Una delle esperienze da fare assolutamente durante una visita a Mantova, oltre a visitare il meraviglioso borgo di Borghetto sul Mincio, è la navigazione sul Mincio. Il Mincio nasce a Peschiera, dal Lago di Garda, e, una volta giunto tra Rivalta e Grazie, rallenta la sua corsa dando origine alla Riserva Naturale delle Valli del Mincio. Si tratta di una palude che si estende per circa 1.400 ettari, dichiarata zona umida d’importanza internazionale nel 1971.
Quest’area è casa di diverse specie di piante e di uccelli acquatici, come aironi (rosso e cinerino), svassi, tarabusi e altre rare specie che qui si fermano e nidificano. Poco prima di raggiungere Mantova, il Mincio si allarga formando il Lago Superiore, il primo dei tre laghi che circondano la città, insieme al Lago di Mezzo e al Lago Inferiore. Ma è proprio il primo lago a richiamare, ogni anno, migliaia di persone che arrivano fin qua per ammirare la splendida fioritura estiva dei fiori di loto.
- Quando fare la navigazione sul Mincio
- I fiori di loto del Mincio
- Navigazione sul Mincio: come funziona
- Borgo di Grazie (Curtatone) e il Santuario della Madonna delle Grazie
- Come arrivare a Grazie
Escursione in barca sul Mincio: quando e dove farla
Quando fare la navigazione sul Mincio
Sostanzialmente, il Mincio offre panorami meravigliosi in qualsiasi stagione dell’anno, anche se la maggior parte delle compagnie di navigazione operano tra Marzo e Ottobre. Se desiderate navigarlo quando le temperature sono gradevoli e quando l’afflusso di gente non è ancora alle stelle, vi consigliamo di visitarlo in primavera o a fine estate.
Il periodo però che più di tutti vi consigliamo è quando sul Lago Superiore, tra Luglio e Agosto, è possibile ammirare la meravigliosa fioritura dei fiori di loto. In questo caso vi consigliamo di prenotare la navigazione sul Mincio con largo anticipo in quanto è il periodo più gettonato.
Il Mincio può essere esplorato tutto l’anno anche via terra, percorrendo una serie di sentieri e piste ciclabili immerse nel verde, come ad esempio quella che collega Mantova a Peschiera del Garda.
I fiori di loto del Mincio
Attorno alla presenza del fiore di loto nelle acque del Lago Superiore ruota una romantica leggenda che narra della triste fine di una giovane donna orientale che morì annegata mentre si specchiava nelle acque del lago. Il suo ragazzo, distrutto dal dolore, cosparse il lago di semi di fior di loto, affinché la delicatezza dei fiori, nella stagione estiva, ricordasse il profumo e la dolcezza della sua amata.
In realtà questo splendido fiore orientale è stato importato dai paesi del Sud-Est asiatico nel 1921 dalla botanica Maria Pellegreffi. Fu proprio lei a trapiantare in queste acque alcuni bulbi ricevuti in dono, creando una piccola isola in cui li depose e ne studiò la crescita. Con il tempo, gli abitanti dei paesi che si affacciano sul Mincio iniziarono a strapparli e piantarli sulle rive, per abbellirne giardini e porticcioli. Fu in questo modo che questa splendida pianta infestante si diffuse a dismisura, creando uno spettacolo meraviglioso.
Navigazione sul Mincio: come funziona
La navigazione sul Mincio parte dal piccolo porticciolo di Grazie, borgo di Curtatone, dove ci si imbarca su piccole e intime imbarcazioni. Qui il barcaiolo darà alcune informazioni sulla sicurezza e sul giro che si andrà a fare.
Raggiunti i primi fiori di loto, si fa una prima sosta per ammirarli e fotografarli in tutta la loro bellezza. La guida intanto vi racconterà la storia di questi splendidi fiori, come sono arrivati sul Mincio e i molteplici usi che se ne possono fare. Possono essere usati in cucina, grazie alla farina ottenuta dai semi di loto, o in tessitura, grazie alla pregiatissima e costosa seta di loto che si ricava dallo stelo. Inoltre mostrerà come le foglie del fiore di loto siano idrorepellenti, tanto da essere state studiate per la produzione di materiali in grado di mantenersi asciutti e puliti.
La navigazione sul Mincio continua poi verso alcuni piccoli borghi, tra cui Angeli, che si riesce perfettamente ad ammirare in tutta la sua bellezza dal fiume. Si vede la sua splendida chiesa, con i curatissimi giardini che degradano man mano fino a raggiungere il piccolo porticciolo. Qui sostano le tipiche imbarcazioni in legno con il fondo piatto, utilizzate un tempo dai pescatori per spostarsi agilmente lungo i canali.
Dopodiché si percorrono una serie di canali fino a raggiungere il Lago Superiore, dove si può scorgere Mantova riflettersi sull’acqua in tutta la sua eleganza. Qui si svolta e si percorre l’ultimo tratto fino a ritornare a Grazie.
Durante la navigazione potete avere la possibilità di avvistare anatre a non finire, diversi cigni, diversi esemplari di aironi (sia rossi che cinerini), falchi e libellule rosse, tipiche della zona.
Noi abbiamo preso parte alla navigazione sul Mincio con i Barcaioli del Mincio, un consorzio di barcaioli professionisti e guide. Abbiamo fatto il tour di 2 ore ad un costo di € 15,00 a persona. I tour più corti costano invece € 11,00 per 1 ora e € 13,00 per un’ora e mezza.
Borgo di Grazie (Curtatone) e il Santuario della Madonna delle Grazie
Terminata la navigazione ritagliatevi un po’ di tempo per visitare il piccolo e pittoresco Borgo di Grazie, frazione di Curtatone. La città è ricordata per una delle battaglie più famose della prima Guerra d’Indipendenza italiana, la Battaglia di Curtatone e Montanara avvenuta il 29 Maggio 1848, che vide una coalizione tosco-napoletana battersi contro l’esercito austro-ungarico.
Grazie, il cui nome deriva dal suo santuario, è considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia e, ogni anno, a ferragosto si tinge di colori grazie all’Incontro Nazionale dei Madonnari che dipingono il sagrato della chiesa con immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne. L’incontro avviene in concomitanza con l’Antica Fiera delle Grazie, che si svolge annualmente dal 12 al 16 Agosto. Venne ufficialmente istituita l’11 Agosto 1425 dal Capitano del Popolo Gianfrancesco Gonzaga (dal 1433 primo marchese). Poco distante dalla piazza si trova il Museo dei Madonnari, un museo d’arte che custodisce numerose opere di Maestri Madonnari.
Attorno alla piazza si trova la parte più antica del borgo, costituita dalle antiche case dei pescatori e dalle case ricavate dalla chiusura dei portici che contornavano la piazza. Gli edifici sul lato destro ospitavano invece botteghe e ricoveri per i pellegrini. All’ingresso della piazza si trova il Palazzo Sarto, un edificio in stile liberty.
La parte più bella e importante di Grazie è però il maestoso Santuario della Madonna delle Grazie, costruito tra il 1399 e il 1406 da Francesco I Gonzaga, quarto capitano di Mantova, come voto alla Madonna durante la peste che in quegli anni affliggeva la città. Successivamente furono edificati il convento e l’oratorio e, attorno al 1500, fu costruito il porticato antistante che ospitava il mercato. Le sue lunette, affrescate nel ‘600, raccontano la storia della costruzione del santuario.
Questo santuario dalle eleganti forme gotico-lombarde nasconde al suo interno un ambiente più popolare e vivace, caratterizzato da un’impalcatura lignea, ideata nel 1517, che ospita una cinquantina di statue in cartapesta, cera e legno, e altri numerosi ex voto lasciati dai pellegrini come riconoscenza per grazia ricevuta. Ciò che incuriosisce di più però è il coccodrillo impagliato, incatenato e appeso al soffitto che, secondo la leggenda, avrebbe depredato le acque del Mincio e sarebbe poi stato catturato per intervento divino. In realtà si tratta di un altro esotico ex-voto.
All’interno del santuario è seppellita buona parte della famiglia dei Gonzaga, tra cui Carlo II di Gonzaga-Nevers all’interno della cappella Mater Gratiae. Nel corso dei secoli anche diversi papi hanno visitato il santuario, tra cui Giovanni XXII nel 1414, Martino V nel 1419, Pio II nel 1460, Pio X nel XIX secolo e Giovanni Paolo II nel 1991.
Come arrivare a Grazie
La partenza delle imbarcazioni è presso il porticciolo di Grazie di Curtatone, situato ai piedi dello splendido santuario. Qui potete poi fermarvi per un pic-nic all’interno del parco oppure potete visitare il grazioso borgo, che vi consigliamo.
Il modo più semplice e rapido per raggiungere Mantova e Grazie è la propria auto, in quanto vi permetterà di essere liberi da vincoli di orari e visitare anche altre zone nei dintorni. Il centro di Grazie di Curtatone è soggetto a ZTL, perciò fate attenzione ai cartelli in quanto le telecamere sono sempre attive. Ci sono diversi parcheggi gratuiti poco prima dell’inizio della ZTL.
Se invece desiderate spostarvi con i mezzi pubblici, potete combinare treno e autobus oppure treno e bicicletta. Vi basterà raggiungere Mantova in treno e da qui potete poi raggiungere Grazie in autobus (Linea 55) oppure in bicicletta.
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