La Lapponia, un’estesa regione che copre il Nord della Norvegia, della Svezia, della Finlandia e della Russia, è la casa dell’unico popolo indigeno d’Europa, i Sami. Per noi è uno dei posti più belli al Mondo, un luogo dove respirare a pieni polmoni aria di libertà e tranquillità. È la terra delle acque limpide e pure, di milioni di stelle luccicanti, di infinite foreste, della natura incontaminata e dell’Aurora Boreale. La Lapponia custodisce tutta l’ospitalità del suo popolo, che troverete nei villaggi Sami presenti in tutta la regione.
Durante i nostri viaggi in Lapponia, negli anni, abbiamo avuto modo di passare tanto tempo con i Sami e di visitare diversi villaggi Sami, uno più bello e interessante dell’altro. Così abbiamo deciso di raccoglierli in questo articolo man mano che li visitiamo, per aiutarvi a capire e scegliere quali visitare durante il vostro viaggio in questa splendida terra.
Abbiamo parlato dei Sami nelle Curiosità sulla Lapponia e nel nostro reportage Sami della Lapponia: storia di un popolo e tradizioni millenarie, scritto per il nostro progetto People of the Arctic.
Bures boahtin Sápmái! In lingua Sami del Nord significa: Benvenuti in Sapmi (Lapponia). Pronti per innamorarvene?
Villaggi Sami in Lapponia: quali visitare tra Norvegia, Finlandia e Svezia
Si stima che ad oggi i Sami siano circa 75.000, di cui circa 9.000 in Finlandia, oltre 40.000 in Norvegia, 15.000 – 20.000 in Svezia e 2.000 in Russia. Sebbene i Sami siano distribuiti all’interno dei confini nazionali di ogni paese, essi si considerano appartenenti ad una terra conosciuta come Sápmi o Sámiland, hanno una bandiera Sami, 3 parlamenti Sami (Svezia, Finlandia e Norvegia) e la loro giornata nazionale che si celebra il 6 Febbraio.
I villaggi Sami in Lapponia hanno ancora una cultura viva, autentica e particolarmente diversificata ed è per questo che noi non ci stanchiamo mai di tornare a visitarli.
Villaggi Sami in Lapponia finlandese
La Lapponia finlandese settentrionale è l’unica area che ospita tre diverse etnie Sami, ovvero i Sami di Inari, i Sami Skolt e i Sami delle Montagne. Qui inoltre si parlano tre lingue Sami differenti: il Sami di Inari, il Sami Skolt e il Sami del Nord. In tutta l’area si utilizzano cinque diversi tipi di costumi nazionali Sami, ovvero Vuotso, Inari, Utsjoki, Enontekiö e Skolt. L’abito tradizionale veniva inizialmente utilizzato come abbigliamento quotidiano, ma ora è indossato principalmente in occasioni speciali. Anche la musica Sami è degna di nota, soprattutto per il tradizionale yoik o luohti dei Sami del Nord. Altre forme tradizionali di musica Sami includono il livđe degli Inari Sami e il leuʹdd dei Sami Skolt.
❄ Inari: la capitale della cultura Sami e sede del Parlamento Sami finlandese
Il villaggio Sami di Inari è il centro della cultura Sami della Finlandia e sede del Parlamento Sami finlandese. Ad Inari si trovano inoltre il SAKK (Saamelaisalueen koulutuskeskus) l’Istituto scolastico Sami, la Radio Sami, l’Anarâškielâ Servi, ovvero l’Inari Sami Language Association, il Centro Sami Sajos. Quest’ultimo è centro il culturale e amministrativo dei Sami, sorge sulle rive del fiume Juutuanjoki ed è la più grande sede di convegni ed eventi nella Lapponia settentrionale. Ospita il Parlamento Sami della Finlandia, il centro educativo Sami, gli archivi Sami, l’ufficio provinciale della Lapponia e altre associazioni. Il design dell’edificio è stato ispirato dalle tradizioni Sami, così come la parola Sajos deriva dalla lingua Inari Sami e significa la base o la posizione di un luogo.
Inari sorge sulla sponda occidentale del lago Inarijärvi, è circondata da colline e dalla foresta lappone e da qui passa il fiume Juutuanjoki. Il lago Inarijärvi, chiamato anche il mare dei Sami, è il terzo lago più grande e il secondo lago più profondo della Finlandia. Al suo interno si trovano circa 3.300 isole, tra cui la vecchia isola sacrificale Ukonsaari e l’isola Hautuumaasaari, che significa isola del cimitero, utilizzata come luogo di sepoltura dagli antichi Sami. Queste, ed altre isole, sono visitabili in barca durante l’estate e in motoslitta durante l’inverno.
Ad Inari inoltre sono stati trovati i resti di insediamenti risalenti ad oltre 8.000 anni fa. Proprio sul luogo del ritrovamento sorge oggi il Museo e il Centro Natura Siida Sami, il luogo ideale per iniziare a studiare e comprendere la cultura Sami e la natura della regione. Il museo è stato creato con lo scopo di preservare e sostenere l’identità culturale dei Sami e lo fa attraverso le raccolte di manufatti, reperti, foto, racconti e abiti conservate al suo interno. In estate è possibile percorrere un breve sentiero di 800 metri che si districa tra antiche capanne, barche, tende mobili, slitte e altre costruzioni.
Merita una visita anche la Chiesa Luterana Sami situata nel cuore del villaggio, completata nel 1951 al posto dell’ex chiesa distrutta durante la guerra nel 1940. La pala d’altare dipinta da Väinö Saikko (1938) raffigura la rivelazione di Cristo a una famiglia di escursionisti Sami.
Nei dintorni di Inari, si trovano tanti alti piccoli villaggi in cui le tradizioni Sami si mantengono vive con la produzione di prodotti di artigianato e con l’allevamento delle renne. A pochi chilometri da Inari si trova anche la Pielpajärvi Wilderness Church, situata nel vecchio centro di Inari (Pielpajärvi). In passato questo era il villaggio invernale di Inari, dove le persone si radunavano per rimanere per i mesi invernali. La chiesa, costruita nel villaggio invernale nel 1760, è uno degli edifici più antichi della Lapponia settentrionale. La chiesa rossastra si erge su un campo di pietra fiancheggiato da un bellissimo bosco di betulle.
Per maggiori informazioni su Inari:
1. Cosa vedere a Inari e dintorni
2. Lapponia in autunno: Inari, itinerario tra Ruska, Aurora Boreale, Husky e renne!
3. Escursioni in Lapponia: cosa fare in autunno, circondati dai colori della Ruska!
❄ Kaamanen: il villaggio dei quattro venti
Kaamanen è un piccolo villaggio di Inari Sami ed è noto come il confine di quattro etnie e il crocevia di quattro strade importanti, sia per auto che per motoslitte, che vanno verso Est, Ovest, Nord e Sud.
Il villaggio ha una forte tradizione legata alla caccia e alla pesca, grazie alla migrazione di trote e temoli lungo il fiume Kaamasjoki e altri corsi d’acqua della regione. La zona abbonda anche di uccelli selvatici, è rinomata a livello internazionale tra gli ornitologi ed è considerata un luogo da sogno per gli amanti del birdwatching.
A ovest di Kaamanen si trova la collina Muotkatunturi, della quale si può raggiungere la cima nonostante non ci siano percorsi escursionistici segnalati. La vista che si apre da lassù però permette di godere dei paesaggi più belli che spaziano sui torrenti e fiumi tortuosi.
❄ Nellim: il punto d’incontro di tre culture
Nellim credo sia uno dei luoghi che occupano un posto speciale nel nostro cuore, uno dei villaggi Sami che più amiamo. Ci siamo stati per la prima volta diversi anni fa e da allora ci torniamo spesso.
Il villaggio Sami di Nellim si trova vicino al confine russo, sulle rive del lago Inarinjärvi, accessibile dal centro del villaggio e lo si può visitare in barca in estate e in motoslitta in inverno. Originariamente Nellim era un villaggio degli Inari Sami, ma gli anni ’20 e ’30 portarono i finlandesi a lavorare nei suoi siti forestali e, successivamente, dopo la Seconda Guerra Mondiale vi si trasferirono molti Skolt Sámi da Petsamo. Oggi il villaggio è noto come il punto d’incontro di tre culture.
A Nellim si trova la Chiesa Ortodossa di San Trifone Pechenga, costruita nel 1988 interamente in legno dai Sami Skolt prendendo ispirazione dalla parte vecchia del Monastero di Petsamo (in Russia). Tra i luoghi che vale la pena visitare a Nellim ci sono:
- Il ponte di confine sul fiume Paatsjoki, situato ad Est di Nellim. Questo ponte vi condurrà nella selvaggia e poco conosciuta regione di Vätsäri. Dal ponte, si possono ammirare i meravigliosi paesaggi fluviali che si aprono sulla Russia, mentre il confine nazionale tra Russia e Finlandia dista solo un chilometro. Il fiume Paatsjoki ha la sua origine nel lago Inarijärvi e sfocia nell’Oceano Artico.
- Il sentiero storico Rautaportti. Rautaportti è una baia frastagliata circondata da scogliere di importanza strategica durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Furono costruite fortificazioni su entrambi i lati della baia per difendere la strada che conduceva all’Oceano Artico. Oggi è possibile vedere ancora molte strutture risalenti a quel periodo.
A Sud di Nellim invece si apre l’area di Tsarmitunturi, uno dei pochi luoghi ancora incontaminati e in cui potreste avere qualche possibilità di avvistare un orso. Nellim è anche uno dei posti migliori per ammirare l’Aurora Boreale in inverno, in quanto non c’è illuminazione che possa interferire.
❄ Sevettijärvi: la casa dei Sami Skolt
Sevettijärvi è uno dei pochi posti al Mondo in cui è ancora possibile ascoltare la lingua Sami Skolt o la lingua dei Sami orientali. Situato nell’angolo più a Nord-Est della Lapponia finlandese, a soli 12 chilometri in linea d’aria da Näätämö e dall’Oceano Artico, Sevettijarvi per millenni ha ricevuto sussistenza solo dalla natura, dall’allevamento delle renne e dalla pesca. Sevettijärvi ebbe la sua prima strada negli anni ’60. Ad oggi, Sevettijarvi è uno dei pochi villaggi Sami ancora autentico e che continua a sopravvivere grazie all’allevamento delle renne.
Nel villaggio si trova la Skolt Sami Heritage House, gestita dal Museo Siida di Inari, la cui mostra di fotografie e pezzi di artigianato e il museo a cielo aperto raccontano la storia degli abitanti Sami Skolt di Sevettijärvi. La Heritage House attualmente comprende un’autentica fattoria Koltta e la sua dependance. Gli edifici della Heritage House furono originariamente costruiti a Kirakkajärvi, ma la fattoria non fu mai abitata. Gli edifici rimasti vuoti furono spostati nella loro posizione attuale all’inizio degli anni ’90. All’interno della Heritage House si trova anche un piccolo negozio che espone oggetti di artigianato e letteratura Sami Skolt.
Poco distante si trova la Chiesa ortodossa con il suo cimitero, fondata in onore di San Trifone di Pechenga.
❄ Nuorgam: il villaggio più settentrionale della Finlandia e dell’Unione Europea
Nuorgam, il villaggio più settentrionale della Finlandia e dell’Unione Europea, è situato 500 chilometri a Nord del Circolo Polare Artico e a due passi dall’Oceano Artico. Il villaggio conta circa 200 abitanti che vivono di turismo e commercio transfrontaliero. Il punto di riferimento più famoso di Nuorgam è il grande fiume Tenojoki, che è conosciuto come il miglior fiume per la pesca del salmone in Europa. Una decina di chilometri a sud del villaggio di Nuorgam si trova la cascata di Alaköngäs sul fiume Tenojoki. Alaköngäs è anche il punto di partenza per la storica Museum Road (Museotie).
Nei dintorni del villaggio si innalzano le colline dell’area di Kaldoaivi, un vero paradiso per escursionisti e sciatori. Potete inoltre esplorare i dintorni del Lago Pulmankijärvi, formatosi da un vecchio fiordo dell’Oceano Artico che si estende per oltre 10 chilometri di lunghezza. Tutta l’area è ricca di flora e fauna e offre eccellenti opportunità per il birdwatching. È possibile raggiungere il lago anche percorrendo il sentiero Sevettijärvi-Pulmanki che attraversa la vasta area di Kaldoaivi. Il percorso è lungo circa 60-70 chilometri.
A Nuorgam si possono sperimentare la Notte Polare più lunga della Finlandia, accompagnata dalla danza dell’Aurora Boreale, e il Sole di Mezzanotte. Qui tra il 16 Maggio e il 29 Luglio il Sole non tramonta affatto.
❄ Utsjoki: dove la maggioranza della popolazione è Sami
Utsjoki è il comune più settentrionale della Finlandia e l’unico comune della Finlandia con la maggioranza della popolazione Sami. Utsjoki offre la possibilità di sperimentare la cultura Sami moderna e quotidiana, una cultura che puoi vivere, vedere, ascoltare, gustare e sentire in diversi modi. Qui il costume tradizionale Sami è ancora indossato in molti festival ed eventi. Il villaggio di Utsjoki è protetto da una delle tre Ailigas, colline sante. La più alta si trova a Karigasniemi, vicino all’area in cui il fiume Inarijoki si trasforma in Tenojoki ed è alta 620 metri. La seconda sorge sulla riva del fiume Tenojoki vicino al villaggio di Nuvvus ed è alta 535 metri. La più piccola delle tre è alta 342 metri e protegge il centro del villaggio di Utsjoki.
Nel villaggio di Utsjoki è possibile visitare le Capanne Parrocchiali e la Chiesa di Utsjoki. Il villaggio parrocchiale è composto da 14 capanne risalenti al XVIII e XIX secolo, possedute dalle famiglie Sami e abitate fino agli anni ’30 durante i giorni di mercato e le cerimonie della chiesa. Gli edifici sono situati in una splendida posizione sulle rive del lago Mantojärvi, a 6 chilometri dal villaggio di Utsjoki lungo l’autostrada 4. Queste capanne e la chiesa in pietra di Utsjoki sono i siti storico-culturali più importanti della regione La chiesa di Utsjoki fu costruita su commissione di Nicola I di Russia nel 1853.
Il fiume Tenojoki segna il confine tra la Finlandia e la Norvegia e può essere attraversato grazie al Saamen silta, il Ponte Sami. Il ponte è stato aperto nel 1993 e collega il villaggio di Utsjoki in Finlandia con Roavvegiedd nella contea di Teno in Norvegia. Il fiume Tenojoki è famoso per il suo salmone ed è una destinazione molto ambita dai pescatori. Nei dintorni del villaggio è possibile percorrere il sentiero Ellin Polku oppure il sentiero che attraversa il Kevo Canyon, in fondo al quale scorre il fiume Kevojoki.
❄ Karigasniemi: il villaggio delle tre lingue e delle tre culture
Il villaggio di Karigasniemi (Gáregasnjárga in lingua Sami) è famoso per essere il punto di incontro di tre lingue e tre culture, quella Sami , quella finlandese e quella norvegese. I Sami sono la maggioranza a Karigasniemi, i quali per molti anni hanno tradizionalmente tratto il loro sostentamento principalmente dalla pesca nel fiume e dall’allevamento di renne in larga scala.
Il villaggio è situato alla convergenza di due fiumi, il fiume Inarinjoki (Anarjohka) che delinea il confine con la Norvegia e che, più a valle, incontra il fiume Karasjoki (Karasjohka) per formare il Tenojoki (Deatnu, Tana). Il paese fino al 1940, anno in cui venne collegato dalla strada, poteva essere raggiunto solamente seguendo un vecchio percorso postale attraverso l’area naturale Muotkatunturit, tuttora esistente.
Karigasniemi è raggiungibile da Utsjoki percorrendo la strada 970, la strada più bella della Finlandia. La strada è lunga circa 100 chilometri e segue il percorso del fiume Teno che scorre lungo la sua valle.
❄ Kilpisjärvi: il punto di confine di tre paesi
Kilpisjärvi (in Sami del Nord: Gilbbesjávri) è uno dei più grandi villaggi Sami nel comune di Enontekiö, situato vicino al punto più a Nord-Ovest della Finlandia. Si trova a soli 50 chilometri dall’Oceano Artico ed è delimitato dal lago Kilpisjärvi e dalla collina Saana, sacra per il popolo Sami. Come la maggior parte dei villaggi Sami, Kilpisjärvi è costruita principalmente attorno a una o due strade principali, Käsivarrentie e Neljäntuulentie, o Four Winds’ Road, nota anche come E8.
Kilpisjärvi è un villaggio molto piccolo e ospita solemante pochissimi strutture, tra cui una propria scuola, un hotel, la stazione di ricerca più settentrionale dell’Università di Helsinki e la struttura di ricerca KAIRA. Nei dintorni del villaggio si trova il punto di confine di tre paesi, un monumento situato al confine di Finlandia, Svezia e Norvegia, circa 2,5 chilometri a Nord-Ovest dalla fine del lago Kilpisjärvi.
Kilpisjärvi è avvolta da una bella e triste leggenda. Secondo la leggenda, molti anni fa Kilpisjärvi era abitata da giganti. Il cupo gigante Saana si innamorò della graziosa fanciulla Malla. Al loro matrimonio, dove dovevano essere sposati dal saggio Paras, il geloso rivale Pältsä convocò alcune streghe malvagie. Improvvisamente, la cerimonia nuziale fu interrotta da forti venti glaciali, che portarono enormi masse di ghiaccio. All’ultimo secondo, Saana abbracciò la sua sposa prima che fossero congelati. Le lacrime della sposa in lutto formarono il lago di Kilpisjärvi.
Molti secoli dopo, le masse di ghiaccio si sciolsero e i giganti furono liberati. Saana era diventato ancora più cupo di prima, mentre la prima cosa che fece Malla fu abbracciare sua madre. Le loro lacrime formarono la cascata di Kitsi. I ricordi del matrimonio di Saana e Malla compaiono a Kilpisjärvi ogni autunno nei suoi splendidi colori della ruska: i vestiti colorati degli invitati al matrimonio erano stati fatti a pezzi, spazzati via dal vento e sparsi tra le colline e le valli. I giganti più giovani possono ancora essere visti sul fondo dei laghi, migliaia di anni dopo, negli scheletri dei pini giganti.
❄ Neiden/Näätämö: il villaggio Sami di confine tra Finlandia e Norvegia
Näätämö/Neiden è il villaggio Sami situato sul confine nazionale tra Finlandia e Norvegia, verso l’Oceano Artico, dove sfocia il fiume Näätämöjoki, famoso per il suo salmone selvatico e la trota. Neiden è il nome ufficiale in Norvegia e Näätämö in Finlandia.
Neiden divenne il principale insediamento del Njauddâm sijdd più occidentale dei Sami Skolt ed è rimasta relativamente invariata. Dalla lingua Sami del Nord si può tradurre in siida, cioè l’unità fondamentale della vecchia società Sami, che indica sia l’area il gruppo di famiglie che vi risiedono. Neiden fu ufficialmente divisa in due nel 1852 con il trattato di demarcazione tra il Regno di Svezia-Norvegia e il Granducato di Finlandia, che proibiva l’allevamento delle renne e lo spostamento dei pescatori oltre il confine. Oggi la maggior parte degli abitanti di Neiden sono Sami, Kven e norvegesi.
Nel villaggio è possibile visitare il Museo Skolt Sami di Ä’vv, inaugurato ufficialmente nel 2016. Una tradizione dei Sami Skolt mantenuta fino ad oggi è la pesca del salmone Käpälä effettuata con una rete. La chiesa più antica di Neiden, e nel Finnmark, è la Cappella Ortodossa Russa di San Giorgio costruita nel 1565. Nel villaggio si trova anche la Cappella Luterana di Neiden, costruita nel 1902 seguendo lo stile classico norvegese. Vicino al villaggio si trovano anche le piccole ma meravigliose cascate Skoltefossen.
È possibile raggiungere Naatamo percorrendo il sentiero Saamenpolku 9 (Sää’mpää’ljes), lungo 90 chilometri, che ripercorre in parte i vecchi sentieri Sami. Il sentiero parte da Sevettijärvi dal lato meridionale della Sevettijärventie Road, mentre da Näätämö percorre il lato settentrionale del fiume Näätämöjoki.
Villaggi Sami in Lapponia norvegese
Il popolo Sami vive in quattro paesi e la loro popolazione totale è stimata in circa 80.000 persone, di cui circa la metà vive in Norvegia. Di queste, poco meno della metà parla Sami. Il popolo Sami vive in quasi tutte le zone della Norvegia settentrionale e, in minoranza, in alcune zone meridionali come Trøndelag e Femundsmarka nell’ex contea di Hedmark (oggi contea di Innlandet).
In Lapponia sono parlate in totale 9 lingue Sami diverse, ma strettamente correlate tra loro. Ad esempio, i Sami nel sud della Lapponia norvegese possono parlare facilmente con i loro vicini Sami in Svezia, ma non riescono a comunicare con i Sami dell’estremo Nord. Tre di queste lingue tuttora sono in uso nella Norvegia del Nord e la lingua Sami è attualmente la lingua principale nel Finnmark interno. Il Sami del Nord è il più diffuso ed è parlato nelle parti più settentrionali della Norvegia, il Lule Sami e il Sami del Sud sono parlati nelle parti centrali e meridionali.
Tradizionalmente, la maggior parte dei Sami si è sempre sostenuta attraverso la pesca, l’allevamento e la caccia, lungo la costa, sui fiordi e lungo i grandi fiumi più all’interno. Ad oggi solamente circa 2.600 Sami in Norvegia si guadagnano da vivere allevando le renne e la maggior parte della Norvegia settentrionale viene effettivamente utilizzata per allevare le renne. La maggior parte dei Sami però oggi vive una vita più moderna e si guadagna da vivere lavorando in diversi settori, tra cui il turismo.
❄ Karasjok: la sede del Parlamento Sami norvegese
Karasjok (Kárášjohka in Sami del Nord, che significa corrente fluviale) è considerata la capitale dei Sami norvegesi e qui si trova la sede del parlamento Sami norvegese (Samediggi). Oltre al parlamento, Karasjok ospita altre importanti istituzioni Sami, come la NRK Sami Radio, il Sami Art Center, un Centro medico Sami e il Sami Health Research Institute. Il villaggio si trova lungo entrambi i lati del fiume Karasjohka, a soli 12 chilometri a Ovest del confine tra la Norvegia e la Finlandia. È raggiungibile grazie all’autostrada europea E06 che attraversa il villaggio nella tratta da Lakselv a Tana bru e Kirkenes.
Il Parlamento Sami norvegese è immerso nella foresta lappone e da solo merita la visita al villaggio. La prima sala che incontrerete, entrando, è la Vandrehallen, la cui costruzione si ispira alla natura lappone. Le luci sospese al soffitto sono state ispirate dal cielo notturno, mentre le ringhiere sulla balaustra, che formano un arco, sono state ispirate dall’aurora boreale. Al suo interno ospita la Sami Specialist Library, con i suoi 30.000 volumi. Si tratta della biblioteca con la più grande collezione norvegese di libri e documenti riguardanti le lingue Sami e le materie Sami. La biblioteca contiene libri in Sami del Nord e nelle altre otto lingue Sami. All’interno della biblioteca è nascosta una maschera con la firma di re Olav risalente all’apertura del primo parlamento Sami nel 1989. La sala delle assemblee invece è di forma semicircolare e ha una struttura a punta, ispirata dalla lavvu usata dai Sami.
A Karasjok si trovano anche il Sami National Museum, che ospita una vasta collezione di abiti tradizionali, opere, manufatti e utensili, e il Sápmi Park, che racconta la storia, la cultura e la vita dei Sami. Il museo è aperto dal mercoledì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00 (il sabato dalle 12.00 alle 16.00) in inverno, mentre in estate è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00. L’ingresso costa 90 Nok (circa € 8,00). Lungo la strada principale troverete la Gamlekirke, la più antica chiesa in legno di tutto il Finmark. Fu costruita nel 1807 ed è l’unico edificio di Karasjok a non essere distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Visitate anche la nuova Chiesa di Karasjok, costruita in legno marrone nel 1974 per sostituire la vecchia chiesa.
Prima dell’inizio del 1700 l’area era utilizzata dai nomadi allevatori di renne ed era priva di insediamenti permanenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale a Karasjok fu costruito un campo di concentramento nazista, il Lager IV Karasjok. Il campo era gestito dalle SS, ed era tra i primi 4 campi di concentramento nazisti nella Norvegia del Nord. Nel 1943 il campo ricevette 374 prigionieri politici e prigionieri di guerra, incaricati di allargare la strada per Karigasniemi, in Finlandia.
A Karasjok è ancora vivo l’allevamento delle renne e grazie a dei tour operator locali gestiti dai Sami è possibile prendere parte alla transumanza delle renne, primaverile o autunnale. Questa crediamo sia una delle esperienze più belle e autentiche che si possano fare a stretto contatto con la cultura Sami.
❄ Kautokeino: la capitale culturale dei Sami norvegesi
Kautokeino (Guovdageaidnu in Sami del Nord) può essere considerata la capitale culturale dei Sami norvegesi. È un piccolo villaggio di circa 1.500 abitanti, di cui il 90% sono Sami, situato vicino al confine finlandese nel Finnmark. Il villaggio è sede di molte istituzioni culturali e accademiche Sami, come una scuola secondaria e una scuola di allevamento delle renne, il Sámi University College, il Nordic Sámi Research Institute, il Sámi Language Board, il Centro Risorse per i Diritti degli Indigeni e il Centro Internazionale per l’Allevamento delle Renne, il giornale in lingua Sámi Áššu e la casa editrice e casa discografica DAT Sámi.
Purtroppo quest’area viene associata ai Sami a causa della controversia sulla diga dell’Alta-Kautokeino degli anni ’70 e ’80 e per la rivolta di Kautokeino del 1852, una delle poche ribellioni dei Sami contro l’oppressione del governo norvegese. La rivolta fu condotta da un gruppo di ribelli Sami che attaccò i rappresentanti delle autorità norvegesi. I ribelli uccisero il commerciante locale, frustarono i loro impiegati e il prete del villaggio e bruciarono la casa del mercante. I ribelli furono successivamente catturati da altri Sami, due dei ribelli morirono, mentre due dei leader, Mons Somby e Aslak Hætta, furono successivamente giustiziati dal governo norvegese.
Visitate la piccola Chiesa di Kautokeino (Kautokeino kirke), costruita interamente in legno nel 1958. L’interno, colorato con le tinte tradizionali Sami, presenta alcune parti recuperate dalla chiesa più antica del 1701, uno degli edifici più antichi di tutto il Finnmark, fin quando fu bruciata dai tedeschi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questa chiesa è una delle più frequentate in Norvegia ed è particolarmente affollata durante la Pasqua.
Kautokeino è conosciuta per il suo Sami Easter Festival, uno dei momenti più importanti dell’anno per i Sami. Durante il festival si svolgono battesimi, matrimoni, cresime, concerti, il World Championships in Reindeer Racing e il Sami Grand Prix. Le gare di corsa con le renne si svolgono in due categorie diverse: sugli sci trainati dalle renne oppure distesi a pancia in giù su una slitta trainata dalle renne.
Kautokeino ospita anche il Guovdageainnu gilišillju, un museo Sami del complesso del Riddu Duottar Museat che comprende anche il Museo Sami di Karasjok. L’area dove sorge il museo è una terra agricola utilizzata dall’inizio del XVIII secolo e fu utilizzata come area scolastica dal 1883 al 1959. L’edificio del museo è stato aperto nel 1987 e l’area espositiva è stata decorata dall’artista Sami Trygve Lund Guttormsen. Il museo all’aperto comprende la ricostruzione dell’insediamento di Kautokeino com’era circa 100 anni fa, alcuni modelli di capanne con il tetto d’erba e una ricostruzione di una fattoria di renne. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00 in inverno, mentre in estate tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 (domenica dalle 12.00). L’ingresso costa 50 Nok (circa € 4,45).
Visitate anche il Sami Nasunálateáhter Beaivváš, il Teatro Nazionale Sami, l’unica istituzione teatrale professionale nei paesi nordici che utilizza costantemente la lingua Sami.
Oltre al villaggio di Kautokeino, l’intera omonima municipalità ospita 15 villaggi più piccoli, tutti di origine Sami. Masi (Máze in Sami del Nord) è il più grande dei villaggi e ospita una scuola e la Chiesa di Masi. La chiesa è stata costruita in legno nel 1965 al posto della vecchia chiesa del 1721, bruciata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Láhpoluoppal si trova all’estremità meridionale del lago Láhpojávri, lungo la strada nazionale norvegese 92. Il villaggio ospita la Cappella Láhpoluoppal, costruita nel 1967 in mattoni, con piccole finestre e un tetto a forma piramidale.
Šihččajávri ospita una stazione di osservazione meteorologica del Norwegian Meteorological Institute e qui spesso si raggiunge la temperatura più bassa in Norvegia. Ávži è il villaggio da cui partirono i Sami che fermarono i ribelli durante la rivolta di Kautokeino. Mieron è il villaggio da cui partirono molti dei Sami che si recarono in Canada e Alaska per insegnare agli Inuit l’allevamento delle renne.
❄ Nesseby: un centro importante per la cultura dei Sami del Mare
Nesseby (Unjárga in Sami del Nord) è un piccolo villaggio nell’omonimo comune situato sulla costa meridionale della penisola di Varanger, vicino alla parte interna del Varangerfjorden. È attraversato dalla E75 del percorso europeo nella tratta da Varangerbotn a Vadsø.
Visitate la piccola Chiesa di Nesseby, situata su una piccola penisola con vista sul Varangerfjorden. I libri delle preghiere in questa chiesa sono in lingua Sami del Nord, la lingua predominante dell’intera zona. La chiesa è stata costruita interamente in legno nel 1858 e fu completamente restaurata nel 1983. Adiacente alla chiesa si trova quella che alcuni considerano la cappella più antica della zona di Varanger, risalente al XVIII secolo.
❄ Varangerbotn: sede del Varjjat Sami Musea
Varangerbotn (Vuonnabahta in Sami del Nord) è il centro amministrativo del comune di Nesseby ed è situato nella parte più interna del meraviglioso Varangerfjorden.
Nel villaggio si trova il Varanger Sami Museum, un interessante museo che racconta la storia culturale dei Sami del Mare nella regione di Varanger. I temi principali delle mostre sono la preistoria, la fede e la mitologia Sami, la società pre coloniale Sami e le principali fonti di sostentamento, quali l’allevamento delle renne, la pesca e la caccia. L’edificio principale del museo è stato costruito nel 1994 e ospita la mostra principale The Coastal Sámi.
Il museo comprende il Cultural Heritage Site Ceavccageađge situato a Mortensnes, circa 19 chilometri da Varangerbotn. Si tratta di una delle aree più ricche di antichi monumenti in tutta la Scandinavia. Il sito si distingue in particolare per il considerevole periodo di tempo, circa 10.000 anni, in cui è stato abitato e utilizzato e per il gran numero e la varietà di monumenti antichi. I monumenti possono essere divisi in due gruppi: resti di insediamenti e resti di siti religiosi.
Il primo gruppo è costituito da resti di insediamenti mobili, case con il tetto d’erba e altre abitazioni. Il secondo gruppo è collegato a cerimonie, siti sacrificali e siti di sepoltura. In lingua Sami del Nord il luogo prende il nome da una delle pietre sacrificali, il Ceavccageaðge, che significa pietra dove veniva offerto olio di pesce. Lungo la riva si trovano quasi 300 tombe, utilizzate dal 400 a.C. circa fino al XVII secolo quando iniziò la cristianizzazione dei Sami.
Varangerbotn è anche un punto di transito e di controllo della Finnmarksløpet, la gara di cani da slitta più settentrionale del Mondo e la più lunga d’Europa. La gara è organizzata ogni anno dal 1981 con partenza e arrivo ad Alta.
❄ Comune di Kåfjord: dove si svolge il Riddu Riđđu Festivala
Il comune di Kåfjord (Gáivuotna in Sami del Nord) è un centro importante per la cultura dei Sami del Mare. Il comune ospita un centro linguistico Sámi e il Centro Ája Sámi. La maggior parte della popolazione è di origine Sami ma, a causa delle pressioni di assimilazione da parte dello stato norvegese fino agli anni ’90, la lingua è andata in buona parte persa. Oggi si stanno compiendo molti sforzi per reintrodurre la lingua Sami del Nord, che è in gran parte concentrata nel più grande villaggio del comune, Manndalen (Olmmáivággi in Sami del Nord).
Proprio in questo villaggio, ogni anno in estate, si tiene il Riddu Riđđu Festivala, un festival annuale di musica e cultura Sami. L’obiettivo di questo festival è quello di portare avanti sia la cultura Sami che quella degli altri popoli indigeni. Il nome del festival in lingua Sami del Nord significa piccola tempesta sulla costa. Il festival ha il sostegno del Ministero della Cultura e degli Affari della Chiesa, del Parlamento Sami, della contea di Troms e del comune di Kåfjord. Quest’anno il festival terrà la sua 30a edizione. Il festival comprende concerti, seminari, spettacoli, letteratura, programmi per bambini, programmi cinematografici, corsi (workshop), mostre d’arte, e molto altro.
❄ Ex Comune di Tysfjord: l’area principale della popolazione di Lule Sami
Nel vecchio comune di Tysfjord, la parte più meridionale della regione di Narvik, si trova l’area con il maggior concentramento della popolazione dei Lule Sami in Norvegia. In questo comune il Lule Sami era una lingua ufficiale e riconosciuta, insieme al norvegese. Il 1 Gennaio 2020 il comune è stato sciolto e diviso tra i comuni limitrofi di Narvik e Hamarøy.
Il piccolo villaggio di Drag (Ájluokta in Lule Sami o Áiluokta in Sami del Nord), situato lungo il Tysfjorden circa 180 chilometri a Nord-Est della città di Bodø e circa 110 chilometri a Sud della città di Narvik, è conosciuto per ospitare l’Árran, il centro nazionale Lule Sami. Il centro è stato istituito nel 1994 per conservare e promuovere la lingua e la cultura dei Lule Sami. Lo fa organizzando corsi in loco o in videoconferenza in lingua Lule Sami, pubblicando libri ed effettuando diverse ricerche. Uno dei principali progetti a cui ha partecipato è il corso on-line Sámasta in Lule Sami e presto pubblicherà un dizionario Norvegese-Lule Sami. Dal 1999 il centro Árran pubblica anche la popolare rivista scientifica Bårjås, pubblicata in lingua Lule Sámi e in norvegese e svedese. Il centro ospita un piccolo museo e un negozio di souvenir.
❄ Myrnes: casa del museo a cielo aperto Gállogieddi
Il Gállogieddi Saminsk Friluftmuseum è un museo a cielo aperto situato a Myrnes, poco distante da Narvik. Il nome Sami del museo può essere tradotto come il prato vicino alla grande pietra e deriva da un enorme masso (gallo) situato nel prato (gieddi) dietro la fattoria. Il primo insediamento nella zona risale alla fine del 1700, quando l’allevatore di renne Sami Jon Nilsen e la sua famiglia vi si stabilirono. L’area intorno a Gállogieddi era da tempo utilizzata come area di allevamento delle renne.
Ogni primavera, durante la transumanza, gli allevatori Sami si trasferivano in zona insieme ai loro branchi di renne rientrando dai pascoli invernali sul lato svedese. Molti dei pastori di renne alla fine divennero residenti. Il museo di Gállogieddi è aperto dal 1990 e ospita una fattoria e un fienile risalenti al 1895, una capanna con il tetto di torba, una lavvo (tradizionale tenda Sami), una kokhus (edificio adibito esclusivamente a cucina), una casa in legno, una collezione di utensili e oggetti antichi e altri edifici.
Poco distante, nel villaggio di Nautåa, si trova il Várdobáiki Sami Center, un centro per la cultura Sami. Il centro ospita un asilo, un piccolo museo, un centro linguistico Sami e altre mostre culturali Sami. Il museo è stato istituito nel 2010 e ha partecipato al progetto Bååstede per la restituzione di oggetti Sami dal Norwegian Folk Museum e dal Museo di Storia Culturale dell’Università di Oslo a sei diversi musei Sami.
Qui, ogni anno a fine Luglio, si tiene il Márkomeannu, un festival culturale e musicale Sami. L’idea alla base del festival è quella di celebrare la cultura e le tradizioni dei villaggi Sami, attraverso concerti, mostre, seminari e spettacoli teatrali.
Villaggi Sami in Lapponia svedese
La popolazione Sami in Svezia vive principalmente nel nord. La maggior parte di loro oggi vivono in case moderne e usano le loro tende tradizionali solo in estate, durante la stagione delle migrazioni delle renne. Ad oggi solo il 10% dei Sami in Svezia vive esclusivamente dall’allevamento delle renne, mentre le generazioni più giovani scelgono altre professioni. Ci sono 51 villaggi Sami in Svezia, di cui Sirkas, vicino a Jokkmokk, è il più grande.
❄ Kiruna: sede del Parlamento Sami svedese
Kiruna (Giron in Sami del Nord) è la città più settentrionale della Svezia ed è la sede del Parlamento Sami svedese. Kiruna è famosa per essere stata costruita sopra la miniera di ferro più grande al Mondo. Il suo centro sorge sull’altura di Haukivaara ma, a causa della deformazione del suolo dovuta all’attività mineraria, la città verrà interamente spostata verso Est, sull’altura di Tuolluvaara. Questo scherzetto le è costato il nome di città in movimento.
Visitate la bellissima e particolare Chiesa di Kiruna, costruita nel 1912 e uno dei più grandi edifici in legno della Svezia. Merita una visita solo per la sua particolare struttura, con il campanile separato dal resto della chiesa. Passeggiate poi nel piccolo centro e lungo le vie della città e prendete parte ad un tour guidato all’interno della miniera.
Per approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo Cosa vedere ad Abisko e Kiruna.
❄ Jukkasjärvi: uno dei più antichi villaggi della zona
Jukkasjärvi (Čohkkirasjávri in Sami del Nord) è un villaggio a 17 chilometri da Kiruna e uno dei villaggi più antichi del Norrbotten, risalente al XVII secolo. Il suo nome deriva da una parola Sami che si traduce approssimativamente in luogo di incontro sull’acqua. Qui il fiume Torne è molto ampio e sembra un piccolo lago e proprio per questo motivo è stata aggiunta al nome la parola finlandese järvi che significa lago. Anticamente la posizione sul fiume Torne, vicino al lago Sautusjärvi, era un punto di partenza strategico per i Sami sia per la pesca che per il commercio.
Nella parte più antica del villaggio si possono vedere ancora oggi parti del vecchio insediamento agricolo e della vecchia fattoria, dove l’edificio più antico è un cottage in legno risalente al 1736. Oggi il villaggio conta circa 800 abitanti e più di 1.000 cani! Visitate anche la chiesa di Jukkasjärvi, costruita nel 1607 e l’unica ben conservata sino ad oggi.
Per conoscere un po’ di più la cultura Sami potete visitare il Sámi Siida Márkanbáiki, un campo Sami facilmente accessibile e ricostruito presso il vecchio mercato di Jukkasjärvi. Qui troverete renne al pascolo, mostre all’aperto legate allo stile di vita nomade e moderno di questo popolo e articoli di artigianato.
Jukkasjärvi è famoso soprattutto per il suo IceHotel, il primo e più grande hotel di ghiaccio al Mondo, costruito per la prima volta nel 1989 e da allora ricostruito ogni inverno. Recentemente è stato costruito il nuovo IceHotel 365, una costruzione permanente che può essere visitata durante tutto l’anno.
Per approfondimenti vi rimandiamo ai nostri articoli Cosa vedere a Jukkasjarvi, uno dei più antichi villaggi Sami in Svezia e IceHotel di Jukkasjarvi: visita all’hotel di ghiaccio in Lapponia Svedese.
❄ Jokkmokk: sede del più importante mercato Sami da oltre 400 anni
A Jokkmokk (Jåhkåmåhkke in Sami del Nord) il primo fine settimana di Febbraio, ogni anno da oltre 400 anni, si svolge uno degli eventi più importanti per i Sami, il Jokkmokk Market. Si tratta di un’enorme festa tradizionale, luogo di incontro per molti Sami della Lapponia, che si svolge tra danze, canti, sfilate, cibo tradizionale e duodji (artigianato Sami). Jokkmokk è una piccola città situata poco sopra il Circolo Polare Artico ed è uno dei centri più importanti della cultura Sami, nonché sede di un ufficio del Parlamento Sami svedese. A Jokkmokk si trova anche una scuola Sami per la lingua e la conoscenza tradizionale chiamata Samij Åhpadusguovdásj.
Se volete saperne di più sulla storia della cultura Sami visitate l’Ájtte Museum, un museo specializzato e molto interessante sulla cultura Sami svedese e sulla natura dell’area montuosa della Svezia settentrionale. Non perdete una visita alla Lappkyrkan, la vecchia chiesa in legno di colore rosso, e alla nuova Chiesa di Jokkmokk. I colori della vecchia chiesa si ispirano ai colori dell’abito tradizionale Sami, chiamato gákti.
Per approfondimenti vi rimandiamo ai nostri articoli Jokkmokk Market: visitare il Mercato Sami della Lapponia svedese e Cosa vedere a Jokkmokk, nel cuore della cultura Sami svedese.
❄ Arjeplog: il centro dei Pite Sami svedesi
Arjeplog (Árjepluovve in Sami) è il centro dei Pite Sami svedesi e il luogo dove sono state rinvenute le più antiche tracce della civiltà Sami, risalenti a 9.800 anni fa. Il sito si trova vicino ad un piccolo lago chiamato Dumpokjauratj, circa 20 chilometri ad Est di Arjeplog, che una volta era la baia di un lago molto più grande. Nel sito gli archeologi hanno ritrovato due buche fosse utilizzate per accendere il fuoco, cucinare e riscaldare, una fossa per la spazzatura, frammenti di ossa, pietre bruciate, coltelli di ardesia e granelli di ocra rossa. La disposizione dei resti trovati indicano che c’erano due abitazioni e che l’insediamento non era permanente. Alcuni frammenti di ossa analizzati dagli archeologi, hanno dimostrato che la caccia alle renne e la pesca hanno contribuito in modo significativo all’approvvigionamento alimentare di questi antenati dei Sami odierni.
Arjeplog si trova sul lago Hornavan, il lago più profondo della Svezia (221 metri) e di una bellezza paesaggistica meravigliosa. Visitate la piccola chiesa rosa Sofia Magdalena, situata su un promontorio nel lago, vicino alla piazza Arjeplog. La chiesa risale al 1641, per volere della regina svedese Kristina. La chiesa originale non aveva il pavimento e i credenti seppellivano i defunti sotto la chiesa. Fino ad oggi, il pavimento della chiesa in legno conserva due lapidi.
Non perdete la visita al Museo degli Argenti (Silvermuseet), dove è possibile approfondire la cultura, l’arte e l’artigianato locale e Sami. L’argento è stato trovato qui nel 1620 e da allora è stata fondata un’industria mineraria. Il museo è stato donato ad Arjeplog dal rinomato medico, autore e artista Einar Wallquist, il cui fascino per la cultura Sami nel tempo si è trasformato in un’impressionante e unica collezione di artigianato Sami e argento Sami. Il museo ha anche un suo istituto di ricerca, INSARC, dove si conduce una ricerca di base incentrata sulla connessione tra l’utilizzo del paesaggio dagli antichi Sami e i cambiamenti dell’ecosistema negli ambienti settentrionali.
Ogni anno ad Arjeplog, ad inizio Ottobre, si tengono il Mercato Autunnale di Arjeplog e la Settimana della Cultura Sami. Come il Mercato di Jokkmokk, anche qui si trovano bancarelle con un po’ di tutto. Artigianato Sami, scarpe in pelle di renna, tazze di legno intagliate chiamate kåsa (kuksa in finlandese) e bancarelle che servono prelibatezze locali come il suovas, affettato di renna affumicato.
Se avete voglia di camminare un po’, recatevi in cima alla Gáldesbuovdda, da dove potete ammirare il villaggio e il bellissimo paesaggio circostante dall’alto (800 metri). Le montagne con nomi che finiscono in buovvda sono arrotondate e levigate, con una corona di foreste che decora la loro base. Secondo la mitologia Sami, è stato il dio del vento Biegga Galles a levigarle fino a donargli le loro forme arrotondate. Secondo vecchie trascrizioni, si crede che Biegga Galles “con la sua pala (koivo) lancia vento e tempesta per tormentare i Sami sulle montagne”. Il dio dei venti è raffigurato sul tamburo Sami con una pala nella sua mano destra e una mazza nella sua sinistra.
Nei dintorni di Arjeplog si trova il Båtsuoj Sámi Center, dove è possibile entrare un po’ in contatto con la cultura Sami. Båtsuoj, che in lingua Sami significa renna, è un centro dei Sami delle Foreste situato nel villaggio di Gasa. È un luogo istruttivo, in cui è possibile condividere le usanze e la vita quotidiana dei Sami, imparando anche qualcosa sull’importanza della renna per questo popolo. Per chi lo desidera, è possibile dormire in una delle tende, sulle pelli di renna e riscaldati dal fuoco.
❄ Arvidsjaur: dove si trova Lappstaden, la città della chiesa dei Sami
Arvidsjaur (Árviesjávrrie in Ume Sami), che significa lago generoso, è un piccolo villaggio Sami e tuttora circa una dozzina di famiglie lavorano con l’allevamento di renne in tre comunità dei Sami delle Foreste: Mausjaur, Östra Kikkejaur e Västra Kikkejaur. I Sami che vivono nel sud del Norrbotten usano questo villaggio per l’allevamento delle renne durante l’estate, mentre durante l’inverno spostano le renne sulla costa, verso Piteå.
Oggi, ad Arvidsjaur, si trova il più grande villaggio parrocchiale Sami, una delle maggiori concentrazioni di capanne Sami in tutto il Sapmi (Lapponia). Lappstaden, questo il suo nome, ospita circa un’ottantina di capanne in legno utilizzate come residenza temporanea per i Sami che dovevano partecipare alle funzioni religiose della chiesa. Quest’obbligo risale a Carlo IX che, agli inizi del 1600, ordinò la costruzione di diverse chiese e l’istituzione di mercati nella zona settentrionale della Svezia. La Chiesa di Arvidsjaur fu completata nel 1607 e aveva lo scopo di portare il cristianesimo tra la popolazione Sami. Per fare questo, si emanò una legge sulla frequenza della chiesa, la quale prevedeva un minimo di frequenze annuali. Si è quindi reso necessario costruire delle dimore per i nomadi Sami obbligati a partecipare alle cerimonie.
Sempre nel villaggio si trova il Gamla Prästgarden, il museo della vecchia casa del vicariato, che sorge sul luogo dove Arvidsjaur fu costruito per la prima volta. Qui si trovavano la chiesa e il Lappstad, spostato poi nel 1820 nella sua attuale posizione. Il museo è aperto tutti i giorni ed è possibile prendere parte a delle visite guidate per capirne meglio la storia.
Nel villaggio di Glommersträsk, 45 chilometri a Sud-Est di Arvidsjaur, si trova un’area unica per la conservazione della storia locale, in un ambiente del XIX secolo. Al Museo di Storia Locale, Hängengården, potete trovare quasi 3.000 manufatti raccolti nei 12 edifici e un’autentica classe della scuola risalente al 1843. La scuola è stata fondata dalla Società Missionaria Svedese con l’intenzione di cristianizzare i pagani ed è stata a lungo l’unica scuola permanente della parrocchia. L’area intorno al villaggio ospita tanti altri edifici storici, come un granaio Sami costruito su palafitte risalente al 1790, una fattoria dove si trovava la prima scuola di Arvidsjaur e un fienile del 1835.
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2 Comments
Annalisa- pensieri dal mondo
23 Maggio 2020 at 7:15Meravigliosa esperienza!!! Prima o poi troveremo il “coraggio” (siamo amanti dei Caraibi e del caldo) di andare nel nord che ci affascina incredibilmente! Complimenti, ci avete fatto venir voglia di partire subito 🙂
Elisa Polini
25 Maggio 2020 at 9:25Ciao Annalisa, grazie mille per i complimenti. Il Nord è pieno di luoghi meravigliosi e credo che vada visitato almeno una volta nella vita! Siamo felici di avervi fatto venire un po’ di curiosità e voglia di partire 🙂