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Milano Sotterranea: visita al cuore della città perduta!

Come ben sapete non amiamo molto le grandi città, non amiamo il caos, il traffico e lo smog. Preferiamo trovarci immersi nel silenzio delle foreste della Lapponia o nel deserto artico delle Svalbard, piuttosto che in grandi agglomerati di palazzi e cemento. Una città per farci incuriosire e per spingerci a visitarla deve avere qualcosa di particolare, di insolito, che catturi la nostra attenzione. Così, recentemente, abbiamo deciso di dare una chance a Milano, la città dove lavoriamo e che vediamo tutti i giorni. Una città che odiamo e che amiamo allo stesso tempo, ma che non abbiamo mai voluto visitare approfonditamente, sbagliando. Abbiamo scoperto una Milano insolita, ricca di storia, arte, cultura e leggende che hanno rapito la nostra curiosità facendoci completamente cambiare idea su questa città dalle mille facce. Così abbiamo deciso di iniziare a raccontarvela, dal nostro punto di vista, iniziando dalla Milano sotterranea.

Milano non è solamente moda, palazzi, lusso e traffico. Milano è molto di più. Esattamente come abbiamo fatto noi, vi consigliamo di dedicare almeno 2 o 3 weekend lunghi alla scoperta dell’antica capitale dell’Impero Romano d’Occidente e dei suoi tanti, tantissimi monumenti e siti storici. Pernottate in uno dei tanti hotel di Milano e partite alla scoperta del cuore di questa città. Fatevi cullare dalla storia e dalle leggende che fanno di Milano una città misteriosa e affascinante al tempo stesso.

Milano Sotterranea: visita al cuore della città perduta!

Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti
Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti

Il Battistero di San Giovanni alle Fonti e le antiche cattedrali

La Milano sotterranea nasconde moltissimi segreti, tutti sotto ai nostri piedi. Catacombe romane, rifugi antiaerei, passaggi segreti, cripte e resti di antiche chiese sotterranee sono oggi quel che resta di un passato affascinante e misterioso. Uno dei principali percorsi della Milano sotterranea si snoda tra l’area archeologica del Duomo di Milano e Piazza Missori e noi oggi vogliamo parlarvi proprio di questo. Vi basterà scendere di pochi metri nel sottosuolo per entrare in un altro mondo e scoprire le leggende e la storia che si celano dietro questa città, a partire dalla fondazione dell’antica città di Mediolanum.

Scendendo di soli 4 metri sotto Piazza Duomo si trova uno dei complessi archeologici più antichi della città, il nucleo della prima cristianità milanese. Quaggiù si trovano i resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti, risalente al IV secolo d.C., il secondo edificio religioso più antico di Milano. Il primo è quello di Santo Stefano alle Fonti, dove è stato battezzato Sant’Ambrogio, rinvenuto al di sotto della sacrestia settentrionale del Duomo.

Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti
Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti

I resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti sono stati scoperti nei primi anni ’60, durante i lavori di costruzione delle metropolitana milanese. Purtroppo, a causa dei lavori, la maggior parte del battistero, delle basiliche e di tutto quello che si nascondeva sotto ad esso è andata distrutta e oggi è possibile risalire alla storia solamente effettuando ricerche di archivio. Si sa, ad esempio, che sotto al battistero sorgeva un antico tempio romano dedicato alla dea Minerva e, prima ancora, sorgeva un antico tempio celtico, dedicato alla dea Belisama. Milano fu fondata nel VI secolo a.C. proprio da una tribù celtica guidata da Bellevoso, nel luogo in cui trovarono una scrofa semilanuta.

Il cristianesimo iniziò ad espandersi a Milano dopo l’Editto di Costantino, firmato proprio a Milano nel 313. Con l’arrivo di Sant’Ambrogio vennero costruite anche le prime chiese. Negli anni precedenti i cristiani erano costretti a professare la loro religione di nascosto, ritrovandosi in palazzi residenziali messi a disposizione dai più ricchi, chiamati domus. Sant’Ambrogio fece costruire diversi edifici religiosi, tra cui 4 basiliche, le famose Basiliche Ambrosiane, situate nei punti cardinali della città.

Il battistero è stato costruito tra il 378 e il 397 d.C. anch’esso per volere di Sant’Ambrogio e probabilmente si trattava di un battistero solamente maschile. Sorgeva esattamente dove oggi si trova la facciata del Duomo ed era un edificio di due piani situato in mezzo a due chiese: la cattedrale invernale di Santa Maria Maggiore e la cattedrale estiva di Santa Tecla. La prima sorgeva dove oggi c’è il Duomo e di lei non rimane nulla, mentre la seconda sorgeva dove oggi c’è la Piazza del Duomo e di lei rimane solo l’abside. La cattedrale di Santa Tecla, fino al 1461, custodì per ben mille anni il Santo Chiodo, uno dei chiodi utilizzati per la crocifissione di Gesù. Oggi è conservato invece all’interno del Duomo.

Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti
Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti

Quelli che si possono visitare oggi sono i resti della pianta ottagonale del battistero, nella quale si alternano nicchie rettangolari, riservate agli ingressi, e nicchie semicircolari, e i resti della piscina ottagonale situata al centro. Ai tempi il numero otto era considerato il numero perfetto, il numero dell’infinito, e simboleggia il passato dalla vita alla morte verso una vita futura. Gesù resuscita l’ottavo giorno e ottavo è anche il giorno in cui Dio riposò dopo aver creato il mondo.

Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti
Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti

Il pavimento della vasca era di colore bianco, tuttora visibile, mentre le pareti erano ricoperte di marmo e mosaici. Tuttora visibili sono anche i canali di arrivo e scolo dell’acqua battesimale: il più alto e stretto era quello da cui entrava l’acqua pulita, mentre quello più basso e ampio era quello per far uscire l’acqua sporca. Durante i lavori di pulizia, gli archeologi trovarono al suo interno circa 200 antiche monetine di bronzo, alcune delle quali sono esposte nella bacheca del museo. Una delle ipotesi che fecero è che i fedeli gettavano in acqua le monetine per liberare l’anima dai peccati o per tenere lontani dall’acqua gli spiriti.

Il pavimento del battistero era invece bianco e nero, mentre la cupola era interamente rivestita con tessere d’oro vero, che servivano per ricreare il cielo del Paradiso. Ai tempi Milano era la capitale dell’Impero Romano d’Occidente, dove viveva l’Imperatore, e qui i mosaicisti realizzarono i primi mosaici d’oro in Italia.

Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti
Milano Sotterranea: Battistero di San Giovanni alle Fonti

Proprio in questo battistero, durante la veglia di Pasqua nel 387, Ambrogio battezzò Agostino d’Ippona, colui che poco dopo sarebbe diventato Sant’Agostino. In quei tempi ci si poteva battezzare solamente durante la notte di Pasqua e solo dopo aver completato un percorso religioso ben definito. Coloro che dovevano ricevere il battesimo entravano al battistero dalla porta ad ovest. Una volta entrati, dovevano rivolgersi verso ovest rinnegando Satana, poi verso est accogliendo Gesù e infine immergersi per 3 volte all’interno della vasca, in modo da togliersi ogni peccato. Dopodiché potevano recarsi all’interno della chiesa invernale per seguire l’intera messa. Prima del battesimo non si poteva entrare in chiesa, ma si doveva seguire parte della messa al di fuori, spesso nel giardino della chiesa stessa.

Alla fine del percorso all’interno del Battistero si trovano i resti dell’abside della cattedrale di Santa Tecla, risalenti alle tre principali fasi costruttive dell’edificio. Tra il Battistero e la cattedrale si trova un’area cimiteriale che custodisce alcune tombe. Nel Medioevo si pensa che fossero destinate ad importanti esponenti del clero e ad alcuni membri delle loro famiglie. Alcune delle tombe all’interno erano intonacate e dipinte e si trovavano davanti all’ingresso occidentale del Battistero.

Milano Sotterranea: abside della Cattedrale di Santa Tecla
Milano Sotterranea: abside della Cattedrale di Santa Tecla

L’inizio dei lavori per la costruzione del Duomo, nel 1385, per opera dei Visconti, cancellarono piano piano tutto quello che restava degli edifici sotterranei. La prima ad essere distrutta fu la cattedrale di Santa Maria Maggiore, poi il Battistero nel 1387 al cui ingresso est si trovano le fondamenta del Duomo e infine la cattedrale di Santa Tecla tra il 1461 e il 1462. Oggi, in memoria di ciò che un tempo sorgeva nella Milano sotterranea, sulle scalinate davanti al Duomo si possono vedere incisi nel pavimento i confini dell’antico Battistero di San Giovanni alla Fonte. Non lo sapevate vero? Bene, nemmeno noi!

Cripta della Chiesa di San Giovanni in Conca

Poco distante, nel mezzo di Piazza Missori, si stagliano i resti dell’abside della Basilica di San Giovanni in Conca, risalente al V-VI secolo d.C.. Questa è l’unica parte della chiesa sopravvissuta ai vari lavori. In pochi sanno però che sotto i resti della chiesa si nasconde una delle cripte romane meglio conservate di tutta la Lombardia. La chiesa sorse sui resti di un quartiere residenziale del III secolo d.C. ed era dedicata a San Giovanni Evangelista. Per molti secoli la statua del santo rimase esposta in alto alla facciata, racchiusa in una nicchia. Il Santo era rappresentato immerso in un calderone di olio bollente, supplizio a cui, secondo la tradizione, lo avrebbe condannato l’Imperatore Domiziano alla fine del I secolo d.C..

La chiesa piacque talmente tanto a Bernabò Visconti, che nel XIV secolo la fece inglobare all’interno del Palazzo Reale e la utilizzò come ceppella gentilizia. Nel 1531 Francesco II Sforza la donò ai carmelitani che decorarono la facciata in stile barocco e vi costruirono accanto il loro monastero. La chiesa venne poi in seguito sconsacrata e lasciata un po’ andare, fino al 1877 quando il comune decise di far passare l’attuale via Mazzini proprio dove sorgeva la chiesa.

Milano Sotterranea: Chiesa di San Giovanni in Conca
Milano Sotterranea: Chiesa di San Giovanni in Conca

I lavori fecero staccare la facciata e accorciare la chiesa di più della metà della sua lunghezza. Terminati i lavori riapplicarono la facciata alla chiesa, in malo modo e tutta storta. La facciata della chiesa venne poi venduta alla comunità valdese. Se vi capita di passare in Via Sforza, fermatevi ad ammirare il tempio Valdese, la cui facciata è quella originale della basilica di San Giovanni in Conca. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il comune decise di fare ulteriori lavori per migliorare la viabilità e diede ordine di ridurre ulteriormente la chiesa, lasciandone solamente i resti visibili ad oggi.

La cripta è divisa da 10 colonne realizzate con materiali di recupero ed un tempo era decorata da affreschi di carattere votivo di cui però è sopravvissuto ben poco. L’enorme quantità di umidità presente ha fatto si che quasi tutti gli affreschi si rovinassero negli anni fino a scomparire. Al di sotto della chiesa è stato rinvenuto il mosaico di una domus romana di alto livello. Il mosaico pavimentale, oggi conservato al Museo Archeologico, è uno dei pochissimi con motivi figurati rinvenuti a Milano. Risale al III secolo d.C. e rappresenta uno schema geometrico con animali, tra cui la figura di una leonessa completamente conservata.

Milano Sotterranea: Cripta della Chiesa di San Giovanni in Conca
Milano Sotterranea: Cripta della Chiesa di San Giovanni in Conca

Ulteriori lavori all’interno della cripta hanno riportato alla luce anche i resti di un’antica cisterna rivestita in cocciopesto. La cisterna era alimentata da condutture in piombo. Altre testimonianze della bellezza di questa antica chiesa sono le opere d’arte che la arricchirono nel corso dei secoli, oggi conservate al Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco. Tra queste vi sono: diversi affreschi come l’Annunciazione, l’unica parte rimasta degli affreschi del presbiterio, l’affresco di una tomba, uno dei pochi esempi di pittura paleocristiana conservati a Milano, e il monumento funebre di Bernabò Visconti.

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Disclaimer: le attività sono state svolte in collaborazione con Hotels.com, ma come sempre le opinioni e i racconti sono frutto della nostra esperienza.

5 Comments

  • Viviana
    28 Gennaio 2020 at 12:47

    Benissimo! Allora rivedrò con piacere Napoli sotterranea con la tua dettagliata e bellissima descrizione 🙂 ciaooooo

    Reply
  • Viviana
    28 Gennaio 2020 at 12:41

    è davvero incredibile avere a portata di mano tanta bellezza e non averne la più pallida idea! Io ho visitato Napoli sotterranea che mi è piaciuta molto ma Milano è davvero una bellissima scoperta. Grazie

    Reply
    • Elisa Polini
      28 Gennaio 2020 at 12:45

      Anche a noi è piaciuta molto Napoli sotterranea, parleremo presto anche di lei!
      A presto 🙂

      Reply
  • Viviana
    28 Gennaio 2020 at 12:10

    Grazie per questa bellissima descrizione di una Milano sotterranea di cui non conoscevo l’esistenza! Incredibile! Abito a 40km da Milano e non lo sapevo! Merita proprio una visita questa meraviglia!

    Reply
    • Elisa Polini
      28 Gennaio 2020 at 12:34

      Ciao Viviana! Grazie, siamo davvero contenti di averti fatto scoprire un lato nuovo di Milano.
      Tranquilla, anche noi fino a un po’ di tempo fa non ne sapevamo nulla 🙂
      Presto racconteremo anche di altri posticini sempre della Milano Sotterranea davvero interessanti.

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