Sighisoara è un piccolo gioiello risalente al periodo medievale, quando i sassoni arrivarono in Transilvania nel XII secolo. Colorata, romantica e pittoresca, Sighisoara sembra quasi uscita da una fiaba e non a caso è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, insieme a Brasov e Sibiu. Sighisoara fu un importante centro mercantile protetto da una spessa cinta muraria e da ben 14 torri, di cui oggi ne restano solamente 9. Queste torri portano ancora oggi il nome delle corporazioni addette alla loro manutenzione (come ad esempio orafi, sarti, ecc.).
Sighisoara è piccola e il suo centro storico lo si può visitare tranquillamente in una giornata, mentre la parte moderna della città non è particolarmente interessante da visitare.
- Cosa vedere a Sighisoara
- Come arrivare a Sighisoara
- Come muoversi a Sighisoara
- Dove dormire a Sighisoara
Sighisoara: cosa vedere nella città natale di Vlad Tepes, l’impalatore
Cosa vedere a Sighisoara
Sighisoara è una delle poche città fortificate dell’Est Europa ancora abitate e mantiene un centro storico perfettamente conservato, dove ogni anno si tiene un Festival medievale durante l’ultima settimana di Luglio. Sighisoara è divisa in due parti, la parte bassa, più moderna situata nella valle del fiume Tarnava Grande, e la zona medievale, che si trova in cima alla collina.
Potete iniziare la vostra visita dal meraviglioso centro storico all’interno della cittadella medievale fortificata partendo dal simbolo della città, la bellissima Torre dell’Orologio, terminata dai sassoni nel 1556. La sua costruzione iniziò alla fine del XIII secolo e inizialmente si sviluppava su due piani, mentre nel XVI secolo vennero aggiunti due nuovi piani, la balconata e un nuovo tetto. Purtroppo però nel 1676 un incendio distrusse il tetto, danneggiando anche parte della torre, e le attuali cinque torrette in stile barocco presenti sul tetto vennero ricostruite nel 1677. Vi consigliamo di visitarla al suo interno e salire fino all’ultimo piano dove si ha accesso alla balconata e da dove si gode di una bellissima vista sul centro storico e sulla valle circostante.
Questa torre è il principale punto d’accesso al centro storico della città ed è contrapposta alla Torre dei Sarti. Un tempo la torre ospitava il Comune, la corte e l’archivio, mentre oggi è sede del Museo di Storia di Sighisoara. La parte più bella della torre è il suo orologio risalente al XVII secolo e al cui interno sono state riposte 7 marionette di legno rappresentanti i giorni della settimana, incarnando sette divinità, sette pianeti e sette metalli.
☀ Lunedì: è rappresentato da una figura femminile vestita con un abito blu, con una mezza Luna sulla testa, simbolo dell’argento, e con arco e freccia fra le mani. Questa Signora della Notte è Artemide per i greci e Diana per i romani, Dea della caccia e protettrice della natura, degli animali e delle donne.
☀ Martedì: è rappresentato da una figura maschile vestita con una maglia rossa, un abito blu e un elmo in testa. Questa figura rappresenta il ferro, impugna una lancia, simbolo della guerra, e incarna il Dio Marte.
☀ Mercoledì: è rappresentato da una figura maschile con un soprabito rosso, una vestito verde, un caduceo nella mano destra e una sacca di monete nella sinistra. Questo personaggio incarna la divinità greca Hermes, Mercurio per i romani, e sulla sua testa si trova un simbolo che rappresenta la natura ermafrodita e il mercurio, metallo che può modificare altri elementi. Hermes era il messaggero dei misteri e dei principi esoterici, un mediatore fra il mondo visibile e quello invisibile.
☀ Giovedì: è rappresentato da una figura maschile con una maglia rossa, un mantello d’ermellino e una corona d’oro sulla testa. Questa figura rappresenta lo stagno, poggia il piede destro su un globo, simbolo dell’universo, tiene nella mano destra il simbolo della luce, mentre nella sinistra il simbolo di un fulmine, e incarna Giove o Zeus per i greci, il re di tutti gli Dei.
☀ Venerdì: è rappresentato da una figura femminile vestita con una gonna verde a righe rosse, con il petto e le gambe nude e sulla testa il simbolo del rame, il metallo rosso simbolo della passione, associato con il pianeta verde, simbolo della bellezza. Questo personaggio incarna infatti Afrodite o Venere, divinità della bellezza e dell’amore.
☀ Sabato: è rappresentato da una figura maschile a torso nudo, con un paio di pantaloni rossi e sulla testa il simbolo del piombo, che indica stabilità e assenza di movimento. Questo personaggio incarna Saturno, il padre degli antichi Dei, o Crono per i romani, il titano greco scappato in Italia che insegnò agli antichi romani l’agricoltura.
☀ Domenica: è rappresentata da una figura femminile con una maglia blu, una gonna rossa, una grossa cintura e dei raggi d’oro attorno alla sua testa, simbolo di questo metallo prezioso. Questa figura rappresenta il Sole, il Dio Elio per i romani e i greci. Si crede che la posizione delle braccia della marionetta simboleggia il movimento del Sole che si alza e abbassa sulla Terra.
Di fronte alla torre si trova la Casa di Vlad Dracul, dove nel 1431 nacque Vlad Tepes, l’Impalatore Principe di Valacchia da cui prese l’ispirazione il famoso vampiro, e dove viveva con il padre, Vlad Dracul fino al 1435. L’edificio oggi ospita un buonissimo ristorante al piano terra, mentre il primo piano ospita il piccolo Museo delle Armi, con una collezione di spade, frecce, armature ed altri equipaggiamenti militari medievali. Poco distante si trova anche la Casa dei Cervi, a cui deve il nome a due cervi uniti da una sola testa dipinti a grandezza naturale su un angolo della casa. Questa casa risale al XVII secolo e ha mantenuto il suo aspetto originario, nonostante sia stata ricostruita nel 1691 dopo che l’incendio del 1676 la distrusse. Poco lontano si trova anche la Casa Veneziana, risalente al ‘500, con una graziosa facciata in stile gotico veneziano.
Vicino alla torre si trova la Chiesa del Monastero Dominicano, appartenente ad un monastero eretto nel 1289 e demolito nel 1888 per far spazio al Comune di Sighisoara. Il monastero faceva parte di una rete progettata da Paulus Hungarus (Paolo ungherese) in tutto il Regno di Ungheria per fungere da baluardo contro l’eresia. L’attuale chiesa invece risale al 1677 ed è stata costruita in stile gotico a tre navate di uguale altezza. Al suo interno ospita una fonte battesimale in bronzo del 1440, un telaio della porta scolpita nel 1570, sculture e 80 tappeti orientali del XVI e XVII secolo. I dipinti furono invece tolti in seguito alla riforma luterana, che prevedeva chiese meno sfarzose, senza soffitti e pareti decorate. Di fianco alla chiesa si trova la Statua di Vlad Tepes.
Tenendo la Torre dell’Orologio alle spalle e dirigendosi a sinistra si trova la Torre dei Conciatori, risalente al 1583. Lo scopo della sua costruzione era quello di proteggere il cortile interno della Torre dell’Orologio. Poco più avanti si trova la Torre dei Lattonieri o degli Stagnai risalente al 1583 e che, insieme alla Torre dell’Orologio, costituiva un punto chiave per la difesa della città. Sulle facciate della torre si trovano ancora le tracce dei danni causati durante l’assedio ungherese tra il 1704 e il 1706.
Continuando si arriva alla vecchia scala coperta (Scara Acoperita) da un tetto di legno costruita nel 1656 che, con i suoi 175 gradini, conduce alla Chiesa sulla Collina (Biserica din deal). Questa chiesa costruita tra il 1345 e il 1525 contiene l’unica cripta conosciuta presente in Tralsilvania, con tombe databili dal XVI al XVIII secolo, ed è addobbata con affreschi realizzati nel 1488 dall’austriaco Jacobus Kendlinger sul tema della Passione. Di fronte alla chiesa si trova un vecchio cimitero sassone carino da visitare.
Scendendo dalla collina si può ammirare la Torre dei Funai, costruita contemporaneamente alle prime mura della fortezza e distrutta dall’invasione dei Tatari nel 1241. Venne in seguito ricostruita nel 1350 e fu riparata anche nel corso del XVI secolo. È una delle poche torri di Sighisoara non toccate dall’incendio del 1676 ed è l’unica delle 9 torri ad essere abitata. Al suo interno vive il custode della chiesa e del cimitero.
Seguendo le mura della città si incontra la Torre dei Macellai, costruita nel XV secolo a forma ottagonale ma ricostruita poi nel XVI secolo a forma esagonale con l’obbiettivo di migliorare la visuale sul piccolo bastione costruito proprio di fronte alla torre. L’incendio del 1676 non ebbe alcun impatto sulla torre. In passato era possibile accedervi dalle mura di cinta e questa torre, insieme al bastione, ebbe un ruolo importantissimo nella difesa della cittadella dalla minacce provenienti da Ovest. Poco più avanti si trova la Torre dei Pellicciai, risalente al XV secolo, distrutta dall’incendio del 1676 e riparata in seguito.
Continuando a seguire la cinta muraria si raggiunge la Torre dei Sarti, costruita tra il XII e il XIV secolo, è situata esattamente sul lato opposto della cittadella rispetto alla Torre dell’Orologio e costituisce il secondo punto d’accesso alla città. La torre serviva come deposito di grano, armature, alabarde, proiettili, fucili e polvere da sparo ed è per questo motivo che l’incendio del 1676 distrusse la parte superiore della torre e buona parte del resto. Venne in seguito ricostruita e restaurata diverse volte.
Proseguendo fino all’angolo della cinta muraria si raggiunge la Torre dei Calzolai, risalente al 1522. Era la torre dove si immagazzinavano grandi quantità di polvere da sparo ed è per questo che è andata completamente distrutta durante l’incendio del 1676. La torre che si può ammirare oggi è la nuova torre ricostruita sulle ceneri della precedente nel 1681, completamente in stile barocco. All’interno della torre sono state scoperte due importanti iscrizioni conservate nella collezione del Museo di Storia, mentre oggi al suo interno si trova una stazione radio.
Continuando lungo la cinta muraria si trova poco dopo la Chiesa cattolica romana di San Giuseppe, costruita dagli ungheresi tra il 1894 e il 1896, dopo la demolizione del monastero delle monache francescane. La sua architettura è caratterizzata da elementi gotici e neo-romani e sul lato Nord ha un campanile molto alto e grazioso. L’attuale interno è il risultato di una ristrutturazione avvenuta dopo l’incendio del 1893. Dal giardinetto situato di fronte alla chiesa si gode di una bellissima vista sulla città bassa e sul fiume Tarnava Grande.
Proseguendo si trova la Torre dei Fabbri, eretta nel 1631 sulle fondamenta della vecchia Torre del Barbiere. Si pensa che questa torre venisse utilizzata come base dai pompieri, tanto che all’ultimo piano è stato trovato un disegno raffigurante il simbolo dei vigili del fuoco.
Come arrivare a Sighisoara
L’aeroporto più vicino a Sighisoara è quello di Sibiu, situato a poco meno di 100 chilometri. I voli più economici arrivano però a Bucarest e Cluj-Napoca, che sono un po’ più distanti da Sighisoara rispetto a Sibiu, rispettivamente 270 e 160 chilometri. Come vi abbiamo già consigliato, il modo migliore per visitare la Transilvania e per spostarsi al suo interno è l’auto a noleggio. Sighisoara dista circa 300 chilometri da Bucarest, percorribili in poco più di 4 ore, passando per Brasov. Da Brasov la distanza è di poco più di 100 chilometri, gran parte dei quali potete percorrerli sulla strada E60. Dista invece circa 360 chilometri da Timisoara e fino a Sibiu potrete utilizzare l’autostrada A1.
In alternativa potete raggiungere Sighisoara tranquillamente in treno, che vi porterà direttamente in centro alla città, oppure in autobus, ma gli orari e le tratte non sono molto comode.
Come muoversi a Sighisoara
Sighisoara non è grandissima e il centro storico si può visitare esclusivamente a piedi. Per spostarsi nel resto della città invece potete tranquillamente utilizzare i mezzi di trasporto pubblici oppure i taxi, che sono abbastanza economici. In città operano diverse compagnie di taxi e le tariffe bene o male sono sempre le solite. Prima di salire ovviamente vi consigliamo di verificare la tariffa e di farvi tassativamente accendere il tassametro. Vi ricordiamo che i taxi sono obbligati per legge ad esporre fuori dal finestrino del passeggero le tariffe del viaggio per chilometro e per minuto. I tassisti difficilmente parlano inglese, ma non avrete difficoltà a farvi capire.
A Sighisoara ci sono 5 linee di autobus gestite dall’azienda rumena SC Apă Termic Transport SA Sighişoara (A.T.T.). Gli autobus pubblici sono quelli di colore bianco e rosso. Quasi tutte le linee sono in servizio dal lunedì alla domenica, dalla mattina fino a tarda serata. Il percorso seguito dal capolinea fino alla stazione Stadion è uguale per tutte le linee, per poi dividersi e proseguire ciascuna per la propria direzione. Le due linee principali sono:
☀ la Linea Azzurra per Cornesti, con una frequenza dai 30 ai 60 minuti e operativa con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 04.50 alle 22.10, il sabato dalle 07.00 alle 20.00 e la domenica dalle 05.00 alle 20.00;
☀ la Linea Rossa per Ana Ipatescu, operativa con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 04.40 alle 22.10, con frequenze di circa 30 minuti, mentre il sabato e la domenica dalle 05.00 alle 22.10, con una partenza ogni ora.
I biglietti si possono acquistare nelle biglietterie presenti nelle stazioni degli autobus e valgono per una singola corsa. È possibile acquistare anche un biglietto valido per due viaggi, al costo di 3 RON, e potete utilizzarlo su due differenti autobus, per altrettanti viaggi. Se invece vi fermate in città più giorni vi consigliamo di prendere un abbonamento: 1 linea per 1 giorno (6 RON), 1 linea per 7 giorni (15 RON), 1 linea per 15 giorni (30.50 RON), abbonamento per un mese a 2 linee (73.50 RON) o a 1 linea (61 RON).
Dove dormire a Sighisoara
Durante il nostro soggiorno a Sighisoara abbiamo dormito alla Casa Cositorarului Boutique Pension, un piccolo gioiello situato nella cittadella medievale che vanta di una splendida vista su tutta la cittadella. Al suo interno si trova un buonissimo ristorante che serve cucina rumena, mentre nei dintorni si trovano un bar-caffetteria e una terrazza all’aperto.
Le camere sono arredate con mobili in stile medievale, sono provviste di una TV via cavo, un minibar e un bagno interno con doccia, asciugacapelli, accappatoi, pantofole e set di cortesia. Inoltre la struttura offre il Wi-Fi gratuito in tutte le aree e la colazione inclusa nel prezzo. La colazione è à la carte e si consuma sulla terrazza davanti alla casa. Gli animali sono ammessi, perciò potete tranquillamente portare con voi i vostri amici a 4 zampe.
Se la Romania sarà la vostra prossima destinazione, allora potrebbero interessarvi anche i seguenti articoli:
No Comments