Durante la nostra spedizione in Groenlandia con Quark Expeditions, abbiamo avuto l’occasione di visitare la piccola e graziosa città di Narsarsuaq. Una città ricca di storia e cultura, proprio come piace a noi, e circondata da un paesaggio incantevole. Narsarsuaq si trova nella valle scavata dal ghiacciaio Kiattuut Sermiat, nel fiordo di Tunulliarfik.
Narsarsuaq è la porta di accesso alla Groenlandia del Sud, da dove si possono facilmente raggiungere la calotta glaciale groenlandese, la seconda più grande dopo l’Antartide, e i resti degli insediamenti norreni. Proprio qui arrivò Erik il Rosso, che le diete il nome Grønland (Terra Verde) in onore della rigogliosa vegetazione che si incontra in estate.
Le rovine norrene e il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO sono solo alcune delle cose che si possono vivere a Narsarsuaq. In questo articolo vi diamo tutte le informazioni su cosa vedere e fare a Narsarsuaq e nei dintorni, come arrivare, dove mangiare e dove dormire.
- Un po’ di storia!
- Cosa vedere e fare a Narsarsuaq
- Cosa vedere nei dintorni di Narsarsuaq
- Come arrivare a Narsarsuaq
- Dove mangiare a Narsarsuaq
- Dove dormire a Narsarsuaq
Cosa vedere a Narsarsuaq: itinerario tra natura e storia
Un po’ di storia!
L’area di Narsarsuaq fu il punto di arrivo di Erik il Rosso, che la esplorò dal 982 al 985 durante i suoi 3 anni di esilio dall’Islanda, dove si era trasferito da bambino. Tornato in Islanda, raccontò della lussureggiante terra che aveva trovato, dove avrebbero potuto vivere come agricoltori, pescare e cacciare. Così, poco dopo salpò nuovamente per tornare in Groenlandia, ma stavolta con una flotta di 25 navi con a bordo circa 500 uomini e donne, oltre al bestiame e tutto il necessario per creare una nuova vita e comunità. Delle 25 navi, solo 14 arrivarono, con le altre 11 perse in mare.
Erik il Rosso si stabilì non lontano dall’attuale Qaqortoq (Julianehåb), e stabilì la sede dell’Østerbygden (insediamento orientale) a Brattahlíð, che significa “il ripido pendio” (Qassiarsuk). Altri continuarono più a nord e fondarono Vesterbygden (insediamento occidentale) nel fiordo vicino all’odierna Nuuk (Godthåb). Erik e i suoi discendenti vissero in questa zona fino alla metà del XV secolo.
Narsarsuaq in groenlandese significa “Le Grandi Pianure”, un luogo che gli americani, nel 1941, trovarono perfetto per realizzare la base aerea Bluie West One, che serviva come scalo tra gli Stati Uniti e l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. La maggior parte degli edifici attuali risalgono a questo periodo, così come l’aeroporto. L’ospedale fu ampliato durante la Guerra di Corea (1950-1953) e il suo numero di posti letto aumentò da 250 a 1.000. Terminate le guerre, nel 1958 gli americani lasciarono l’area e oggi l’aeroporto è utilizzato come accesso alla Groenlandia meridionale.
Narsarsuaq oggi è il centro agricolo della Groenlandia, dove si trovano allevamenti di pecore sparsi per i verdi campi che caratterizzano il paesaggio attorno alla città. Queste fattorie si trovano tra le antiche rovine Inuit e Norrene, che oggi sono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Cosa vedere e fare a Narsarsuaq
Prendetevi qualche minuto per passeggiare in città, dove troverete pochi edifici colorati e nulla più. L’edificio più interessante da visitare è senza dubbio il Narsarsuaq Museum, fondato nel 1991, che custodisce una vasta collezione di foto e manufatti della base americana Bluie West One.
Il museo ha anche una sezione dedicata al periodo norreno in Groenlandia, racchiuso dal 985 al 1450 d.C. circa, che vi regalerà una buona introduzione alla storia della zona.
Il museo è aperto solo nel periodo estivo (Giugno-Settembre) dalle 10.00 alle 16.00. Chiuso la domenica.
Seguite poi il sentiero rosso che conduce sulla Signal Hill (Signalhøjen in danese), dalla quale si gode di una bellissima vista sul fiordo punteggiato di icebergs.
Sulle pendici inferiori del Monte Mellemlandet, vicino all’aeroporto di Narsarsuaq, si trova un giardino botanico dell’Artico unico nel suo genere, chiamato Greenlandic Arboretum. Fondato nel 1988, si estende su 15 ettari e ospita 110 specie vegetali, per lo più varietà di alberi della taiga boreale, come il larice siberiano, il pino lodgepole, l’abete bianco, l’abete Sitka e vari cespugli. Il giardino ad oggi conta più di 50.000 alberi di varia provenienza.
Se avete tempo e voglia di camminare, vi consigliamo di seguire anche il sentiero giallo che conduce al The Ridge (7 chilometri – 2 ore e mezza), da dove si ha una prima vista da lontano del Ghiacciaio di Narsarsuaq (Kiattuut Sermiat), oppure il sentiero verde che conduce al ghiacciaio (10 chilometri – 5 ore). Questo sentiero prevede una ripida salita verticale, dove sono state messe anche delle corde per aiutarvi.
Se cercate qualche souvenir carino e non convenzionale, vi segnaliamo che uno dei due apicoltori della Groenlandia vive proprio a Narsarsuaq e vende piccoli vasetti di miele nei negozi di souvenir.
Cosa vedere nei dintorni di Narsarsuaq
Le rovine norrene a Qassiarsuk
Di fronte a Narsarsuaq, dall’altra parte del fiordo, si trova il piccolo villaggio di pastori di Qassiarsuk. È proprio qui che Erik il Rosso si stabilì originariamente e chiamò il luogo Brattahlíð, di cui oggi è possibile visitarne i resti poco fuori il villaggio.
A Brattahlíð sorgeva probabilmente la prima chiesa cristiana sul continente americano, Þjóðhildarkirkja, dedicata a Thjodhilde, moglie di Erik il Rosso, costruita 492 anni prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo in America. Oggi è possibile vederne una ricostruzione, insieme a una replica di una casa lunga norrena, vicino al sito originale.
Brattahlíð ha ospitato anche il primo Þing (parlamento) groenlandese, basato sull’islandese Alþingi. La sua posizione esatta però rimane sconosciuta.
Nell’anno 2000, è stata eretta una grande statua di Leif Eriksson, figlio di Erik il Rosso, colui che portò il cristianesimo nella comunità vichinga in Groenlandia e primo europeo ad approdare in Nord America, circa 500 anni prima di Colombo. Si narra che il primo suolo che incontrò sia presumibilmente l’odierna Isola Baffin, per poi proseguire verso il Labrador.
Igaliku e l’antico insediamento norreno di Garðar
Igaliku è un altro villaggio non lontano da Narsarsuaq, dove si trovano le rovine dell’insediamento norreno di Garðar, , il cuore religioso dei norvegesi in Groenlandia.
Dell’antica città restano numerosi monumenti, fra cui la cattedrale, essendo stata Garðar sede della diocesi locale, nonché fulcro della religione cristiana in Groenlandia tra il XII e il XIV secolo. L’antico edificio è stato costruito in arenaria, a pianta cruciforme, e risale al XII secolo. La diocesi venne definitivamente abolita nel 1537.
Oltre alla cattedrale sono visibili anche i resti delle stalle, che potevano ospitare circa 60 capi di bestiame, ed altre costruzioni minori, realizzate in pietra locale, chiamata sillisit.
Sia Qassiarsuk che Igaliku fanno parte del Kujataa World Heritage Site, iscritto dall’UNESCO nel 2017, poiché il paesaggio contiene rovine norrene insolitamente ben conservate e rappresenta gli esempi più ricchi della cultura agricola norrena e groenlandese.
Greenland Ice Sheet
Da Narsarsuaq è possibile raggiungere la Calotta Glaciale della Groenlandia in due modi. A piedi, camminando lungo la strada che attraversa la Flower Valley (Blomsterdalen) e salire sulla montagna fino a raggiungere il ghiacciaio. Il sentiero è lungo circa 10 chilometri. Segnaliamo che la salita è piuttosto ripida per un bel pezzetto (300 metri circa di dislivello) e con corde, perciò sarebbe meglio essere un po’ allenati. Oppure prendendo parte ad una gita in barca fino al vicino Ghiacciaio Qorooq.
Entrambe le scelte vi faranno vivere emozioni indimenticabili e potete tranquillamente effettuarle entrambe, in quanto le esperienze sono completamente diverse.
Come arrivare a Narsarsuaq
L’Aeroporto di Narsarsuaq è il secondo aeroporto internazionale della Groenlandia, dopo l’aeroporto di Kangerlussuaq, nonché il più importante aeroporto della Groenlandia del Sud. Questo aeroporto è collegato con voli da/per Copenaghen, l’Islanda e Nuuk, mentre gli elicotteri collegano Narsarsuaq con le altre città della Groenlandia meridionale. Le compagnia che volano a Narsarsuaq sono Air Greenland e Icelandair. Noi abbiamo volato con Icelandair da Reykjavik a Narsarsuaq. Il volo è diretto e dura circa 2 ore e 45 minuti.
Potete raggiungere Narsarsuaq anche in nave o traghetto da altri villaggi della Groenlandia o con spedizioni in nave più lunghe. Da Maggio a Settembre opera la Arctic Umiaq Line con un traghetto settimanale che percorre la costa Ovest fino a Ilulissat, passando per Qaqortoq, Nuuk e Sisimiut. Anche DiskoLine gestisce navette in barca tra diverse città e insediamenti nella Groenlandia meridionale e Narsarsuaq. Il porto si trova poco fuori dalla città, lungo la strada principale. C’è un servizio navetta che fa da spola tra l’aeroporto e il porto.
C’è inoltre una strada sterrata di 26 chilometri che collega Narsarsuaq a Qassiarsuk, passando intorno al fiordo dagli insediamenti di Kiattuut, Arnannguit, Qinngua Kangilleq, Qinngua, Qorlortoq e Qorlortup Itinnera.
Dove mangiare a Narsarsuaq
I posti dove poter mangiare qualcosa a Narsarsuaq sono solamente tre: il Polar-Tut Cafè e il Blue Ice Cafè, vicino all’aeroporto, dove prendere qualcosa di veloce, oppure il Restaurant NuNa dell’Hotel Narsarsuaq, aperto solo in estate.
Noi, ospiti di Quark Expeditions, abbiamo cenato al Restaurant NuNa e possiamo dire che è veramente ottimo. Il menù è à la carte, con piatti internazionali e piatti tradizionali della cucina groenlandese (che vi consigliamo). Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 18.00 a mezzanotte, ma la cucina è aperta solo fino alle 21.30.
Dove dormire a Narsarsuaq
Se desiderate fermarvi a dormire a Narsarsuaq, sappiate che avete a disposizione un ostello e un hotel. L’Hotel Narsarsuaq, situato in fondo alla strada principale (verso il porto), è un hotel abbastanza moderno e, con le sue 93 camere, è uno dei più grandi della Groenlandia.
Ha in totale 220 letti, suddivisi in camere singole, doppie, familiari e suite. La maggior parte delle camere sono dotate di bagno privato, televisione e telefono. Il Wi-Fi è a pagamento e può essere acquistato alla reception dell’hotel. La struttura offre inoltre una piccola caffetteria, aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 20.00, e un ristorante aperto tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.30 solo durante la stagione estiva.
Il Narsarsuaq Hostel si trova ai piedi di una montagna e gode di una splendida vista sul fiordo. Dista solo circa 600 metri dall’aeroporto in direzione della Valle dell’Ospedale e della Valle dei Fiori. Offre solamente posti letto in dormitorio (per 4 o 6 persone) al prezzo di DKK 450,00 (circa € 60,50) a notte e ha bagni e docce in comune, così come la cucina.
Fuori dall’ostello è possibile campeggiare in tenda, al costo di DKK 225,00 (circa € 30,00) a notte, incluso l’uso gratuito delle strutture interne.
In alternativa potete optare per l’ostello e gli alloggi privati gestiti dalla Polar-tut, un’agenzia locale, che organizza anche escursioni nella zona.
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Ringraziamo di cuore Quark Expeditions per averci invitato e ospitato a bordo e Blueberry Travel per essere stato nostro partner in questa magnifica spedizione!
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