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Italia / Sardegna

Monte d’Accoddi: Guida alla visita dell’Altare Prenuragico

Poco fuori da Porto Torres vi consigliamo di visitare l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi, un maestoso altare sacro fondato tra il 4000 e il 3650 a.C. e ampliato tra il 2800 e il 2400 a.C.. Si tratta di un monumento unico, non solo in Europa ma in tutto il Mediterraneo occidentale, imponente e dalle forme che ricordano quelle delle ziqqurat mesopotamiche.

In questo articolo vi diamo tutte le informazioni per organizzare la visita dell’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi, cosa vedere, come arrivare, orari e costi.

Visita a Monte d’Accoddi: informazioni sull’Altare Prenuragico

Panoramica dell'Altare di Monte d'Accoddi dal drone
Panoramica dell’Altare di Monte d’Accoddi dal drone

Un po’ di storia!

Da diversi studi e scavi effettuati, è risultato che l’altare faceva parte di un complesso risalente all’epoca prenuragica, sviluppatosi a partire dalla seconda metà del IV millennio a.C.. Inizialmente vi si stabilirono diversi villaggi appartenenti alla cultura di Ozieri (4000-3300 a.C.), i quali costruirono anche una necropoli sotterranea e un primo piccolo tempio con altari sacrificali e grosse sfere di pietra. Successivamente costruirono una prima piattaforma piramidale, sulla cui cima costruirono un tempio, chiamato Tempio Rosso in quanto la maggior parte delle superfici erano dipinte con ocra rossa e qualche punta di giallo e nero.

Seguì un periodo di abbandono, probabilmente dovuto a degli incendi, fino a quando nel 2800 a.C. la struttura fu completamente ricoperta di terra, contenuta da un muro esterno realizzato con grandi blocchi di pietra calcarea. Fu così che nacque una seconda grande piattaforma a piramide, alla quale si accedeva tramite una lunga rampa costruita sopra alla precedente. Questo secondo altare è stato attribuito alla cultura di Abealzu-Filigosa e conservò la sua funzione religiosa fino all’Età del Bronzo antico. Nel 1800 a.C. risultava ormai in rovina.

Ciò che possiamo visitare oggi è frutto di alcune modifiche apportate durante la Seconda Guerra Mondiale, quando furono scavati stretti fossati per le armi contraeree, e di un grosso restauro avvenuto negli anni ’80.

Panoramica dell'Altare di Monte d'Accoddi dal drone
Panoramica dell’Altare di Monte d’Accoddi dal drone

Cosa vedere a Monte d’Accoddi

L’attrazione principale del sito archeologico è senza dubbio l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi, costituito da un tronco di piramide alto circa 6 metri, con base di 37,50 metri nei lati Nord e Sud e 30,50 metri nei lati Est e Ovest. L’altare è accessibile tramite una rampa lunga 41,50 metri e larga da un minimo di 7 metri ad un massimo di 13 metri nella parte a ridosso della costruzione. In totale, l’intero complesso occupava circa 1.600 metri quadrati.

Sulla sua sommità si trovano i resti della cella, l’ambiente più sacro, dell’antico tempio, della quale si conservano solo i resti del pavimento e una parte del muro perimetrale alto 70 centimetri.

Altare di Monte d'Accoddi
Altare di Monte d’Accoddi

Oltre all’altare, nel Sito Archeologico di Monte d’Accoddi sono presenti altri monumenti prenuragici degni di nota, rimessi nelle posizioni originarie durante i lavori di restauro.

A destra della rampa si trova un enorme lastrone di pietra di circa 8,2 tonnellate per 3 metri per 3, utilizzato forse come dolmen (tomba megalitica) o come tavola per le offerte o per riti sacrificali. La seconda ipotesi sembra la più plausibile, confermata dalla presenza di sette fori laterali che potevano servire per legare le vittime dei sacrifici o come scolatoio.

Sul lato opposto della rampa si trova un menhir di pietra calcarea, squadrato, alto 4,40 metri e pesante circa 5,7 tonnellate.

All’inizio della rampa si trovano invece due grandi sfere in pietra calcarea, rappresentati forse il Sole e la Luna. La più grande è lavorata e pesa più di una tonnellata, per una circonferenza di 4,85 metri. La più ppiccola invece ha un diametro di circa 60 centimetri.

Monte d'Accoddi: pietre a forma di sfera
Monte d’Accoddi: pietre a forma di sfera

Curiosità sull’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi

Sul nome e sulla funzione dell’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi ad oggi ci sono solo ipotesi e nulla di certo. La più plausibile è che l’intera struttura fosse un sito sacrificale e che l’altare sulla torre era considerato il punto di incontro tra l’uomo e le divinità. Qui si pensa che una grande quantità di animali venisse sacrificata per propiziare la rigenerazione della vita e della vegetazione. Questa teoria è supportata dai ritrovamenti fatti ai piedi della piramide, come i resti di antichi pasti sacri e oggetti utilizzati durante i riti propiziatori.

Un’altra ipotesi che ci ha incuriosito essendo appassionati di astronomia è sulla simmetria dell’altare, che parrebbe riprodurre le stelle della Croce del Sud (piccola costellazione vicina al Centauro). Oggi, in seguito al cambio di rotazione dell’asse terrestre, questa costellazione non è visibile nel cielo sardo, ma 5.000 anni fa probabilmente lo era. La teoria è supportata anche dalle assonanze cromatiche della grande stele rossa raffigurante la Dea Madre stilizzata, posizionata a Nord dell’altare come la stella rossa Gamma in testa alla costellazione, e la pietra sacrificale in trachite rossa, posizionata di lato all’altare come la stella Epsilon di lato alla costellazione. Infine, il grande muro megalitico posto all’inizio della rampa sembra riprodurre la piccola nebulosa nota come Sacco di Carbone, posizionata accanto alla Croce del Sud.

Come arrivare a Monte d’Accoddi

Monte d’Accoddi si trova a circa 13 chilometri da Sassari e a circa 8 chilometri da Porto Torres. È raggiungibile percorrendo la ex Strada Statale 131 in direzione di Porto Torres o di Sassari, a seconda di dove partite, fino alla svolta sulla Strada Vicinale Monte d’Accoddi, dove il sito è segnalato dai cartelli turistici.

Monte d'Accoddi: resti dell'antico villaggio
Monte d’Accoddi: resti dell’antico villaggio

Orari e costi

Il Sito Archeologico di Monte d’Accoddi è aperto dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 e la domenica dalle 9.00 alle 14.00. L’ultimo ingresso è 1 ora prima della chiusura. Chiuso il lunedì.

Il biglietto d’ingresso costa € 4,00 intero, mentre è disponibile una riduzione per i gruppi di almeno 10 persone (€ 3,00 a testa) e per le scolaresche (€ 2,50 a testa).

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