Quando si visita il Sud America, ed in particolare la Puna Argentina e la regione delle Ande, spesso si sente parlare del mal di montagna, il soroche. Questo, se non si seguono determinate precauzioni, può comportare diversi malesseri, come mal di testa, insonnia e fastidi respiratori. Questi sintomi solitamente si manifestano dai 2.500 metri di altezza in su, ma in alcuni soggetti possono manifestarsi anche ad altezze meno elevate.
Tra il Nord del Cile, dell’Argentina e in Bolivia, ma anche in Perù, le altezze sono tutte comprese tra i 3.500 e i 5.000 metri, perciò è bene informarsi in anticipo e partire preparati. Il mal di montagna, purtroppo, quando colpisce dura qualche giorno e a volte impedisce di effettuare qualsiasi tipo di attività.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni necessarie a prevenire e curare il mal di montagna, basate sulle nostre esperienze dirette. Non vogliamo in alcun modo sostituire il parere del vostro medico, che vi consigliamo di consultare prima di partire.
- Cos’è il mal di montagna
- Sintomi del mal di montagna
- Come prevenire il mal di montagna
- Rimedi naturali e farmacologici per il mal di montagna
Mal di Montagna: cos’è, come prevenirlo e come curarlo

Cos’è il mal di montagna
Il mal di montagna, anche conosciuto come AMS (Acute Mountain Sickness), è un insieme di patologie che si manifestano ad altitudini elevate. Questo accade quando il corpo non si è correttamente adattato alla diminuzione del livello di ossigeno nell’aria. Più ci si alza dal livello del mare, più la pressione atmosferica diminuisce e meno sarà l’ossigeno nell’aria.
Nella maggior parte dei casi il mal di montagna inizia a comparire dai 2.500 metri in su, ma è a 3.500 metri che si verificano la maggior parte dei casi. Questo però non vale per tutti, il mal di montagna è estremamente soggettivo. C’è chi non lo soffre per niente e chi sta malissimo anche ad altitudini meno elevate. E questo non è legato alla forma fisica, all’allenamento, all’età o al sesso.
Per compensare l’ipossia, ovvero la carenza di ossigeno, il nostro organismo inizia a produrre più globuli rossi e a compensare l’intensità del respiro. Tutto questo causa un forte stress all’organismo, che si traduce nei sintomi del mal di altura. Il nostro corpo ha quindi bisogno di tempo per adeguarsi alla nuova situazione e questo processo si chiama acclimatamento.
Le forme di mal di montagna più gravi, e che possono essere letali, sono l’edema polmonare ad alta quota (HAPE) e l’edema cerebrale ad alta quota (HACE). In questi casi è necessario scendere immediatamente di quota e sottoporsi a cure mediche immediate.
Sintomi del mal di montagna
Come riconoscere i sintomi del mal di montagna? I sintomi si sviluppano solitamente tra le 4 e le 24 ore dopo aver raggiunto la quota elevata e possono continuare anche per diversi giorni.
Nella maggior parte dei casi il mal di altura di presenta solo con lievi disturbi come naso chiuso, secchezza nasale, mal di testa, affanno, insonnia, labbra secche e screpolate. In altri casi però possono essere più importanti, come nausea, vomito, aumento del battito cardiaco, difficoltà respiratoria ed epistassi (sanguinamento del naso).
Nei casi più gravi, come l’edema polmonare (travaso di liquido nei polmoni) e l’edema cerebrale (rigonfiamento del cervello), i sintomi possono essere decisamente più gravi. Tra questi ci sono respiro faticoso e rumoroso, tosse persistente e tosse con liquido rosa/schiumoso, convulsioni, problemi alla vista, difficoltà a camminare e senso di confusione/disorientamento.
Come prevenire il mal di montagna
Quando si organizza un viaggio a queste latitudini è fondamentale creare un itinerario che permetta di salire gradualmente di quota. Preferibilmente, fatelo in auto e non in aereo. Una volta raggiunta una quota intermedia, è indicato fermarsi almeno uno o due giorni per far abituare il corpo ai cambiamenti. Se però dovete salire ulteriormente, avrete bisogno di un altro giorno per abituare il corpo alla nuova altitudine.
Questo processo si chiama acclimatamento e permette al corpo di adattarsi pian piano al cambio di altezza e di ossigenazione. È inoltre consigliato dormire ad una quota più bassa rispetto a quella raggiunta durante il giorno. Solitamente, una buona regola da seguire è:
- Passare una notte a quota inferiore ai 3.000 metri;
- Guadagnare non più di 500 metri di dislivello al giorno dai 3.000 metri in su;
- Passare una nuova notte di acclimatamento ogni 1.000 metri.
Ci sono inoltre dei piccoli accorgimenti da seguire sempre durante il giorno, per tutti i giorni di permanenza ad altezze elevate:
- Evitare sforzi o escursioni impegnative se non ve la sentite
- Mantenere sempre sotto controllo il respiro e fare respiri profondi
- Magiare leggero e cibi ad alto contenuto di carboidrati: in alta montagna la digestione è più lenta. Ottima la zuppa o i piatti a base di quinoa.
- Evitate di bere alcool: l’altezza ne accentua gli effetti
- Bere tanta acqua: è fondamentale mantenersi idratati
- Riposare bene e a lungo
Rimedi naturali e farmacologici per il mal di montagna
Vi abbiamo spiegato come prevenite il mal di montagna, ma cosa fare per curarlo? Il farmaco in assoluto più utile e prescritto per il mal di montagna è il Diamox, facilmente reperibile nelle nostre farmacie previa prescrizione medica. Questo farmaco va iniziato a prendere un paio di giorni prima di salire di quota e bisogna continuare a prenderlo finché si resta in quota. Fate attenzione a non abusarne in quanto è un farmaco che abbassa la pressione. In alternativa, nelle farmacie locali potete acquistare le Sorojchi Pills, pillole a base di paracetamolo/ibrupofene e caffeina.
Per combattere il mal di testa invece potete usare farmaci a base di paracetamolo o ibuprofene, come l’efferalgan, l’aspirina, l’oki, il brufen e la tachipirina. Se con questi rimedi i sintomi non vi passano, chiedete di utilizzare l’ossigeno. Solitamente i tour organizzati, gli hotel e i negozi ne sono forniti. Se anche in questo caso non vi passa, è necessario scendere di quota ed attendere che il corpo si adatti.
Se invece preferite dei rimedi naturali, affidatevi a tutto ciò che è a base di coca. Ovviamente si tratta di coca naturale, senza principi attivi, che aiuta a prevenite i problemi legati all’altitudine. Il modo più semplice ed efficace è masticarla al naturale, come fanno loro, mettendola a lato della bocca tipo criceto. L’unico effetto collaterale è un leggero intorpidimento della bocca. Se non riuscite a sopportare il sapore amaro delle foglie di coca in bocca, potete tranquillamente bere un buon mate de coca.
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