.00, viene creato un getto d’acqua artificiale alto circa una settantina di metri e visibile da ogni angolo della città.
Terminata la visita di Narvik potete mettervi in marcia per raggiungere Svolvær. La Lofast (E10) è la strada principale che collega le Lofoten da nord a sud ed è una delle strade più belle al mondo. La strada è facilmente percorribile anche nel periodo invernale in quanto viene ripulita dalla neve giornalmente.
Itinerario alle Lofoten – Secondo giorno: Svolvær, la capitale delle isole Lofoten
Il secondo giorno è dedicato interamente alla città e ad un’escursione in mare. Svolvær è la capitale delle isole Lofoten e il simbolo della città è la Svolværgeita, una montagna a forma di corna e molto rinomata tra gli scalatori. È il principale punto di arrivo per chi decide di visitare le isole, servita anche dal famoso Hurtigruten, il battello postale norvegese adibito anche a trasporto passeggeri. Non lontano da Svolvær si trova Vågan, il più antico insediamento della Norvegia del Nord fondato nel IX Secolo, che vi consigliamo di visitare in mattinata.
Nel pomeriggio potete recarvi al porto per prendere parte a una delle tante escursioni in barca che vi porteranno a esplorare il vicino Trollfjord, un fiordo lungo circa 2 chilometri derivante dallo stretto che separa le isole Lofoten dalle isole Vesterålen. Le barche partono tutti i giorni dell’anno sia alla mattina che al pomeriggio e la durata delle escursioni varia dalle 2 ore alle 4 ore. Durante la navigazione del fiordo avrete la possibilità di avvistare le bellissime aquile dalla coda bianca che, grazie all’acqua mitigata dalla corrente del Golfo, hanno trovato qui il loro habitat.
Per vivere un’esperienza indimenticabile vi consigliamo di dormire nelle tradizionali rorbuer, le antiche case dei pescatori. Queste case sono costruite interamente in legno e pitturate di rosso con gli infissi bianchi e, negli ultimi anni, sono state ristrutturate e rimodernate per poter accogliere i turisti. Sono le tradizionali case costruite a partire dal 1120 dal Re Øystein con lo scopo di fornire un alloggio ai pescatori che si recavano alle Lofoten per la stagione invernale della pesca al merluzzo. Noi vi consigliamo la Svinøya Rorbuer, ma se preferite passare la notte in mezzo al nulla più totale vi consigliamo il Lofoten Feriesenter.
Itinerario alle Lofoten – Terzo giorno: Svolvær e Kabelvåg
Il terzo giorno alle Lofoten continua con la visita di Svolvær. Potete iniziare la giornata con la visita del Lofoten Krigsminnemuseum, un Museo sulla Seconda Guerra Mondiale, uno dei migliori della Norvegia e con al suo interno una notevole collezione di uniformi militari, manufatti insoliti e foto in gran parte inedite. Tra i manufatti più impensabili si trova una borsa della compagna di Hitler. Vicino al museo trovate una delle attrazioni più famose e turistiche della città, il Magic Ice, un piccolo museo di sculture di ghiaccio allestito all’interno di un vecchio impianto di congelamento del pesce. Al suo interno potete concedervi una pausa sorseggiando un drink servito in un bicchiere di ghiaccio. Prima di entrare vi verrà fornito un mantello termico per tenervi al caldo.
Dopodiché salite lungo la Vestfjordgata fino ad arrivare alla piazza principale della città che ospita il centro informazioni turistiche, il Nordnorsk Kunstnersenter e il Lofoten Kulturhus, un centro culturale con uno spazio espositivo e un cinema. Il Nordnorsk Kunstnersenter, il Centro d’Arte della Norvegia del Nord, ospita esposizioni temporanee di opere, sculture e dipinti realizzati da artisti nord norvegesi. Salendo nuovamente lungo la via e oltrepassando il centro, troverete la Lofoten Temagalleri, una galleria che vi permetterà di approfondire la storia e l’importanza della pesca per queste isole. Finita la visita nel centro città dirigetevi verso il lago Stor-Kongsvatnet per una passeggiata immersi nella natura selvaggia e per una pausa pic-nic.
Nel primo pomeriggio dirigetevi verso il villaggio di pescatori di Kabelvåg, circa 6 chilometri a sud della capitale, dove fu costruita la prima rorbu della storia nel 1120. La prima struttura che incontrerete arrivando al villaggio sarà la Vågan Kirke, chiamata la Cattedrale delle Lofoten. Questa chiesa è stata costruita nel 1898 ed è la seconda più grande chiesa in legno della Norvegia. Molto bello e caratteristico il centro storico, con le sue casettine in legno, e il vecchio porticciolo.
Nelle vicinanze si trova il Lofotmuseet, il Museo delle Lofoten, costruito sul sito originale di quella che fu la prima città artica e dove vennero rinvenuti i resti delle prime rorbuer originali. Il museo parla della storia delle isole e dell’importanza della pesca, raccoglie una collezione di manufatti risalenti dalla preistoria fino all’anno mille e offre la possibilità di visitare una collezione di barche antiche. Poco più avanti si trova il Lofotakvariet, l’Acquario delle Lofoten, che ospita diverse specie di pesci e animali marini provenienti dalle zone artiche.
Prendete la via Storvåganveien fino a raggiungere la Galleri Espolin, dedicata alle opere dell’artista Kaare Espolin Johnson, che attratto dalla bellezza delle isole, dipingeva le scene di vita quotidiane dei pescatori. Guardando le sue opere non pensereste mai che questo grande artista norvegese fu quasi cieco per gran parte della sua vita. Per tutti e tre questi siti (museo, acquario e galleria) è possibile acquistare il biglietto cumulativo al prezzo di 180 Nok.
Rientrando a Svolvær, recatevi sull’isola di Kuba e scendete fino alla punta meridionale. A circa metà strada troverete i Kjeøya kystbatteri, dove potrete osservare bunker e reperti bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, mentre scendendo verso la punta meridionale dell’isola arriverete al Fiskerkona, un faro sulla cui sommità si trova una scultura dell’artista norvegese Per Ung raffigurante la ‘moglie del pescatore’. Vi consigliamo di recarvi in questa zona verso l’ora del tramonto.
Itinerario alle Lofoten – Quarto giorno: da Svolvær a Leknes
Il quarto giorno inizia prestissimo e prevede un viaggio di circa 70 chilometri per arrivare a Leknes, con alcune deviazioni lungo la strada. Poco dopo la partenza da Svolvær incontrerete la prima deviazione lungo la strada 816 per arrivare a Henningsvær, un piccolo villaggio di pescatori costruito su tante piccole isole e collegato all’isola principale grazie ad un ponte. Il villaggio è molto pittoresco e solo per questo merita una visita. Di per sé non ha moltissimo da offrire, però un salto alla Henningsvær kirke e al piccolo porto vale la pena farlo.
La prima struttura che incontrerete arrivando dalla strada principale e tenendo la sinistra al bivio è la Galleri Lofotens Hus, una collezione di dipinti di diversi artisti norvegesi costruita all’interno di un vecchio edificio per la lavorazione del pesce. Scendendo lungo la strada principale si arriva a uno degli stadi più fotografati al mondo, l’Henningsvær Stadion. Da metà Giugno a metà Agosto dal piccolo porto del villaggio partono gite in barca della durata di circa 1 ora e mezza che vi porteranno a osservare le aquile di mare. Potete fare l’escursione di birdwatching anche partendo da Svolvaer.
Terminata la visita tornate verso la E10 in direzione Leknes. Dopo qualche chilometro di marcia arriverete a Bøstad, dove troverete la seconda deviazione che vi porterà ad Eggum. Fate attenzione nel periodo invernale in quanto la strada non viene pulita molto spesso ed è facile trovarla completamente ghiacciata. Essendo stretta e in salita non è facile da percorrere. Oltre alla splendida spiaggia bianca e la meravigliosa vista sull’oceano, in estate potete percorrere il sentiero di 9 chilometri che da Eggum porta a Unstad, che attraversa una serie di meravigliosi promontori costeggiando a tratti le spiagge e risalendo in altri punti lungo i prati. Riprendete poi la E10 in direzione Leknes fino ad arrivare a Borg, dove si trova il Lofotr Vikingmuseum, il più grande edificio vichingo scoperto.
Le rovine sono state casualmente scoperte da un contadino del paese nel 1981: si tratta di un’abitazione di un capo vichingo, oggi ricostruita a grandezza naturale. Dalla ricostruzione della capanna potete prendere un sentiero di circa un chilometro e mezzo che vi condurrà sul mare, dove troverete una ricostruzione di una nave vichinga.
Scendendo nuovamente verso Leknes, qualche chilometro dopo Borg troverete un’altra deviazione sulla destra lungo la Leiteveien, poi la Vikveien e infine la Uttakleivveien, che vi porterà a due meravigliose spiagge di sabbia bianca: la Haukland Beach e la Uttakleiv Beach. Riprendendo la strada principale E10 arriverete infine a Leknes, che vi suggeriamo di utilizzare come base per dormire. Prima però da Leknes prendete la strada 815, che al bivio diventa strada 817, che porta fino a Stamsund, un tradizionale villaggio di pescatori circondato dalle montagne. Vi consigliamo di arrivare al villaggio per gustarvi un bel tramonto sul mare, tempo permettendo!
Quinto giorno: da Leknes a Nusfjord
Il quinto giorno inizia nuovamente percorrendo la E10 verso sud. A pochi chilometri da Leknes troverete subito la prima deviazione verso Ballstad, lungo la strada 818. Prendetevi un po’ di tempo e lasciatevi trasportare dall’incantevole bellezza dei paesaggi che troverete lungo questa strada panoramica che costeggia interamente il Buksnesfjorden fino ad arrivare a Ballstad, uno tra i più grandi villaggi di pescatori delle isole, situato vicino al punto in cui il fiordo si incontra con il ben più grande Vestfjorden. Tornate indietro lungo la stessa strada fino a riprendere la strada principale e, prima di prendere la deviazione per Nusfjord, proseguite sulla E10 fino a raggiungere Flakstad, con la sua Skagsanden beach, e Ramberg.
Queste due spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina vi faranno pensare ai Caraibi, ma le montagne artiche innevate che vedrete sullo sfondo e la temperatura dell’acqua vi riporteranno subito alla realtà! A Flakstad visitate la Flakstad Kirke, situata alle spalle della spiaggia. La chiesa è stata costruita nel 1780 e restaurata più volte nel corso degli anni; è interamente fatta con legno proveniente dai fiumi siberiani che sfociano nell’Artico e trasportato fino alle isole Lofoten dalle correnti marine. Poco prima di arrivare a Ramberg troverete sulla destra i Jusholmen kystbatteri, alcune rovine dei bunker della Seconda Guerra Mondiale.
Tornando indietro lungo la E10 troverete sulla destra la strada Fv807 che vi porterà a Nusfjord, uno dei villaggi di pescatori più antichi e meglio conservati delle isole Lofoten e uno dei luoghi più pittoreschi e immortalati dell’intero arcipelago. Oggi il villaggio conta meno di 100 abitanti ed è considerato un museo a cielo aperto. Vi basterà girare per i suoi vicoli per rendervene conto. Prendetevi un po’ di tempo e non perdetevi neanche un angolo di questa piccola perla. Vi consigliamo di dormire in una delle 46 pittoresche rorbuer del villaggio, incastonate in un paesaggio surreale, dalle quali da Settembre in poi potrete avere la fortuna di ammirare l’Aurora Boreale.
Itinerario alle Lofoten – Sesto giorno: da Nusfjord ad Å e Reine
Iniziate la giornata ammirando l’alba su Nusfjord e concedetevi l’ultima passeggiata nel piccolo villaggio prima di rimettervi in marcia. Riprendete poi la E10 e qualche chilometro dopo Ramberg, prendendo la deviazione lungo la strada Fv810, costeggiate lo Stjernfjorden fino a raggiungere il piccolo villaggio di Sund. Arrivati al villaggio visitate il Sund Fiskerimuseum, un Museo della Pesca allestito in più capanni. All’interno del primo capanno si trovano numerose barche, mentre nel secondo capanno, una vecchia rorbu, si trovano una quantità smisurata di vecchi oggetti, tra cui boccali, vecchie radio e sci. Nello stesso complesso si trova il Smeden I Sund, il più antico negozio di souvenir delle isole. Il complesso è gestito dal fabbro norvegese Tor-Vegard Mørkved, che lavora e crea sculture in ferro raffiguranti i cormorani.
Continuate lungo la E10 fino a raggiungere Hamnøy, poco distante da Reine, il più antico villaggio di pescatori delle isole Lofoten. Avete presente la classica foto cartolina delle isole Lofoten? Quella con quattro casettine rosse con una bellissima montagna come sfondo? Ecco, è scattata proprio dal ponte della Lofast dal quale si ha una bellissima visuale sul piccolo villaggio incastonato tra le montagne. Terminata la visita al villaggio continuate lungo la E10 fino a raggiungere Å, il paese con il nome più corto al mondo che si pronuncia ‘o’, un vecchio villaggio di pescatori e il paese più a sud delle isole.
Ad Å si trova il più famoso Museo della Pesca, il Norsk Fiskeværsmuseum, un museo all’aperto che comprende svariate strutture. Tra le più importanti ci sono la fabbrica di olio di fegato di merluzzo più antica d’Europa, una panetteria del 1844 tutt’oggi in funzione, un vecchio rorbu conservato con l’arredamento originale e l’officina di un fabbro che realizza lampade alimentate con olio di fegato di merluzzo. Tornando indietro verso Reine si trova il Lofoten Tørrfiskmuseum, il Museo dello Stocafisso, dedicato all’attività più famosa e millenaria delle isole. Al suo interno è possibile visionare un filmato e dei manufatti che spiegano nei dettagli tutte le fasi del processo dalla cattura del pesce fino alla spedizione.
Riprendete la strada principale e tornate indietro per qualche chilometro fino ad arrivare a Reine, dove vi fermerete anche per la notte. Reine è, insieme a Nusfjord, uno dei villaggi più pittoreschi delle Lofoten e non a caso è considerato uno dei villaggi di pescatori più belli del mondo. Punteggiato da casette rosse e bianche e circondato da bellissime montagne, si affaccia direttamente sulla Reinevågen. Vi consigliamo di dormire alla Reine Rorbuer, davvero meravigliosa e da dove abbiamo avuto la fortuna di osservare una bellissima Aurora Boreale!
Itinerario alle Lofoten – Settimo giorno: da Reine a Laukvik e rientro a Narvik
Prima di rientrare verso Laukvik potete recarvi al porto di Moskenes, poco più a sud di Reine, da dove partono i traghetti per l’isola di Værøy e l’isola di Røst. Queste due isole sono la casa di un quarto della popolazione di uccelli marini della Norvegia, tra cui circa tre milioni di pulcinelle di mare e alcune specie rare come i fulmari e i petrelli. L’itinerario odierno prevede un viaggio di circa 340 chilometri per risalire verso Narvik.
Dopo aver passato il Lofoten Turistsenter e subito dopo un ponte, troverete sulla sinistra una piccola strada (Fv861) che, insieme alla Fv862 che troverete poco dopo sempre sulla sinistra, costeggia tutta l’isola di Gimsøy. La Fv861 si ricollegherà poi alla E10. Vi consigliamo di percorrerla in quanto i panorami che si osservano lungo questa stradina sono davvero meravigliosi e ne valgono la pena. Fate attenzione in inverno perché la strada non è pulita ed è spesso ghiacciata.
Tornati sulla E10 continuate fino a quando trovate la deviazione per la Fv888 che vi poterà a Laukvik. Questo piccolo paese non ha nulla da offrire se non pace, tranquillità e natura incontaminata. Se viaggiate da fine Agosto in poi, Laukvik è anche un ottimo punto dove poter ammirare l’Aurora Boreale. A tal proposito, a Laukvik si trova il Polar Light Center, aperto nel 2007 da due olandesi che si innamorarono delle isole, dove si trasferirono. Terminata la visita continuate la strada fino ad arrivare a Narvik, facendo qualche sosta lungo il percorso.
Itinerario alle Lofoten: con due giorni in più!
Ottavo giorno: da Laukvik ad Andenes
Iniziate la giornata alzandovi prestissimo in quanto vi aspetterà un bel tragitto di circa 200 chilometri che vi poteranno dritti verso la punta nord delle isole Vesterålen, ad Andenes. Lungo la strada non ci sono particolari deviazioni, ma il paesaggio che si incontra è davvero meraviglioso e le 3 ore di auto passeranno davvero in fretta. Andenes, situato sull’isola di Andøya, è un piccolo villaggio di pescatori famoso principalmente per il whale watching e le escursioni che portano ad osservare le pulcinelle di mare sulla vicina isola di Bleik.
Arrivati in città iniziate la visita del villaggio dalla baia di Fyrvika dove si trova l’Andøymuseet, un museo che ospita un’esposizione sulle regioni polari, con un approfondimento sulle 38 spedizioni alle Svalbard intraprese dall’esploratore locale Hilmar Nøis. Proseguite la visita dirigendovi verso l’Andenes Fyr, un faro rosso inaugurato nel 1859 alto ben 40 metri. Al suo interno si trova una piccola mostra incentrata sul porto e sul faro di Andenes ed è possibile salire fino in cima alla torre. Le visite guidate sono organizzate dalla Whale Safari, situata poco distante dal faro.
Se intendete visitarlo prenotate la visita andando direttamente all’ufficio della Whale Safari, dove nel seminterrato potrete visitare il Hvalsenteret, un museo incentrato sulla ricerca e sulle varie specie di cetacei, sulla loro biologia e sull’ecosistema in cui vivono. Al suo interno si trova anche uno scheletro di capodoglio. È possibile visitare il museo anche se non si partecipa alle loro escursioni, in alternativa la visita è inclusa nel prezzo dei loro tour.
Dopodiché nel pomeriggio percorrete la strada che porta verso Bleik, dove si trova l’Andøya Space Center, un centro tecnologico dedicato allo spazio e all’Aurora Boreale. Qui è possibile studiare il fenomeno e la sua origine attraverso proiezioni ed esperimenti. Dal centro spaziale vengono lanciati palloncini meteorologici e palloni di ricerca circumpolare. Dallo Space Center si può raggiungere il vicino osservatorio situato in cima alla Ramnan, una montagna alta circa 380 metri dalla quale si può godere di una vista panoramica su Andenes e sulle isole vicino.
Verso sera fermatevi a gustare un meraviglioso tramonto o il sole di mezzanotte sull’Oceano Artico al punto panoramico Kleivodden. Questo posto è altrettanto bello per ammirare l’Aurora Boreale se sarete alle isole Vesterålen durante il periodo invernale. Questo punto panoramico, così come Bleik, sono situati lungo la Nasjonale Turistveger delle Vesterålen che da Andenes arriva fino a Åknes. Lungo la strada, andando verso Sud, tra Nordmæla e Nøss, si trova il promontorio di Børhella che ospita la formazione rocciosa di Bukkekjerka, un vecchio luogo sacrificale Sami dove la natura stessa è riuscita a costruire un altare e un pulpito naturali.
Nono giorno: Whales & Orcas watching, rientro da Andenes a Narvik
Nelle acque profonde al largo di Andenes è presente un’alta concentrazione di calamari che, da Maggio a Settembre, richiamano un gran numero di capodogli, mentre durante l’inverno le acque dell’Andfjord sono popolate principalmente da aringhe che richiamano un gran numero di orche. Con un po’ di fortuna, durante tutto l’anno si possono avvistare anche diversi tipi di balene.
Dedicate la mattinata intera ad un’escursione di whales & orcas watching, una delle più belle escursioni in mare che abbiamo mai fatto. L’escursione inizia con un breve briefing iniziale in cui vengono spiegate le diverse specie di balene e orche che si possono avvistare, le principali norme di sicurezza da osservare e come si svolgerà la giornata. Dopodiché vi verrà fornito l’equipaggiamento necessario per proteggervi dal vento gelido, composto da una tuta termica, guantoni e giubbotto salvagente. Ricordatevi di indossare vestiti caldi e comodi e dei buoni scarponi impermeabili. Una volta pronti inizierà la vera e propria escursione in mare aperto.
Vi consigliamo di prendere parte ad un safari effettuato con un gommone anziché ad un safari effettuato con barche di grosse dimensioni. Con il gommone riusciranno a portarvi più vicino e in tempi più rapidi, il tutto nel pieno rispetto degli animali. Una volta avvistati e avvicinati il capitano rallenterà e spegnerà i motori per evitare di infastidirli. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo Whale watching alle isole Vesteralen.
Garanzia avvistati o rimborsati: Grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni e alla profonda conoscenza delle abitudini dei cetacei che popolano le acque di Andenes, le agenzie vi assicurano che riusciranno a farveli avvistare al 100%. Nel caso in cui ciò non avvenga, vi offriranno la possibilità di prendere parte al primo tour disponibile il giorno seguente oppure, se non potrete partecipare in un altro giorno, vi verrà rimborsato l’importo dell’escursione.
Terminata l’escursione riposatevi un po’ gustando l’ultimo pranzo vista oceano, nel pomeriggio vi attenderanno circa 290 chilometri per rientrare a Narvik.
Per altre informazioni sulle isole Lofoten vi rimandiamo ai nostri articoli:
- Isole Lofoten: come organizzare il viaggio, come raggiungerle e cosa vedere
- Dormire alle Lofoten: la magia del dormire in una rorbu!
Se il vostro viaggio proseguirà in Lapponia o al nord verso le altre isole norvegesi, questi articoli potranno esservi utili:
❄ Informazioni generali sulla Lapponia
- Come organizzare un viaggio in Lapponia: la guida completa
- Curiosità sulla Lapponia: terra di Sami, renne e Aurora Boreale
- Guidare in Lapponia: tutto quello che devi sapere
- Come vestirsi in Lapponia e nell’Artico in inverno
- Itinerario in Lapponia: 20 idee per un viaggio on the road dai 3 ai 15 giorni
- Assicurazione di viaggio: quale scegliere per un viaggio sulla neve e nell’Artico
- Notte Polare e Sole di Mezzanotte: Tutto quello che devi sapere
- Calendario ore di luce in Lapponia
- Cosa fare in Lapponia in inverno: escursioni da non perdere
- Escursioni in Lapponia: cosa fare in autunno, circondati dai colori della Ruska!
- Escursioni in Lapponia in estate: cosa fare con il Sole di Mezzanotte
- Natale in Lapponia: curiosità e tradizioni dalla terra di Babbo Natale
- 5 posti da favola dove dormire in Lapponia
- Dog sledding in Lapponia e nell’Artico: storia e tradizione millenaria!
- Sami della Lapponia: storia di un popolo e tradizioni millenarie!
- Villaggi Sami in Lapponia: quali visitare per scoprire la cultura Sami
- 10+ curiosità sui ghiacciai: dalla formazione allo scioglimento
❄ Informazioni sull’Aurora Boreale
- Come fotografare l’Aurora Boreale: la guida completa
- Consigli su come, dove e quando osservare l’Aurora Boreale
- I 10 posti migliori dove osservare l’Aurora Boreale in Lapponia
- Le 10 migliori app per viaggiare alla ricerca dell’Aurora Boreale
❄ Lapponia finlandese
- Cosa vedere ad Helsinki, come raggiungerla e come spostarsi
- Ruka e Kuusamo: cosa vedere e fare oltre al Parco Nazionale di Oulanka
- Cosa vedere a Yllas (Yllasjarvi e Akaslompolo)
- Lapponia in autunno: Inari, itinerario tra Ruska, Aurora Boreale, Husky e renne!
- Lapponia in Estate: itinerario di 4 giorni tra Levi ed Inari
- Cosa vedere a Saariselka e dintorni
- Cosa vedere a Inari, nel Nord della Lapponia finlandese
- Rovaniemi, cosa vedere nel paese di Babbo Natale
- Lapponia finlandese: cosa vedere a Levi e Kittila
- A cavallo in Lapponia finlandese con Tinja Myllykangas
❄ Lapponia norvegese e isole
- Tromso: cosa vedere e cosa fare nella Capitale Artica
- Lapponia norvegese: cosa vedere tra Capo Nord, Alta, Tromso e Bardufoss
- Cosa vedere a Capo Nord: info, curiosità e come arrivare a Capo Nord
- Kirkenes: cosa vedere al capolinea del postale dei fiordi e allo SnowHotel
- Cosa vedere a Senja: consigli e info utili
- Whale watching alle isole Vesteralen: con chi e come si svolge
❄ Lapponia svedese
- Cosa vedere ad Abisko e Kiruna, nel cuore della Lapponia svedese
- Cosa vedere a Lulea, la porta d’accesso alla Lapponia svedese
- Gammelstad: visita al villaggio parrocchiale della Lapponia svedese
- Kukkola: visita al doppio villaggio di pescatori sul fiume Torne in Lapponia
- Cosa vedere a Jukkasjarvi, uno dei più antichi villaggi Sami in Svezia
- IceHotel di Jukkasjarvi: visita all’hotel di ghiaccio in Lapponia Svedese
- Jokkmokk Market: visitare il Mercato Sami della Lapponia svedese
- Cosa vedere a Jokkmokk, nel cuore della cultura Sami svedese
- Vuollerim e il Festival delle 1000 Lanterne di Ghiaccio in Lapponia svedese
- Cosa vedere a Gallivare: tra castelli, natura e storia mineraria in Lapponia
- Arvidsjaur: visita a Lappstaden, antico villaggio parrocchiale Sami
- Arctic Bath: una notte da sogno sull’acqua in Lapponia svedese
❄ Lapponia russa
Scopri di più sull’Artico iniziando dalla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico e dalla nostra Photo Gallery! Per approfondimenti sulle popolazioni dell’Artico date un’occhiata al nostro progetto People of the Arctic: un viaggio alla scoperta degli abitanti dell’Artico.
10 Comments
ANTONELLA MAIOCCHI
12 Maggio 2022 at 16:26Sarò alle Lofoten il prossimo Giugno, il paesaggio non sarà uguale a quello delle tue foto ma immagino che sarà comunque bellissimo. Grazie per le preziose e dettagliate informazioni dei tuoi articoli e complimenti per il bellissimo blog
Elisa Polini
13 Maggio 2022 at 9:46Ciao Antonella, grazie mille per i complimenti, ne siamo davvero felici.
Confermo, le Lofoten sono meravigliose in qualsiasi momento dell’anno 🙂
adriano
19 Settembre 2019 at 13:41sono giusto di ritorno dalle Lofoten. Purtroppo avevo a disposizione solo 5 giorni, ma grazie alle vostre indicazioni ho potuto visitare i posti più belli che abbia visto nella mia vita. Mi sono letteralmente innamorato delle Lofoten! Grazie
Elisa Polini
19 Settembre 2019 at 13:59Ciao Adriano, grazie mille per averci reso partecipi. Siamo contenti che i nostri consigli ti abbiano aiutato a vivere un’esperienza indimenticabile! 🙂
Grazie davvero di cuore!
Maurizio Pagella
28 Luglio 2019 at 18:42sto pensando di andarci il prossimo anno in giugno….grazie delle dritte !
Elisa Polini
29 Luglio 2019 at 8:08Grazie a te, siamo contenti che ti siano state utili 🙂
Buon viaggio, le Lofoten ti rapiranno il cuore!
Nastassja
11 Maggio 2019 at 16:55Ciao ho letto il vostro viaggio alle lofoten, sto cercando di organizzarmi ma mi sapreste consigliare l’azienda che affitta van da narvik? Perché quella che mi hanno consigliato ha la sede al sud delle isole lofoten
Grazie in anticipo
Nastassja
Elisa Polini
11 Maggio 2019 at 17:36Ciao 🙂
prova a guardare su rentalcar selezionando l’opzione per il van.
Beatrice
3 Marzo 2019 at 21:26ho visto anche io le orche in canada, che meraviglia!
Elisa Polini
4 Marzo 2019 at 10:16Bellissimo, immagino l’emozione! Noi abbiamo in programma di andare in Canada. Posso chiederti in che periodo le hai viste? 🙂