Il nostro on the road invernale in Islanda è partito con uno scopo ben preciso: volevamo vedere la meravigliosa Aldeyjarfoss ghiacciata. Eravamo a conoscenza del fatto che non ci saremmo potuti andare da soli con il nostro 4×4. Così abbiamo iniziato a cercare un’agenzia che organizzasse tour in Super Jeep in Islanda.
Alcuni fotografi ci hanno suggerito di affidarci alla IceAk Super Jeep, così abbiamo subito mandato una mail per richiedere alcune informazioni e dopo pochi giorni abbiamo prenotato il nostro tour. Abbiamo scelto di fare il tour ‘IceAk W10 – The fantastic falls‘ e lo rifaremmo volentieri altre mille volte!
IceAk è un’agenzia di Akureyri che organizza tour turistici o privati in Super Jeep e tour estremi o fotografici, sia in estate che in inverno. È completamente a gestione familiare, con alle spalle oltre 70 anni di esperienza. Il fondatore, Páll Arason, padre e nonno degli attuali gestori dell’agenzia, iniziò le sue spedizioni in 4×4 nelle Highlands islandesi nel 1944, per poi iniziare ad organizzare tour privati l’anno successivo.
Fondò nel 1956 una vera e propria agenzia turistica e la gestì per oltre un decennio. Successivamente entrò a far parte della gestione anche il figlio, Björn, il quale ha sempre viaggiato a fianco del padre sin da piccolo per poi, nel 1998, aprire una propria agenzia turistica. Þórður, figlio di Björn, iniziò anche lui a viaggiare insieme al padre fin da piccolo. Rimase ben presto affascinato dai magnifici paesaggi interni, tanto da contribuire alla crescita dell’attuale agenzia e a lavorare al fianco del padre dal 2005.
L’appuntamento con Þórður è alle 9.00 davanti al nostro ostello e ci è venuto a prendere con la Super Jeep Dreki (il Drago, in islandese), una Nissan Patrol a 6 posti, tutta per noi! Il tempo purtroppo non è dei migliori, ma anche questo fa parte della bellezza dell’Islanda. Iniziamo la giornata risalendo la vasta valle Bárðardalur fino alla parte più settentrionale della pista Sprengisandur (F26), negli altipiani interni, dove si trova la bellissima Aldeyjarfoss. In inverno questa pista è completamente innevata e molti tratti sono addirittura ghiacciati e difficili da percorrere.
Una volta giunti a destinazione Þórður ci consegna i nostri ramponi e ci incamminiamo lungo il ripido sentiero che porta alla cascata. Solitamente ci vogliono circa 10/15 minuti di cammino, ma in inverno il sentiero è completamente ghiacciato. Bisogna fare molta attenzione a non scivolare sulle rocce, specialmente se nel mentre c’è anche una bufera di neve e vento! Alla fine del sentiero si apre una spettacolare vista sulla cascata: ci siamo solamente noi e abbiamo tutto il tempo per goderci ogni singolo istante, i colori e i suoni della natura.
Qui il fiume Skjálfandafljót scorre lungo uno stretto passaggio fino a cadere, con un bel salto di circa 20 metri, in un ampio laghetto sottostante per poi continuare la sua corsa verso valle. Una delle caratteristiche principali di questa cascata è il contrasto tra le colonne di basalto nero, il bianco della neve e del ghiaccio e il bellissimo color azzurro dell’acqua glaciale, una meraviglia per gli occhi e per il cuore! Le colonne di basalto appartengono ad un campo di lava, il Suðurárhraun, formatosi dalle eruzioni di circa 9.500 anni fa. Lungo il percorso del fiume Skjálfandafljót, che parte dalla calotta del ghiacciaio Vatnajokull e scorre fino a Skjálfandi Bay, si trovano altre cascate tra cui: Ingvararfoss, Hrafnabjargafoss, Barnafoss e la più famosa, Goðafoss.
Tornati sulla terra e finita la contemplazione di questo spettacolo della natura, è tempo di risalire lungo il sentiero e riprendere il percorso verso la seconda tappa della giornata. Continuiamo a risalire lungo la pista F26 fino ad arrivare ad un altro gioiello nascosto e poco conosciuto, la meravigliosa Hrafnabjargafoss. Durante l’inverno da il meglio di se, ci ha confidato Þórður, e noi non possiamo che confermare! Arrivati a destinazione rimettiamo i ramponi e scendiamo verso il fiume stando attenti a non scivolare dato che anche qui è tutto ghiacciato.
Lo scenario che si apre davanti ai nostri occhi è spettacolare. Questa cascata è divisa in due parti: la parte nord è composta da piccole cascatine che si riversano nel fiume e scorrono di fianco ad una isoletta di roccia, mentre la parte sud, la più bella, è composta da una maestosa cascata che cade dalle pareti rocciose completamente ghiacciate dentro ad una specie di marmitta di roccia per poi scorrere verso valle passando sotto un arco naturale di pietra, anch’esso completamente ghiacciato.
Finita la visita risaliamo in macchina e iniziamo a tornare a valle verso la terza tappa della giornata, la famosa Goðafoss, la cascata degli Dei. Il nome di questa cascata deriva da una leggenda secondo la quale nel 1000 d.C. l’oratore della legge e sacerdote pagano Þorgeir Ljósvetningagoði si convertì al Cristianesimo e la fece diventare la religione ufficiale dell’Islanda. Al suo ritorno dall’Alþingi, Þorgeir gettò le statue degli dei norreni nella cascata. Qui le acque glaciali del fiume Skjálfandafljót cadono per circa 12 metri su una larghezza di circa 30 metri e vederla ghiacciata è qualcosa di veramente spettacolare!
Fatte le fotografie da tutte le angolazioni possibili e immaginabili, ci rimettiamo in marcia verso la quarta tappa della giornata, ma lungo il percorso facciamo una tappa fuori programma alla Hrúteyjarfoss, una piccola perla nascosta che a Thor piace molto e noi non possiamo dargli torto!
Ci rimettiamo subito in marcia verso la spiaggia di Bjargakrókur con le sue altissime scogliere ghiacciate e la riva completamente ghiacciata. Qui il fiume Skjálfandafljót sfocia verso l’Oceano. Lungo lo sterrato, completamente ghiacciato, notiamo dei tronchi di legno sulla spiaggia e Thor ci spiega che provengono dalla lontana Siberia e che ci impiegano circa 3 anni per arrivare sulle coste dell’Islanda del nord.
In passato questo legno era una risorsa molto preziosa per gli abitanti di quelle zone, poiché il legno alla deriva è di solito molto forte e naturalmente protetto contro il marciume. Giunti a destinazione ci troviamo di fronte a delle altissime scogliere piene di ghiaccio, seppur non tanto come solitamente dovrebbe essercene a fine gennaio, e ad una distesa di sabbia nera ricoperta da un sottile strato di neve e ghiaccio e di fronte a noi..l’Oceano!
Alla fine delle scogliere c’è una grotta o tunnel naturale che si chiama Ágúlshellir e può essere raggiunto a piedi con la bassa marea. Queste scogliere, oltre ad essere popolari per l’arrampicata sul ghiaccio, sono dimora di un sacco di uccelli marini. Spesso si possono avvistare anche le foche vicino alla foce del fiume e, qualche volta, sono state avvistate anche balene nutrirsi a solo 50-100 metri della spiaggia. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte e ci ritroviamo in mezzo ad una bufera di neve, che rende il posto ancora più suggestivo!
Siamo giunti ormai al termine di questa fantastica giornata ricca di divertimento ed emozioni, con gli occhi e il cuore pieni di ogni meraviglia possibile ed immaginabile. Un’esperienza che ci rimarrà sicuramente nel cuore per molto molto tempo e che vogliamo ripetere molto presto.
Ringraziamo tantissimo Þórður di IceAk Super Jeep per la bellissima giornata passata insieme. È stata un’ottima guida, molto preparato e simpatico, ama il suo lavoro e le meraviglie della sua terra e questa sua passione traspare in ogni singola parola o gesto.
Potete contattarli direttamente dal loro sito internet oppure inviando una mail (iceak.iceland@gmail.com), e potete restare aggiornati sulle loro novità attraverso i social Facebook e Instagram (Thor è anche un bravissimo fotografo!), o su TripAdvisor.
Purtroppo la giornata non è stata delle migliori, la bufera di neve e vento ci ha accompagnati da mattina a sera e non ci ha permesso di portare a casa foto perfette, ma siamo contentissimi ugualmente. Abbiamo visto posti meravigliosi che rimarranno impressi nel nostro cuore e nella nostra mente a lungo.
Se l’Islanda sarà la vostra prossima destinazione, allora questi articoli potrebbero esservi utili:
❄ Informazioni generali e curiosità
- Come organizzare un viaggio in Islanda
- Guidare in Islanda: tutto quello che devi sapere
- F-Roads in Islanda: cosa sono, dove si trovano e quali percorrere!
- Come guadare un fiume in Islanda: tutto quello che devi sapere!
- Itinerario in Islanda: 12 idee per un viaggio dai 3 ai 20 giorni
- Islanda on the road: la Ring Road da Nord a Sud in 16 giorni
- Simboli, leggende e curiosità sull’Islanda
- Pulcinella di Mare: curiosità, dove e quando vedere i Puffin
- Notte Polare e Sole di Mezzanotte: Tutto quello che devi sapere
- Ore di luce in Islanda
- Natale in Islanda: curiosità e tradizioni dalla terra degli Elfi
- Come vestirsi nell’Artico in inverno
- 10+ curiosità sui ghiacciai: dalla formazione allo scioglimento
- Assicurazione di viaggio: quale scegliere per un viaggio sulla neve e nell’Artico
❄ Cosa vedere e cosa fare
- Cosa vedere in Islanda: 12 motivi per visitare l’isola di ghiaccio e fuoco!
- Cosa vedere a Reykjavik: Guida sulla capitale islandese
- Eruzione a Fagradalsfjall: visita al nuovo vulcano in Islanda
- Circolo d’Oro in Islanda: itinerario tra Gullfoss, Geysir, Thingvellir e perle nascoste
- Parco Nazionale di Thingvellir: cosa vedere tra laghi, faglie e cascate!
- Kerlingarfjoll: come arrivare e cosa vedere. Visita alla Hveradalir Geothermal Area
- Landmannalaugar: come arrivare e cosa vedere. Guida alla visita
- Sigoldugljufur Canyon: come arrivare, sentiero e punti panoramici
- Askja: come arrivare e cosa vedere. Escursione di un giorno
- Studlagil Canyon: guida alla visita. Come arrivare e sentieri
- Cosa vedere nella penisola di Snaefellsnes, una perla tutta da scoprire
- Fiordi dell’Ovest: informazioni e itinerario di 6 giorni nei Westfjords
- Cosa vedere nei Fiordi Occidentali: 10 luoghi da non perdere
- Cascate in Islanda: 20 cascate da non perdere!
- Dynjandi: visita alla cascata più bella dei Westfjords
- Aldeyjarfoss e Hrafnabjargafoss: come arrivare. Guida alla visita
- Whale Watching in Islanda: dove e quando avvistare balene e orche
- Waterfall Ice Cave Tour: nel cuore di un ghiacciaio in Islanda
❄ Aurora Boreale
- Come fotografare l’Aurora Boreale
- I 10 posti migliori dove osservare l’Aurora Boreale in Islanda
- Curiosità e info sull’Aurora Boreale
- Le 10 migliori app per viaggiare alla ricerca dell’Aurora Boreale
Date un’occhiata anche alla nostra guida Artico: un mondo da proteggere oltre il Circolo Polare Artico per saperne di più su questo meraviglioso mondo di ghiaccio e alla nostra Photo Gallery.
2 Comments
Romina Massi
6 Ottobre 2024 at 12:33Ciao, bellissimo articolo..mi hai davvero incuriosito. Sto pensando di andare nella seconda settimana di marzo e concentrarmi solo a nord. Prenderò sicuramente informazioni per un tour in questa agenzia. Posso chiederti in che periodo avete fatto quest’esperienza?
Grazie
Elisa Polini
6 Ottobre 2024 at 14:02Ciao Romina,
Grazie per i complimenti, siamo contenti di sapere che ti sia piaciuto.
Noi abbiamo fatto questa esperienza a Gennaio e Febbraio. Marzo dovrebbe essere ancora un buon periodo per farla.
Buon viaggio,
Elisa