Che non siamo amanti del mare e della vita da spiaggia, a meno che non siano il luoghi a -30°, pensiamo che ormai l’abbiate capito. Ma nonostante questo, amiamo scoprire posti nuovi e le meraviglie che qualsiasi luogo nasconde e, ogni tanto, queste meraviglie si trovano proprio sul mare. È il caso del pittoresco borgo di Scopello, un borgo marinaro dalla storia antica e dal profumo di salsedine. Prende il suo nome molto probabilmente dai due faraglioni, in latino scopulus e in greco scopelos, che si ergono in fronte ad esso e sono diventati il simbolo del posto.
Visitare Scopello equivale un po’ a fare un tuffo indietro nel tempo, in un passato nemmeno troppo lontano, fatto di pescatori, tonni e una vita vissuta in mare. In questa zona la pesca era la linfa vitale che permetteva alla gente di lavorare e all’economia di fiorire sempre di più. Oggi invece è un bellissimo museo dove poter conoscere la storia di questa antica tradizione, il tutto immersi in un bellissimo paesaggio marino.
In questo articolo trovate tutte le informazioni necessarie su come organizzare la visita a Scopello, su cosa vedere dal suo borgo al baglio, dalla tonnara ai faraglioni, e su come arrivare.
- Un po’ di storia!
- Cosa vedere a Scopello
- Le spiagge di Scopello
- Come arrivare a Scopello
1. Dove parcheggiare a Scopello
Cosa vedere a Scopello: itinerario tra storia, borgo, tonnara e spiagge
Un po’ di storia!
La storia del borgo di Scopello è molto antica, come testimoniano alcuni reperti ritrovati nella Grotta dell’Uzzo, all’interno della vicina Riserva dello Zingaro. Gli scavi archeologici, effettuati negli anni ’70, hanno riportato alla luce una interessante necropoli mesolitica. Pare che i primi abitanti della zona, gli Elimi, siano giunti fin qui dall’Asia minore e fondarono anche Segesta e Erice. Secondo gli studi effettuati, il porto principale della città di Elima era il fiume Guidaloca.
In tutta la zona di Scopello sono stati inoltre ritrovati resti che testimoniano il passaggio di civiltà molto antiche, come ad esempio le colonne ritrovate nella baia di Guidaloca, risalenti al II secolo a.C.. Nel sito dell’attuale tonnara sorgeva invece la mitologica città di Cetaria, che deve il suo nome all’abbondanza di tonni in queste acque, e la tonnara era invece l’antico porto della città. Sui fondali di fronte alla tonnara sono stati rinvenuti i resti di ceramiche e anfore di origine greca, punica e africana, che avvalorano la presenza dell’antica città. Sulla sua scomparsa non ci sono invece fonti attendibili. Le più papabili sono una distruzione araba nel 827 d.C. oppure un terremoto e un successivo maremoto che ne cancellarono le tracce.
La prima testimonianza scritta di Scopello la si ha nel 1097, quando apparve con il suo nome greco, in seguito cambiato in epoca romana e in epoca normanna. Fu in quest’ultima epoca che fu costruito l’antico baglio. Nel XIII secolo l’imperatore Federico II di Svevia donò Scopello al piemontese Oddone di Camerana e ai cavalieri lombardi arrivati con lui in Sicilia. Dopo qualche anno Scopello diventò invece feudo alla città di Monte San Giuliano, conosciuta oggi come Erice. Il borgo come lo possiamo ammirare oggi risale al XVII secolo, ed è composto da un baglio e una piazzetta con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Tra il 1830 e il 1859, durante il regno di Ferdinando II di Borbone, Scopello e il suo bosco divennero riserva di caccia reale. Gli abitanti erano talmente legati ai Borboni che, durante la Spedizione dei Mille guidata da Garibaldi, si schierarono con il loro re per combattere contro i piemontesi. Con l’Unità d’Italia e la cacciata dei Borboni, il borgo e il suo bosco passarono allo stato e i beni borbonici vennero rivenduti a prezzi bassissimi.
Cosa vedere a Scopello
Uno dei luoghi più famosi di Scopello è senza dubbio l’antica Tonnara di Scopello, una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia. La Tonnara risale al XIII secolo, fu successivamente ampliata dalla famiglia San Clemente nel XV e nel XVI secolo, poi dalla Compagnia di Gesù e infine dalla famiglia Florio. Qui, immersi in uno scenario meraviglioso, si può imparare la storia della pesca dei tonni, attività della tradizione e fondamentale per l’economia dell’isola. Attività che è proseguita fino al 1981, con una media negli anni d’oro di 472 tonni pescati ogni anno.
Oggi è possibile visitare la Tonnara di Scopello grazie ad una visita guidata. Potete ammirare la struttura, l’atrio d’ingresso e le antiche ancore. La guida inoltre vi racconterà la storia e il sacrificio degli uomini che praticavano la pesca dei tonni.
L’ingresso alla Tonnara costa € 15,00 e comprende una visita guidata di circa 45 minuti che si svolge ad orari prestabiliti e l’accesso alla spiaggia dei faraglioni, con sdraio. La Tonnara è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.
Inizialmente la Tonnara era molto più piccola ed era costituita dalla fabbrica sulla roccia e dalla torre di avvistamento che serviva per difendere Scopello e la Tonnata dagli attacchi nemici. I primi lavori di ampliamento iniziarono nel 1468, quando la famiglia aristocratica trapanese dei San Clemente ne ottenne la concessione. Sempre a questa famiglia si devono la ricostruzione del baglio, della casa del custode della tonnara, i magazzini per il sale e la falegnameria, la loggia dove venivano lavorati i tonni, il forno del custode e lo scagno, ovvero l’ufficio dove veniva pagata la ciurma.
Successivamente la Tonnara passò alla Compagnia di Gesù, i quali apportarono ulteriori modifiche e migliorie. Ampliarono e modificarono l’area di ricovero delle barche e l’alloggio dei pescatori e costruirono una piccola chiesetta. Nel 1874 la famiglia Florio acquistò parte della Tonnara e a loro si devono diversi ammodernamenti. Sotto la loro gestione il pescato aumentò notevolmente e tra il 1896 e il 1905 si aggirava tra i 1.043 e i 2.480 quintali. Con il passare degli anni però la presenza di tonno iniziò a diminuire, fino a ridurre il pescato a 600/800 quintali negli anni ’60/70. L’attività di pesca finì negli anni ’80.
La Tonnara era diretta da un rais, colui che organizzava il lavoro, decideva come posizionare le reti e comandava i pescatori, detti tonnarotti. I pescatori uscivano in mare canticchiando la cialoma, un canto propiziatore, e si occupavano del posizionamento delle reti. Le reti, lunghe chilometri, venivano posizionate in modo da formare una piccola isola, un insieme di camere comunicanti che servivano per intrappolare i tonni. I tonni, entrando nelle camere più esterne e non potendo più tornare indietro, erano costretti a dirigersi verso la camera centrale (la camera della morte). Quando arrivava il momento di raccogliere il pescato, le barche si posizionavano attorno a questa camera, l’unica con la possibilità di far affiorare i tonni in superficie, e i pescatori iniziavano la mattanza.
Di fronte alla Tonnara, a dominare la cristallina baia, si trovano i faraglioni di Scopello, tre massicci rocciosi che spiccano dal mare con fierezza e ricoperti da una fitta vegetazione mediterranea. Sulle loro pareti rocciose vive il gabbiano reale mediterraneo.
I faraglioni di Scopello sono apparsi diverse volte anche sui set cinematografici e spot pubblicitari. Tra i principali film citiamo Il commissario Montalbano nel 2002, Ocean’s Twelve nel 2004 con George Clooney, Brad Pitt, Catherine Zeta Jones e Julia Roberts, Tini – La nuova vita di Violetta nel 2016 e Màkari nel 2021. Tra gli spot pubblicitari citiamo invece lo spot della Wind per i mondiali di calcio del 2021 con Aldo, Giovanni e Giacomo, lo spot della Findus – That’s Amore nel 2013 e lo spot della Guess nel 2017 con Belen Rodriguez.
Sopra alla Tonnara si trovano due torri: la più antica, risalente al 1200, di cui oggi restano solamente pochi ruderi e la Torre Doria risalente alla fine del 1500, realizzata dall’ingegnere fiorentino Camilliani. Si tratta di un’antica torre in pietra che faceva parte del sistema della Tonnara. Dalla sua terrazza si potevano controllare tutta la costa e tutte le cale che allora rappresentavano un approdo per gli attacchi dal mare da parte dei corsari. Oggi è stata adibita a location per eventi.
Poco lontano si trova la Torre Bennistra, risalente al 1500, e restaurata di recente. Quest’ultima non fa parte della struttura della Tonnara, ma del sistema di torri costiere della Sicilia e fu costruita a picco sul mare con scopi difensivi. Dalla torre si gode di una stupenda vista. La torre sorge alle spalle del borgo e si raggiunge a piedi attraverso un sentiero sterrato.
Prendetevi qualche minuto per passeggiare nel Borgo di Scopello, composto dalla parte centrale, il baglio, e da una parte esterna dove si trovano la Piazza Nettuno con al centro la piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie e un abbeveratoio di pietra.
Visitate il piccolo baglio di Scopello (bagghiu in siciliano), un termine risalente all’antica Grecia che, ai giorni nostri, indica un cortile interno ad una corte, ad una fattoria o ad un piccolo forte. In Sicilia è molto diffuso e vi capiterà di trovarne altri. Il baglio di Scopello è una piccola perla racchiusa in una corte di forma quadrata, alla quale si accede oltrepassando un arco che riporta la scritta Baglio Isonzo. Al suo interno il tempo sembra essersi fermato ed oggi troviamo piccole botteghe artigianali, ristorantini, caffè e negozi di prodotti tipici siciliani.
Prendetevi un po’ di tempo per godervi la pace che si respira qui, unita al profumo di pane cunzato che vi farà venire l’acquolina in bocca. Si tratta di un panino appena sfornato e condito con pomodoro a fette, acciughe, sale, pepe, origano, formaggio e olio d’oliva.
Le spiagge di Scopello
Direttamente dalla Tonnara, incluso nel biglietto d’ingresso, si accede alla spiaggia dei faraglioni di Scopello. In realtà però di spiaggia ha ben poco, in quanto si tratta di una piattaforma in cemento e scogli. Se viaggiate in alta stagione, vi consigliamo di recarvici di mattina presto per godervela quasi in solitudine. La spiaggia è molto piccola e si affolla in fretta. Non è possibile portare il pranzo al sacco, ma è possibile pranzare in un piccolo chiosco o prendere qualcosa ai distributori automatici. Qui i fondali sono meravigliosi e potete fare snorkeling, oppure potete prenotare un’uscita di diving. Se desiderate ammirare la Tonnara e i faraglioni da un’altra prospettiva, potete prenotare invece un’escursione in gommone. Entrambe le escursioni sono prenotabili direttamente all’interno della Tonnara nell’apposita agenzia.
Un altro bel tratto di costa è la spiaggia di Guidaloca, una spiaggia di sabbia finissima bagnata da un mare limpidissimo. Questa spiaggia è situata nella parte bassa di Scopello, prima di salire verso la Tonnara. Qui troverete sia tratti liberi dove poter mettere il vostro asciugamano oppure stabilimenti balneari dove potete noleggiare lettini e ombrelloni.
Se invece cercate una spiaggia più intima e selvaggia, la Cala Mazzo di Sciacca è quella che fa per voi. Questa piccola caletta è interamente immersa nella natura e per raggiungerla dovete percorrere un breve sentiero che parte direttamente dal parcheggio. I suoi fondali sono ricchi di flora e fauna perciò potete divertirvi a fare snorkeling. È presente un piccolo chiosco dove poter acquistare qualcosa da mangiare o noleggiare ombrellone e sdraio.
Scopello è la porta di accesso per visitare la meravigliosa Riserva dello Zingaro, un meraviglioso tratto di costa incontaminato che si estende per 7 chilometri da Castellammare del Golfo fino a San Vito lo Capo. All’interno della riserva si snodano diversi sentieri, di diversa durata e difficoltà, che vi porteranno lungo tutta la costa tra grotte e spiagge meravigliose. La riserva è aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.30, tranne in caso di allerta meteo.
Come arrivare a Scopello
Scopello è una piccola frazione del Comune di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, incastonata tra ripide scogliere e bagnata da un mare limpidissimo. Il modo migliore per raggiungere Scopello è l’auto, con la quale sarete liberi di godervi questo splendido posto senza vincoli di orari.
Il paese più vicino dal quale vi consigliamo di partire è Castellammare del Golfo, dalla quale dista solamente 11 chilometri e mezzo e ci impiegherete circa 20 minuti. Vi basterà seguire prima la Strada Statale 187 e poi la Strada Provinciale 63 fino a Scopello.
In alternativa potete partire da Trapani, dalla quale dista circa 37 chilometri e ci impiegherete circa 45 minuti. Vi basterà seguire prima la Strada Statale 187 e poi prendere la svolta sulla sinistra per la Strada Provinciale 63. Continuate a seguirla fino a Scopello.
Potete partire volendo anche da Palermo, dalla quale dista circa 77 chilometri e ci impiegherete 1 ora e 15 minuti. Vi basterà prendere l’Autostrada E90/A29 in direzione Alcamo e prendere l’uscita per Castellammare del Golfo. Da qui seguite la Strada Statale 731, poi la Strada Statale 187 e infine la Strada Provinciale 63 fino a Scopello.
Dove parcheggiare a Scopello
Parcheggiare a Scopello è più complicato di quanto sembri. Noi vi consigliamo di trovare un parcheggio e di non spostare più l’auto fino a quando andate via. Se la vostra prima tappa sarà la Tonnara di Scopello, vi consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento situato sulla sinistra poco prima della tonnara, provenendo da Castellammare del Golfo. Il parcheggio è sterrato e costa € 7,00 per tutto il giorno oppure € 5,00 dopo le 15.00.
Dal parcheggio dovete poi proseguire a piedi verso la tonnara, percorrendo un breve sentiero in discesa dal quale si gode di una splendida vista panoramica. Se viaggiate con una persona con disabilità, potete raggiungere la tonnara in auto.
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