Gede o Gedi (che in dialetto oromo significa prezioso) è un’antica città arabo-swahili risalente al tredicesimo secolo, immersa nella foresta Arabuko Sokoke, e dista pochi km da Watamu e circa 20 km da Malindi. Ancora oggi, nonostante i diversi studi, non si sa per certo cosa sia successo a questa antica città e ai suoi circa 2.500 abitanti. La sua storia non è riportata in nessun testo arabo o portoghese risalente a quel periodo.
Date un’occhiata alla seguente escursione guidata in inglese per visitare Gede:
1. Escursione alle rovine di Gede (da Watamu – 2 ore)
Dai diversi studi effettuati si è giunti alla conclusione che Gede è stata abbandonata due volte: la prima volta nel 1500 e la seconda volta, quella definitiva, nel corso del 1700. Gli archeologi non hanno però rinvenuto segni di battaglie o pestilenze per giustificare la doppia evacuazione. Gli studiosi hanno due teorie a riguardo:
☀️ La prima teoria sostiene che la causa delle evacuazioni furono le invasioni dei Galla, un’etnia somala che spesso varcava il confine andando a saccheggiate i villaggi.
☀️ La seconda teoria sostiene che il villaggio originariamente si trovasse sulla riva dell’Oceano Indiano. Questo, ritirandosi, lasciò il villaggio in uno stato di siccità costringendo gli abitanti ad andarsene.
In seguito alle due evacuazioni la vegetazione ricoprì interamente Gede, tenendola nascosta fino al 1920. Questo complesso di rovine archeologiche è diventato ufficialmente monumento nazionale nel 1927 e Parco Nazionale nel 1948. Nel 2000, all’ingresso del sito, è stato inaugurato un museo dove è possibile osservare tutti i reperti storici rinvenuti all’interno dell’antica città. Al suo interno viene inoltre spiegata brevemente la cultura swahili. È stata costruita anche una strategica piattaforma da cui si possono osservare una moltitudine di volatili. Col tempo, è diventata un ottimo punto di osservazione per gli amanti del birdwhatching.
Gede è uno dei pochi siti storici rimasti in Kenya e vale veramente la pena visitarlo. Non è una gita molto impegnativa e si passa un pomeriggio alternativo alla solita ‘vita da spiaggia’.
Prima di entrare nel sito si viene accolti da una moltitudine di scimmiette giocherellone, chiamate dalla gente del posto scimmie delle banane, che sono solite ad andare a racimolare qualche banana dai pochi turisti che visitano il sito e infatti all’ingresso si trovano molti venditori ambulanti con degli enormi caschi di banane. Sono molto socievoli ma fate comunque attenzione perché quando hanno fame possono diventare molto aggressive e un morso di una scimmia non è da sottovalutare!
Dopo aver dato da mangiare alle scimmiette, si arriva all’ingresso del sito archeologico. La nostra guida ci spiega che originariamente la città era circondata da due cinte murarie che dividevano la classe borghese dai cittadini, formati in prevalenza dalla popolazione swahili locale. All’interno della parte borghese si possono vedere le rovine di 3 moschee, del palazzo del sultano e di alcune case borghesi, delle quali ci fa notare la struttura del bagno: nella case che circondano il palazzo del sultano si trovano bagni con turca e tinozza per lavarsi e alcune hanno anche un bidet e il lavandino, cosa molto strana per l’epoca a cui risale il villaggio. All’interno del parco sono inoltre visibili arcate perfettamente conservate, portali in pietra e un tempio con al suo interno una colonna perfettamente conservata.
Gede raggiunse il massimo splendore intorno alla metà del XV secolo, quando divenne un importante centro commerciale. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce porcellane cinesi, forbici spagnole, una lampada indiana e manufatti veneziani, alcuni dei quali sono conservati all’interno del museo del parco.
I percorsi all’interno del sito sono ben segnalati e i vari punti sono spiegati dai cartelli informativi, ma per chi volesse conoscere meglio la storia e le leggende legate a Gede si può ‘affittare’ una guida locale al costo di 500 scellini (oltre al costo dell’ingresso).
Gede: Informazioni, costi e orari
☀️ Un’antica leggenda vuole che chiunque rovini o rimuova qualsiasi cosa sia perseguitato per tutta la vita da spiriti maligni.
☀️ Le ore migliori per visitare Gede sono quelle del primo mattino o del tardo pomeriggio. Nelle ore centrali il sole è molto forte e si rischia di ustionarsi.
☀️ Consigliamo di portare dell’acqua e un cappello, oltre ad una buona protezione solare.
☀️ Il costo dell’ingresso è di 500 scellini kenyoti.
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2 Comments
partyepartenze
7 Marzo 2017 at 20:35E’ bello ricordare che il Kenya ha anche luoghi storici molto pittoreschi. Ci sono stata da Malindi, con i beach boys. Mi è piaciuta moltissimo, scimmie (ladre) comprese…
Elisa Polini
9 Marzo 2017 at 10:30Verissimo. È un peccato andare in Kenya per fare solo vita da spiaggia. Ci sono posti davvero molto belli che vale la pena scoprire!
Anche noi ci siamo stati con i beach boys, da Watamu, e non ce ne siamo mai pentiti. Credo che sia il modo migliore per vivere questa terra e scoprire storie e particolari che nessuna guida di viaggio riporta. 🙂